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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/09/21 in tutte le aree

  1. Segnalo la recente pubblicazione degli Atti del 57° Convegno Internazionale di Studi sulla Magna Grecia: ??? ????? ?????. ???????? ? ??????, ???????? ? nuo?? ???????, svoltosi a Taranto nel 2017. Il volume contiene, oltre a pregevoli contributi a carattere storico, archeologico, epigrafico, ecc., due interessanti studi numismatici riguardanti la zecca di Caulonia e quella di Terina. Buona lettura!
    4 punti
  2. Condivido un nuovo acquisto. Moneta non particolarmente ricercata, ma al contempo di non semplice reperibilità. Michele I imperatore e Teofilatto Despota,, follis coniato nel triennio 811-813 nella zecca di Siracusa. grammi 2.78 per circa 16-18 mm (il tondello è ellittico). Ex inasta 89 lotto 507. La moneta è perfettamente leggibile e identificabile, sebbene sia stata probabilmente manipolata con una qualche specie di pinza da un lato, immediatamente dopo la coniazione e a tondello caldo, che ha rovinato parte del tondello. Nuovo imperatore portato a casa ? p.s. le foto mi sono venute enormi, per cui anche i difetti risultano enormi. Nella dimensione reale è molto più piacevole.
    3 punti
  3. Ieri sera grazie ad un amico del circolo sono riuscito a migliorare la conservazione di questo millesimo... Quando le date mancanti, in una collezione tipologica come questa, sono rimaste quelle "impossibili" si cerca di migliorare come qualità, impresa non facile anche quella... Comunque con veramente poco a volte si riesce e la soddisfazione di aggiungere una bella moneta è sempre molto appagante. Spero che questa piccolina piaccia anche a chi leggerà questo post..
    2 punti
  4. Si vede che non hai cercato bene Ciao petronius
    2 punti
  5. Francia - 2 Euro Commemorativo 2013 150° Anniversario della Nascita di Pierre de Coubertin Pierre de Coubertin ( 1863 - 1937 )
    2 punti
  6. Stesso conio per il dritto, Il mio 1631 con simbolo del coniatore L
    2 punti
  7. Sembrerebbe questo esemplare riportato nel link https://en.numista.com/catalogue/exonumia177726.html
    2 punti
  8. Trovata la motivazione. http://www.banknote.ws/COLLECTION/countries/EUR/GRC/GRC-TTE.htm Due to a shortage of notes caused by the Italian-German occupation, Greek authorities in 1941 reissued cancelled notes which were already intended to be destroyed. These notes were in use for about one year. Most of them are hole-cancelled, but other may bear local stamps of branches of the Bank of Greece. A causa della scarsità di banconote causata dall'occupazione italo-tedesca, le autorità greche nel 1941 ristamparono banconote annullate che erano già destinate alla distruzione. Queste note sono state in uso per circa un anno. La maggior parte di questi sono annullati, ma altri possono recare timbri locali di filiali della Banca di Grecia. Per la Grecia in genere ce ne sono un bel po.
    2 punti
  9. Ovviamente si fa per parlare e per dare un po' di sale alla discussione,ci sono comunque alcuni particolari che non tornano ma io dico la mia , poi ognuno avrà la sua idea... Qualcuno penserà che il sestino di Giovanna la pazza sia troppo piccolo e leggero per essere la moneta ospitante di questo 3 cavalli ANTE FERIT,e invece ci sono anche esemplari di oltre 20 millimetri di diametro e oltre 3 grammi e mezzo di peso,quindi perché no?... Posto i ritagli sia del 3 cavalli che di un sestino preso in rete,non sto a commentare i particolari,tanto li potete vedere dai confronti delle immagini...
    2 punti
  10. Assolutamente no. Le monete false, anche le migliori, prima o poi vengono riconosciute e scartate dal mercato. Il problema resta lo slab. Lì dentro il falso si trova a meraviglia per vari motivi: - spesso il falso si riconosce da una visione diretta in mano, - chi compra monete slabbate spesso non le controlla, fidandosi di chi le ha chiuse, - difficilmente si riesce a vedere bene il bordo e il taglio della moneta, altri indici di bontà o falsità della moneta. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  11. Ciao! Questa richiesta mi era sfuggita .... non avevo ricevuto alcun avviso Discorso che non può esaurirsi naturalmente in poche righe, ma in "soldoni" posso dirti che non è propriamente così, le acquisizioni in terraferma avvenute al tempo della creazione del Soldino, furono ben poca cosa: Padova, Bassano e Treviso; il grosso avvenne durante il dogato del Foscari, più di un secolo dopo, con le numerose guerre contro il Ducato di Milano. Il Soldino non fu né causa, né effetto dell'aumento della Terraferma veneziana. Il Soldino nacque sostanzialmente da una congiuntura monetaria che vide da una parte l'accresciuta emissione di moneta argentea da parte di Merano e la ridotta capacità di Venezia di attrarre argento. In questo tempo le monete "buone" di Venezia erano il Ducato d'oro ed il Grosso Matapan; il denaro ed il bianco erano monetine di mistura che non avevano mercato ...... bisognava rivoluzionare la monetazione, considerato che il fino d'argento contenuto nel Grosso aveva raggiunto un valore superiore a quello che la moneta rappresentava! Il Ducato veniva "slegato" ed il suo valore era libero di oscillare in funzione del valore del fino, diventava, in definitiva, la moneta più indicata per i commerci internazionali; così venne fatto anche per il Grosso, con l'avvertenza che la produzione di quest'ultimo venne via via ridotta perché, essendo moneta buona, correva il rischio di sparire dal mercato (Legge di Gresham) e quindi venne creato il Soldino (oltre al Mezzanino) che contenevano meno argento fino e non correvano il rischio di diventare moneta buona e quindi soggetta all'accaparramento. Tra i due nuovi conii, il mezzanino "sparì" comunque subito, per la legge di cui sopra, giacché aveva una percentuale di fino dello 0,780, mentre il soldino, che aveva un contenuto di fino dello 0,670, non venne accaparrato per essere fuso e circolò senza impedimenti, non solo a Venezia e nella Terraferma, ma anche in Grecia (Creta) e nelle colonie ed anche nei regni franchi dove circolava il denaro tornese, facendo guadagnare "alla grande" lo Stato. Ho scritto un po' di "getto", spero comunque di essere stato sufficientemente chiaro. saluti luciano
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  12. Ho letto diverse teorie in merito, c'è chi interpreta queste stelle con le Pleiadi, chi con un oscuramento parziale delle stesse, chi con Cassiopea come detto da Gianfranco, chi ci ha visto la rappresentazione di un'eclissi di tipo anulare o di una particolare congiunzione sempre lunare. Tale iconografia è presente sia in ambito repubblicano che imperiale, con numeri di stelle variabili, da una fino a sette. La stella ad otto raggi nel crescente offre differenti interpretazioni a seconda del contesto ma più le stelle aumentano più l'interpretazione diventa difficoltosa. Le due stelle che appaiono sopra il crescente nell'oncia della così detta serie collaterale potrebbero rappresentare o i dioscuri o ancor meglio Phosphorus, la stella del mattino ed Hesperus, la stella della sera, così come suggerito dal così detto "altare di Selene" conservato al Louvre. Ma nel caso in oggetto "giustificare" in chiave simbolica le tre stelle rimanenti è ardua impresa e potenzialmente potrebbe non essere la strada giusta.
    2 punti
  13. Il collezionismo numismatico e l'attività di studio e ricerca del settore sono strettamente connessi, lo sono ai nostri giorni e lo sono stati anche in passato. Attualmente internet è un mezzo fondamentale per la condivisione di informazioni e materiali: sono innumerevoli i musei, le istituzioni pubbliche e private ecc che hanno deciso di pubblicare le loro collezioni online e/o di procedere alla digitalizzazione dei loro archivi. Per citare un esempio a caso abbiamo il British Museum che ormai da diversi anni condivide nel proprio sito internet senza alcuna restrizione l'intera collezione museale di cui una consistente parte è presente anche con annessa foto. Altre istituzioni invece hanno inserito qualche restrizione e per l'ottenimento di informazioni è necessario un contatto... tuttavia, nell'epoca in cui viviamo con un breve scambio di email si riescono ad ottenere miriadi di informazioni, sia per uso strettamente personale che per uso divulgativo/didattico. Insomma, ottenere l'immagine di un antoniniano che si sa esser parte della collezione numismatica della Bibliothèque Nationale de France non è più una missione così impossibile, ma anzi è alla portata di tutti. Nell'era pre-digitale invece esistevano altri sistemi: un dispendioso sopralluogo di persona (se si doveva uscire dal proprio paese) oppure lunghe attese e scambi epistolari finalizzati all'ottenimento di una fotografia o, andando ancor più a ritroso, di un calco di gesso! Perché ho fatto questo lungo cappello introduttivo? Perché oggi vi presento il mio ultimo acquisto: Il lotto è stato venduto come "calco in gesso di un antoniniano di Vittorino e di un aureo di Postumo" con la precisazione che nel retro delle due facce dell'antoniniano vi era la sigla "BM" mentre nel retro delle due facce dell'aureo di Postumo l'annotazione "Copenaghen". Da buon segugio quale sono ho fatto un po' di ricerche e ho scoperto prima di tutto la provenienza: Ex Baldwins's of St James's, Auction 55, lot 487 (parte). Nella medesima asta è stata venduta, scomposta in più lotti, una collezione di oltre 500 calchi in gesso di monete romane molti dei quali avevano annotazioni sul retro del tipo "Paris", "Vienna", ecc. Nell'asta vi erano solo alcune foto a titolo esemplificativo tra cui questi due vassoi: Doveva trattarsi di una collezione davvero imponente di calchi di monete rare conservate presso i principali musei europei, con un focus apparentemente marcato sul III secolo e in particolar modo sull'impero gallico. Il venditore attuale, da quel che ha avuto modo di apprendere avendo partecipato direttamente all'asta, mi ha riferito che doveva trattarsi di una serie di calchi risalenti agli anni '70-'80 del 1900. Io di mio sono riuscito solamente a identificare la provenienza dei due pezzi siglati come BM che non sono facce della medesima moneta bensì il dritto rispettivamente di un antoniniano di Vittorino e di un antoniniano di Postumo che, fortunatamente, sono fotografati nell'archivio digitalizzato del British: https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1964-0701-158 https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1867-0101-1963 Il Vittorino è un acquisizione risalente al 1964 quindi la realizzazione dei calchi, probabilmente effettuata proprio dal BM (visto la musealizzazione del Postumo dal 1867), è compatibile alla finestra temporale indicata dal venditore. Per quanto riguarda il Postumo invece stiamo parlando di un aureo del tipo seguente: D\ POSTVMVS PIVS AVG R\ ROMAE AETERNAE RIC V - 37 Tuttavia di questo esemplare listato come "Copenaghen" non sono riuscito a recuperare altre informazioni, ho spulciato l'archivio fotografico della sezione numismatica del National Museum of Denmark, ma senza alcun risultato. Ignoro se esistano altre raccolte importanti conservate in qualche museo cittadino da cui potrebbe provenire l'esemplare in questione (tra l'altro di fattura nettamente inferiore rispetto ai due calchi precedenti). Da ultimo ho inviato un quesito al British Museum di cui sono in attesa di risposta per cercare di capire fino a che anno il museo effettuava queste copie e in quali occasioni. Una piccola curiosità insomma, una testimonianza di uno strumento di "conoscenza numismatica" d'altri tempi. Nullo il valore commerciale, ma significativo sul fronte della "storia del collezionismo numismatico". Se qualcuno di voi ha in collezione vecchi calchi e vuole condividerli o ha altro materiale inerente... è ovviamente il benvenuto!
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  14. TURCHIA. Recuperate dal fondo di un torrente due teste di sculture greche. Sono Afrodite e Dioniso. Due splendide teste scolpite di divinità greche sono state recuperate durante uno scavo archeologico ad Aizanoi, seguito ad alcuni lavori in un fiume, nell’’antica città della Turchia occidentale situata a 50 chilometri dal centro di Kütahya. Sono i volti splendidi di Afrodite, dea dell’amore e della bellezza, e di Dioniso, dio del vino e dell’ebrezza. Due opposti convergenti. La testa di Afrodite misura 48 centimetri di altezza mentre quella di Dioniso è alta 43 centimetri. Queste parti di scultura sono state recuperata dal letto del corso d’acqua. Precedenti indagini archeologiche avevano portato in luce, poco lontano, le figure delle due divinità, mancanti del capo. Si ipotizza che la mutilazione delle statue, avvenuta in un’epoca imprecisabile – seppur temporalmente distante da noi -, sia stata frutto di un possibile atto volontario di rimozione. La decapitazione ha colpito anche la statua di Igea, il cui corpo, scolpito nella pietra calcarea, è stato trovato nelle settimane scorse. Aizanoi o Ezani era una città dell’Antica Grecia situata in Asia Minore (attuale Anatolia occidentale) i cui resti sorgono nei pressi dell’attuale città turca di Çavdarhisarm, a circa 1000 metri sul livello del mare. Le rovine si trovano al di là del fiume Penkalas. La città fu un importante centro politico ed economico soprattutto in epoca romana. Il luogo conserva un elegante tempio di Zeus (nella foto sottostante), un particolare complesso teatro-stadio e un macellum. Il nucleo urbano cadde in declino nella tarda antichità. https://www.archeomedia.net/turchia-recuperate-dal-fondo-di-un-torrente-due-teste-di-sculture-greche-sono-afrodite-e-dioniso/
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  15. Vedi post # 18 di https://www.lamoneta.it/topic/185608-miti-associati-alle-“civette”-di-atene/#comment-2073042 apollonia
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  16. Ciao, interessante testimonianza "sociale" dell'epoca... lessi tanti anni fa che le coniazioni di questo mezzo baiocco giubilare continuarono ben oltre il 1750, per "volontà popolare", per avere un ricordo devozionale dell'evento. Da questo nacque l'anacronismo con l'anno di pontificato, che continuò ad essere aggiornato (anno X, XI, XII) sul conio del diritto. Relativamente alla doppia battitura, dovrebbe trattarsi di un "recupero" di una prima battitura errata, che non ha cancellato del tutto le tracce dell'errore... Ciao, RCAMIL.
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  17. Leggi anche: Valore diverso dal 100 dracme riportato in questo post: https://www.lamoneta.it/topic/202297-the-world-wars/page/3/#comment-2236149 Seconda guerra mondiale Occupazione italiana della Grecia Destinate alle Isole Jonie (Corfù, Cefalonia, Itaca, Zante, Paxo etc...). Furono messe in circolazione nell'aprile del 1942 e restarono in circolazione sino all'armistizio dell'8 settembre del 1943, allorquando i tedeschi occuparono l'arcipelago. Cassa Mediterranea di Credito per la Grecia - 5 dracme
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  18. Il simbolo accessorio dell'octopus accompagna le emissioni tarantine senza soluzione di continuità dal V al III secolo a.C.: F-B 2, 28 (500-490 a.C.) Leu, 10, 2021, 2003 F-B 8, 119.c (ca. 455 a.C.) Paul-Francis Jacquier, 37, 2012, 48 F-B 18, 278 (425-415 a.C.) CNG, Triton XXIII, 2020, 5 F-B 51, 704 (340-335 a.C.) Freeman & Sear, Manhattan sale I, 2010, 10 Vlasto 955-6 (240/35-228 a.C.) Kölner, 115, 2021, 16
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  19. La 2 e la 3 sono interessanti per via del ritratto del dittatore Saddam Hussein. 1 - https://en.numista.com/catalogue/pieces12693.html 2 - https://en.numista.com/catalogue/pieces12692.html 3 - https://en.numista.com/catalogue/pieces12691.html 4 - https://en.numista.com/catalogue/pieces9816.html
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  20. Dovrebbe trattare di questo: https://www.delcampe.net/it/collezionismo/monete-banconote/gettoni-e-medaglie-germania/monarchia-nobilta/deutschland-rechenpfennig-johann-christian-reich-1730-1814-louis-xvi-mars-marte-380036098.html Ma se cerca in rete "rechenpfennig Luigi XVI" ne trova parecchi. Esistono moltissime varianti di questi gettoni, spesso al diritto raffiguravano sovrani famosi del tempo, frequentissimi i reali di Francia come Luigi XV-Luigi XVI. Alcuni di questi rechenpfennig raffigurano splendidi soggetti naturalistici, altri imitano monete vere o di fantasia. Mi ero dimenticato di inviare il post? lo invio ora per completezza...
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  21. Bene,stai cadendo nella fitta rete della " dipendenza" ?
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  23. Buon giorno. Per me originali. Cordiali saluti. Gabriella
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  24. Ok Oggi mi sono comprato un album e ho cominciato a metterli via. A vedere che ci prendo anche passione.? Quelli del sud america rappresentano molto il colonialismo spagnolo.
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  25. No lì i prezzi non ci sono, quello ti aiuta a capire di che biglietto si tratta. X i prezzi, puoi guardare le aste vendute su ebay (non quelle in vendita, quelle vendute già!) o utilizzare questo semplicissimo tool che fa proprio questo (perdona se mi autolinko...): https://www.orodicarta.it/curiosita/value.html
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  26. Ottimo, penso tu abbia visto giusto.. Infatti non l’ho considerato proprio per questo motivo; sbagliando. Anche se, lo ripeto, per me questa moneta potrebbe avere tre vite… Questo mi sembra lo spirito giusto, che condivido in pieno..
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  27. Luigi non è altro che la francesizzazione del nome latino Ludovicus. Infatti nelle monete pre rivoluzionarie di ancient regime la legenda è in latino e i vari Luigi XIV-XV-XVI sono abbreviati come Lud. Nelle monete della rivoluzione francese del periodo 1791-1793 quando il re era ancora in vita questo è citato il legenda come Louis invece appunto la francesizzazione di Ludovicus poi italianizzata in Luigi.
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  28. Sperando di fare cosa gradita allego un link per scaricare un file dove ammirare le monete della collezione Mancini. Qualche pezzo interessante a partire dall etrusco. Segnalo un bel grosso di Berignone. Saluti a tutti. https://eut.units.it/it/catalogo/la-raccolta-numismatica-di-girolamo-mancini-dalla-cortona-etrusca-allitalia-risorgimentale/1253
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  29. Buongiorno a tutti,nel poco tempo a disposizione non sono riuscito a trovare connessioni sicure con altre monete napoletane, però l'intuito mi dice questo....
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  30. Bella moneta, non si vede spesso!
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  31. Bel pezzo, complimenti. Coniazioni di grande fascino a mio parere.
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  32. Guarda che le teorie complottiste sono trattate in un'altra sezione del forum...
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  33. Per quanto ne so, la formazione di bolle di metallo sulla superficie di una moneta è attribuita a diverse cause. A volte una piccola quantità di gas si trova all’interno della lega solida che forma il tondello. Quando la moneta è coniata, il calore generato dall’impatto fa espandere il gas all’interno della moneta e questo provoca la formazione di una piccola cupola in rilevo sulla moneta, evidente finchè la bolla di gas rimane occlusa. Se invece scoppia, sulla moneta si forma una fossa simile a un cratere. La formazione di vesciche o protuberanze su alcune monete di zinco placcate di rame si manifesta quando lo strato esterno di rame non si lega perfettamente al nucleo di zinco sottostante e l’aria all’interno di queste tasche (o vuoti) si espande e appare come bolle.
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  34. Di seguito l’esemplare di mia proprietà acquisito nel 2020 da asta Naville:
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  35. DE GREGE EPICURI @TimestheusCome scriveva Caiuspliniussecundus nella discussione qui sopra citata, le costellazioni antiche coincidono solo in parte con quelle moderne; si possono fare molti confronti, anche in rete (es. "Le costellazioni nell'antichità" e simili). Una costellazione formata da 5 stelle, descritta anche da Tolomeo, è Cassiopea; ma ce ne sono altre. Molto bello il tuo sito, complimenti. Peccato sia scritto in un tedesco bello e ricco, ma difficile...
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  36. Ora ho trovato questo post nel forum: Questo denaro di Lucretius Trio è un po' più vecchio e ha sette stelle. Questo deriva probabilmente dalla costellazione stellare che i romani consideravano il nord. E lo chiamò "Septem-Triones". Forse un'allusione al nome TRIO. Ma cosa potrebbero significare le cinque stelle sul mio denaro? Esiste una costellazione speciale di 5 stelle dei tempi antichi?
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  37. Si, dovrebbe essere proprio quella. Complimenti, hai fatto tutto da solo ? Un grazie comunque d'obbligo anche a tutti coloro che hanno dato una mano nel creare il catalogo ?? Credo che potrebbe essere utile inserire la foto della tua medaglia per futuri confronti.
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  38. Caro vathek1984, la stima e la simpatia qui non sono assolutamente in discussione. ? Scriviamo e rispondiamo solo per piglio collezionistico, per onestà intellettuale e per saperne di più. Ed è dunque per questo che continuo il confronto con te. Spero tu non voglia ritrarti dal dibattito in corso. ☺️ Il confronto con le tue opinioni è interessante perché va a sondare i principi che sto ponendo per una collezione di monete in AG pensate per la circolazione. È già qui spuntano le prime difficoltà teoriche. Cosa vuol dire moneta pensata per la circolazione? Lasciamo da parte la denominazione "commemorativa" che può trarre in inganno, visto che esistono commemorative che vengono usate nel quotidiano e commemorative che invece vengono movimentate solo in compravendita con sovrapprezzo rispetto al valore nominale. Non mi sembra esistano atti formali che, all'interno del corso legale, riguardano la distinzione tra moneta circolante e non (ma prego tutti di smentirmi in caso contrario, così almeno tolgo dalla collezione di circolanti in AG qualche moneta e riesco a sfoltirla e a renderla più praticabile). Come scrive vathek1984, una volta determinato il corso legale, poco importa se qualcuno abbia mai manomesso le confezioni delle 500 lire Michelangelo 1974 per usarne la moneta come mezzo di pagamento. Sposo dunque in pieno la dubbiosità che traspare dai suoi interventi. Però sono 2 i ragionamenti A cui voglio controbattere, @vathek1984. Primo. Scrivi che continui a ritenere la moneta come non circolante. Ok. La cosa potrebbe rimanere dibattuta all'infinito poiché non esiste nella nostra comunità definizione univoca di circolante. Innanzitutto ti chiedo se la pensi allo stesso modo per la commemorativa svizzera del 1963. Poi ti faccio notare che al momento l'unica prova a favore della non circolazione teorica è una dicitura (opinabile) su UCoins. Secondo. Riconosco senza esitazione la polisemia del vocabolo "riscattabile" (traducibile in inglese con redeemable e in tedesco con einlösbar), però torno a ripetere che "riscattabile" non è sinonimo perfetto di "richiedibile". Per semplicità metto qui solo il link del vocabolario Treccani ma potrei riportare anche le voci del vocabolario Devoto Oli o di dizionari più specialistici (l'analitico della Utet per esempio) o anche - per le lingue straniere - il West's LAW & COMMERCIAL DICTIONARY e il Duden tedesco. https://www.treccani.it/vocabolario/riscattare Il riscatto presuppone l'esistenza di un oggetto o di un rapporto che in qualche misura è o è stato già nelle nostre disponibilità. Non c'è dubbio ermeneutico al riguardo, tanto più che, come letto sia sul sito della Schweizerische Nationalbank che, per esempio, sul catalogo numismatico Schön della Battenberg, tutte le monete a corso legale in AG della confederazione svizzera - ordinarie e commemorative - coniate fino al 1967 sono state dismesse nel 1971, prevedendone la riscattabilità perpetua al facciale esclusivamente presso la Banca Nazionale Svizzera. Poi son d'accordo con te che i miei ragionamenti non sono discriminanti al 100% sulle ipotesi di circolazione di una moneta, ma per il semplice fatto che stabilire quali monete siano state pensate per la circolazione è un lavoro puramente convenzionale in assenza di atti legislativi. E qui, rivolgendomi a tutti, ci ricolleghiamo alla domanda iniziale. Io ho deciso di considerare monete per la circolazione ogni moneta che si trova nel range teoretico delle nostre argentee Caravelle, Unità, Dante e 1000 lire: monete che, tesaurizzate o meno, sono state movimentate al facciale senza alcuna previa richiesta formale da una parte e concessione formale dall'altra. Se avessi la prova che i 5 franchi commemorativi svizzeri del 1948 siano stati richiesti o ceduti con modalità formali diverse da quelle con cui sono state richieste / cedute le 1000 lire 1970, toglierei i suddetti 5 franchi dalla raccolta. Comunque la lista delle argentee di cui qui stiamo discutendo sarebbe lunga. I paesi scandinavi hanno conservato l'uso dell'argento dopo il 1945, anche il Benelux, e anche l'Ungheria del dopoguerra in transizione verso il regime socialista. Ci arriveremo! ? Se magari cominciassimo a capirne di più anche solo sulle monete secondo me dubbiose che abbiamo nominato finora (100 franchi, 10 marchi, 30 dracme e 200 fiorini) sarebbe già un successo. ? Grazie a tutti di nuovo. È sempre stimolante parlare con voi.
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  39. Lettura e musica( tanto heavymetal ?)
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  40. Siamo ora su Panorama Numismatico cartaceo di novembre 2021 con Milano Numismatica, buona lettura !
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  41. Leggi anche questi approfondimenti sul fatti: Seconda guerra mondiale Occupazione giapponese dell'arcipelago delle Filippine Nel dicembre del 1941, a pochi giorni dall'attacco a Pearl Harbour, le truppe imperiali giapponesi si lanciarono all'attacco dell'arcipelago delle Filippine, importantissimo crocevia per la guerra nel Pacifico. Le forze statunitensi liberarono le Filippine dall'occupazione giapponese solo nel luglio del 1945. Isola di Luzon - Provincia di Cagayan - cartamoneta locale Certificato d'emergenza del Tesoro - 2 pesos 1941/42 ps: per visualizzare meglio i particolari cliccare sopra le immagini per ingrandirle.
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  42. 2012 Canada - 2 dollari 200° Anniversario della guerra angloamericana (1812-1815) Raffigurato il vascello da guerra HMS Shannon che lascia il porto di Halifax per partecipare al conflitto.
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  43. Heritage World Coin Auctions > ANA Signature Sale 3094 Auction date: 19 August 2021 Lot number: 32047 Price realized: 37,000 USD (Approx. 31,668 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Ancients Commodus (AD 177-192). AV aureus (21mm, 7.22 gm, 1h). NGC AU★ 5/5 - 4/5. Rome, AD 184-185. M•COMM•ANT•AVG-P•BRIT•FEL, laureate, draped bust of Commodus right, seen from behind / P M•TR P X•IM-P VII-COS IIII P•P, Commodus, in military dress, standing facing on platform, head left, scepter in left hand, right hand raised, addressing three soldiers standing right at left, each with scutum, aquila, and parazonium; FID•EXERC in exergue. RIC III 110b. Calicó 2250 (this coin). A simply stunning aureus, fully struck from carefully engraved dies, with bright, lustrous fields. From the Monaco Collection. Ex Paramount Collection (Heritage Auctions, Auction 3096, 25 March 2021), lot 30057; Numismatica Ars Classica, Auction 24 (5 December 2002), lot 118; Numismatica Ars Classica, Auction 11 (29 April 1998), lot 459; Gilbert Steinberg Collection (Numismatica Ars Classica and Spink-Taisei, Auction, 16 November 1994), lot 505 The sole reign of Commodus, AD 180-192, is often viewed as the tipping point where the Roman Empire's long decline began. Commodus has thus been featured in novels, plays, and feature films as a villain, most recently in the cinema epics "Fall of the Roman Empire" (1964) and "Gladiator" (2001). Son of the greatly revered "Philosopher Emperor" Marcus Aurelius (AD 161-180), Commodus was the first emperor born "in the purple," in AD 161. Marcus Aurelius made him co-Augustus in AD 177, and the two emperors embarked on a military campaign against the Germans the following year. Worn out by his exertions, Marcus Aurelius died on 17 March AD 180. Freed of his dutiful father's control, Commodus immediately cut a deal with the Germans and abandoned all further plans of military conquest. Returning to Rome, he plunged into sensual pursuits and left governing to a succession of favorites who plundered the public purse and aggrandized themselves. While Commodus continued and worsened the debasement of Roman silver coinage, a process begun by his father, the gold coinage remained of high purity, weight and artistry. This beautiful aureus depicts him as a young man very much in the image of his father. The historians Dio and Herodian both describe him as exceptionally handsome, a picture borne out by his coin portraits and sculpture. Commodus issued this series to rally his troops after the execution of Sextus Tigidius Perennius, the Praetorian Prefect who essentially ran the empire from AD 180-185, until it was revealed he had aspirations of ascending to the throne. Estimate: 20000-25000 USD ILLUSTRAZIONE: Pannello antonino (Arco di Costantino, attico, lato sud), Roma, 180-190 d.C.
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  44. In occasione dell'ultima Asta Montenegro ho acquistato questo gettone Gettone da Lire 2 Esposizione Milano 1928, metallo dorato, testa del Re a destra, sotto il collo PROVA, R/ cavaliere su cavallo rampante tiene un fascio littorio, attorno CAPO DEL GOVERNO BENITO MUSSOLINI in basso S. JOHNSON, bordo zigrinato. Montenegro 730. Luppino PPSJ121 R Grading/Stato: Fdc63
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  45. In attesa dei vostri ricordi legati alle monete, mi permetto di annoiarvi ancora una volta con una riminiscenza di quando ero bambino. La intitolo: “ Il Conte ed il Re capellone” Il Conte e “Cesco” (mio padre) erano due omoni con voce baritonale, occhi profondi e sempre in movimento, il tutto condito da un carattere sbrigativo e deciso che non ammetteva repliche. Si conoscevano da anni perchè il Conte era una persona di spicco nella Numismatica e quando si incontravano erano scintille. Per aggravare la sua figura già severa, a quel tempo mio padre decise che i “baffetti alla Clark Gable” erano fuori moda, ed essendo un grande estimatore di Gino Cervi, si lasciò crescere dei baffoni simili a quelli di Peppone nei film con Don Camillo. Il Conte si presentò a casa nostra all'ora di pranzo, con il solito fare baldanzoso ed ironico e apostrofò mio padre: “ Ohilà Stalin! Sei passato ai Soviet? Quello lì non era mica un capitalista come te...che collezioni monete !“. Mio padre incassò e si rivolse con un accenno a mia madre, che significava “ Butta i Tajarin...porzione molto abbondante!”. Il Conte onorò il pranzo e l'ottimo Dolcetto di Dogliani – produzione di mio nonno -, poi trafficò nel panciotto dove, da una tasca nascosta, tirò fuori un pacchetto confezionato con fogli di giornale, lo dispiegò sul tavolo e uscirono delle monete meravigliose. Io ero impaurito dalla presenza del Conte e stavo in disparte, ma quando vidi quella moneta enorme con l'immagine di un Re, non mi trattenni e la presi in mano esclamando: “ Ma è un capellone! “. Avendo paura che la facessi cadere, mio padre mi redarguì: “ Non toccare!! Vai a giocare a pallone in cortile! Vai !! “. Dal cortile sentii che i toni si alzavano, anche perchè mio padre si era innamorato di un L.5 1914 e, non avendo molta disponibilità economica, proponeva soldi più qualche moneta che aveva doppia. La “caciara” aumentava, quindi salii a casa a vedere cosa succedesse. Il Conte e mio padre erano in piedi e volavano anche parole “grosse”. Per fortuna la mia presenza calmò un po' gli animi, perchè non mi trattenni e sbottai: “ Ma..ma.. i Conti non dicono le parolacce!!!” . Il Conte scoppiò in una risata fragorosa che fu contagiosa per tutti. Mi accarezzò i capelli, che portavo rigorosamente corti, e schiarendosi la voce, mi disse: “ E' vero Beppino, nessuno deve dire le parolacce e per scusarmi ti dico che ti dò il Re Capellone a prezzo di costo e tuo padre mi pagherà quando potrà. Quella con la Quadriglia non posso, sarà per la prossima volta!” e rivolto a mio padre con voce altisonante: “ E tu Stalin...tagliati i baffoni e ringrazia tuo figlio che ha più buon senso di Te!” La moneta era lo Scudo da 6 Lire 1763 e con la sua storia, più la guardo, più mi piace. Ciao a tutti Beppe
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