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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/18/21 in tutte le aree
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Buongiorno e buona domenica a tutta la sezione, Condivido con tutti voi la mia famigliola(ancora non completa) di aquile capovolte. Un saluto a tutti. Raffaele.7 punti
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Per quanto riguarda la moneta dire che non è ritoccata ma solo pulita, che la patina è originale anche se credo che il colore non sia proprio quello. Per quanto riguarda la conservazione vedi anche tu le "pecche" che ha. Ma una moneta non dev'essere perfetta, prima di tutto la devo sentire "nel cuore"... Quindi alla fine fine, come al solito, ti devi rispondere da solo. Vale, per te, 60€? Ricordati sempre che il valore storico ed emozionale di una moneta è indipendente dalla bellezza, dalla rarità e dallo stato di conservazione. Io ho smesso di farmi troppi "problemi" al momento dell'acquisto... perché sono certo che ci sarà sempre una moneta messa meglio, una meno cara, una più rara. Per me, oggi, ogni lasciata è persa. Se trovo una moneta che mi fa innamorare la prendo (compatibilmente alle mie possibilità) senza stare troppo a vedere in giro alternative. Così facendo me ne sono fatte scappare troppe... ? Ave! Quintus2 punti
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Salve a tutti amici collezionisti, altro tassello per la mia collezione una 1798 SICILAR. A mio parere modulo più che soddisfacente facendo paragone conservazione Rarità. Chiedo a voi i vostri pareri un abbraccio a tutti. @rocco 602 punti
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Gli slab una tegola fortunatamente dissolta, grazie anche all'impegno di appassionati che portano avanti il.vero spirito numismatico. I tondelli vanno vissuti, colti, visti e valutati in toto, senza artefatti. Lasciamoli esprimere come sempre.2 punti
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Da un venditore professionale il prezzo ci sta... probabilmente lo si può trovare a qualcosa meno, magari 160/170€... Io ti consiglio, comunque, di chiedere al venditore se ti fa un poco di sconto. Magari ti fai anche omaggiare la spedizione. ? Originale è originale, anzi, vai tranquillo che schifezze, dove l'hai trovata, non ne trovi. Pulita, sicuramente, ritoccata non mi pare. Se hai dei dubbi chiedi al venditore, con me è stato sempre molto corretto. Io dico sempre che il prezzo giusto è quello che sei disposto a spendere. A volte ho pagato monete una pazzia (che per le mie povere finanze è qualche centinaio di euro oppure il 20% oltre la stima) ma DOVEVA essere mia. Altre volte ho lasciato perdere monete che venivano valutate tanto ma che non mi piacevano... non mi comunicavano nulla. Quindi puoi risponderti da solo... 1) Ti piace? 2) Hai 180€? 3) Se buttassi 10 o 20€ pagandola un po' di più cosa succederebbe? L'unico motivo per cui non la prenderei è che ne vorrei una in migliore conservazione... e non dico, ovviamente, allo stesso prezzo. ? Ave! Quintus2 punti
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Ucraina 200 000 karbovantsiv 1996 commemorano 10 anni dal disastro di Chernobil2 punti
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Distinti esperti di monete romane repubblicane, vorrei condividere alcune riflessioni sul denario di Lucius Manlius Torquatus e Lucius Cornelius Sulla Felix. A mio parere è una moneta che presenta diversi aspetti suggestivi. E’ sicuramente il primo denario romano che porta in legenda il titolo di “Imperator”; a seconda della datazione attribuitagli, poi, potrebbe anche essere la prima moneta in assoluto a riportarlo, mentre, se fosse esatta la datazione di Crawford (82 aC), le prime monete a mostrare questo titolo sarebbero alcuni rari cistofori emessi nell’ anno 85 aC da C. Flavius Fimbria. Altro aspetto particolare: tradizionalmente questa è considerata la prima moneta in cui vi è la rappresentazione di un contemporaneo vivente su una moneta romana. Infatti il triumphator su quadriga del R/, incoronato dalla Vittoria e reggente un caduceo, viene identificato con L Cornelio Sulla Felix. Dopo di lui molti altri metteranno il proprio ritratto su moneta, anche al D/, il chè è uno specchio fedele del passaggio dalla Repubblica al governo di uno solo. Vorrei però far notare (e qui mi rivolgo agli esperti) che nel denario di Caius Fundanius del 101 aC (Cr 326/1) sia Babelon che Crawford indicano la possibilità che il Triumphator su quadriga sia Caio Mario, l’ eterno rivale di Silla. Caio Mario avrebbe quindi scippato a Silla il primato sulla prima raffigurazione di vivente ritratto su moneta. Questo rende il denario di Manlio e Silla ancora più intrigante, come se Silla avesse voluto dimostrare che i tempi erano cambiati e che era lui, al momento, il primo uomo di Roma, emettendo un denario parallelo a quello raffigurante Mario. Crawford distingue tre tipi di denario, tutti caratterizzati dalla testa di Roma a dx con elmo attico alato al D/ e da Triumphator su quadriga al passo, incoronato da Vittoria alata al R/: Cr 367/1 in cui la scritta al D/ è disposta in modo diverso dagli altri due tipi (L. M- ANLI. PRO. Q) Cr 367/5 diviso, nel nostro catalogo La Moneta, in due sottosezioni: la prima in cui il cavallo in primo piano è in posizione centrale, la seconda (R3) in cui la zampa anteriore del cavallo in primo piano sfiora il bordo del tondello con un numero di controllo sottostante. Cr 367/3 con lettera T coricata dopo MANLI nella legenda del D/. Alcuni pensano che la T in questione sia l’ iniziale di TORQVATVS, altri ipotizzano che sia invece una L rovesciata ad indicare l’ età di Silla (come nel denario di Giulio Cesare R-I2/2-1 e nei quinari di Marco Antonio e Fulvia). Quello che vorrei evidenziare è che, a mio avviso, nella catalogazione Cr 367/3 (R-G256/4-1) coesistono due diversi tipi di monete, entrambi rappresentati nel Catalogo La Moneta. La differenza sta nel rovescio e più precisamente nella posizione dei cavalli della quadriga. Vi sono infatti esemplari con il cavallo in primo piano che sfiora con la zampa alzata il bordo del tondello ed esemplari, come quello postato, in cui il cavallo in primo piano è in posizione centrale. E’ forse la scoperta dell’ acqua calda, ma non ho trovato, sui testi consultati, qualcuno che abbia segnalato questa diversità. Propongo quindi all’ esimio Curatore del sito ed ai vari esperti se non sia il caso di dividere in due sottosezioni Cr 367/3, analogamente a quanto si è fatto per Cr 367/5. Ringrazio per la cortese attenzione e spero in numerosi riscontri per chiarire alcuni aspetti per me ancora non chiari di questa affascinante moneta.1 punto
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Volevo informarvi che non ho dimenticato Venezia e che sto (piano piano... ) procedendo anche con questa zecca, correggendo alcune imprecisioni e aggiungendo nuove schede. Sempre con la speranza che possa essere utile. Arka Diligite iustitiam1 punto
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In linea di massima la penso come Quintus, ma a differenza di ciò che sta dicendo io ti consiglio su nominali comuni di attendere l'esemplare almeno BB, poichè non è Pupieno che se te ne fai scappare uno poi devi attendere mesi per trovarne un altro pari requisiti, Gordiano III lo trovi anche al supermercato a momenti.. e poichè la virtù sta nel mezzo io ne prenderei uno sui 100 euro, a quelle cifre trovi dei gran bei sesterzi..1 punto
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Ti sembrerà strano ma queste sono molto più semplici delle date israeliane. thai - 543 anni avanti al nostro calendario - dalla prima postata: 1 bath 2525 - 1982 5 bath 2532 - 1989 1 bath 2537 - 1994 50 satang 2537 - 1994 25 satang 2537 - 19941 punto
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terra antichissima dell'Anatolia occidentale, la Lidia, ai tempi del mito, è il luogo dal quale secondo Erodoto, emigrano, guidati dal principe Tirreno, parte degli abitanti, alla volta dell'Italia dove si stanziano dando origine agli Etruschi . In epoca storica, sotto il regno di Creso ( 596-546 ? a.C. ) la Lidia raggiunge la sua massima espansione e potenza, rendendo tributarie anche le città greche della Ionia e dell'Eolide . Ciro II di Persia ( 590-530 a.C. ) liberati i Persiani dal dominio dei Medi e conquistata la terra di Babilonia, entra in conflitto con il regno di Lidia per il controllo della Cilicia e della Cappadocia : lo scontro a Pteria nel 547 a.C. ha esito incerto, tuttavia i Persiani avanzano ugualmente verso la capitale della Lidia, Sardi . Erodoto ( I , 80 ) ci dice che i Lidi, fidando molto sulla loro fortissima cavalleria per la vittoria, attendono i nemici nella vasta pianura di fronte a Sardi, terreno adatto alle loro cariche . Dietro consiglio del medo Arpago, Ciro fa radunare i cammelli da soma delle sue salmerie e li dispone all'attacco in prima linea come cavalleria cammellata : lo spavento indotto ai cavalli dall'insofferenza di questi alla vista ed all'odore dei cammelli, getta nello scompiglio e nella fuga la cavalleria dei Lidi che lasciano il campo . 14 giorni dopo quella 'carica' di cammelli, nell'Ottobre 547 a.C. , Sardi si arrende ai Persiani assedianti : finisce così il grande regno di Lidia ed inizia nei fatti la grandezza dell'impero persiano con il re dei re Ciro II il grande . I Lidi sono comunemente considerati gli inventori della moneta, con le loro emissioni inizialmente in elettro tra il 700-550 a.C. : in tempi più vicini anche i Persiani battono le loro monete auree, oggi note come darici .1 punto
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In alcune i caratteri non sono chiarissimi, ma paragonandoli con le tabelle sul web credo che le date siano queste: 10 agorot - la prima a sx 1996 la seconda a dx 1992 1 nuovo sheqel - la prima a sx 1993 la seconda a dx 1995 1 agora - la prima a sx 1974 la seconda a dx 19801 punto
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Buon pomeriggio, confrontala con questa : https://en.numista.com/catalogue/pieces20478.html Un parametro importante è il peso. Vedi se coincide. A mio parere, la tua ha il bordo sottile rispetto a quella del link e questo non mi convince.... saulti1 punto
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Il mio dubbio era proprio quello. Ho creduto fosse il 20 copechi perché la moneta mi era sembrata notevolmente più grande del pezzo da 10, ma con i dati alla mano direi che hai ragione tu. Non si riesce proprio a distinguere la cifra 15 tra la corona e la scritta КОПЕЕКЪ ?1 punto
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Grazie Beppe...mi manca ancora la 56... Ma piano piano la trovo. Un caro saluto. Raffaele.1 punto
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Complimenti @Raff82 è un vero piacere vedere una simile parata di "Aquile Capovolte". Belle veramente! Ciao Beppe1 punto
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Chiudere le monete in slab non fa parte della Numismatica. Le monete hanno un Dritto ,hanno un Rovescio ed hanno anche un Bordo(lo spessore),quest'ultimo il più delle volte è lavorato:presenta delle scritte e simboli,presenta una cordonatura a fogliame ,oppure presenta un intreccio di disegni ecc. Pertanto la moneta va AMMIRATA ed anche STUDIATA in ogni sua parte,anche per quanto concerne il bordo. La mentalità di APPREZZARE la moneta chiusa in slab è un mentalità che non ha nulla a che fare con la Numismatica.Trattasi,semplicemente,di voler standardizzare l'APPREZZAMENTO verso un oggetto e si fa ciò per il mero fine commerciale e per fare in modo che il giudizio sulla conservazione di una moneta sia in mano a pochi(vorrei prendermi la briga di esaminare questi competenti che valutano le monete e che poi le fanno chiudere negli slab). Il chiudere la moneta nello slab,inoltre,non tiene assolutamente conto della classificazione da darsi alla moneta che viene esaminata(sullo slab viene semplicemente dato un valore di conservazione e un riferimento ad uno studio e ,forse,nemmeno quello). Mi risulta che nei mercati numismatici d'oltre oceano se una moneta non è nello slab non viene acquistata(A tal proposito ritengo che i Re spagnoli Ferdinando ed Isabella non dovevano far partire Cristoforo Colombo per le"Indie"). Vale a dire che se un commerciante si presenta in un mercato numismatico americano con una bella moneta ma che non è in slab,quest'ultima non viene presa in considerazione:questa non è Numismatica! Altra cosa è periziare la moneta chiudendola in bustine d'acetato sigillandole con i rivetti poichè il bordo è pur sempre visibile e sul cartellino compare anche la classificazione della moneta. Chi vuole può benissimo fare foto delle proprie monete periziate,ponendole in un proprio archivio fotografico, e poi liberarle da slab o bustine e conservarle come meglio crede . Salutoni odjob1 punto
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vedo che la quarta I presenta delle mancanze. Probabilmente in passato la moneta ha avuto un inizio di cancro che è stato curato in maniera non definitiva e sta ora rifiorendo. Mi preoccupa molto quello che può nascondere il rigonfiamento sopra la S. Può essere una concrezione, ma può essere anche un rigonfiamento dovuto al cancro sottostante. Il prezzo mi pare molto onesto ma sicuramente dopo l'acquisito necessiterà di controlli continui e dell'ausilio di un esperto.1 punto
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Dalla foto, dalla tonalità di verde e dal fatto che la lesione si approfondisce mi pare suggestivo che si tratti di un focolaio di cancro del bronzo. Ciao Illyricum1 punto
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Il quadretto fa effetto,vederle cosí sono ancor piú belle,poi se le aquile sono a"pipistrello"(?) ancor meglio ? Saluti1 punto
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Prezzo onesto, quel puntino di cancro si cura volendo e magari vale la pena.1 punto
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Ciao, la moneta a me piace per quanto riguarda la macchia verde e probabile cancro del bronzo non sono esperto quindi non posso pronunciarmi. Spero che gli esperti almeno con te interverranno perché anche io ho postato un denario con ingiallimento dell'argento chiedendo un parere ma purtroppo non ho ricevuto nemmeno una risposta. Mi toccherà fare ricerca e studio anche su questo ?. Alla prossima... Antonio1 punto
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UNA LINEA LIEVE DA LI' A LI' (o DA LI' A LA'?) Buona notte da Stilicho1 punto
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Sono tante le monete belle. Per esempio le monete della magna Grecia sono stupende. Qui inserisco un contributo da museo. Non ricordo se un 12 1/2 o un 25 doppie della zecca di Genova. I simboli cristiani tra l'altro sono molto apprezzati oltre al modulo potente1 punto
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Colleghi De La Moneta 11. Un membro dagli occhi taglienti del forum Coin Talk ha sottolineato quello che alcuni di noi ritengono sia un altro falso esempio di Boehringer 55. 22. L'elenco è https://leunumismatik.com/en/lot/28/130/. Finora la casa d'aste non ha ritirato il pezzo. 33. A mio parere, i seguenti sono punti negativi a) Nessun difetto da morire dietrol'occhio, anche se ce n'è uno nei capelli b) Bordi lisci c) trattamento 'piatto' del viso di Apollo d) Nessuna rottura di morte sopra i capelli di Apollo e) Più di 17 punti dalla punta del naso al punto principale della corona. f) ... e anche se non conclusivo, non ho mai visto una foglia inversa (dietro il leone) colpito in questo modo. 44. Sono molto interessato ai suoi commenti e alle sue ragioni. La ringrazio per la considerazione. D1 punto
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Se la causa della fioritura sono i batteri allora spostare le banconote da una tasca all'altra è senz'altro un fattore di rischio, se invece dipende dalla chimica della mescola cartacea non è un problema. Il fatto che le pagine di un libro tendano a "fiorire" potrebbe essere semplicemente un effetto della reazione chimica degli elementi di cui sono composte le pagine, dato che la carta utilizzata è la stessa quindi se si ossida una pagina si ossidano tutte, progressivamente.. Per chiedere lo spostamento della discussione in cartamoneta chiedi a @incuso.1 punto
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Sierra Leone 10 leones 1996 dedicati a Madam Yoko donna africana del 19esimo secolo che ha avuto molta influenza nella storia quì potete leggere la sua storia in inglese https://en.wikipedia.org/wiki/Madam_Yoko1 punto
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Si però Giordano non si può sentire, pare il nome del proprietario di un'azienda vitivinicola ? Si chiama GORDIANO ? E il prezzo a mio parere è veramente troppo alto, non ci spenderei più della metà... ma questa è ovviamente un'opinione personale.1 punto
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Ciao! E' sempre la solita problematica che nasce dalla "capacità" dei veneziani di storpiare i nomi ..... il figlio del Doge Francesco Foscari sembra "certo" che si chiamasse Jacopo, eppure in alcuni scritti viene riportato Jacomo, Iacopo, Giacomo ..... Bergamo si direbbe sia Bergamo, la città ..... eppure talvolta si trova scritto Pergamo. Ora, chiamare Zuan o Zuanne è lo stesso, ma credo che ci si riferisca in ogni caso a Giovanni; dovendo riportare l'iniziale del nome, gli antichi avranno usato una "G" o una "Z"? Penso che il risultato sia ad libitum. Da mal di testa saluti luciano1 punto
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Ciao! Abbiamo un po' di confusione eh? Niente paura, procediamo con ordine .... La ET è, come hai giustamente scritto, una congiunzione; più precisamente equivale alla E, ma scritta in latino. (ora et labora = prega e lavora) Nel medioevo, quando la divulgazione scritta ha cominciato a svilupparsi, c'è stata l'esigenza di inventarsi delle abbreviazioni che sostituissero, in toto o in parte, delle lettere, per risparmiare carta e tempo... d'altra parte i diretti interessati erano degli amanuensi che, così, ci mettevano meno tempo a scrivere ed anche la pergamena e poi la carta (carissima), veniva risparmiata. Si inventarono quindi delle abbreviazioni, comuni a tutti, che costituirono la "Brachigrafia medioevale". Ce ne sono moltissime; a noi interessa: - l'abbreviazione con significato proprio "7" che equivale a "et", oppure "9" che equivale a "con" - l'abbreviazione con significato relativo "3" in fine parola, che può significare: "ue", "et" o "is" come vedi il "7" messo sulla moneta o il "3" riportato sul CNI, hanno lo stesso significato, cioè "et". C'è da chiedersi, semmai, perchè sul CNI è estato riportato il 3 che non corrisponde al 7 messo sulla moneta. saluti luciano1 punto
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1996 Siria - 10 lire Il complesso archeologico della cittadella di Palmira 5 lire con le vestigia di Aleppo e il 25 lire con la banca centrale siriana le avevo già inserite nella discussione originaria.1 punto
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Monete no, ma oggetti archeologici veri e propri sì, in quanto venne dimostrata la originale provenienza delittuosa degli stessi... Veniva usato un sistema di "lavaggio" di pezzi di scavo che venivano reintrodotti in Italia passando da una compiacente "ditta" per essere muniti di fattura e importati con tanto di attestato di importazione... alla lunga se ne è accorta una solerte soprintendente per la ripetitività di queste importazioni sempre di materiale italico, che ha attivato le forze dell'ordine ... le indagini poi hanno portato a un lungo processo penale dai risvolti/conclusioni i più vari possibili a secondo delle parti coinvolte.. parlo di metà anni '90 primi duemila Un cordiale saluto a tutti Enrico1 punto
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Spagna - 200 Pesetas 1996 Serie "Maestri della Pittura Spagnola" Mariano Fortuny ( 1868 ) Idillo Madrid - Museo del Prado Ramòn Bayeu ( 1786 ) El Majo de La Guitarra Madrid - Museo del Prado1 punto
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Ho cominciato a mettere qualche ''tombino'' per gli amanti del genere... ? Arka Diligite iustitiam1 punto
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Siria, 25 pound 1996-1416 al rovescio : edificio della Banca Centrale di Siria, a Damasco1 punto
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Buon pomeriggio ! Riprendo la discussione postando l'unico tondello per Francesco I di Borbone che ho in collezione. Le foto rendono fino ad un certo punto, la moneta è stata liberata ma al momento non ce l'ho sottomano per fare nuove foto. Questa è la variante con il punto sotto il busto (se ne sono già viste almeno un paio in questa discussione), meno rara della sorella con stella sotto il busto. Sogno nel "monetiere" racimolare tutte le monete in rame anche di questo Sovrano ma come si capisce sono ancora in alto mare. Credo però di aver iniziato bene. Un caro saluto a tutta la sezione. Cristiano.1 punto
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Come al solito la verità sta nel mezzo. Sono state scritte tante cose, alcune inesatte altre giuste o parzialmente giuste, ragion per cui è forse opportuno riordinare il discorso, quantomeno per fare un po' di chiarezza ma senza nessuna pretesa di esaustività. Come è stato scritto e riscritto sia in questa discussione che altrove, credo che si possano dare per punti fermi i seguenti: (i) il Codice dei Beni Culturali consente il commercio di “di opere di pittura, di scultura, di grafica ovvero di oggetti d'antichità o di interesse storico od archeologico” e, quindi, anche di monete antiche: se così non fosse l’art. 64 del Codice non avrebbe ragione di esistere (come tutta una serie di altre disposizioni che non sto qui a citare per brevità); (ii) con riferimento ai beni di interesse numismatico, il Codice (e, più in generale, la legge) non indica categorie di monete non commerciabili in assoluto, ragion per cui, astrattamente, ogni tondello può essere oggetto di compravendita; (iii) il Codice impone il rilascio dell’attestato di autenticità e lecita provenienza solo a chi eserciti professionalmente l’attività di commercio dei beni di cui all’art. 64 (tra i quali, come detto, rientrano senza dubbio anche le monete); (iv) il medesimo obbligo non è previsto per legge con riferimento alle compravendite tra privati, circostanza che, tuttavia, non esclude che sia comunque opportuno anche in questo caso farsi rilasciare dal venditore tutta la documentazione che attesti la lecita provenienza della moneta, ovvero una autodichiarazione che abbia contenuto equipollente a quella prescritta dall’art. 64: è la prudenza a imporre di agire in questo modo, non la legge; (v) gli articoli del codice penale in materia di ricettazione e incauto acquisto non riguardano specificamente i beni culturali: si tratta di fattispecie astrattamente configurabili nell’acquisto di qualsiasi bene, ragion per cui si sbaglia quando si pretende di ricondurre a queste disposizioni l’obbligatorietà dell’attestato di lecita provenienza anche nelle compravendite tra privati; (vi) occorre tenere distinti i profili penali da quelli civilistici che possono originare dalla compravendita di monete antiche: a) sul piano penale: il possesso di tutta la documentazione idonea a dimostrare che l’acquisto è stato effettuato in buona fede, nella legittima convinzione (che qualsiasi soggetto di media avvedutezza avrebbe potuto maturare) che la moneta acquistata fosse di lecita provenienza, dovrebbe – almeno in linea di principio – escludere conseguenze penali per l’acquirente (il che non vuol dire necessariamente evitare un processo). In ambito penale l’onere della prova della commissione del reato è sempre a carico dell’accusa, ragion per cui sarà quest’ultima a dover dimostrare l’illecita provenienza delle monete del collezionista sottoposto a indagine; b) sul piano civile: la giurisprudenza – in maniera più o meno condivisibile – si è ormai da tempo assestata sul principio in virtù del quale i beni archeologici (nel nostro caso le monete) per i quali il privato possessore non riesca a dimostrare la legittimità del proprio titolo a ritroso sino al 1909 (ovvero di aver acquistato dallo Stato o di aver ricevuto le monete quale premio per il loro ritrovamento) vige la presunzione di proprietà in capo allo Stato. In questo caso sarà il privato collezionista a dover offrire la prova della legittimità del proprio possesso dovendo, in caso contrario, procedere alla consegna delle monete in favore dello Stato. E’ possibile, quindi, andare esenti da responsabilità sul piano penale ma ciononostante subire la confisca (sempre in ambito penale) ovvero una sentenza di condanna, in sede di civile, che obblighi il privato a consegnare le monete allo Stato. Mi riallaccio, a questo punto, alla seguente affermazione di @numa numa: “Se si sapesse che cosa è una moneta antica decontestualizzata e le sue caratteristiche di ripetitività, tranne alcune ovvie e lodevoli eccezioni, tutto il resto non darebbe materia di discussione, perdita di tempo, interpretazioni errate e soprattutto lascerebbe spazio ai funzionari per esercitare la molto più importante valorizzazione del nostro patrimonio culturale spesso negletto piuttosto che quella - di una tutela travisata, inefficace ed inefficiente senza benefici dj rilievo per la Comunità”. Se mettessi da parte il giurista e facessi parlare solo il collezionista, abbraccerei e condividerei in toto l’affermazione. Tuttavia una voce interiore, quella del giurista, mi porta a domandarmi: che forma di tutela, allora, avrebbe lo Stato per rendere effettiva la portata dei precetti di cui all’art. 91 e 176 del Codice? Mi spiego: si comprenderà bene che, così argomentando, sarebbe sufficiente decontestualizzare (mediante rimozione) la moneta dal luogo del suo rinvenimento per poter sottrarre la stessa alla disciplina del Codice dei Beni Culturali. E’ allora si comprenderà pure perché la giurisprudenza prediliga la soluzione più stringente e più penalizzante per il collezionista, soluzione che si traduce nel principio secondo cui essendo le monete antiche comunque beni archeologici (e tanto a prescindere dal disposto dell’art. 10, comma quarto, lettera b) per le stesse vige una presunzione normativa (cioè stabilita dalla legge) di appartenenza statale. Questo, in estrema sintesi, lo stato delle cose. Se concludendo (e ringraziando il cielo, penserà a ragione qualcuno) devo esporre il mio punto di vista, devo dire che la giurisprudenza, così agendo, finisce per avallare un principio che, a mio avviso, il Codice (e la legislazione in generale) non enuncia: ossia una sorta di “doppia presunzione” a vantaggio dello Stato: (i) la prima, quella secondo cui ogni moneta antica sia per ciò solo bene archeologico e, quindi, bene culturale (onestamente non leggo in nessuna disposizione di legge un concetto simile); (ii) la seconda, questa si, avvalorata dalla legge, quella in forza della quale le monete in questione siano di proprietà statale salvo che si offra la prova del legittimo possesso a ritroso sino al 1909. Ritengo che, posto che la presunzione di proprietà statale opera solo per quelle monete rinvenute nel sottosuolo o nel fondale marino che abbiano le caratteristiche di cui all’art. 10, la presunzione di appartenenza allo Stato possa operare solo a condizione che quest’ultimo dimostri il presupposto logico-giuridico della presunzione stessa , ossia che si tratti di monete qualificabili come bene archeologico e, quindi, come bene culturale (circostanza, quest’ultima, che, invece, come si è detto, la giurisprudenza sembra ormai ricondurre a una sorta di automatismo). Su questa mia interpretazione mi piacerebbe leggere qui sul forum il punto di vista di qualche collega (per citarne uno, ad esempio, @Polemarco: sono certo che ne nascerebbe una bella discussione a vantaggio di tutti, me per primo). Tirando le somme, il collezionista che è in me ne esce indubbiamente sconfortato ma il giurista – che pure è in me – gli spiega che deve farsene una ragione addolcendo la pillola (o ridimensionando la supposta, se si preferisce). Saluti.1 punto
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Non è una questione di valore: io sono un numismatico accademico prima che un collezionista, tant'è vero che - come ben sa chi ha seguito i miei interventi passati - non mi interessa lo stato di conservazione dei pezzi. MA non c'è ricerca che tenga: salvo poche rarissime circostanze, normalmente non c'è modo di sapere se un pezzo di metallo abbia avuto funzione monetale o no, quindi il collezionismo di aera rudia non può esistere su basi scientifiche. Certo, uno può "immaginare" che il pezzo di bronzo in suo possesso sia stato usato come forma premonetale, ma non c'è nulla di "scienza" in tutto ciò.1 punto
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Ciao @giuseppe ballauri...6 tornesi con contorno a serpentina io al momento non ne ho visti anche se devo dire che ne ho maneggiati pochi... Sul discorso che anche in una così detta serpentina si intraveda un occhio fa capire in modo evidente che i contorni a serpentina, occhio e foglia, sono la stessa cosa a riprova di ciò, qualche post fa ho girato una foto volutamente tagliata, chiedendo la vostra opinione sulla quarta moneta da destra. Quella che sembra una così detta serpentina nasconde un "occhio", guardando dal basso verso l'alto il quarto taglio lo vedrete di sicuro.1 punto
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Ciao @Asclepia posto il contorno di 4 monete mie dei 3 Grana di Murat. Dall'alto in basso il 1° ed il 2° sono di 1° Tipo, gli altri due di 2° Tipo. I primi 3 "a serpentina", l'ultimo "a treccia". Siccome è verosimile che tali monete siano state coniate sulle monete di Ferdinando IV, ed il 6 Tornesi dal 1799 al 1803 corrisponde sia come peso, sia come diametro, sarebbe interessante conoscere se esistano dei 6 Tornesi con contorni "a serpentina". Probabilmente la risposta e no, ma a questo punto è logico chiedersi su quale altra moneta ( anche straniera ) siano stati coniati i 3 Grana. Nella foto ho evidenziato con il circoletto rosso un particolare del contorno della prima moneta che assomiglia abbastanza al cosiddetto "occhio" della moneta di Cristiano. Lascio a Voi le conclusioni, Saluti a Tutti, Beppe1 punto
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Buonasera a tutti, Cristiano non ne ho di degnamente conservati, ma partecipo volentieri, quello più sottile l'ho messo per compagnia, è un veterano, quasi liscio al rovescio ? Saluti Alberto1 punto
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Buonasera a tutto il forum, ho preso da poco un 20 grana 1798 S speculari sigillato GMA “RRR” con perizia del 2019... come mai non viene menzionato nei successivi cataloghi “gigante 2020/2021” ne tantomeno sul Magliocca..?! È diventata di colpo comune..?! ??1 punto
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Rimanendo in tema discussione...ma osservate che cavolo di bel grano 1797 FE DINAN, aveva il ragazzo in collezione; spero che non mi citi per questa foto, ma è il più bel FEDINAN mai visto fin d'ora. @Rocco68..che dici ?1 punto
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Sono ventuo per due giornate per questo motivo, ho lasciato il convegno moltooooo presto, sabato pomeriggio, ma ne è valsa davvero la pena...mi sono fatto una "scorpacciata" di monete....davvero incredibile; anche molte, molte foto di alcuni pezzi stupendi e rari. @lamanna921 tanto quello che c'era da portare via al convegno l'ho comprato Venerdì....ah....ahah....ah.... (appena faccio qualche foto Vi mostro). Grazie anche a te...e a tutti Voi che mi seguite, spero di ricambiarVi con notizie e studi su questa incredibile monetazione; non è che poi mi devo portare tutto nella "tomba" .. io sono per la diffusione della Numismatica (ma solo quella di Napoli....ho dei limiti).1 punto
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La prima....si è una piccola raccolta di saggi su Ferd. IV; il secondo lavoro...è un bel pò più grande, ed impegnativo, spero di finire per sett/ott. Un caro saluto anche a te @demonetis1 punto
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Quando vado a Miami, faccio sempre una puntata a Key West e non mi stanco mai di visitare il museo di Mel Fisher, il grande cercatore americano di tesori sommersi che nel 1985, dopo una ricerca di più di 15 anni e costata molto cara con la perdita della moglie e un figlio, trovò il relitto della Nuestra Senora de Atocha affondata nel 1622. Un solo numero per capire, 40 tonnellate tra oro e argento..................... Un paio di foto del museo. Ah ho dimenticato il motto di Mel TODAY THE DAY1 punto
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