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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/19/21 in tutte le aree

  1. Buona sera a tutti, E' con piacere che comunico anche quest'anno la pubblicazione del nuovo numero di Comunicazione, il n. 78 del 2021, scaricabile dal sito della Società Numismatica Italiana a questo LINK. Le spedizioni, ai soci, del cartaceo inizieranno con il mese di Gennaio 2022, chi volesse ritiralo di persona presso la Biblioteca può darne comunicazione per email a [email protected]. Colgo l'occasione per ringraziare gli autori che hanno collaborato con i loro articoli alla pubblicazione. Riccardo Ghidotti Un’inedita variante dell’asse di C. Vibius Caii filius Pansa. Claudia Perassi Medaglioni romani in bronzo dall'Italia settentrionale. Alain Gennari Un probabile Æ4 a nome del re vandalo Ilderico dagli scavi della villa tardoantica di Aiano-Torraccia di Chiusi (San Gimignano, Siena). Pierluigi Canoro Ancora sulla catena delle ribattiture delle monete salernitane. Dario Ferro e Luca Oddone Falsari e tosatori di monete ad Asti. Ia parte: gli Statuti del Codice Catenato (sec. XII-XV). Alessandro Toffanin Le monete dei Re di Francia emesse nel Ducato di Milano (1499-1512 e 1515-1521). Luca Oddone Le monete di Guglielmo II Paleologo (IX come marchese di Monferrato, 1494-1518), per la zecca di Asti (1512-1513). Giovanni B. Vigna Il “Testone della Resurrezione” di Pio IV: una moneta controversa. Antonio Rimoldi Alcune varietà inedite nella monetazione milanese della dominazione spagnola (1535 – 1706).
    11 punti
  2. Interessante documento conservato presso l'ASN testimoniante l'arresto dei falsamonete (si noti che venivano falsificate anche monete di rame) e il ritrovamento degli attrezzi utilizzati per fabbricare moneta falsa. Siamo nel 1849.
    7 punti
  3. Buondi' Riunione della famigliola dei Tari' di Ferdinando II. Tutti rigorosamente falsi d'epoca, ottenuti con svariate tecniche e leghe di metalli indecifrabili.
    7 punti
  4. Buonasera a tutti, oggi voglio presentarvi una monetina della zecca di Modena, coniata sotto il duca Rinaldo d'Este nella prima parte del 1700. Si tratta di un Mezzo Bolognino, moneta classificata Non Comune, un nominale quindi non introvabile, ma che spesso lascia a desiderare in quanto a conservazione (come la maggior parte delle monete di Modena). In questo caso però vi presento la classica eccezione che conferma la regola! Ho infatti avuto la fortuna di trovare questo Mezzo Bolognino in conservazione nettamente superiore alla media, non parliamo di un FDC ma probabilmente ci avviciniamo allo Splendido. I rilievi sono ancora tutti intatti ed i fondi quasi completamente freschi, i capelli del duca presentano una leggerissima usura, mentre l'unica pecca è rappresentata dalla mancanza sul bordo del tondello, dovuta però alla fustellatrice, possiamo quindi definirlo un difetto di 'zecca'. Che cosa ne dite? Vi piace? Grazie per l'attenzione! Cioso.
    5 punti
  5. 120 Grana 1825 Francesco I
    5 punti
  6. Seconda guerra mondiale Nuova Caledonia - Campagna del Pacifico Marzo 1942: durante la seconda guerra mondiale il territorio francese della Nuova Caledonia diventò un'importante base per gli alleati impegnati nella campagna del Pacifico nonchè un'importante base aerea per le battaglie che si svolsero per l'intero periodo bellico, vi soggiornarono più di 50.000 americani. Tagliata fuori dalla madre patria occupata nel maggio/giugno del 1940 dalla Germania nazista, l'isola si unì per la Francia libera mettendo a disposizione agli alleati il territorio. La capitale Nouméa diventa così il quartier generale del Pacifico e la base di contrattacco degli alleati per la riconquista dei territori occupati dai giapponesi. (a seguito dell'attacco a Pearl Harbor (dicembre 1941) la popolazione giapponese presente sull'isola fu arrestata dai caledoni e deportata in Australia in un campo di detenzione, dopo la fine della guerra l'amministrazione caledone ne vietò il rientro) Nel 1946 la Nuova Caledonia divenne un Territorio d’Oltremare francese oggi definita come: 'Collettività francese d'oltremare'. Una banconota (buono di cassa) da 1 franco del 1943 in uso nel periodo bellico.
    4 punti
  7. Seconda guerra mondiale 10 Franchi 1943 Il governo in esilio del Belgio, o governo belga a Londra, fu il governo in esilio del Belgio tra l'ottobre 1940 ed il settembre 1944 durante la Seconda guerra mondiale. Il governo fu tripartito, coinvolgendo ministri del Partito Cattolico, del Partito Liberale e del Partito Laburista. Dopo l'invasione del Belgio da parte della Germania nazista nel maggio 1940, il governo belga, guidato dal primo ministro Hubert Pierlot, fuggì prima a Bordeaux in Francia e quindi a Londra, dove si affermò come unica legittima rappresentanza del Belgio presso gli Alleati. Nonostante non avesse più autorità sul proprio paese, il governo amministrò il Congo belga e mantenne negoziati con le altre potenze alleate circa la ricostruzione post-bellica. Gli accordi fatti dal governo in esilio durante la guerra inclusero la fondazione dell'Unione Doganale del Benelux e l'ammissione del Belgio nelle Nazioni Unite. Il governo esercitò anche influenza all'interno delle Forze belghe libere e tentò di mantenere legami con la resistenza. In questo periodo furono emesse banconote per le truppe alleate a Londra datata 1 febbraio 1943. Fu richiamata nel 1946 ma rimborsabile fino al 1947. I tagli emessi furono da 5/10/100/500/1000 Franchi. Il governo in esilio tornò in Belgio l'8 settembre 1944, dopo la liberazione di Bruxelles. Il 26 settembre, Pierlot formò un nuovo governo di unità nazionale (Pierlot V).
    3 punti
  8. Segnalo la mostra: Da Matera a Pompei, un viaggio nella bellezza https://www.ansa.it/canale_viaggiart/it/regione/basilicata/2021/11/18/mostre-da-matera-a-pompei-un-viaggio-nella-bellezza_3895d990-b075-406b-b03c-db279b35b5f8.html Un viaggio nel tempo sul ruolo della donna nel mondo antico, tra bellezza, gusto, mode e status sociale, attraverso ornamenti e gioielli, che in epoche e civiltà diverse ne hanno caratterizzato la presenza nell'antica Pompei e in vari centri della Basilicata. E' il filo conduttore della mostra ''Da Matera a Pompei, viaggio nella bellezza'' allestita al Museo archeologico ''Domenico Ridola'' della Città dei Sassi. La mostra - inaugurata oggi e visitabile fino al 30 giugno 2022 - è stata curata da Annamaria Mauro, direttrice del Museo nazionale di Matera, da Massimo Osanna, direttore generale dei Musei, e da Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco archeologico di Pompei. Nelle sale del Museo materano colpiscono per bellezza e fattura, tra i vari reperti esposti, una splendida statuetta di Venere in marmo, il frammento di un affresco con figura femminile alata proveniente dalla Casa della Biblioteca, fibule in bronzo, armille orecchini, collane in oro, il corredo della tomba di Pithia Rufilia provenienti da Pompei, distrutta dalla eruzione del Vesuvio del 79 d.C. A testimonianza di quell'evento è esposto anche il calco in vetroresina di una fanciulla. E per la Basilicata reperti, da IV al VII secolo a.C. dagli scavi di Timmari, Montescaglioso, Matera e Tricarico e dalla Magna Grecia. Tra questi gioielli di diversa fattura, come armille e diademi in oro di diversa foggia, collane in argento, fibule a doppia spirale e specchi in bronzo, pendenti, amuleti e gioielli in ambra, collane e gemme in pasta vitrea, vasi e busti in ceramica riproducenti volti femminili.
    2 punti
  9. Era solo una domanda perchè in effetti non è così malandata, mi serviva per dire che ne ho un'altra simile, una che merita veramente di stare in questo museo
    2 punti
  10. Buonasera, La sua moneta è una riproduzione di nessun valore. Dato che sul forum è vietata la compravendita al di fuori delle aree consentite, chiudo la discussione incoraggiandola a leggere il regolamento. Grazie
    2 punti
  11. Una moneta non ancora vista in questa discussione è il trairo di Alvise Mocenigo IV (1763-78). Una curiosità di questa moneta è il doppio errore nella legenda del rovescio. Infatti la scritta è IVDICVM RECVM al posto di IVDICIVM RECTVM. Mancano una I nella prima parola e una T nella seconda. Suppongo qualche ombra di troppo per l'incisore... Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  12. Dal momento che molti nuovi utenti si stanno approcciando alla numismatica, spero di fare cosa gradita fornendo un elenco di manuali pubblicati nell’ultimo ventennio in lingua italiana introduttivi allo studio dei principali aspetti della moneta nell’età greca e romana (tecniche di coniazione, tipologia, metrologia, circolazione, storia monetale, schedatura delle monete, aspetti giuridici, ecc.). Oltre al sempre valido volume di L. Breglia, Numismatica antica. Storia e metodologia, ed. Feltrinelli, Milano 1967: 1) M. Crawford, Numismatica, in M. Crawford - E. Gabba – F. Millar – A. Snodgrass, Le basi documentarie della storia antica, ed. Il Mulino, Bologna 2000, pp. 193-244. 2) F. Catalli, Numismatica greca e romana, ed. IPZS, Roma 2003. 3) E. Arslan, La numismatica antica, ed. Il Mulino, Bologna 2005. 4) F. Barello, Archeologia della moneta. Produzione e utilizzo nell'antichità, ed. Carocci, Roma 2006. 5) M.C. Mancini, Introduzione allo studio della numismatica. vol. I. Problematiche metodologiche, Aracne ed., Roma 2006. 6) R. Cantilena, La moneta in Grecia e a Roma. Appunti di numismatica antica, ed. Monduzzi, Milano 2008. Per la storia monetale in particolare: 7) F. Panvini Rosati, La moneta greca e romana, ed. L’Erma di Bretschneider, Roma 2000 Colgo l’occasione per segnalare agli interessati anche due recenti volumi che segnano un rinnovato interesse per il tema delle origini della moneta a Roma: F. Coarelli, Argentum Signatum. Le origini della moneta d’argento a Roma, Roma 2013. Le origini della moneta d’argento a Roma: una discussione, “Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica”, 60, 2014.
    2 punti
  13. Buongiorno. Ho collezionato per un po' qualche moneta per Lucca e piombino e qualcosina ho ancora, confrontando con altri esemplari in rete trovi due tipi, una con il puntino alto dopo PP e una con il puntino leggermente spostato in basso, e la legenda più o meno lunga, come scrive Lorluke è forse solo un pò più rara ma la dicitura "conosciuta in pochi esemplari" non ci sta proprio...quei venti euro sono il suo valore. Rischio di ripetere quanto è già stato scritto, ma varianti legate ad un punto più in alto o più in basso o ad una legenda lunga o corta non fanno certo alzare il valore, ancor di più in questa monetazione. Parlo da ossessionato delle varianti, anche le più minime, sono bello infottato con il rame di Murat e quello di Ferdinando III. In ogni caso ne approfitto per postare una moneta simile alla tua ma con altro millesimo, 1806. Saluti. Cristiano.
    2 punti
  14. L'articolo è disponibile integralmente: https://www.academia.edu/50943168/Loise_de_Rosa_custode_assagii_della_zecca_di_Napoli_dal_tempo_di_Ladislao_di_Durazzo_a_quello_di_don_Ferrante_in_Aragón_en_la_Edad_Media_31_2020_pp_209_226
    2 punti
  15. Infatti sono proprio questi aspetti che mi hanno dato una brutta impressione (sempre allo stato dell'arte di queste foto orribili). Comunque avere dei pareri che confermano una propria idea fa molto piacere. Grazie mille.
    2 punti
  16. Il 9 novembre del 1849 venne inviata una missiva all'intendente di Reggio Calabria chiedendo il ritiro di una particolare moneta da 120 grana. La denuncia è fatta dal parroco di Gerace (RC) Fortunato Pittari, dopo aver visto circolare moneta da dodici carlini "dove si leggono parole imprecative e dispegevoli" e "criminose". Si noti che il documento è classificato come "riservato". Peccato non aver portuto consultare quest'altro documento (risulta perduto) che pare più interessante del primo. Tutti i documenti qui pubblicati appartengono all'Archivio di Stato di Napoli.
    2 punti
  17. Sante Parole! La mafia, come avevano intuito proprio Falcone e Borsellino, è in primis un fenomeno culturale, che si deve estinguere a partire dalle scuole, diffondendo quella che possiamo chiamare una cultura della legalità. Cultura della legalità significa far capire ai bambini che lo sviluppo del proprio paese, della propria regione nonchè il proprio futuro personale dipende in maniera profonda dall'eliminazione di qualsiasi metodica malavitosa e familistica, e che qualsiasi scorciatoia, alla lunga, è controproducente. In Sicilia si è fatto un ottimo lavoro a riguardo negli anni '90, dopo lo shock seguente alle stragi. Negli anni, l'impegno è andato via via scemando per scomparire del tutto nel corso del primo decennio dei XXI secolo. La cultura mafiosa, che è la cultura della scorciatoia, della semplificazione al fuori dalle regole e, al limite, dell'uso della forza per riuscire a ottenere ciò che si vuole, permea tuttora il modo di pensare e di ragionare di molte persone, generando illegalità diffusa ad ogni livello e, di fatto ostacolando e frenando lo sviluppo economico delle regioni in cui le mafie e la cultura mafiosa vivono. Il tutto è peggiorato dalle regole assurde della nostra nazione: Chi sbaglia da noi non paga mai. Posso affermare con cognizione di causa che bisognerebbe ricominciare tutto da capo nelle scuole, se non si vogliono aspettare il centenario della strage per sconfiggere la mafia. Per fare un esempio pratico di come spesso si ragiona nella mia regione, la Sicilia, invento una storiella assolutamente realistica: "Carmelo vuol ammodernare la facciata di casa sua con lavori in nero per risparmiare qualche migliaia di Euro, chiede all'amico Giovanni in comune di chiudere un occhio e in cambio voterà con tutta la sua famiglia Giovanni alle successive elezioni a Sindaco. Giovanni diventa sindaco, ma vuole fare il deputato regionale, il partito di cui fa parte gli chiede di consentire alla costruzione di un mega centro commerciale nel territorio di proprietà comunale (chiudendo un occhio qua e là) per far felice Don Pasquale. Don Pasquale costruisce il suo centro commerciale, risparmiando qua e là anche dove era meglio non risparmiare e per riconoscenza metterà in lista Giovanni. Don Pasquale è sempre più potente è con le clientele dei dipendenti dei centri commerciali e negozi di sua proprietà controlla 20.000 voti che muove da un partito all'altro in base all'occorrenza. In cambio del sostegno all'ennesimo governo del parlamento Siciliano, Don Pasquale chiede che sua figlia, Geltrude, abbia un posto da responsabile amministrativa alla regione, sebbene abbia la terza media (ottenuta con fatica) e non spiccichi una parola di Inglese. Fa pressioni a tutti i livelli in tal senso. Nel concorso per il posto alla regione Geltrude vince sul candidato n.2, Maria, 2 lauree e un dottorato, il tutto per una strana valutazione dei titoli (nella valutazione è stato stato stravalutato un titolo di dubbia rilevanza che Maria non possedeva mentre i titoli di Maria sono stati considerati irrilevanti) e per un'esame orale in cui si chiedeva poco più di nome e cognome dei candidati. Maria si scoccia di far concorsi in Sicilia in cui è sempre bocciata ed emigra in Belgio dove svolge una brillante carriera in università che la porterà a vincere il nobel 20 anni dopo. Le scoperte di Maria creano un indotto da 10 miliardi di euro e 20.000 posti di lavoro in Belgio. Frattanto in Sicilia Il governo si è formato e sono tutti felici, tutti sono convinti di aver ottenuto ciò che desideravano. Arrivano i bandi Europei, Geltrude fa il possibile (ma anche no) per inviare la documentazione richiesta, ma a Bruxelles non capiscono nemmeno di cosa si parli nei documenti inviati per ottenere i fondi. I documenti sono tradotti con google traduttore da un Italiano già di per se di pessima qualità, con errori pacchiani di calcoli e nella scelta degli obiettivi. Risultato, fondi non ottenuti o riportati al mittente: https://www.ilsole24ore.com/art/fondi-europei-sicilia-bloccati-630-milioni-strade-scuole-servizi-e-innovazione-ACVh0c7 . I fondi per strade e scuole e ambiente sono persi. 5 anni dopo, una pioggia maggiore del previsto causa l'ingrossamento dei fiumi e dei torrenti. Il mega centro commerciale di Don Pasquale blocca il greto di un torrente. Il torrente esonda e distrugge la casa di Carmelo. Carmelo ha avuto un sacco di danni e vuole ricostruire tutto risparmiando il più possibile, magari riuscendo ad ottenere dei fondi ad hoc che poi utilizzerà come gli pare, per cui bussa alla porta dell'ex sindaco Giovanni (ora deputato Regionale) che vuole far eleggere suo figlio come sindaco... e la storia ricomincia da capo " FINE. Se non si spiega a Carmelo che cercare la scorciatoia e l'aiutino porta alla lunga a catastrofi non si va da nessuna parte. Se non si capisce che la classe dirigente deve essere scelta per meritocrazia e non per accontentare qualche tizio in cambio di un favore si avranno sempre e solo problemi. E se Carmelo è troppo anziano e testardo , se la legge non punisce né multa chi sbaglia (perché la multa Carmelo la capirebbe immediatamente) conviene far subito il possibile per spiegare l'importanza della legalità ai figli di Carmelo
    2 punti
  18. Buongiorno a tutti! Se sono riuscito a classificare correttamente questa moneta (attendo pareri dagli esperti), qualcuno potrebbe darmi una mano con la valutazione per favore? Dovrebbe trattarsi di un Follis Ridotto (317-337 d.C.) - Costantino II Cesare Zecca di Roma. Data di emissione 325-326 d.C. - AE, 2,92 gr., 20 mm. Rif. RIC 289 Grazie mille!
    1 punto
  19. Allora... la discussione è stata ripulita da qualche commento di troppo. Ho lasciato visibili gli ultimi post di @Scudo1901 di modo che gli altri utenti coinvolti possano prenderne visione, nel caso non lo abbiano già fatto. A questo punto, direi che si può tornare a parlare di queste belle monete.
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  20. Sì, e Gesù (Salvatore del Mondo), fine XVII inizio XVIII sec.- Ciao Borgho
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  21. Secondo voi questo mio falso d'epoca può stare in questo museo?
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  22. Probabilmente col tempo si tende a collezionare monete perfette , però vi sembrerà strano ma le monete molto vissute e usurate mi danno una sensazione di felicità e mi catapultano nell' epoca di emissione . Esatto , per bellissima intendevo la sensazione che mi trasmette e non lo stato della moneta dal punto di vista del mercato . Comunque , guardandole insieme mi sono accorta che oltre alle differenze sopra elencate , anche le lettere sono più grandi ..... infatti rimane meno posto tra i 2 ramoscelli e la data , 1808 è molto più piccola delle altre .
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  23. Ai testi elencati aggiungo anche quello di F. Catalli, La monetazione romana repubblicana, IPZS, Roma 2001 che trovo sia un buon manuale (anche abbastanza recente) relativamente al periodo trattato.
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  24. Salve, chiederei una valutazione della moneta in questione, credo la abbiate già trattata ma purtroppo la mia presenta un visibile danneggiamento sul lato della faccia. Sono interessato a venderla, Grazie, saluti, Giuseppe IMG_4930.HEIC IMG_4931.HEIC
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  25. L'Aquila sembra un'oca... cos'altro aggiungere...
    1 punto
  26. anche se l'aquila nella prima foto ha la coda mozzata...potrebbe ingannare...ma nella mia proprio la perlina si trova in un'altra posizione...
    1 punto
  27. Salve, la classificazione è corretta. Le condizioni sono piacevoli ma non straordinarie. Direi nella media, da lotto per capirci. E' inoltre una tipologia molto comune. Il la valuterei nella fascia tra i quattro e i sette euro. In asta internazionale potrebbe fare qualcosa di più ma la vedo dura che superi i 10. Saluti
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  28. Per questa raccolta offro questo mio horror di Lire 25.000, penso sia un'ottima ed onesta offerta:
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  29. Gia’ .. ma con due diritti completamente diversi ( se ho ben compreso daj post di Gianluca) e soprattutto incongruenti tra loro ( ma non vorrei aver fatto confusione) inoltre non mi piace molto l’aspetto delle monete dei post 81 ed 82
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  30. Questa l'ho acquistata pochi mesi fa , bellissima !
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  31. Tratto da: “Della Storia economico-civile di Sicilia” del CAV. Lodovico Bianchini Napoli dalla stamperia reale 1841
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  32. disponibili da oggi 19/11/2021
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  33. Ciao A riecco il qualcuno ? Come pensavo purtroppo. Abbiamo giá esposto i vari fattori nella discussione di prima. È molto utile a mio avviso tenere bene a mente la differenza di quel nero delle tue e quello di @nikita_. Sará prezioso per le altre volte! Ovviamente ci sono anche i fattori estetici e di conformazione che vanno tenuti conto? Conserva foto e riproduzioni,ti saranno utili e didattiche?
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  34. Si sulla tipologia: molti cataloghi non specifici della monetazione punica non diversificano le varianti . per esempio invece il citato Alexandroupolos specifico sulla moneta africana antica cataloga il tipo senza globetti al numero 18 poi diversifica le varianti esempio: se ho visto bene dall'immagine Alex- catalogherebbe al 18l il 6444 Sear che mi sembra abbia un globetto dietro la testa di Core e un globetto davanti al cavallo sormontato da altri tre a triangolo.
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  35. Articoli interessanti e sicuramente utili per chi colleziona queste tipologie. Bravo Davide
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  36. 1 punto
  37. Forse ho capito. Dobbiamo cercare molto molti a Est ci vuole il Mitchiner potrebbero essere delle imitative - molto rozze - degli unni o tribu’ affini secc. VII - X (oppure potrebbero essere degli incroci di coni incongrui di falsari contemporanei ?)
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  38. 1 punto
  39. @Crine Altri riferimenti Alexandroupolos J. - Les monnaies de l'Afrique antique (MAA 18) SNG Copenaghen 109-119 Oltre al tipo senza globetti ne esistono almeno altre 15 varianti con uno o più globetti in varie parti del tondello, una variante con il caduceo davanti al cavallo ed un'altra con lettera ALEPH (più che GIMEL come è considerata in alcune pubblicazioni) davanti al cavallo. Questa emissione considerata fino a qualche tempo fa di esclusiva coniazione siciliana, in relazione alla diffusione dei ritrovamenti è oggi associata a più stabilimenti di produzione, oltre che in Sicilia anche in territori diversi quali Nord Africa e qualche studioso azzarda anche in Sardegna in periodo successivo. Oltre che dai ritrovamenti, tale ipotesi potrebbe anche essere confermata dall'ampio range ponderale (anche se più limitato del tipo Trittolemo-cavallo al galoppo/impennato) e da stili molto diversificati da loro.
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  40. Come scrive @TIBERIVS, non credo che la soluzione sia nell'acqua demineralizzata, ormai le incisioni sono compromesse in gran parte, e probabilmente un'opera di pulizia c'è già stata (per ottenere almeno la riconoscibilità). A titolo "informativo", posto l'immagine di un esemplare simile, che ha avuto più fortuna nei secoli ? Ciao, RCAMIL.
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  41. Ciao, da quello che riesco a vedere dalle foto del sito(non proprio belle e se lo dico io?) il denario non mi piace molto. Non mi convincono i rilievi troppo morbidi ed anche il bordo della stessa. Ovviamente è solo una mia opinione quindi attendiamo altri pareri. ANTONIO
    1 punto
  42. Ciao a tutti, quindi ricapitolando, un errore di conio tipo cartina sbagliata o il famoso 2 cent con scritto 1 dà un plus valore alla moneta mentre un difetto di conio, stelle mancanti, pezzi di immagini mancanti, eccessi di materiale, non dà alcun valore alla moneta?
    1 punto
  43. La legge di cui si parla è in realtà il disegno di legge S. 1662. - "Delega al Governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata" approvato dal senato ma ancora in commissione presso la camera (l'esame è iniziato il 20.10.2021) sempre che il sito della Camera non sia stato ancora aggiornato. Sottolineo che si tratta di una legge delega cui dovrà seguire un decreto legislativo Il riferimento ai CTU è contenuto nell'art. 1, comma 16 dove si legge: "16. Nell’esercizio della delega di cui al comma 1, il decreto o i decreti legislativi re­canti modifiche alla normativa in materia di consulenti tecnici sono adottati nel rispetto dei seguenti princìpi e criteri direttivi: a) rivedere il percorso di iscrizione dei consulenti presso i tribunali, favorendo l’ac­cesso alla professione anche ai più giovani; b) distinguere le varie figure professionali, caratterizzate da percorsi formativi dif­ferenti anche per il tramite dell’unificazione o aggiornamento degli elenchi, favorendo la formazione di associazioni nazionali di rife­rimento; c) creazione di un albo nazionale unico, al quale magistrati e avvocati possano accedere per ricercare le figure professionali più adeguate al singolo caso; d) favorire la mobilità dei professionisti tra le diverse corti d’appello, escludendo ob­blighi di cancellazione da un distretto all’altro; e) prevedere la formazione continua dei consulenti tecnici e periti; f) tutelare la salute, la gravidanza o le situazioni contingenti che possono verificarsi nel corso dell’anno lavorativo, prevedendo la possibilità di richiesta di sospensione volontaria come prevista in altri ambiti lavorativi; g) istituire presso le corti d’appello una commissione di verifica deputata al controllo della regolarità delle nomine, ai cui componenti non spettano compensi, gettoni di pre­senza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati.". Altro non leggo.
    1 punto
  44. Giustino I - AE4 con monogramma
    1 punto
  45. In giurisprudenza la consulenza tecnica di ufficio (ctu) è una valutazione di fatti in ausilio della decisione del giudice (sto semplificando). La regola (c’e) e quella di ricorrere agli iscritti all’albo dei ctu del tribunale dive pende la causa, ma la nirma consente di investire anche esteanei all’albo previa adeguata motivazione. Uno delle ipotesi è di affidare un incarico a un soggetto che non abbia alcun collegamento diretto o indiretto con le parti: immaginate una peruzua in materia di responsabilità medica di particolare complessità e di elevato valore. Ma nessuna norma preclude al giudice di ricorrere a un “non ctu” perché particolarmente esperto quale un professore universitario, un critico d’arte o altro. il valore della perizia non vincola il giudice e soprattutto ho visto abitualmente perizie di ctu (nominati dal giudice) e di ctp ( nominati dalle parti) dire l’esatto contrario. Per concludere: il valore della perizia è pari alla autorevolezza e fama del perito o di chi esprime la valutazione...
    1 punto
  46. Scusami Arka, permettimi qualche precisazione. Non mi sembra che "L'ampiezza delle emissioni, anche nell'ultimo periodo, è sempre quella dei periodi precedenti"; a tal proposito riporto una tabella tratta del volume degli atti della conferenza di Lugano tenutasi qualche anno fa: I dati si riferiscono ai soli tremissi di Liutprando (chiaramente ipotizzo una successione temporale dei diversi gruppi; se tale ipotesi non è condivisa questa mia prima precisazione non conta nulla) Tipologia Esemplari censiti Conii di Diritto identificati Stile regolare 245 100 Stile degradato (Tipo A) 87 65 Stile degradato con Rx sul busto (Tipo B) 57 46 Stile degradato con Rx e nome sul busto (Tipo C) 14 8 Totale 403 218 Non sono d'accordo inoltre che "monete dello stesso conio sono rarissime". A tal proposito allego lo schema seguente in Excel Cartel1.xlsx I dati si riferiscono ai conii di diritto dei tremissi di Liutprando, riassumendo in breve: con 2 esemplari dello stesso conio ci sono 35 conii con 3 esemplari 14 conii con 4 esemplari 8 conii con 5 esemplari 4 conii con 6 esemplari 3 conii con 7 esemplari 3 conii con 8 esemplari 3 conii con 9 esemplari 1 conio con 12 esemplari 2 conii Chiaramente l'interpretazione di questi dati oggettivi è del tutto soggettiva.
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  47. Buonasera! Questa sera pubblico una delle mie preferite (ovviamente dopo le piastre)
    1 punto
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