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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/06/21 in tutte le aree
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Oltreoceano si sta discutendo molto per un presunto scandalo venuto alla luce da poco. Nella prossima CNG battuta sono stati ritirati 8 aurei del terzo secolo e la cosa potrebbe essere la punta dell'iceberg? In pratica sembra che più di 250 aurei di questo periodo siano stati in origine delle monete bucate, poi riparate in maniera esperta e pressoché perfetta chiudendo i buchi e infine rivendute nelle maggiori aste internazionali senza menzione dei restauri. Finora sarebbero stati rintracciati esemplari con questo tipo di problematica in alcune delle maggiori aste tipo CNG, NAC, Heritage, Leu, Kuenker, Rauch, Naumann e altre (non ho verificato tutte le presenze ma riporto quanto scritto da Murphy su internet). La cosa è diventata evidente in quanto molte delle monete provengono dell'Ucraina e sono state vendute su un sito di aste ucraino, per cui si son potute in questo modo rintracciare molte delle immagini delle monete bucate come vendute originariamente sul sito ucraino. Pare che gli aurei bucati siano piuttosto comuni per la seconda metà del terzo secolo soprattutto in regioni barbarizzate dell'Est Europa che riutilizzavano gli aurei come gioiello, si ipotizza pertanto un ritrovamento di un grosso gruzzolo in quelle regioni. Sembra anche che chi ripara le monete possa essere un'unica persona/gruppo. Non si hanno ancora tutte le informazioni perché le case d'aste stanno decidendo il da farsi anche dal punto di vista legale credo, pare che Heritage intanto stia contattando i clienti che hanno comprato le monete rattoppate senza saperlo. Barry Murphy di NGC è una delle prime persone che han permesso di scoprire il problema (probabilmente in fase di slab) e si è speso per identificare altre monete di questo gruppo. Uno dei problemi al momento è che in alcune di queste monete la chiusura del buco non è evidente neanche ad un'osservazione al microscopio tanto è ben fatta, per cui stan cercando di capire se c'è qualche esame specifico che possa aiutare a evidenziare senza dubbio i buchi riempiti. Pubblico qui un pò delle foto che girano, immagino ce ne saranno altre e spero ci sarà la volontà magari anche per un comunicato ufficiale più avanti quando ci saranno più elementi.15 punti
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Proseguo con un'altra napoletana di Carlo III. Obbiettivo anche qui raccogliere tutti i nominali in rame e in argento, senza pretendere conservazioni eccelse ma dei buoni BB. Qui una piastra NEA del 1735, ancora molto godibile. Un saluto e buon lunedì!!6 punti
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Ragazzi, quando uno non sa cosa ha in casa... ? Sono andato a scovare una moneta su CGB e, poi, guardando meglio... ne ho una pure io! ? Ed è pure mesa meglio di quella di CGB! ? Più centrata, meglio conservata. Vale almeno almeno 150 o 200€! ? La testa di Serapis è PERFETTA!!! Ave! Quintus4 punti
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Ho aperto questa discussione perché vorrei insieme a voi censire tutti i rovesci delle Piastre del 1798 con 9 torrette nello stemma del Portogallo e assegnare ad ognuno un grado di rarità in base alla loro frequenza. Avevo tempo fa chiesto nella sezione araldica il motivo di quella torre mancante, la conclusione fu che questo particolare araldico era di poca importanza e che la mancanza era dovuta al poco spazio rimasto per poterci inserire la 10ma torretta. Niente di più insensato secondo me, perché in alcuni rovesci di Piastre 1796/1798, nonostante lo spazio ridotto la decima torretta è presente... appena accennata.. ma c'è. Chi colleziona Piastre di ferdinando IV e le varianti delle stesse, sa che i rovesci delle 9 torrette sono molto particolari e presentano altre variazioni nel conio oltre alla mancanza della torretta: Sottocorona con rigatura obliqua nei due versi e almeno tre diverse chiusure nella parte superiore dello Stemma. Queste particolarità si riscontrano solo su questi pezzi ( tranne che per la rigatura obliqua nel sottocorona presente anche su un conio del 1799). Sono convinto che furono "segnate" per distinguerle dai conii normali, non ne conosco il motivo, e mi piacerebbe insieme a voi fare delle semplici e spensierate, magari anche insensate congetture... Considerando anche il periodo storico : il 1798 Inizio postando un esemplare che presenta al rovescio lo Stemma Borbonico con chiusura normale. E sottocorona con rigatura \\\\\\\\3 punti
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Già accordato con il venditore, appeno lo vedrò mi darà indietro i soldi3 punti
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I sovrani aragonesi hanno utilizzato a piene mani rifermenti religiosi nelle legende3 punti
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L'esemplare è in effetti anomalo sotto molti punti di vista. Gli stateri crotoniati incusi a tondello medio, gli unici contrassegnati dal simbolo variabile della lira al R/ (sempre a sin.), sono costantemente accompagnati dal granchio quale simbolo fisso al D/ (sempre a sin.). La legenda compare su entrambi i lati, sempre a destra; il bordo è perlinato entro duplice circolo lineare al D/ e radiato al R/. Alquanto singolare risulta anche la resa del tripode, privo di volute sotto il bacino e dei serpenti sul lebete o tra i sostegni laterali. NAC AG, 116, 2019, 35 CGB.fr, e-Monnaies Avril 2016, 385762 E' solo una suggestione, ma l'esemplare della CNG mi ricorda per vari elementi un ulteriore statere incuso, anch'esso a tondello medio (mm. 23) e di grande rarità, apparso diversi anni fa in un'asta della NAC: NAC AG, 29, 2005, 57 (ex A.D.M. coll.3 punti
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Aggiungo: Münzenkontor Kornblum, Ma-Shop, attualmente in vendita. E riepilogo la conta delle immagini. La domanda ora è: quante monete sono?3 punti
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Buongiorno amici. Riprendo la discussione, anche se non nego che speravo di vedere un po' di vostri 3 grana ma poco male...andiamo avanti Torniamo sui 3 grana del 2° tipo (quelli più bruttini "rustici"). Gli esemplari di 3 grana del 2° tipo, se parliamo del rovescio e dei rami possono essere di 3 tipi: ) con bacche e con 12 foglie sul ramo d'alloro e 6 ciuffi su quello di mirto ) senza bacche e con 12 foglie sul ramo d'alloro e 6 ciuffi su quello di mirto ) con bacche e 11 foglie di alloro e 5 ciuffi sul ramo di mirto non è tanto che sto approfondendo i 3 grana del 2° tipo, ma non ho ancora mai trovato l'abbinamento "senza bacche, 11 foglie di alloro e 5 ciuffi di mirto"...staremo a vedere. Sotto cominciamo con un rovescio con 5 ciuffi di mirto e 11 foglie di alloro con bacche, ,a confronto con un 6 ciuffi e 12 foglie sempre con bacche moneta che riprendo dalla discussione che è in collezione dall'amico @Rocco68 e ancora un senza bacche con 6 ciuffi e 12 foglie della mia raccolta. Saluti.3 punti
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Buongiorno a tutti, facendo una ricerca sul web ho trovato un nuovo aggiornamento in merito a questo convegno. @Litra68 teniamoci pronti che potrebbe essere la volta buona3 punti
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Buongiorno a tutti, in settimana mi è arrivata questa bella moneta peruviana, "1 Sol del 1869 d'argento": La moneta, indubbiamente non è fdc, ma è gradevole e i rilievi anche da vicino li ho trovati ben definiti comunque mi piacerebbe avere altre opinioni a riguardo. La parte più interessante è il fascino e la storia dietro questa moneta ... ecco perché ho deciso di inserirla nella mia collezione di monete d'argento. Una breve storia Durante il secondo governo del maresciallo Ramón Castilla, si cercò un modo per cambiare il sistema monetario peruviano ma, per vari motivi, le prove delle monete in Pesos del 1855 coniate alla zecca di Londra non furono approvati. Verso la metà del 1857 fu approvato il piano e il budget dell'ingegnere George Rumbril per modernizzare la tradizionale Zecca di Lima. In cinque mesi riuscì a coniare circa mille monete d'argento al giorno. Così si preparò la sostituzione dei pesos degli otto reali e della debole moneta boliviana che aveva trascinato in una crisi monetaria il paese. Infine, il 14 febbraio 1863, il presidente Don Miguel de San Román promulgò la "Legge sulla moneta secondo il sistema metrico decimale"; per cui fu creato il "Sol" come nuova unità monetaria del Perù, divisibile in 100 centavos. Questa nuova moneta venne coniata con un diametro di 37 millimetri e un peso di 25 grammi di argento 9/10. Il britannico Robert Britten fu responsabile delle incisioni delle ultime monete del sistema in base otto e delle prime del sistema decimale. La nuova legge stabiliva anche i tipi di moneta circolante in oro, argento e rame come segue: ORO: 20 Soles, 10 Soles, 5 Soles, 2 Soles y 10 Dineros ARGENTO: Un Sol, Medio Sol, Quinto de Sol, Un Dinero e Medio Dinero RAME: due centesimi e un centesimo. Il decreto del 27 dicembre 1865, essendo Capo Supremo Provvisorio della Repubblica, Don Mariano Ignacio Prado, impose il divieto della circolazione della moneta boliviana dal 1 aprile 1866. Queste monete recano al Dritto lo Scudo Nazionale con corona d'alloro circondata da rami di palma e alloro, cerchiato con la legenda "REPUBLICA PERUANA. LIMA 9 DECIMOS FINO" e l'anno di conio. Il Rovescio mostra un'allegoria della Patria rappresentata da una donna seduta, vestita di una lunga tunica. Nella mano sinistra tiene un bastone con il berretto frigio, nella destra uno scudo con un sole raggiante e nella sinistra una colonna di capitello con la parola "Libertà". La didascalia recita: "FIRME Y FELIZ POR LA UNION". Queste monete sono conosciute come la "Libertà Sentada". Così, il conio della moneta passò dal tipo denominato “Libertad Parada” a quello “Libertad Sentada”: L'adozione del sistema decimale coincise con un periodo di boom economico e di un’intensa realizzazione di opere pubbliche come l'ampliamento della Zecca e delle linee ferroviarie. La prosperità si fece sentire anche nella vita pubblica ed in questo periodo furono fondate molte banche. DI seguito riporto l'evoluzione e le caratteristiche della moneta peruviana dal 1864 al 2010 ( fonte A. Garcia, M. Villa-Garcia Noruega: "La transformación del Sol al Nuevo Sol"): Grazie in anticipo a tutti.2 punti
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Chiamate anche drakkar per la consueta presenza sull'apice delle prue di teste scolpite di draghi o mostri, sono le tipiche navi degli scandinavi Vichinghi : lunghe anche fino a 25 m. , sono imbarcazioni snelle e di minimo pescaggio con 2 file di remi e quasi sempre un albero con vela rettangolare, per un equipaggio di guerrieri-rematori . Veloci e di agile manovra, con la possibilità di arrivare anche fino alla battigia per rapidissime incursioni, hanno portato i Vichinghi, sempre predatori, a volte conquistatori, nei mari Baltico e del Nord ed oltre nelle isole britanniche, in Islanda, in Groenlandia ed alla terra di Vinland nell'America del Nord . Verso sud alla conquista della Normandia, dalla quale si sono spinti nel Mediterraneo, all'occupazione del sud Italia ed alle crociate con il regno normanno di Tripoli di Siria . Idonei, per la loro struttura, alla navigazione fluviale, risalendo i grandi fiumi sfocianti nei mari a nord, i drakkar hanno portato i Vichinghi profondamente all'interno dell'Europa orientale fino all'Ucraina e Crimea e fino alla creazione del regno vichingo di Rus . Intimamente legati al mare ed alle loro navi, i capi Vichinghi sono spesso sepolti nei drakkar : tratti in secco od a volte anche appositamente costruiti, nei drakkar è deposto il corpo del capo guerriero, armato e circondato da ricchi oggetti e dai corpi di schiavi ed a volte animali, uccisi per comporre un corteo di accompagnamento al Walhalla : la nave, spesso data alle fiamme, è poi ricoperta con un tumulo di terra . Ahmad ibn Fadlan, importante funzionario arabo di Baghdad, nel 921 è testimone diretto di una di queste articolate cerimonie nei territori del fiume Volga e ne ha trasmessa una particolareggiata descrizione . Nei secoli ( VII-VIII ) che vedono l'allargarsi delle incursioni dei drakkar tra Danimarca, Frisia e regni Anglo-Sassoni di Britannia, in quelle stesse regioni sono battute e circolano piccole ( 11-12 mm. / 1 g, ) interessanti monete di argento con particolari e spesso fantasiose raffigurazioni, note dal settecento con la definizione di Sceattas . nota : da vedere in tema, la discussione " Nydam ships " del 03-05-20142 punti
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Credo si tratti di una scelta fondamentalmente economica, "mascher(in)ata" da altro. Nessuno tra quelli elencati sarebbe stato un problema (preiscrizione, contingentamento, distanze ...). Riccione ha funzionato, non vedo perchè Verona non avrebbe dovuto. Come mi ripeto: "il Covid-19" ha tirato fuori il "peggio da ciascuno", ed è passata la voglia di fare. Peccato ?2 punti
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Concordo con quanto scrivi, del resto avendo raggiunto la percentuale di quasi l'80% della popolazione vaccinata (a Novembre avremmo raggiunto questa percentuale) anche a mio parere, pur con tutte le cautele del caso, bisognava osare di più... Invece in Italia si osa solo per il pallone e gli stadi pieni, li non si guarda in faccia a nessuno...2 punti
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Personale pensiero: se era ragionevole e soprattutto doveroso rinunciare nei mesi scorsi a ciò che non era essenziale, tuttavia oggi , alla luce della vaccinazione obbligatoria per presenziare ad eventi, alla necessità di mantenere i DPI, alla generale sensibilizzazizone della popolazione ed in seguito ai controlli in luoghi di assembramento, non mi sarebbe sembrato poi così drammatico o improponibile attenersi ad un certo rigore che impone limitazioni e percorsi stabiliti. Siamo pur sempre ancora in tempi in cui bisogna adattarsi per dar sfogo alle nostre passioni, finchè la musica piano piano non cambierà e finalmente getteremo il green pass nel cesso. Capisco che, se si pensa a come era fino a un paio di anni fa, liberi a scorrazzare in fiera in qua ed in là, un moto di tristezza coglie i nostri cuori, ma rinunciare perché organizzare la cosa risulterebbe più complicato del solito e provocherebbe di conseguenza qualche grattacapo e minore agilità nel padiglione rispetto ai vecchi tempi... in ambiente fieristico poi non è impossibile organizzare pre-iscrizioni e percorsi, ok il minor afflusso, ok il brontolio e la rinuncia di molti, ma sarebbe stato meglio che niente. mah, tutto ciò ora come ora mi lascia perplesso.2 punti
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Tutto dipende. Se i venditori di questi sesterzi avessero un @Tinia Numismatica nelle loro fila, questi sesterzi non avrebbero lunga storia. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Tajikistan, 3 somoni 2004 Celebrativa dell' 80° anniversario di Dushambe capitale del Tajikistan al rovescio : Monumento di Amir Ismail Samani , a Dushanbe2 punti
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@Pxacaesar A me non tanto perché il portafoglio l’ho aperto io?♂️2 punti
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è possibile sapere la casa d'aste? è stata messa in vendita in un catalogo pubblico... non vedo perché non dirlo. serve a ricostruire i passaggi e capire eventualmente se è la stessa moneta o meno! per esempio... che mi dite di questa? Ex Bertolami Fine Arts, Auction 7/2013, lot. 7362 punti
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Dal fatto che hanno evidenti tracce riferibili ad una esecuzione per colatura e nessuna riferibile agli effetti della deformazione plastica conseguente ad una coniatura. Quindi sono false entrambe…2 punti
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Complimenti davvero all’esperto della NGC per l’occhio clinico e per aver scoperto un fatto che porterà certamente a delle conseguenze importanti. Ricordo che un primo campanello d’allarme l’avevamo avuto già un anno fa, quando sempre l’ottimo @cliff (che ringrazio vivamente per riportarci queste notizie) aveva evidenziato qualcosa di molto strano in un aureo di Valeriano. In molti, me compreso, temevano che non si trattasse di un caso isolato. Purtroppo, così è stato…2 punti
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Io credo che il fatto che le spintriae avessero valore solo nei lupanari le situa nella categoria di tessere o gettoni. Dopo tutto l'iconografia le contestualizza molto bene.2 punti
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Buongiorno a tutti, quest'oggi ho provato a fare ordine in una delle mie... mezze passioni: le mezze piastre. E' noto a tutti come per la ricchissima (seppure certo non varia, se non per le varianti!) produzione di Ferdinando II, i pezzi da 60 grana siano di più difficile reperibilità rispetto alle piastre. Ma effettivamente quali mezze piastre son davvero più rare e quali meno? Ho notato una certa discordanza tra i cataloghi, così ho deciso di provare a fare una piccola sintesi dei quattro cataloghi più significativi (MIR, LaMoneta, Gigante, Magliocca) e provare poi a tirare le somme basandomi su quella che è la mia esperienza di collezionista e scambiando qualche idea con voi amici del forum. MIR LaMoneta Gigante Magliocca 1831 R3 R3 R3 R3 1832 R R R R3 1833 R R R R 1834 NC NC R R 1835 R2 R2 R2 R3 1836 C C C C 1837 R3 R3 R3 R3 1838 C C C C 1839 R2 R2 R2 R3 1841 R3 R3 R2 R2 1842 R2 R2 R2 R2 1845 R R R R2 1846 (I) R NC R R2 1846 (II) NC NC NC NC 1847 R R R R 1848 R R R R 1850 R2 R2 R2 R3 1851 NC NC NC R2 1852 NC NC NC R 1853 R5 R5 R4 R5 1854 NC NC NC R 1855 C C C NC 1856 C C C C 1857 C C C C 1858 NC NC NC R2 1859 NC NC NC NC La prima cosa che possiamo notare è che il catalogo più recente (Magliocca) ha spesso giustamente rivisto in alto la rarità dei pezzi. - A mio parere è forse eccessivo attribuire la medesima rarità del 1831 al 1832: il secondo si vede più spesso (anch'io l'ho acquistato a un buon prezzo), forse io opterei per un R2 per il 1832. - Metterei tutti sullo stesso piano i pezzi dal 1845 al 1848 (R); in particolare non condivido il NC del 1846, che ho visto più raramente del 1848. - Per il 1850 io manterrei R2. - Concordo con Magliocca sull'attribuzione di R2 per il 1851 e R per 1852 e 1854, certo non sono NC come dicono gli altri. - 1855, 1856 e 1857 sarebbero da considerare a mio parere NC: le uniche mezze piastre davvero comuni sono 1836 e 1838. - 1858 e 1859 personalmente li vedo entrambi ugualmente R. Ovviamente sono queste osservazioni mie e basate sull'esperienza personale e non hanno certo pretesa di scientificità; possono tuttavia forse essere spunto di confronto con gli altri collezionisti.1 punto
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Vi presento il mio ultimo pezzo Aragonese Ferdinando I d'Aragona, (1458-1494) Carlino (1458-1460). Al dritto : + FERDINANDVS : D : G : R : SI : I : V Campo inquartato con le armi d'Aragona, Gerusalemme, Napoli e Ungheria, palato nel 1° e 4° quarto, nello stemma 4 gigli ( esistono varianti con 6 gigli). Al rovescio : + DNS : M : ADIVT : ET : EGO : D : I : M ( Dio mi aiuti e disprezzero' i miei nemici). Correggetemi se non ho tradotto esattamente. Il Re coronato, raffigurato frontalmente, seduto su un trono formato da due protomi di leoni, tiene con la mano destra uno scettro Gigliato e nella mano sinistra protesa un globo crucigero. A sinistra una lettera M con le basi biforcate, iniziale del Mastro di Zecca Antonio Miroballo (1458-1460). Diametro 26-28 mm Peso grammi 3,501 punto
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Riceviamo e pubblichiamo il seguente aggiornamento: Gentili signori, vista la persistente situazione endemica e soprattutto la riconferma delle condizioni restrittive da rispettare in ottemperanza alle Disposizioni antiCOVID attualmente in vigore, siamo costretti, nostro malgrado, ad annullare anche la 137° VERONAFIL. La dolorosa scelta di annullare anche questa volta la nostra Manifestazione è stata fatta a causa dei troppi condizionamenti, soprattutto per i collezionisti, che se rispettati ne avrebbero resa impossibile la fruizione. Alcuni esempi di condizionamenti: - Occorre una pre-registrazione via Internet o all’ingresso della Manifestazione; - Il numero dei Visitatori all’interno della Manifestazione è contingentato; - Occorre mantenere le distanze tra le persone; - Percorso predefinito a senso unico all’interno del Padiglione. E altri ancora Non potevamo fare diversamente e ci spiace moltissimo anche perché siano consci che la VERONAFIL è diventata da molti anni il principale punto di riferimento per gli Operatori Commerciali e l’appuntamento principe per i Collezionisti italiani ed esteri Pertanto, nel darvi appuntamento a Maggio 2022, porgiamo a voi, ai vostri collaboratori e ai vostri familiari i migliori auguri. Il Presidente (Michele Citro)1 punto
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Kroton . Circa 500-480 BC . AR Nomos ( 23 mm. - 7,78 g. ) . Medium incuse type . Tripod, legs surmounted by wreaths and terminating in lion's feet ; kithara to right / incuse tripod as obverse but no wreaths . Unpublished in the standard reference, but cf. Attianese 58 for similar with crab to right on obverse . Toned VF. . Possibly contemporary imitation . Così la didascalia di un interessante statere incuso di Crotone che passerà a giorni in asta CNG 118 al lotto 36 .1 punto
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Hai detto bene @grigioviola di sicuro questa discussione è stata utile sia per me che per altri?1 punto
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Il latinista Aldo Luisi spiega dettagliatamente l'uso improprio della termine spintriae per indicare le monete erotiche, la sua corretta flessione e quale termime appropriaro utilizzare. Anche se non sono un cultore di monetazione antica ho trovato questo studio molto interessante. Fonte: http://www.smmn.it/search/label/Studi?m=1 Luisi, Spintriae non sono Monete erotiche.pdf1 punto
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pensa.. l'avevo di sicuro, sono giorni che sto impazzendo per cercare sto listino come i cataloghi di questa ditta .... non so piu dove li ho messi1 punto
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Altro esemplare con stemma chiuso sopra con un grosso punto. E rigatura nel sottocorona \\\\\\\\\1 punto
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Ciao dalle foto una bella moneta sullo spl. Saluti1 punto
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Penso anch'io che sia questa ed è molto difficile da trovarsi . Salutoni odjob1 punto
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Vecchio toscanaccio... avevi ragione per l'ennesima volta! ? Non c'è gusto a darti contro, tanto poi hai ragione sempre tu. Ma un giorno o l'altro scopriremo dove tieni nascosta la sfera magica! ? Ciao e, al solito, grazie per gli interventi! Quintus1 punto
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Bene sono contento (meno per L acqyisto del ragazzo..), allora non mi sono sbagliato….1 punto
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Perfezionismo e controllo qualità non erano una caratteristica fondamentale nella monetazione romana. Guardate questo denario:1 punto
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Se sono cloni, DEVONO essere quanto più simili possibile…..sennò non sono cloni.1 punto
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non riesco a vedere la forma differente dei tondelli. O meglio, imputo alla differente angolatura e alla diversa direzione della luce qualche piccola apparente difformità, ma alla mia vista i tondelli sembrano del tutto identici.1 punto
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Tondelli di forma diversa( anche se simili ) = due monete1 punto
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Nell'attesa oggi mi sono comprato al mercatino di turno dieci miniassegni che mi mancavano a 2 € in totale. Ho trovato questo che è molto bello, e si possono anche scaricare i cataloghi https://www.miniassegni-italia.it/1 punto
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Napoletana di oggi è una Piastra di Ferdinando IV del 1798. La mancanza di una torretta nello stemma del Portogallo non è stata ancora motivata, come pure il sottocorona con le rigature oblique in entrambi i versi. Buona domenica a tutti.1 punto
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Le altre due banconote Confederate, da 5 e 10 dollari, appartengono alla settima, e ultima, emissione, datata 17 febbraio 1864. Un'emissione di importo limitato, si stima circa un miliardo di dollari, che nelle intenzioni avrebbe dovuto sostituire le banconote più vecchie, così da ridurre la massa di cartamoneta circolante. In realtà non successe niente, tanto le banconote delle prime emissioni che le ultime continuarono a restare sul mercato, aumentando l'inflazione... tanto, ormai, per quel che valevano Fu così che un'ottava emissione, approvata dal Congresso il 18 marzo 1865, fu bloccata dal veto del presidente Jefferson Davis, con la motivazione che, visto il fallimento dell'emissione precedente nel sostituire le vecchie banconote, stamparne ancora sarebbe stata una prova che non c'erano limiti alla quantità di denaro che il Tesoro poteva emettere. E questo non avrebbe certo contribuito ad aumentare la fiducia nei confronti del governo, e di una guerra ormai persa. Meno di un mese dopo, il 9 aprile 1865, il generale Lee si sarebbe arreso a Grant ad Appomatox, e sebbene altre armate sudiste abbiano continuato le ostilità ancora per qualche settimana, questa resa è diventata il simbolo della fine della guerra civile. Rispetto alla sesta serie, nella settima manca il taglio da 50 dollari, ma si aggiunge quello da 500, oggi tra i più famosi e ricercati per il ritratto nell'ovale del generale Thomas "Stonewall" Jackson, eroe della guerra. Non è particolarmente raro, ma la sua popolarità tra i collezionisti ha fatto, inevitabilmente, lievitare i prezzi. La banconota da 5 dollari raffigura al centro il Campidoglio di Richmond, capitale della Virginia e, durante la Secessione, dell'intera Confederazione. Il personaggio nell'ovale è C.G. Menninger, Segretario al Tesoro della Confederazione dal 1861 al 1864: era lui che si occupava delle emissioni di cartamoneta. Nella banconota da 10 dollari, vediamo cavalli e soldati che trasportano una batteria di artiglieria da campo, mentre nell'ovale è ritratto R.M.T. Hunter, prima Segretario di Stato, e poi presidente del Senato della Confederazione. Entrambi i biglietti, come il precedente da 20 dollari, riportano la promessa di rimborso entro due anni dalla firma del trattato di pace. petronius1 punto
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Roma Numismatics Ltd > Auction XXII Auction date: 7 October 2021 Lot number: 370 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: Pamphylia, Side AR Stater. Circa 400-380 BC. Athena standing to left, holding owl upon her outstretched right hand and resting shield against her left; pomegranate before, grounded spear behind / Apollo standing to left, nude but for chlamys over shoulders, holding laurel branch over altar in right hand and bow in left; raven and ethnic in Sidetic behind; all within incuse square. Atlan, Group V, 72. SNG BnF 637-8 var. (ethnic). 10.70g, 26mm, 11h. Near Extremely Fine. Very Rare. From the inventory of a UK dealer. Estimate: 1000 GBP1 punto
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Buongiorno a tutti, dopo lo stupendo 9 Cavalli postato da Cristiano @Asclepia, mi imbarazza un po' postare uno dei miei Tarì del 1798 di Ferdinando IV. ? A livello di capigliatura siamo a zero, l'effigie di Ferdinando sembra piallata, molto di più che la leggenda, quindi partiamo già con un conio con una certa debolezza al centro già all'origine. Osservavo due particolari, la P aperta sotto al busto che sembra quasi una V ma è chiaro difetto dovuto all'usura. Però vi chiedo, come vi sembra il carattere I del numerale IV? ? Saluti Alberto1 punto
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