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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/30/21 in tutte le aree

  1. Spesso bisogna accontentarsi pur di mettere alcune tipologie in collezione. Quarto di Scudo Vecchio 1733 Carlo Emanuele III D/ CAR EM D G REX SAR CYP ET IER Busto del re corazzato a destra con il collare , sotto fioretto tra due punti R/ DVX SAB ET MON TISF PRINC PED Scudo completo , coronato, in un grande ornato con collare attorno e due leoni accovacciati ai lati in alto la data 1733 T/ Tondini concatenati Argento 28 mm. , gr. 7,35 Zecca di Torino , Mir Savoia 927 , Rarita' R6
    4 punti
  2. @Rocco68 @Sirlad il prezzo è sicuramente fuori mercato per una moneta molto comune e considerando la conservazione attribuita ( FDC ) che è molto discutibile ( monete di 160 anni periziate FDC sono di una rarità estrema e questa non lo è ). Qualche considerazione personale: si sta allargando sempre di più la forbice FDC/ monete con conservazione inferiore. Qualche Asta o Venditore Professionale ( non tutti perchè ho visto anche delle monete sottostimate ) cercano di portare uno SPL+ al fatidico traguardo del FDC, perchè il valore quasi raddoppia. Chi ci casca di solito è l 'acquirente che ha "puntato" la moneta avendo poca esperienza ed il portafoglio gonfio ( da un lato... beato lui!). Non è sicuramente un numismatico con esperienza e con anni di studio alle spalle. Di questo sono sicuro, come sono sicuro che quando venderà la moneta recupererà circa un terzo di quanto speso. Però i soldi sono suoi e ho visto persone che li hanno spesi molto peggio. Saluti a Tutti, Beppe
    4 punti
  3. Non riesco proprio a tenermi lontano da questi massimali in argento : Scudo Nuovo 1769 Carlo Emanuele III D/ CAR EM D G REX SAR CYP ET IER Semibusto del re con sotto la data R/ DVX SABAVD ET MONTISFER PRINC PEDEM & Scudo rotondo coronato con nuova inquartatura , con attorno il collare T/ Ornato a fogliette Argento 44 mm. , gr. 35,22/34,60 , Zecca Torino Mir Savoia 946i rarita' : R8
    3 punti
  4. Ne abbiamo già parlato fin troppe volte, non mi dilungherò eccessivamente. Quest'idea di abolire il contante non solo è discutibile per motivi di privacy (che non è affatto da sottovalutare) , di dimestichezza e quant'altro ma anche e soprattutto MOLTO PERICOLOSA, perchè una società totalmente dipendente dagli apparati elettronici e carte di credito varie per il commercio si sottopone ad ALTO RISCHIO DI PARALISI in caso di GUERRA INFORMATICA. So che questo argomento non è molto noto, so che quando si parla di "guerra informatica" sembra tutto così fumoso, lontano, remoto, teorico... ma vorrei avvertire che questo tipo di conflitto è tutt'altro che un teorico, fumoso, lontano e remoto giochetto di quattro hacker ai computer: è un vero e proprio settore della guerra moderna, a cui vengono dedicati in tutto il mondo addestramento, mezzi, tecnologie e personale (specializzato e riunito in appositi corpi) sempre più avanzati in sempre maggiore quantità e con sempre maggiore attenzione, la cui finalità è proprio quella di arrivare alla paralisi pressochè completa del paese nemico attraverso attacchi ai suoi centri militari e civili nevralgici, quali apparati per le comunicazioni, centri per la produzione di energia, sistemi informatici governativi, sistemi per il commercio, network informatici militari, database governativi e di grandi aziende strategiche, sistemi di gestione dei trasporti ecc. ecc. Ricordo inoltre che quello che ho appena descritto non appartiene alla fantascienza cyberpunk o ai manuali di strategia militare ma è stato più volte già messo in atto verso bersagli di varia natura (dai sistemi generali alle centrali nucleari) con azioni che in almeno un caso (Estonia 2007) si è definito "prima guerra mondiale della rete ". E' un termine un po' esagerato, perchè fin'ora le azioni si sono svolte su scale relativamente ridotte contro obiettivi relativamente limitati... ma in caso di conflitti seri ed estesi i risultati delle simulazioni di scontri ad alto livello e alta intensità sono a dir poco inquietanti. Possiamo essere prudenti e pensare a compromessi che ci tutelino un po' in caso di guai, oppure possiamo decidere consapevolmente di sbattercene la ciolla e continuare come se nulla fosse fingendo che il problema non esita: va bene, ma in quest'ultimo caso sappiate che le sorprese che in futuro potremmo ritorvarci sono davvero molto sgradevoli. In Estonia nel 2007 ne hanno avuto un piccolo assaggio e guardacaso da allora hanno frenato un po' su questa mania dell'informatizzazione totale della società e dell'abolizione del denaro contante.
    3 punti
  5. Albania - 10 Leke 1994 Castello di Berat Arroccato su di una collina rocciosa alla destra del fiume Osum, ad un’altezza di 214 metri, il castello di Berat domina dall’alto tutto il territorio circostante. Si tratta di una struttura che ha superato lunghi anni di dominazioni straniere, di cui attualmente rimangono ben conservate le mura perimetrali composte da 24 torri, all’interno delle quali si trovano chiese, moschee ed edifici di altro tipo. Sebbene il castello vada fatto risalire al XIII secolo, la sua storia cominciò in realtà molto tempo addietro. Edificato durante il Basso Impero, nel 200 a.C. circa il castello fu bruciato dai Romani, per poi essere rafforzato e ricostruito dapprima con Teodosio II° ( V° Secolo ) e poi con Giustiniano I ( VI° Secolo ). Fu poi nel XIII° Secolo che Michael I° Comneno Doukas, despota dell’Epiro e cugino dell’Imperatore Bizantino, diede al castello di Berat la forma che possiamo vedere tuttora. Il centro storico della cittadina, insieme a quella di Argirocastro, sono Patrimonio Mondiale dell'Umanita' dal 2005.
    3 punti
  6. Sulla monetazione aquilana angioina, vi posto un interessante articolo dell'amico @adolfos https://www.academia.edu/49456578/Denari_e_quattrini_angioini_coniati_ufficialmente_nella_zecca_dellAquila_ad_imitazione_delle_serie_comunali_romane
    3 punti
  7. L’esemplare d’argento sarà accompagnato da quello in oro ex Lotto 478 Asta Pandolfini 25/6/2021. VENEZIA. MEDAGLIA IN ORO DETTA “OSELLA DELLA RICOSTRUZIONE” Au gr. 18,79 mm. 37 D/ VENEZIA AL SUONO DELL’ANTIQVA SQVILLA ESVLTA Panorama della città sormontato da Leone in volo sul Canal Grande R/ POST FATA RESVRGO Campanile tra due angeli annuncianti; ai lati 14 LVGLIO 1302 – 25 APRILE 1912 Mont. 3454 Rarissima BB Medaglia coniata sotto il regno d’Italia al tempo di Vittorio Emanuele III per celebrare la ricostruzione del campanile di San Marco, crollato nel 1902, la cui inaugurazione è avvenuta dieci anni dopo. Essendo chiusa la zecca di Venezia dal 1870 della produzione se ne occupò la ditta Johnson di Milano.
    3 punti
  8. D/ PRIMA BREWING COMPANY/1894 1935/(busto di donna)/AMERICA'S FINEST BEER R/ LEONE BROS./GOOD FOR/ONE GLASS/PRIMA BEER/AT ANY/TAVERN/DISTRIBUTOR – BENLO – MAIN 801 Bronzo: 8,6 g, 28 mm “Prima Beer” è una vecchia lager che veniva prodotta a Chicago. Fu prodotta alla Ernst Brothers' Independent Brewing Association, precedentemente situata al 1440 N. Halsted a Goose Island, a partire dal 1890. Nel 1920 il birrificio fu chiuso dal proibizionismo nazionale. Riaprirono presto dopo aver ricevuto un permesso per produrvi bevande analcoliche ("Primalt"), ma chiusero di nuovo nel 1925. La Prima si fuse con la Bismarck Brewing dopo che il proibizionismo fu abrogato nel 1933 e ricominciò la produzione per altri cinque anni fino a quando il boom delle vendite dell'abrogazione finì. Durò ancora diversi anni essendo gestita da altri birrifici.
    2 punti
  9. Articolo tratto da: WE Wealth interessante il rapporto molto stretto tra epidemie e circolazione cartacea..... Viva la carta di credito!!!! Saluti TIBERIVS Il denaro ai tempi delle epidemie: contante mortale Alex Ricchebuono 13.3.2020 Tempo di lettura: 5' Pleasure assets Monete & francobolli Coronavirus Quale ruolo ha avuto il denaro contante in alcune delle più potenti epidemie della storia recente? Una ricerca mostra che sul denaro contante dimorano oltre 3.000 ceppi di batteri, incluse alcune specie resistenti agli antibiotici. Di queste, l'80% è sconosciuto Sebbene l'imperatore Vespasiano abbia pronunciato la celeberrima frase “Pecunia non Olet” il denaro non puzza, a ben vedere non è proprio così. Anzi uno studio recente condotto dalla NYU, col titolo evocativo “Dirty Money”, pare proprio confermare l'opposto. Questa non è l'unica indagine per la ricerca e catalogazione dei microbi diffusi nelle nostre città, anche da un punto di vista storico, ma è certamente una delle più sorprendenti per i dati raccolti e risultati ottenuti. Con buona pace dell'ex imperatore romano, già nel 2012 infatti, i ricercatori della Queen Mary University di Londra avevano scoperto che quasi una banconota inglese su 15 conteneva livelli di escherichia coli, batterio che si trova nelle feci umane, paragonabili a quelle riscontrabili sulla tavoletta di un gabinetto. In questo articolo analizzeremo alcune delle più potenti epidemie della storia recente per capire se e quale legame possono aver avuto col denaro contante. Lo faremo però con l'intento di mettere nel giusto quadro l'isteria collettiva che è dilagata nelle ultime settimane. Tornando alla ricerca condotta dal prof.ssa Jane Carlton e dai suoi colleghi a New York, essi hanno selezionato un campione di ottanta banconote da un dollaro, dalle quali è stato poi sequenziato il Dna presente ricostruendo la biodiversità sulla cartamoneta. È emersa una grandissima presenza di microbi, la maggior parte fortunatamente innocui, ma altri potenzialmente ben più pericolosi. In totale sono stati identificati oltre 3.000 ceppi di batteri, incluse alcune specie resistenti agli antibiotici. Ma la cosa ancor più sorprendente è che solo il 20% circa del Dna batterico rinvenuto, è risultato appartenere a specie conosciute, mentre per il resto si trattava di microbi ancora da classificare. Immaginate quindi nei secoli passati quando le norme igieniche erano assai meno avanzate e l'uso del contante molto più diffuso, come quegli apperentemente innocui foglietti di carta colorata, abbiano potuto contribuire al diffondersi delle malattie. Fatta questa premessa, immergiamoci nella storia. Sono passati ormai già più di 100 anni da quella è considerata la più grande pandemia di tutti i tempi, la famigerata epidemia “Spagnola” eppure la ricordano tutti. Dalla primavera all'autunno del 1918 contagiò mezzo miliardo di persone nel mondo uccidendone decine di milioni, almeno 25, anche se alcune stime parlano addirittura di oltre 100. Identificata per la prima volta in Kansas, i media di allora ne diedero notizia dopo che raggiunse la Spagna da qui prese impropriamente il suo nome. La Spagnola colpì in poco tempo un'Europa uscita in ginocchio dalla Prima guerra mondiale, uccidendo nei primi 6 mesi oltre un milione di persone a settimana ed eliminando dal 3 al 6% della popolazione mondiale. In Italia più di 600mila persone persero la vita. Essa fu così diffusa ed insolitamente mortale, che arrivò ad infettare perfino gli abitanti di remote isole dell'Oceano Pacifico e del Mar Glaciale Artico, provocando il decesso di 50-100 milioni di esseri umani su una popolazione mondiale di circa 2 miliardi. La sua letalità le valse la definizione di più grave forma di pandemia della storia causando più vittime della terribile peste di manzoniana memoria. A quei tempi l'uso delle banconote si era ampiamente diffuso, ed anche a causa della iperinflazione che si sviluppò in Europa con epicentro nella Repubblica di Weimer, furono stampati milioni di esemplari di piccolissimo taglio necessari per gli acquisti di beni di necessità in alcuni casi addirittura su scampoli di stoffa. Con il dilagare dell'iperinflazione si assistette a scene di pagamenti con carriole stracolme di foglietti di carta colorata ormai privi di alcun valore. Tra il 1915 ed il 1921 e nel bel mezzo dell'esplosione della pandemia, i prezzi in Germania aumentarono di svariati miliardi di volte. Nel dopoguerra molti paesi conobbero lo stesso flagello. In Austria i prezzi aumentarono di 14 mila volte, in Ungheria di 23 mila volte, in Polonia di 2,5 milioni di volte, nella Russia bolscevica di 4 miliardi di volte. Solo in Germania però l'inflazione fu così catastrofica da privare il denaro di ogni suo valore, facendo regredire al baratto quella che prima della guerra era stata l'economia più sviluppata d'Europa. Il giornalista Raimund Pretzel, noto al pubblico, soprattutto inglese e tedesco, con lo pseudonimo di Sebastian Haffner, rievocando la sua adolescenza ha raccontato che suo padre, un funzionario pubblico di grado elevato, dopo aver incassato lo stipendio si precipitava a comprare l'abbonamento ferroviario per potersi recare al lavoro il mese successivo, saldava le spese correnti, portava l'intera famiglia a tagliarsi i capelli e quindi consegnava ciò che restava alla moglie per le spese domestiche. Insomma non è poi così azzardato pensare che a quei tempi la diffusione dell'epidemia, fosse diciamo, aiutata, dalla presenza di così tante banconote. Con l'esplosione del secondo conflitto mondiale ci furono molti altri milioni di morti dovuti principalmente alla brutalità della guerra e quindi bisognerà attendere qualche anno per rintracciare un'altra epidemia dalle proporzioni ragguardevoli. Anch'essa si sviluppò a partire dalla Cina nel 1957 ed è ricordata come la prima grande influenza “Asiatica”. Scaturita da un virus chiamato in gergo medico A H2N2 venne isolato per la prima volta proprio nella terra del Dragone. Provocò oltre due milioni di morti, e fortunatamente questo numero fu limitato dalla scoperta di un vaccino in tempi record, frenando e poi spegnendo la pandemia, che fu dichiarata conclusa nel 1960. Nel 1968 poi si diffuse la cosiddetta “Influenza di Hong Kong”, un tipo di aviaria, simile all'Asiatica, che in base alle stime dell'epoca, in due anni uccise tra le 750 mila e i 2 milioni di persone, delle quali oltre 34.000 nei soli Stati Uniti d'America. Venedo a tempi più recenti e sicuramente rievocando eventi ancora scolpiti nella memoria, non possiamo non citare la Sars e l'influenza Suina salita agli onori della cronaca con la sigla H1N1. La prima scoppia improvvisamente nel 2003 e le viene attribuita una sigla che è tutto un programma ”Sindrome Acuta Respiratoria Severa”. È stata una forma atipica di polmonite che comparse per la prima volta nel novembre 2002 nella provincia del Guangdong anche questa volta in Cina. In un anno fece fuori oltre 800 persone, tra cui il medico italiano Carlo Urbani, il primo a identificare il virus che lo ha poi ucciso. Nel 2009 invece scoppia la cosiddetta influenza suina, causata da un virus A H1N1. L'allarme fu massimo, anche in Italia. Oltre un milione e mezzo le persone colpite, nostante la velocità del contagio, il livello di allerta rientrò quando si capì che il tasso di mortalità era comunque inferiore a quello di una normale influenza. Con quasi 150 miliardi di nuove banconote messe in circolazione ogni anno nel mondo, quello che gli scienziati si chiedono è se il denaro possa essere una fonte di contagio e di diffusione di eventuali epidemie. In teoria, sì. Non è un segreto che la Banca Centrale Cinese abbia appena adottato misure per la disinfezione delle banconote in circolazione nell'ambito del contrasto all'epidemia di Coronavirus. In particolare secondo una circolare diffusa nei giorni scorsi le banconote provenienti dalle regioni più colpite dovranno essere disinfettate con l'esposizione a raggi ultravioletti ed alte temperature. Prima di essere rimesse in circolazione dovranno anche essere stoccate per 14 giorni in una sorta di quarantena. Ma quindi esiste un nesso tra la genesi e la diffusione di queste patologie e l'uso del contante? Forse sono solo esagerazioni legate alla nostre paure irrazionali. Eppure con ogni probabilità in passato fu proprio così, anche in funzione del materiale di cui sono composte le banconote, per lo più di fibra di cotone che non solo permette ai microbi di annidarsi ma da loro anche nutrimento. Eppure i virus sono organismi acellulari e quindi trasmessi per lo più per via aerea attraverso il respiro o il contatto diretto. Diciamo quindi che non c'è uniformità di vedute, e “The Jury is out”. Ad ogni modo esistono molti modi di pagare quando si entra in un negozio. È indubbio che il metodo più semplice sia quello di utilizzare i contanti, le moderne carte di pagamento contactless e molte app sui nostri cellulari o smart watches, offrono però un'alternativa decisamente più igienica ed immediata. Non a caso da più parti si sono alzate voci per eliminare totalmente il denaro contante, ma sono ancora troppe le persone a non essere d'accordo per ragioni di privacy o perché non hanno dimestichezza con le nuove tecnologie per cui difficilmente ciò avverrà in tempi brevi. Vero è che l'uso di monete e banconote sia fortemente diminuito negli ultimi anni fino quasi a scomparire in paesi come la Norvegia o la Svezia. Inoltre sul totale della massa monetaria globale la valuta digitale ha preso largamente il sopravvento tanto da contare per oltre il 98%, spingendo alcuni a dire che se non saranno i bitcoin sicuramente arriverà nel prossimo futuro qualche altra forma di denaro elettronico che stravolgerà il mondo. Come sostiene il noto divulgatore scientifico americano Bill Nye. “L'uso dell'oro è stata sicuramente un'idea brillante, ma lo sviluppo della tecnologia è ormai il futuro, anzi il presente dei nostri soldi!”
    2 punti
  10. Avendo osservato alcuni giorni or sono il passaggio in asta ( NAC 124 n. 46 ) della rarissima dracma di Pandosia con testa frontale, unisco, da vecchie pubblicazioni, altri 6 ritratti frontali da diverse zecche della Magna Grecia .
    2 punti
  11. Monete romane d'argento di età repubblicana da Cetamura del Chianti Nell'estate del 2015 nello scavo di Cetamura (Gaiole in Chianti) fu rinvenuto un piccolo vaso globulare a fondo piatto: al suo interno furono scoperte 194 monete d'argento, denarii e quinarii, datate tra 169 e 27 a.C. e prodotte in diverse zecche del Mediterraneo. Restaurate all'interno dei laboratori del Santa Maria della Scala da Nòra Marosi (Studio Arts College International), le monete vengono esposte e ricontestualizzate all'interno del sito di Cetamura e del più ampio comprensorio chiantigiano in età repubblicana. La mostra è promossa dalla Florida State University, dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto ed Arezzo e dal Comune di Siena, in collaborazione con Studio Arts College International e Friends of Florence. Tesoro Del Chianti - Mostre - Santa Maria della Scala
    2 punti
  12. Allora, tutte le monete da te citate sono previste anche per la circolazione, per cui in versione fdc, da rotolino probabilmente (ma non ho certezza della tipologia di emissione), con tiratura totale di 400.000 per le 2 Lettonia e 500.000 per Lituania. Per quanto riguarda la Lettonia, le 2 monete (2020 e 2021) sono state ritardate causa covid, addirittura la 2020 alla fine era stata prevista in emissione contemporaneamente alla 2021, proprio per giugno 2021, ma al momento non ho ulteriori informazioni. Lettonia, la moneta è già stata emessa e si trova in vendita tranquillamente in versione fdc da rotolino, tra l'altro ad un prezzo normale. Per quanto riguarda invece le coincard, tutte e 3 sono già state emesse nei tempi previsti, le 2 della Llituania le avevo acquistate entrambe appena uscite pagandole intorno ai 20 euro spedizione inclusa, mentre per la Lettonia 2021 attendo la ripresa di fiere e convegni di settore. Secondo me la mancanza di questi ultimi è la vera causa della deriva spropositata di questi, e molti altri prezzi.
    2 punti
  13. 1994 Portogallo - 200 escudos 500° Anniversario del Trattato di Tordesillas
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  14. Non so perchè, ma mi è tornato in mente un episodio capitatomi molti anni fa. Ad un mercatino incontrai uno che conoscevo di vista che era accompagnato da un'altra persona. Questa presentandosi mi disse ''Buongiorno, sono il più grande numismatico d'Italia.'' A distanza di tanti anni, mi chiedo ancora chi diavolo fosse... P.S. Il denaro anche per me è buono. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  15. Comunque se un giorno la "scientifica" avesse bisogno delle impronte digitali degli impiegati di questo ufficio si potrà rivolgere a noi collezionisti.... Le abbiamo tutte?
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  16. VENEZIA. ALVISE II MOCENIGO (1700-1709) MEDAGLIA DA 1 FILIPPO PER L’ALLEANZA COL CANTONE DEI GRIGIONI 1706 Asta Pandolfini 25/6/2021 Lotto 426 Ar gr. 27,00 D/ Leone di S. Marco alato e nimbato con spada circondato da corona di foglie e bacche. Es. data R/ Tre stemmi delle leghe (Grigia, Cadia, Dieci Giurisdizioni) in una ghirlanda di fiori e bacche Mont. 84 Paol. 755 Molto rara SPL Very rare EF
    1 punto
  17. Buongiorno a tutti cari amici, volevo comunicarvi che sono stato accolto nello staff dei curatori per la zona preunitarie e dintorni. Molti di voi già un pochino mi conoscono, ma per chi fosse interessato a sapere qualcosa di più mi ri-presento. Parlo di "preunitarie e dintorni" (ma non solo) perché i miei interessi spaziano praticamente dalle origini della moneta fino all'altroieri. Amo le monete di ogni epoca, con l'eccezione degli euro; la mia collezione principale al momento è comunque quella di nominali in argento di medio e grande modulo di area italiana del XVIII-XIX secolo (scudi e mezzi scudi, per intenderci). Prima che un collezionista sono uno studioso: sono laureato in Numismatica antica, specializzato in monetazione romana imperiale e ho lavorato per qualche tempo in ambito accademico. Questo ha influenzato molto il mio approccio anche al collezionismo. Andando decisamente controtendenza rispetto al mercato, non mi interessa lo stato di conservazione delle monete, e arrivo anzi spesso a prediligere monete che hanno avuto vicissitudini di reimpiego (amo le monete forate e appiccagnolate). Spero di poter essere utile, nel mio piccolo, a questa splendida comunità.
    1 punto
  18. VENEZIA. ANDREA GRITTI (1523-1538) MEZZO SCUDO D’ORO Au gr. 1,67 D/ Leone di S. Marco in cartella R/ Croce ornata Mont. 344/6 Paol. 3 Raro SPL Rare EF Asta Pandolfini 25/6/2021 Lotto 393
    1 punto
  19. Ciao a tutti, Leggendo l’argomento « condivido con voi la gioia della mia prima civetta », e le sue riflessioni sui prezzi, ripenso a una notizia sorprendente ripresa a suo tempo su un forum francese: Nel settembre del 2018 è stato pubblicato un’ articolo su un sito bulgaro di numismatica, accennando a un ripostiglio trovato « poco tempo fà » vicino a Konya, l’antica Iconium di Lycaonia (Anatolia centrale) di 45 000 tetradrammi ateniensi alla civetta. (Peso totale indicato di 560 kg) L’articolo, in bulgaro, ma la traduzione Google vi darà l’essenziale, diceva che una grande parte del tesoro era già stata consegnata alla casa d’aste Heritage Auction: https://numizma.com/magazine/късмета-е-без-значение-с-какъв-модел-ме/ Allo stesso periodo, via un gruppo Facebook, sono apparse delle foto molto probabilmente legate a questa scoperta. Quanto pare, gli esemplari più recenti sono databili alla fine della guerra del Peloponneso, e in Turchia, alla spedizione dei 10 000. (SNG Cop 40, gruppo III di Flament) Se guardiamo le aste di Heritage Auction, basta paragonare su acsearch i volumi delle vendite del tipo alla civetta HGC 4, 1597, prima e dopo 2018, per accorgersi che qualcosa è successo nel frattempo: marzo 2017/2018: 170 tetradrammi marzo 2018/2019: ~ 600 marzo 2019/2020: ~ 1000 marzo 2020/2021: ~ 1450... Si può fare la stessa costatazione per Roma Numismatics, Leu, Lanz e alcune altre, senza indicazione di provenienza per la stragrande maggioranza dei tetradrammi messi all’asta. Tuttavia, non ho trovato niente di pù riguardo a questo tesoro, che per quanto ne so, non esiste ufficialmente. Forse ne avete sentito parlare, e anche discusso sul forum, ma gradirei conoscere il vostro parere. Grazie in anticipo.
    1 punto
  20. MURANO. ALVISE IV MOCENIGO CXVIII DOGE (1763-1778) OSELLA 1774 Asta Pandolfini 25/6/2021 Lotto 350 Ar gr. 9,84 D/ Stemmi del Doge, Podestà e Camerlengo; sotto tra bassorilievi Gallo R/ Stemmi dei quattro Deputati; sopra data Mont. 3033 Paol. 590 Molto rara FDC Very rare MS Straordinaria conservazione corredata da una bellissima patina di colore grigio-arancione.
    1 punto
  21. Buona sera, nel frattempo mi sono fatto un regalino? mi chiama un amico numismatico che si interessa di tutt'altra monetazione e mi fa: guarda che ho visto in un'asta un denaro ottoniano di Lucca con dei segni che mi paiono strani, vacci a vedere. Detto fatto c'ho provato ed è andata bene, volevo farvelo vedere perché oltre alla sua principale caratteristica (Cuneo tra le "T") se ne vedono anche altre credo. Aspetto un vostro gradito parere.
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  22. Francia, 5 francs 1994 commemorativi del 300° anniversario della nascita di Voltaire (pseudonimo di François-Marie Arouet)
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  23. Le monete si comprano per passione, se la moneta ti appassiona e hai la disponibilità finanziaria per comperarla, hai fatto benissimo a prenderla. Non esiste il discorso, fatto a posteriori, l'ho pagata tanto o poco... Entra in questa ottica l'hai pagata il giusto perchè ti ha appassionato, altrimenti non l'avresti presa. Saluti
    1 punto
  24. C'è un intero papiro che accompagna la moneta, la stima è stata fatta da una delle più importanti case d'asta del settore, cosa si potrebbe aggiungere? Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  25. Oltre alla conservazione e ad un bella patina non trovo niente che possa giustificare un simile realizzo esagerato.
    1 punto
  26. Colleghi De La Moneta Sì, c'è molta disputa su come i membri siano giunti alla conclusione che la moneta Lansky è falsa. Per me il valore di questo forum è educativo. Vedete, ho un tetradracma leontino di questa serie. Durante la discussione stavo confrontando le caratteristiche della mia moneta con le foto in questa discussione. Anche se il mio non è in uno stato di conservazione così bello, grazie a questa vivace discussione mi sento meglio che sia autentico. Ancora una volta grazie atutti; è stato molto utile. D
    1 punto
  27. Grazie mille per le tempestive risposte. Credevo fosse una differenza di peso considerevole per un tondello del secolo scorso. Grazie, anche io la trovo molto bella! Apprezzo particolarmente le medaglie in bronzo di modulo importante, questa è una delle mie preferite in assoluto. @miroitaLa conosco, è molto bella anche questa, anzi, adesso la aggiungo alla lista desideri grazie!
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  28. Completamente d’accordo, le vie infinite del collezionismo Numismatico ...il bello e’ poi questo ...
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  29. Ciao Sandro, Partiamo da due presupposti fondamentali: - per fare foto decenti non serve grande tecnologia (Ti rimando a questa mia vecchia discussione, dove, in breve, sintetizzo al massimo illustrando una procedura molto elementare per fotografare monete: - Prima ancora di un programma di post-produzione è importante imparare a fare fotografie nitide. Solo partendo da una buona base, la post-produzione (che va comunque operata con certi criteri, essendo questa un'arte e un vero mondo a parte oltre alla fotografia) riesce nel suo compito. Qualora volessi approfondire il discorso, ho stilato una piccola guida introduttiva alla fotografia monetale. La trovi nel mio sito (www.ilnumismatico.com) nella sezione NEWS. Io ho cominciato anni fa con una compatta del 2004, e utilizzando una scatola di scarpe e due forchettoni da insalata come stativo. Questo era quello che riuscivo a fare (vedi allegato). Con questa premessa, capirai perchè anche il telefono più economico va benissimo. Serve solo molta passione, costanza e ottusità, non solo nello studiare, ma nel provare, provare, provare... provare...
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  30. Repubblica Italiana - 500 Lire 1994 500° Anniversario della " Summa de Arithmetica " di Luca Pacioli Frontespizio della Summa de Arithmetica Stoccolma - Stockholms Universitetsbibliotek Jacopo de' Barbari ( 1495 ) Ritratto di Luca Pacioli Napoli - Museo Nazionale di Capodimonte
    1 punto
  31. Grazie Asclepia allora fino ad adesso con i pezzi da me visionati ci potrebbe essere l'abbinamento 6 gigli assi alla tedesca, chiunque abbia mezzi sebeto in collezione del 2 tipo e vogliono contribuire a questo piccolo censimento postando la moneta oppure scrivendo se è sei gigli o otto e come sono gli assi per stabilire se la mia tesi può essere attendibile grazie in anticipo.
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  32. Scegli una casa d'aste di quelle presenti in Italia (NAC, Bolaffi, Varesi, ecc.) , la contatti, fissi un appuntamento dove devi portare le monete da loro per la visione (e ovviamente lasciarle in caso di accordo per conferimento all'asta), ti diranno la percentuale di diritti che spetta ad essa per il conferimento (es. moneta base 1000, se ti chiedono 20%, 200 euro e' cio' che gli spetta), ti diranno i diritti che applicano di vendita nei confronti dell' acquirente e per finire ....si stabilisce la base di partenza delle monete che intendi vendere ( la base di partenza ovviamente non avra' nulla a che vedere con il valore effettivo finale di tali monete, dovrebbe essere una cifra adeguata a far battagliare un po' gli acquirenti...... esempio moneta dal valore di circa 2000 euro sul mercato, la base potrebbe essere 1000/1100....poi vi saranno alcuni rialzi fino ad esempio 1700 che piu' diritti al 20% , fara' si che l'utente finale la paghera' circa i precedenti 2000 euro . La cifra spettante a te, in questo caso, sara' 1700 euro meno la percentuale di conferimento dovuta alla casa d'aste....se 15% , ad esempio, a te spetteranno circa 1450, se invece 20%, a te spetteranno 1360 euro .....facilissimo? Per quanto riguarda vendite dirette ( dai le monete e ricevi subito il pagamento), invece, se realmente hai intenzione di venderle, ti e' gia' stato detto a piu' riprese come fare.....basta recarsi, sempre con le monete, presso un negozio/studio di numismatica , farle vedere, ti verra' fatta un' offerta economica per acquistarle , e te deciderai se venderle o no!! ......nulla di piu' di quello che gia' ti avevo detto quando mi avevi scritto?
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  33. La mia arroganza sarebbe il puntualizzare che non hai le capacità per riconoscere nulla e mostrarlo in pubblico? Oppure il porre l’accento sulle castronerie che hai scritto e poi ritrattato cercando di salvare capra e cavoli e farti passare per un esperto? Se questa è la mia arroganza, pensa a quanto è grande la tua che continui a raccontare la storiella che sei tu ad esserti accorto che c’era qualcosa che non andava nell’autenticità…ma , come detto, carta canta e ormai una idea di cosa sei ce la siamo fatta abbastanza chiaramente..,.un mitomane… Vohliamo riparlare anche del denario autentico dell’altra discussione?…anche li ,quanto ad arroganza , sei andato benissimo… sei solo un piccolo incompetente chiacchierone…,un disutile nell’ambiente.
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  34. Mi pare o l’hai scritto te?…. “”La mia esperienza mi porta a dire che è buono il pezzo anche dalle sole foto e daidati comunicati (28mm, 17.14gr 7h)….”” a parte l’ilarità che mi solleva la frase relativa alla tua pregressa esperienza, ci puoi appunto esternare quali sarebbero le tue esperienze nel ramo? visto come si è conclusa la discussione, è il minimo che ci devi , sennò va a finire che ti attribuisci anche il merito di aver riconosciuto che c’era qualcosa che non andava per primo….. quando, invece, eri l’unico strenuamente ed erroneamente convinto che fosse autentica ….. mal catalogata , ma asolkutamente autentica… per tua stessa ammissione…. per fortuna i post restano, sennò ti spacceresti anche per intenditore ed esperto …..
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  35. Sono 5 Reichspfenning della Germania nazista.
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  36. Questa è un pochino più piccola, ma sempre commemorativa di Leopardi, da parte del Comune di Recanati.
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  37. Nomos AG > Auction 22 Auction date: 22 June 2021 Lot number: 314 Price realized: 14,000 CHF (Approx. 15,209 USD / 12,782 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Septimius Severus, 193-211. Aureus (Gold, 20 mm, 7.18 g, 6 h), Rome, 197. L SEPT SEV PERT AVG IMP VIIII Laureate, draped and cuirassed bust of Septimius Severus to right. Rev. LIBERO PATRI Liber (Bacchus) standing facing, head on which he places his right hand turned to the left, holding thyrsus in left; at feet to left, panther seated left, forepaw raising, and head turned to look back at Liber. Cf. BMC 222, note = Cohen 303 = RIC 99 (bust). Biaggi 1081 = Calicó 2482 (this coin). Hill 311. A wonderful example with sharp details. Extremely fine. From the Hunter Collection, Goldberg 72, 2013, 41164 and from the collection of Leo Biaggi (1906-1979). Liber Pater or Bacchus, in his original Phoenician form, was a patron deity of Leptis Magna, Severus' birthplace. A temple to god was situated in the heart of Leptis' forum, and his worship appears to have been personally important to the emperor as he featured prominently on Severan coinage. Estimate: 12500 CHF ILLUSTRAZIONE: Colossal statue of Antinous as Dionysus-Osiris, he holds the thyrsus (a Dionysian attribute) and wears a ivy crown, and a diadem which at the top would originally have held a cobra (uraeus) or a lotus flower, Antinous Braschi, Vatican Museums
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  38. Con questo confronto, spero che da solo lo puoi accettare. Qui abbiamo le foto del Randazzo 88, 89 li accomuna la rottura di conio sul rovescio, la 89 è successiva all' 88, poiché l'estensione della rottura e maggiore. A fianco Lasky è evidente che è tratto dallo stesso conio (manipolato ) , la rottura lo conferma. 88 e 89 , o 17/26 sono dello stesso conio, cosi Lasky Falso.
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  39. Rispetto la tua opinione, ma non la posso condividere. A prescindere a come va classificato questo tetradramma, con un pò di accortezza visionando i dettagli "incisori" , non trova nessuna collocazione artistica del V° sec. a. C. Non li menziono nemmeno.
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  40. Ciao, a mio parere la medaglia è originale e anche molto bella, la differenza di peso non significa niente è normale su questi medaglioni.
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  41. Che bel pezzo! Un bel gigliato con il simbolo ben evidente. Si tratta di sperone (o speronella). Il foro centrale ne è la prova. Quello che però mi incuriosisce è l'area attorno allo sperone. Sembra quasi che sia stato cassato un precedente simbolo presente sul conio per far spazio al nuovo simbolo. Allego una immagine per meglio far comprendere il mio pensiero portando a paragone un gigliato con globetto. Ovviamente non vi è certezza a riguardo ma oggettivamente quei segni attorno al simbolo sembrano confermare questa ipotesi che se fosse vera permetterebbe di dare una sequenza temporale a questi simboli. Elucubrazioni estive dopo una pesante giornata di lavoro... ? Scherzi a parte, complimenti per il pezzo!!!
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  42. Appena giunto, Asta Bertolami, Gigliato di Roberto con sperone. Aggiungo un altro simbolo presente sui gigliati. Saluti Eliodoro
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  43. È una riproduzione
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  44. scusa scorpus, ci hai fatto una testa cosi dicendo che era una 18-27 e invece non avevi neanche confrontato i coni ?
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  45. Paragoni con i più importanti raduni sono ovviamente impropri, sia per quantità che per qualità degli oggetti esposti. Mi preme ricordare tuttavia il carattere essenzialmente divulgativo della mostra, che anzi è forse lo scopo primario dell'iniziativa nata diversi anni or sono. Spazio dunque ai neofiti e ai bambini! ...e a chi a voglia di buttarsi un po' nei ricordi.
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  46. https://www.google.it/books/edition/Compendio_delle_transazioni_filosofiche/lG8OhR5gXIEC?hl=it&gbpv=1&dq=postquam collapsi cineres&pg=PA61&printsec=frontcover&bsq=postquam collapsi cineres
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  47. Esemplare battuto alla NAC AUCTION 120 nell’ottobre dell’anno scorso. Lot 371. Attica, Athens Tetradrachm circa 490-482, AR 17.16 g. Helmeted head of Athena r. Rev. AΘΕ Owl standing r. with closed wings, head facing; behind, olive sprig and crescent. All within incuse square. Starr, group IIB. Seltman, group N A285/P358. Struck on a full flan and with a light iridescent tone. Two almost invisible metal flaws on obverse, otherwise good very fine. Starting price: 1.600 CHF - Estimate: 2.000 CHF - Result: 6.500 CHF
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  48. In una vecchia rivista mensile Touring Club Italiano del 1927 messa a disposizione da un caro amico di Benevento ho trovato un'interessante ricerca a firma Federico Sacco riguardante alcune "medaglie" (se così possiamo definirle) impresse su pezzi di lava vulcanica del Vesuvio. Sicuramente tali oggetti venivano concepiti all'epoca come souvenir o come oggetti da studio per esperti di mineralogia, vi segnalo un link sul museo di mineralogia di Napoli dove ci sono alcuni di questi reperti. http://www.musei.unina.it/mineralogia.php Ho ritenuto opportuno scansionare le pagine della ricerca e metterle in rete a disposizione di tutti voi, spero siano di vostro gradimento, anche perchè ho saputo che è un'impresa reperire le loro immagini. http://www.ilportaledelsud.org/medagliere_vesuvio.htm
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