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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/14/21 in tutte le aree

  1. Posso dire la mia? è assurdo ma alla fine, se togliamo qualche commento non utile alla causa, è uscita fuori una discussione molto interessante, per molti tutt'altro che banale. Certo, per alcuni saranno argomenti semplici e già trattati, ma quando scrivete su un forum state scrivendo a tutta la comunità. Quindi se 3 persone sono annoiate ce ne sono sicuramente 200 incuriosite. Non dimenticatela questa cosa. il forum conta 50.000 utenti, io per primo sono arrivato sulla discussione per controllare, per fare il "poliziotto del forum" e invece alla fine mi sono mezzo incuriosito. Dovete capire che su un forum è normale e può capitare di ripetere le stesse cose più volte. Come può capitare che qualcuno non cambi idea su un determinato argomento, nonostante le esaustive spiegazioni. L'errore è non accettare questa possibilità. Per il 99% dei forumisti tutti i documenti inviati, quelli di @Rex Neap, quelli di @fedafa, sono interessanti e utili alla discussione. Non è una gara a chi trova il documento inedito e non è corretto sminuire interventi solo perché tanto io già so tutto. Chi interviene non lo fa con l'intento di mettere in cattiva luce qualcuno, si risponde per contribuire alla discussione. Se invece, SBAGLIANDO, continuiamo a vedere in ogni commento non "allineato" un attacco personale allora forse è bene ricordare che questa sezione non è la rubrica privata nè di tizio nè di caio. (non serve commentare questo mio pensiero, non voglio portarvi fuori tema. La discussione è stata RIPULITA)
    8 punti
  2. Ma guardi che anche io ritengo parte delle varianti note frutto di errore. Pensavo di essere stato chiaro nel mio post. Solo che non le considero tutte frutto di errore, specie alla luce del documento che ho postato che, pur se noto e stranoto come lei afferma, non viene mai citato stranamente e, sempre a mio avviso, meritava appieno di essere riportato in questa discussione dove ormai l'interesse si era focalizzato sull'origine di tali varianti. Mi sono permesso quindi di manifestare la mia opinione. Lei poi definisce il documento come appartenente ad un'epoca tarda ma vorrei sottolineare che esso non è frutto di un ordine diretto alla zecca quindi non può essere utilizzato per una datazione post quem ma va riferito ad altri fatti, indubbiamente posteriori al 1834, da cui però emerge l'ovvia e precedente usanza in zecca di apporre segni particolari e segreti. Non credo ci sia altro da aggiungere.
    8 punti
  3. 5 punti
  4. Parliamo ora del rovescio. Lo trovo bello. Mi piace molto la figura plastica della Pietas che mi ricorda quasi la Madonna dei pellegrini di Caravaggio: La Pietas e’ colta quasi in in movimento. E’ come se sia stata chiamata da qualcuno (o guarda indietro?): volge il capo di lato ed effettua un lieve movimento di torsione che scopre la gamba sinistra con un gesto molto sensuale, mentre il bimbo le si aggrappa al collo. La gamba stessa e’ leggermente flessa e ciò conferisce ulteriore dinamicità alla azione. In questa moneta si apprezza meglio quanto ho scritto: La Pietas, appunto. La parola che meglio descrive l'atteggiamento religioso romano è la proprio pietas che non corrisponde alla “pietà” in senso moderno ne’ alla “carità” cristiana. La pietas esprimeva il senso del dovere, del rispetto ed anche della devozione dovuto in primo luogo agli dei, ma anche alla patria e alla famiglia In questo senso il titolo di Pius (aggettivo riferito alla pietas) e’ l’appellativo che spesso vediamo associato sulle monete al titolo di Augusto (Pius Felix Augustus). Chi meglio dell’imperatore (e delle imperatrici) può esprimere meglio questo rispetto, questa devozione verso dei, patria, famiglia? Qui, nella PIETAS ROMANA, e’ espresso benissimo proprio questo concetto di devozione, di rispetto verso famiglia con questa donna che tiene in braccio un bimbo piccolo, il classico simbolo della maternità, insomma. Quindi la Pietas/Teodora esaltata come madre, ma anche come simbolo della famiglia sia in senso lato, ma sia e soprattutto in senso specifico. Come detto, la famiglia e’ quella costantiniana cui si deve il massimo rispetto, che cresce sempre di più di generazione in generazione (la donna allatta un piccolo discendente). Mi viene in mente anche una altra pietas familiare, molto toccante : quella moneta di restituzione di Traiano in cui Enea porta sulle spalle il padre Anchise: Trovo infine significativo l’aggettivo ROMANA: la Pietas e’ una caratteristica dei Romani, di nessun altro popolo Non bisogna dimenticare tuttavia il periodo in cui siamo. C’e’ già stato il cosiddetto Editto di Milano, libertà di culto per tutti, anche per i Cristiani. Anzi, il cristianesimo e’ sopravvanzato, con l’avvento di Costantino. Ebbene, la pietas calza bene anche con la religione cristiana che ovviamente esalta la maternità e la famiglia. Insomma, un messaggio trasversale. Da notare che poi, si alcune monete di Teodora, e’ possibile trovare anche una croce sul dritto: Ecco un riepilogo: Ciao da Stilicho. PS: aspetto suggerimenti sulla classificazione
    3 punti
  5. Io sono sempre stato dell'idea che spesso la verità stia nel mezzo. Di fronte ad una mole tale di varianti tutto è possibile. Molte derivano da errori (o falli). Alcune da simbologia araldica come scritto ma sicuramente alcune varianti sono frutto anche della volontà dell'incisore. Il problema, tranne per quanto riguarda l'araldica, è riuscire a comprendere quali varianti sono frutto di errori e quali invece sono frutto della volontà dell'incisore. A mio avviso, da questa premessa, tutti gli attori di questa discussione hanno la ragione dalla loro parte nelle loro rispettive affermazioni. La volontarietà nel creare una variante non è frutto di ipotesi ma è ben documentata in uno scritto a firma di B. Cosentini pubblicato in Supplemento all’Opera LE MONETE DEL REAME DELLE DUE SICILIE a cura di M. Cagiati, anno IV, n. 1 (Napoli 1914). Documento già da me postato in questa discussione: Società Numismatica Italiana - Comunicazione 2018 n.72 - Bibliografia numismatica, riviste e novita' editoriali - Lamoneta.it - Numismatica, monete, collezionismo Riporto qui le pagine che confermano la presenza di simboli "segreti" sulle monete: Come si può osservare, in un caso di presunta presenza di monete false, le stesse vengono mostrate al personale di zecca e l'Arnaud è certo dell'originalità delle monete riconoscendo come sua l'incisione del ritratto del re, "ma ancora alcuni segni d'impressione a lui particolarmente noti". Quindi come per altre zecche, anche a Napoli, venivano utilizzati segni per contraddistinguere le monete per evitare e/o riconoscere le falsificazioni. Dal documento si apprende anche che venivano utilizzati anche i conii di mastri incisori precedenti e che simboli segreti venivano apposti, sempre con lo scopo di antifalsificazione, anche sui bolli. Mi auguro che questo documento possa alleggerire i toni della discussione e che la stessa possa proseguire pacatamente. Per completezza e per riportare sui giusti binari la discussione posto una piastra del 1834 che negli anni passati era presente nella mia collezione e che ora riposa tra le mani di un collezionista che sicuramente la "coccola" meglio del sottoscritto. Già segnalata come variante ma magari può essere utile per qualcuno che sta facendo il loro censimento.
    3 punti
  6. Un altro clone. Prossima asta Bertolami lot 185 CGB 2013 CNG 2009 CNG 2003
    2 punti
  7. Ha detto benissimo Sandokan. La medaglia ha sicuramente un interesse storico nell’ambito degli sport acquatici dell’Alta Senna di Parigi in quanto riporta la data in cui la sezione di canottaggio dell’associazione nautica “Cercle des sports de la Haute Seine” è diventata indipendente e fu trasformata nella Société nautique de la Haute Seine (SNHS). È firmata da un medaglista di nome e le raffigurazioni rappresentano un modello per altre, successive medaglie di bronzo e d’argento. Però l’interesse è circoscritto ai collezionisti amatori di questo sport. Basti pensare che le tre medaglie di bronzo del post # 5 proposte in asta a 150 € nel 2017 sono rimaste invendute e la medaglia d’argento del canottaggio proposta in asta 150 € nel 2015 ha avuto lo stesso destino. apollonia
    2 punti
  8. Armenia, 100 dram 1996, XXXII° Olimpiade degli scacchi, Yerevan Le Olimpiadi degli scacchi sono un torneo per squadre nazionali che si disputa ogni due anni
    2 punti
  9. Tempo fa avevo inserito in collezione questo esemplare sempre battuto da una zecca piemontese Cornuto di Giovanni Bartolomeo Tizzone zecca di Desana. Questa volta il santo al R/ e' San Giorgio Mir Piemonte 465
    2 punti
  10. Repubblica Italiana - 200 Lire 1996 100° Anniversario dell'Accademia della Guardia di Finanza
    2 punti
  11. DE GREGE EPICURI Questo terzo bronzetto di Alessandria Troade raffigura al rovescio Marsia: non lo avevo mai visto ma non credo sia raro (Wildwinds ne presenta una serie); pesa 4,16 g. e misura 22,5 mm. Al D, attorno al busto turrito della città, COL TROΔ. Al rovescio, Marsia nudo in piedi a sinistra: tiene la destra alzata, mentre con la sinistra regge un'otre di vino sulla spalla. Per questo, si è pensato anche a Sileno. La scritta è: COL AUGO TROAD. Queste monete sono, di fatto, delle provinciali semi-autonome, non contenendo effigie e nome dell'imperatore, e risulta perciò abbastanza difficile datarle. Questa da Bellinger è classificata A 497, nella SNG Cop è la 103.
    1 punto
  12. Buonasera, incuriosita ho fatto delle Ricerche trovando una vecchia discussione che forse potrebbe indirizzarci verso qualcosa che possa aiutare.
    1 punto
  13. L'importante è quello, perché non bisogna mai smettere di... godere! E noi collezionisti, in fondo, siamo complicati edonisti... ?
    1 punto
  14. Anzi no mi correggo, sembra esserci un solo bambino, ergo dovrebbe trattarsi di Flavia Teodora, moglie di Costanzo Cloro
    1 punto
  15. Ciao! È cosa tua, chi te lo impedisce? Se il tuo lavoro sarà stampato ed avrà un costo, limiterei l'informazione al solo indice, come tanti autori e/o commercianti hanno fatto. Saluti Luciano
    1 punto
  16. Spagna - 25 Pesetas 1996 Comunità Autonoma di Castilla - La Mancha Cuenca - Casas Colgadas Erette in epoca medievale sopra la gola del fiume Huécar, le "Case Sospese" formavano originariamente un lungo cordone, di cui oggi ne rimangono pochi esemplari. Il loro aspetto attuale , lo si deve ai vari restauri e ricostruzioni eseguiti nel secolo scorso ed in particolare il più importante è quello del 1928 ad opera dell'architetto Fernando Alcantara. Dal 1966 ha sede il Museo dell'Arte Astratta Spagnola.
    1 punto
  17. Da 1:09:10 l'autore fa un accenno ai fiorini coniati a Napoli.
    1 punto
  18. Ne discutiamo ogni volta... Io ad attaccare la classe dirigente e Luciano a difenderla. Gli schiavoni erano pronti a combattere, la marina era ancora valida, Venezia era sull'acqua... 50 anni dopo resistette per quasi due anni agli austriaci, volete che non potesse resistere a Napoleone con una piccola truppa? No, la verità è che prevalsero gli interessi personali su quelli dello Stato. Che misera fine per la Serenissima. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  19. Buon giorno. Normalmente sono del parere di liberare le monete dai sigilli ma qui si tratta, senza nulla togliere agli altri periti , di sigilli quasi "storici". Ho tolto dalle buste tutte le mie monete senza remore. Ho rimpianti solo per tre monete sigillate da Tevere , e questo, mi sembrerebbe un caso analogo. Credo che Bazzoni rappresenti uno dei capisaldi nelle monete del regno (e non solo) e per questa ragione penso che forse la terrei sigillata, tutto questo oltre al discorso di un valore aggiunto per una eventuale vendita futura. Cordiali saluti. Gabriella
    1 punto
  20. 10/15 euro sono sempre ben spesi per una moneta.. napoleone non è il mio campo...
    1 punto
  21. Capito. Non essendo un appassionanato di medaglistica l'avrei ceduta per reinvestire in monete di mio interesse, ma se parliamo di cifre irrisorie preferisco tenerla come testimonianza sia storica sia artistica. Grazie @sandokan Grazie @apollonia
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  22. Bisogna andare sul sito del SUE, registrarsi e poi in base a quando sono state coniate scegliere la procedura. Tieni presente almeno 2 o 3 mesi per il nulla osta.
    1 punto
  23. Se non mi sbaglio, un tetradramma tolemaico, Svoronos 1834, con l’anno di regno L K (?) (K = 20 = 62/61 a.C) nel campo sinistro. Sotto, la corona di Iside. Segno di zecca ΠA nel campo destro. All’inizio il segno di zecca ΠA si riferiva a Paphos (Cipro) ma per questa monetazione tolemaica tardiva l’attribuzione a Paphos è discussa. Forse è Alessandria. Un’altro dubbio per il sovrano: Svoronos attribuiva questo tetradramma a Tolomeo XIII, mentre per alcune pubblicazioni più recenti si tratta di Tolomeo XII, padre di Cleopatra VII. http://numismatics.org/pco/id/svoronos-1904.1834
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  24. Salve Sandro Un bronzo provinciale di Antiochia coniato sotto Augusto. Con due leggende possibili al R, e diverse lettere sotto l’ariete, magari potrai vedere meglio con la moneta in mano. https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/search/browse?volume_id=&number=&city_id=25&region_id=&province_id=&subprovince_id=&reign_id=&date_min=&date_max=&obverse_inscription_simplified=&reverse_inscription_simplified=&obverse_design=Zeus&reverse_design=ram&metal_id=&weight_min=&weight_max=&diameter_min=&diameter_max=&format=
    1 punto
  25. Buongiorno Josh81, Lo "sbilanciarsi" su una medaglia come questa non lo ritengo un buon criterio : se alludi ad una sua valutazione commerciale, risulterebbe più utile dare una occhiata ai tanti listini che trovi facilmente sul web. Le medaglie sportive - a vedere da quanto appare qui nel Sito - sono tra quelle meno collezionate, inoltre questa è una medaglia/omnibus francese, utilizzata per un avvenimento locale : non credo troverebbe da noi molti collezionisti disposti ad acquistarla. E' anche vero che è opera di un Artista noto e la medaglietta è interessante, ma occorre trovare l'amatore : in questi casi la valutazione è molto personale, d'affezione. L'ultima cosa che farei è azzardare una valutazione, non saprei proprio su quali basi : modesta, in ogni caso. Saluti.
    1 punto
  26. Bello il ritratto, meglio il diritto del rovescio, peccato per la frattura di conio, comunque moneta gradevole. saluti maumo
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  27. Sicuramente è uno dei fattori, in questo caso NO. E a pelle che si riconosce, a prescindere del peso. Trattandosi di una pessima riproduzione a c’era persa, il risultato è da bancarella dei souvenir. meglio così
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  28. Bronzo di Alessandro Severo (Neocesarea, Ponto) raffigurante due templi tetrastilo fianco a fianco; globetto tra di loro e in ogni frontone (London Coin Galleries, Online Auction 3). Lot 98. Estimate: 100 GBP Severus Alexander (222-235), Pontus, Neocaesarea, Æ, 16.14g, 31mm. Laureate, draped and cuirassed bust right / Two tetrastyle temples side by side; pellet between them and in each pediment. RG 44; SNG Cop. 217 var. (agonistic urns over temples); SNG von Aulock -; BMC -. Very fine. Rare.
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  29. Medaglia d’argento di ANDRÉ MÉRY, 1913, Parigi IIIe République, course d’avirons, challenge Henri Fayaud, par Méry, 1913 Paris. A/ Avironneur ramant à droite ; en-dessous signature ANDRÉ MÉRY. R/ Personnification de la Seine sous les traits d’une jeune femme nue, allongée à droite, un bras sur son urne et tenant un gouvernail ; à l’exergue signature ANDRÉ MÉRY et inscription CHALLENGE HENRI FAYAUD/ 1913. Argent – 43,98 g – 40,5 mm – 12 h. – Losange. R. SPL Sur la tranche différents (tête de sanglier) (losange) et ARGENT. Splendide plaquette d'inspiration Art Nouveau livrée dans une boîte en similicuir vert La scritta in esergo sul rovescio CHALLENGE HENRI FAYAUD fa riferimento al torneo intitolato al presidente del Cercle des sports de la Haute Seine Henry Fayaud nel 1912, quando la sezione di canottaggio del Cercle divenne indipendente e fu trasformata nella Société nautique de la Haute Seine (SNHS).
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  30. Per ora, i documenti hanno confermato che il saggio dell’oro usato per i fiorini, il saggio dei fiorini, la costruzione dei conî e la coniazione avvenivano a Napoli. Ciò nulla toglie al fatto che gli inviati fiorentini potessero essere muniti di uno o più conî ‘campione’ e/o del calco del fiorino che dovevano coniare, come accadeva per i gigliati e i denari. Per la precisa individuazione delle monete bisogna accontentarsi dei ripostigli e dei simboli incerti, ma magari in futuro un colpo di reni alla Donnarumma potrebbe consentire di trovare e pubblicare ulteriori info.
    1 punto
  31. Avete notato cosa c'è raffigurato sulla coppa Delaunay dei campionati europei? Un giovane che gioca con la palla a Episkyros. Un gioco con la palla era praticato nell'antica Grecia, come testimonia questa stele funeraria rinvenuta ad Atene, databile al 400-375 a.C.
    1 punto
  32. André MERY è uno scultore e medaglista dello sport francese che ha esposto al Salons des Artistes dal 1909 al 1914. Due sue medaglie di bronzo relative a sport acquatici, il nuoto e il canottaggio, fanno parte di un lotto con una medaglia per la pallanuoto di Abel Lafleur, che è stato proposto alla iNumis Public Auction nel maggio 2017. Lot 409. Sports aquatiques: lot de 3 médailles, natation, aviron et water-polo, par Méry et Lafleur, s.d. Paris. SPL. Bronze Lot de trois médailles en bronze relatives aux sports aquatiques : la natation, par André Méry (42,5 x 51,5 mm, 54,5 gr) ; l'aviron, par André Méry (41 x 52 mm, 44,3 gr); le water-polo, par Abel Lafleur (54 mm, 78,2 gr). Splendide ensemble de style Art nouveau. La medaglia del canottaggio è stata coniata anche in argento e la giovane donna nuda, distesa sulla destra, con un braccio sull'urna e con in mano un timone, è la personificazione della Senna. La medaglia di Josh81 è la combinazione del conio di diritto del nuoto e del conio di rovescio del canottaggio.
    1 punto
  33. Buon pomeriggio ! Riprendo la discussione postando l'unico tondello per Francesco I di Borbone che ho in collezione. Le foto rendono fino ad un certo punto, la moneta è stata liberata ma al momento non ce l'ho sottomano per fare nuove foto. Questa è la variante con il punto sotto il busto (se ne sono già viste almeno un paio in questa discussione), meno rara della sorella con stella sotto il busto. Sogno nel "monetiere" racimolare tutte le monete in rame anche di questo Sovrano ma come si capisce sono ancora in alto mare. Credo però di aver iniziato bene. Un caro saluto a tutta la sezione. Cristiano.
    1 punto
  34. Buongiorno, che ne pensate? Scusate le foto, in mano nettamente migliore,peso 1,07gr da Bertolami e precedentemente Baranowsky. Grazie Corallino
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  35. Molto belle le due monete in rame...chissà il costo
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  36. Albania - 20 Leke 1996 La liburna prende il nome dal popolo dei Liburni ( pirati della Dalmazia ). Utilizzata per la prima volta durante la battaglia di Azio fu adottata da Augusto come modello per le sue flotte, risultando la migliore tra le navi a disposizione Era una nave stretta, veloce e molto manovrabile, adatta agli inseguimenti, al supporto logistico e al rapido trasporto di truppe. Poteva essere a due, tre, fino a sei ordini di remi, almeno in epoca imperiale.
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  37. Presidente degli Stati Uniti (1861-1865) La quarta e ultima moneta, disegnata da Susan Gamble e incisa da Joseph Menna, mostra la cupola del Campidoglio degli Stati Uniti ancora in costruzione, come lo era durante il mandato di Lincoln. La costruzione continuò mentre infuriava la guerra civile e l'Unione lottava per rimanere unita. La guerra ebbe inizio subito dopo l'insediamento di Lincoln nel 1861. Durante il suo secondo anno come presidente, emanò un proclama di emancipazione che dichiarava liberi tutti gli schiavi nel territorio ribelle. Lincoln fu eletto per un secondo mandato nel 1864 e la guerra finì finalmente l'anno successivo. Appena cinque giorni dopo la fine della guerra, il presidente Abraham Lincoln fu assassinato mentre assisteva a uno spettacolo teatrale a Washington. I medici dell'esercito tentarono per tutta la notte di salvarlo, ma senza esito. Morì la mattina dopo all'età di 56 anni il 15 aprile 1865. Il suo assassino, John Wilkes Booth, seguì la stessa sorte undici giorni dopo. Il 26 aprile 1865 fu ucciso dai soldati che avevano circondato il fienile in cui si era rifugiato. Un'uccisione forse troppo frettolosa e non necessaria, che non mancò di suscitare, allora e ancora oggi, dubbi e interrogativi petronius
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  38. Buongiorno a tutti, io sono uno di quelle persone che non riesce a fissare le cose, sono a volte piuttosto ripetitivo, di quelli che chiede almeno due volte la stessa cosa. Una volta da ragazzo mi sono prodigato in calcoli matematici per arrivare a determinare la distanza dalla Terra alla Luna, salvo poi leggere la soluzione che era già scritta. ? Io non farei un dramma se diciamo e ridiciamo le stesse cose, ho visto la Sezione ferma per un bel po' di tempo. @Rex Neap ho apprezzato la tua condivisione, ma non sono d'accordo sul fatto che stiamo arrivando alla frutta, è vero che molto è già scritto, molto già si sa e basta leggere, ma allora quale sarebbe lo scopo della Sezione? Credo che il confronto sia sempre utile. Saluti Alberto
    1 punto
  39. L'ho scritto di fretta, in questo momento, quindi quello che ho scritto, spero si comprende è proprio quello che intendo lasciare come messaggio. Ovviamente non mi allontano dalla discussione, infatti l'ho fatto proprio qui a questo proposito, senza pensarci su. > alle pagine 321 - 322 e 323 del Manuale che ho anche avuto premura di fare dei ritagli, per chi non avesse il volume, ci sono tante, ma tante risposte, ai centinaia di quesiti, domande, risposte a cavolo che leggo spesso; ma se poi, ribadisco, non si ha volgia di leggere e scrivere la prima cosa che ci passa per la testa, il risultato sarà sempre insoddisfacente.....ed ho utilizzato un parola nella normalità....per non scrivere dell'altro....del tipo "l'asino vola".
    1 punto
  40. Ciao @Raff82 è molto difficile poter comprendere i motivi di questa notevole varietà di conii del millesimo 1834. Esimi studiosi hanno cercato una risposta che per adesso, in mancanza di una documentazione, non è ancora stata trovata. In passato sul Forum la questione è stata lungamente dibattuta. Sono state avanzate ipotesi personali, alcune prive di logica ed altrettante risposte qualche volta sopra le righe, pertanto non è mia intenzione continuare o alimentare queste sterili polemiche, ma solo fornire delle ipotesi personali che sono e resteranno tali. Mario Pin nell'ottimo libro: “ Le Piastre da 120 Grana di Ferdinando II di Borbone “ - D'Amico Editore -2017 – Pag.96 scrive quanto segue: Si parla di “libertà di azione degli addetti”, ed “imprecisioni durante le operazioni di coniazione” Ed ancora di “ Effetto artigianale della produzione nella Zecca di Napoli”. Questo avrebbe portato al fatto che molti addetti manifestavano il proprio estro producendo dei conii personalizzati. Non mi permetterei di contestare ad uno Studioso della levatura di M.Pin queste conclusioni, però tale interpretazione, dal mio punto vista, mi sembra troppo “artistica”. La Zecca di Napoli al tempo non aveva nulla da invidiare alle altre della Penisola, era diretta da persone capaci e pertanto esistevano dei controlli e poco o nulla era lasciato al caso. Ne fa fede ad esempio il fatto che le Piastre abbiano un limite di tolleranza della lega d'argento sovrapponibile agli Scudi coniati in altre Zecche. Non è pensabile che tali monete uscissero dalla Zecca con anomalie di conio piuttosto vistose, senza che i Dirigenti ne fossero a conoscenza. Sicuramente l'altissima tiratura di questo millesimo poteva permettere che degli errori fossero presenti, ma sicuramente non in tale quantità e non con questa varietà. Pertanto avanzo una mia personale ipotesi: gli “errori” erano intenzionali e ben conosciuti dal personale della Zecca di Napoli. Perchè esistevano queste anomalie? Probabilmente erano un marchio. Per distinguere l'incisore e/o aiutanti che, in caso di “problemi” poteva essere identificato. Oppure per distinguere semplicemente una “partita” di Piastre derivanti dalla fusione di altre monete o poter risalire alle forniture dei metalli comprati magari in altri Stati. Vi ringrazio per l'attenzione e ribadisco che sono soltanto congetture non suffragate da elementi concreti. Saluti a Tutti
    1 punto
  41. Dall'ottimo catalogo on-line del Munzkabinett di Berlino, il "flavia luca" pubblicatovi
    1 punto
  42. Come al solito la verità sta nel mezzo. Sono state scritte tante cose, alcune inesatte altre giuste o parzialmente giuste, ragion per cui è forse opportuno riordinare il discorso, quantomeno per fare un po' di chiarezza ma senza nessuna pretesa di esaustività. Come è stato scritto e riscritto sia in questa discussione che altrove, credo che si possano dare per punti fermi i seguenti: (i) il Codice dei Beni Culturali consente il commercio di “di opere di pittura, di scultura, di grafica ovvero di oggetti d'antichità o di interesse storico od archeologico” e, quindi, anche di monete antiche: se così non fosse l’art. 64 del Codice non avrebbe ragione di esistere (come tutta una serie di altre disposizioni che non sto qui a citare per brevità); (ii) con riferimento ai beni di interesse numismatico, il Codice (e, più in generale, la legge) non indica categorie di monete non commerciabili in assoluto, ragion per cui, astrattamente, ogni tondello può essere oggetto di compravendita; (iii) il Codice impone il rilascio dell’attestato di autenticità e lecita provenienza solo a chi eserciti professionalmente l’attività di commercio dei beni di cui all’art. 64 (tra i quali, come detto, rientrano senza dubbio anche le monete); (iv) il medesimo obbligo non è previsto per legge con riferimento alle compravendite tra privati, circostanza che, tuttavia, non esclude che sia comunque opportuno anche in questo caso farsi rilasciare dal venditore tutta la documentazione che attesti la lecita provenienza della moneta, ovvero una autodichiarazione che abbia contenuto equipollente a quella prescritta dall’art. 64: è la prudenza a imporre di agire in questo modo, non la legge; (v) gli articoli del codice penale in materia di ricettazione e incauto acquisto non riguardano specificamente i beni culturali: si tratta di fattispecie astrattamente configurabili nell’acquisto di qualsiasi bene, ragion per cui si sbaglia quando si pretende di ricondurre a queste disposizioni l’obbligatorietà dell’attestato di lecita provenienza anche nelle compravendite tra privati; (vi) occorre tenere distinti i profili penali da quelli civilistici che possono originare dalla compravendita di monete antiche: a) sul piano penale: il possesso di tutta la documentazione idonea a dimostrare che l’acquisto è stato effettuato in buona fede, nella legittima convinzione (che qualsiasi soggetto di media avvedutezza avrebbe potuto maturare) che la moneta acquistata fosse di lecita provenienza, dovrebbe – almeno in linea di principio – escludere conseguenze penali per l’acquirente (il che non vuol dire necessariamente evitare un processo). In ambito penale l’onere della prova della commissione del reato è sempre a carico dell’accusa, ragion per cui sarà quest’ultima a dover dimostrare l’illecita provenienza delle monete del collezionista sottoposto a indagine; b) sul piano civile: la giurisprudenza – in maniera più o meno condivisibile – si è ormai da tempo assestata sul principio in virtù del quale i beni archeologici (nel nostro caso le monete) per i quali il privato possessore non riesca a dimostrare la legittimità del proprio titolo a ritroso sino al 1909 (ovvero di aver acquistato dallo Stato o di aver ricevuto le monete quale premio per il loro ritrovamento) vige la presunzione di proprietà in capo allo Stato. In questo caso sarà il privato collezionista a dover offrire la prova della legittimità del proprio possesso dovendo, in caso contrario, procedere alla consegna delle monete in favore dello Stato. E’ possibile, quindi, andare esenti da responsabilità sul piano penale ma ciononostante subire la confisca (sempre in ambito penale) ovvero una sentenza di condanna, in sede di civile, che obblighi il privato a consegnare le monete allo Stato. Mi riallaccio, a questo punto, alla seguente affermazione di @numa numa: “Se si sapesse che cosa è una moneta antica decontestualizzata e le sue caratteristiche di ripetitività, tranne alcune ovvie e lodevoli eccezioni, tutto il resto non darebbe materia di discussione, perdita di tempo, interpretazioni errate e soprattutto lascerebbe spazio ai funzionari per esercitare la molto più importante valorizzazione del nostro patrimonio culturale spesso negletto piuttosto che quella - di una tutela travisata, inefficace ed inefficiente senza benefici dj rilievo per la Comunità”. Se mettessi da parte il giurista e facessi parlare solo il collezionista, abbraccerei e condividerei in toto l’affermazione. Tuttavia una voce interiore, quella del giurista, mi porta a domandarmi: che forma di tutela, allora, avrebbe lo Stato per rendere effettiva la portata dei precetti di cui all’art. 91 e 176 del Codice? Mi spiego: si comprenderà bene che, così argomentando, sarebbe sufficiente decontestualizzare (mediante rimozione) la moneta dal luogo del suo rinvenimento per poter sottrarre la stessa alla disciplina del Codice dei Beni Culturali. E’ allora si comprenderà pure perché la giurisprudenza prediliga la soluzione più stringente e più penalizzante per il collezionista, soluzione che si traduce nel principio secondo cui essendo le monete antiche comunque beni archeologici (e tanto a prescindere dal disposto dell’art. 10, comma quarto, lettera b) per le stesse vige una presunzione normativa (cioè stabilita dalla legge) di appartenenza statale. Questo, in estrema sintesi, lo stato delle cose. Se concludendo (e ringraziando il cielo, penserà a ragione qualcuno) devo esporre il mio punto di vista, devo dire che la giurisprudenza, così agendo, finisce per avallare un principio che, a mio avviso, il Codice (e la legislazione in generale) non enuncia: ossia una sorta di “doppia presunzione” a vantaggio dello Stato: (i) la prima, quella secondo cui ogni moneta antica sia per ciò solo bene archeologico e, quindi, bene culturale (onestamente non leggo in nessuna disposizione di legge un concetto simile); (ii) la seconda, questa si, avvalorata dalla legge, quella in forza della quale le monete in questione siano di proprietà statale salvo che si offra la prova del legittimo possesso a ritroso sino al 1909. Ritengo che, posto che la presunzione di proprietà statale opera solo per quelle monete rinvenute nel sottosuolo o nel fondale marino che abbiano le caratteristiche di cui all’art. 10, la presunzione di appartenenza allo Stato possa operare solo a condizione che quest’ultimo dimostri il presupposto logico-giuridico della presunzione stessa , ossia che si tratti di monete qualificabili come bene archeologico e, quindi, come bene culturale (circostanza, quest’ultima, che, invece, come si è detto, la giurisprudenza sembra ormai ricondurre a una sorta di automatismo). Su questa mia interpretazione mi piacerebbe leggere qui sul forum il punto di vista di qualche collega (per citarne uno, ad esempio, @Polemarco: sono certo che ne nascerebbe una bella discussione a vantaggio di tutti, me per primo). Tirando le somme, il collezionista che è in me ne esce indubbiamente sconfortato ma il giurista – che pure è in me – gli spiega che deve farsene una ragione addolcendo la pillola (o ridimensionando la supposta, se si preferisce). Saluti.
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  43. Giusto Arka ad Oppiano consiglio di approfondire ka tematica con la lettura del capitolo sulla monetazione longobarda presente in MEC 1 , un ottima sintesi curata da Philip Grierson che ha anche il merito di essere abbastanza recente e aver superato concezioni e ipotesi ormai non piu’ attuali ( Le Gentilhomme, Monneret de Villard, il famoso tremisse di Ariperto con Iffo poi scopertosi falso ma del quale discettarono per anni, ritenendolo autentico, fior di numismatici - questo per ribadire quanto insidiosa possa essere questa monetazione - tra le piu’ affascinanti tra quelle barbariche ..).
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  44. @Lando Griffin Le scatole di plastica con su scritto cosa c'è dentro servono alla gente che non è in grado di capirlo da sola. E dal momento che in numismatica oltre ai collezionisti ci sono gli investitori che differenziano il portfolio tra bitcoin, terreni petroliferi in Kamchatka, azioni della Gillette e oggetti d'arte, la scatola di plastica è l'unico modo per garantire l'acquisto. Dunque, in estrema sintesi, le monete inscatolate costano di più perché hanno un pubblico di potenziali acquirenti molto più ampio.
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  45. Partecipo con le mie Piastre del 34 (che tempo fa postai in altra discussione evidenziando le caratteristiche salienti): la prima con 13 torrette, la seconda con 11 e le ultime due che presantano una "strana" sovrapposizione della "S" di FERDINANDVS su di uno strano simbolo e che vi ripropongo in fondo a questo mio post.
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  46. Infatti, stavo osservando meglio i particolari... Per quanto ben fatta ci sono delle piccole cose che nell'insieme la tradiscono.
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  47. Ciao Beppe, Bel quesito. Io sinceramente mi sono fermato alla differenza del taglio del collo ma non sono andato oltre, magari riusciamo tutti insieme confrontando e confrontandoci a vedere se ci sono diverse tipologie di busto. Io sono fermo a questo piccolo confronto con alcune mie 34.
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