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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/17/21 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti, la moneta di questa sera non è mai stata presentata sul nostro forum, per cui ho pensato di provvedere . URBANO VIII (1623-1644), Bologna - Gabellone (Munt 235, CNI 1). D/: Busto a destra, barbuto e a testa nuda, con piviale ornato di ape entro fregio e fibbia ovale con testa del Redentore. VRBANVS . VIII . PONT . MAX sotto L. S. iniziali di Ludovico Selvatici, zecchiere. R/: stemma semiovale della città, inquartato e gigliato, adorno di due figure sedute superiormente all'infuori e di due rosoni pendenti lungo i lati. BONONIA - DOCET sotto 16 - 24 T/: liscio peso 9.48 g I documenti di zecca definiscono "gabellone" questa moneta, che è talvolta chiamata testone. Si tratta del nominale da 30 bolognini, equivalente al testone romano da 30 baiocchi. Infatti sotto Urbano VIII la zecca di Bologna, come già all'epoca di Paolo V, aveva adottato la lega di Roma. In conseguenza di questo cambiamento il gabellone di Bologna è perfettamente assimilabile al testone di Roma, pesando essi rispettivamente g 9.649 e g 9.596. Di questa moneta, ritenuta molto rara, sono in effetti pochi i passaggi che ho registrato. Io personalmente, per l'anno 1624 (esiste anche quella analoga con data 1625) ne ho contati negli ultimi 40 anni solo quattro (compreso questo), considerando gli esemplari che sono stati più volte riproposti sul mercato. Si tratta di uno dei migliori esemplari per conservazione, arricchito da una gradevole patina di medagliere. Proviene in effetti da due importanti vendite del passato: ex Leu 68 n. 98 ed ex NAC 81 n. 476 (collezione De Falco). È inoltre l'esemplare illustrato sul MIR. Buona serata Michele
    7 punti
  2. Buongiorno, il Museo Scientifico Speleologico di Borgo Grotta Gigante/Brisciki presso Sgonico/Zgonik (TS) https://www.grottagigante.it/museo/ da ieri ospita la mostra “Oltre Aquileia”. Nonostante il titolo si riferisca a ad Aquileia la mostra indica l’avanzata dell’Impero Romano verso est e quindi la prima romanizzazione di una macroarea che comprende la Venezia Giulia e il Carso inteso come territorio nella sua integrità, quindi anche extrafrontaliero. Sappiamo dalle fonti storiche latine che una tribù locale non meglio specificata (Taurisci? Scordisci? Norici?) nel 186 a.C. creò un oppidum nell’area friulana (dodicimila Galli Transalpini transgressi in Venetiam) scatenando la reazione del Senato romano che considerava l’area friulana fino alle Alpi Giulie formalmente sotto il proprio controllo, seppure non facente parte del territorio romano vero e proprio fino a quel momento. Nel 181 in conseguenza di tale azione e dopo l’abbandono dell’oppidum vi fu la fondazione della colonia di Aquileia a controllo dell’area e tre anni dopo vi fu la prima campagna militare per la conquista della Venezia Giulia e dell’Histria, non senza il contributo da parte di tribù indigene che appoggiarono, in qualità di truppe ausiliarie guidate da Catmelus (Ab eadem regione mille ferme passuum castra erant Gallorum; Catmelus pro regulo praeerat tribus haud amplius milibus armatorum. Livio, 41.1.8), le due Legioni inviate. Successivamente l’area fu conquistata e la conquista territoriale di rivolse verso i territori interni, fino a raggiungere, per passi successivi, il limite naturale costituito dal Danubio ma ebbe funzione di frontiera e fu oggetto di eventi bellici fino alle guerre illiriche di Ottaviano (35 a.C. circa). La mostra presenta materiali rinvenuti in questi ultimi anni durante le ricerche cui ho contribuito (sia sul campo che nell’esecuzione dei disegni dei materiali) che hanno permesso di fare un po’ di luce su queste lontane vicende (pur permanendo molti punti poco chiari). Altri manufatti provengono da siti sloveni come quello di Grad presso Smihel, ai piedi del passo alla base del Monte Nanos/Okra, insediamento indigeno fortificato d’altura che fu oggetto di un attacco romano con conseguente sua distruzione ed abbandono in loco di numerosi pila (alcuni dei quali esposti) utilizzati durante l’assalto (tra i quali alcuni di tipo incendiario). ( http://av.zrc-sazu.si/pdf/53/av_53_horvat.pdf ) Sono presenti alcune monete trovate nei siti triestini oggetto di recenti indagini (Monte San Rocco/Koromacno, Grociana Piccola/Mala Grocijanica e strada romana tra Basovizza e Pese) e una bacheca presenta una raccolta dei tipi più comuni nel periodo 200-0 a.C. sia in bronzo che in argento; tra questi ultimi il “famoso” denario EID MAR che celebra Brutus e i cesaricidi e presenta a rovescio il tipico pugio, il pugnale che campeggia a sua volta in un’altra teca, proveniente da Sevegliano (UD) e nel manifesto della mostra stessa. La ricerca ha avuto un respiro transfrontaliero con contributi da parte di studiosi, strutture istituzionali di ricerca/studio, sponsor e appassionati italiani e sloveni. Il catalogo della mostra è già consultabile sul sito https://oltreaquileia.it/ e successivamente, per agevolare la diffusione dei contenuti, sarà anche scaricabile on line free tra una quindicina di giorni (in quanto non ancora completo come contributi). La mostra sarà visitabile fino al 28 febbraio 2022. Buona giornata Illyricum
    5 punti
  3. É indubbio che a oggi monete in altissimo grado grazie a internet e perizie su aste vanno via a prezzi sempre più alti da investitori multimilionari.. Ma per quanto riguarda la vera numismatica, quella invece composta da pezzi di notevole valore storico e di raritá assoluta se in bassa conservazione non sono salite, anzi, a confronto di 15 anni fa costano un 30 % in meno..(dato che mi definisce un caro amico in pensione di grande esperienza nel settore). Se si parla di collezioni e non intendo del Regno o della Repubblica dove si trovano le monete basta avere i soldi e magicamente son tutte fdc, il resto delle altre monetazioni precedenti sarà dura possederle o averle al top per l intera collezione molto dura perchè non vi sono se non in bassa conservazione o proprio non ci sono. Quindi rimane un collezionismo in crescita economica solo su alcuni pezzi spinti da commercianti e negozianti e dal resto.. Credo che la numismatica non sia affatto facile da capire e da saper interpretare in due semplici parole.. L'importante è che ci appassioni e ci faccia fare ricerche e passare bene il tempo, per me questo rimane il valore migliore e se poi in fondo qualcosa ritornerà nel tempo tanto meglio.. Saluti Fofo
    5 punti
  4. Pienone in sala: I giovani ritirano la moneta:
    5 punti
  5. Grazie @Archestrato del tuo post e della tua richiesta di parere. Per l'esperienza e conoscenza che ho di questa monetazione posso dirti che le mancanze da te elencate e che si vedono alla prima occhiata sono dovute ad un conio ormai logoro e consunto che quindi non è entrato imprimendo una impronta completa. Diciamo che per questa serie di stateri incusi è abbastanza usuale..... ti posto alcuni esempi di conii appartenenti alla stessa serie e periodo dove vedi alcune mancanze riscontrabili anche nel pezzo Leu: da semplici parti dell'etnico fino a dettagli del modellato. Infatti per quanto aggressiva possa essere stata la pulizia, non arriva mai come in questo caso a "rasare" parti comunque a rilievo....... Saluti Odisseo
    5 punti
  6. Grazie a tutti veramente, grazie perché l’evento lo avete fatto voi tutti, partecipando, dando il vostro consenso, commnicandolo, facendo sentire anche da lontano la vostra vicinanza, grazie ai 18 che hanno scritto per il Gazzettino, grazie agli 8 presenti ieri che lo hanno esposto, grazie ai 10 giovani sul palco che hanno ricevuto la moneta del futuro, grazie a Umberto Moruzzi, a Marco Ottolini, a Fabio Grimoldi tutti della Nip, grazie ai tre relatori di novità bibliografiche da Andrea Boroni, a Matteo Anzilotti al Prof.Helmut Rizzolli che ci ha dato uno scoop su un imminente nuovo suo libro in uscita, grazie a quelli che hanno voluto poi condividere insieme a pranzo, grazie a chi mi è’ stato vicino in tanti modi per questa festa numismatica che e’ e rimarrà una bella storia culturale e numismatica da raccontare e ricordare, grazie e sempre buona numismatica a tutti !
    5 punti
  7. Anch'io penso che i flussi "irregolari" esistano ma siano una parte minoritaria. Minoritaria però non vuol dire trascurabile, e credo che una percentuale vicino al 20% non sia poi così campata in aria. Se ci aggiungiamo il flusso degli investitori finanziari regolari ecco che già siamo di fronte a una quota addizionale che può facilmente influenzare l'andamento del mercato. Volevo menzionare qui due episodi che mi hanno fatto riflettere. Il primo è successo al convegno di Monaco di pochi anni fa (credo fosse il 2019, un anno prima della pandemia). Ero allo stand di un commerciante molto conosciuto e si stava chiacchierando, era tardo pomeriggio. A un certo punto arrivarono allo stand un gruppo di 3/4 russi ben vestiti che gli chiesero qual'era la moneta più costosa che avesse lì nello stand. Lui gliela mostra (era una moneta classica prezzata 10.000 euro) loro si guardano, guardano la moneta 2 minuti e gli dicono va bene la prendiamo. Senza neanche provare a trattare il prezzo tirano fuori un fascio di banconote da 500 euro, la pagano e se ne vanno. Io rimasi abbastanza allibito dalla scenetta, i russi sembravano infatti non conoscere cosa stessero comprando e fossero solo interessati al prezzo, il commerciante era invece ovviamente contentissimo. Altro dettaglio interessante chiacchierando con il rappresentante di una nota casa d'aste europea viene fuori il dettaglio che molti degli acquirenti dei nuovi mercati (russi, mediorientali, cinesi) sono soliti pagare con Paypal indipendentemente dall'ammontare della fattura, per cui per lui è ormai normale vedersi pagare con Paypal fatture da 20/50/100mila euro. Questo immagino anche per la comodità della piattaforma e per la velocità del pagamento ma è indubbio che risulterebbe più complicato capire cosa c'è dietro un conto paypal, e che ci sono ormai svariati metodi per caricarlo, non da ultimo criptomonete. In questa direzione stanno andando anche vari dealers numismatici americani, ed ho visto che recentemente uno dei maggiori ha aperto ai pagamenti diretti in bitcoin. Penso anche che ci sia al momento un flusso importante di investitori in criptomonete che stanno cercando di monetizzare le altissime valutazioni attuali riconvertendo in oro o altri asset materiali. La possibilità di convertire bitcoin in beni numismatici di alto valore senza dover passare in nessun momento per circuiti finanziari o bancari tracciabili penso sia una possibilità che faccia gola a molti, soprattutto a chi ha motivi per evitare possibili controlli...
    4 punti
  8. buon giorno. la mia 1805 capelli lisci
    4 punti
  9. Sto divorando con grande piacere quest'ultimo numero, dopo averlo ricevuto in dono ieri a Milano Numisamatica. Gli articoli sono molto interessanti e ben contestualizzati storicamente. Complimenti agli autori che si rivelano molto competenti. Grazie a tutti voi e a @dabbene: questa è Numismatica con la N maiuscola. Continuate così.
    3 punti
  10. MILANO NUMISMATICA: un evento riuscitissimo! Ecco i magnifici 3 della NIP a illustrare i metodi di coniazione sviluppati nel tempo. Nell'ordine: Umberto Moruzzi (vicepresidente NIP) che ci ha illustrato come leggere le monete classiche (le Romane in particolare), Marco Ottolini (che oltre all'articolo sul Gazzettino #8 su "Le caratteristiche delle medaglie rinascimentali fuse e delle loro copie" ha esposto i metodi di coniazione delle monete medievali) e Fabio Grimoldi (che ha presentato i metodi più recenti di coniazione: a rullo, a bilanciere e con macchine automatiche)
    3 punti
  11. Volentieri rispondo ad @azaad per quanto crddo sopravvaluti i miei contatti ? la questione e’ complessa e presenta fenomeni diversi. Da un lato si riconosce un trend rialzista - generale - del mercato delle monere da colleziine che si e’ manifestato dai primi anni duemila ( forse anche leggermente prima) che e’ in pratica venuto sempre crescendo. Su tale trend si e’ innestata un’accelerazione della domanda di monete da collezione durante la fase di lockdown ( famosa l’asta Kuenker di fine marzo 2020 che venne tramutata da asta in presenza ad asta a distanza e che si rivelo’ un successo in piena fase di pandemia appena conclamata - la gente scopri la modalità di partdcip online e non l’ha piu’ abbandonata). una componente di entrambi questi trend, che si e’ andara consolidando vieppiu’ nel tempo, e’ data da una domanda di monete da collezione da parte di investitori - un attore relativamente nuovo con il quale i collezionisti hanno e avranno a che fare. L’esistenza e il forte sviluppo di un mercato ben consolidato e soprattutto molto liquido sono elementi che attraggono chi vuole mettere a frutto i propri soldi. acquisto oggi e posso rivendere anche tra sei mesi con una buona probabilità di profitto attraverso una molteplicità di operatori il cui principale problema oggi non è vendere ma dove reperire materiale da offrire al mercato. Tale tendenza che si sarebbe sviluppata da sola ( anche se non al livello che vediamo) e’ stata sapientemente nutrita e fatta crescere negli opportuini ambienti da alcuni grandi e scaltri mercanti che l’hanno molto favorita. infine vi e’ un recente trendi collezionisti ( anche investitori) asiatici che si sono affacciati sul mercato delle monete occidentali ( dopp aver contribuito a far crescere quello delle ‘loro’ monete) e che sono molto agguerriti. Non vi saranno sfuggiti i diversi partecipanti cinesi al ns forum che - per nulla intimoriti dalla lingua - armati di googletranslate pongono domande assai pertinenti soaziandi o dalle monete papali a quelld del regno alle rinascimentali erc. La loro partecipazione assidua al ns. mercato in questi ultimi anni mi e’ stata confermata da numerosi operatori. ecco / infine la domanda vera da farsi e’: tutto questo rialzo cui stiamo assistendo rappresenta un trend di crescita che puo’ consolidarsi oppure una curva da cui si puo’ tornare giu’ - come e’ stato in parte negli anni Settanta ove alcune monete avevano raggiunto prezzi folli in poco tempo? Sempre difficile fare previsioni noto pero’ una differenza importante con il fenomeno rialzista degli anni settanta: li era un trend piu’ che altro spinto da alcuni operatori ( erano addirittura nati dei ‘fondi’ speculativi che investivano in monete) e si giocava molto sul timore dell’inflazione, oggi il fenomeno appare molto piu’ generalizzato e non vi e’ solo una componente speculativa ma anche una componente molto forte piu’ strutturale di domanda, come se vi fossero molti nuovi collezionisti che hanno scoperto le monete come passione ( ma anche come impiego intelligente del proprio denaro) e che stanno contribuendo a trasformare una passione di nicchia ( fino a poco fa c’era ancora chi si vergognava quasi ad ammettere che praticava l’hobby della numismatica ? ) in un trend mainstream che e’ oggi decisamente ‘cool’…?
    3 punti
  12. @Stilicho Delle fonti scritte latine la meglio nota è la narrazione di Livio che però riporta fatti accaduti quasi 150 anni prima. Inoltre i racconti sono intrisi di un po' di propaganda. Ad esempio nel primo episodio bellico delle Guerre Istriane fondano il campo probabilmente nel sito di Monte San Rocco, lo perdono a causa di "una fitta nebbia" che cela l'attacco indigeno. Messi in fuga, lo riconquistano perchè gli indigeni vengono sopraffatti a loro volta perchè ubriachi fradici a causa dell'ingestione dell'abbondante vino trovato dopo la conquista del campo militare romano. Non solo ma lo stesso Epulo, Re degli Istri, ubriaco fradicio viene salvato perchè caricato di peso su un cavallo. Insomma, cose da "Le comiche". Per inciso sembrerebbe ragionevole supporre che l'area dove avvenne lo sbarco fosse il confine tribale tra i Carni abitanti l'area corrispondente all'attuale provincia triestina e gli Histri, infatti è descritta come "il primo porto istriano". In realtà la vicenda non fu proprio una passeggiata. La sconfitta fu dura e molto sentita non solo ad Aquileia ma anche a Roma, da che risulta. Dopo la vittoria vi furono alcuni giorni di trionfo per cui la conquista dell'Istria fu molto importante, seppure il territorio non avesse ricchezze paragonabili ad altri territori. Ci sono poi altri due brani di cui uno, lacunoso, non è sostanzialmente constributivo mentre l'altro è pressochè ignoto. Sembra poi che Cassio Longino in transito durante la campagna della Macedonia abbia messo a ferro e fuoco i territori istriani (171) probabilmente per compiere un azione preventiva sulle tribù locali (e per darsi visibilità personale). Ciò è noto perchè il fatto fu denunciato l'anno seguente al Senato da Cincibilo re del Norico (alleato romano) e dagli ambasciatori di Carni, Istri e Giapidi. Successivamente Tuditano dopo una prima sconfitta vinse una sortita nei territori delle popolazioni locali (129 a.C.) e si tratta di notizie riportate da un frammento lapideo di cui una copia è esposta in mostra mentre la riproduzione 3 D è presente nel sito della mostra. Ci sono vaghi accenni ad una campagna nel 115 a.C. da parte di Marco Emilio Scauro. Attorno agli anni tra il 60 e il 50 a.C. si hanno accenni a Giapidi che compiono scorrerie che coinvolgono Tergeste con Giulio Cesare costretto ad intervenire. Nel 35-33 Ottaviano compie le campagne illiriche. Questi scavi pertanto sono utili a confermare o meno le varie supposizioni fatte da anni basandosi su questi incerti testi (soprattutto in merito alle guerre istriane del 178-177 a.C.). Dove stava l'utilità a conquistare questo territorio? "pacificare" la zona dalle scorrerie delle turbolente tribù locali controllare l'area friulana tramite commerciale con l'alleato norico (produttore del ferro di ottima qualità) che porterà alla creazione di varie roccaforti nel periodo cesariano (Cividale/Forum Iulii, Zuglio ad esempio) permettere il passaggio dell'esercito per via terrestre dalla Venezia Giulia e da lì al Quarnero e quindi alla Dalmazia (altra zona turbolenta) sviluppo e controllo delle aree interne fino alla Pannonia e quindi al Danubio Ciao Illyricum
    2 punti
  13. Fabio Perrone per dare informazioni corrette. Grazie.
    2 punti
  14. È vero il convegno aveva una sola pecca. Il tempo, che è passato troppo in fretta, ci vorrebbero mattinate da 12 ore per eventi come questi. Scherzi a parte ho letto il Gazzettino n 6, ed ora iniziò il 7 e devo dire che l’evoluzione è incredibile, un salto di qualità che rende il Gazzettino una pubblicazione a tutti gli effetti che potrebbe essere tranquillamente messa in vendita. Ma lo spirito del Gazzettino ho visto che non è cambiato, una pubblicazione per la divulgazione e la crescita culturale di tutti. Bravissimi.
    2 punti
  15. Da quanto ho capito le monete ai giovani sono state donate da Fabio Pirrone quindi è anche lui da ringraziare. Diversi persone nella numismatica sono favorevoli a questi progetti di divulgazione per il futuro.
    2 punti
  16. Potemmo linkare le discussioni di addio o quelle che hanno generato il casus belli. Non le trovo mai quando le cerco!
    2 punti
  17. E per finire, per tutti quelli che hanno partecipato al pranzo (sembrava di essere a quello di Verona dei bei tempi...):
    2 punti
  18. Davvero davvero! Complimenti a Te e a Mario! Non sono mai cose facili, di questi tempi men che meno. Sono anche personalmente felice di aver conosciuto un utente che da sempre apprezzo per cultura, passione, preparazione e cortesia, oltre che per le meravigliose monete della tua grande raccolta! ??
    2 punti
  19. Trovata dal mio bisnonno durante la prima guerra mondiale, che ne dite? 1955.. salto temporale? era un fisico quantistico? No no, aveva un fisico normale...
    2 punti
  20. Concordo. Nella mia personale sensibilità chi ha tempo, denaro e pazienza nel lungo termine vede premiate queste doti. Non ho mai visto su un arco di anni sufficientemente strutturato che il trend sia discendente. Diverso il discorso invece per chi pensa di far trading di breve su un bene, le monete, che non si prestano a questo scopo, salve eccezioni. ? Se dovessi quindi dare un consiglio ai giovani, fermo restando che dovrebbero avvicinarsi alla nostra comune passione con ben altri principi e migliori fini, continuerei a suggerire di puntare sulla qualità, meglio acquistare (attenzione: esclusivamente sotto questo profilo) una bella moneta periziata e di medio-alta conservazione che cinque pezzi da mercatino. Anche a livello estetico coniuga maggiori probabilità di mantenere il valore dei soldi spesi con un appagamento degli occhi. Ma poi ognuno vada dove li porta il cuore, ? tanto si vive una volta sola, passa velocemente e poi dopo sono solo rimpianti ?
    2 punti
  21. Evento di qualità, in merito al quale penso che le foto postate da altri Utenti possano rendere bene l'idea. Ho passato quasi due ore e mezza senza un filo di noia, anche in relazione ad argomenti diversi rispetto a quello di mio interesse.... La parte relativa ai metodi di coniazione delle monete era da registrare. Considerando che non c'era nulla di commerciale e che la data del 16 ottobre era piena di eventi in altre città, il risultato è brillante. Sarebbe bello riunire Quelli del Cordusio + NIP + NIA a Milano... Il passato è passato ma ora che (forse) la pandemia è sotto controllo e c'è volontà di ripresa, sarebbe gran cosa.
    2 punti
  22. Evento che ha avuto una sola pecca, è volato troppo in fretta! A tavola ho avuto l’onore di sedermi affianco a Marco Ottolini e difronte il professore Rizzolli e Moruzzi dalla quale è nata una lunga e sana conversazione molto coinvolgente e didattica. La mia ragazza come sempre accade mi ha accompagnato anche stavolta e ne è rimasta piacevolmente sorpresa.
    2 punti
  23. A me sembra che i giovani cinesi svegli e benestanti non si facciano molti di questi problemi. Anzi chissa’ - parlando di monete - gli gira bene anche con le ragazze. .. ( per non parlare degli yankees per i quali collezionare/studiare monete e’ un segno di prestigio)?
    2 punti
  24. Ulteriore contributo con il mio Tari’ 1684 di Carlo II ?
    2 punti
  25. Salve a tutti, vorrei porre alla Vostra attenzione questa 100 lire con errore e sapere cosa ne pensate. Grazie
    1 punto
  26. Ho sempre apprezzato molto quando un utente condivide una moneta della propria collezione o, come nel mio caso, un nuovo acquisto che inaugura un nuova tematica di studio e collezionismo e, pertanto, mi fa piacere poter fare altrettanto! Da qualche mese ho intrapreso lo studio della monetazione imperiale e dando un'occhiata alle varie aste per "allenare" l'occhio, ho intravisto un sesterzio di Domiziano - catalogato RIC 751 - che mi è parso un buon inizio collezionistico. Ho confrontato la moneta con altre presenti in banche dati di precedenti vendite e non mi è sembrata una moneta avente ritocchi o problematiche. Naturalmente, apprezzerei tantissimo consigli e parere da utenti maggiormente esperti in tal campo di studio!
    1 punto
  27. Salve gennydbmoney il taglio serpentina.
    1 punto
  28. tornese 1637 seguito da M rovescia. Sigla Ga/C
    1 punto
  29. Ecco la mia 50 lire Barbetti matrice del '35, purtroppo bacata da un buco rugginoso...
    1 punto
  30. Ciao, di solito un sei mesi dopo, i primi sette sono già tutti on line consultabili per tutti sul nostro sito di Academia.edu
    1 punto
  31. PAESOTTO DELLA VAL SERIANA Buona domenica da Stilicho
    1 punto
  32. Il mio 5000 lire titolo provvisorio medusa del 22/11/1949:
    1 punto
  33. In molti non sono più propensi a condividere,e comunque li capisco... Ma potrebbe anche aver lasciato l'Italia...
    1 punto
  34. mi hanno fatto vedere solo il dritto.?
    1 punto
  35. Ciao a tutti! Ultimamente capita più spesso di quanto ci si possa augurare che degli utenti - anche di un certo spessore - abbandonino il forum e così mi è venuta l'idea di proporre una sezione analoga e complementare a quella delle presentazioni: "L'angolo degli addii" Le sottosezioni potrebbero essere articolate in categorie tipo addii - plateali (Addiiiooooo!!! Io men' vo!!! Peccato per voi che mi perdete io sto bene da solo!!! etc.) - tristi e silenziosi (qui non si dovrebbe scrivere nulla, si apre un post e lo si chiude immediatamente) - inca***ti, insultando tutti, sbattendo la porta (quelli degli incompresi, che solo loro "sanno" e tutti gli altri non lo vogliono capire) - lagnosi ( mimimi...) - d'onore (quelli più che lavarli nel sangue, oggi vengono lavati con la tastiera) - inutili (quelli più numerosi, in cui magari si scrivono pagine di motivazioni insensate per giustificarli) - a metà (cioè si me ne vado, ma rimaniamo amici, magari ci vediamo ancora, ti cerco io che ho il tuo indirizzo Web...) - quelli generosi (fino a qui non ho fatto nomi, ma adesso un "Ping" a @cabanes ci vuole! E proprio stato il suo ultimo post a farmi venire questa idea) Ben volentieri potete allargare la lista, il mio vuole solo essere uno spunto. Alla prossima! (Io resto ancora per un po') Servus, Njk
    1 punto
  36. Lo erano lo erano. Lo SPL è lontano anni luce, anche con la q davanti ?
    1 punto
  37. 1 punto
  38. buongiorno a tutti.. navigando qua e la ho notato questa moneta.. colpito dal lustro.. (saranno state le foto?), l'ho presa più per la curiosità di vederla in mano, che perché mi mancasse.. ed eccola qui.. una domanda vorrei farvi.. ma di questa tipologia è possibile che ci siano in giro fdc da rotolino e conservate immacolate? oppure è una legenda metropolitana e si tratta solo ed esclusivamente di monete lavate? grazie
    1 punto
  39. La testa stilizzata potrebbe essere una di queste?
    1 punto
  40. 1 punto
  41. Infatti auguro a tutti altri 1000 anni di vita? Dai,ne vale la pena a quanto pare,guarda quanti pareri positivi ed entusiasti che arrivano?✌️
    1 punto
  42. AVERE SEMPRE DA DIRE Buona notte (fonda) da Stilicho
    1 punto
  43. Mi piace assai questa noneta e per forza di cose è nel mio cuore e destino? Tra l' altro la regalai a mio padre. Bellissima
    1 punto
  44. Ciao, giusto per chiudere il giro, è stata aggiudicata a poco più di 200 sterline. Buona serata, Filippo
    1 punto
  45. Oltre ad essere il marchio di fabbrica della tipologia di foto di @tonycamp1978 , se non sbaglio si tratta più che altro dell'asperità impressa in negativo dal conio originale ed è quindi sintomo di assenza di manipolazione (per non parlare di circolazione) della moneta.
    1 punto
  46. Partecipo anch'io con la mitica 500 Barbetti (2° tipo, purtroppo... ?) :
    1 punto
  47. Buonasera a tutti , mi sono ritrovato a rileggere questa interessante discussione a distanza di quasi un anno e mezzo, peccato per le immagini dei post più vecchi non più disponibili, o almeno io non riesco a vederli. Colgo l'occasione per postare il secondo esemplare del lotto che ho preso su Asta Tintinna 96. Viene descritto ribattuto, ma vi confesso che non riesco ancora a decifrarlo come tale, sarà per via della conservazione, magari voi Amici appassionati come me riuscirete a vedere meglio. Saluti Alberto
    1 punto
  48. Veramente quel che conta è il mercato, non i cataloghi, che ormai veramente servono solo come riferimento per tirature e informazioni, ma non certo per le quotazioni. Forse un FDC vero può arrivare al massimo a 7-8 euro, ma non di più. Se trovi chi te li dà in tempi negletti per la monetazione della Repubblica.
    1 punto
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