Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/27/21 in tutte le aree
-
Buonasera a tutti,sona appena tornato a casa dal convegno di Cerea, confesso di essere rimasto piacevolmente colpito,il convegno mi è sembrato ben organizzato e abbastanza affollato,ho notato anche una coppia di carabinieri che girava tra i banchi, presumo che il fatto di avere una presenza delle forze dell'ordine abbia portato un po' di serenità in quanti hanno preso parte a questa manifestazione,sia commercianti che visitatori... Mi auguro che l'evento venga ripetuto anche in futuro...8 punti
-
Ciao a tutti, Nel condividere l'ultima arrivata in collezione vorrei capire insieme a voi il reale grado di rarità di questa piastra, nei cataloghi/ manuali in mio possesso è riportata con grado di rarità R2/R3...ma secondo la mia modesta esperienza è un grado che sta un pochino stretto.... Voi cosa ne dite? Più rara la '56 o la '34? Un saluto a tutti. Raffaele.5 punti
-
Senza nulla togliere a tutte le altre tipologie Napoletane, i Grani Cavalli di Ferdinando IV sono per me i più belli in assoluto.5 punti
-
Prosegue lentamente la raccolta di Scudi di Carlo Alberto, adesso quelli che mi mancano sono meno della dita di due mani, esclusi ovviamente i pezzi "fantasma", ma almeno l'unico R4 (o R5 secondo il catalogo Nomisma) è già in collezione Questo stupendo 1845 Genova torna a casa dall'Austria, certo è lontano da essere un FDC ma è una moneta sana, non lavata, e con una patina attraente... e soprattutto l'ho pagata poco Il 1845 Genova è data per comune, ma vi posso assicurare che non lo è affatto Come vi sembra?4 punti
-
Il nostro “troll” ci ha sottoposto due monete volutamente fotografate in modo da essere irriconoscibili , per poi specularci sopra che fossero due cose uniche o quasi , e usare la discussione per appiopparle a qualcuno a prezzi folli facendogli leggere i commenti…..questo se il nostro incompetente non fosse incappato nel peggior posto dove trollare con i falsi… solo un altro tentativo di truffare il pollo di turno con l’involontario appoggio dei membri del forum.3 punti
-
Foto migliori non arriveranno mai, nel caso @Nonomnismoriar potrà contattare un membro dello Staff e riapriremo la discussione. Al momento si procede con la chiusura.3 punti
-
@Nonomnismoriar, sta postando foto totalmente sfocate in diverse discussioni. La invitiamo a postare foto migliori, che possano risultare anche solo minimamente utili alla discussione. In caso contrario eviti di far perdere del tempo a chi su questo forum si impegna a fornire pareri ed opinioni. La ringraziamo per la collaborazione e la invitiamo ufficialmente a seguire queste indicazioni.3 punti
-
Se consideriamo che Jenkins nel suo corpus fa sostanzialmente coincidere l’inizio della monetazione geloa con quello della tirannide Dinomenide a Gela e che nessun simbolo (il chicco d’orzo nella fattispecie) comparve mai in epoca tardo arcaica sui tetradrammi, didrammi, dracme, oboli, pentonkiai o hexas di quella zecca come riferimento alla ricchezza agricola ed alla fertilità, viene da chiedersi perché ciò dovette avvenire successivamente nella Siracusa appena conquistata e non nella madrepatria. Certo lo studio della Lewis è notevole nelle ipotesi, ma a me pare non del tutto convincente nelle argomentazioni, sia in relazione alla connessione con le vittorie Olimpiche per Alpheios che al significato dei due chicchi d’orzo. Una auto-celebrazione di questo livello e complessità in termini di significato e simbolismo, non sarebbe tornata più utile in una Gela dove il potere fu preso in maniera non propriamente limpida (i discendenti ed eredi in linea diretta di Ippocrate “scomparvero” sotto la tutela di Gelone) piuttosto che in una Siracusa dove la città si consegnò in maniera apparentemente pacifica al tiranno straniero, nel contesto della riunificazione della popolazione dei Gamoroi e dei Killikirioi? In ogni caso, aldilà delle personali valutazioni sui significati reconditi delle raffigurazioni (che da un certo punto di vista, nel caso specifico, lasciano un po’ il tempo che trovano), resta un’evidenza non trascurabile e già bene evidenziata da @numa numa: l’aspetto della moneta, sotto il profilo tecnico, non è propriamente conforme alle emissioni siceliote coeve, precedenti o di poco successive. Quanto sarebbe tutto più “semplice” se non ci fossero quelle quattro lettere dell’etnico al rovescio. Ma anche meno stimolante naturalmente.3 punti
-
Vedo , caro Dracma, che siamo ‘on the same page’ ?su questa singolare emissione. L’articolo della Lewis e’ formalmente ineccepibile, ben scritto, ricercato, presentato, con eccellenti dotte citazioni. Tuttavia noto due cose: la prima e’ che l’autrice e’ una classicista, specializzata in letteratura e poesia antica greca e non una numismatica strictu sensu . Le dotte citazioni letterarie, piuttosto rare nelle discettazioni numismatiche e, di contro, un’analisi numismatica un po’ povera ( vero anche che si rifa’ in toto all’articolo della Arnold-Biucchu) lo dimostrano ampiamente. la seconda cosa che mi ha colpito sono le conclusioni un po’ forzate dove si vuole ricondurre la presenza dei chicchi di grano sl rovescio all’origine della ricchezza agricola dei Dinomenidi e al contempo legare la raffigurazione di Alpheios ( ammesso che sia veramente lui) ad Arethusa per giustificare la transizione tipologica delle emissioni successive mi pare un’ipotesi non tanto ardita quanto un po’ fantasiosa. se veramente fossero queste le congetture alla base dell’emissione non stride il fatto che questi elementi non vengano MAI piu’ ripresi nelle emissioni di Gelone o anche successive ? da numismatico - con un approccio senz’altro meno dotto ma forse piu’ pragmatico - continuo a trovare delle forti dissonanze stilistiche, tipologiche, incisorie tra l’emissione - chiamiamola dell’Alpheios ( tutto da dimostrare) e le altre emissioni - coeve o precedenti- siracusane - ma anche siciliane. Le emissioni siracusane e siciliane piu’ in generale presentano un’incisione in un tondello che mostra una leggera concavità dovuta alla ‘frappe’ della coniazione che rialza leggermente i bordi del flan e ‘deprime’ leggermente il piano dove compare la figura. Inoltre nel tondello la raffigurazione e’ spesso circoscritta da un perlinato o una cornice . Nell’Alpheios il tondello e’ perfettamente planare - senza bordi al diritto e fortemente incuso al rovescio. Manca totalmente questo effetto di ‘depressione’ del piano centrale del tondello. Inoltre Il rilievo della figurazione e’ straordinariamente alto, caratteristica invece non propria delle emissioni siciliane dove la composizione formale dei diritti e’ raramente scevra da una molteplicità di elementi simbolici e narrativi che la distinguono dall’iconografia piu’ diretta, semplice e parlante delle emissioni arcaiche della grecia continentale quali ad esempio Egina o gli stateri arcaici di Atene. non sto assolutamente suggerendo potenziali luoghi di origine dell’Alpheios ma solo cercando di evidenziare le stridenti differenze con la produzione siracusana/siciliana alla quale l’Alpheios ben difficilmente - per caratteristiche di tondello, coniazione, rilievi e anche tipologia di metallo ( quello siculo e’ un argento tendente sempre un po’ al grigio) puo’ essere ricondotto. poi magari mi sto sbagliando alla grande e un domani saltano fuori da un ripostiglio ( siculo) la dracma e la litra della medesima serie che ne suggellano l’indiscutibile origine eponima siracusana, ma almeno ci avro’ provato ? pS si Dracma ho pensato anch’io alle teste di sileno frontale di Katana ma di nuovo guardiamo il tondello e il rilievo dell’alpheios - da’ qualcosa di completamente differente. Idem se lo confrontiamo con i Dionysos primitivi di Naxos o Aitna . Non riesco a ricondurlo a nessuna di queste altrettanto eccellenti produzioni3 punti
-
I thymiateria, gli incensieri, erano oggetti molto usati presso gli antichi e a volte venivano raffigurati anche sulle monete. Ecco un articolo che propone una carrellata di monete su cui è rappresentato questo affascinante oggetto. https://www.academia.edu/62565386/F_De_Luca_Thymiateria_e_monete_in_Monete_Antiche_n_107_Settembre_Ottobre_2019_pagg_16_292 punti
-
Buona serata Altro esemplare arriva dalla Repubblica di Venezia; "Osella" a nome del Doge Nicolò Sagredo (1675-1676) Anno I saluti luciano2 punti
-
(in punta di piedi) mi unisco anch'io alla discussione con un 5 sols del giuramento del 1792, in condizioni che definirei più che spiacevoli ?2 punti
-
Sinceramente non comprendo perchè sia inutile e deleterio. Essendo questo un forum aperto, le risposte date qui a LORENZO BARL sono utili a naviganti virtuali in cerca di risposte serie e ponderate in riferimento a casi similari. Il Thread sugli orrori di conio è arrivato a 136 pagine, con 25 risposte per pagina... pensate che qualche niubbo vada a leggersele tutte in cerca di risposte? ? Io non lo farei manco sotto costrizione ? La scelta giusta, a mio avviso, è lasciare che le domande siano poste, e poi (quando il quesito è stato risolto), se non vi è ulteriore interesse, si chiude la discussione. My Two Cents. Buona serata a voi tutti.2 punti
-
Dopo aver usato un vavillo per ridurla in questo stato (era in assoluto fds sin dal 1943), me ne sono pentito, quindi l'ho riparata con del nastro adesivo2 punti
-
Seltman nel suo ( 1949 ) "Masterpieces......" ricorda la migrazione verso ovest di artisti ed incisori, dopo la conquista persiana dell' Anatolia e la rivolta fallita della Ionia : migrazione verso la Grecia e da questa anche verso la Sicilia, per la manifesta volontà persiana di sottomettere la Grecia stessa . Le prime di Siracusa viste nel post 1, con la molto discussa n. 1 senza testina nel rovescio, hanno qualche assonanza ad oriente della Sicilia, ad esempio nei tetradrammi con quadriga osservati a suo tempo da Cahn ed attribuiti alla macedone Olinto ed in questa ottica potrebbe anche vedersi il tetradrammo con Sileno / chicchi, con le sue caratteristiche poco siracusane almeno per la monetazione che segue il Demareteion . Resta l' etnico SVRA al rovescio che colloca, salvo diversa lettura, questo sconcertante tetradrammo in Siracusa . Sulla n. 1 di Siracusa si è detto in "Siracusa : Boehringer 1" nel 26 Aprile 2014, discussione che la mia pochezza informatica non mi consente di allegare2 punti
-
Ribadisco: cosa, di preciso, non capisci nella frase “ è un falso CONOSCIUTO degli anni 60/70”..? …. È solo una questione di “conditio sine qua non “… se è un “FALSO CONOSCIUTO” , allora NON PUÒ ESSERE nulla di quanto ti bei di ipotizzare…. Certo che per essere uno che si professa “ scienziato e accademico hai le idee un po’ confuse sulle regole delle teorizzazioni e confutazioni….. non è che sei , molto più probabilmente, solo uno che ha voglia di far perdere tempo? Un “ troll” come dicono adesso? Pet certo c’è che non sai neanche se una moneta è tonda o quadrata e non sai nulla di storia antica e circolazione monetaria…. Mi domando , allora, cui prodest la tua ulteriore presenza qui….2 punti
-
Vabbè che piove e non c'è tanto meglio da fare, vagamente penso che sia una presa per.....2 punti
-
Per i 75 anni del Fiorino ungherese sono stati coniati quest'estate una serie di 6 monete da 5 fiorini (la frazione più piccola delle monete ungheresi , valore poco più di un centesimo di Euro) che tutte e sei formano l'immagine di un lato iconico del palazzo del MNB (Magyar Nemzeti Bank , letteralmente Banca Nazionale Ungherese) cioè della Banca Centrale Ungherese e allo stesso tempo la parola F O R I N T . La tiratura è elevata , se non erro 2 milioni.2 punti
-
No. A metà terzo secolo TUTTI, in ogni angolo dell'impero, dalle campagne della Lusitania alle steppe della Caledonia ai monti della Cappadocia, tutti sapevano che non esisteva nessuna grossa moneta d'argento in circolazione. Chiunque maneggiasse denaro era molto attento al peso e al metallo, dal momento che da ciò dipendeva il valore reale della moneta, e farsi fregare poteva essere un discriminante tra la vita e la morte per la propria famiglia. Infatti, le suberature per avere qualche chance dovevano riprodurre esattamente la moneta originaria, e ipotetiche monete fuori standard non avevano alcuna possibilità di essere accettate. Gli studi di metrologia degli ultimi decenni hanno dimostrato come i romani fossero in grado di accorgersi anche di variazioni minime della lega della moneta, così da attivare la legge di Gresham. Non parliamo sulla base delle storie lette sul Topolino, la Numismatica è una scienza.2 punti
-
Papua Nuova Guinea 50 toea 2015 Port Moresby 15° edizione Giochi del Pacifico2 punti
-
direi un tarallo, hai provato a dargli un morso ?2 punti
-
Vabbè, questo utente apre una discussione in una sezione specialistica come quella pontificia dove i partecipanti sono estremamente preparati e propensi alla collaborazione, dicendo di mettere la foto se vi fossero interessati, poi scopriamo che ha diverse Lauree, e che gli altri sono incompetenti. Forse è meglio che lo lasciamo nelle corsie o in laboratorio. Chiudo2 punti
-
Ciao ti presento il mio esemplare del Ducatone dello zodiaco, in conservazione non proprio così banale. Questa importante moneta mantovana, di rilevante interesse tanto storico quanto iconografico, è stata coniata nel 1628 sotto il regno di Carlo I di Gonzaga-Nevers pesa 31,8 grammi ed è classificata dal MIR al numero 644.1 del relativo volume. Un elemento distintivo di questo esemplare è dato dalla patina, uniforme di antica raccolta, e da una rara qualità dei rilievi del R. Essa possiede inoltre un buon pedigree, ed è proveniente dalla Asta NAC 104, precisamente il lotto numero 108, valutata BB/SPL, grado già molto interessante per questa affascinante monetazione, classificata prevalentemente R2 da vari autori, R3 da alcuni altri studiosi.1 punto
-
Complimenti per la new entry caro @rickkk! Millesimo non facile da reperire, hai ragione da vendere. Curiosa coincidenza, anche io proprio oggi l’ho aggiunto alla mia raccolta, naturalmente molto inferiore come qualità al tuo bell’esemplare, che classificherei qSPL secondo il mio modesto parere, che per questa data è già tanta roba. ✌?1 punto
-
1 punto
-
Patina spettacolare... Mi sa che devo darci un'occhiata anche io su siti austriaci?1 punto
-
1 punto
-
Buon giorno a tutti, altra devozionale con (credo) S.francesco che riceve le stigmate, grazie in anticipo per eventuali altre informazioni.1 punto
-
Buon convegno, non troppo grande ma piacevole. Ben strutturato e organizzato. Pubblico abbastanza numeroso, speriamo si continui così migliorando ancora.1 punto
-
Ottimo collezioniamo tutto quello suscita in noi un particolare interesse e che soprattutto ci piace (vedi i miei assegni per esempio).1 punto
-
Personalmente ultimamente mi sto dando al collezionismo quando mi capita di documenti cartacei del passato ove c’è segnato un valore economico. Ad esempio acquisto biglietti teatrali, ricevute d’affitto etc. Si spende poco e mi faccio un idea del Potere d’acquisto del passato1 punto
-
Si, devi leggere il regolamento che varia da asta ad asta. Questa varia dal 20% al 24% quindi prima di fare offerte fai sempre bene i conti!1 punto
-
Tieni d'occhio questa (e altre aste, c'è una sezione apposita sul sito dove vengono segnalate) e guarda a quanto la aggiudicano. Tieni conto che le aste "vere" hanno sempre un plus di commissioni di circa il 20% (e più) Saluti Davide1 punto
-
Buonasera a tutti , in attesa di nuove condivisioni di Tornesi con Tosone, cambiamo un attimo tipologia. Sempre Filippo IV per il quale ho una certa simpatia. 3 Cavalli con Croce Trifogliata accantonata nei quarti da fiamme e al centro un rosone. Ne ho tre di cui solo uno apprezzabile al diritto e al rovescio, anche se la data come al solito nella gran parte delle mie monete è un optional. Secondo me è catalogabile al n' 134 pag.246 del libro sulle Vicereali di Pietro Magliocca. Siete d'accordo? Saluti Alberto1 punto
-
È un aes grave, un semisse fuso serie ruota .(toro e ruota , nel campo “S” che è il segno di valore. ) Mi piacerebbe una foto del bordo dove è scoperto il metallo perché a prima vista direi che è un falso ripatinato di scuola romana degli anni 701 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Seconda guerra mondiale La battaglia dei Caraibi - Il bombardamento di Curaçao Nel febbraio del 1942 la marina militare tedesca studiò un attacco sottomarino contro obiettivi di estrema importanza per gli Alleati. Gli U-boat si spinsero sino al Mar dei Caraibi, lo scopo delle incursioni era quello di distruggere le scorte di petrolio di un'impianto di stoccaggio detenuto nell'isola di Curaçao nonchè la fabbrica di carri armati presente sul territorio. Nell'aprile del 1942 un sottomarino tedesco si avvicinò alle coste di Curaçao sparando contro i serbatoi di petrolio, ma non colpirono il bersaglio, ancor prima di aggiustare il tiro furono allontanati dall'artiglieria costiera. Gli U-boat tedeschi tornarono a Curaçao nell'agosto del 1942, ma furono nuovamente bersagliati dalla batteria olandese. Gli U-boat riuscirono ad abbattere molte petroliere, gli attacchi nazisti però furono gradualmente ridotti dopo la perdita di decine di sommergibili, sino al definitivo ritiro da quel teatro di guerra. Una banconota circolante sull'Isola proprio in quell'anno. 1 gulden del 19421 punto
-
Ciao, da quanto si può vedere dalle foto (ottime) a me la moneta sembra autentica (ovviamente lo ribadisco è solo un parere). Aspettiamo altri interventi da parte dei più esperti. ANTONIO1 punto
-
Capito @L. Licinio Lucullo. Di sicuro tenterò di togliere i residui di terra che secondo me non risaltano bene i dettagli delle monete. Prima o poi troveremo una soluzione a questo dilemma!1 punto
-
La stella a cinque punte compare al centro del rovescio del gettone uruguagio del post precedente e anche sul diritto del gettone tedesco al post # 7. La stella del birraio a sei punte che qui vediamo sopra il recipiente di cottura in una stampa del 1428 è stata ufficializzata come simbolo ebraico nel Congresso di Basilea del 1897 ed è per questo che dopo il XIX secolo è stata utilizzata la stella a cinque punte.1 punto
-
Ora spetta a @Cinna74 che ha indovinato la parola LEGNASANTA che è il Caco: originario dell’Asia orientale, è una delle più antiche piante da frutta coltivate dall’uomo infatti è conosciuta per il suo uso in Cina da più di 2000 anni. Viene definito dai cinesi l’albero delle sette virtù perchè: – vive a lungo – dà grande ombra – dà agli uccelli la possibilità di nidificare fra i suoi rami – non è attaccato da parassiti – le sue foglie giallo-rosse in autunno sono decorative fino all’arrivo del gelo – il legno fa un bel fuoco – la caduta dell’abbondante fogliame produce un ricco concime Il Caco è oggi considerato “l’albero della pace”, perché alcuni alberi sopravvissero al bombardamento atomico di Nagasaki nell’agosto 1945! Curiosità In dialetto napoletano il Caco è detto Legnasanta perchè tagliandolo a metà si vede un triangolo bianco che ricorda la sagoma di Cristo in croce. Un’altra leggenda sul caco riguarda “il gioco delle posate” (provate ad aprire i semi e ad indovinare che posate esce...lo faccio sempre!!!) per capire che inverno ci aspetta. Praticamente se trovate un caco bio non dovrete far altro che trovare il grosso seme marrone al suo interno. Il gioco consiste nel tagliare a metà il seme e vedere che posata uscirà. Se trovate una forchetta l’inverno sarà secco e mite. Se trovate il cucchiaio preparatevi ad un inverno ricco di neve! Se trovate il coltello l’inverno sarà davvero gelido e il freddo tagliate. Adesso lascio il gioco a @Cinna741 punto
-
personalmente non vedo cancro. Sarebbe cmq buona norma, come arrivano a casa, dare sempre una passata in benzotriazolo (ovviamente valutando le patine..) per sicurezzza. skuby1 punto
-
1 punto
-
Ps: una moneta giá spacchettata,ma che comunque ha circolato anche per mezzora e si presenta" bella luccicosa" ,non sarà fdc,perchè avrá visto e sentito le mani altrui,perciò addio EVENTUALE surplus di valore.1 punto
-
L’argomento di questa discussione e’ piuttosto complesso ed intricato, con ancora molti punti oscuri su cui si confrontano diverse scuole di pensiero, soprattutto inglesi e francesi. Io ho provato (nel mio piccolo di semplice appassionato) a scrivere qualcosa per presentare una mia moneta di recente acquisizione che mi ha spinto a leggere e a studiare un po’. Siamo nell’anno 269 d.C, nel cuore dell’Imperium Galliarum, il regno secessionista nato nel 260 durante l’impero di Gallieno e le cui redini erano state rette fino a quel momento (tra varie vicissitudini che esulano dalla nostra discussione) dall’usurpatore Postumo. Nel gennaio di quell’anno, il regno di Postumo fu minacciato da Leliano, una sorta di usurpatore dell’usurpatore. A quell’epoca Postumo coniava monete in due zecche, quella di Treveri (Mint I) e quella di Colonia (Mint II), quest’ultima aperta a dicembre del 268 con il trasferimento di una delle due officine operanti a Treveri. Leliano, nel corso della contesa, era riuscito ad impossessarsi della zecca di Colonia, iniziando a battere a sua volta moneta. Nello scontro, alla fine (metà febbraio del 269) , la vittoria arrise a Postumo che però ebbe una tragica fine; infatti, fu assassinato dalle sue stesse truppe che gli si erano ribellate perché aveva negato loro il saccheggio della città di Mogontiacum roccaforte dell’usurpatore Leliano appena sconfitto. A contendersi il potere ci furono due uomini. Uno era un ufficiale di nome Marco Aurelio Mario, un fabbro di umili origini che aveva poi fatto carriera nell’esercito. L’altro era Marco Piavvonio Vittorino che probabilmente era Prefetto del Pretorio di Postumo con il quale avrebbe certamente condiviso la sorte se fosse stato con lui a Magonza. Tuttavia, probabilmente era altrove ed essere lontano in quel momento non giocò a suo favore. Perché fosse lontano rimane un mistero. Il primo a muoversi fu Mario che, armi in pugno, occupò subito le due zecche allora attive di Treveri e Colonia iniziando a battere moneta, sia aurei che antoniniani, utilizzando anche (nella sola Colonia) il rovescio di Leliano, VICTORIA AVG, che propagandava un successo che Leliano appunto non avrebbe mai realizzato, ma che comunque ben si adattava alla speranza di Mario stesso: E Vittorino? Mario certo si era mosso per primo e possedeva le due zecche, ma Vittorino possedeva ancora l’autorità massima in quel momento in qualità di Prefetto del Pretorio e probabilmente il maggior sostegno militare e civile. La prova di ciò si ebbe nello sviluppo degli eventi. Mario, infatti, fu assassinato dalle sue stesse truppe ad esso ribellatesi e Vittorino rimase al potere senza apparentemente colpo ferire (maggio 269). Iniziò quindi a coniare radiati in maniera incisiva a Treveri con due rovesci, PAX AVG e FIDES MILITVM, il tutto i maniera chiara ed inequivocabile, un po’ come fossero il suo manifesto programmatico. Il ritratto e’ quello suo classico che conosciamo tutti, ovvero quello di un uomo con una lunga barba appuntita sul mento ed un naso ad uncino. Proprio dalle monete risulta chiaro quindi che Vittorino si doveva essere impossessato direttamente della città di Treveri, il principale centro geo-politico gallico. Gli zecchieri, quindi, sapevano chiaramente che nome avesse e che aspetto avesse e con i due rovesci dichiaravano espressamente che la guerra era finita e che le truppe erano fedeli. A Colonia la situazione era differente. Vittorino era lontano, la città non era stata ancora (per poco) occupata e, pertanto, le prime monete coniate a suo nome non mostrano l’effigie del nuovo imperatore, bensì un ritratto di Mario. Gli zecchieri di Colonia chiaramente, non sapevano nulla dell’aspetto che avesse Vittorino quando cominciarono a battere moneta in suo nome. Solo più tardi, ma man mano che riceveranno nuove informazioni circa suo reale aspetto, i loro ritratti cominceranno ad essere sempre più verosimili. I rovesci di Colonia hanno spesso toni conciliatori, rappresentando la giustizia, l’equanimità e il benessere offerto, tipo la SALVS AVG e la AEQVITAS AVG. Ed ecco, quindi , la mia AEQVITAS AVG con Vittorino che sembra Mario…. D/ IMP C PI VICTORINVS AVG: Busto di Vittorino, radiato e corazzato, a destra R/ AEQVITAS AVG: La Aequitas, stante a sinistra, con una bilancia nella mano destra ed una cornucopia nella mano sinistra Elmer: 701 Cunetio: 2562 Mairat: 641 Il rovescio AEQVITAS AVG fu l’ultimo rovescio introdotto da Mario ed il primo ripreso da Vittorino per quella zecca; un po’ quello che era avvenuto con lo stesso Mario che aveva ripreso l’ultimo rovescio di Leliano. Ecco poi un esempio di SALVS AVG di Vittorino con effigie di Mario: Ed ecco Vittorino con le sembianze tipiche di Vittorino: Perché sei tu, Vittorino! Riferimenti: Marsden: The Gallic Empire, part 2: Victorinus Gricourt-Hollard: Les prodictions monétaires de Postume en 268-69 et celles de Lelien (269): Noivelles propositions M. Thys: le type AEQVITAS dans le monnayage de Marius, BCEN vol.50 n°2, 2013 Un ringraziamento particolare all'amico e collega Curatore @grigioviola. Buona notte da Stilicho1 punto
-
1 punto
-
Avevi risposto nell'identica discussione ( doppione) che @Tommasoferra aveva fatto dopo appena tre ore in identificazione.....1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.