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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/21/21 in tutte le aree

  1. Buongiorno e buona domenica. Oggi vi posto una Piastra entrata da poco ma che già considero tra le più belle della mia collezione. 1857 .
    7 punti
  2. Esistono centinaia di modi per ringraziare, ma quando si tratta di una gratitudine sincera e grande, il gesto più semplice che meglio ci identifica, è dire ancora una volta grazie, grazie e ancora grazie a tutti indistintamente. Fondamentale, in questo periodo tristemente pandemico, era imprimere positività ed entusiasmo, con senso di responsabilità. Ringraziamo chi anche in questa occasione ci ha mosso delle critiche costruttive, e come nelle manifestazioni precedenti, saranno verificate le giuste modifiche da apportare. Ci teniamo esclusivamente a titolo informativo, per chi non lo sapesse, che Castellammare di Stabia è priva di strutture adeguate per ospitare eventi di questa portata, importanza e imponenza. Il territorio è ostile, le uniche strutture esistenti, utilizzate già in passato, le Terme di Stabia Nuove sono fallite, mentre la Tendo struttura Comunale è all’asta. Quindi non per incapacità addebitabili alla nostra gestione, ma per gravi problematiche causate da scellerate amministrazioni comunali, ci ritroviamo volta per volta ad elemosinare, con grosse difficoltà e dispendio di risorse economiche ed energie, attenzioni da strutture private incapaci di offrire servizi essenziali e funzionali. La filosofia che ci contraddistingue dal 1994 è garantire la totale tranquillità, serenità, ambiente familiare, creare reali nuove amicizie, unire gioventù e saggezza, incentivare conoscenza e sapere, utilizzando, come volano, ogni nuova forma di comunicazione disponibile. E’ giunto il momento per chi non condividesse questo progetto, visto il nostro grande impegno a coinvolgere sempre di più persone da ogni zona d’Italia, di fare delle scelte, e se opportuno, dividere le nostre strade, com’è nel nostro stile, silenziosamente e non polemicamente. Non essendo legati a nessun sistema parassitario, preferiamo da quasi 28 anni, come ci ha insegnato il compianto Presidente Salvatore Correale, lavorare, sudare e non piegarci a nessuna modalità di facile riuscita, o ottenere successi per meri scopi economici, non barattiamo la dignità, la passione ci anima con forza, reattività e dignità. La soddisfazione più grande è essere sempre disponibili e operativi con tutti, regalando sorrisi sinceri, pronti a risolvere problematiche di qualsiasi genere, neutrali, imparziali, non partecipi a trattative commerciali, forse un "unicum" in Italia, la nostra identità certificata. Vi lasciamo alla memoria questo breve reportage fotografico, e ringraziamo di cuore gli amici Francesco Tafuri e Gaetano Russo, che hanno scelto di festeggiare il loro compleanno nella famiglia acquisita del Memorial Correale…Amor vincit omnia...Vox populi, vox dei! (L’amore vince tutto…Voce di popolo, Voce di Dio!!!)
    4 punti
  3. Buon sabato sera amici...tiro su questa storica discussione postando una foto di gruppo con la mia piccola ancora, collezione per Carlo di Borbone, per il puro piacere di vederle tutte assieme. La più rara del gruppo?...il sebeto ancora sotto plastica, variante al momento conosciuta in un solo esemplare : dritto con corna grande e scudo piccolo. Un caro saluto. Cristiano. p.s. ricordavo le foto meno sfuocate ma queste ho
    4 punti
  4. Buongiorno e buona domenica a tutti gli amici del forum! Dopo alcuni mesi, torno oggi finalmente a mostrarvi un nuovo acquisto. Direttamente proveniente dall’ultima asta V.L. Nummus, ho il piacere di presentarvi una bella medaglia napoleonica in argento. Si tratta della prima medaglia di Napoleone della mia collezione. Ho cercato per lungo tempo un esemplare che potesse soddisfarmi pienamente prima di dare inizio a questo filone collezionistico e finalmente sono riuscito a trovarlo. Nello specifico, si tratta della medaglia in argento coniata in onore della battaglia di Wagram. Da appassionato di Storia prima che di numismatica, se me lo consentite, mi piacerebbe fare una descrizione degli eventi che portarono alla battaglia e, in un secondo momento, mostrare le foto della medaglia. Antefatti A seguito della cocente sconfitta subita nella campagna del 1805, culminata nella cruciale battaglia di Austerlitz, l’Austria vide notevolmente ridotta la propria influenza nello scacchiere europeo. Oltre alle ingenti perdite territoriali subite, Vienna fu costretta a riconoscere la fine del Sacro Romano Impero e, allo stesso tempo, la nascita della Confederazione del Reno, costituita da una serie di Stati vassalli fedeli alla Francia. Ciò sancì, in poche parole, la fine dell'influenza austriaca sulla Germania, ovviamente a vantaggio dell’Impero francese. Questi fatti portarono alla nascita di un profondo sentimento revanscista nel Paese, non solo fra i nobili di corte, sempre avversi alla Francia rivoluzionaria, ma anche nel ceto medio. Gli austriaci erano consapevoli che ciò che avevano perso sul campo di battaglia poteva essere recuperato soltanto sul campo di battaglia. Per prima cosa, però, bisognava occuparsi dell’esercito e adeguarlo alle nuove tattiche militari introdotte da Napoleone, soprattutto alla luce delle gravi lacune mostrate nell’ultimo conflitto. Una serie di importanti riforme volte a modernizzare le forze armate fu portata avanti dall’arciduca Carlo d’Asburgo, nominato nel 1806 comandante in capo dell’esercito. Costui era un brillante stratega e aveva capito che, per creare una macchina da guerra moderna all’altezza della potenza bellica francese e non più ancorata ai canoni del secolo precedente, bisognava prendere esempio da Napoleone e dalla sua Grande Armée. Grazie a queste riforme, nell’arco di pochi anni, l’esercito austriaco si riorganizzò completamente, diventando una seria minaccia per la Francia. Raffigurazione dell'arciduca Carlo d'Asburgo alla testa dell'esercito austriaco Nel frattempo, mentre l’Austria si stava riarmando, le truppe francesi erano occupate nella penisola iberica, in una campagna militare tanto difficile quanto sanguinosa. La Grande Armée sembrava aver trovato finalmente un ostacolo all’altezza delle sue implacabili mire espansionistiche. La Spagna divenne una vera trappola mortale per la Francia: una nazione che non si sarebbe mai piegata al volere di Napoleone, che avrebbe combattuto fino all’ultimo uomo (vedendo anche il coinvolgimento della popolazione civile) e che fino al 1814 avrebbe rappresentato una grave spina nel fianco all’Impero francese. L’invasione della penisola iberica fu, probabilmente, uno dei più gravi errori tattici commessi da Napoleone, secondo solo (a mio avviso) alla disastrosa campagna di Russia del 1812. Rivolta del 2 maggio 1808 a Madrid contro l'occupazione francese
    3 punti
  5. 3 punti
  6. Al fine di mantenere più ordinato l'elenco della prima pagina della sezione, in questo topic vengono raccolte tutte quelle discussioni che precedentemente erano evidenziate come importanti.
    3 punti
  7. Buongiorno a tutti! Nello spirito di rinnovamento e riorganizzazione del forum, questa nuova discussione raccoglie le precedenti discussioni importanti così da rendere più agevole la consultazione della sezione. Michele DISCUSSIONI PIU' IMPORTANTI e STORICHE:
    3 punti
  8. Bene! Con ciò direi che abbiamo concluso tutta la parte relativa alla descrizione del quadro storico. Mi auguro di non avervi tediato troppo ma, personalmente, ritengo che la Storia sia un elemento fondamentale in numismatica. Senza conoscere la Storia, non credo si riesca ad apprezzare veramente le monete (o medaglie, come in questo caso) che collezioniamo. A me, comunque, ha fatto piacere scriverlo. Spero che a voi abbia fatto piacere leggerlo ? Veniamo ora, finalmente, alla tanto attesa medaglia. Al dritto troviamo la testa laureata di Napoleone rivolta verso destra. Alla base del collo notiamo la firma dell’incisore Andrieu. Al rovescio, invece, abbiamo un’elaborata rappresentazione in pieno stile neoclassico. Al centro della raffigurazione troviamo Ercole con pelle di leone e clava nella mano, colto nell’atto di sferrare il colpo fatale ad un gigante steso a terra che si ripara con uno scudo. A destra abbiamo la Vittoria alata con ramo di palma in mano e pronta ad incoronare con l’alloro il vincitore. In basso nell’esergo: Bataille de Wagram - VI Juillet MDCCCIX (6 luglio 1809), con firme di Galle e Denon. Si tratta di una medaglia discretamente rara, soprattutto in argento ed in alta conservazione. L’esemplare da me aggiudicato, che assicuro essere poco valorizzato dalle mie pessime qualità fotografiche, presenta al dritto una bella patina omogenea da vecchia collezione, mentre al rovescio ha mantenuto ancora una buona percentuale del lustro del metallo. Da apprezzare anche la quasi totale assenza di colpetti, segnetti sui campi e tacche, tutti elementi congeniti che purtroppo affliggono spesso le medaglie napoleoniche anche in alta conservazione. Credo di aver detto, bene o male, tutto quello che volevo scrivere su questa medaglia. Perciò, vi lascio ora alle foto, curioso di sentire qualche vostro commento (e sulla Storia di questo pezzo e sulla medaglia in sé). Grazie a tutti per l'attenzione.
    3 punti
  9. Quinta coalizione e battaglia di Wagram Alla luce delle impreviste difficoltà avute nel tentativo di conquista del territorio spagnolo, Napoleone fu costretto a spostare una parte consistente delle proprie truppe dal fronte orientale verso Madrid. Gli austriaci videro questa mossa come un’opportunità da cogliere al volo e attaccarono il fianco lasciato scoperto, entrando in Baviera il 10 aprile 1809. L’attacco dell’Austria, alleatasi con la Gran Bretagna nella cosiddetta “quinta coalizione”, colse abbastanza di sorpresa i francesi. Ciononostante, la Grande Armée, guidata dai suoi più abili marescialli (primo fra tutti Davout), riuscì a difendersi bene e a contrattaccare rapidamente. Napoleone stesso raggiunse in breve tempo il fronte e il 13 maggio riuscì, addirittura, ad entrare a Vienna. Presa la capitale, sembrava ormai una guerra destinata a concludersi in fretta ma, in realtà, la vittoria era ancora lontana dal realizzarsi. Difatti, le forze austriache, capeggiate dall’arciduca Carlo, non erano ancora state definitivamente sconfitte sul campo di battaglia. Napoleone intercettò, quindi, gli austriaci sulle sponde del Danubio, affrontandoli nei pressi dei villaggi di Aspern ed Essling. L’arciduca Carlo aveva scelto questo luogo non a caso: i francesi dovevano attraversare il Danubio per raggiungere gli austriaci e, come potete immaginare, per spostare decine di migliaia di soldati, cavalli e cannoni, ci vuole del tempo. Perciò, mentre le prime linee dell’esercito francese si trovavano già ad Aspern ed Essling, i restanti corpi d’armata dovevano ancora attraversare il fiume. Il piano degli austriaci era tanto semplice quanto efficace: tenere divise le forze francesi, ostacolandone il più possibile l’attraversamento. Per far ciò, colpirono i fragili ponti in legno, utilizzando una serie di chiatte cariche di esplosivi. In questo modo, la retroguardia avrebbe impiegato ancora più tempo per riunirsi alle truppe che avevano già attraversato il ponte. Queste ultime, invece, si trovavano in trappola: senza rifornimenti, bloccati alle spalle e costretti ad affrontare un nemico in superiorità numerica. Battaglia di Aspern-Essling (21-22 maggio 1809) La battaglia di Aspern-Essling fu dura e costò la vita a migliaia di soldati di entrambi gli schieramenti. I francesi, pur resistendo faticosamente alle ondate austriache, furono alla fine costretti alla ritirata. La vittoria austriaca, però, non risultò decisiva: anche l’esercito dell’arciduca Carlo era esausto e non ebbe la forza necessaria per lanciarsi all’inseguimento del nemico in fuga. Ciò permise a Napoleone di riorganizzare le proprie truppe e di vendicarsi per lo smacco subito. Dopo circa sei settimane di preparativi, i francesi erano pronti per dare nuovamente battaglia. Questa volta Napoleone non voleva rischiare di commettere ulteriori passi falsi. Attraversò, quindi, il Danubio alla testa di un esercito forte di oltre 160.000 uomini, scontrandosi a Wagram contro circa 140.000 austriaci. Fu una battaglia epocale, probabilmente la più grande che si fosse mai vista in termini numerici. Napoleone alla battaglia di Wagram (5-6 luglio 1809) Dopo due giorni d’intensi combattimenti, Napoleone riuscì a sconfiggere definitivamente gli austriaci, costringendo l’arciduca Carlo prima alla fuga e poi alla resa. L’imperatore Francesco I, fratello di Carlo, fu molto contrariato da questa decisione. Il suo intento era, infatti, quello di proseguire ancora il conflitto, in attesa del supporto militare inglese. Alla fine, però, anche l’imperatore dovette riconoscere la sconfitta, arrivando a stipulare una nuova pace (Trattato di Schönbrunn), con cui fu costretto a cedere altri territori alla Francia ed ai suoi alleati… Per quel che riguarda, invece, il rapporto tra Francesco I ed il fratello Carlo d’Asburgo, i dissidi tra i due non si placarono mai e l’arciduca finì col rassegnare le proprie dimissioni da comandante in capo dell’esercito, ritirandosi a vita privata.
    3 punti
  10. Posto questo video sul ritrovamento fortuito dell'anfiteatro di Volterra. C'è anche un piccolo passaggio numismatico. Magari @magdi ci dice qualcosa di più. https://video.repubblica.it/gediwatch/l-anfiteatro-ritrovato-riparando-una-fogna/401709/402419?video&ref=RHTP-BH-I324974103-P1-S2-T1
    2 punti
  11. Dalla rete, così è descritto uno statere incuso di Metaponto ( AG - g. 7,95 ) con buone tracce di riconiatura .
    2 punti
  12. Buonasera, Per la precisione il sottotipo venne battuto dall’accoppiamento di conii O90-R189, numero di catalogo del corpus della professoressa Westermark 275. Allego l’immagine dell’esemplare raffigurato sulle tavole di The Coinage of Akragas, conservato al British Museum grazie alla donazione Lloyd del 1946. Si possono notare ancora sia le tracce della piccola testa al rovescio sotto al granchio, nonché la piccola frattura (?) a sinistra del segmento prima della chela dell’arto sinistro del granchio.
    2 punti
  13. Senza offesa ma non facciamo supposizioni prive di ogni fondamento. L'organizzatore, che non sono io, non è molto social per usare un eufemismo, e per questo non interviene. Il convegno è super confermato, so che le adesioni fra tutti i settori sono circa 300. Che io sappia buona parte dei partecipanti al Veronafil saranno presenti a Cerea. P.s. ma quando c'era il Veronafil è mai stato pubblicato un elenco degli espositori?
    2 punti
  14. Il punto credo stia nel distinguere la numismatica come disciplina storica dal collezionismo che può avere finalità diverse, vi sono numismatici che ignorano o che non danno molta importanza alla raccolta di monete, come vi sono collezionisti di monete che ignorano la numismatica come scienza...ragion per cui come vi possono essere collezionisti che uniscono la passione per il possesso delle monete al loro studio e approfondimento storico e quindi numismatico, ve ne possono essere altri abbastanza indifferenti a questo aspetto e orientati o al semplice possesso di un oggetto bello e prezioso o anche all'aspetto di investimento, così come vi sono collezionisti di opere d'arte che non ne capiscono un tubo e si fanno guidare da esperti per orientare i loro acquisti... ovviamente questi collezionisti non saranno numismatici ma semplici investitori per cui acquistare una moneta, un gioiello, un'opera d'arte o delle azioni è solo un modo per diversificare il patrimonio...
    2 punti
  15. Seconda guerra mondiale Campagna di Francia Banconota francese da 1.000 franchi in uso durante l'invasione nazista. La campagna di Francia inizia a maggio del 1940 con l'invasione tedesca del Belgio, dei Paesi Bassi, del Lussemburgo e con la successiva avanzata della Wehrmacht all'interno della Francia. Il 10 giugno del 1940 l'Italia dichiara guerra alla Francia, il 14 giugno Parigi venne occupata dalle truppe tedesche. Dopo quattro anni iniziò la campagna di liberazione della Francia dal regime nazista con lo sbarco in Normandia (giugno 1944). Il 7 maggio 1945 a Reims, in Francia, al quartier generale degli Alleati due alti ufficiali del comando supremo delle forze armate tedesche firmarono la resa incondizionata, entrambi furono condannati a morte al processo di Norimberga e giustiziati nel 1946. La Francia fu inclusa a pieno titolo tra le potenze vincitrici n virtù del costante sforzo militare antitedesco sostenuto. ps: al solito cliccare sopra le immagini per ingrandire.
    2 punti
  16. Una frase come questa, quella finale intendo, lascia trasparire chissà quale censura sulla parte economica nel Forum. Più che di questo a mio avviso si cerca di non farla prevalere su altri aspetti quali quelli citati da @lorluke. Non credo si intenda negare che l’aspetto economico abbia importanza ma classificare la Numismatica primariamente come investimento secondo me è proprio concettualmente sbagliato. Certo non è neanche realistico dire tour court che non lo è.
    2 punti
  17. Obiettivo raggiunto ? con grande consenso dei presenti ? carissimo Mario ? un vero successo?
    2 punti
  18. Ciao a Tutti e complimenti @magicoin per la tua Piastra eccellente. Ho in raccolta una 1857 che al D/ presenta le stesse V capovolte al posto delle A e D incomplete nelle parti inferiori. Al R/ anche la mia presenta le Aquile capovolte. Stesso conio? Saluti a Tutti.
    2 punti
  19. Buonasera, un piccolo apporto alla discussione con un tarì di Filippo II
    2 punti
  20. Personalmente, quando sento parlare di soldi e investimenti legati alla numismatica, mi viene un po' l'orticaria. Certo, il collezionismo di monete rappresenta un mercato in forte crescita negli ultimi anni e ci sono diversi utenti sul forum che argomenterebbero per ore circa la convenienza economica nell'investire oggi denaro sonante in monete FDC. Tuttavia, sarò antico o poco pragmatico ma ritengo che i soldi dovrebbero essere messi un po' in secondo piano, soprattutto quando ci si sta a malapena avvicinando al mondo della numismatica (come nel tuo caso). Nel senso che la numismatica dovrebbe, a mio avviso, rimanere in primis una passione, nonché una disciplina scientifica con forti legami con la Storia, l'economia, la sociologia, la geografia, ecc. Poi, certo, che dietro le monete vi sia un bel giro di soldi ma, per favore, non riduciamo sempre tutto a qualcosa di venale... In poche parole, cerchiamo di ricordarci sempre che la numismatica è molto più che un semplice investimento. E' innanzitutto una forma di arricchimento personale dal punto di vista del sapere. No.
    2 punti
  21. Avevo notato anch'io questo peculiare statere. Tuttavia più che una schiacciatura mi sembra di vedere al D/ la testa di un'aquila e lettere AK e al R/ (se non ho le allucinazioni ?) la chela di un granchio. Che si tratti della riconiazione su un didrammo di Agrigento? Cosa ne pensate?
    2 punti
  22. AVVISO In Italia, ai sensi della normativa vigente, è vietata ai privati la ricerca di cose di interesse archeologico, incluse le monete antiche, con qualunque mezzo incluso il metal detector, in qualunque luogo indipendentemente dal fatto che si tratti di zona archeologica. Qualunque ritrovamento fortuito di cose di interesse archeologico deve essere segnalato entro 24 ore alle autorità competenti (Carabinieri, Soprintendenza per i Beni Culturali, Comuni ecc.) Invitiamo pertanto tutti gli utenti ad uno scrupoloso rispetto di tale normativa. Se non è questo il caso, puoi tranquillamente ignorare questo avviso preventivo. Grazie
    2 punti
  23. Mezzo Ducato 1684 FDC, miglior rovescio.
    2 punti
  24. Buonasera, anche se la conservazione non è delle migliori credo che questo 100 marchi del 1908 serie imperiale meriti. L'Impero Tedesco, conosciuto anche come Germania Imperiale, si riferisce comunemente alla Germania nel periodo che va dal conseguimento di una piena unità nazionale il 18 gennaio 1871 fino all'abdicazione del Kaiser Williem II il 9 novembre 1918 Fu fondata nel 1871 quando gli stati della Germania meridionale si unirono alla confederazione della Germania settentrionale. Nel 1900 la Germania divenne la più grande economia in Europa e la seconda più grande al mondo dietro gli Stati Uniti. Durante l'impero tedesco furono emesse delle bellissime banconote imperiali, tra cui il 100 marchi tipo 1908 chiamato "Blauer Hunderter" della serie imperiale che circolò per 40 anni (1883-1922) fino a poco dopo la prima guerra mondiale. Questa banconota sfumata nera e blu misura 160 x 105 mm e non ha filo di sicurezza. Il dritto presenta l'Aquila Reale imperiale coronata insieme a due sigilli rossi della Reichsbank. Il rovescio raffigura al centro una testa di donna (allegoria della Germania) in un medaglione sorretto da due giovani donne inginocchiate (allegorie dell'Industria e dell'Agricoltura), con una mazza, un elmo, un martello e un grano ai loro piedi.
    2 punti
  25. Ecco alcune delle mie collezioni 120Grana 1818 Ferdinando I “Testa Grande”
    1 punto
  26. Buonasera a tutti, oggi voglio presentarvi una monetina della zecca di Modena, coniata sotto il duca Rinaldo d'Este nella prima parte del 1700. Si tratta di un Mezzo Bolognino, moneta classificata Non Comune, un nominale quindi non introvabile, ma che spesso lascia a desiderare in quanto a conservazione (come la maggior parte delle monete di Modena). In questo caso però vi presento la classica eccezione che conferma la regola! Ho infatti avuto la fortuna di trovare questo Mezzo Bolognino in conservazione nettamente superiore alla media, non parliamo di un FDC ma probabilmente ci avviciniamo allo Splendido. I rilievi sono ancora tutti intatti ed i fondi quasi completamente freschi, i capelli del duca presentano una leggerissima usura, mentre l'unica pecca è rappresentata dalla mancanza sul bordo del tondello, dovuta però alla fustellatrice, possiamo quindi definirlo un difetto di 'zecca'. Che cosa ne dite? Vi piace? Grazie per l'attenzione! Cioso.
    1 punto
  27. Grazie per la precisazione @Archestrato, in questo modo possiamo implementare con un ulteriore esemplare i casi di riconiazione finora noti. E certo è che tra Crotone e Metaponto non so chi abbia fatto più incetta di tondelli di Akragas......, un fenomeno già evidenziato da Garraffo ma che appare ultimamente ancora più marcato.
    1 punto
  28. Questa volta dalla repubblica di Roma, un cavalleggero in atto di scagliare un giavellotto . Un denaro al nome di P. CREPUSIUS che passerà a giorni in asta ARCASNum. 1 al lotto 45 .
    1 punto
  29. Sai, ci ho pensato parecchio. Da un punto di vista di peso, i vecchi vittoriati avrebbero dovuto essere molto distanti dai più recenti quinari: i primi infatti, tagliati sulla dracma, dovevano pesare teoricamente 3 scrupoli; i secondi, essendo la metà di un denario ribassato, dovevano essere 1,8 scrupoli. Qui, però, entrano in gioco molti fattori di incertezza: probabilmente le due circolazione non si sovrapposero, perché trascorse più di un secolo tra gli uno e gli altri, e perché i vittoriati erano verosimilmente destinati a mercati "esteri"; inoltre la variabilità di peso degli esemplari rimasti, anche in alta conservazione, etale da farci supporre che stesse prendendo piede una mentalità di monete a valore convenzionale, parzialmente sganciate dal peso. Detto questo, colpisce una coincidenza: il vecchio vittoriato era stato 3/4 di un denario da 10 assi e quindi, almeno in teoria, sarebbe dovuto valere 7,5 assi; il nuovo quinario era la metà di un denario da 16 assi, quindi ne valeva 8. Sicuramente, nei 130 anni intercorsi, il valore reale dell'asse era fortemente diminuito, ma il valore nominale dei due pezzi d'argento era quasi identico
    1 punto
  30. Ciao, prima di tutto un consiglio di ordine pratico: nella sezione ASTE si segnalano le vendite in corso. Per eventuali informazioni relative a monete (come in questo caso) puoi semplicemente aprire una discussione nell’apposita sezione. Per rispondere alla tua domanda: devi vedere la percentuale che la casa d’aste richiede (solitamente c’è una sezione relativa alle condizioni di vendita) e sommarla al prezzo di aggiudicazione
    1 punto
  31. Dal vecchio manuale di Sear le monete della greca Afrodisia di Caria che vi sono censite .
    1 punto
  32. Siccome le mie foto non sono certamente all'altezza, per rendere il giusto merito a questo esemplare, mi permetto di aggiungere altre immagini. Foto del catalogo dell'asta: Battaglia di Wagram, 1809, Parigi opus Andrieu, Galle & Denon, AR 40,42g. Ø40,5mm. [3,6mm. NAPOLEON EMP• ET ROI• Testa laureata a d., nel troncato, ANDRIEU F•. Rv. Ercole stante al centro con clava e pelle di leone schiaccia con il piede un gigante, sdraiato al suolo che si ripara con scudo, a d. la Vittoria alata con ramo di palma e corona d'alloro; in esergo, BATAILLE DE WAGRAM/ VI JUILLET M DCCCIX; in basso, nel giro, DENON D• - GALLE F•. ↑. Bramsen 860. Julius 2107. Essling 1242. TNE 32.13. Molto rara Altre immagini scattate dalla casa d'aste: Riferimenti bibliografici di esemplari esclusivamente in argento esitati in aste passate - St. James Auctions Ltd, Asta 19, Lotto 1126 03.10.2011 - Spink, Asta 13015, Lotto 335 02.12.2013 - Monnaies d'Antan, Asta 16, Lotto 1189 22.11.2014 - NAC Numismatica SpA & Varesi, Asta 115 - Collezione medaglie napoleoniche ANPB, Lotto 1785 29.05.2019 - Fritz Rudolf Künker, Asta 350, Lotto 1817 29.06.2021
    1 punto
  33. A tantissimi collezionisti andrebbe già bene così, ma se ne cerchi uno migliore con un po di pazienza e tanti denari lo troverai di sicuro. Ti faccio vedere il mio esemplare.
    1 punto
  34. Questo articolo di G. Vendemia qualche ulteriore spunto potrebbe darlo e forse nel Gavello delle info in più si possono trovare. Purtroppo non ho disponibile questo volume avendo preso il vol.II del Crapanzano forse dovrei integrare anche con il Gavello. https://www.ilgiornaledellanumismatica.it/un-inedito-assegno-a-taglio-fisso-della-banca-ditalia/ La matrice potrebbe essere il valore aggiunto...vuoi vedere che ti hai trovato un piccolo tesoro di carta? Comunque è un bel documento?
    1 punto
  35. Ciao, purtroppo non ci siamo nemmeno questa volta, non è del 1924, hanno preso di mira l'anno più raro (Showa 13* -1938) https://en.numista.com/catalogue/pieces14253.html mi sarebbe piaciuto dirti che è autentica, ma non lo è. *
    1 punto
  36. Complimenti @Rocco68! Per me è spettacolare!
    1 punto
  37. Tranquillo la passione per la numismatica non ti abbandonera' mai piu'....potrà avere degli alti e bassi ,dei momenti in cui passerà in secondo piano magari per altri eventi della vita, ma prima o poi la vedrai riaffiorare come d' incanto piu' forte di prima e nuove monete ti daranno nuova linfa per coltivarla. Ciao Andrea.
    1 punto
  38. Una cosa simile trovata su Numista: un gettone "Prisonniers de guerre" di campi di prigionia francesi della I GM. 50 Centimes - POW camp PG 16 Ronchamp (Haute Saone) - France – Numista Ce ne sono di diversi provenienti da campi differenti
    1 punto
  39. Stessa discussione, integrazione dei valori citati 1, 3, 5 rubli Seconda guerra mondiale 1 Rublo 1938 - Minatore 3 Rubli 1938 - Soldato 5 Rubli 1938 - Aviatore
    1 punto
  40. dubbi non ce ne sono...è Leone I
    1 punto
  41. Tornando in topic, ti posso dire che per le prime 2 morose che ho avuto, se non si facevano avanti loro... io sarei stato ancora lì ad aspettare ? Ero molto timido, con una infinita paura di sbagliare e una scarsa autostima. Quella più importante (quella che credevo fino in fondo al midollo che fosse per la vita), è stato un avvicinamento a tappe. Da entrambe le parti. A lei inizialmente piaceva un mio amico, ma poi, uscendo insieme con tutta la compagnia, cambiò opinione su di lui. E su di me. Come è stato un percorso a tappe il mettersi insieme, altrettanto lo è stato l'allontanarsi. Il quarto anno è iniziato il distanziamento. Prima emotivo-sentimentale, poi fisico. In quel periodo ho avuto qualche problemino di salute... di quelli che ti fanno vedere le cose in modo più chiaro). Sia perchè prendi coscienza che dire: c'è tempo per questo, c'è tempo per quello, è una cazzata), sia perchè è quando stai male che comprendi al meglio chi ti è vicino e chi hai accanto. E' facile volersi bene quando tutto va bene... e credimi che non è la stessa cosa sentire una persona nmila volte al telefono rispetto ad averla accanto. In quel periodo lei era presa dai suoi impegni. Non lo faceva per cattiveria o per altro, semplicemente c'è chi ama in un modo, chi un un altro, e chi è un cin anaffettivo. Se per 3 mesi non vedi la persona amata... per di più quando ne senti il bisogno anche per farti coraggio, beh i regalini, o le telefonate eccetera, nulla sono e nulla valgono. Quando mi sono rimesso abbastanza in sesto, sono cambiato io. Poco alla volta, mi sono allontanato da lei. Poi ogni tanto saltava fuori qualche discussione, qualche ripicca da parte mia e alla fine l'ho lasciata. Con gran dispiacere. Perchè ancora l'amavo tanto. Credo sia stata una delle scelte più difficili che io abbia fatto... ma cosciente che non eravamo fatti per stare insieme. Da allora, poco poco poco alla volta ho iniziato a stare bene da solo. A non delegare la felicità a seconda di chi hai accanto. Non facile. Ora, le volte che capita, cerco il rapporto fisico... non sentimentale. Concludo con un detto veneto: "matti coloro che si sposano, matti coloro che non si sposano". Dunque, ad ognuno la sua pazzia ?? Stammi bene ART
    1 punto
  42. Ogg alla Banca d'Italia sede di Milano hanno iniziato la distribuzione dei due euro commemorativi Medici contro la pandemia.
    1 punto
  43. Iuno Sospita Mater Regina (ISMR)
    1 punto
  44. Leggi Roman Republican Coinage da Crawford; tutto è spiegato.
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  45. Russia, 10 rubli 2013 Moneta dedicata alla Repubblica del Daghestan
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  46. Buonasera a tutti , una delle mie più belle. Piastra Ferdinando IV 1805 Magliocca 392 Ne vado molto fiero, moneta che ho amato dal primo momento che l'ho vista. Aspetto vostri commenti, siate onesti non mi offendo. Saluti Alberto
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  47. Come sempre quando si tocca l'argomento FDC si scaldano gli animi. Fortunatamente ognuno colleziona ciò che vuole: non è certo un problema per me se uno colleziona solo alte conservazioni, anzi: vuol dire che c'è un concorrente in meno sui pezzi di mio interesse. Dal momento che non acquisto per investimento, non ho necessità di rivendere i miei pezzi e non ho figli, e di conseguenza la mia collezione con tutta probabilità quando passerò a miglior vita sarà lasciata in donazione a qualche ente, posso permettermi il grande privilegio di acquistare senza l'assillo di dover recuperare ciò che spendo. Certo se così non fosse sarei meno sereno, dal momento che è evidente, se si segue con attenzione il mercato, che la tendenza è quella di un radicale sbilanciamento sulle massime conservazioni, almeno per la monetazione contemporanea. Continuo a pensare che ciò sia un peccato, ma d'altra parte questo vuole la massa: un pezzo BB/SPL è "da sostituire con uno migliore", come si legge spesso su forum e social network. Per me invece saranno sempre meglio due monete BB che una FDC: forse non per il portafoglio ma certamente per la gioia dello spirito.
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  48. sono monete che danno soddisfazione a tenerle in mano!... ho un leggero dubbio che possa essere riveniente da montatura, considerando le schiacciature alle ore 6 e 12 ma comunque fosse penso che hai fatto un acquisto del quale non te ne pentirai... il prezzo è equo e la moneta è godibile pienamente.
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