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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/05/21 in tutte le aree
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Buonasera a tutti, stavo controllando i miei argenti Vicereali ed ho approfittato per fare delle nuove foto, niente di più difficile che fotografare l'argento, almeno per me. Secondo me il mio Tarì ha una bella patina, siete d'accordo? Avete notato il Marchio sotto al busto 5 globetti disposti a Croce, lo stesso che si trova nel secondo quarto dello scudo araldico al rovescio, è il marchio dei Navarra, secondo quanto riportato da @Rex Neap nel manuale La Moneta Napoletana Dei Re di Spagna nel periodo 1503-1680, sempre se ho ben compreso, è tra i marchi rari, di quelli per i quali c'era un punzone appositamente preparato, e la doppia presenza doveva avere una valenza rafforzata. Saluti Alberto4 punti
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Rispondo all'amico @giuseppe ballauri con la mia piastra del 1826.4 punti
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Leggo con stupore e dispiacere quanto capitato a @Devant81 ed a @sabaudo59 Ad oggi, fortunatamente, sono le uniche lamentele inerenti la rilegatura. Che le impressioni in oro non siano sempre omogenee é vero, anche la mia ha quelle del piatto più "spente" di quelle del dorso, ma é un difetto che non peggiora col tempo: era così un anno fa ed é tale e quale ora.... Molto strano anche il rilascio di colore; se fosse un problema di lavorazione della pelle penso che dovrebbe presentarsi su tutte le copie. Proverò a chiedere, non sono esperto in materia. Non avendo altre copie disponibili non posso purtroppo cambiargliela ma terrò presente la cosa in occasione di futuri acquisti da parte sua. Grave che la copia di sabaudo59 si sia scollata dopo brevissimo tempo; é innegabile che i testi con tante pagine di carta patinata pesante siano più delicati ma scollarsi dopo solo 2 volte é eccessivo. Probabilmente un difetto di produzione. Mi invii il volume a settembre che provvederò a cambiarglielo Buone vacanze3 punti
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Ho letto con attenzione, e ciò che ho letto, al di là della correttezza o meno di collocare questa discussione in Piazzetta (per quello c'è già chi è deputato a decidere), mi ha subito suscitato un dubbio. Da quanto ho capito l'invalidità dell'elezione di Bergoglio, sostenuta dall'autore del topic, sarebbe dovuta a un errore nella procedura di abdicazione commesso da Ratzinger. Questo errore, posta l'enorme cultura canonistica di Ratzinger, non sarebbe avvenuto per ignoranza, ma per volontà deliberata di tendere un tranello al successore. Ora io mi chiedo: ma una roba del genere è compatibile con il ministero papale? Davvero varrebbe la pena di tenersi uno che gioca a fare Iago prendendo in giro milioni di fedeli, solo per dire che Bergoglio è un antipapa? Che poi c'è già chi dice che è un anticristo, quindi volendo "antipapa" sarebbe pure un po' superato! E aggiungo: nella storia della Chiesa se ne sono viste di cotte e di crude, papi morti i cui cadaveri sono stati esumati, rivestiti e processati, papi dichiarati eretici dai successori, ecc ecc, e tutti questi figurano in bella mostra nella successione apostolica raffigurata in San Paolo fuori le mura, quindi non farei troppa sofistica sulle questioni di diritto, specialmente canonico, le quali, come diceva un utente prima, hanno un'elasticità di tipo scrotale (ma questo è un mio parere).3 punti
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Posso darti un consiglio? Lascia perdere.... Sprechi solo il tuo tempo, io ho smesso da molto.... Scrivo qualcosa quando può servire, per il resto, guarda e passa... Accetta il consiglio di un lamonetano di vecchia data... Non c'è nulla da vincere... Sprechi solo tempo e ti arrabbi per nulla... Guarda in giro nelle varie sezioni e scoprirai ciò che dico... Portare avanti le tue giuste rimostranze non serve a nulla... Fregatene e lascia morire la cosa... Qualcuno crederà di aver vinto... Beato lui3 punti
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Quelli senza sigla potrebbero essere una emissione di emergenza... Arka Diligite iustitiam2 punti
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@Adelchi66 Per esempio https://it.m.wikipedia.org/wiki/Alleanza_franco-russa Poi più tardi cerco meglio2 punti
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Fra cent'anni! Però c'è un diritto di prelazione per gli amici della sezione Storia/Archeologia, non lo nascondiamo! Dal momento che chi prima arriva meglio alloggia, mi prendo tutto ciò che riguarda i popoli barbarici e quelli nomadi. Se poi nessuno si presentasse prendo tutto. Quindi @Adelchi66per favore metti ordine e fai un inventario preciso così mi agevoli il lavoro.2 punti
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Mia moglie,sapendo che mio padre ha il "morbo numismatico",appena ha visto me mettere da parte qualche monetina,ha iniziato ad aver le classiche insofferenze?(temeva un "contagio "tardivo ma letale). Bene,sentendo i miei discorsi( anche a tavola,perchè ero euforico di tutto ciò) incentrati sulla numismatica,collegati con la storia ecc.,ha iniziato a darmi retta sorridendo?. Per non farla lunga,questo compleanno il mio regalo da parte sua lo sapete cosa era? Un "buono " di 50€ da spendere RIGOROSAMENTE in monete( allego la fotocopia della banconota da lei fatta simpaticamente,con la frase scritta?). Un saluto caro a tutti?2 punti
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Mi metto un attimo dall'altra parte della barricata: quante sono le coppie che amano fare collezione di scarpe? ? Questo epr dire che basterebbe un cin di rispetto in più verso la persona che hai accanto. Di conseguenza ci sarebbe più rispetto anche verso le sue passioni, senza doverle per forza condividere.2 punti
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Si ma mica te lo dicono di solito quello che han fatto sulle monete in vendita, in questo caso invece con la foto del pre-restauro diventa facile ora dire non la compro. Io invece ammetto tranquillamente che la moneta mi piaceva esteticamente, e l'avrei forse anche battuta se non veniva fuori la foto del pre-restauro che evidenziava il tooling. Mi ero appunto fatto mandare un video della casa d'aste perchè la moneta mi interessava. Mi sembrava una moneta certamente pulita, forse anche un pelo troppo nelle superfici ma pulita bene, e mi piaceva lo stile del ritratto. Ora invece non la comprerei perchè pur continuando a piacermi esteticamente non riuscirei a tenerla in collezione sapendo che parte del ritratto è frutto di tooling moderno e quindi non originale dell'incisisore romano del primo secolo d.C. Non riuscirei a guardarla senza pensarlo e l'occhio mi cadrebbe continuamente sulla corona e l'orecchio rifatto... per cui anche no2 punti
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Ciao a tutti, oggi mi sono arrivate le monete prese da Nomisma. Dopo la moneta angioina, vi posto questo denaro intrigante, classificato come falso d'epoca (?). Intanto posto le foto... Gli amici e collezionisti abruzzesi che ne pensano? Sicuramente la legenda è pro falso d'epoca, ma c'è anche altro : simbolo dei Camponeschi?1 punto
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Complimenti Alberto! Bel Tarì! Patina gradevole. Mi ha incuriosito il marchio dei Navarra, tra l'altro cognome ancora presente a Napoli.1 punto
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È stato un viaggio piuttosto insolito, ma a me è piaciuto molto. Abbiamo visto Dubrovnik, una piccola perla ricca di storia, forse un po’ troppo sfuttata turisticamente, ma sicuramente interessante per il carattere riconoscibile veneziano e orgogliosamente indipendente. Abbiamo quindi attraversato il confine col Montenegro, che lascia un po’ sospesi per l’impressione di un confine che vuole essere netto, ma che divide due terre e due popoli che si somigliano tantissimo. Bello poi il lungomare fino a Budva, passando per le bocche del Cattaro con bellissimi scorci sull’Adriatico, attraverso paesini con chiare impronte veneziane e, almeno prima della pandemia, in forte fermento, con cantieri aperti ovunque per restaurare e recuperare edifici belli ma trasandati. Budva personalmente mi ha invece un po’ deluso; ricordavo i racconti dei miei che l’avevano vista 30 anni fa e me l’avevano descritta come una spiaggia incontaminata e magica. Ora è una cittadina balneare vivace e molto frequentata da un turismo diverso dal nostro, direi quasi complementare: moltissimi russi, che sono evidentemente i benvenuti, visto che portano e spendono moltissimi soldi, nel tipico sfoggio della ricchezza che caratterizza molti nuovi ricchi dell’Est Europa; e poi israeliani, serbi, bulgari, e altri che non siamo molto abituati a vedere nelle nostre località turistiche. Abbiamo poi tagliato verso Podgorica, città in cui convivono modernità e squarci ricchi di storia, incastonati in un reticolo urbanistico tipico dei paesi ex comunisti (strade e viali ortogonali senza un vero e proprio centro città). Infine, anche per farla breve, siamo tornati a Dubrovnik, facendo questa volta il giro che attraversa la Bosnia, o forse sarebbe più corretto dire la Sprska (altra esperienza singolare).1 punto
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Tra questi due Etruscilla, e come già detto di Gordiano III ne trovi a quintali, se vorrai prenderlo più avanti..1 punto
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Ottimo! ? Murat sarà probabilmente il più difficoltoso da reperire in discreta conservazione ad un prezzo “contenuto” ma immagino che tu ne sia già al corrente, dato che te lo tieni per ultimo. Detto ciò, sinceri auguri per i prossimi acquisti e ancora complimenti!1 punto
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Sei certo che non avesse qualcosa da farsi perdonare? ? Hai fatto un giro completo intorno alla vettura, per vedere se ha lasciato la firma da qualche parte? ?1 punto
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L’altro rechenpfennig a firma di JOHANN ALBRECHT DORN (rovescio) è di Luigi XV, per grazia di Dio re di Francia e di Navarra (diritto).1 punto
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Buonasera, Buia (UD), paese natale dei maestri incisori come Toiano Troiani, i fratelli Celestino, Vittorio, Pietro Giampaoli, Guerrino Mattia e Piero Monassi, oltre che a incidere medaglie , oggi con una grande impresa un suo paesano è riuscito a prenderne una d'oro alle Olimpiadi di Tokyo. Spettacolo!!!!! Grande Jonathan Milan assieme ai sui tre compagni d'avventura1 punto
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Pezzo ambitissimo. Lo vorrei tanto ma A meno di 400 in condizioni peggiori del tuo non l’ho mai trovato ps. Complimenti ?1 punto
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Complimenti a Buja a chi le medaglie le ha fatte e a chi le medaglie le ha vinte.1 punto
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Ciao Graziano... Scriveva:" usa la mia prepagata"( per far l' acquisto online) ?1 punto
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Ciao a tutti. Inserisco due fratelli appena arrivati in collezione, Luigi il più ostico da trovare ad un prezzo abbordabile1 punto
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Proprio ora ho creato una discussione allegando due immagini di dimensione totale di 500 kb ed è andato tutto bene. Comunque non mi spiego cosa sia successo ieri e come mai con un limite di 750 kb il sistema continuava rifiutare di caricare immagini di peso inferiore. Vuol dire che in futuro seguirò il tuo suggerimento. Non so se è capitato anche te, ma nella sezione "i tuoi allegati" del profilo account i tentativi falliti di upload mi riportano allegati di 950 kb non associati ad alcuna discussione perché è stato impossibile crearla. Comunque grazie1 punto
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Grecia, 100 dracme 1999 Commemorativa del Campionato Mondiale di sollevamento pesi ; 70° Uomini - 13° Donne,1 punto
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Ciao Potresti provare a fare uno screenshot per risparmiare spazio o nel caso,sempre ridotte postarle una per messaggio . A volte anche a me succede che delle foto a coppia insieme non me le posta,facendo cosi risolvo. Ciao1 punto
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sono un cultore di libri pregiati e frequento diversi rilegatori. Il loro lavoro - quando fatto bene - e’ una vers e propria arte. La scelta dei materiali ( oggi sempre piu’ difficile trovare materiali buoni naturali - pelli che non perdano il colore con il tempo) ricorda il cuoco che va al Mercato du persona per scegliere i migliori ingredienti per i propri piatti. il processo poi di rilegatura - che puo’ assumere varie forme a seconda del tipo prescelto - implica conoscenze tradizionali che sono in pericolo di perdersi in un’ industria che e’ sempre piu’ automatizzata. Quelli ad esempio che sanno fare i “nervi” ( i piccoli ‘rialzi’ che sul dorso in pelle separano i ‘tasselli’ dove si riportano il titolo del volume, l’anno etc) sono sempre meno ed e’ un’operazione che richiede non solo conoscenze ma anche molte ore di lavoro per ciascuna rilegatura fatta a mano. un libro rilegato a mano , con pelli di prima scelta e ben stampato e’ uno dei piaceri della vota che va gustato centellinandolo come un gran vino di ottima annata… ?1 punto
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In questo credo di essere fortunato mia Moglie (la maiuscola è dovuta) non condivide la mia passione ma la accetta e la asseconda , io faccio la stessa cosa con vestiti e scarpe e cose varie, penso di poter dire che stiamo bene insieme.1 punto
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intervento coevo , sull' argomento esiste questo bel libro : SCHWEYER Christian Histoire des Monnaies Satiriques 20161 punto
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Buongiorno a tutti. Apro questa discussione dopo aver letto questo interessante articolo, che vi riporto, sulla validità o meno dell'elezione di Bergoglio al Soglio Pontificio. Non è il primo articolo che leggo in merito, ma in questo trovo molto interessante l'analisi sulle affermazioni di due importanti canonisti leggitimisti di Begoglio. Il Diritto Canonico sembra essere molto chiaro, per quanto riportato, anche per me che di Diritto non ne capisco molto. L'esito, per quanto strano e poco piacevole, sembrerebbe portare in un'unica direzione: l'invalidità dell'elezione di Bergoglio e l'apostrofarlo come antipapa. Cosa ne pensate? Tutto ciò, se in un futuro vicino o lontano che sia venga confermato, potrebbe influire in qualche modo anche sulla monetazione (tutta) emessa sotto il pontificato di Bergoglio? Se è sì, in che modo? Buona lettura a chi vorrà farlo e grazie a chiunque vorrà contribuire. "Ratzinger è il vero Papa": i giuristi Sànchez e Acosta smontano la difesa dei pro-Bergoglio Il Diritto canonico spaventa tutti, ma state tranquilli: a parte qualche passaggio un po’ più “tecnico”, abbiamo organizzato sintesi e riepiloghi semplicissimi, alla portata di chiunque. Vale la pena di leggere con un po’ di attenzione: la questione riguarda un miliardo e 285 milioni di cattolici ed è di una gravità incommensurabile, perché se papa Benedetto non ha abdicato validamente, Francesco è un antipapa: se non si risolve la “Magna quaestio” sulla rinuncia, dopo di lui, nella sua linea successoria, saranno tutti antipapi e la Chiesa cattolica non sarà più quella visibile, canonica, che conosciamo. Dopo aver indagato gli aspetti indiziari della vicenda, siamo stati costretti dalla logica, per esclusione, ad addivenire alla tesi del cosiddetto "Piano B", secondo la quale, papa Benedetto non ha mai abdicato avendo organizzato una rinuncia appositamente invalida per poter annullare una “falsa chiesa” modernista dandole modo di svelarsi nel tempo. Visto che l’ipotesi è estremamente plausibile a livello indiziario, l’ultimo confronto, la “battaglia finale”, si svolge sul Diritto canonico. Il prof. Antonio Sànchez Sàez, ordinario di Diritto presso l’Università di Siviglia e l’avvocatessa colombiana Estefania Acosta, già autrice del libro “Benedict XVI: Pope emeritus?”, in questo articolo travolgono le ultime difese di due famosi canonisti legittimisti di Bergoglio, utilizzando le loro stesse affermazioni. Parliamo di Mons. Giuseppe Sciacca (Segretario della Segnatura Apostolica e Revisore Generale della Camera Apostolica) e della Prof. Geraldina Boni dell’Università di Bologna, due “big”, dietro i cui studi si trincerano tutti coloro che sostengono la legittimità di Francesco come pontefice. Come ben sapete, il nodo del contendere deriva dal fatto che l’ufficio papale, nel 1983, sotto papa Wojtyla, (con il card. Ratzinger già suo “braccio destro”), venne individuato in due enti: il munus, il titolo divino di papa, e il ministerium, l’esercizio pratico del potere. Abbiamo fatto un’ipotesi su quel provvedimento: un “falso bersaglio” preparato da lungo tempo contro una prevedibile aggressione interna al papato. Infatti, secondo il diritto canonico, (can. 332 § 2) il papa deve rinunciare al munus, affinché sia valida la sua abdicazione, e invece Benedetto XVI ha rinunciato al ministerium. Ma andiamo con ordine. 1) IL “PAPA EMERITO” NON ESISTE “Ho letto – spiega il prof. Sànchez - un'intervista rilasciata ad Andrea Tornielli da Mons. Giuseppe Sciacca. Innanzitutto, lo stesso Monsignor Sciacca, ammette che l’istituto del “papa emerito” non esiste: «E’ un esercizio non individuato mai definito in alcun documento dottrinale», e ancora: «(L’emeritato) non può essere riferito all’ufficio del Pontefice». Su questo sono tutti d’accordo, anche i canonisti Boni, Fantappié, Margiotta-Broglio, lo storico de Mattei e altri”. 2) IL “PAPATO ALLARGATO” NON ESISTE E IL PAPA PUO’ ESSERE SOLO UNO “Ammette poi Mons. Sciacca – prosegue Sànchez - che non c’è nemmeno un “papato allargato” dove Benedetto XVI potrebbe mantenere il munus e Francesco il ministerium. Solo UNO può essere papa, mai due contemporaneamente: è vero ed è conforme al diritto canonico e alla tradizione. Non ci sono, quindi, due papi: uno attivo e l'altro passivo, non esiste un “papato allargato”, a due teste”. Infatti, aggiungiamo noi, anche papa Benedetto XVI ripete da otto anni che IL PAPA È SOLO UNO (senza però mai spiegare quale dei due) come ammette il suo segretario, Mons. Gaenswein. 3) IL PAPA NON PUO’ SEPARARE MUNUS E MINISTERIUM “Eppure – commenta Sànchez - la conclusione che il vescovo Sciacca ne trae è che il papa sia, quindi, soltanto Jorge Mario Bergoglio, eletto papa nel conclave del 13 marzo 2013. Questo è un ERRORE drammatico: affinché un pontefice sia eletto validamente, il papa precedente deve essere MORTO o aver ABDICATO validamente. E Benedetto non ha abdicato ESATTAMENTE per quanto dichiarato da Mons. Sciacca a Tornielli, ovvero che (per il papa) il munus e il ministerium sono inseparabili: «Il fatto che il Codice di diritto canonico, al canone 332, parli di munus petrinum – scrive Mons. Sciacca - non può in alcun modo essere interpretato come una volontà del legislatore di introdurre, in materia di diritto divino, una distinzione tra munus e ministerium petrino. Distinzione che peraltro è impossibile». 4) BENEDETTO HA INVECE SEPARATO E DISTINTO MUNUS E MINISTERIUM “Monsignor Sciacca ha ragione – prosegue Sànchez - quando dice che il papato non può essere diviso in munus e ministerium. Una sola persona può mantenere entrambi in una volta: il papa. E allora, come è possibile che Ratzinger li abbia invece distinti e separati, rinunciando al ministerium e non al munus? Pertanto, la rinuncia di Benedetto XVI a una presunta parte del papato (il ministerium) e non dell'intero ufficio papale (il munus) NON È VALIDA perché la "Declaratio" della rinuncia commette un errore sostanziale, in quanto influisce sulla condizione “sine qua non” anteriore all’elezione papale: la costituzione di sede vacante. Lo dice il canone 126: «L'atto posto per ignoranza o per errore, che verta intorno a ciò che ne costituisce la sostanza, o che ricada nella condizione sine qua non, è nullo». IN SINTESI: la rinuncia era invalida a causa di un errore sostanziale (separazione munus/ministerium) che non poteva produrre una sede vacante e quindi, di conseguenza, il conclave del 2013 non poteva avere luogo e pertanto l´elezione di Jorge Mario Bergoglio è nulla. 5) MUNUS E MINISTERIUM SAREBBERO, DUNQUE, SINONIMI? L’unica “scappatoia” che resta è che questo uso disinvolto di munus e ministerium da parte di Benedetto risponda a una questione puramente linguistica. Ovvero, Ratzinger avrebbe citato questi due enti “per non ripetere la stessa parola”, per un vezzo letterario, nonostante la catastrofe giuridica che avrebbe comportato. Ricordiamo che lui stesso spiega nel libro-intervista “Ein Leben” (2020), che il suo testo fu scritto in due settimane e passò al vaglio della Segreteria di Stato affinché fossero corretti errori giuridici e formali, ma SOTTO IL SIGILLO DEL SEGRETO PONTIFICIO. Tuttavia, ammettiamo pure che munus e ministerium possano essere sinonimi e che quindi uno possa valere l’altro. Vediamo se è vero. 6) BONI SPIEGA CHE NON SONO SINONIMI IN SENSO GIURIDICO “La prof. Geraldina Boni – spiega l’avvocatessa Estefania Acosta - sostiene, infatti, nel suo libro “Sopra una rinuncia” (2015), che a volte munus e ministerium sono stati indicati come sinonimi, per esempio nell’esortazione “Pastor Gregis” di Giovanni Paolo II del 2003. Tuttavia, ammette lei stessa, questa sinonimia si verifica SOLO IN SENSO NON-GIURIDICO, cioè quando la parola munus è intesa nel senso di "funzione", "compito", "servizio" o "attività", legata a una certa (indelebile) "qualificazione ontologica" determinata dal sacramento dell'Ordine. Invece, come ammette la stessa Boni (pp. 180-181), c'è un SECONDO SIGNIFICATO ATTRIBUIBILE ALLA PAROLA MUNUS, un significato non più ontologico o sacramentale ma piuttosto "GIURIDICO", equivalente a "carica" e "pressoché equipollente a officium", che risulta dal canone 145 del Codice di Diritto Canonico, che indica come ogni munus (o "carica") stabilmente istituito per uno scopo spirituale dalla legge divina o ecclesiastica sia anche un "ufficio ecclesiastico" - naturalmente, il munus petrino, essendo stato stabilmente istituito per uno scopo spirituale dalla legge divina (Mt 16,18-19 e Gv 21,15-17), è anche un ufficio ecclesiastico. Stando così le cose, si vede che, anche per Boni, QUESTO SECONDO SIGNIFICATO DELLA PAROLA MUNUS ROMPE OGNI POSSIBILE SINONIMIA CON LA PAROLA MINISTERIUM. Finora, niente da obiettare al professore”. 7) DUNQUE, PERCHE’ BONI DIFENDE LA LEGITTIMITA’ DI BERGOGLIO? L’ERRORE FINALE “L'errore (grossolano) di Boni – prosegue Acosta - sta nell'affermare gratuitamente ed erroneamente che Benedetto XVI ha rinunciato al MUNUS proprio nel secondo significato giuridico, mentre il testo della Declaratio non afferma mai una cosa del genere. Scrive infatti la Prof. Boni: «Insomma, alla luce di QUESTA DUPLICE ACCEZIONE DI MUNUS, Ratzinger, con la sua Declaratio, potrebbe avere voluto solo rammentare, e non già ben’inteso determinare, come, DEPONENDO IL MUNUS QUALE UFFICIO, egli non si spogliasse del munus sacramentale (quello non giuridico n.d.r.): ciò che d’altronde non sarebbe in alcun modo rientrato nella sua facoltà di disposizione, a riprova che quello del pontefice non è un potere assolutistico o totalitario , fluendo anzitutto entro gli argini delimitati dallo ius divinum». E INVECE IL PAPA SI È PROPRIO ACCURATAMENTE ASTENUTO DAL RINUNCIARE AL MUNUS PETRINUM, rinunciando invece al MINISTERIUM: «…declaro me MINISTERIO Episcopi Romae … commisso renuntiare»! [Inoltre, Boni suggerisce che con la Declaratio, Papa Benedetto ha voluto sottolineare che non si è staccato dal munus sacramentale (cioè episcopale, non giuridico), e aggiunge il fatto ovvio che questo munus è indisponibile e irrinunciabile, anche per il Papa. Tuttavia, notiamo che nell'udienza generale del 27 febbraio 2013, Sua Santità Benedetto XVI afferma che è stato proprio il 19 aprile 2005, accettando la sua elezione all'ufficio di Romano Pontefice, che si è impegnato "sempre e per sempre per il Signore". Come possiamo comprendere una tale frase del Papa, che suggerisce una indelebilità del pontificato, nonostante non costituisca un sacramento e quindi manchi di un carattere "ontologico" indelebile? Si noti che il Papa collega il suo impegno definitivo o "per sempre", non con la sua ordinazione episcopale (cioè, non con il suo munus sacramentale), ma con la sua assunzione del primato. Questa affermazione da sola demolisce l'affermazione di Boni che l'unica cosa che Benedetto XVI ha conservato "per sempre" dopo la Dichiarazione è il munus episcopale, non il munus petrino. Così, la frase in questione può essere compresa solo se si assume, come crediamo di aver dimostrato, che LA DECLARATIO NON CONTIENE ALTRO CHE UNA INESISTENTE O INVALIDA RINUNCIA AL MUNUS PETRINUM]”. IN SINTESI: la prof. Boni ammette che munus e ministerium non sono affatto sinonimi in senso giuridico. Ammette che Ratzinger cita il munus in senso giuridico. Boni dice che Ratzinger ha rinunciato al munus giuridico, mantenendo il munus non giuridico, E NON E’ VERO perché egli ha rinunciato al ministerium. 8 ) RATZINGER NON HA MAI ABDICATO. RIEPILOGANDO: proprio dagli studi di Scaccia e Boni, “legittimisti” di Bergoglio, abbiamo dunque che: 1) non esistono due papi, né il “papato allargato” 2) il papa è uno solo, 3) il papa emerito non esiste, 4) munus e ministerium non sono sinonimi in senso giuridico. 5) Ratzinger ha usato munus in senso giuridico, senza mai aver rinunciato a questo 6) ha separato i due enti che però sono indivisibili nel caso del Papa, 7) ha rinunciato pure all’ente sbagliato, cioè il ministerium. Come si è visto, papa Ratzinger, tutto quello che poteva fare, per rendere invalida una rinuncia, lo ha fatto, per giunta corredandolo di due gravi errori di latino nonostante sia un eccellente latinista, probabilmente per tenere desta l’attenzione sul documento. “Si può anche aggiungere – commenta Sànchez – la sottomissione a condizione risolutoria temporale di un atto come la rinuncia che, di per sé, è di diritto divino”, ovvero la rinuncia differita da Ratzinger al 28 febbraio 2013 e mai confermata dopo le ore 20.00 di cui hanno parlato il teologo Carlo Maria Pace e il giurista Francesco Patruno che ancora una volta, secondo gli autori rende invalida la rinuncia. Tutto questo, papa Ratzinger potrebbe averlo fatto in modo del tutto consapevole secondo il PIANO B od anche inconsapevolmente, per una serie di particolarissime e fortuitissime coincidenze e distrazioni (magari “guidate” dallo Spirito Santo?), ma cambia poco. 9) L’”ULTIMA TRINCEA” CANONICA: “L’UNIVERSALIS ECCLESIAE ADHAESIO” L’ultima obiezione dei bergogliani riguarda la dottrina della cosiddetta "Universalis Ecclesiae Adhaesio” secondo la quale, visto che nessun cardinale che ha partecipato al conclave del 2013 protesta o solleva dubbi sull’elezione di Francesco, la si intende data per buona e quindi valida. “Tale dottrina – spiega il prof. Sànchez - non è mai stata intesa a salvare, sanare o considerare soddisfatta la “CONDITIO SINE QUA NON" senza la quale un provvedimento non potrebbe mai essere avviato. Nel caso del papato, questa condizione è che LA SEDE SIA VACANTE, ovvero che il papa regnante sia morto o abbia validamente abdicato. L'Universalis Ecclesiae Adhaesio potrebbe sanare a posteriori un errore o una lacuna del provvedimento canonico dell'elezione del Papa, una volta cominciato, ma mai la condizione precedente per l'avvio di quel provvedimento”. 10) IN SINTESI: , Acosta e Sànchez dicono che il conclave di cui parla la Universalis Ecclesiase Adhesio DOVEVA ESSERE UN CONCLAVE LEGITTIMO, cioè fatto a papa morto o abdicatario. Ma siccome Benedetto non ha abdicato, il conclave del 2013 non è mai esistito. Il papa emerito è il solo PAPA esistente, il papa è uno ed è solo Benedetto XVI. Ergo, FRANCESCO È UN ANTIPAPA.1 punto
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Una copia mi e' stata regalata dall'autore avendo collaborato all' opera1 punto
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Caso mai, 5 minuti prima di lasciare questo mondo, metti un post dove ci avvisi della futura dipartita. ???1 punto
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Posto per confronto le mie Piastre 1825 - 1826 in conservazione un pò così, ma bisogna accontentarsi. 18251 punto
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@Josh81 Tanto per capirci senza fare tante storie: "Perculare" lo dice davanti allo specchio di casa sua che è la sede appropriata, considerando che il sottoscritto non intende "perculare" nessuno; non sono un "sapiente" anzi mi sforzo sempre d'imparare qualcosa dal prossimo benché questo non vuol dire bersi tutte le corbellerie che girano, specie sul web, e men che meno fare finta di niente di fronte ad esse; siccome, se le interessa, considero la Chiesa una delle poche istituzioni ancora valide in Italia, sono intervenuto per citare il problema del rapporto tra Dio e l'Uomo nel magistero di Francesco e quello del rapporto tra la Chiesa e la c.d. borghesia: sempre che le interessa, ragioni su queste cose e ci dica cosa ne pensa; sul concetto filosofico di "chi può dire e chi può non dire" si ricordi che prima di internet certe sciocchezze sarebbero rimaste confinate nei bar o nei circoli domenicali: oggi diventano "grandi notizie". Vedasi no vax, no tav, Francesco Antipapa e forse ce ne sono altre... Siccome più Utenti le hanno fatto presente le incongruenze temporali, le labili fondamenta giuridiche e le motivazioni di opportunità politica sottese alle affermazioni dei Docenti da lei citati, cerchi di capire che una sciocchezza rimane tale anche se gridata dalle folle scalmanate. Saluti.1 punto
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Vi riporto quanto affermato da Sambon: " Ludovico di Camponesco, Conte di Montorio, aveva grande possanza negli Abruzzi, e contribuì molto a che la città di Aquila fosse ridotta all’ubbidienza dell’Aragonese. Alfonso, tra i capitoli che concesse alla città, annoverò il privilegio della zecca, ed il Conte di Montorio si affrettò a chiedere al sovrano che gliene cedesse la prerogativa. Alfonso, che molto doveva al Montorio, accondiscese; e, nell’ottobre del 1442 furono redatte le condizioni, cui il Conte doveva attenersi, nell’esercizio di quel dritto. Gli si dava, cioè, facoltà di coniare carlini, mezzi carlini, trentini e bajocchi della stessa lega di quelli coniati nella zecca di Napoli; ed il Camponesco, con questa concessione, coniò di fatti i carlini (pubblicati dal Fusco e dal Lazari) ed i trentini ossia celle che descriveremo più giù. Però, nell’aprile del 1443, Alfonso modificò le condizioni del primo privilegio, e diè al Camponesco ordine formale di fondere le celle, e di smettere il conio di qualsiasi moneta straniera al reame ( [p.pecunia externa). Nello stesso tempo dava facoltà al Camponesco di coniare, ad Aquila, qualsiasi specie monetale della zecca di Napoli, e segnatamente i carlini o gigliati ed i nuovi aragonesi. Più giù descrivo due diversi esemplari di questo reale o aragonese, della zecca Aquilana. Finalmente, come già abbiamo detto, nel 1451, Alfonso, pensando fosse assai meglio rivendicasse a se ogni diritto sulla zecca Aquilana, se ne fece fare rinuncia dal Conte di Montorio, facendogli assegno vitale d’annui ducati 400. Premesse queste notizie, esaminiamo ora le nuove monete aquilane da noi rinvenute. E prima diremo della cella, o trentino, così detta perchè pari a 30 denari, che fu coniata come già abbiamo dimostrato, tra il 6 ottobre 1442 ed il 6 aprile 1443. Il breve periodo in cui furono coniate queste celle, e l’ordine emanato da Alfonso per la loro fusi(me, ne spiegano sufficientemente la rarità. Ciò nonostante ve ne sono due nella collezione di mio padre, e due nel Medagliere del Museo Nazionale di Napoli. Esaminando attentamente; i diversi esemplari di questa moneta, ho trovato che l’epigrafe del diritto era divisa a mezzo da un piccolo emblema, in forma di montagna, con cinque rialzi; e questo emblema è appunto l’arme de’ Camponeschi, che hanno in campo d’argento cinque monti azzurri Per maggior chiarezza do qui il disegno di questo stemma. Il Camponesco, adunque, non si contentò dei vantaggi pecuniarii del dritto concessogli da Alfonso, ma volle altresì, con ambizioso pensiero, che la moneta aquilana recasse manifesto segno della sua possanza, fosse fregiata del suo stemma. Fu questo il primo esempio di uno stemma di feudatario, sulla moneta napoletana; e conosciamo soltanto altri due esempi simili durante il dominio aragonese; amendue su moneta di Atri; il primo, pur troppo naturale, è fornito dai bolognini del ribelle Giosia d’Acquaviva, il secondo ha invece maggior simiglianza col caso nostro, essendo quello dei doppi bolognini di Matteo di Capua, coniati tra il 1462 ed il 1464."1 punto
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Nuovo arrivo : Emanuele Filiberto - Duca (1553-1580) - Soldo 1578 quarto tipo (Chambery) - MIR 536f1 punto
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caro amico, questa volta non concordo con te... magari la piazzetta non era la sezione giusta, posso concordare, ma il tema è scottante e ne parla da anni mezzo mondo.... ora, considerando le valanghe di minchiate, scusate il termine, che leggo ogni giorno su questo forum, beh, questo ci stava eccome.... magari non nella sezione "piazzetta" questo è l'unico difetto del post ... certo che molti avrebbero potuto semplicemente ignorare la discussione se non interessava.... come faccio io con moltissime discussioni da rabbrividire.... ma non è mia abitudine mettermi a "sminchiare" la gente che scrive (non mi riferisco a te nello specifico).... men che meno su un tema reale ... che puo avere un riscontro anche numismatico se vogliamo.... ma c'è sempre chi preferisce leggere cose tipo "Costantino I, che è stato il più grande imperatore .... " etc oppure la discussione avrebbe avuto più appeal se l'amico avesse postato duecento inutili foto di monete di antipapi da acsearch? perchè questo vedo sempre che funziona molto.... insomma, passatemela...ragazzi, anche meno....1 punto
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Beh dai.. pagata tanto.. non ha speso 250 euro… Se contate solo quanto costano le spedizioni.1 punto
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Molto carine, forse sono dei segnaposti da tavola. Nella molla si mette il bigliettino col nome, forse... :D :D Beh, restando in tema di mascherine e segnaposti posto le mie "damine" segnaposto. Ne ho 12, 4 per ogni colore, belline vero? Sono in metallo smaltato, misurano in altezza cm 3,4 x 2,3 di larghezza. Dietro hanno una basetta che le tiene dritte ed una asticella sulla schiena per infilare il biglietto. Ciao Giò :)1 punto
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