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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/30/21 in tutte le aree
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Buongiorno amici...oggi questa, un 5 tornesi 1817 per FERDINANDO I, REGNO DELLE DUE SICILIE, moneta molto rara, la conservazione non è certo alta ma con questa moneta ci si può anche accontentare. Colore del metallo, legenda tutta leggibile e rovescio carino me la rendono piacevole! Saluti Cristiano.5 punti
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Ciao, Prima di passare a rispondere direttamente alla tua domanda, credo sia necessaria una premessa (dovuta per questa tipologia): proprio per il fascino che la sua oggettiva bellezza esercita, è una banconota molto ricercata anche sul semplice appassionato. Va da se quindi, che il prezzo non sarà “mai” conveniente, a meno di trovare quel grande colpo di fortuna (che in molti auspicate… chiedo venia se rigiro il coltello nella piaga!). A tal proposito, tempo fa aprii una discussione in cui si sarebbero potuti raccogliere esemplari assai logori. Il primo pezzo era proprio un 50 lire buoi in più che pessima qualità, venduto in asta sulla baia per 70€: Premesso ciò (nel frattempo vedo il buon Stefano confermare le mie parole), mi allineo sulla sua valutazione. Posso dirti che a suo tempo ebbi la “fortuna” ( il virgolettato è imputabile alla soggettività del proprio punto di vista) di prenderne una in alta conservazione (spl+ effettivo, per la tipologia trovare di meglio è “utopico”): la vidi appena messa in vendita e contattai telefonicamente il venditore per contrattare brevemente il prezzo: 2400€. Non ci pensai su molto e affrontai la spesa. Per me rimane “la fortuna” di averla presa a un prezzo “buono” nel momento più cupo del mercato della cartamoneta, nel senso che sondando i pareri con altri appassionati, so di poterla vendere senza attese e prenderci anche qualcosa sopra. E, di nuovo, vedo che Stefano conferma questo, prevedendo un budget di spesa di almeno 1500€ per trovarla gradevole (e credimi, sono in tanti a pensarla così) L’esemplare da te postato non è male, diciamo che a mio parere rappresenta la soglia qualitativa minima per poter iniziare ad apprezzare questa tipologia. Sarebbe bello poterlo prendere per 5-600€, ma se è in asta, credo che potrebbe terminare oltre (facci sapere come va in tal caso). Spero ti esserti stato utile. Ti allego il mio esemplare. Fabrizio5 punti
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Io invece non comprendo perché si sia invogliati (a prescindere da questa discussione) a chiedere pareri di autenticità in un forum osservando la foto di una moneta, quando si ha la possibilità di frequentare un commerciante con cui si può discutere di difetti, tecniche di coniazione, linee di flusso, aspetto del bordo etc... valutando de visu le monete in negozio. Si impara di più in negozio, con monete in mano4 punti
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Vorrei spingermi oltre con il prezzo indicato da ilnumismatico giusto perchè con un budget limitato non è per nulla facile trovarle in queste condizioni, nonostante la scritta al retro e tutto quello che si può evincere solo da una foto, direi che con 700/750 euro si fa un buon e onesto acquisto. Per chi sa a priori che dato l'impegno economico non indifferente per una banconota in migliori condizioni non riuscirà mai a sostituirla in futuro, ha in ogni caso un biglietto esteticamente accettabile, per chi invece si convincerà nel tempo a migliorarla riprenderà sicuramente la cifra anzidetta. Mi sto mettendo solamente dalla parte di chi non può spendere tantissimo ma vuole intensamente ed in ogni caso annoverare nella propria raccolta questa banconota e non per questo possedere uno straccetto.4 punti
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Buongiorno a tutti, potete aiutarmi a dare una corretta catalogazione a questo grano di Filippo IV? Grazie per i vostri interventi. Ecco l’altro lato.3 punti
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Ciao @carpathian, la mia proposta per le lettere leggibili (...E D ...al rovescio), la ruota (?), forse un sesterzio di Gordiano III con legenda FORTVNA REDVX. https://www.acsearch.info/search.html?id=77766143 punti
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Buongiorno, volevo segnalarvi la serie "I casi freddi" su Focus canale 35 dove vengono analizzati fatti dell'antichità e con l'aiuto delle nuove tecnologie cercano di scoprirne cause e protagonisti. Vengono trasmessi ogni lunedì sera ma li trovate anche in visione presso Mediaset Infinity. Nel dettaglio vi segnalo inoltre questo rinvenimento neolitico della Germania che è uno dei temi della seconda puntata, nel caso non riusciste a vedere le puntate: https://storia-controstoria.org/antiche-culture/eulau-dna-europa/ Ciao Illyricum3 punti
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Bella domanda. Ti dico che cosa ho deciso io. Visto che a meno di 500 euro non si trova in qualsiasi conservazione, e quelle al di sotto dei 1000 hanno troppi difetti (?) sto mettendo un mucchietto di euro da parte dove ogni tanto aggiungo quei 50-100 € per arrivare a comprarla in una conservazione sempre modesta ma più gradevole ai miei occhi. Conoscendomi so che con meno di 1200-1500 euro questo con succederà. Per esempio, per i miei gusti, anche la tua in foto, pure essendo bellissima e senza strappi ha la carta soprattutto al retro molto molto rovinata. ?♂️3 punti
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Ma quale fenomeno lo venderebbe come quinario anonimo? Ed ha pure le legende in greco...3 punti
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L'ho voluto ed è arrivato,in foto sembrava peggio,soddisfatto! A voi i commenti. Napoli - Mezzo Ducato Filippo II 2° PERIODO RE DI SPAGNA 1556/1598 secondo voi nel MIR che tipo è? 171-....... Grazie3 punti
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Il primo Coronato di Ferdinando I d'Aragona non poteva essere che il più bello della mia Collezione. Simbolo A al rovescio.3 punti
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Esatto dracma, diciamo che questo approccio allo studio/collezionismo, di questi tempi, dovrebbe essere la base..prima di acquistare una moneta, serve un approfondimento.2 punti
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Buonasera a tutti, dopo le mie piacevoli scappatelle con le Publiche nel Vicereale torno con altrettanto piacere tra le Borboniche. ? La mia Napoletana di oggi. Publica 1791 Ferdinando IV Magliocca 306 Mi direte perché un altra Publica del 1791, me lo sono chiesto anche io.... scherzo. Differisce da quella postata ieri per differente forma dei gambi dei rami sotto. Saluti Alberto2 punti
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Penso ad un 4 pence UK coniazione 1837-62, ne posseggo un esemplare del 1839 molto usato per la comparazione:2 punti
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Ahhhh, ecco cos’era quella attrazione irresistibile per questo tipo di moneta… Sono granocavalli dipendente ? comunque per ora non ho ancora stabilito che tipo di raccolta voglio fare, per ora mi limito ad acquistare monete che mi piacciono e che reputo interessanti per qualche motivo. Se dovessi fare una (parziale, moooolto parziale) classifica di interesse verso le monete delle Due Sicilie al primo posto metterei le piastre da 120, poi i 10 tornesi e i grani a chiudere il podio ?2 punti
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È stata ribattuta con un martello: il metallo "morbido" s'è ritirato crescendo in spessore. È un banale artefatto facilmente riproducibile. Qui sotto un esemplare di 50 Cent di Euro che ha subito lo stesso trattamento:2 punti
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Qualche breve riflessione sugli esemplari incusi poseidoniati in esame. La moneta in oggetto (BFA 105, 2021, 507 postata da Mares; foto 1), come si nota dalle immagini che allego, è tratta dalla stessa coppia di coni di NAC AG 120, 6.10.2020, 225 (foto 2). In entrambe la perlinatura del D/ risulta identica e curiosamente il R/ appare in ambedue doppiamente ribattuto. Si nota, inoltre, lo stesso difetto di conio sul piede d. di Poseidon e l’assenza (solo apparente, come si vedrà) dell’etnico al R/. 1 - BFA 105, 2021, 507 2 - NAC AG 120, 6.10.2020, 225 (From a private European collection and privately purchased in 2012) Un ulteriore esemplare tratto dagli stessi coni (foto 3) e sempre con doppia battitura del R/ appare riconiato su un incuso di Caulonia, come opportunamente segnalato dalla casa d’aste, fornendo importanti indicazioni in termini di cronologia relativa. 3 - NAC AG, Spring Sale 2020, 25.5.2020, 77 (An exceptionally rare overstrike of a nomos of Poseidonia over a nomos of Kaulonia. Ex Naville Numismatics, 15, 2015, 9) Ancora dagli stessi coni l’es. non integro BFA 38, 10.12.2016, 73 (foto 4), che presenta lo stesso difetto di conio sotto il ginocchio d. di Poseidon ma non la doppia battitura al R/. 4 - BFA 38, 10.12.2016, 73 Che originariamente la legenda fosse apposta anche al R/ è tuttavia desumibile in modo inequivocabile dalla moneta CNG 94, 2013, 41 (foto 5) - battuta dagli stessi coni delle precedenti e sulla quale restano chiare tracce delle lettere con omicron romboidale - e, soprattutto, dall’es. BFA 52, 2018, 19 (foto 6), tratta dallo stesso conio di R/ mentre al D/ si rilevano solo lievi differenziazioni ravvisabili in dettagli epigrafici (tratto verticale di gamma più lungo) e stilistici (piedi del dio più piccoli). 5 - CNG 94, 18.9.2013, 41 6 - BFA 52, 2018, 192 punti
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E perché non la prenderai se ti piace? Ti lasci soggiogare dal pensiero altrui? Io il mio Traiano Decio l ho preso qualche anno fa' 16 euro, non è SPL ma a me piace, anche perché patinato.. probabilmente a molti non piacerà, macchisenefrega! ?2 punti
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Eh lo so... c'ho provato a buttare un prezzo basso, e vedo che non ti sfugge nulla! Perfettamente in linea con il tuo pensiero e con il principio esposto dall'amico numys cosa questa decisamente importante se si vuole rimanere con i piedi per terra e fare una scelta ragionata rispettando i sacrifici fatti per il denaro sudato. Partiamo da un assunto che io ho abbozzato, ma voi l'avete ben puntualizzato (riepilogo): A tutto questo aggiungo qualche considerazione e anche qualche dettaglio sull'acquisizione del mio pezzo. La banconota da me acquisita, ripeto, è stata una fortunata ma soprattutto fortuita coincidenza, davvero inaspettata: vista davvero solo poco dopi secondi dopo l'inizio della vendita online. Dopo che è stata tolta (in seguito al mio acquisto), il venditore mi disse che gli erano pervenute diverse chiamate. Altro dettaglio, se vogliamo, molto di contorno ma che nel contesto di questa banconota secondo me ha più che discreta rilevanza: siamo in piena settiimana, prima mattina e questo post ha già ricevuto molta partecipazione (ben 74 visite, tra cui quella di un utente che solitamente è attivo nelle sezioni preunitarie). Voi direte, "e cosa centra"? Centra che questa banconota piace davvero a tantissimi, e questo dettaglio conferma il fatto che venga ricercata anche da coloro che non sono interessati alla cartamoneta. Ricordo che un amico commerciante, tempo fa (4 o 5 anni), mi disse che se l'avesse trovata BRUTTA (precisando anche strappata e con parti mancanti), per 500€ se la sarebbe tenuta. Credo (ma aspetto vostre conferme), che ci sia più possibilità di trattativa sul prezzo nel cercarla bellina anzichè nella solita qualità intorno al BB, anche gradevole. Magari un commerciante ha più possibilità di togliere qualcosa su un prezzo più alto, che su una qualità inferiore ma con prezzo "al limite" per uniformarlo alla base di mercato. Ho visto che in passato qualche bel pezzo è passato in asta; ad esempio, ricordo distintamente due esemplari in alta conservazione analoga alla mia, acquistati dallo stesso commerciante dal quale ho acquistato la mia banconota (e venduti a cifre superiori, nonostante il suddetto commerciante mi disse che erano qualitativamente inferiori alla mia). Questo rafforza la mia convinzione che qualche buon acquisto è fattibile in asta, specie se si punta alla massima qualità possibile, ma, come è stato giustamente precisato dall'amico @PriamoB, è tassativa la visione diretta, dal momento che rimane una tipologia estremamente delicata per la carta e per i colori (a questo riguardo, sottolineo come il commerciante di cui sopra, mi disse che è molto difficile trovare un esemplare con bei colori vivi, saturi di quella bella tonalità calda). Capita di frequente infatti, che scritte e firme d'epoca (come nella mia), vengano cancellate con gomma pane (ad esempio, se fate caso, nella foto che compare sul catalogo Crapanzano, nello stesso punto dove nella mia c'è la firma, noterete una leggerissima e appena percettibile macchiolina bianca. Il commerciante mi disse che trattavasi di un esemplare proveniente dallo stesso insieme del mio esemplare, firmati dal console italiano, a cui era stata cancellata la firma (personalmente preferisco tenermi la scritta, tra l'altro d'epoca, a un esemplare trattato) Quindi, mai come su altri pezzi, una visione diretta è davvero categorica per questa tipologia al fine di appurarne la genuinità del pezzo (carta e colori soprattutto). Rimane il fatto, che stiamo parlando di una banconota davvero molto costosa (e molto fragile per il processo produttivo attuato) perchè attrae indistintamente l'attenzione di qualunque appassionato di monete e banconote per la sua bellezza. ... ed è anche piacevole parlarne... siamo in 5 e non sono nemmeno le 11 di mattina, dalle nove che è partita la prima risposta (dettagli che, a mio parere, spiegano in qualche modo le cifre che spunta)2 punti
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Come sempre @ilnumismatico la tua risposta è stata chiara ed esauriente e ti ringrazio. Come @wstefano, per le banconote più rare e ricercate, metto da parte qualcosa ormai da tempo ma ho notato, anche all'ultimo convegno tenutosi a Capua, che i prezzi sono saliti di molto e per la buoi mi son cadute le braccia (un BB- con fori di spillo e strappi circa 1300€). Quello che ho postato non è in asta ma il venditore chiede 1200€ ma in questo caso i miei dubbi, come notava @wstefano e @nikita_, sono sul verso con carta troppo rovinata e colori leggermente sbiaditi oltre ad avere una macchia d'inchiostro nell'angolo in alto a sinistra. A questo punto forse è preferibile puntare ad una buoi con una conservazione che si avvicina a quella del @ilnumismatico almeno in questo caso si può apprezzare la bellezza della banconota al meglio. Mentre Fabrizio ha precisato che, in momento cupo del mercato, la fortuna gli ha permesso di acquistare questo eccezionale buoi ma non so se ci sarà un'opportunità del genere in futuro ma di certo da buon collezionista farò convivere la passione con la razionalità.2 punti
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Mi associo a quanto detto nei post che precedono, voglio solo aggiungere una personale considerazione: il 50 lire Buoi è da ascrivere a quel ristretto numero di banconote che, per quanto mi riguarda, acquisterei solo dopo averle viste ed analizzate di persona. Sono troppe le variabili che si possono nascondere dietro ad una foto, da prima lo stato della carta. Come immagino tutti voi - quasi tutti visto che il @ilnumismatico si è già accaparrato il suo agognato trofeo - da tempo stò monitorando alcune proposte di vendita, ed effettivamente al di sotto dei 1000 euro, più o meno, lo stato di conservazione non va oltre un onesto BB. Per carità bisogna sapersi accontentare, ma poi non vorrei trovarmi con un biglietto si raro, ma poco gradevole. Io faccio lo stesso sia per questa che per un paio di spagnole particolarmente rognose... saluti.2 punti
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E se questo fosse un inizio? Se questa moneta interessante che hai fosse in realtà un segno che Dio Denaro onnipotente ti sta dando per suggerirti di camminare sulla Via del collezionismo? Hai già iniziato ad imparare qualcosina, forse Lui vuole che tu proceda oltre. I soldi sono belli e da tutti amati... non senti il Suo dolce richiamo?2 punti
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Dopo otto mesi di attesa (quasi un parto!), vede la luce il mio articolo sulla medaglia e sul gettone coniati dai francesi per le conquiste di Piombino e di Porto Longone del 1646. Ancora un sentito grazie all'amico @Lu.Giannoni per il prezioso contributo fornito.2 punti
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Ho iniziato una raccolta dedicata alle mezze doppie. Per il momento, aggiudicate in: - asta Bertolami del 27-28-03/2021 n. 97 i seguenti Lotti: a) 1476 - Carlo Emanuele III (1730-1773) - Mezza doppia - 1759 - AU RRRR Mont. 147 - SPL/SPL+ b) 1477 - Carlo Emanuele III (1730-1773) - Mezza doppia - 1763 - AU RRRR Mont. 151 - SPL-FDC - asta Aurora del 17/04/2021 il seguente Lotto: a) 280 - Savoia, Vittorio Amedeo III, Mezza Doppia 1786, Au mm 20 g 4,55 SPL Speriamo di continuare... ?1 punto
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PRUTAH EMESSA DURANTE LA PRIMA GUERRA GIUDAICA TIPO DI MONETA Prutah METALLO Bronzo AE TECNICA Coniazione AVVENIMENTO Prima Guerra Giudaica EPOCA Romana – Giudaica ANNO 68 – 69 d.C. ZECCA Giudaica (Gerusalemme?) DIAMETRO 15,69 mm PESO 2,44 gr RIFERIMENTI BIBL. B.M.C. , 27, 51 ; Meshorer, 156 DRITTO Anfora scanalata con coperchio sfregiato; legenda in lingua ebraica : “Anno 2” VERSO Foglia di vite su viticcio; legenda in ebraico: “Per la libertà di Sion” CONSERVAZIONE E GRADO DI RARITA’ mBB / NC PROVENIENZA (Collezioni / aste) I TEMPI DI QUESTA MONETA: PRIMA GUERRA GIUDAICA La moneta in questione trova la sua collocazione fra il 68 e 69 d.C. , in piena Prima Guerra Giudaica. Le origini di questa guerra vanno cercate nella pretesa del procurator Augustii della Giudea Romana, Gessio Floro, che venissero prelevati 17 talenti d’oro all’interno del Tempio di Gerusalemme. Naturalmente trovò opposizione giacché dal Tempio per la legge ebraica non doveva essere prelevato nulla, come non doveva essere posta alcuna immagine pagana. Già Caligola nel 40 d.C. ebbe a non ingraziarsi il popolo ebraico per voler far porre nel Tempio un suo busto per essere venerato. Il malcontento si interruppe all’epoca quasi subito giacché nel 41 Gaio ebbe a morire. Così arriviamo nel 66 e Gessio Floro, alla opposizione del popolo giudaico, mando i suoi soldati che uccisero circa 3600 persone. La legge romana appurò che la colpa di tali disordina era da attribuire solo al procurator Augustii e non ai Giudei; ma anche se questo doveva servire a distendere gli animi, gli ebrei più facinorosi e patrioti attaccarono la guarnigione romana di stanza a Masada sterminandola. Il sacerdote del Tempio occupò lo stesso proibendo i sacrifici nei confronti dei Romani. Incendiati nella città alta di Gerusalemme vari edifici romani, Gessio Floro mandò duemila uomini per sedare la rivolta ed il sacerdote del Tempio venne ucciso. I superstiti si rifugiarono poi in Masada. Non pago e scevro di ogni abilità politica, Gessio Floro in Caesarea fece uccidere circa diecimila Giudei facendo così espandere la rivolta in tutta la Giudea settentrionale. Causa questo espandersi, intervenne con la XII legione il governatore di Siria Gaio Cestio Gallo, che saccheggiò buona parte della Giudea spingendosi sino a Gerusalemme in concomitanza della Festa delle Capanne. In un primo momento il governatore ebbe la meglio riappacificando diversi quartieri della città, ma rivoltosi da ogni parte del territorio si unirono ai ribelli e lo stesso Cestio ebbe salva la vita con non poche difficoltà, con la sua legione quasi sterminata. A capo della rivolta, i ribelli scelsero Eleazar, mentre nel 67, Nerone inviò a sedare questa rivolta Vespasiano, futuro imperatore , a comando di 3 legioni di 6000 armati ciascuna: la Legio V Macedonica, la Legio X Fretensis e la XV Apollinaris (il legatus era suo figlio ed anche lui futuro imperatore Tito) ; 23 coorti, 6 alae di cavalleria e diversi numeri di truppe alleate (15000 in tutto) prese da Antioco IV di Commagene, Erode Agrippa II e Gaio Giulio Soaemo e Malco II dei Nabatei. Vespasiano e Tito da Tolemaide mossero verso la Giudea conquistando Gabara , proseguendo per Iotapata e conquistandola, provocando in Gerusalemme sconcerto per tale evento. L’arrivo dei romani venne invece accolto con gaiezza a Caesarea Marittima, dove la maggior parte degli abitanti erano di origine greca. Proseguendo nei mesi, i Giudei rivoltosi avevano trovato rifugio fra le rovine di Ioppe, distrutta da Cestio nel 66, che ricostruirono. Ioppe fu un punto saldo per attacchi di pirateria da parte dei Giudei. Però ben presto i romani riuscirono a conquistare Ioppe dopo aver sfruttato una tempesta che distrusse la flotta nemica. Ribellatesi anche Tiberiade e Tarichee (in territorio di Agrippa) mentre Vespasiano faceva riposare l’esercito in Caesarea di Filippo, con orge e festini ed offerte agli Dèi, lo stesso inviò spedizioni punitive contro queste due città come a voler ringraziare Agrippa per la sua ospitalità. Si mosse con il figlio Tito, di stanza a Caesarea, per incontrarsi in Tiberiade, accampandosi a Sennabris, a trenta stadi dalla città. Vespasiano ebbe a mandare il decurione Valeriano con cinquanta cavalieri, a parlamentare e far proposte di pace agli abitanti, non desiderosi della ribellione; però con i suoi armati dovette fuggire in quanto un folto gruppo di rivoltosi, con a capo un certo Gesù, gli furono addosso. In seguito, Tarichee venne conquistata da Tito, nonostante le sue mura di difesa. Vespasiano invece occupò Tiberiade vendendo 30.400 schiavi, fra cui 6.000 destinati a Nerone per il canale nell’istmo di Corinto. Gli abitanti galilei accettarono di arrendersi ai Romani, ma dei rivoltosi di Giscala, Gamala e del monte Tabor continuarono a contrapporsi. Vespasiano assediò e conquistò Gamala mentre Giulio Placidio, tribunus militum, conquistava il monte Tabor. In città fu una strage, tanto che sopravvissero solo due donne. Giscala, in Galilea, aprì invece le porte a Tito che ivi si presentò con 1.000 cavalieri. Il ribelle Giovanni, che teneva sotto scacco i cittadini, chiese una tregua per decidere, visto che era il giorno del sabato. Tito acconsentì come forma di rispetto per le usanze locali, ma Giovanni ebbe a fuggire verso Gerusalemme istigando il popolo contro i Romani. Il giorno dopo, gli abitanti spalancarono le porte al futuro imperatore accogliendolo come un liberatore. Nel mentre Vespasiano mandò a Caesarea la Legio V Macedonica e la XV Apollinaris per le hiberna, mentre la X Fretensis venne inviata a Scitopoli. Vespasiano nel mentre sottometteva Iamnia e Azoto, portando poi in Caesarea i Giudei scesi a patti. In Gerusalemme invece la tensione era alta. Il Sommo Sacerdote Anania era favorevole a scendere a patti con i Romani per contrattare la pace. Dall’altra parte vi erano gli Zeloti e gli Idumenei che avevano comunque fatto breccia nelle menti della maggior parte dei cittadini. Inoltre in quei giorni in città entrarono numerosi briganti e bande provenienti da tutta la Giudea, che uccisero eminenti uomini di Gerusalemme imprigionando anche i reali. Instaurarono nel Tempio il loro quartier generale. Li chiamavano : Zeloti. Gli stessi uccisero circa ottomilacinquecento persone , loro stessi compatrioti, giacché si erano ribellati a che il Tempio venisse usato come quartier generale. La situazione era assurda e surreale: il Sommo Sacerdote chiese aiuto ai Romani, mentre gli Zeloti agli Idumei. Così gli Zeloti si ritrovarono in Gerusalemme ad essere assediati dal popolo della città che, a sua volta, era assediato da 20.000 Idumei corsi in aiuto degli Zeloti. Questi ultimi, che si consideravano dei veri patrioti, con gli Idumei , che fecero entrare di notte, massacrarono molta della popolazione della città, Ebrei come loro, compreso il Sommo Sacerdote. Arrivò l’anno 68 d.C. e molti ufficiali romani chiesero a Vespasiano il suo intervento. Questi, scaltramente, disse loro di aspettare giacché facendo così sicuramente avrebbero trovato i rivoltosi in minor numero in Gerusalemme. Nella Palestina del I sec. d.C. vi erano molte bande e molte fazione, fra le quali spiccavano i Sicarii , così chiamati dal fatto che per uccidere usavano la sica , che era una spada corta. Questo gruppo , a differenza di quel che si può pensare, non avevano nulla a che vedere con il patriottismo ebraico, anzi: erano persone dedite a ruberie di ogni sorta andando contro le leggi ebraiche della Torah. Accadde in quell’anno che durante la festa degli Azzimi, essi entrarono – forti dal sapere che i Romani non si muovevano e che Gerusalemme era allo sbando – in Engadde, una cittadina e massacrarono la popolazione rubando ogni cosa . Ci narra Giuseppe Flavio che in quell’occasione ebbero ad uccidere anche settecento fra donne e fanciulli. Le loro azioni però diedero coraggio ad altre bande giudaiche dedite a ruberie varie e così le loro fila, pian piano si ingrossarono. Ciò fece si che Vespasiano iniziò a marciare per liberare le città dagli Zeloti. A Gadara, in Parea, gli abitanti si accordarono in segreto con i Romani, ma i ribelli vennero a sapere ciò ed iniziarono a vendicarsi. Ma all’arrivo di Vespasiano, furono gli stessi abitanti ad abbattere le mura cittadina in segno di benvenuto verso i Romani., accolti come salvatori. I ribelli vennero inseguiti da Giulio Placidio, forte di 500 cavalieri e 3.000 fanti. Inseguiti sino al Giordano, Placidio compì una strage di 15.000 Giudei, facendo 2.200 prigionieri. Occupò Giuliade, Abila e Basimoth nonché altre città fino al lago Asfaltite , ponendo a guardia delle stesse, nei presidi costruiti, i disertori più fidati. Tutta la Parea così venne posta sotto il controllo di Roma. Recandosi ad Antipatride, intanto Vespasiano devastò il territorio circostante sino all’Idumea, uccidendo 10.000 uomini e facendo 1.000 prigionieri. Ad Emmaus, vicino, pose l’accampamento per la V Macedonica . Pose due guarnigioni a Batabris e Cafartoba, due città dell’Idumea centrale. Scappati i rivoltosi da Gerico, Vespasiano entrò in questa che era deserta. Gerasa venne saccheggiata, oltre che ai villaggi vicini, dalle truppe di Lucio Annio che uccisero circa 1.000 giovani e posero in schiavitù donne e bambini. In Gerusalemme invece, nessuno poteva uscire dalla città finché vi fossero gli Zeloti; quindi gli Ebrei che patteggiavano per l’arrivo e la liberazione da parte dei Romani non poterono far altro che attendere. Vespasiano però dovette attendere per assediare Gerusalemme, vista la notizia giunta che l’imperatore Nerone si era tolta la vita. Così il futuro imperatore dovette aspettare un nuovo imperatore e i suoi ordini. Ed il nuovo imperatore fu Galba. Tito e Agrippa vennero inviati nell’Urbe per omaggiare Galba, ma questi solo dopo sei mesi venne ucciso e al suo posto, in quell’anno dei tre imperatori, venne fatto imperatore Otone. Agrippa proseguì per Roma mentre Tito, non sapendo cosa fare in attesa di istruzioni da Roma, decise di ritornare indietro. Fra le agitazioni in Giudea, Vespasiano vide susseguirsi a Gala diversi imperatori, sino a giungere a Vitellio. Intanto Simon bar Giora si preparava, fra tumulti vari, a conquistare Gerusalemme con 40.000 uomini. Venendo in seguito a sapere che lo stesso uomo aveva conquistato effettivamente la città, Vespasiano mosse con la cavalleria verso Gerusalemme mentre Sesto Vettuleno Ceriale devastava l’Idumea superiore. In mano ai rivoltosi e briganti rimanevano Erodion, Macherunte e Masada. Venuto a sapere , una volta tornato a Caesarea, di come Vitellio si impossessò del potere, Vespasiano venne acclamato da soldati, ufficiali e generali (visto che Vespasiano dapprima rifiutò) qual nuovo imperatore. Mentre in Italia si fronteggiavano le legioni di Vitellio contro quelle mandate da Vespasiano, in Gerusalemme si creò una lotta fra fazioni, come quella di Eleazar ben Simon, prendendo a sé un buon numero di notabili nonché di Zeloti. Le fazioni erano capeggiate dai vari Giovanni, Simone ed Eleazar. Le vie di Gerusalemme erano colme di spargimenti di sangue continuamente. In tutto questo marasma, chi ne faceva le spese era il popolo. Morto anche Vitellio, alla fine Vespasiano in qualità di imperatore salpò alla volta di Roma, lasciando al figlio Tito il compito di conquistare Gerusalemme e di riportare la pace in Giudea. Al suo comando Tito, figlio di Vespasiano, aveva le legioni oramai veterane delle campagne in Giudea: la X Fretensis, la V Macedonica, la XII Fulminata e la XV Apollinaris ; inoltre disponeva di truppe alleate e di un buon numero di ausiliari siriaci. Siamo quindi giunti al 70 d.C. Giunto che fu a trenta stadi da Gerusalemme Tito mandò avanti 600 cavalieri scelti per rendersi conto della situazione; forte del fatto che sapeva benissimo come il popolo voleva la pace. Tito infatti prendeva molto in considerazione il rispetto verso le genti di Giudea. Accampatosi ora con le legioni fuori le mura di Gerusalemme, ebbe i primi problemi sul Monte degli Ulivi dove vi furono attacchi che i Romani respinsero dopo due settimane, abbattendo la prima delle tre cinte murarie di Gerusalemme penetrando così nel quartiere di Bezeta . Intanto per la Pasqua Ebraica, gli uomini di Eleazar fecero entrare dei pellegrini nei confini del Tempio, che altri non erano se non i seguaci di Giovanni di Gamala. I Romani da una parte e le fazioni ebraiche che combattevano fra di loro, il Tempio divenne un bagno di sangue dove alla fine gli uomini di Giovanni ebbero la meglio così che a Gerusalemme rimasero solo due fazioni. Come detto, i Sicarii, uomini atti all’assassinio, oltre a combattere i Romani uccidevano anche persone , ebrei come loro, che denunciavano le loro violenze o persone che erano a favore dell’entrata dei Romani in città per portare la pace. Quelli che poi, superstiti della conquista di Gerusalemme in quell’anno, ebbero a rifugiarsi a Masada, non furono degli eroi, ma gente che prima di essere “patriottica”- cosa che non furono – altro non erano che assassini per i propri comodi: il potere. Proseguendo la conquista di Gerusalemme, per facilitarsi l’ingresso verso il Tempio Tito attaccò la Fortezza Antonia, per poi conquistare la Spianata. Giovanni e Simone, catturati, vennero l’anno dopo portati a Roma. Il primo rimase a vita in carcere mentre il secondo, sfilando fra i 700 prigionieri per le vie dell’Urbe, venne poi condannato a morte. La conquista di Gerusalemme si poteva definire ultimata ma non la Guerra, tanto che proseguì sino al 73 quando venne conquistata Masada; roccaforte erodiana posta su di un altopiano scosceso retta da un gruppo di Sicarii, con a capo un certo Eleazar ben Yair. Essa venne presa sotto il comando del governatore Lucio Flavio Silva. Viene detto che i Sicarii alla fine si uccisero coraggiosamente pur di non cadere prigionieri o sotto la spada dei Romani. Recenti scoperte archeologiche però hanno tolto però questo alone di romanticismo su quella che fu la presa di Masada e la fine dei Sicarii, non trovando abbastanza scheletri che facessero ipotizzare scientificamente ad un suicidio di massa. Con la caduta di Masada e la conquista romana della fortezza stessa termina quella che fu la Prima Guerra Giudaica.1 punto
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Buonasera, grazie per aver condiviso questi tre bei denari terzoli milanesi! Correggerei l'attribuzione ad Enrico II con una più calzante collocazione nel periodo di formazione del potere comunale milanese. Crippa colloca questa serie (monetazione a nome di Enrico imperatore) tra il XII ed il XIII secolo, basandosi su dati quali appunto l'introduzione di questo nominale - del valore pari alla metà di quello del denaro scodellato coniato in periodi precedenti - che compare nelle fonti archivistiche a partire dal 1158 circa e con sempre maggior frequenza dagli anni '60 in poi. Concludo questo mio breve commento fornendo i riferimenti bibliografici relativi ai tre esemplari postati: 1 - Crippa 2/D (2 cunei al D, 0 al R) 2 - Crippa 2/D (2 cunei al D, 0 al R) 3 - Crippa 2/C (1 cuneo al D, 2 al R) Cordiali saluti, Antonio1 punto
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Buonasera @Ric70. In attesa di una conferma da parte di @gennydbmoney ti linko una discussione di pochi giorni orsono dove troverai due pagine del Magliocca relative al tuo grano, che dovrebbe essere il num 61 ( ma aspetta conferme ).1 punto
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Di do un consiglio ( poi fa come credi ) Non postarlo. Se ti piace compralo e goditelo. A mostrare gli acquisti si trova sempre qualcuno che ha qualche critica da fare.1 punto
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A primo acchitto, ho pensato: una persona seduta sulla sedia a rotelle ? Per stasera la gaffe l'ho fatta. Si spesa l'ultima della giornata.1 punto
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Ciao Domenico desidero risponderti perchè quella dei quartaroli è una mia passione insieme ai torneselli. I quartaroli sono insieme ai bianchi ed ai doppi bagattini una delle serie più difficili ( e dopo dicono che le piccole sono semplici). Per i quartaroli esiste pochissima letteratura (Saccocci e Roberto Cecchinato) quindi è una monetazione tutta da studiare ed approfondire. La relazione tra giglio e Venezia è una sola (e qui ti parlo per convinzione personale): il periodo. Il quartarolo viene emesso durante la 4a crociata quando un esercito di soldati franchi e fiamminghi (Baldovino non ti dice niente) arrivarono a Venezia pronti per partire per la crociata. E' attestato che i franchi avevano da poco tra le mani dei denier con il giglio in discreto argento emesso da Filippo II di Francia detto anche Augusto. Lo stesso dicasi per i fiamminghi. Infatti in quel periodo si trovano i sigilli di Francia con le prime rappresentazioni del giglio che poi diventerà iconografia principale per il regno francese. Ora (convinzione personale discussa con un esperto del forum su sigillografia) vuoi che un doge furbo e con la vista lunga come il Dandolo non abbia capito le potenzialità di una moneta spicciola che richiamava le monete dei crociati. Consideriamo che il quartarolo serviva per la transazioni piccole e per passare il famoso ponte di barche di Rialto (detto anche pons de la moneda) e valeva 1/4 di denaro ma aveva un intrinseco nettamente inferiore ai denari franchi permettendo all'erario un notevole guadagno (un po' come successe per i torneselli). Che poi tale moneta sia servita anche ai mercanti è un discorso più ampio, ma è mia personale convinzione che si sia partiti da qui. In ogni caso il giglio è un segnale indicativo. Buona fortuna perchè si trovano più i falsi che i quartaroli veri e se si trovano non ti dico le condizioni. Ciao Fabry1 punto
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E' il mio sogno proibito e mi sono promesso che prima o poi sarà mia. Mettendo a freno gli acquisti "piccoli" (50/100 euro)... credo che prima o poi farò il grande passo! La mia idea è di prendere quella che sarà la definitiva. Preferisco aspettare un anno in più (il prossimo anno a luglio sono 5 anni che lavoro nello stesso reparto e dovrei avere un aumento) e prendere una banconota bella che costi un pelino in più... budget? Boh... sui 1500...ma sto campando una cifra che non garantisco di confermare. L'acquisto lo farei da un numismatico di cui mi fido, ovviamente tenendo la banconota in mano. Per adesso sto monitorando molte banconote... quando sarà il momento giusto lo farò con più attenzione! A mio giudizio con 1200 euro si possono trovare banconote più belle di quella postata da @numys1 punto
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Che dire, @dracma, la tua comparazione è davvero di notevolissimo interesse e ti ringrazio molto per queste indicazioni così precise e queste spiegazioni così chiare. Dobbiamo, secondo te, allora guardare alla moneta in asta con occhio più benevolo?1 punto
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Ciao,ho deciso di non acquistarlo perché ho un asso nella manica che acquisterò e posterò domani per avere solo ed unicamente un parere sulla sua autenticità (mai più pareri su conservazione o altro?). Alla prossima ANTONIO1 punto
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Dopo la carrellata di monete utilizzate dalle varie cantine per dare il nome ad alcune produzioni di vino, ho scoperto il "cinquemila lire" della cantina Danielli, un vino bianco vinificato in vetroresina e damigiane. Vitigni: trebbiano verdello drupeggio malvasia vecchi di 40/50 anni. Il nome, prende vita da alcuni ricordi d'infanzia che il titolare della cantina così racconta: "Quando eravamo piccoli nonno “Rico”, per avvicinarci alla vita dei campi, ci proponeva delle mancette. Spesso stavamo nelle vigne con lui anche se il nostro contributo, vista la nostra giovane età, era pressoché nullo. Durante il periodo della vendemmia, a giornata di lavoro terminata, insisteva per darci 5000 lire per ogni “capagno” d’uva vendemmiata. Dopo giornate così divertenti, passate a guidare trattori ed ascoltare storie, sembrava strano dover accettare dei soldi e, quando provavo a rifiutarli, capitava che facesse volare dal terrazzo pezzi da 5000 lire, accompagnando la loro caduta con la sua solita fragorosa risata" L'immagine sull'etichetta è ripresa e stilizzata da un 5000 lire Bellini.1 punto
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Fatto sta che non esiste vascello, galeone o altra imbarcazione con quel nome. I miei dubbi sull'intervento di 2 mani è dovuto sia a quanto detto, sia al fatto che la parte nera ha reagito in modo diverso alla cera cristallina. Perciò ti avevo chiesto se ci sta uno "scalino", anche millimetrico, tra essa rispetto al resto.1 punto
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Buon giorno a tutti, non sono molto d'accordo sul fatto che la scritta sia stata fatta successivamente da un altra mano. Non ne vedo il motivo di riachiare di rovinare il tutto, anche perché gli smalti si rompono, lo ho lavorati in laboratorio ai tempi della scuola ed era impensabile l'idea di inciderli successivamente,si romperebbe e staccherebbe tutto, specialmente su una lavorazione cosi tanto piccola e dettagliata. Non vedo neanche questa grande differenza di stile o di tratto tra la nave e la scritta, anzi mi sembrano identiche le incisioni, sono solo le forme ad essere differenti. Però boh, chi può dirlo magari avete ragione... Per quanto riguarda le foto non saprei come accontentarvi,si vedono gia molto bene, anche se la qualità originale delle foto è di gran lunga superiore, il problema è che qui sul sito non mi permette di caricare file troppo pesanti, di fatti ho dovuto ridurre la dimensione del file per farla rientrare nei 750kb consentiti. Ringrazio tutti per il vostro aiuto, non credevo che una spilletta tanto ben conservata potesse essere così dubbiosa e difficile da identificare. Chissà, magari è la semplice creazione di qualche privato... Buona giornata @FFF @sandokan1 punto
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Ciao,intendo che la moneta è fusa ed è un falso moderno, quindi niente a che fare col passato.1 punto
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Infatti, ho anch'io il massimo "rispetto" per i libri e quelli che ho li tratto alla stessa stregua delle banconote. Però, come nel tuo caso, tra lasciare le pagine intonse e tribolare a leggere cosa c'è nelle pagine attaccate rischiando di danneggiare ancor di più il libro e tagliare ... scelgo la seconda ipotesi. Facci sapere per cosa opterai.1 punto
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@Alejddjixj bello sareebbe per eventuali prossimi post che inserissi foto di entrambi i lati della moneta con eventualmente i dati poderali e foto fatte un pò meglio1 punto
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È capitato anche a me ,e anche a me interessavano i contenuti ,le ho tagliate allegramente... I libri nascono per essere letti.1 punto
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Grazie Silvio per queste interessanti spiegazioni Queste monete non hanno praticamente circolato da noi1 punto
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A vederla così direi autentica (ma la foto è sfocata). Tipica moneta di borsa, va a peso, qui un qualche valore: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/valore-monete-oro.php1 punto
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San Marino divisionale 2007 co 5 euro argento1 punto
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taglio: 2 euro cc paese: finlandia anno: 2005 tiratura: 2.000.000 condizioni: bb città: trieste taglio: 2 euro cc paese: belgio anno: 2006 tiratura: 5.023.000 condizioni: bb città: trieste1 punto
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È un problema ricorrente che danneggia gli organizzatori e gli espositori dei convegni e fino ad ora non risolto... Ne stanno anche parlando all'interno dell'associazione dei circoli numismatici. Da (ex?) organizzatore di un convegno numismatico una delle cose che trovavo difficile quando dovevo fissare la data era capire se c'era o meno un altro convegno nel periodo. Nel mio piccolo sto aggiornando da qualche tempo, un calendario google che viene importato qui sul calendario di lamoneta, sulla pagina eventi del catalogo, sul canale telegram di numismatica italiana e sul sito del circolo di Parma che gestisco io. Può anche essere aggiunto al proprio calendario (almeno sui cellulari android). Se qualcuno che ha un sito web vuole replicare questo calendario sul proprio sito mi contatti per dettagli su come farlo. Link al calendario google se volete aggiungerlo al vostro: https://calendar.google.com/calendar/u/0?cid=N2hnaDBqbTdhaTE1OG5qZG0wOW1zMmdiMW9AZ3JvdXAuY2FsZW5kYXIuZ29vZ2xlLmNvbQ Link al calendario nostro in cui vengono importati tutti gli eventi (ma qui tutti possono anche aggiungere i propri): https://www.lamoneta.it/calendar/ Link al calendario importato sul sito del catalogo: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/calendar.php Link allo stesso calendario riportato sul sito del mio circolo: http://cfncparma.altervista.org/?file=kop19.php Come viene condiviso su un canale telegram: Se qualcuno vuole collaborare a tenerlo aggiornato non ha che da dirmelo. Ovviamente non risolve il problema indicato da @simonesrt ma almeno agevola chi organizza i convegni.1 punto
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Il problema è che chi vende la moneta non ti manda quasi mai il precedente cartellino....sempre se si tratta di monete non ritrovate o da mercatino. Solo in rari casi ho ricevuto il cartellino precedente, a volte sono molto belli e autografati.... Ne posseggo di De Falco, Tevere, Rinaldi, Becker1 punto
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