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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/08/21 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti, oggi Vi volevo presentare questo testone che da poco ho aggiunto alla mia raccolta. INNOCENZO X (1644-1655), Roma, TESTONE (Munt 31) D/: Busto a testa nuda a destra, con piviale ornato di mezza figura di S. Pietro e due croci, fibbia gemmata. INNOCENTIVS . X . PON . MAX . A . II R/: S. Pietro seduto su sgabello a sinistra, tiene la destra alzata in atto di benedire e con la sinistra le chiavi oblique e infuori appoggiate alla spalla. S . PETRVS . ALMA . ROMA Es.: 16-45 ai lati dell'armetta del cardinale Gil de Albornoz y Carrillo, presidente della camera apostolica. T/: Liscio Peso: 9.33 g Prima di effettuare l'acquisto, come sempre e soprattutto quando di tratta di monete "particolari", avevo studiato un po': questo testone è mancante in tutte le principali collezioni di monete papali; non ho rilevato dalle mie ricerche nessun passaggio sul mercato registrato. Nel MIR viene illustrato accoppiando il D/ del Munt 29 con il R/ del Munt 31. Dichiarato "Inedito" dal Muntoni con riferimento al Museo Civico di Bologna. Mancante nel CNI e nel Serafini, il Martinori nei suoi "Annali" lo riporta facendo riferimento allo Scilla, pag 87. Riportato anche dal Cinagli, pag 229 n. 52. E' indubbio pertanto che stiamo parlando di una moneta della più esimia rarità! Con le informazioni in mio possesso ho provato ad approfondire, pertanto ho contattato il Museo Civico-Archeologico di Bologna che possiede una importantissima collezione numismatica, ed in particolare la sezione di monete di zecche italiane conta circa 20.000 esemplari di cui 13.000 provenienti dalla collezione Palagi, indirizzando la mia mail alle due curatrici della sezione numismatica, con la richiesta di confermare la presenza di questo esemplare come presente nelle raccolte del museo e se possibile averne una foto a puro scopo documentale. In capo a tre settimane, la gentilissima e disponibilissima curatrice del museo, Dott.ssa Giovetti, mi ha risposto come segue: "...Le confermo che l'esemplare indicato dal Muntoni (anche se erroneamente con legenda PAVLVS) è conservato presso le collezioni numismatiche del Museo Civico Archeologico di Bologna. Le invio in allegato le immagini dell'esemplare (inv. n. 67708 Collezione Palagi) che sono ad esclusivo uso personale..." Sono stato davvero contento di aver ricevuto questa risposta che conferma che la moneta in oggetto può essere definita pezzo da museo, essendo questo l'unico esemplare di cui si abbia notizia. Come avete letto, le foto non le posso pubblicare, ma il rovescio lo potete vedere sulle tavole del Muntoni che riporto, foto che viene ripresa anche dal MIR e che vi allego: l'esemplare è infatti riconoscibile per le macchie scure sui campi. Tra le altre cose, come giustamente rileva la curatrice, Muntoni errò nella classificazione, riportando al R/ la legenda S . PAVLVS, al posto di S . PETRVS. Forse c'era poca luce quando Muntoni lo andò a vedere al museo a Bologna!! Un altro elemento lasciato in sospeso da Muntoni è l'attribuzione dell'armetta al R/ che riporta come "non identificata". Recentemente invece, è stata fatta luce anche su questo aspetto, grazie alla pubblicazione avvenuta su PN nel gennaio 2018, in un articolo che mi è stato gentilmente fornito da @Giov60 che ringrazio e a cui rimando per chi volesse approfondire. Buona domenica! Michele
    6 punti
  2. Le monete indiane dell'epoca dei Janapada rientrano tra i miei interessi numismatici, trattandosi, in larga parte, di alcune tra le prime monete ad essere mai state emesse (noto che sono passati ormai 6 anni da quando iniziai a interessarmi a queste monete!): Dopo molto tempo dall'ultima volta, sono finalmente riuscito ad aggiungere alla mia raccolta un'altra moneta di questo periodo. Si tratta di ½ karshapana, in argento, dal peso di 1,5g per un diametro di 10-11mm. Il dritto presenta un triscele, mentre il rovescio è liscio. Dal momento che esiste una serie attribuibile allo stesso Janapada che presenta una raffigurazione anche al rovescio, è possibile ritenere che l'esemplare in oggetto faccia parte di un'emissione precedente, risalente al 400-350 a.C. L'attribuzione è stata oggetto di dibattito: Rajgor, infatti, non ha attributo questa moneta ad alcun Janapada, classificandola come monete della città di Babyal, presunto luogo di ritrovamento di alcuni di questi esemplari. Mitchiner, invece, ritiene che l'attribuzione di Rajgor sia errata, dal momento che tutti gli esemplari noti provengono da Sugh, nel distretto di Ambala: pertanto ha attribuito le monete al Janapada di Kuru, peraltro non lontano dalla città di Babyal: http://coinindia.com/galleries-kuru.html Dovrei riuscire ad acquistare il libro di Rajgor nei prossimi mesi (dopo anni di ricerca...). Per ora, come classificazione mi è stata suggerita Rajgor 427, visto che la serie 426 dovrebbe essere più leggera: http://www.worldofcoins.eu/forum/index.php/topic,51288.0.html Ecco una (pessima) immagine della moneta: E una visione d'insieme della raccolta: Ogni commento è benvenuto. Matteo
    3 punti
  3. 3 punti
  4. Molto interessante questo articolo, https://www.ilfoglio.it/salute/2021/08/07/gallery/-a-venezia-il-green-pass-c-era-gia-nel-500-e-oggi-ve-lo-raccontiamo--2758497/
    3 punti
  5. - che nessuno s'è filato i miei foglietti (molto artigianali), stampati con tanto amore, in cui introducevo il senso della mia piccola esposizione. ??? ? Forse ho alzato troppo l'asticella per un pubblico generalista? Forse non sono stato io in grado di mettere in piedi un discorso sufficientemente coerente e organico. Comunque, che fantastico mondo è il mondo dei collezionisti... Al suo interno è rappresentato ogni tipo umano. Non sono un grande ammiratore di Fellini (i gusti son gusti), ma devo dire che in tutto il suo onirismo, in tutto il suo realismo magico, avrebbe forse ben rappresentato il mondo di noi collezionisti. Saluti.
    3 punti
  6. Secondo me non è tanto "saperlo fare" ma avere un'idea di "come farlo". Il mio l'ho fatto con un piccolo banco sega da 80 euro, martello, cacciavite e buona volontà.
    3 punti
  7. Buongiorno a tutti e buona domenica, Inizio la mia giornata Numismatica, proponendo questa discussione sulle monete della repubblica Napoletana del 1648, (ovviamente chiedo scusa in anticipo nel caso già ci fosse una discussione analoga chiedendo al @cdc di chiudere la presente in tal caso). Mi farebbe piacere se anche altri partecipassero postando le proprie monete inerenti questo accadimento, sono 5 le tipologie, due del 15 grana, poi la Pubblica, il Grano e il Tornese. 5 Tipologie per mettere insieme una interessante Collezione. ? Io ho iniziato con il Grano che oggi vi presento Grano della Repubblica Napoletana anno 1648. Inasta Asta 94 ora Collezione Litra68 Al diritto HEN.DE.LOR.DVX.REIP.N scudo coronato con all'interno la scritta SPQN. Rovescio :^HINC^ET^VBERTAS^1648; Frutta e spighe in un canestro decorato, a sinistra le sigle GA/C e a destra la X (mi sembra di leggere nel mio esemplare) come contrassegno. Catalogato al n'4 pag. 258 del Manuale '' La Moneta Napoletana dei Re di Spagna nel periodo 1503 - 1680'' di Pietro Magliocca. Alcuni cenni Storici sulla Repubblica Napoletana del 1648. Fonte Wikipedia. La prima Repubblica napoletana fu una breve entità politica seicentesca, creata a Napoli dopo la fine della rivolta popolare, animata da Masaniello e Giulio Genoino, contro il regime vicereale spagnolo. Nonostante le forti specificità delle vicende napoletane di quel periodo, la sua storia deve comunque essere inquadrata all'interno delle vicende europee legate alla guerra dei trent'anni e alla rivalità tra Francia e Spagna. Fu guidata da Enrico II di Lorena, duca di Guisa, discendente di Renato d'Angiò. La repubblica sopravvisse dal 22 ottobre del 1647, quando fu dichiarata da Gennaro Annese, fino al 5 aprile 1648, data della caduta del forte di Nisida e del rientro in città delle truppe spagnole. Ma chi era Enrico di Lorena? Fonte Enciclopedia Treccani Guisa, Enrico II duca di. - Quinto duca di G. (Blois 1614 - Parigi 1664); figlio cadetto del duca Carlo, destinato alla vita ecclesiastica e arcivescovo di Reims a quindici anni, per la morte del fratello maggiore e del padre (1639-40) divenne capo della casa. Sostenitore del conte di Soissons nella sua ribellione, fu (1641) condannato a morte in contumacia dal parlamento di Parigi, ma ottenne il perdono (1643) e anche il ducato, che era stato confiscato (1632) al padre. Dopo la rivolta di Masaniello si recò a Napoli, incoraggiato da Mazzarino, per sostenervi le pretese della casa di Lorena alla corona di Napoli. Proclamato capo della Repubblica napoletana, fu (1648-52) prigioniero degli Spagnoli; ritentò l'impresa (1654), ma anche questa volta non mantenne a lungo il possesso della città. Spero di avervi fatto cosa gradita. Saluti Alberto
    2 punti
  8. Salve. Apro con 1 Dollar Stop COVID-19 Real Heroes https://en.numista.com/catalogue/exonumia235501.html È un’emissione di fantasia dell’isola di Anguilla nei Caraibi, che raffigura sul diritto l’anno, lo stemma e il nome della località e il valore. Sul rovescio l’immagine simbolo dei veri eroi in prima linea contro il coronavirus.
    2 punti
  9. Accolgo con piacere il tuo invito @Litra68 postando il mio Grano, con simbolo del coniatore F Peso grammi 5,30 Diametro 24 millimetri
    2 punti
  10. Ho provveduto, nel limite del possibile, ad ingrandire la porzione del ritratto di Ferdinando Carlo Gonzaga in cui esibisce la medaglia dorata, affiancandola all'immagine della medaglia a cui Maestri e Raviola penso facciano riferimento. Io nella medaglia del ritratto ci vedo una chioma fluente verso le spalle (notare il boccolo di ricci, più profondo rispetto a quelli più in rilievo, evidenziato con la linea rossa) e non un grosso "chignon" che raccoglie i capelli sulla nuca; propenderei quindi proprio per l'ostentazione del proprio ritratto in una medaglia in cui viene proclamato il contrastato dominio su Guastalla (grazie al matrimonio con Anna Isabella Gonzaga di Guastalla), Casale Monferrato e Mantova. A sfavore della medaglia del Pisanello penso sia da considerare anche il fatto che Cecilia Gonzaga (figlia di Gianfrancesco I Gonzaga) fu una giovane pia e studiosa (ben lontana dai costumi di Ferdinando Carlo) che scelse la vita monastica, tanto da essere poi santificata; notevole la distanza epocale (1426 - 1451 contro il 1669 - 1708), scarsi i legami parentali e nessun legame dinastico utile a sottolineare le doti del poco dotato duca di Mantova. Inoltre, La medaglia dedicata a Cecilia dal Pisanello, da quel che mi risulta, fu realizzata solo in bronzo; quella rappresentata nel ritratto mi sembra evidentemente d'oro o dorata... Ovviamente questo è solo il mio parere un caro saluto Mario
    2 punti
  11. Martino V - Zevva di Avignone - Patac da 4 denari D/ chiavette dec. MARTINVS V / PP||°||PP||° R/ + SAN TVS PET RVS / grande croce passante la legenda con chiavette (2° e 3° quarto) e anelletto (1° e 4° quarto). Muntoni 38 - MIR 287 - R2 PS. In Muntoni segnalato come "Dozzina".
    2 punti
  12. Capisco che piacciano le perizie Tevere, ma mi trovo sinceramente in disaccordo con l'affermazione fatta sopra........... a mio avviso sostenere che tra le due monete , per quanto riguarda questi 2 aspetti le monete siano uguali o addirittura superiore quella Tevere, penso si siano guardate a foto invertite (ritengo nettamente palese la differenza relativa all'usura delle due, sull'intera totalita' dei rilievi e dei dettagli di entrambi i lati )!!!!!! Il paragone tra le foto di uno e dell'altro esemplare e' un aspetto di valutazione oggettivo , dovuto appunto alla differenza dei particolari visibili per chiunque......discorso a parte quello relativo al grado di conservazione, dove subentra anche l'aspetto soggettivo, dove ovviamente e' rispettabilissimo il parere personale di chiunque ?
    2 punti
  13. Queste monete dedicate da Tiberio ad Augusto, di peso un po' superiore ai 7 gr. più spesso oltre i 10, si trovano qualche volta parecchio rovinate e con un'apparenza di metallo quasi sciolto, data la caducità del metallo (rame); quindi la evanescenza dei rilievi e la consunzione anche profonda talvolta traggono in inganno, specie dopo una pulizia con acidi. Ma in questo caso si può scorgere una non casuale, dritta linea di giunzione tra le due metà, una evidenza tipica (quando non coperta in qualche modo) di fusione e che se tu confermi sul resto del bordo non visibile in foto, sarebbe un segno inequivocabile di una moneta non autentica.
    2 punti
  14. Stati Uniti d'America - Quarter "State" Dollar 1999 - Connecticut Charles De Wolf Brownell ( 1857 ) The Charter Oak Hartford - Wadsworth Atheneum Museum of Art
    2 punti
  15. Buongiorno, non voglio innescare polemiche ma mi sento in dovere di esprimere alcune considerazioni personali su alcuni punti. - non capisco come si possano confrontare due monete tout court senza parametri di spesa. Non sono comparabili tra l'altro solo sulla conservazione (e questo tra l'altro non era il parametro). Se il parametro è la "rarità" allora penso a Etruscilla ma se me la offri a 100€ ci penso ripenso... e basta. - Gordiano III ha tuttora questa nomea del "lo paghi poco" ma entriamo nel mondo della relatività: una volta lo pagavi molto meno. Adesso se vuoi un antoniniano in condizioni buone normalmente vai su di prezzo e ciò nonostante la famosa "disponibilità" di mercato (tra l'altro questa caratteristica percepibile in effetti dalla massa di monete disponibili). E ciò vale anche per i suoi sesterzi. Forse spendi meno on line ma ci devi mettere vicino i costi spedizione per cui... - L'Etruscilla (a mio avviso genuino) presenta delle aree marroni nelle A del rovescio. Dall'immagine non si comprende se siano in positivo (concrezione terrigena) o negative (distacco di argentatura e parziale esposizione del nucleo rameico). Il peso è buono ma penso che vada focalizzata l'attenzione in quelle due aree. Ciao Illyricum
    2 punti
  16. Scusate il ritardo volevo mettere questo 5 lire di San Marino del 1898 (probabilmente è anche falso ma visto che peso e diametro corrispondono spero almeno che sia un falso decente)
    2 punti
  17. E' si, credo che a questo punto manchi poco alla fine del mondo... ?
    1 punto
  18. Come da titolo, certamente va annoverato Stanislav Evgrafovič Petrov. Se al posto suo ci fosse stato qualcuno ligio al dovere militare... chissà oggi come sarebbe ridotto il mondo! https://it.wikipedia.org/wiki/Stanislav_Evgrafovič_Petrov Tanto di cappello. Non l'unico ovviamente. Secondo voi, chi altri?
    1 punto
  19. Complimenti Michele, e non solo alle eccezionali rarità che sempre piu spesso posti ma anche al "contorno" che accompagna la descrizione dei tuoi Testoni, sempre ricco di informazioni spesso sconosciute perché frutto di ricerche mirate...... Aspetto anche il post del testone ancora più raro ?
    1 punto
  20. Questi sono molto più facili. Infatti, mentre nei rivetti che s'aprono a raggiera c'è sempre il rischio di deformarli o spezzarli (non capita mai, dovrebbero farli più sottili...), con questi rivetti di vecchio tipo è sufficiente un ferretto caldo per farli saltare. Poi si aprono e si reintroducono nel foro della bustina premendoli con una pinza. Qui sotto un esempio, dove ho inserito una moneta palesemente falsa in sostituzione di quella autentica. La parte più difficile è trovare il falso (o la moneta che si vuole inserire) con conservazione simile a quella rimossa (altrimenti è possibile rifare anche la perizia adattandola alla conservazione). Io mi diverto col mio Nip di fiducia a sottoporgli le sue perizie debitamente falsificate insieme alla moneta e... devo dire che, a volte, fa fatica a notare la differenza. Quindi, ATTENZIONE, la perizia va vista al momento in cui viene compilata e la moneta va vista in mano. Tutto il resto si basa sulla fiducia: se non c'è al 100% è meglio lasciar perdere.
    1 punto
  21. Provato....direi che continuare a negare la maggior usura della prima e' negare l'evidenza!!!!!!! 1 Capelli, nettamente piu' bassi nella prima 2 Orecchio, nervatura quasi inesistente nella prima 3 Baffo, piu' piatto nella prima 4 Fascio littorio, sotto e soprattutto sopra la mano del giovane, praticamente piatto con dettagli assolutamente inesistenti per via dell'usura 5 Capelli e faccia che nella prima sono praticamente un tutt'uno privo di dettagli 6 Dettagli della fiacola, nettamente piu' usurati nella prima 7 Pieghe della veste sopra la gamba sinistra dell'Italia , molto meno evidenziate per via dell'usura 8 Stesso discorso per la veste che copre spalla e braccio sinistro Direi che sono dati innegabili guardando le due foto e sono convinto sarebbero ancor piu' evidenti ( se gia' non lo fossero abbastanza) con foto della prima moneta fatte un po meglio e un po' piu grande Poi se si preferisce la prima perche' ha cartellino Tevere , perche' seconda presenta una tacchetta al bordo, o perche' ha debolezza di perlinatura (presenti pure nelle monete di questa tipologia anche in alta conservazione), e' completamente tutt'altro discorso, che capisco e rispetto ovviamente, poiche' e' questione di gusto personale?, ma che nulla ha a che vedere con l'usura della moneta!!!!!!!
    1 punto
  22. Anche oggi, come pressochè ogni anno da mezzo secolo a questa parte, guardo il mare Tirreno ed osservo verso nord il capo Palinuro proteso nel mare oltre il golfo di Policastro . al tempo del mito, Palinuro è il giovane nocchiero di Enea nella fuga verso l'Italia, scomparso in quel tratto di mare, forse vittima richiesta da Nettuno per concedere un agevole approdo ai profughi Troiani . In epoca storica, sull'opposto mare Ionio, nel VI sec. a.C. la città di Sibari, probabilmente prima tra tutte le città dei Greci in Italia, introduce l'uso della moneta battendo i suoi interessanti, particolarissimi stateri incusi : monete di largo modulo ( 31-27 mm. ) e molto sottili, con al rovescio la stessa figurazione del diritto ma in incavo, a comporre nel complesso l'aspetto di una lamina di metallo lavorata a sbalzo . Per i proprii interessi politico-commerciali, si ritiene, anche per scarni cenni nelle fonti, che Sibari disponesse nell'area di Palinuro di approdi ed empori . Nel 1800 il mercato antiquario propone 5 estremamente rari stateri incusi ( 3 dei quali ritenuti poi falsi ) con raffigurato un cinghiale con leggenda PAL nella quale gli studiosi vedono un legame ad un ipotetico sito di nome Palinuro . Questa ipotesi è rafforzata dalla leggenda MOL sul rovescio di questi stessi stateri, essendo ricavabile dalle fonti l'indicazione di una area di o della Molpa nella zona di Palinuro .
    1 punto
  23. Sì. Invece è possibile, basta un poco di manualità. Qui sotto, uno solo dei 4 rivetti è stato aperto e poi richiuso senza particolare accuratezza...
    1 punto
  24. Mostra interessante, molto bello anche il video ,mi piacerebbe che anche la mostra in corso a Grosseto sui Longobardi ne pubblicasse uno analogo ,invece sul web solo tanta "fuffa",e pensare che sarebbe una importante pubblicità all'evento. Vuol dire ,che quando la visiterò io, provvederò , Almeno per quanto riguarda il Forum..
    1 punto
  25. AA.VV. - Quaderno di Studi VI-2011 dell'Associazione Culturale Italia Numismatica. AA.VV. (a cura dell'Associazione Culturale Italia Numismatica) Quaderno di Studi. VI-2011. Edito in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Dedicato a Mario Traina Ed. 2011, f.to 17x24cm., pp. 172, ill. b/n Indice: R. Ganganelli - Ricordando un Amico e un Maestro (Mario Traina). G. Graziosi - Emblemi estensi nella monetazione del periodo ducale di Modena e Reggio. P. Gabriele - L'insurrezione di Masaniello e la storia di un popolo nelle monete della Repubblica Napoletana (luglio 1647 - aprile 1648). E. Concetti - Su una medaglia-moneta della zecca di Napoli del valore di mezzo grano. B. Ingrao - Un falso d'epoca da due denari sabaudo. K. Pontone - Una medaglia mai coniata celebrativa per l'abolizione della feudalità da un disegno di Costanzo Angelini. A. Giaccardi - La falsa moneta nel codice penale murattiano. A. Morello (a cura di) - Proposta per una moneta da battersi a perpetuo monumento della regale amnestia publicata dal nostro augusto sovrano Ferdinando IV, da una memoria epistolare di Michele Arditi. D. Maucieri - Leggi e decreti monetari e medaglistici del Regno di Napoli alla vigilia dell'unificazione borbonica (1815-1816). R. Iula - La valuta borbonica sotto Ferdinando I: le monete come testimonianza storica di un'epoca. E. Concetti - Una medaglia per la visita a Londra del Re Vittorio Emanuele II. E. Concetti - Un immaginario gemellaggio tra due progetti di monete. € 15 Salutoni odjob
    1 punto
  26. Buongiorno e buona domenica. Vado un attimo OT: fai attenzione ai canali di acquisto. Da come scrivi, sembrerebbe tu sia alle prime armi. Tieni presente che l'Italia ha una legislazione particolare per ciò che riguarda gli oggetti antichi. I mercatini lasciali stare se vuoi collezionare monete antiche, e anche su internet assicurati di comperare da siti/commercianti in grado di fornire determinate garanzie (i.e. evita ebay e simili). Per approfondire, fatti un giro nella sezione legale del forum. Ciao ps: a me la moneta del post 1 non dispiace, ma non appartiene strettamente al mio campo di interesse quindi non posso dare valutazioni oggettive sul pezzo o sul prezzo.. Tra l'altro non è mai scontato capire se il prezzo di una moneta sia giusto o meno, e penso che ciò sia particolarmente vero quando si parla di numismatica classica.. Anni fa lessi qui sul forum che "una moneta vale quanto il collezionista è disposto a pagarla", e più vado avanti più mi rendo conto di quanto questo sia vero. Se per te 125 euro sono tanti, passa oltre. Se però la moneta ti "ispira" per qualsiasi ragione, anche se il prezzo è un po' fuori mercato, comprala e fottitene.
    1 punto
  27. Certo rickkk. Le aste sono Negrini e Ghiglione. Allego la foto di Negrini che ritengo migliore per esprimere un parere sullo stato di conservazione. Saluti
    1 punto
  28. Stati Uniti d'America - Quarter "State" Dollar 1999 - New Jersey Emanuel Gottlieb Leutze ( 1851 ) Washington Crossing The Delaware New York - Metropolitan Museum of Art
    1 punto
  29. Come fa notare @Corbiniano gli stemmi sono quelli delle due capitali ,Mosca e Parigi ,forse ,nella mentalità del periodo ,più rappresentative che non le nazioni stesse. significativo è l'esclusivo intreccio che lega i due gonfaloni che di fatto non prevede altri partecipanti all'unione dei due stati. Anche la presenza della personificazione della Pax bene si confà ad un tema militar nazionalista ,tale iconografia non credo sarebbe stata adatta ad una manifestazione "progressista" come l'esposizione universale.
    1 punto
  30. Un po' di considerazioni senza pretese a margine della mostra. Il titolo della mia esposizione era MONETE, PREZZI E FLUSSI DI DANARO. Per quanto riguarda i pezzi esposti mi sono concentrato su: - tutte le tipologie di lire repubblicane (1946-2001) pensate per la circolazione insieme alle ultime banconote sempre della lira; - alcuni documenti di metà '800 circa e degli anni '20-'30 del Novecento con indicazioni di compravendite o di stipendi, accompagnati da altre monete (Lombardo-Veneto, Vittorio Emanuele II e III, Napoleone II); - qualche moneta di Vittorio Emanuele II e III; - la serie filatelica (incompleta) delle province napoletane accompagnata dalle monete borboniche con i corrispettivi nominali; - una mappa dei trasporti della II METÀ dell'Ottocento raffigurante l'Europa centrale; - qualche moneta zarista, austro-ungarica e tedesca post-unitaria. Lo scopo era quello di incuriosire un pubblico generalista sul valore e sul potere d'acquisto del danaro: cosa ci facevo con quelle monete auree e argentee? Quanto guadagnava un professore? Cosa compravamo con le 10.000 Volta? Che direzione prendeva il denaro? Insomma, le solite questioni su cui dibattiamo di continuo in questa sede.
    1 punto
  31. Buongiorno, "...finta patina..." su che base? Io ci vedo concrezioni, depositi di malachite e qualche corrosione. Fondi irregolari. Lieve consunzione sui rilievi. Poi dal momento che "so' cecato" e valuto da una immagine ... chissà! Ciao Illyricum
    1 punto
  32. 1 punto
  33. La mia napoletana di oggi, è appena arrivata in collezione. 120 grana 1854, V al rovescio, al posto della A finale di "GRATIA" Peso: 27,24 g
    1 punto
  34. Uzbekistan , 25 som 1999 Al rovescio: 800° Anniversario della nascita di Jaloliddin Manguberdi, ultimo sovrano turkmeno dell'Impero Corasmio (entità statale esistita tra il 1077 e il 1231)
    1 punto
  35. No perche come potrai notare non è una P ma una sorta di P legata auna L con tratto pendente... Tipico proprio di Antiochia
    1 punto
  36. A prescindere delle "Palline " o sui dettagli del dritto, voltiamo pagina. Sperando che non si tratti di illusione ottica, segue un post che ( almeno per i miei occhi ), ci sarebbero ( uso il condizionale per prudenza ) ben tre modelli di foglia di alloro, Qualcuno può "sussurrare", che si tratta di espansioni del metallo, vedremo, o che è una illusione ottica. Se la conoscenza e di solo due coni (genuini ) fato A altri TRE coni ben copiati, ritocchi sulle nervature della foglia ed altri lievi dettagli sulle lettere "T" e "I" Buona osservazione.
    1 punto
  37. Carlo M. Cipolla, La moneta a Firenze nel Cinquecento. Finalmente ho completato la collezione dei libri di Cipolla dedicati alla moneta
    1 punto
  38. Infectum, …. E in ogni caso a parte la possibilità che ci sia una corrispondenza ponderale casuale , sono sempre pezzi di bronzo…. Sicuramente le “ panelle “ con pesi multipli o sottomultipli di forma definita , sono stati un oggetto premonetale( ma direi proprio “monetale “ a tutti gli effetti) ma la pletora di pezzi e pezzetti di bronzo che qualche classificatore disinvolto continua a spacciare per “ frammenti premonetali”, francamente, avrebbero anche stancato ….quando sono “ premonetali” sul serio, si riconoscono abbastanza agevolmente…. Se non sono riconoscibili, allora chiamiamoli “ frammenti di bronzo” e basta… con o senza lavorazioni presenti…. Un po’ di tempo fa c’era un bordo decorato di vaso in bronzo , spacciato per premoneta, che faceva accapponare la pelle… sarebbe iL caso che chi lo ha classificato così , smettesse di offendere la numismatica.
    1 punto
  39. Non è una questione di valore: io sono un numismatico accademico prima che un collezionista, tant'è vero che - come ben sa chi ha seguito i miei interventi passati - non mi interessa lo stato di conservazione dei pezzi. MA non c'è ricerca che tenga: salvo poche rarissime circostanze, normalmente non c'è modo di sapere se un pezzo di metallo abbia avuto funzione monetale o no, quindi il collezionismo di aera rudia non può esistere su basi scientifiche. Certo, uno può "immaginare" che il pezzo di bronzo in suo possesso sia stato usato come forma premonetale, ma non c'è nulla di "scienza" in tutto ciò.
    1 punto
  40. Come lo vedreste voi un monetiere così atipico? Non riesco a prendere sonno ed ho fatto uno schizzo, tanto per capirci.. un mobiletto con all estremità una sorta di cavea/ espositore che scimmiotta un po' le forme di un teatro romano, con la gradinata rivestita in velluto rosso, una lastra di vetro incernierata sopra ed un coperchio in legno riproducente al suo interno una mappa storica dell impero romano nella sua evoluzione espansionistica.. le monete adagiate nelle gradinate, una per ogni imperatore magari ( nei sogni) , una fioca illuminazione laterale.. e negli sportelli sottostanti riviste di nunismatica, storia, archeologia.. i disegnini magari li lascerei perdere..
    1 punto
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