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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/29/21 in tutte le aree

  1. Buongiorno a tutti cari amici, volevo comunicarvi che sono stato accolto nello staff dei curatori per la zona preunitarie e dintorni. Molti di voi già un pochino mi conoscono, ma per chi fosse interessato a sapere qualcosa di più mi ri-presento. Parlo di "preunitarie e dintorni" (ma non solo) perché i miei interessi spaziano praticamente dalle origini della moneta fino all'altroieri. Amo le monete di ogni epoca, con l'eccezione degli euro; la mia collezione principale al momento è comunque quella di nominali in argento di medio e grande modulo di area italiana del XVIII-XIX secolo (scudi e mezzi scudi, per intenderci). Prima che un collezionista sono uno studioso: sono laureato in Numismatica antica, specializzato in monetazione romana imperiale e ho lavorato per qualche tempo in ambito accademico. Questo ha influenzato molto il mio approccio anche al collezionismo. Andando decisamente controtendenza rispetto al mercato, non mi interessa lo stato di conservazione delle monete, e arrivo anzi spesso a prediligere monete che hanno avuto vicissitudini di reimpiego (amo le monete forate e appiccagnolate). Spero di poter essere utile, nel mio piccolo, a questa splendida comunità.
    5 punti
  2. Il tetradramma Lasky ex Nomos è (senza se e senza ma) una copia moderna del primo conio, cioè un 17/26 o un Randazzo 88-89. Più avanti posterò il perché è un falso moderno.
    4 punti
  3. Portogallo - 200 Escudos 1994 500° Aniversario del Trattato di Tordesillas Trattato di Tordesillas - Versione Portoghese Lisbona - Biblioteca Nazionale Inserito dall'Unesco nell'Elenco delle Memorie del Mondo nel 2007, il trattato firmato a Tordesillas, in Castiglia, il 7 giugno 1494, divise il mondo al di fuori dell'Europa in un duopolio esclusivo tra l'Impero spagnolo e l'Impero portoghese lungo il meridiano nord-sud, 370 leghe ( 1.770 km ) ad ovest delle Isole di Capo Verde ( al largo della costa del Senegal, nell'Africa occidentale ). Le terre ad est di questa linea sarebbero appartenute al Portogallo e quelle ad ovest alla Spagna. Venne ratificato dalla Spagna il 2 luglio, e dal Portogallo il 5 settembre 1494. Il trattato era inteso a risolvere la controversia che s'era creata dopo le scoperte di Cristoforo Colombo. Nel 1481 la bolla papale Aeterni Regis di Sisto IV° aveva assicurato tutte le terre a sud delle Isole Canarie al Portogallo. Nel maggio 1493 Papa Alessandro VI°, spagnolo di nascita, decretò nella bolla Inter Caetera che tutte le terre a ovest di un meridiano a sole 100 leghe dalle Isole di Capo Verde appartenessero alla Spagna, mentre le nuove terre scoperte a est di quella linea sarebbero appartenute al Portogallo, anche se i territori già sotto il dominio cristiano sarebbero rimasti intatti. Naturalmente Re Giovanni II° del Portogallo non ne fu felice, e aprì delle trattative col Re Ferdinando II° d'Aragona e la Regina Isabella di Castiglia per spostare la linea più a ovest, sostenendo che il meridiano si sarebbe esteso intorno a tutto il globo, limitando il controllo spagnolo in Asia. Il trattato sarebbe effettivamente andato contro la bolla di Alessandro VI°, ma venne legiferato da papa Giulio II° con una nuova bolla "Ea quae pro bono pacis" del 24 gennaio 1506. Il meridiano venne così indicato dai portoghesi come raia ( che nella loro lingua significa "confine" ) e dagli spagnoli come raya ( che ha il significato e descrittivo di "riga", intesa come scriminatura dei capelli ). Una parte molto ridotta dell'area appena assegnata era già stata visitata, e venne divisa in base al trattato. La Spagna ottenne territori comprendenti tutte le Americhe. La parte più orientale dell'attuale Brasile, quando venne scoperta nel 1500 da Pedro Alvares Cabral, venne garantita al Portogallo. Anche se la linea si estendeva in Asia, all'epoca misurazioni precise della longitudine erano impossibili e così spuntò l'incertezza. La linea non venne fatta rispettare rigorosamente e gli spagnoli non riuscirono a impedire l'espansione in America del Portogallo verso ovest attraverso il meridiano. Nel 1750 il trattato di Madrid certificò il trasferimento di gran parte del bacino dell'Amazzonia sotto il dominio portoghese. Alle restanti nazioni europee che conducevano esplorazioni, come Francia, Inghilterra e Paesi Bassi venne palesemente negato l'accesso alle nuove terre, lasciando loro soltanto opzioni come la pirateria, fino a quando ( come fecero in seguito al loro avvicinarsi al protestantesimo ) non rigettarono l'autorità papale sulla divisione delle terre non ancora scoperte. Il punto di vista assunto dai governanti di queste nazioni viene rappresentato dalla citazione attribuita a Francesco I° di Francia, che chiese sarcasticamente che gli venisse mostrata la "clausola nelle volontà di Adamo" che escludeva la sua autorità sul Nuovo Mondo. Con il viaggio attorno al globo di Magellano sorse una nuova disputa. Anche se entrambe le nazioni concordavano che la linea doveva correre lungo tutto il globo, dividendo il mondo in due metà uguali, non era chiaro dove questa dovesse essere tracciata dall'altra parte del mondo. In particolare, entrambe le nazioni sostenevano che le Molucche, importanti come fonti di spezie, si trovassero nella loro metà del mondo. Dopo nuove negoziazioni, il Trattato di Saragozza del 22 aprile 1529 decise che la linea doveva passare a 297,5 leghe ad est delle Molucche, facendole spettare al Portogallo. La Spagna ricevette in cambio un risarcimento monetario. Il planisfero di Cantino, opera di un anonimo cartografo portoghese risalente al 1502, è uno dei primi esempi di mappa nella quale le località sono collocate sulla base della loro latitudine, e non riportando la rotta e la distanza stimata da altre località, come avveniva nelle carte del Mediterraneo del secolo precedente. Sulla sinistra della cartina, si può notare la "raya" oggetto del trattato, il meridiano secondo il quale veniva diviso il mondo in due parti uguali. I 6 fogli di pergamena incollati che mostrano le conoscenze geografiche dell'Impero Portoghese, sono custoditi a Modena presso la Biblioteca Estense.
    4 punti
  4. Abbiamo semplicemente affermato la falsità della moneta dato che, essendo per l'appunto falsa, non ha alcun senso la sua catalogazione. D'altra parte, aprendo questa discussione, mi premeva lasciare traccia ben visibile di tale moneta in modo che non possa facilmente circolare sul mercato così come, probabilmente, si vorrebbe fare o tentare. Interventi di pregio degli altri utenti hanno dato un maggior interesse alla discussione dato che hanno riprodotto ed illustrato altri esemplari della medesima tipologia utili per un futuro confronto.
    3 punti
  5. Ma che risposta del cisilin.
    3 punti
  6. Ciao Alex! Bravo, mi hai anticipato .... ci sono similitudini e piccole variazioni nelle legende. Prendiamo atto che l'attribuzione viene data ad Alessandro Sesto o qualche suo famigliare. Da: "Alcune notizie sugli intagliatoridella zecca di Venezia" del Papadopoli: .... abbiamo la celebre famiglia dei Sesto, valentissimi orefici, che per quasi un secolo occuparono i diversi posti di incisori della zecca di Venezia, in un’epoca in cui attivissimo era il lavoro di questa officina. In un decreto del 14113, in cui si diminuiscono tutti gli stipendi in causa della guerra che si combatteva contro Sigismondo imperatore, Bernardo Sesto viene indicato quale intagllatore dei coni dell’oro, e, per conseguenza, nel primo posto della zecca, dove probabilmente lavorava da lungo tempo, giacché i suoi figli Lorenzo e Marco erano incisori ai conii dell’argento sino dall’ultimo marzo 13944, posto nel quale si trovano ancora nello stesso documento suaccennato del 1411. Forse egli successe in quell’officio ad Antonio Dallo Forbici, col quale [p. 353 modifica]potrebbe aver lavorato precedentemente in un incarico secondario. Il Palfer ricorda che nella chiesa di Santo Stefano esisteva una tomba colla seguente iscrizione: MCCCCIV sepoltura de S. Jacomo Sesto intagliador alla moneda de Veniesia5. Nel 1447, 29 novembre6, essendo morto il maestro Gerolamo Sesto, uno degli intagliatori delle stampe della moneta d’argento, si stabilisce che la elezione degli incisori sia fatta dagli officiali della Zecca dell’argento, uniti a quelli della Zecca dell’oro, tanto per l’incisore delle, monete d’oro che di quelle d’argento, e nel 26 luglio 1454 si determina non doversi fare alcuna trattenuta sul salario di Luca Sesto ed Antonello Della Moneta, intagliatori delle stampe7. Luca Sesto, vecchio ed infermo, domanda che gli sia dato in ajuto il figlio Bernardo; ciò che gli viene accordato dal Consiglio dei Dieci nel 27 ott. 14838. Di Alessandro nessuna citazione! Non è detto però che questo Alessandro possa aver svolto l'attività di incisore e/o intagliatore in un'altra zecca e/o officina. In ogni caso leggo che la tessera va ricondotta all'infinito numero di esemplari che vengono definiti di "Androclo ed il suo leone"; quindi la città di Antivari non c'entra nulla? Mah ..... Sinceramente non so nemmeno se sia corretto ascrivere la tessera di @Oppiano ad una delle tanti varianti che sono state emesse nella tipologia di Androclo ed il suo leone .... non c'è questa iconografia, c'è la Giustizia e San Giorgio! Nulla di simile - tanto per intenderci - alle tessere di cui alla discussione che segue, ma forse ci troviamo di fronte ad un esemplare ibrido. https://www.lamoneta.it/topic/40988-tessera-con-androclo-ed-il-leone/ luciano
    2 punti
  7. Sembra chiaro che scorpus sia un troll, converrebbe troncare.
    2 punti
  8. Con questo confronto, spero che da solo lo puoi accettare. Qui abbiamo le foto del Randazzo 88, 89 li accomuna la rottura di conio sul rovescio, la 89 è successiva all' 88, poiché l'estensione della rottura e maggiore. A fianco Lasky è evidente che è tratto dallo stesso conio (manipolato ) , la rottura lo conferma. 88 e 89 , o 17/26 sono dello stesso conio, cosi Lasky Falso.
    2 punti
  9. Rispetto la tua opinione, ma non la posso condividere. A prescindere a come va classificato questo tetradramma, con un pò di accortezza visionando i dettagli "incisori" , non trova nessuna collocazione artistica del V° sec. a. C. Non li menziono nemmeno.
    2 punti
  10. Scusami, ma mi pare che i miei post precedenti, non li hai letto bene. Evitiamo che si continui a confondere. Non esiste " il resto cos'è". Il tetradramma ( falso ) Lasky ex Nomos , va classificato......Randazzo 88. Nel merito della perizia in corso........lascio il tempo che trova. Per dichiarare una moneta con queste caratteristiche falsa, non ci vuole una commissione di esperti. Se hai un pò di pazienza, ti illustrerò il perché è falsa. Intanto studia con attenzione il confronto con il rovescio di Berlino, magari troverai il perché è falsa.
    2 punti
  11. 1994 Uzbekistan - 10 so'm Al retro il mausoleo di Tamerlano a Samarcanda (XV° sec.)
    2 punti
  12. Salve, Peccato che sia usurato, un raro bronzo di Panticapea, colonia greca della Crimea, del I sec. a.C. https://www.acsearch.info/search.html?id=7052220 Serie « BAE », la lettera nel campo destro potrebbe essere diversa.
    2 punti
  13. Ma scusate... 3 pagine di discussione, dico 3, senza basarsi sull’unica analisi che ci sia di oggettiva. Il buon @Brennos2 ha fornito delle immagini di monete genuine e pertinenti. E allora ci si basi su queste... In particolare gli esemplari ANS e Hunt sono in uno stato dei conii confrontabile con quello della “cosa” ex Lansky. Siamo d’accordo che quest’ultimo oggetto monetiforme non c’entra nulla con il capolavoro del Maestro del Demareteion? Visti i capelli sulle tempie? L’occhio sporgente da pesce bollito? Le foglie di fantasia? La ciocca dietro l’orecchio seminata a caso? Bleah ES
    2 punti
  14. DE GREGE EPICURI Sembra autentica, ma BB mi pare un po' troppo: il rovescio direi MB, il diritto può arrivare a BB o qBB.
    1 punto
  15. La conclusione dell'introduzione ad un vecchio libro ( 1970 ) di numismatica, dedicato ai ritratti degli imperatori di Roma .
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  16. Ops, i Galletti hanno fatto la figura delle quaglie
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  17. Repubblica Italiana - 500 Lire 1994 500° Anniversario della " Summa de Arithmetica " di Luca Pacioli Frontespizio della Summa de Arithmetica Stoccolma - Stockholms Universitetsbibliotek Jacopo de' Barbari ( 1495 ) Ritratto di Luca Pacioli Napoli - Museo Nazionale di Capodimonte
    1 punto
  18. Ciao @Crine, se ti riferisci sempre alla parte B del volume 5, la classificazione dei busti la trovi a pagina 19. il tuo è radiato, drappeggiato e corazzato di spalle a destra.
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  19. Riunite le due discussioni
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  20. Denario di Adriano MM 17 G 3,16 Denario di Sabina MM 18 G 2,86 Denario di Macrino MM 19 G 2,50 Denario di Lucio Vero MM 17 G 2,78 Le mie conclusioni quindi sono che grazie agli interventi nel mio post precedente di Ross14 e di Vitellio che mi hanno incuriosito ho fatto questa piccola ricerca ed alla fine mi sono quasi convinto che il denario di Elio è un denario cristallizzato e non suberato, e che è effettivamente di quel periodo storico. Ringrazio quelli che hanno letto e che vorranno intervenire,sperando che quanto postato possa essere utile per altri utenti. Antonio
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  21. Salve. La sigla OPA sta per "Office of Price Administration", l’amministrazione U.S.A. che aveva introdotto questi gettoni per il razionamento delle merci durante la seconda guerra mondiale. Il razionamento è iniziato nel 1942 e gli articoli razionati includevano prodotti in scatola, carne, zucchero, caffè, pneumatici, gas e altro. D/ OPA*RED*POINT U 1 x R/ OPA*RED*POINT U 1 x Fibra (fibra vulcanizzata): 0,35 g, 16 mm D/ OPA*RED*POINT U 1 T R/ OPA*RED*POINT U 1 T Fibra (fibra vulcanizzata): 0,35 g, 16 mm
    1 punto
  22. I gettoni usati per il razionamento fino al 1945, tutti in fibra vulcanizzata (celluloide), comprendono 30 tipologie diverse di colore rosso (OPA Punto Rosso 1 con due lettere diverse) e 24 tipologie diverse di colore blu (OPA Punto Blu 1 con due lettere diverse). I gettoni blu erano usati per gli alimenti trasformati; quelli rossi per le carni e i grassi. La scheda di Paolo Pitotto informa dell’uso di questi gettoni nel 1944 anche in Italia per razionare la carne. Neli U.S.A. gli OPA erano usati dai rivenditori per dare il resto per il cibo comprato con i francobolli militari del razionamento emessi verso la fine della seconda guerra mondiale (1944-45). Un francobollo valeva 10 punti indipendentemente dal numero sul fronte e il "resto" era dato in gettoni da un punto (rosso per la carne, blu per le merci in scatola) per compensare la differenza. https://www.ebay.it/itm/OPA-Blue-Red-Point-Token-Ration-Stamps-World-War-Two-WWII-vintage-coin-/233403058805
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  23. Fatto ulteriori ricerche. Sono partito dalla lettura del seguente lavoro: La scuola medaglistica veneziana nel Rinascimento attraverso le collezioni del Museo Correr. Di Cristina Crisafulli e Leonardo Mezzaroba In particolare, mi sono soffermato sulla nota n. 14) che allego (foto 001). Poi sono andato a ricercare il “von Schlosser, Die ältesten…” (foto 002) Da qui alla pagina 72 (foto 003) e poi alla foto del riferimento 18 (foto 004). L'ho comunicato anche alla Casa d'Aste. Saluti, Domenico
    1 punto
  24. Sono 5 Reichspfenning della Germania nazista.
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  25. Ciao Davide, sono scettico sulla possibile rifilatura di questa banconota visto che è talmente martoriata su tutti i lati tanto da rendere pressochè ininfluente l'intervento. Per quanto riguarda i valori di mercato non saprei aiutarti visto che non colleziono e di conseguenza non seguo questa tipologioa di biglietti. Saluti
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  26. Ma non eri quello che ne asseriva l’autenticità per via che era stato esaminato” de visu” dagli esperti delle varie aste in cui era passato e che concordava che Nomos avesse sbagliato a ritirarlo?… mi sembri un po’ ondivago….deciditi….!
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  27. Grecia, 50 dacme 1994 commemorativa del 150° anniversario della Costituzione greca Al dritto: Parlamento greco ad Atene Al rovescio : Giovanni Macrijanni, nato Giovanni Triantafillo (Focide, 1797 – Atene, 1864), mercante, politico e militare greco, particolarmente attivo durante la guerra d'indipendenza greca. Dopo aver collezionato importanti vittorie militari, giocò un ruolo predominante nella vita politica del neo-nato Regno di Grecia e partecipò alla stesura della costituzione nel 1844. (wikipedia)
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  28. 1994 Cuba - 10 centavos Il Castello con Inés de Bobadilla
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  29. Di certo non è una moneta, quindi non si pone il problema di autenticità, la vedo bene anch'io come fermacarte. Saluti TIBERIVS
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  30. Questo fenomeno è iniziato con Diocleziano. Le cause riportate da @Agricola possono considerarsi più che sufficienti per fare collassare una società plurisecolare . Clima (meglio specificare la perdita dei raccolti e conseguente inflazione e fame a causa delle pessime condizioni climatiche) e pandemie (causate anche dalla scarsa alimentazione conseguenza della perdita dei raccolti e dell'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari) possono aver indebolito molto la società aiutando un'inevitabile tramonto e frammentazione che tuttavia è stata compiuta ufficialmente dai barbari migrati che volevano stabilirsi all'interno dei territori dell'impero. Questa spinta esterna è stata capace di fare crollare la parte occidentale dell'impero perché esso era diventato debole per molti fattori: 1- crisi militare: l'impero non investiva più molte risorse e la presenza di troppi mercenari barbari 2- crisi politica ed istituzionale: il centro del potere era sempre in uno stato di conflitto interno e le autorità locali erano per ciò più propense ad assumere le decisioni in autonomia 3- cambiamenti culturali apportati dalla nuova religione cristiana 4- crisi economica (stagnazione): in interi comparti mancava la manodopera , ecco perché Diocleziano impose l'obbligo della trasmissione delle attività lavorative da padre in figlio (con scarso successo) 5- crisi demografica: fame, pestilenze guerre intestine ed esterne hanno decimato la popolazione Tutte queste concause hanno reso la società romana facile preda degli appetiti di popolazioni barbare che abituate meglio a sopportare gli stenti, la fame, e altre avversità, sono state in grado di entrare "quasi indisturbate" nell'impero e poi si sono stanziate definitivamente dentro creando dei propri stati nazionali.
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  31. A parte lo schiacciamento della legenda ad ore 15.00 è una bella moneta, poi dipende anche dal prezzo che ti propone il venditore, è anche il nominale più significativo di Caracalla, l antoniniano, visto che l ha introdotto lui, del valore di due denari ma con l 1,5 di argento in più ( furbo lui )
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  32. Ciao, non è la mia monetazione quindi prendila con le pinze perché la mia conoscenza è praticamente nulla ma secondo me Lisimaco, regno di Tracia. Mi sembra di vedere ΒΑΣ e poi ΛΥ, cercala come trofeo d’armi.
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  33. Ciao Paolo. Certo, qui sono alla francese!
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  34. Che bel pezzo! Un bel gigliato con il simbolo ben evidente. Si tratta di sperone (o speronella). Il foro centrale ne è la prova. Quello che però mi incuriosisce è l'area attorno allo sperone. Sembra quasi che sia stato cassato un precedente simbolo presente sul conio per far spazio al nuovo simbolo. Allego una immagine per meglio far comprendere il mio pensiero portando a paragone un gigliato con globetto. Ovviamente non vi è certezza a riguardo ma oggettivamente quei segni attorno al simbolo sembrano confermare questa ipotesi che se fosse vera permetterebbe di dare una sequenza temporale a questi simboli. Elucubrazioni estive dopo una pesante giornata di lavoro... ? Scherzi a parte, complimenti per il pezzo!!!
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  35. ... furono coniati su tondelli del vecchio tipo. Probabilmente l'errore avvenne quando alcuni tondelli in bronzo avanzati furono inavvertitamente mescolati con i tondelli in acciaio del nuovo tipo, venendo coniati insieme a questi, ed entrando quindi in circolazione dopo essere sfuggiti ai controlli di qualità della Zecca. La quale, solo negli anni '60 ammise la possibilità che questo errore potesse essersi verificato nonostante fin da subito avessero incominciato a girare voci dell'esistenza di queste monete. La prima delle quali fu scoperta ufficialmente nel 1947 quando un tale di nome Sam Lutes si accorse di averla tra i suoi spiccioli. O almeno così si era creduto fino a qualche anno fa, quando la stampa fece conoscere la storia di una famiglia che aveva trovato uno di questi centesimi già nel 1944. Ma all'epoca era difficile far autenticare la moneta, così la famiglia la conservò per più di 60 anni, tramandandosela per generazioni fino alla metà del 2008, quando pare sia stata finalmente venduta per oltre 100.000 dollari. Un caso, più unico che raro, in cui dal mitico "cassetto del nonno" è davvero uscito un tesoro Ma, chissà, visto che poi alcuni di questi centesimi hanno raggiunto quotazioni milionarie, forse i proprietari si sono pentiti di non averlo tenuto più a lungo. Si stima siano stati coniati in bronzo circa una ventina di pezzi nelle zecche di Philadelphia e San Francisco, ma uno solo in quella di Denver, la moneta che vedete in foto, e che ha raggiunto la più alta quotazione, 1.700.000 dollari. Ma poiché il numero esatto dei pezzi non si conosce, e di sicuro non si conoscerà mai, in tanti ancora sperano di ritrovarsene uno per caso, dimenticato davvero in fondo a un cassetto, o scoperto su qualche bancarella. Dove, invece, abbondano i falsi, di solito monete in ferro placcate in rame (basta una calamita per accorgersene) o centesimi in rame di altre annate a cui è stata modificata la data Va infine segnalata l'esistenza di una manciata di centesimi (il numero è ancor più sconosciuto, e a quanto mi risulta nessuno è stato certificato) coniati per errore su tondelli in argento destinati ai dimes. L'anno dopo, 1944, l'errore si ripetè all'incontrario. Come detto in precedenza, si tornò a coniare i centesimi in rame, ma alcuni di essi furono coniati ancora nella lega di acciaio e zinco usata nel 1943. Questo errore ripetuto può sembrare sospetto, ma pare davvero che, ancora una volta, non ci sia stato dolo. Addirittura sembra che, per le monete coniate a Philadelphia, possano essere stati usati per errore dei fogli in acciaio predisposti per la coniazione delle monete da 2 franchi belgi, che la zecca americana stava coniando in quell'anno per conto della nazione europea (ancora sotto occupazione tedesca). Ma questa moneta, seppur valutabile nell'ordine delle centinaia di migliaia di dollari, non ha, e non ha mai avuto per i collezionisti, lo stesso fascino del 1943 bronze cent... misteri della numismatica petronius
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  36. E' certamente un'ulteriore variante (interessante) che conferma il discorso fatto sopra!
    1 punto
  37. Non so gli altri, ma il Gigante non cambia mai il numero di catalogo. Se si aggiunge un esemplare nuovo lo inserisce come XXX/a, se un esemplare viene rimosso (come è avvenuto qualche anno fa per gli scudi non attestati di Carlo Alberto) viene cancellato anche il numero di catalogo relativo. Quindi, qualunque Gigante tu possieda, per la monetazione di Carlo Alberto "Gig. 73" è lo scudo del '41 per Genova, mentre per esempio "Gig. 74" non esiste perché era lo scudo del '41 per Torino, la cui esistenza però è stata giudicata inattendibile.
    1 punto
  38. Nessuna aggiunta da mano inesperta, è solo una placca residua di cirargirite ….vai tranquillo che è buona
    1 punto
  39. Appena giunto, Asta Bertolami, Gigliato di Roberto con sperone. Aggiungo un altro simbolo presente sui gigliati. Saluti Eliodoro
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  40. Su acsearch, una legenda simile, con Dioniso (poco) vestito, appogiato su una colonna, un grappolo d’uva nella mano: https://www.acsearch.info/search.html?id=5866150 Per il RPC, un bronzo risalente al regno di Settimio Severo, suppongo per il nome del magistrato T. K. Zenon. @apollonia Ti lascio scegliere: https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/search/browse?volume_id=&number=&city_id=&region_id=&province_id=&subprovince_id=&issue_id=&reign_id=&date_min=&date_max=&obverse_inscription_simplified=&reverse_inscription_simplified=&obverse_design=&reverse_design=Nude&metal_id=&weight_min=&weight_max=&diameter_min=&diameter_max=&format=
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  41. Come si fa a dire che l’accoppiamento di conii ANS 217 non sua lo stesso da cui è derivato il pezzo in questione?! E non servono fotografie in risoluzione elevata, basta avere gli occhi e guardare un solo singolo particolare che posto di seguito. L’esemplare ANS postato da Brennos al post 5 viene oltretutto descritto dalla ANS stessa come battuto dagli stessi conii della moneta ANS 217.. La moneta Nomos/Lansky: La moneta dell’ANS postata da Brennos e proveniente dagli stessi conii dell’ANS 217: @scorpus, mi si vuol far credere che due fratture di conio identiche possano comparire nello stesso medesimo punto su due punzoni differenti? No, ergo i conii sono gli stessi, ergo la catalogazione ANS 217 è corretta..
    1 punto
  42. Mio modesto parere: attribuire un pedigree falso ad una moneta così importante è una "leggerezza " imperdonabile. Posso capire su esemplari di modesta importanza che si prenda magari per buona l'indicazione del collezionista, ma in questo caso essendo un esemplare importante e soprattutto essendo una monetazione insidiosa è un errore grave.
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  43. Consiglio spassionato: se continui a collezionare, soprattutto le antiche, fattele spedire in UK.
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  44. I cataloghi in genere, non sono il miglior "termometro" per le valutazioni commerciali delle monete, ottimi strumenti per la catalogazione ( tirature, decreti legge, ecc...) per le quotazioni preferisco tenere in considerazione le aggiudicazioni delle Casa d'asta. Saluti TIBERIVS
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  45. Ricevuto i giorni scorsi il plico con divisionale, coincard e 20 euro rame. Tutto ciò per dire: l'anno prossimo la moneta in rame (con relativo cofanetto) se la tengono. Il dritto era pieno di ditate che nel frattempo si erano già ossidate (quindi non potevo nemmeno provare a eliminare le ditate con un panno). Unica cosa che ho fatto è stato rimuovere la moneta dal cofanetto per metterla in un oblò autosigillante per evitare il contatto con l'aria e il peggioramento della situazione
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