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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/12/21 in tutte le aree

  1. Pubblico anche qui la notizia di un importante ritrovamento di un grosso deposito votivo di più di 1200 monete ritrovate nella vasca sacra del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni in provincia di Siena. https://www.centritalianews.it/san-casciano-dei-bagni-strabilianti-capolavori-di-arte-dellantichita-riemergono-tra-le-offerte-nella-vasca-sacra-del-santuario-del-bagno-grande-il-sindaco-agnese-carletti-il-sito/ Notizia oltremodo interessante per noi appassionati perché queste monete erano in giacitura acquifera per cui nelle belle immagini che stanno girando possiamo apprezzare il gruzzolo di sesterzi appena estratto con le relative monete che esibiscono le tipiche patine Tevere (altrimenti dette patine fiume o water patina). Da notare anche la differente colorazione esibita da monete in oricalco e da quelle in rame. Lustratevi gli occhi! Mi sento di citare come ringraziamento e riconoscimento il gruppo archeologico Eutyche Avidiena per lo scavo e lo studio fotografico Gabriele Forti per le belle fotografie.
    11 punti
  2. Buon pomeriggio amici e ciao @Rocco68, il tuo esemplare è molto raro, monete con il dritto con lettere piccole/diverse se ne vedono abbastanza, invece monete con accoppiato dritto e rovescio con lettere piccole e rombo dopo il valore ne conosco 4 con la tua, ho schedato questa passata da Bolaffi che è in super conservazione. https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=2579&lot=951 La moneta in questione ha le lettere R e I più piccole e anche la P è diversa. Nella tua a mio parere manca il rombo dopo la data per via di una debolezza. Per quanto riguarda i 3 grana del secondo tipo sono ancora in alto mare nel classificarli, e sul discorso rami credo che il ramo di mirto (non è ulivo) e quelli di alloro senza bacche siano di due tipi : quelli frutto di un conio diverso, in cui l'usura non centra, e lo dimostra il fatto che ho esemplari in ottima conservazione e di bacche non c'è l'ombra. ; e invece esemplari in cui le bacche non ci sono per via dell'usura. Anche sapendo questo non è facile distinguerli, posso aggiungere che solitamente i rami senza bacche hanno la data spaziata e quelli con le bacche l'hanno non spaziata, ma non è sempre così. Sempre sul discorso rami, ho trovato rami di alloro con 11 foglie anziché 12, lì non è questione di debolezze ho usura ma è proprio un ramo differente, osservate l'estremità. Ecco le immagini dei miei esemplari senza bacche e del esemplare con 11 foglie Saluti. Cristiano. p.s. su quel nodo diverso nessuno si è espresso?? C'è un sacco ancora da dire su queste monete e sui vari abbinamenti tra rami , date spaziate e non, caratteri e punteggiatura, un giorno ne verremo a capo.
    5 punti
  3. Ciao Cristiano grazie per le ottime spiegazioni. Quindi il rombo dopo GRANA e dopo la Data sarebbe la tipologia più comune? Oggi mi è arrivata un 3 Grana che presenta appunto queste caratteristiche. Purtroppo la legenda non è molto leggibile. Cosa ne dici? Grazie Ciao
    4 punti
  4. Ragazzi va bene tutto, comprendo i prezzi alti, il mercato che tira, la boutique online...ma un sesterzio di Traiano comune a quasi 50.000 $? Senza pedigree e "venduto" tre mesi fa alla metà? Fosse stato almeno un Circo Massimo, una colonna Traiana, un Foro, una basilica Ulpia... Se questa moneta fosse stata mia e l'avessi data in consegna a loro da vendere all'asta secondo me non avrebbe passato i 5/6000 $. Colleziono e seguo il mercato da anni e sarei pronto anche a scommetterci qualcosa... Quando vedo queste cose l'unica spiegazione che mi do di solito è che il pezzo in questione sia di proprietà della stessa casa d'aste (o del suo proprietario..), per cui a volte viene il dubbio che ci siano "manovre" collegate per una sorta di costruzione di pedigree e di un risultato d'asta che ne attruibuirebbe una valorizzazione data dal mercato, in attesa poi di un successivo passaggio in cui si attende il cliente facoltoso di turno al quale è stata "apparecchiata"... Ovvio sono solo supposizioni ma non sarebbe la prima volta e sono pratiche che abbiamo sospettato in essere anche in altre vendite al di qua dell'oceano (ricordo alcuni interessanti casi anche con la grande K..o la nuova L..)
    3 punti
  5. Cristiano, sai spiegarmi il motivo per cui alcuni 3 Grana presentano le bacche nel ramo di alloro e olive nel ramo d'ulivo e altri esemplari come il tuo no? Quali sono più comuni e quali più rari?
    3 punti
  6. Una moneta straordinaria, uno dei due soli esemplari esistenti (ma l'altro è in un museo, quindi questo è l'unico disponibile per il mercato) viene proposta da Heritage nella sua prossima asta del 18 agosto. Il prezzo, come di prammatica, è per pochi eletti, ma noi possiamo comunque raccontarne la storia... e sognare La moneta è un pattern, una moneta di prova in vista di un possibile cambio del disegno della eagle, il pezzo d'oro da 10 dollari, che poi non si concretizzerà, se non molto più tardi, e con disegni totalmente diversi. Siamo infatti nel 1878, anno di emissione dei primi dollari Morgan, e l'incisore venuto dall'Europa non poteva non riproporre lo stesso disegno della moneta che gli avrebbe dato fama immortale. Il dritto presenta la famosa testa di Liberty modellata su Anna Williams, ma con un berretto frigio diverso e nessuna corona di cereali. E PLURIBUS è iscritto intorno al bordo a sinistra, con UNUM a destra e la data sotto. Il rovescio, mostra un'aquila con le ali alzate, che tiene un ramo d'ulivo nell'artiglio destro e tre frecce nella sinistra. IN GOD WE TRUST è scritto in lettere gotiche tra le ali. La legenda UNITED STATES OF AMERICA è nel giro, con TEN DOL. sotto. Rispetto al disegno del dollaro, manca la corona d'alloro. Come già in altre occasioni, la Zecca mise in competizione Charles Barber, l'incisore-capo, e George Morgan, chiedendo a entrambi di preparare nuovi disegni per le monete da 5 e 10 dollari. A quanto pare, sia dei modelli di Barber che di quelli di Morgan, furono prodotti in oro solo due esemplari per tipo. Queste monete erano organizzate in set di quattro monete, con ogni set contenente un esemplare dei disegni di Barber e Morgan per entrambe le denominazioni. Entrambi i set sono stati mantenuti intatti attraverso diversi passaggi di mano, prima di essere divisi. Il set contenente la moneta offerta da Heritage era noto alla comunità numismatica fin dal 1884, ed è rimasto integro per quasi 100 anni: le monete, infatti, furono separate solo nel 1976-1978. L'attuale proprietario ha acquisito la moneta nel 2008, e ora ha deciso di rimetterla sul mercato: come detto è l'unico esemplare disponibile, poiché l'altro riposa da oltre un secolo nella collezione della Biblioteca di Stato del Connecticut. La moneta, classificata da PCGS come PR66 Deep Cameo, presenta le superfici arancio-oro perfettamente conservate, con riflessi verdi e lilla in aree selezionate. L'effetto generale è una gioia per gli occhi Per chi, avendo da parte qualche risparmio, volesse tentare l'acquisto, ecco il link all'asta: https://coins.ha.com/itm/patterns/1878-10-ten-dollars-judd-1581-pollock-1774-r8-pr66-deep-cameo-pcgs/a/1333-3213.s?ctrack=1946202&type=collectorc-img1-coinus-news-tem081021 Le offerte hanno per ora raggiunto i 260.000 dollari, ma manca ancora una settimana, saliranno sicuramente, e non di poco petronius
    2 punti
  7. Altro esemplare di GRANA 3 con asterisco a 7 punte e punto dopo FRANCIA.
    2 punti
  8. Il genio che ti prende sul serio non manca mai ? PENTITI, SEI ANCORA IN TEMPO
    2 punti
  9. Altre immagini dallo scavo, vicino alle polle antiche oggetto di scavo ci sono oggi quelle moderne ancora usate per il bagno in acque calde termali. Anche una ricostruzione di come doveva essere il santuario antico con la vasca sacra.
    2 punti
  10. Ciao, avevo letto la notizia preliminare dove parlavano di "centinaia di monete", di una statua di bronzo e di una pietra scolpita con un toro. https://www.intoscana.it/it/articolo/svelato-il-tesoro-di-san-casciano-dei-bagni-centinaia-di-monete-doro-un-toro-scolpito-e-un-putto-in-bronzo/ Ma che spettacolo le foto di oggi! Non sono verdi ma sono spettacolari, con intatto il fascino di 2000 anni di Storia... altro che l'obbrobrio di un paio di due giorni fa, svilito e "denudato" dei segni del tempo! Ciao Illyricum
    2 punti
  11. Portogallo, 200 escudos 2000 ; dedicata a Ferdinando Magellano. Al dritto: la nave "Vitòria", unica a completare la circumnavigazione del globo terrestre. A bordo vi era Antonio Pigafetta che avrebbe pubblicato in seguito il diario di bordo della spedizione.
    2 punti
  12. Con tutto il rispetto, credo che la tendenza sempre più diffusa a essere "di manica larga" nel grading stia ormai distorcendo sempre più il senso di cosa significhi ogni step valutativo. Se questo da te linkato è un BB (allego immagine di seguito)... beh... la situazione è più grave di quello che credevo. Un BB implica che la moneta sia pienamente leggibile, ed è pacifico che questa non solo ha perso diversi dettagli (il ritratto ha chiaramente perso molta della sua espressività, e diversi rilievi nel rovescio sono molto compromessi e leggibili con difficoltà; vedasi i numeri romani) Perchè invece di prendere a modello cosa dice tizio o caio, non ci si sofferma nel capire e nello sviluppare il proprio gusto estetico? la chiave di lettura (nel vero senso della parola ) è tutta li. Allego quello che è un buon BB, non stentato e a cui non è stato regalato niente; un buon BB insomma come si deve, degno di tale grading (tra l'altro con gradevole patina e senza colpi al bordo) Prendo a prestito le tue stesse parole prese in questa discussione https://www.lamoneta.it/topic/200661-cambi-casa-d’aste-crippa-numismatica-1962-milano-21-settembre-2021/?do=findComment&comment=2215841 Ecco perchè sempre più spesso si nutrono dubbi sul grading di monete decimali anche semplici da valutare. Più e più interventi per stabilire se un Littore è o non è BB... preciso: non è una riprensione, assolutamente e ci mancherebbe! È una semplice ma onesta constatazione di un fatto che ormai è realtà: si guarda il cartellino, (poi, se è "d'epoca" sembra valere anche di più), la firma (come se anche il migliore dei Maestri fosse un Dio non soggetto a sbagliare mai... con ogni rispetto parlando s'intende!) e via, si acquista. Quando invece, si dovrebbe guardare la moneta e basta... Perdonate la schiettezza, che diventa sempre cosa dura da accettare, ma alla fine dei conti questo è ciò che accade. Se si vuol fare numismatica seriamente, questo è... Cordialmente Fabrizio
    2 punti
  13. Buonasera a tutti, spesso mi capita di osservare le mie monete da altri punti di vista e ogni tanto si aggiungono nuovi elementi da analizzare, questa mia Piastra è quella che in assoluto mi ha dato più da pensare, per l'aspetto,per una leggera differenza di peso rispetto alla media, ma tutto il resto e molti pareri di Amici hanno confermato quello di cui ero sicuro, la sua bontà. Veniamo al dunque, osservando la corona e confrontandola con altre di esemplari dello stesso millesimo, ho notato la presenza di almeno due barre che l'attraversano, potrei sbagliarmi ed è per questo che chiedo il vostro aiuto. Avevo pensato a degli esuberi ma non ne sono convinto. Grazie a chiunque interverrà. Saluti Alberto
    1 punto
  14. Ciao sempre se vuoi mi potresti spiegare il finale del tuo ultimo intervento? Io non l'ho capito!..... ANTONIO
    1 punto
  15. Bellissime immagini, che testimoniano un passato glorioso tanto lontano, speriamo di riuscire a custodire questi tesori in tutta la loro bellezza per le generazioni future.
    1 punto
  16. I primi segni si sono già intravisti , quindi occhio...
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  17. Ciao Beppe, no non sono le più comuni, io scrivevo che trovare il dritto con lettere piccole/diverse è tutto sommato facile ma l'abbinamento con il rovescio con lettere piccole e rombo dopo valore e data è invece raro, il tuo esemplare sembra rientrare (sto guardando da cel) in questo secondo tipo, unica differenza rispetto all'esemplare di Rocco è la presenza delle bacche, anche nel esemplare segnalato nel link https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=2579&lot=951 le bacche sono presenti. Nell'esemplare di Rocco le bacche probabilmente sono assenti per via del conio stanco o sporco, ma non è detto. Tanto per complicarci la vita esistono anche esemplari con dritto e rovescio con lettere piccole, con punto dopo la data ma senza punto dopo il valore...vi assicuro che non è facile confrontare e incrociare il tutto, soprattutto senza avere le monete in mano, io un pò alla volta sto cercando di raccogliere tutto per poterlo confrontare dal vivo ma ci vorrà tempo. Intano complimenti per la nuova arrivata.
    1 punto
  18. 1 punto
  19. Aggiungo anche questo contributo sugli scavi: https://www.archeologiaviva.it/14925/san-casciano-dei-bagni/ Ciao Illyricum
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  20. la moneta è sicuramente autentica e non è stata bulinata, mostra quelli che possono sembrare del segni di pulizia ma niente di più.
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  21. Io però direi, pensandoci, anche il grande Ettore Majorana https://it.wikipedia.org/wiki/Ettore_Majorana
    1 punto
  22. Vedo che le alte temperature cominciano a lasciare tracce?
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  23. Tornando alla moneta che ha dato inizio alla discussione: a mio parere, qui Bazzoni è stato un po' di manica larga e già il q.BB è raggiunto a stento. Al R/ le date sono quasi scomparse, altrettanto il motto è quasi cancellato nell'incipit. Al D/, come già detto, i baffi presentano forte usura. È una moneta che non comprerei, non tanto per la bassa conservazione, quanto per l'usura non uniforme. Ci sono monete che hanno perso lustro e presentano usura, ma sono dei BB gradevoli e degni di stare in collezione perché si presentano uniformemente consumati. Io la vedo così. Certo, se poi uno cerca la moneta per interesse storico, soddisfazione personale e magari con la speranza di lasciare qualcosa di valore conservato nel tempo ai posteri, allora è meglio aspettare un po' di più e puntare - se possibile - su un esemplare in alta conservazione. Posto, come usualmente, un esemplare in buona conservazione (già presentato altre volte) per confronto e studio:
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  24. Ciao FFF , in senso assoluto, certamente sì. Solitamente sui Sigilli compaiono stemmi araldici, oppure monogrammi a altri simboli "leggibili", ma nulla vieta che uno crei un logo di fantasia , senza alcun significato apparente : contento lui...... Dovendo crearmi un sigillo Io non lo farei : preferirei qualcosa di più personale, che mi appartenesse, ma se optassi invece per uno scarabocchio il risultato sarebbe uguale ; o no ? ? Buon pomeriggio.
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  25. ...altre ricerche sono in corso... ?
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  26. Concordo. Chi più può spendere, giustamente cerca di tutelarsi ricercando monetazione che possa tenere/guadagnare valore. Chi si accontenta, o vuole accontentarsi, tale parametro può valutarlo meno importante rispetto ad altri aspetti.
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  27. Considerando la posizione "non deturpante", penso che la "D" possa essere una contromarca che identifichi la collezione di un privato o di un museo, di cui la lettera è magari l'iniziale. Usanza fortunatamente passata di moda...? Ciao, RCAMIL.
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  28. Il modo di collezionare è sempre altamente soggettivo e questo è in fondo il suo fascino. A me personalmente affascinano monete anche (e soprattutto) in modesta conservazione, l'importante è che mi trasmettano emozioni. Quello che invece voleva dirci @Scudo1901, è che se uno colleziona (si tratta soprattutto di grandi collezionisti) nella speranza un domani di ricavarne anche un profitto, si deve concentrare solamente sulle alte conservazioni che sono le uniche che hanno una possibilità di rivalutazione nel tempo. Personalmente intendo la numismatica come studio e come pura passione e non guardo assolutamente le possibili rivalutazioni, ma comprendo benissimo che per i grandi collezionisti (per chi investe cifre importanti) il discorso sia diverso dal mio.
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  29. Ciao Roberto, interessante il tuo Giulio "del possesso" contromarcato. È il primo che vedo, e scorrendo anche gli esemplari su acsearch non ne ho trovato di analoghi. La mia impressione è che si tratti di una contromarca abbastanza "recente", perché il carattere di quella D mi sembra piuttosto moderno...non ho idea di quale possa essere il significato. In merito invece alla circolazione di questi Giuli antecedenti alla famosa riforma del 1733, qualche chiarimento lo possiamo ritrovare spulciando il sempre ottimo De Caro-Londei. Viene riportato infatti che "...l'8 luglio 1734, fu stabilito, anche per evitare la presenza contemporanea sul mercato di nominali identici quanto a valore nominale, ma di peso diverso, di procedere ad un ritiro delle monete d'oro e d'argento emesse prima della riforma, invitando i privati a versarle in zecca al prezzo di scudi 11.70 la libbra per le monete d'argento e di scudi 175.50 la libbra per quelle d'oro". Gli autori inoltre sottolineano come dal 1730, anno di elezione del nuovo pontefice, al 1733 le emissioni argentee della zecca di Roma erano state piuttosto limitate e non furono coniati i nominali maggiori, come i testoni (tutti successivi al 1733), ad eccezione dell'unica (e ultima!) piastra dell'Abbondanza del 1731, che tuttavia ebbe esclusivamente un carattere di prestigio essendo stata coniata in un numero limitatatissimo di pezzi, all'incirca 1564. Gli autori proseguono riportando che "...nel periodo compreso tra l'elezione del pontefice e il 12 luglio 1733 [...] tutte le emissioni furono scarsissime tanto in oro che in argento... Il totale delle monete coniate dalla zecca di Roma per un periodo di tre anni e nove mesi ammontò ad appena 114.455 scudi e 74 baiocchi". Pertanto, da quanto sopra detto, possiamo concludere con relativa sicurezza che i questi Giuli preriforma circolarono fino all'8 luglio 1734, quando iniziò il loro ritiro in conseguenza della riforma del 1733, e quindi per circa un anno circolarono contemporaneamente i nuovi giuli riformati assieme a quelli vecchi, che furono tollerati proprio in virtù del loro scarso numero, fino a quando vennero ritirati a partire dal luglio 1734. Michele
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  30. opto per Sigismondo Pandolfo Malatesta https://it.wikipedia.org/wiki/Sigismondo_Pandolfo_Malatesta ed il Gattamelata https://it.wikipedia.org/wiki/Gattamelata
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  31. Più piccole soprattutto le lettere I e R
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  32. LOUIS-PHILIPPE I: Médaille de récompense, La Vacciné, Conseil général du département du Nord. Type : Médaille de récompense, La Vacciné, Conseil général du département du Nord Date: 1833 Metal : silver Diameter : 41 mm Engraver ANDRIEU Jean-Bertrand (1761-1822) Weight : 36,13 g. Edge : inscrite : CONSEIL G.AL DU DEP.T DU NORD. + lampe Puncheon : Lampe (1832 - 1841) https://www.cgbfr.com/louis-philippe-ier-medaille-de-recompense-la-vaccine-conseil-general-du-departement-du-nord-sup,fme_602024,a.html
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  33. Non è così purtroppo. I numismatici italiani, anche quando riuniti in associazione, non solo fan valutazioni soggettive ma parlano addirittura lingue diverse. Faccio un esempio. La stessa moneta potresti vederla indicata da un professionista come BB-SPL, ma anche BB+/qSPL, oppure "hairlines altrimenti SPL" piuttosto che SPL "colpo al bordo". Non ci sono canoni condivisi soprattutto nella valutazione delle problematiche che esulano dalla normale usura. Spesso sul cartellino viene indicata una sigla onnicomprensiva che vorrebbe fondamentalmente indicare una classe di prezzo: la somma di pregi e difetti fa si che "secondo me" vada pagata come BB-SPL. Col tempo si affina il gusto. Si arriva a capire che è molto meglio un BB uniformemente usurato piuttosto che una moneta con rilievi da SPL ma lucidata o altrimenti maneggiata. "l'avevo presa su ebay, sembrava un affare. Pagata meno della quotazione in BB. Ora non la riesco a rivendere...e non riesco manco a guardarla accanto alle altre..." A chi non è capitata una situazione del genere agli inizi? Tutto gira attorno al gusto e alla capacità dell'oggetto di soddisfarlo. Ciò va capito velocemente, come va capito che leggere i cataloghi come quotazioni di borsa non ha alcun senso. Prima ci si arriva più si risparmia. Buona giornata.
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  34. Buonasera a tutti, @favaldar, mi perdonerai ma sono in vena di collegamenti storico/numismatici, ho trovato un interessante articolo del quotidiano La Repubblica di qualche anno fa, mi ha colpito l'inquadramento storico/politico che ben si sposa con il millesimo oggetto della discussione, e del particolare delle torrette capovolte che lasciano pensare. Per carità, lavoro di fantasia, soprattutto a quest'ora. ? Magari lo trovate interessante anche voi. Saluti Alberto Spinuzza il martire di cefalù è il 1856 e la Sicilia lotta in nome della libertà, del tricolore, medita la vendetta contro i borboni che selvaggiamente reprimono ogni opposizione. Il 25 Novembre di 150 anni fa la rivoluzione arriva Cefalù, dopo essere passata da Corleone. Due storie legate a doppio filo dall' amicizia e dalla comune militanza nelle schiere dei rivoltosi, che nel 1848 aveva accomunato il barone corleonese Francesco Bentivegna e il cefaludese Salvatore Spinuzza. Allo scoppio dei disordini corleonesi Palermo non è pronta a sostenere le due nascenti insurrezioni, e non lo farà. Eppure, nonostante le evidenti debolezze di una rivoluzione senza l' aiuto della città, Bentivegna decide di andare avanti. E forse temendo di essere fermato trascina anche l' amico Salvatore in un' anticipazione della rivolta che il comitato generale antiborbonico ha programmato per il 12 gennaio del nuovo anno, in memoria dello scoppio dei moti del '48. Due sommosse che purtroppo sono destinate a durare solo poche ore. Vinta Corleone il 24 novembre e catturato Bentivegna - che il 20 dicembre, appena un mese dopo, verrà giustiziato - i borboni arrivano per via mare a Cefalù e al largo del bastione della cittadina minacciano di bombardare la riva che ha alzato il tricolore in segno di sfida. Spinuzza e i suoi quattro compagni di lotta - Alessandro Guarnera, Andrea Maggio e i giovanissimi fratelli Nicolò e Carlo Botta, di 19 e 22 anni - non hanno l' appoggio dei concittadini. Anche per questo la resistenza non è possibile, in cinque contro i borboni, contro la chiesa che condanna la rivolta e contro gli stessi compaesani, famosi nei paesi confinanti per essere tradizionalmente accondiscendenti a tiranni e potenti. Isolati e inerti. Non arriva neanche la solidarietà promessa dai centri vicini. I plotoni dei rivoluzionari pronti a partire in aiuto dei cinque giovani oppositori vengono fermati dai chierici che non permettono l' arrivo delle truppe. Ma ad essere catturate, quella notte, saranno soltanto quattro donne: la madre dei fratelli Botta, Concetta Miceli, con le due figlie Elisabetta e Giuseppina, insieme alla sorella di Spinuzza, Gaetana. A differenza di quanto accaduto a Corleone, a Cefalù i cinque rivoluzionari riescono a fuggire, spostandosi per le vicine campagne raggiungono Pettineo. Lì trovano rifugio in un casolare che li ospiterà fino a febbraio, quando verranno traditi e catturati dopo nove ore di resistenza. Un mese dopo, il 14 marzo, a soli 25 anni, Salvatore Spinuzza viene fucilato di fronte alla sua abitazione, senza il conforto della famiglia vicina - coercitivamente trasferita a Gratteri - pronunciando l' ultima frase: «Possa il sangue mio e dell' amico Bentivegna essere la salvezza della Patria». Diversa la sorte dei suoi quattro compagni, per i quali la pena capitale verrà commutata in 18 anni di lavori forzati, con un decreto di grazia a firma di Ferdinando II, datato al 30 marzo successivo. Appena 16 giorni dopo la morte dell' amico Spinuzza. Il traditore, che ha svelato alla polizia borbonica il luogo dove i fuggiaschi erano nascosti è Vincenzo Fratantoni, passato alla storia della città di Cefalù come "mercante di sangue". Aiutato da monsignor Salvatore Fertitta, che gli era vicino più per fede politica che per carità cristiana, Fratantoni si sarebbe recato nottetempo a Termini Imerese, a cavallo e sotto mentite spoglie femminili, per informare l' allora direttore di polizia Salvatore Maniscalco, nelle cronache del tempo definito «terribile». Quattro anni dopo il tradimento - nel 1861 - Vincenzo Fratantoni tenta di rientrare in città, ma il ritorno gli viene impedito da una petizione popolare intitolata "Il Mercante di Sangue Vincenzo Fratantoni", promossa proprio da Andrea Maggio e da Carlo Botta, diventato comandante dei militi a cavallo. è una pagina di storia di un Risorgimento difficile, in una Sicilia ostile ai cambiamenti. Una storia raccontata soltanto da pochissimi documenti ufficiali. Uno lo riporta Vincenzo Consolo nella prefazione de "Il sorriso dell' ignoto marinaio". è una dedica a Spinuzza scitta da Francesco Guardione nel 1906: «Lutto e pianto immenso desolarono Cefalù, la città natia, che vide passare per le armi il suo amato figliolo». Su queste vicende e sulla figura del martire cefaludese è di prossima uscita - il 3 dicembre - il nuovo libro dello storico locale Nico Marino. Titolo: "1856". Ma la storia di Spinuzza è anche diventata spettacolo teatrale portata in scena alle 21 di venerdì e di sabato a Cefalù, al cinema Di Francesca. Lo spettacolo, scritto diretto e interpretato dall' attore cefaludese Marco Manera, si intitola "1856: Storia di Pupi e di Pupari" e racconta la Sicilia più dura, quella in cui i pupari sono difficili da estirpare. Uno spettacolo senza un lieto fine immediato che vuole ricordare che «la rivoluzione è una nave destinata a navigare sul sangue di chi la fa». PAOLA CASTIGLIA 22 novembre 2006 La repubblica
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  35. @Josh81 Tanto per capirci senza fare tante storie: "Perculare" lo dice davanti allo specchio di casa sua che è la sede appropriata, considerando che il sottoscritto non intende "perculare" nessuno; non sono un "sapiente" anzi mi sforzo sempre d'imparare qualcosa dal prossimo benché questo non vuol dire bersi tutte le corbellerie che girano, specie sul web, e men che meno fare finta di niente di fronte ad esse; siccome, se le interessa, considero la Chiesa una delle poche istituzioni ancora valide in Italia, sono intervenuto per citare il problema del rapporto tra Dio e l'Uomo nel magistero di Francesco e quello del rapporto tra la Chiesa e la c.d. borghesia: sempre che le interessa, ragioni su queste cose e ci dica cosa ne pensa; sul concetto filosofico di "chi può dire e chi può non dire" si ricordi che prima di internet certe sciocchezze sarebbero rimaste confinate nei bar o nei circoli domenicali: oggi diventano "grandi notizie". Vedasi no vax, no tav, Francesco Antipapa e forse ce ne sono altre... Siccome più Utenti le hanno fatto presente le incongruenze temporali, le labili fondamenta giuridiche e le motivazioni di opportunità politica sottese alle affermazioni dei Docenti da lei citati, cerchi di capire che una sciocchezza rimane tale anche se gridata dalle folle scalmanate. Saluti.
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  36. Hai rotto le palle. Sono tre giorni che scocci con le tue stupide richieste e noi ti stiamo dietro. Ti abbiamo spiegato tutto, ora basta. Ho un metro e mezzo di neve fuori casa da due giorni...Le strade sono bloccate dagli alberi. Senza acqua... Senza luce... Oggi tre scosse di terremoto da 5.4 Richter. Riesco a collegarmi due minuti al forum per rilassarmi e devo leggere ogni volta le tue stupide richieste. Ora basta. La pazienza é colma. Regolati. La presente discussione é chiusa. Ti invito a non aprirne altre perché tanto te le chiudo ugualmente. Leggi il regolamento, informati bene su quello che hai, sul suo valore e su cosa e sul valore di quello che vorresti. Poi forse ne riparliamo.
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  37. concordo pienamente con massenzio. Ma prima di dare pareri a caso, non è meglio pensarci un po?
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