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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/03/21 in tutte le aree
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Buonasera a tutti! Oggi, lo ammetto, mi sento particolarmente emozionato. Da poche ore mi sono portato a casa questa moneta da 3 Tornesi del 1789. La moneta non presenta le sigle, quindi se ho letto bene in giro dovrebbe essere un r3 o addirittura un r4. E' la mia prima moneta di una certa rarità e mi ha fatto veramente un certo effetto averla tra le mani la prima volta... Voi che ne dite? Si tratta di un R4? Purtroppo per la conservazione mi sono dovuto accontentare, ma credo (me lo direte voi magari) che ne sia comunque valsa la pena...4 punti
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Ciao Francesco, i millesimi (date) da controllare ti sono stati indicati nei precedenti interventi. Se non hai contezza di ciò che hai in mano è molto probabile che tu abbia ritrovato le monetine in un cassetto o in un cofanetto in casa. Sono residui dei tempi che furono. Tenerle per ricordo non fa male. Detto ciò non avranno mai un valore. Tutti ne abbiamo qualche esemplare in casa. Fossero state monete appositamente acquisite per fini collezionistici, sarebbero conservate in appositi contenitori al fine di preservarle. Avessero un valore alto sarebbero probabilmente in una cassetta di sicurezza o quantomeno fra gli ori di famiglia. Questo perché noi collezionisti usiamo fare così. Non metteremmo mai monete di valore ammucchiate a caso in un cassetto. Non credere ai siti che millantano ritrovamenti dal valore cospicuo fra i resti ricevuti in qualsiasi epoca. Se un tondello ha un valore è sicuramente stato pagato e conservato in maniera adeguata; probabilmente avrebbe un cartellino che lo accompagna. Insomma se non hai un avo collezionista stai certo che non hai un pezzo di valore in mano. Se il tuo interesse, riguardo il tuo ritrovamento, si limita ad un eventuale lucro a questo punto sarà svanito. Se ti resta un po' di curiosità riguardo le lire, il loro contesto storico/economico ed hai voglia di approfondire, qui sul forum, attraverso il tasto "ricerca", troverai un mondo di informazioni. Chissà magari ti verrà voglia di completare la tua raccolta di 5 e 10 lire. Potrai farlo a costi bassissimi (sono monete vendute al kg) e godere del loro valore storico. Basta che tu sia consapevole che, anche completando la raccolta di monete circolate, anche fra mille anni, esse non ti daranno mai un ritorno a livello economico. Spero di rileggerti su queste pagine e che la tua curiosità possa crescere attraverso il nostro forum. Buona giornata.4 punti
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E San Gennaro... Ehm 15 grani @Litra68 Mi rendo conto adesso di aver sbagliato l'ordine, va beh3 punti
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Salve @Shinobi84 Esiste una decina di esemplari di questo falso sul « fake report » del forum FAC. https://www.forumancientcoins.com/fakes/displayimage.php?pid=95033 punti
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Probabilmente un bronzo di Siscia al rovescio VIRTVS EXERCIT per Costantino II da Cesare. https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-94525.htm3 punti
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Attualmente, in vari siti di vendita on-line si trovano in vendita gli "Assignado Imperial" a cifre che vanno dai 200 ai 350 euro. Nella descrizione del lotto, normalmente si legge: " Asignado Imperial’ - Joseph Bonaparte - Barcellona -100 pesetas, 1813 and 1814". Fino a qui niente di male. Ma c'è un problema, gli "Assignado Imperial" non sono mai esistiti in quell'epoca, sono una fantasia moderna, stampati nella fine degli anni 60 inizio anni 70. Ho rintracciato la storia di questi pseudo assegnati in un forum di numismatica spagnolo dove il dubbio sulla loro autenticità serpeggiava già da tempo. Solo recentemente, in un articolo pubblicato su rivista specializzata di quel Paese a firma di M. Crusafont i Sabater e riportato sul forum, è stata raccontata la loro vera provenienza. Aggiungo che anche sul catalogo Edifil 2021 sono indicati come produzione di fantasia eseguita nel 1971 ma comunque valutati 50 euro... Nell'articolo non si cita il nome dell'artista, se così lo vogliamo chiamare, si racconta che questi si spacciava per un ingegnere - ma non lo era - nonchè studioso di numismatica per aver pubblicato un paio di articoli. Curiosamente l'artista, aveva inventato una storia per giustificare l'esistenza di questi biglietti: " i francesi, con l'obbiettivo di drenare moneta dalla catalugna, avevano introdotto nel paese un'importantev carico di questi assegnati, trasportati su un carro con l'intento di farlo arrivare a Barcellona. Durante il trasporto, il carico fu intercettatto da alcuni cittadini catalani, i quali, una volta scoperto il contenuto lo incendiarono. Solo alcuni bifglietti si salvarono, così da giustificarne la rarità e di conseguenza un maggior valore di mercato" La novella, fu creduta da un storico amico del nostro artista, il quale contribui alla sua divulgazione. Anche Antonio Badia storico/numismatico spagnolo, credendoli autentici pubblico un articolo sul bollettino della seconda esposizione di numiosmatica catalana. Per renderli più credibili, i biglietti furono stamapati su carta invecchiata, però, l'artista, commise un errore nel numerarli a mano con inchiostro. Gli esperti francesi della materia, ci misero poco ad individuare la falsificazione e fu lo stesso Antonio Badia a comunicare in che modo era stata scoperta la frode. Saluti. Foto presa dal web.3 punti
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Stessa descrizione della discussione ma valore diverso Seconda Guerra Mondiale Occupazione Giapponese della Cina 10 Fen / 1 Chiao Questo biglietto fu emesso dalla Federal Reserve Bank of China, una banca fantoccio che solo formalmente era indipendente ma in realtà era sottoposta all'autorità giapponese.3 punti
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Tra I N ingrassò Dante TRAINING RASSODANTE Buona notte da Stilicho2 punti
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Ogni promessa è debito.... Pubbliche miste tra Coni rozzi, falsi e originali Grani...2 punti
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Buonasera Alberto e buonasera a tutta la sezione. Ho in Collezione dei falsi d'epoca Napoletani : tre pezzi suberati, una Piastra e due Tari' per Ferdinando IV. Ottenuti applicando su un tondello di metallo vile, due lamine in argento precedentemente "pressate" su ognuna delle facce della moneta da riprodurre, poi saldate lungo il taglio per farle stare ferme. Di seguito gli esemplari dei Tari', uno con data non leggibile e l'altro un 1794 "calcato" sul rarissimo SICLIAR Il SICLIAR2 punti
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Aggiungo da: Bollettino di Numismatica on line Materiali n. 18-2014 (numismaticadellostato.it) Nonché il sigillum universitatis richiamato da: IL DIARIO DI SOLIMO: 2 SETTEMBRE 1410, STEMMA DA PRIMATO MONDIALE – ReteAbruzzo.com Domenico2 punti
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Aggiungo, se d'interesse, stralcio del lavoro del Sambon (RIN 1891). Domenico2 punti
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Buonasera a tutti. Passato in asta sul noto sito, questo "strano" Carlino di Ferdinando IV 1794. Il venditore non ha inserito nella descrizione i dati ponderali e una quasi certa doratura della stessa.2 punti
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Ho pensato di aprire una piccola serie di discussioni, con la stessa tematica, focalizzate su quattro Re di Spagna (Carlo V, Filippo ll, Filippo lll e Filippo lV) del periodo Vicereale che hanno fortemente caratterizzato questa importante fase storica. Ho scelto di separare le discussioni allo scopo di facilitare eventuali future ricerche da parte degli utenti interessati. Buonasera, non sarà sicuramente sfuggito ai più attenti.. Battuto durante l’ultima asta Artemide e con una gradevole patina verde. https://www.deamoneta.com/auctions/view/790/624 Lotto n. 624Napoli. Filippo III di Spagna (1598-1621). Cavallo. D/ Pietra focaia circondata da quattro fiamme e quattro globetti. R/ Croce di Gerusalemme cantonata da globetti.P/R 75; MIR (Napoli) 234/1. AE. 1.23 g. 16.00 mm. RRR. Tipologia di grande rarità.BB. Base d'asta: € 100 Osservato da: 5 Offerte asta: 13. Venduto: € 2601 punto
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Passo dopo passo costruisco il sogno di una vita, voi penserete a una bella collezione di monete che si avvia al completamento, non proprio... da biblionummofilo quale sono non è tanto alle monete che sono rivolti i miei appetiti, ma ai libri sulle monete, sto cercando di creare una biblioteca numismatica ideale divisa in vari settori, in primo luogo vi è la distinzione tra biblioteca digitale e reale, quella digitale sta assumendo un ruolo sempre più cospicuo perché mi consente di raccogliere testi appartenenti ad ambiti che esulano dalla biblioteca reale, così come articoli e raccolte di periodici ormai sempre più presenti e disponibili in rete, tutto materiale che occuperebbe uno spazio improponibile per le mie possibilità di semplice privato, in questo modo posso inserire una mole cospicua di testi nel semplice spazio di un hard disk consultabile via computer, so che per un bibliofilo un testo deve essere materiale per il piacere di possederlo e sentirlo tra le mani, ma io sono un bibliofilo moderno e onestamente la comodità di consultare un Cohen, un Roman Imperial Coins, un Moneta Imperii Byzantini e un Corpus Nummorum Italicorum comodamente su un portatile pure mi inocula una dose non trascurabile di godimento; la biblioteca digitale inoltre non è l'unica ad esistere in tale formato, sto creando anche una bibliografia/biblioteca digitale, cioè un data base completo di tutto il pubblicato concernente alcuni ambiti della numismatica di mio particolare interesse con schede bibliografiche ampliabili fino a contenere descrizione fisica con immagini, abstract, sommari, recensioni e link a recensioni reperibili in rete o anche ai testi medesimi quando esistenti, per il momento gli ambiti di cui mi sto occupando sono la numismatica dell'Italia meridionale medievale e moderna, la numismatica bizantina e quella islamica, se avessi qualche aiuto mi piacerebbe coprire anche la numismatica del resto d'Italia e della Magna Grecia e Sicilia greca, altrimenti farò da solo nel corso degli anni, il vantaggio di un lavoro simile è nella possibilità di aggiornamento costante dei testi e dell'arricchimento sempre possibile a cui si può sottoporre ogni scheda bibliografica, ovviamente fatto da solo è un lavoro immane anche perché richiede continua manutenzione, ma è un qualcosa che penso come un progetto collettivo e generazionale, da costruire nel tempo come ogni grande opera; ma adesso passiamo alla biblioteca reale, e qui chiedo la vostra attenzione e il vostro parere, ho scelto di raccogliere solo monografie concernenti alcuni ambiti della numismatica: zecche italiane medievali e moderne, Magna Grecia e Sicilia greca, numismatica bizantina e islamica; sono arrivato ad acquisire alcuni dei testi fondamentali relativi ad alcuni di questi ambiti ma ovviamente il lavoro di raccolta è ancora lungo, ora vi chiedo di immaginare che questa biblioteca seppur privata sia aperta alla consultazione, come un circolo specializzato in cui un appassionato, studente o studioso prenda appuntamento per poter consultare dei libri di suo interesse, quali testi vi piacerebbe trovare in ciascuno degli ambiti predetti?1 punto
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Proseguendo il filone delle discussioni sulle prime monete, iniziato ormai diversi anni fa con Cina (https://www.lamoneta.it/topic/130632-monete-antiche-della-cina/) e India (https://www.lamoneta.it/topic/142604-le-prime-monete-indiane/), propongo questa volta una discussione, seppur molto introduttiva, sulle prime monete del Giappone. A differenza di Cina e India, il Giappone non ha avuto una tradizione monetaria autonoma, bensì strettamente connessa alla tradizione monetaria cinese: infatti, banliang e wuzhu (risalenti al periodo 206 a.C.– 25 d.C.), nonché monete del periodo di Wang Mang (8 - 23 d.C.), sono state ritrovate in tutto il Giappone, sebbene non in grandi quantità. Vi sono ancora dei dubbi relativi a quale sia stata la prima moneta ufficiale giapponese. Ciò che è certo è che la sua emissione sia stata estremamente tardiva, sul finire del VII secolo d.C.! Per fare un confronto, si tratta di più di 1.000 anni dopo l'introduzione della moneta in Lidia, Cina e India, risalenti indicativamente al VII-VI secolo a.C. Non mi sono note le ragioni di questo ritardo rispetto ad altre culture: francamente, non penso che possa essere riconducibile a una sorta di arretratezza economico/culturale, come sostenuto, per esempio, da Shin’ichi Sakuraki (pp. 23-25), in "Catalogue of the Japanese Coin Collection (pre-Meiji) at the British Museum". Mi parrebbe, piuttosto, più plausibile ricercare tali motivazioni in una certa "avversione" da parte del "governo" giapponese nei confronti di questo strumento (non molto dissimile da quello che, probabilmente, è accaduto anche in Mesopotamia o Egitto, dove la moneta è stata introdotta molto tardivamente sebbene conosciuta da secoli). La cronologia più accreditata sembrerebbe essere la seguente: mumon-ginsen, un lingotto di argento (o una moneta vera e propria?), datato al tardo VII secolo d.C., non recante alcuna iscrizione; Fuhonsen, oggi considerata la prima moneta giapponese. Moneta di rame datata anch'essa al tardo VII secolo d.C ; Wadō kaichin in d'argento, datata al quinto mese dell'anno 708; Wadō kaichin in rame, datata all'ottavo mese dell'anno 708. Nei prossimi giorni aggiungerò foto di queste monete e qualche altra informazione di interesse. Per ora concludo con la bibliografia utile che mi è nota: Catalogue of the Japanese Coin Collection (pre-Meiji) at the British Museum - disponibile integralmente su Academia.edu. In questo volume sono raccolte tutte le monete del British Museum, con un catalogo dettagliato e con molte note storiche; Hartill, D., Early Japanese Coins, opera di riferimento per questa monetazione. L'autore è noto anche per il volume dello stesso stampo sulla monetazione cinese - disponibile su Amazon a circa 20€; Munro, Coins of Japan, libro del 1904, ma opera ancora utile - disponibile in pdf in internet. Fatemi sapere cosa ne pensate e se avete informazioni di qualsiasi genere sull'argomento Un caro augurio di un anno migliore di quello appena trascorso... Matteo1 punto
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CEREA-VERONA COLLEZIONA 27-28 Novembre 2021 presso l’Area Fieristica di Cerea VR Via Oberdan, 10 Uscita Autostrada MI-VE Verona Sud INGRESSO GRATUITO Apertura al pubblico Sabato e Domenica dalle ore 9,00 alle 18,00 La Manifestazione sarà suddivisa in tre Aree: Numismatica Filatelia, Cartofilia Militaria, Collezionismo Servizio di Vigilanza armata nei tre giorni. Servizio carico-scarico con carrelli. Parcheggio interno riservato. Servizio bar e ristorazione interno. Possibilità di allestimenti personalizzati. Carico e scarico al piano o con scale. Carico e scarico al coperto in caso di maltempo. Alla domenica in un padiglione adiacente si svolgerà una manifestazione di antiquariato e brocantage, il cui pubblico potrà circolare liberamente anche a Cerea-Verona Colleziona. Saranno presenti anche le POSTE ITALIANE con l’annullo filatelico e la presenza di un ufficio mobile del Ministero. (Distanziamento fra gli espositori, controllo green pass ed ogni altra tutela prevista per le manifestazioni al coperto)1 punto
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Buonasera lorsignori! Vorrei stasera presentarvi l'ultima entrata in collezione. Un 2 tari del 1539, Regno di Sicilia sotto Carlo V (Mir 291/2, Spahr 189/A) Opinioni e pareri sono sempre ben accetti, grazie!1 punto
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DE GREGE EPICURI Autentico anche secondo me; ci sono numerosi segni di coniazione, specie nelle lettere.1 punto
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Grazie mile @King John Non ho la moneta sotto mano, ed il peso me l'ero scritto, ma e possibilissimo che stia sbagliando io e che sia 7 grammi! LRC1 punto
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Numismatica Ars Classica NAC AG, Auction 25, lot 36, 25/06/2003 Greek Coins Velia No.: 36 Schätzpreis - Estimate CHF 2000 d=22 mm Nomos circa 300-280, AR 7.42 g. Head of Athena r., wearing crested and winged helmet, decorated with olive-wreath; behind neckguard, F. In upper field r., P. Rev. Lion walking r.; above, bunch of grapes between F - I. In exergue, [Y]ELHTWN. SNG ANS 1384 (these dies). Historia Numorum Italy 1311. Williams 492. Extremely fine Ex Aes Rude Lugano sale 1988, 10 and A.D.M. collection.1 punto
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Il sesterzio da te postato è la versione con legenda al diritto "lunga" mentre quello in oggetto, osservando la posizione delle poche lettere visibili, è del tipo con legenda "corta": OTACIL SEVERA AVG. Ciao Alessio1 punto
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Ciao, si tratta di un sesterzio di Otacilia Severa(moglie di Filippo l), e da quanto posso vedere dalle foto secondo me è autentico ma attendiamo altri pareri. Posto foto di sesterzio stessa tipologia. ANTONIO1 punto
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Ti rispondo relativamente alla classificazione. È un sesterzio di Marcia Otacilia. Al link seguente che rimanda al database del British trovi tutte le info. https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_R-38891 punto
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Ciao! Perché era finito il tempo del piccolo soldino, ci voleva un soldone grosso. Ormai il soldino d'argento era diventato troppo piccolo e difficile da maneggiare ed il titolo di argento era di molto ridotto rispetto all'origine, non si poteva ridurlo di più; d'altra parte la svalutazione aumentava continuamente. Meglio inventarsene uno nuovo sotto il dogato di Antonio Priuli, più grande e pesante, ma in mistura, dove il tiolo dell'argento era dello 0,0047 /1000. Non crediate che in questa moneta sia rimasto tale, alla caduta della Serenissima il titolo era diminuito a 0,031/1000. Di seguito un soldino a nome del Doge Andrea Contarini (tipo con leone in soldo) e un soldone a nome del Doge Antonio Priuli. saluti luciano1 punto
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Non è cambiato molto rispetto alle precedenti foto. Plastica a parte, le immagini sono piuttosto sfuocate, piccole e con una miriade di particolari di contorno che non interessano. Dovresti eliminare, ritagliando, tutta la parte che non riguarda la moneta, metterla bene a fuoco ed ingrandire l'immagine. Così è impossibile esprimere pareri, almeno per quanto mi riguarda.1 punto
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Si certo. Altri imperatori e con altro tipo di rovescio hanno coniato la Fel Temp Reparatio. Se non ricordo male qui sul forum c era una vecchia discussione in merito.1 punto
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Buon pomeriggio, credo che le domande non siano mai stupide, e fa piacere che i giovani siano interessati a questa affascinante materia, devo dirti che mi hai anticipato nella domanda, ringrazio @Oppianoper la spiegazione. Saluti Alberto1 punto
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mettiti anche nei panni di chi le vende, deve ancora pagare le commissioni, francamente costavano cosi 20 anni fa.1 punto
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Dovrebbe riferirsi alle quattro iniziali dell’emistichio Sulmo Mihi Patria Est da Ovidio nato a Sulmona. Decima elegia del quarto libro delle Tristi: Sulmo mihi patria est, gelidis uberrimis undis, Millia qui novies distat ab urbe decem. Domenico1 punto
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Seconda guerra mondiale Attacco giapponese a Pearl Harbor - Hawaii Il 7 dicembre 1941 alle ore 7,30 la stazione navale di Pearl Harbor sull'isola hawaiana di Oahu fu attaccata dalle forze aeronavali giapponesi, l'otto dicembre il Congresso degli Stati Uniti dichiara lo stato di guerra contro il Giappone. I successivi scontri della seconda guerra mondiale si svolsero lontano dalle isole principali hawaiane (compresa la battaglia delle Midway), ma la legge marziale rimase in vigore sulle isole fino alla fine della guerra. Come precauzione finanziaria per una possibile invasione e cattura della valuta statunitense presente nelle isole hawaiane si decise di ritirare tutte le banconote e di sostituirle con biglietti sovrastampati HAWAII e con sigillo di colore marrone. Come per i dollari bollino giallo, sarebbe bastato mettere fuori corso questa specifica tipologia per privarla di ogni valore. 1 dollaro serie 1935 A bollino marrone produzione 19421 punto
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Ho collezionato, oltre ai classici francobolli, carte telefoniche. macchine da cucire, posacenere vari, minerali, conchiglie e oggettistica militare seconda guerra mondiale. Ah, si! Dimenticavo... anche vari di questi gentilmente offerti dalle donzelle: ?1 punto
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Asta ACM n.15 “Importante collezione del Vicereame”. Magliocca 93, R5 LOTTO 176 - ASTA NUMISMATICA 15 Base d'asta: 50,00 EUR Offerta corrente: 230,00 EUR Numero offerte: 24 Importante Collezione del Vicereame. 2° parte. Napoli. Filippo II. 1556-1598. Tornese 1577. Ae. P.R.56. Peso gr. 6,67. Diametro mm. 27,50. qBB. RRR. Grading/Stato: qBB1 punto
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Asta Nomisma 63 lotto 814 un Carlino molto raro (non il più raro della tipologia) ma dall’indubbio fascino e con un ritratto per Filippo lll tra i più riusciti ( soggettivo..) Ha realizzato 1100 + diritti NAPOLI Filippo III (1598-1621) Carlino sigla GF GI con EGO IN FIDE (periodo di coniazione: 1600) - Magliocca 22/1 AG (g 2,08) RRRR Tosato ma con bei rilievi, al R/ il millesimo è formato 16 con due punti. L’aquila ha la corona radiata, pochi esemplari conosciuti Grading/Stato: qSPL1 punto
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Qui in Toscana le targhe con il plebiscito e voti sono molto diffuse, specialmente sulle chiese, nelle piazze e nei municipi.1 punto
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Un'altro esemplare passò all'asta Nomisma numero 59 del 14 Maggio 2019,lotto numero 835...1 punto
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Oggi 31 Ottobre 2021 , all'asta Ranieri numero 16, lotto numero 241 ,è passato questo rarissimo e bellissimo mezzo ducato di Filippo II di Spagna ,datato 1575 con sigla GR dietro al busto e VP sotto il busto del Re,classificato R5 a pagina 103, numero 27 del Magliocca...1 punto
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Ciao,aggiungo il riferimento al Magliocca:pagina 191, numero 98, classificata R5...1 punto
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Buongiorno a tutti, approfitto di questa discussione per mostrarvi questo 3 cavalli ANTE FERIT con data, a mio avviso, 1630 e quindi inedito, voi cosa ne pensate? Non ricordo se lo già postato in qualche altra discussione, in tal caso chiedo scusa...1 punto
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E allora visto il riscontro, chiudo il poker con il 4 denari in rame sempre del 1814... 18mm 1,5 grammi rame C liscio D / lo stemma di Genova tra rami di lauro R/ D. QUATTRO 1814 anche questa in buona conservazione....1 punto
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