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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/29/21 in tutte le aree

  1. Il primo Coronato di Ferdinando I d'Aragona non poteva essere che il più bello della mia Collezione. Simbolo A al rovescio.
    7 punti
  2. Questo denaro di Carlo I lo cercavo da tempo
    5 punti
  3. Segnalo Uscita Panorama Numismatico - NR.376 OTTOBRE 2021 Gli articoli in questo numero: Curiosità numismatiche: Gianni Graziosi, “Maladetto fiore”: usurai e falsificatori dell’Inferno Dantesco – Pag. 3 Roberto Diegi, La dracma di Alessandria d’Egitto – Pag. 10 Michelangelo Bonì e Silvio Sannino, Il ricordo di Salvatore D’Auria, Maestro di numismatica e medaglistica Meridionale – Pag. 13 Realino Santone, Monete medievali del Regno di Napoli. Cavalli aragonesi aquilani, una “strana” T di Gian Carlo Tramontano – Pag. 17 Helmut Rizzolli, Lo stemmino sull’aquilino di Treviso – Pag. 19 Giovanni B. Vigna, Michele Chimienti, Guglielmo Cassanelli, Gregorio XVI. Un monaco tra crisi economica e sfida liberale, seconda parte – Pag. 23 Riccardo Martina, Le emissioni commemorative del Re Sole per la conquista di Piombino e Portolongone – Pag. 49 Notizie dal mondo numismatico – Pag. 57 Mostre e Convegni – Pag. 62 Aste in agenda – Pag. 63 In copertina: Priamo della Quercia, Dante e Virgilio, miniatura, Manoscritto Yates Thompson, originariamente realizzato per Alfonso V di Napoli, 1444-1450. Italia, 5 euro 2021 in argento (18 g), 700° anniversario della morte di Dante Alighieri.
    4 punti
  4. Altro esemplare di grano 1636 con data che segue la legenda
    3 punti
  5. La moneta in questione ha una apparenza davvero molto strana, viene data dalla stessa casa d'aste come " tooled" ( lavorata !) ......cosa che come minimo anche la prima delle Bertolami riportate da @VALTERI sembra aver subito... a tacere di molto d'altro, le stranezze della perlinatura ( oltre quello di cui alla discussione confrontare esemplare estremamente simile della Nac qui allegato che presenta perlinatura su base rialzata, più consona) e del pastoso e strano aspetto del bordo oltre perlinatura ... Certo è che molti dubbi possono venire e, senza vederla in mano o meglio sotto un microscopio, proprio non starei tranquillo ... L'ipotesi di Valteri di mancanza della leggenda del rovescio sulla moneta ma non sul conio sembra ragionevole, anche perchè sembra di intravedere una traccia della Sigma ( forse meglio San ) al rovescio e comunque la rilavorazione può aver prodotto ogni tipo di risultato. Un cordiale saluto a tutti, Enrico
    3 punti
  6. Due post ma in fondo posso condensare gli ultimi due spunti anche in uno solo post più lungo. La moneta per i giovani ..., ai tempi davamo il libro per i giovani come simbolo della cultura, con Piacenza abbiamo iniziato con una moneta come incentivo e segno, i riscontri positivi ci sono stati e ci sono.... Ultimo punto la presentazione di due novità editoriali e una conferenza del Prof. Helmut Rizzolli bravissimo a divulgare e che forse alcuni avranno seguito in due interviste veramente molto belle che gli abbiamo fatto e che trovate su YouTube del nostro Gruppo. Ci sarà a finire un momento conviviale nello stesso hotel nella terrazza panoramica al piano settimo. Per chi vorrà partecipare anche a un piatto insieme di condivisione e’ opportuno però dare un assenso alla nostra mail. Io ho terminato nel raccontare e nello spiegare l’evento... per chi vorrà fare apprezzamenti, riflessioni o avere ulteriori news o dare l’adesione, oltre a quelle già ricevute, prego di indirizzare tutto alla nostra mail che ricordo essere : quellidelcordusio.info@gmail Vi prego di attenervi a quanto vi ho detto, per il resto, per chi vorrà, molto volentieri al 16 ottobre, grazie per l’attenzione e un caro saluto a tutti !
    3 punti
  7. Buongiorno a tutti, la mia Napoletana di oggi : Pubblica Commoditas 1791 Ferdinando IV Magliocca 306 Saluti Alberto
    3 punti
  8. Ciao a tutti. Credo di fare cosa gradita nel segnalarvi questa variante del 20 lire 1883 con il 3 chiaramente sovrapposto sul 2. Niente a che vedere con il 1883 con "coda" in basso a destra del 3, che non è una ribattitura. A riguardo segnalo che il Gigante afferma nelle note relative al 20 lire oro di Umberto I che alcuni esemplari coniati nel 1883 (oltreché nel 1885 e nel 1889) "presentano un'escrescenza di metallo, più o meno evidente, in corrispondenza della parte inferiore dell'ultima cifra della data, che può far pensare, erroneamente, ad una cifra ribattuta su un'altra cifra". L'assunto è del tutto esatto. Si tratta infatti di una semplice appendice, situata a fianco della parte bassa del 3 e ascrivibile ad un conio imperfetto, verosimilmente deteriorato. Molti numismatici, tuttavia, continuano impropriamente a catalogare questi esemplari come 20 lire 1883 con 3 su 2. L'erroneità di questa catalogazione ha sempre portato a ritenere che non esistesse un 20 lire del 1883 con il 3 realmente ribattuto sul 2. La variante invece esiste ed è stata censita da Sincona in due aste successive. La ritengo molto più rara dei noti 1882 con 1 su 1 rovesciato o 2 ribattuto su 1. L'ultima immagine è riferita al 1883 con "coda". Un caro saluto a tutti.
    2 punti
  9. Cari amici, il Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio annuncia e vi invita all'evento "Milano Numismatica" che si terrà il giorno 16 ottobre 2021 sabato alle ore 10 a Milano all'Hotel Galles di Piazza Lima 2. Milano Numismatica sarà un evento culturale contenitore per collezionisti e appassionati di numismatica. Ci saranno : le consegne del nuovo Gazzettino di Quelli del Cordusio n. 8 con presentazione degli autori, un workshop sulla conservazione e qualità delle monete con numismatici professionisti, la presentazione di novità editoriali numismatiche e conferenze, l'evento " una moneta per i giovani " col dono di una moneta agli under 26 anni presenti, un momento conviviale e di condivisione finale e tanto altro... Ci auguriamo che questo evento reale, culturale e divulgativo possa aiutare con i suoi vari spunti di interesse nella ripartenza in presenza della nostra comune passione che è la numismatica. Si allega la locandina dell'evento. Un caro saluto, Il Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio
    2 punti
  10. Visto che abbiamo parlato del libro @Oppiano ti segnalo questa recensione video ( in Spagnolo ma si capisce bene tutto ) che dimostra di come il lavoro di Pietro Magliocca sia già molto apprezzato anche al di fuori dei confini nazionali.
    2 punti
  11. L'ho voluto ed è arrivato,in foto sembrava peggio,soddisfatto! A voi i commenti. Napoli - Mezzo Ducato Filippo II 2° PERIODO RE DI SPAGNA 1556/1598 secondo voi nel MIR che tipo è? 171-....... Grazie
    2 punti
  12. @El Chupacabra Anche l'edizione del 2020 del convegno di Venezia si era tenuta il terzo sabato di ottobre. Quindi in luglio si poteva presupporre che anche quest'anno la data fosse già occupata. E dire che si tratta di eventi diversi non lo trovo corretto. Sempre di Numismatica si tratta. Non trovo nemmeno corretto criticare le conferenze del convegno di Venezia senza conoscerle. Quelle dell'anno scorso hanno avuto un buon seguito anche tra i Lamonetiani, come testimonia la relativa discussione. Capiamo tutti che la pandemia ha causato non pochi danni, ma aggiungerne noi mi sembra esagerato. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  13. Doppia battitura. La ''stranezza'' si spiega con una forza di battitura maggiore del secondo colpo sulla parte bassa risultando così evidenti le tracce del primo colpo solo in alto. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  14. Ciao a tutti! Dopo una lunga assenza causata da una serie di fattori (covid, cambio lavoro, trasferimento in altra città ecc ecc) sono ritornato alla mia passione per le monete del Regno di Napoli e di Sicilia. Sto ricominciando a mettere monete in collezione, oggi mi sono aggiudicato il mio primo Gioacchino Napoleone. Si tratta di un 3 Grana 1810. La conservazione non è eccelsa, ma volevo avvicinarmi ad una moneta di questo monarca senza spendere troppo, giusto per cominciare a farmi una idea. Che ve ne pare? p.s nel frattempo la mia incapacità con le foto NON è affatto migliorata :D
    2 punti
  15. Buonasera Antonio @Antfolle86, bentornato in Sezione. La passione non è legata alla conservazione. Compra ciò che ti pare e divertiti. Ciao, Sergio.
    2 punti
  16. Hai ragione, e me ne vergogno, ma mi hanno rotto ieri gli occhiali (e non solo quelli) quindi ho letto fischi per fiaschi. Potresti anche eliminare a questo punto il mio intervento precedente? Grazie. Chiedo scusa a tutti, per il disagio. PS: per scrivere questo ci ho badato 15 Min. senza occhiali quindi abbiate pazienza, e quando un amico sbaglia va aiutato....
    2 punti
  17. E’ ormai una lunga storia quella dei Gazzettini, direi una bella storia, che ci ha accompagnato in questi anni e che continuerà a Dio piacendo ...ma si potrà valutare anche altro magari degli Speciali e a oggi ne abbiamo già due importanti fatti. Giusto ....il Gazzettino ha tenuto compagnia a tanti in questi anni anche in digitale sul nostro sito di Academia.edu ma poi allietando materialmente col mio trolley tanti tanti appassionati nei vari Convegni oltre a Milano, da Verona a Mestre a Capua a Piacenza a Pistoia a Castellammare a tanti Convegni siciliani, se farà piacere lo faremo ancora per chi vorrà e riterrà ...certo tutto questo comporta fatiche, oneri e tanto impegno e passione da parte di tanti ovviamente meglio dirlo senza nulla avere e in pieno volontariato e senza alcun motivo commerciale e di lucro ...
    2 punti
  18. Ciao, se può essere d’aiuto.. anche se dice poco/niente comunque complimenti per l’acquisto! Ho seguito l’asta anche io!
    2 punti
  19. Vorrei ora parlare un po' di Cavallotti. Come spesso succede su varie monete sabaude, anche su questa tipologia vi è un po' di confusione nei testi e nei cataloghi, anche negli ultimi. Tralasciando quelli del primo tipo del 1587 su cui c'è poco da dire, vorrei approfondire un po' il discorso per quanto riguarda le altre tipologie. Questi Cavallotti, o pezzi da tre Grossi, si iniziarono a coniare quasi un quarto di secolo dopo quelli del primo tipo e subirono una notevole svalutazione, i primi coniati ad una bontà di 3,1 denari, questi successivi ad una bontà di 2 denari fino ad arrivare a quelli del 1628 a 1,12 denari. Anche il peso diminuisce notevolmente, i primi tagliati a 82 pezzi al Marco e i seguenti a 96, 118 o 120 pezzi al Marco. Il Cudazzo sul suo nuovo testo inserisce un tipo nuovo di Cavallotto, sempre con la data 1587, classificandolo come secondo tipo, è comunque un primo tipo con una variante nella leggenda. L'altra tipologia, indicata sul Cudazzo al 751 del terzo tipo e sul Mir come secondo tipo, è quella con nulla ai lati dello scudo e una V fra le gambe del cavallo. Questa dovrebbe essere spostata, come periodo di coniazione, dopo l'altra tipologia, quella con i nodi ai lati dello scudo, perché le date segnalate del 1608 e del 1610 sono probabilmente degli errori di lettura o degli errori di coniazione e queste monete dovrebbero seguire l'ordinanza del dicembre 1618 per Vercelli come sono le due date, 1618 e 1619, che si possono trovare sui pezzi rintracciati. L'ordinanza per Vercelli del dicembre 1610 ha probabilmente portato la coniazione dei cavallotti con i nodi ai lati dello scudo con la scritta VERCEIL in esergo sotto al cavallo. L’altra tipologia, quella con i nodi, dovrebbe essere la prima che si è tornati a produrre, infatti si possono trovare date che vanno dal 1610 al 1616, è segnalato un esemplare datato 1619, ma potrebbe essere una errata lettura. Un'ordinanza successiva dell'ottobre 1628 ne fa riprendere la coniazione con una netta svalutazione come già detto. A Giugno 1630, causa peste, la zecca di Vercelli venne spostata a Santhià, dove dovevano essere coniati altri cavallotti, ma questo non è certo che abbia avuto luogo, anche se l'esemplare presente sul nostro catalogo datato 1630 potrebbe essere uno di questi. Infine esiste l'ultima tipologia coniata a Torino, quella con i rosoni ai lati dello scudo, con date 1618, 1619 e 1620, questa ultima data inedita inserita dal Cudazzo nella sua ultima pubblicazione, per questo tipo viene segnalata come zecca di produzione anche Vercelli, per un esemplare con una V fra le gambe del cavallo, ma il Traina segnala una errata lettura per questa moneta, essendo questa del tipo senza rosoni ai lati dello scudo. So che sono stato prolisso e forse poco chiaro, ma non è facile spiegare alcuni errori che si ripetono sempre in questa complicata monetazione sabauda, anche perché per le monete “grosse" e importanti c'e più interesse di chiarezza, mentre le monete "piccole" suscitano meno interesse… ma ho voluto provare a fare qualcosa che rimanga.
    2 punti
  20. Certo avere l’edizione originale ha senz’altro un altro fascino, ma questa soluzione è veramente un bel compromesso molto utile se non fondamentale per gli appassionati. ?
    1 punto
  21. L'anno scorso acquistai i due volumi "Catalogo della raccolta numismatica Papadopoli Aldobrandini" del 1925 e mi sono arrivati appunto con le pagine intonse. Con un taglierino ho diviso solo le (poche) pagine che mi interessavano.
    1 punto
  22. È capitato anche a me ,e anche a me interessavano i contenuti ,le ho tagliate allegramente... I libri nascono per essere letti.
    1 punto
  23. E se questo fosse un inizio? Se questa moneta interessante che hai fosse in realtà un segno che Dio Denaro onnipotente ti sta dando per suggerirti di camminare sulla Via del collezionismo? Hai già iniziato ad imparare qualcosina, forse Lui vuole che tu proceda oltre. I soldi sono belli e da tutti amati... non senti il Suo dolce richiamo?
    1 punto
  24. 1 punto
  25. E se non ci fosse nessun’immagine? Tenendo conto delle due (?) lettere sotto « l’esergo », penso che l’orientamento è quello scelto da @gpittini. Potrebbe essere un bronzo di Olimpia, con FΑ / ΛΕΙ / ΩΝ in una corona d’olivo al rovescio. Le tipologie di questi bronzi sono numerose, si vede ogni tanto una H sotto il busto, o una lettera che assomiglia ad una A o una Δ. https://www.acsearch.info/search.html?id=433769 Stessa cosa al rovescio, s’incontrano diversi monogrammi o lettere, fra cui le lettere EY. Esemplari Gallica: Il diametro è di 19-20 mm, il peso di solito gira attorno ai 5-6 gr, ma esistono pesi più scarsi. Se puoi fare altre fotografie del rovescio, forse potremo confermare o escludere questa possibilità?
    1 punto
  26. Dopo otto mesi di attesa (quasi un parto!), vede la luce il mio articolo sulla medaglia e sul gettone coniati dai francesi per le conquiste di Piombino e di Porto Longone del 1646. Ancora un sentito grazie all'amico @Lu.Giannoni per il prezioso contributo fornito.
    1 punto
  27. Opera splendida e un must per ogni biblioteca specializzata nelle zecche italiane. Ottime tavole nell’edizione originale
    1 punto
  28. Probabilmente mi sono spiegato male (mia moglie sostiene che mi succede spesso). Lo slittamento del secondo colpo comprendeva tutta la moneta. Quella che era differente era la distribuzione della forza tra la parte superiore, debole, e la parte inferiore, forte. Così là dove il colpo non aveva forza ha lasciato tracce del colpo precedente, sovrapponendosi solo in parte. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  29. Ciao,scusami e quindi la tua opinione oltre che la moneta è stata ottenuta per fusione qual'e'? Giusto per capire noi e l'autore del post. ANTONIO
    1 punto
  30. Ciao! Fides Pvblica ... monetina rarissima in condizioni precarie; trovarla in condizioni migliori è un miracolo. Complimenti. saluti luciano
    1 punto
  31. Ciao! errore veramente curioso che si riverbera anche nei visi dei personaggi e nell'asta della bandierina; tutta la parte superiore è di fatto slittata. saluti luciano
    1 punto
  32. Ciao con il vapore elimini la cera, con acetoni o solventi vari si possono avere problemi. Silvio
    1 punto
  33. Quanto ci mette a caricare un'immagine.... ancora un po' e facevo a tempo a sposarmi, separarmi e divorziare... da me stesso ?
    1 punto
  34. Croce narra che fino al 1860 e oltre ...era dato incontrare vecchi napoletani che usavano portare come reliquia, nel taschino, una moneta di quel Re, e la traevano fuori per contemplarla e la baciavano sospirando. Ecco, mi piace pensare che la mia moneta (ma una qualsiasi delle monete “vissute” di questo re) sia una di quelle monete che fino a dopo l’annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna stava nel taschino di qualche vecchio napoletano che ancora ricordava i tempi “de li francise” ?
    1 punto
  35. Riprendo se si può a raccontare, il secondo punto e’ il workshop sulla conservazione d qualità delle monete, tema di grande interesse per i collezionisti e appassionati, il primo lo facemmo nel 2018 e riscosse apprezzamenti, ora torniamo col secondo appuntamento con gli stessi Professionisti della Nip e col vice Presidente della stessa, quindi una Nip in prima fila al servizio dell’utenza e del collezionismo, mi aspetto tanti spunti veramente interessanti anche perché sarà diviso in tre blocchi a seconda del periodo storico e del tipo di coniazione. P.S io ho ancora due post per spiegare l’evento poi si può anche chiudere o togliere tutto per me ...
    1 punto
  36. Floriano Marco Annio Floriano (in latino Marcus Annius Florianus, nato a Terni nell'Agosto 232 e morto a Tarso nell'agosto 276) è stato un imperatore romano. Floriano nasce a Terni nel 232 ed era, probabilmente, il fratellastro di Tacito, fu da questi nominato prefetto del pretorio e, nel 276, si recò con l'imperatore in Asia Minore, per combattere i Goti. Dopo la vittoria sui Goti, Tacito intendeva tornare in Occidente, lasciando il controllo delle operazioni a Floriano, ma fu assassinato a Tyana nel giugno 276. Floriano si proclamò allora imperatore ottenendo il riconoscimento in Asia Minore e in Occidente; molto presto, però, gli si schierò contro Marco Aurelio Probo, il quale comandava l'esercito siriano o quello egiziano (o entrambi); allora Floriano smise di inseguire verso nord gli Eruli e portò l'esercito verso la Cilicia per affrontare Probo. Floriano aveva l'esercito più numeroso ma Probo era un comandante più capace e riuscì ad evitare l'ingaggio. Nell'agosto del 276 a Tarso (in Turchia), mentre i due eserciti si preparavano allo scontro decisivo, Floriano fu assassinato prima della battaglia da una spia. Aveva regnato per soli 88 giorni. Ricoprì un consolato, probabilmente nel 276. (Liberamente tratto da Wikipedia) Riporta l'Historia Augusta: "Costui era fratello germano di Tacito e si impadronì dell’impero dopo il fratello, non con l’autorizzazione del senato, ma di sua propria iniziativa, quasi che l’impero fosse ereditario, pur sapendo che Tacito aveva giurato in senato che, quando fosse arrivato in punto di morte, avrebbe lasciato l’impero non ai suoi figli, ma ad un qualche personaggio di valore. Tenne dunque l’impero per meno di due mesi e fu ucciso a Tarso dai soldati che avevano sentito la notizia dell’elezione a imperatore di Probo da parte di tutto l’esercito; dal canto suo Probo era tanto valente in campo militare, che il senato lo volle, i soldati lo elessero, e il popolo romano lo richiese a gran voce. Floriano cercò anche di imitare i costumi del fratello, non tuttavia sotto ogni aspetto. Ché il suo economo fratello gli rimproverava la prodigalità, e questa sua stessa brama di potere dimostra che egli era di ben diverso stampo da lui. Da una stessa famiglia, dunque, uscirono due principi, dei quali l’uno regnò sei mesi, l’altro appena due, come, in un certo modo, due interré fra Aureliano e Probo." (Historia Augusta, Tacito, 14, 1-5) Floriano (276-276) Valore nominale: Antoniniano Zecca: Roma Officina: 3 Anno: Maggio-giugno 276 Diritto: . IMP C FLORIANVS AVG (Imperator Cæsar Florianus Augustus) . Busto radiato, drappeggiato e corazzato a destra visto di 3/4 davanti Rovescio: . AEQVITAS AVG (Æquitas Augusti) . La Aequitas drappeggiata in piedi a sinistra con una bilancia nella mano destra e una cornucopia nella sinistra Campo: Esergo: XXIgamma Conservazione: Rarita': R1 Metallo: Billone Peso: 2.80 gr Diametro: 23.00 mm Riferimenti/Link: RIC 25, Cohen 1 Note: Uno degli ultimi arrivi. leggerino come peso ma grande qualità. Ave! Quintus
    1 punto
  37. Grazie per il tuo bel commento! Come ho specificato questo acquisto mi serviva più che altro per un approccio "fisico" con quel tipo di moneta... Ho preferito un investimento da pochi euro per poi, eventualmente, pensare a investimenti più importanti in futuro. Diciamo pure che alla fine questo post l'ho scritto per salutare tutti i vecchi amici che avevo sul forum
    1 punto
  38. Libro arrivato ieri. I miei complimenti per la chiarezza nell'esposizione della successione dei massari ( cosa non facile e ne so qualche cosa ). Bravo @aratro , tra le altre cose un giovane inglese che scrive la sua tesi sui soldini ( i famosi "galley halfpenny") avrà molto giovamento dall'esposizione lineare dei massari per alcuni periodi di suo interesse.
    1 punto
  39. Nessuno. Però è stato sicuramente pubblicizzato dopo. Per carità sono eventi di taglio differente ma comunque dispiace.
    1 punto
  40. Le tempistiche di ossidazione variano moltissimo in base alle variabili in gioco, come ad esempio quelle accennate da @El Chupacabra (modalità di conservazione e luogo, inteso anche [e soprattutto] come località abitativa; ad esempio una zone di mare influisce tantissimo). Ma non dimentichiamo anche molta differenza la gioca anche la storia stessa della moneta, che inizia all'atto della sua creazione (quindi, tutte quelle molteplici variabili che entrano in gioco per tutto il lungo processo produttivo). Tradotto in parole povere, significa che due monete, ad esempio, lavate nello stesso modo e messe in un monetiere una affianco dell'altra, potranno sviluppare tempistiche e modalità di ossidazione differenti. Dopo aver visto diverse monete di @tonycamp1978, ad esempio, mi sono fatto l'dea che il suo ambiente influisce notevolmente nel processo ossidativo delle sue monete (ricordo ad esempio, quel 2 Lire "Valore" di VEII, con una patina molto particolare, un po sulla falsariga di questa per le tonalità "elettriche" di alcune iridescenze). Da quello che vedo da queste foto, il suo esemplare di 2 Lire 50nario presenta zone maculate non patinate e tonalità "elettriche" che, solitamente, sono riconducibili a un lavaggio precedente. Nel mio primo commento accennavo alla resa fotografica delle foto oggetto del post. Se @Horussone riuscisse a fare foto più nitide, si potrebbe "capire meglio" (chiaramente, sempre con tutti i limiti di una fotografia) lo stato del metallo che, ripeto, da quel poco che si vede sembrerebbe attestarsi sul BB/Spl e aver ricevuto (sempre da quello che mi sembra dalla foto) qualche "strofinatura meccanica" da maldestra pulitura. Ciò premesso, onestamente la patina non mi sembra malvagia; parlando in toni franchi, la preferisco di gran lunga a quella di Tony. Sorvolo sugli esemplari di @QuintoSertorio e Chupa dal momento che la loro patina è assai delicata (e la foto è in risoluzione più contenuta) e non ci consente di farne una disamina analoga a queste due ora in esame. Anche io ho un esemplare di questa tipologia e ha sviluppato una patina da monetiere molto lentamente (più di un decennio). Se riesco (ma non garantisco) provo a fare una foto dignitosa per confronto.
    1 punto
  41. A dire la verità più che cenerentole ste medaglie so sirene, e infatti sentivo il loro canto inebriante già da alcuni anni, ma Ulisseggiavo e resistevo al richiamo, poi però ho pensato che Ulisse, pur restando fedele alla sua Penelope, tra sirene, maghe e ninfe non si è fatto mancare nulla, così io resto fedele ai libri ma qualche bella medagliuzza giusta me la voglio gustare ?
    1 punto
  42. Buonasera a tutti, la mia Napoletana di oggi, che sono riuscito finalmente a trovare. Tornese 1 Cavalli 6 del 1788 di Ferdinando IV. Mi accontento della conservazione che ritengo essere un apprezzabile Mb. ? Magliocca 330a Variante SICIL Saluti Alberto
    1 punto
  43. Ciao! Qui si sconfina nella tecnica di navigazione! Credo che la nave rappresentata, direi un brigantino considerato quanto è filante, sia una delle prime a motore, quando ancora non si volle rinunciare all'apparato velico, seppur diminuito ..... (vuoi mai che la caldaia di rompe!) Quindi la nave manteneva - in questo caso - due alberi sui quali potevano essere infierite alcuni tipi di vele; quella rappresentata credo sia una vela "di gabbia", vela rettangolare che sosteneva il vento procedente da poppa, fino al traverso largo. Nella vela sono evidenziati i matafioni dei terzaroli, laccetti cuciti sulla stessa che servivano a ridurre la superficie velica se il vento diventava troppo "violento" e minacciava di stracciare la vela stessa; non si vedono però i corrispondenti opercoli, occhielli che traversavano la vela come fossero delle asole rotonde, e nei quali venivano fatti passare i laccetti. Questi laccetti sono tutt'oggi adottati per la medesima funzione su varie tipologie di vele, anche se ormai gli occhielli non sono più simili alle asole, ma il buchino è delimitato da un occhiello metallico. saluti luciano
    1 punto
  44. ed eccolo insieme al denaro, per confronto...
    1 punto
  45. Nel 1980 lavoravo in un ufficio che era in Clerkenwell Rd vicino la chiesa italiana di San Peters, famosa chiesa ben conosciuta dalla comunità italiana di londra. Tutti i giorni lavorativi all'ora di pranzo andavo a mangiare il mio sandwich alla fine di questa strada che sbucava dopo pochi passi sulla Farringdon Road, dove si trovava la più meravigliosa incredibile bancarella di libri antichi/second-hand che io avessi mai visto. Li conobbi il propietario Mr George Jeffrey, un signore alto e grosso che indossava sempre un grembiule nero dove dal taschino del grembiule sbucavano due matite (che servivano a scrivere i prezzi dei libri). Questo signore dall'apparenza umile ma coltissimo, era l'ultimo di una famiglia di commercianti di libri antichi da generazioni in quella strada appunto Farringdon Road, sede all'epoca delle grandi testate giornalistiche, infatti era detta la strada dei giornalisti. È da considerare che il Comune di Islington dopo la morte di Mr George, non avrebbe più rinnovato la licenza di venditore neanche agli eredi. Presso questa bancarella ogni sabato mattina si tenevano le grandi vendite antiquarie, dove erano presenti i proprietari delle più prestigiose librerie antiquarie di Cecil Court e di tutto il west end, chi conosce Londra sa di cosa parlo. Dal 1980 al 1993/94 (anno in cui mori' Mr George) ho frequentato questa bancarella ogni sabato mattina , aiutando questo vecchio signore a scaricare le scatole con i libri, a coprire le bancarelle con un telo quando pioveva etcc.., fino a diventare una persona di fiducia. Non sono stato mai pagato in denaro per questo aiuto che davo, ma sono stato ripagato in amicizia, libri e cultura. Questa è la persona che mi ha introdotto al collezionismo dei libri antichi e delle stampe, che sia io che mia moglie ricordiamo sempre con grande affetto. Non riuscii mai ad invitarlo in Italia, perché la S.ra Jeffrey aveva paura dell'aereo. Ci tengo a mettere anche qui a la moneta.it questo ricordo. Una rara foto che ho trovato sul web, all'epoca non c'erano i telefonini. Ps Ho dimenticato di dire che all'epoca su quelle bancarelle si trovavano anche vecchi raccoglitori pieni di francobolli. Che tempi..!!! Ero giovane.
    1 punto
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