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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/16/21 in tutte le aree
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Visto che sono stato citato vorrei fare una precisazione. Sicuramente siamo di fronte ad un pezzo interessantissimo ma, come già detto, non me la sento di parlare di inedito. Non perché non lo considero tale ma semplicemente perché il D/ pur mostrando l'ara con la legenda VIGILAT ET CVSTODIT, ha una conservazione tale che non permette di escludere che ci sia stata una ribattitura. Quindi il tornese NEAPOLIS REX ribattuto su un tornese con ara. Sinceramente questo è uno di quei casi in cui mi auguro di sbagliarmi per poter aggiungere un altro tassello alla "confusa" monetazione di quel periodo, una sorta di ibrido di tornese, ma per esserne certi bisognerebbe trovarne un esemplare in conservazione migliori che escluda ribattiture o altro. Complimenti per la moneta!4 punti
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Buongiorno e buon caldo agosto Oggi, complice il caldo opprimente, condivido questo scudo d'oro del sole...moneta abbastanza comune per la monetazione estense ed anche una delle poche monete in metallo nobile ad essere collezionabili ma soprattutto che si riescono a trovare ? Era tanto che la cercavo come la volevo io e finalmente l'ho aggiunta in collezione. Cosa ne pensate? Grazie a tutti e un saluto caloroso Marco4 punti
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Repubblica Italiana - 500 Lire "Caravelle" 2001 Gianluigi Coppola ( 1992 ) Le Tre Caravelle in Vista del Nuovo Mondo3 punti
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Giusto due note sul santo: Geminiano, citato anche come Gimignano o Gemignano (Cognento, 15 gennaio 312 – Modena, 31 gennaio 397), è stato vescovo di Modena, città di cui è anche patrono. Fu molto impegnato, insieme con altri vescovi della Romagna (san Mercuriale di Forlì, san Rufillo di Forlimpopoli, san Leo di Montefeltro e san Gaudenzio di Rimini), a combattere l'eresia ariana, molto diffusa in quella zona. Oltre al viaggio in Oriente per curare la figlia dell'imperatore, san Geminiano è famoso per altre due leggende agiografiche. Nel 452 Attila, sovrano degli Unni, disceso in Italia dal Veneto, si apprestava a mettere a ferro e fuoco anche Modena. Gli abitanti della città fecero ricorso a san Geminiano che invocò l'aiuto di Dio e fece scendere la nebbia sulla città: Attila non riuscì a individuarla e proseguì verso Sud. L'altra leggenda riguarda l'apparizione a Carlo D'Amboise, comandante delle milizie francesi che nel 1511 stavano minacciando Modena: la notte tra il 17 e il 18 febbraio di quell'anno san Geminiano apparve ai francesi sotto aspetto terrificante, quasi di demone. Alla vista del "glorioso vecchio" il capitano e le sue truppe retrocedettero precipitosamente verso Rubiera e molti soldati perirono annegati nel fiume Secchia. L'esercito si disperse spaventato nelle vicine terre e il comandante, atterrito a morte, si suicidò di lì a poco nella vicina Correggio. (da Wikipedia) N.3 punti
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La discussione in questione è estremamente complessa e molto difficile da comprendere per chi non lavora specificatamente nel campo della climatologia per cui, con tutta la buona volontà, dubito che difficilmente l'approfondimento che si potrà fare in questa sede potrà andare oltre le quattro chiacchiere tra amici. Ciò riguarda in primis me, che sebbene sia un fisico, non lavoro sull'argomento e non ne conosco di conseguenza i dettagli. Ciò nonostante, penso di poter dare un contributo alla questione ponendo l'accento su alcuni aspetti. 1) In primis, quando si parla di riscaldamento globale, non bisogna mai soffermarsi troppo sui comportamenti estremi del clima. E' molto più importante il comportamento medio. Vivere in un periodo di riscaldamento globale non vuol dire che faccia dappertutto più caldo nello stesso modo, significa solo che mediamente il sistema terra si sta mediamente riscaldando. In altre parole la probabilità che un territorio misuri temperature più alte della norma è più alto della probabilità che le temperature siano più basse della norma. Può quindi capitare un inverno in cui faccia freddo o molto freddo, ma questa probabilità è inferiore al fatto che faccia più caldo della norma. La temperatura media globale è aumentata nell'ultimo secolo di quasi un grado, è questo purtroppo è un dato incontrovertibile. 2) Modellizzare la climatologia terreste è difficile, o meglio, ancora non ci è realmente riuscito nessuno (che io sappia) in maniera esatta. Ciò è dovuto al fatto che è difficile conoscere la maniera esatta con cui l'oceano scambi calore con l'atmosfera. Bisognerebbe conoscere alla perfezione tutte le correnti sottomarine, e modellizzare tutti gli scambi di calore. Generalmente si fanno delle approssimazioni che coi decenni si affinano. Per capire l'importanza dell'oceano e delle correnti è sufficiente riflettere sui fenomeni del nino e della nina, rispettivamente riscaldamenti e raffreddamenti del Pacifico tropicale al largo del Perù, eventi capaci di far variare di qualche decino di grado per alcuni mesi la temperatura media del MONDO!. La modellizzazione aveva e probabilmente ha qualche limite, ma sicuramente dipinge un trend ragionevole basato sulle conoscenze attuali. Tuttavia anche non volendo credere al 100% ai modelli climatici, si deve tuttavia credere a quello che già avvenuto, ossia ad un riscaldamento di circa un grado in un secolo difficile da spiegare. 3) Si ci può porre la domanda se altri fattori non antropici possano influenzare il riscaldamento globale. Beh: la risposta è ovvia. Si, il principale fattore che influenza il clima terrestre è il sole. Le variazione dell'attività solare hanno influenzato per millenni la temperatura media della terra. Il minimo di Dalton, nel 600 fu dovuto ad una bassa attività solarehttps://it.wikipedia.org/wiki/Ciclo_undecennale_dell'attività_solare. Allo stesso modo le glaciazioni sono state provocate dalle lente variazioni dell'orbita terrestre e dall'attività solare. La storia climatologica ci dice che quanto è più attivo il sole tanto più aumenta la temperatura media terrestre (dell'ordine di frazioni di grado). Nel XX secolo l'attività sola è andata aumentando, tant'è che molti scienziati hanno tentato di collegare il riscaldamento solare all'aumento dell'attività solare (molti di più però dicevano che il riscaldamento che si misurava era eccessivo e troppo rapido per essere spiegato dalla sola attività solare). Nel XXI secolo l'attività solare è calata improvvisamente (vedi https://ingvambiente.com/2019/12/23/lattivita-solare-e-il-clima-sulla-terra/). Tuttavia non si è misurato alcun raffreddamento climatico. Anzi, il riscaldamento è continuato quasi più rapidamente di prima. Quest'ultima evidenza, oggettiva, lascia pochi dubbi sul fatto che il riscaldamento sia principalmente antropico. In definitiva, non possiamo dire con certezza di quanto si riscalderà la terrà nei prossimi anni, possiamo solo dire che continuerà a riscaldarsi in assenza di seri interventi, e che questo, certamente non sarà un bene per il sistema terra, incapace di resistere a cambiamenti climatici tanto rapidi.3 punti
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Faccio solo notare che questo modello "americano" con prezzi assurdi e a volte rivendite immediate a prezzi più bassi non è collezionismo... Ma riciclaggio di denaro... Succede anche con altri beni di vario tipo.. Sul resto non commento perche siamo nel soggettivo assoluto, e il mio parere non vale più di altri, ma riflettete su alcuni passaggi nelle aste soprattutto d'oltreoceano e aprite gli orizzonti della mente oltre la moneta, di cui a chi compra, vende e riacquista non frega spesso nulla...2 punti
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@Quintus Grazie per l'apprezzamento☺️. Qui sul forum non perdo mai tempo; anzi, lo passo e mi diverto perchè posso condividere con altri (e in piena libertà) la mia passione. E poi, soprattutto, imparo molto a costo zero. Buona serata!2 punti
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Nel 3021 200 euro avranno un potere d'acquisto molto inferiore ai 2 euro odierni, quindi gli conviene spenderla adesso, a tenerla ci rimette petronius2 punti
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@Litra68, Alberto ti faccio vedere un bel pezzo Vicereale proveniente dalla Civitas NEAPOLIS : Il Tarì 1623 di Filippo IV, Lotto 286 dietro il Busto B/C, le sigle di Fabrizio Biblia e Costantino di Costanzo. Il simbolo del coniatore non si distingue bene.2 punti
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Ci sono monete in bronzo fior di conio, si trovano soprattutto nei “ tesoretti”….. sono meno rare di quanto di pensi…. E non è per questione di tesaurizzazione precoce, ma solo per motivi tecnici della circolazione…2000 anni fa come adesso valgono le stesse regole…. Non ci credete?…. Aprite il salvadanaio e controllate da soli.2 punti
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Buongiorno a tutti, Cristiano @Asclepia, accolgo il tuo invito e posto il mio I8I0. per confronto, il simbolo non è dato saperlo, è svanito. Mi scuso sempre per le foto ma ultimamente il cellulare sta facendo più cilecca del solito oppure sono io? Saluti Alberto2 punti
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Buongiorno a tutti e grazie del tuo parere , sembrerebbe proprio una V e non una A riuscita male, se guardiamo le altre A non proprio ben riuscite sono "piene", mentre qui sembra proprio mancare l'asticella. L'unica cosa è che in legenda non ci sono parole che comprendano la lettera V, solitamente si trovano lettere "diverse" ma che troviamo già utilizzate nella medesima legenda, e non lettere altre. Che dite? In attesa di altri pareri proseguo con un altro 3 grana proveniente dalla mia raccolta. Un 3 grana I8I0, quindi con lettera "I" al posto della cifra "1", moneta tutto sommato comune, qui a fare la differenza però il punto dopo la data, cosa che non si trova molto spesso. Come simbolo la stella a 5 punte. Ecco le foto. Se qualche altro amico del forum ha un 3 grana I8I0 con punto dopo la data da condividere lo ringrazio. Un caro saluto. Cristiano.2 punti
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Sì sì, intendevo che non sempre per tutte le monete e per tutti i collezionisti, è possibile partire dallo splendido in poi, anche se, a parte questo, in una certa misura trovo più affascinanti I tondelli sicuramente godibili, ma che abbiano anche fatto la loro parte. Chiaramente i difetti di cui prima sono ben altra cosa e chiederò ulteriori informazioni prima di valutarne l'acquisto. Grazie ancora.2 punti
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Ciao @Apeiron, dopo l'imbeccata di @Marfir, anche se non sei interessato alle alte conservazioni io darei seguito al consiglio di @favaldar, e prima di prenderla la vorrei vedere in mano e se non possibile mi farei mandare delle foto del bordo e del contorno. La moneta non è comunissima, il Pucci la classifica come N/C facente parte del tipo XII, del sottogruppo armatura con spalla liscia e che 10 Paoli o Francesconi nel 1778 ne sono stati battuti ben 584305, personalmente è il catologo di cui tengo molto più conto. C'è il Montenegro che la mette come R ma per le monete Toscane è un catalogo molto generico, anche il Mir la mette come R è un catalogo più specifico del Montenegro infatti la associa alla serie "codino" con spalla armata senza rivetti, ma le rarità sono altre. Spero di esserti stato utile2 punti
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Ciao Alberto e grazie del contributo, moneta che ha circolato per bene ma ancora leggibile nei punti utili per identificarla, nessuna variante particolare e fiore a 5 petali 1 2 2, quello più comune, io un esemplare con il simbolo fiore 1 2 2 leggibile in collezione ancora non ce l'ho, ho questo che credo celi un fiore a 5 petali 1 2 2 ma la certezza, visto il difetto su quel punto in particolare, non ce l'ho! Buon Ferragosto a tutti!!! Cristiano. p.s. la A su NAP secondo voi è una A riuscita male o una V ??2 punti
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Napoletana di ferragosto, Ferdinando II Un millesimo che non si vede mai: il Tarì del 1834 Conservazione sempre accettabile per un R42 punti
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La conquista Talebana di Kabul, avvenuta ieri 15 agosto, è un evento che mi colpito più di quanto avrei immaginato. Nel 2001, a 18 anni, giravo in bici con un mio caro amico parlando di politica internazionale. Entrambi, con rara saggezza, ci eravamo detti che la conquista dell'Afghanistan non sarebbe andata a buon fine e che la via dell'esportazione della democrazia in giro per il mondo avrebbe portato frutti piuttosto amari. Non pensavo che la fine di questa storia sarebbe venuta 20 anni dopo, quando in bici non vado più oramai da tempo a causa di lavoro, famiglia e problemi vari. In realtà, la triste evoluzione degli eventi è qualcosa che era già nell'aria (anche se non queste modalità) dall'esito degli incontri di Doha del febbraio 2020 tra una delegazione di Talebani e una del governo USA. Ai negoziati riguardanti il futuro dell'Afghanistan non venne invitata nessuna delegazione del governo ELETTO Afghano. Gli accordi legittimarono politicamente, per la prima volta, il movimento politico Talebano. In seguito agli accordi, I Talebani hanno ottenuto il ritiro delle truppe USA, impegnandosi in cambio a rompere con al-Qaeda e a iniziare un non meglio precisato dialogo diplomatico con i politici afghani al fine di arrivare, eventualmente, al silenzio delle armi. Gli accordi hanno previsto anche il rilascio di 5.000 detenuti Talebani in cambio dei 1.000 prigionieri governativi, uno scambio previsto dall’accordo di Doha tra Usa e Talebani, di cui però, è opportuno ripeterlo, il governo di Kabul non è stato firmatario. In altre parole il governo Afghano ha dovuto definire la propria politica interna in base a negoziati in cui non ha preso parte. Gli accordi, oltre a delegittimare ed indebolire il governo Afghano, non hanno minimamente ipotizzato un disarmo dei talebani, creando alla base un vulnus sul futuro dell'Afghanistan. Inoltre, tutto ciò che riguardava futuri accordi di pace per l'Afghanistan è rimasto totalmente e probabilmente volutamente vago, poco più di qualche foglio di carta teso a dimostrare che formalmente gli USA non abbandonavano il governo Afghano. E tutto questo, per chi viveva in Afghanistan, è ed era chiaro Le scelte, l'approccio e le decisioni USA condannavano inequivocabilmente l'Afghanistan a finire in mano ai Talebani appena finita l'occupazione USA. Da questo punto di vista, riesco anche a capire anche i ragazzi dell'esercito regolare che non se la sono sentiti di combattere (e possibilmente morire) per un governo che hanno visto come delegittimato sia all'interno che all'esterno, e la cui fine era sentita come una mera questione di tempo. Quanto avvenuto a Doha è scandalosamente simile a quanto avvenne con gli accordi di Parigi, che posero fine alla guerra del Vietnam. In quel caso gli accordi furono tra USA e vietcong, e posero le basi per la fine del Vietnam del Sud (in quel caso però si ebbe il buon senso di invitare a Parigi i delegati del Vietnam del sud). Chi esce sconfitto di questo conflitto? Sicuramente i morti e i feriti, che non sono serviti a nulla e non hanno cambiato nulla. Sicuramente l'Afghanistan, che in 40 anni è passato dalla guerra civile, ad un governo fantoccio sotto controllo straniero (per 10 anni Sovietico e per 20 anni americano ) ed ora ad un emirato gestito dalla componente più arretrata del paese. Sicuramente i paesi Nato non USA, che tanto per cambiare si trovano a seguire le decisioni USA in maniera acritica e a cui, da un punto di vista brutalmente politico, l'occupazione dell'Afghanistan ha comportato principalmente spese e morti. Chi ha vinto: Sicuramente i Talebani: L'occupazione straniera li ha rafforzati e resi l'unica forza legittimamente in grado di gestire la politica Afghana nei prossimi anni se non decenni. Purtroppo la componente politica e sociale Afghana più progressista è stata spazzata via da 40 anni di guerre o delegittimata nel profondo negli ultimi anni e farà fatica a riemergere. Quando si combatte per 40 anni, generalmente alla fine della storia ci saranno più uomini con un fucile che uomini con un libro in mano. Anzi, quelli col libro sono scappati via da un bel po'. Gli Stati Uniti (forse): hanno occupato per 20 anni una nazione, facendosi seguire da una coalizione internazionale che non si capisce bene che interessi aveva a stare là. Dopo 20 anni in cui hanno gestito l'Afghanistan come un protettorato, si sono ritirati lasciando l'Afghanistan in condizioni non troppo dissimili da come l'avevano trovato, e salutato con la manina la coalizione internazionale, che si è dovuta quindi ritirare anch'essa in fretta e furia. I talebani potranno fondare il loro stato islamico e in cambio non fomenteranno il fondamentalismo islamico fuori dalle nazioni islamiche (e per qualche anno ritengo lo faranno veramente). Agli USA ciò va' più che bene. E' probabile che vari ulteriori aspetti della vicenda verranno alla luce solo col tempo. La real politique è veramente una brutta cosa. Mi spiace molto per i cittadini dell'Afghanistan, che ne sono stati una vittima. Il motivo per cui ho scritto questo post è il desiderio di dialogo, con gli amici del forum, riguardo alle motivazioni geopolitiche dietro tutto quello che è successo. Perché tutto ciò secondo voi?1 punto
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Mio nonno diceva... Per ogni truffatore c'è sempre qualcuno che non vede l'ora di essere truffato...1 punto
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Il segno della vulva è questo,in alcune regioni viene ancora usato contro le streghe...1 punto
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Allora ... Direi sicuramente romano ,io ci vedo: un grappolo d'uva ,un fallo ed un segno della vulva , tutti simboli apotropaico tipici della superstizione dei romani antichi .1 punto
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Ciao Hai ragione,peccato per il bordo. Forse neanche se ci si impegnava lo si riduceva cosi. Vabbe?1 punto
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È in rame dorato ,si tratterebbe del frontale di un elmo a lamelle tipo bizantino-orientale ,il kunz ipotizza si tratti della copia di un affresco che celebrava una vittoria del re longobardo Agilulfo.1 punto
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Guardia @ARES III era probabilmente nei territori del feudo di Fuscaldo del quale, dopo il 1100 si hanno notizie del signore di origini normanne, Roberto di Bohon . dal 1496 il feudo è retto per alcuni secoli dalla famiglia Spinelli .1 punto
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Ciao Alberto, davvero un bel 3 grana, il rovescio in particolare. Bello bello!!!. Concordo con Rocco che il simbolo al 99,99 % sia una stella, io al momento non ho ancora trovato un simbolo differente sotto una data fatta di lettere e cifre, ma mai dire mai1 punto
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Il problema del ''restauro'' dei sesterzi è sempre esistito. Un vecchio collezionista mi diceva: ''Il grande modulo del sesterzio fa che nessun proprietario resiste alla tentazione di migliorarlo.'' Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ciao Alberto, sembra essere lo stesso conio del rovescio dell'esemplare postato da Cristiano, quindi anche il tuo doveva riportare la stellina a 5 punte.1 punto
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Innanzitutto prego. È un piacere. Veniva preposto DEUTSCH in contrapposizione al fatto che l'ÖSTERREICH, cioè l'Austria, o meglio ancora la corona dell'impero austriaco (senza la corona del Regno d'Ungheria), comprendesse in epoca asburgica territori di nazionalità tedesca, ceca, polacca, italiana e quant'altro. Con la preposizione di DEUTSCH ci si voleva così riferire alla sola Austria di nazionalità e lingua tedesca corrispondente grossomodo all'odierna Austria nata, come la Cecoslovacchia, dalle ceneri della monarchia asburgica.1 punto
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Molte delle lattine, molto spesso distrutte o danneggiate, non sono purtroppo riconosciute e curate dai detectoristi, ma vanno nella scatola dei rottami come rottami di piombo. Per quanto possibile, cerco di risvegliare nei forum interessati la comprensione che questi reperti sono prove che vale la pena preservare.1 punto
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Possibile che una moneta antica arrivi in ottimo stato di conservazione dall'antichità ad oggi ? Sì Quante ? Poche se "sporadiche, molte se in gruzzolo, immaginate mettere il contenuto della "cassa delle terme" al museo di Napoli sul mercato. Possibile semplicemente pulendole ottenere ottimi risultati ? Sì, basterebbe vedere i risultati ottenuti su gruzzolo contorti di monete. Tutti conoscono la differenza tra pulizia e "restauro" ? Magari.. Una moneta di Traiano che raggiunge tale prezzo, magari due collezionisti erano particolarmente interessati, magari c'era un prezzo di protezione, il resto delle ipotesi , senza prove , meglio non considerarle. Litigare per ste cose, maaaaa1 punto
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Buongiorno a tutti e a tutte. Mi spiace smontare le vostre supposizioni (ne faccio anch'io a iosa ?) tuttavia, paradossalmente, è più probabile che sia la banconota meglio conservata a provenire dal fronte che non quella più martoriata. Potrei anche sbagliarmi, non sono un esperto, tuttavia la questione è la seguente. Le due banconote sono diverse per piccoli particolari di stampa, ma soprattutto per il fatto che la prima reca la sovrastampa DEUTSCHÖSTERREICH, la quale distingueva le banconote dell'impero austro-ungarico (senza sovrastampa) da quelle della neonata Repubblica d'Austria (con sovrastampa) alle prese con transizioni economico-politiche e inflazione e incertezze varie. Il disegno delle banconote austriache era lo stesso del disegno delle banconote austro-ungariche. Anche ragionando sul fatto che il neonato stato austriaco possa aver sovrastampato la contromarca su banconote austro-ungariche già in deposito, mi sembra improbabile che possa averlo fatto su banconote già pesantemente usurate dal fronte. Per questo ritengo improbabile la provenienza dal fronte della prima banconota. Lascio la parola a chi ne sa più di me.1 punto
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Anch'io anni fa ne ho preso uno per qualche euro giusto per sfizio, il venditore (un negozio di numismatica) sosteneva che la carta fosse la stessa delle banconote da 500 euro, non so se sia vero ma non è per quello che l'ho presa semplicemente mi piaceva, ma da allora e rimasta sola (visto la moda adesso forse potrei pagarmi le vacanze)1 punto
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Complimenti @gallo83 ottima moneta. Mi sapresti dire il peso? ?1 punto
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Direi un ottimo pezzo che si va aggiungere alla tua bella collezione di emiliane! allego la scheda del catalogo: Ercole II - scudo d’oro del sole N.1 punto
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Senza contare che è l‘unica 500 lire I31 188503 mai stampata AL MONDO! peccato che ho già investito tutti i miei risparmi nella mille lire Montessori altrimenti…1 punto
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Medaglia devozionale e celebrativa, metallo bianco o bronzo argentato, 1926.- Roma.- D/Busto a dx di papa Pio XI.- R/ Reliquiario con il teschio coronato di S. Luigi Gonzaga, la medaglia fu emessa nel 1926 per celebrare i 200 anni della canonizzazione del Santo avvenuta nel 1726 da papa Benedetto XIII. Ciao Borgho1 punto
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A questo punto ho deciso di mettere in vendita uno dei miei pezzi migliori, a malincuore,....ho bisogno di fare cassa: Vogliate apprezzare l'unicità di questa 500 mercurio con dei meravigliosi tagli nei bordi tutti diversi fra loro. Vogliamo parlare degli angoli, no lasciamo stare non ne parliamo perché altrimenti ci ripenso e non la vendo più. Ma ciò che la rende rara è il nastro adesivo che risulta introvabile e che dà una consistenza, impermeabilità, compattezza e durevolezza alla banconota facendola diventare l'antenata delle banconote ai polimeri. La base d'asta partirà da € 1.999,99 e mi sembra un prezzo onesto e se qualcuno è interessato non mi contattate perché sono sicuro che per questa Mercurio i collezionisti si indebiteranno pur di aggiudicarsela.1 punto
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Bahrain, 500 fils 2000 al dritto : Monumento alla Perla , eretto nel 1982 in occasione del terzo vertice del Consiglio di cooperazione del Golfo, ospitato per la prima volta in Bahrain quell'anno. Il monumento consisteva in sei "vele" di dhow (tradizionale barca a vela araba), che rappresentano le sei nazioni membri del Consiglio, con una perla che simboleggia la loro unità e la storia della coltivazione delle perle del Bahrain. Il monumento è stato distrutto durante la rivolta del 2011. La mattina del 18 marzo 2011, il governo ha abbattuto il Monumento alla Perla, annunciando che il monumento era stato "violato" e "dissacrato" dalle "vili" proteste antigovernative, e doveva essere "ripulito".1 punto
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Ciao, ed è questo il mio più grosso rammarico. Purtroppo la colpa,tra virgolette,è proprio di noi che acquistiamo le monete(lo scritto e riscritto in molti miei post anche in questo a cui hai risposto) e che incrementiamo questo trend. I venditori( per fortuna non tutti) fanno il loro mestiere ed attaccano l'asino dove il padrone vuole cercando di guadagnare quando più possibile,li capisco è il loro mestiere e ci mancherebbe altro però quello che non accetterò mai è il "pataccamento" delle monete che dipendesse da me vieterei da domani mattina per legge! È una cosa per me e sottolineo per me e spero anche per molti altri(visto che sempre più spesso queste monete rimangono invendute o ritirate dalle aste) che mortifica la vera numismatica. È come distruggere dei reperti archeologici, eticamente inaccettabile. Alla prossima ANTONIO1 punto
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Ciao Rocco e grazie di condividere. Bello questo con asterisco 2 2 2 1 si trova "sempre" con il punto dopo Francia, io la reputo rara almeno come la rosetta a 5 petali 2 2 1 se non di più. A me questo in collezione manca e di recente non ne son passati, invece ho un esemplare con l'asterisco 1 2 2 2 ,quindi rovesciato, qui niente punto e legenda più lunga. Ecco le foto, nel Magliocca non è censito. Molto raro anche il tondello con la D girata peccato non si veda il simbolo sotto il nodo, in teoria dovrebbe essere una fiore a 5 petali 1 2 2 , ma come spesso capita queste monete non ci aiutano e tengono per loro certi particolari. Un caro saluto.1 punto
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La peste del 1894 Questa medaglia con un nastro rosso e oro mostra due medici professionisti, uno dei quali sta allontanando la morte, che aiutano un uomo malato. L'iscrizione sul retro della medaglia dice: "Per i servizi resi durante la peste del 1894". La terza pandemia di peste iniziò nel 1855 nella provincia cinese dello Yunnan e si diffuse in Cina, India, Australia, Africa, Europa e America fino al 1959. Questa pandemia causò più di 15 milioni di morti con più di 10 milioni di persone che morirono solo in India. Medaglia della peste, collezione del Museo Mütter La medaglia è specificamente di Hong Kong, dove nel 1894 il batteriologo Alexandre Yersin isolò il batterio responsabile della peste - Yersinia pestis. Quattro anni dopo il ricercatore Paul-Louis Simond ha dimostrato con successo che le pulci agiscono come un vettore per la diffusione della malattia. Encyclopaedia Britannica. (2017). Plague: Disease. Retrieved July 19, 2017. Frith, J. (April 2012). This history of plague- Part 1. The three great pandemics. Journal of Military and Veterans’ Health, 20(2). Retrieved July 19, 2017. Stenseth, N. (08 August 2008). Plague through history. Science, 321(5890). Retrieved July 19, 2017.1 punto
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Riprendo questa bella discussione di @Gallienus per condividere il mio ultimo acquisto, una mezza Piastra del 1846 secondo tipo. Mi mancava ancora questa tipologia e appena mi è capitata l'occasione non me la sono fatta sfuggire. Il Magliocca la riporta R2, ma penso sia un po più rara.1 punto
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