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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/23/21 in tutte le aree

  1. Buongiorno a tutti, oggi vorrei condividre con voi questo grosso matapan di Pietro Gradenigo che è in collezione da diversi anni. Lo ritengo in buona conservazione e proprio per questo mi sono venuti alcuni dubbi sulla autenticità. Spero che le foto siano di sufficiente qualità per potere esprimere un giudizio. Il peso è di 2,09 grammi. Grazie a chiunque vorrà intervenire
    2 punti
  2. Repubblica Ceca - 2 Corone 1993 Tipici della lavorazione dei metalli risalente all'epoca del Grande Impero della Moravia, questi bottoni metallici globulari chiamati Gombik, venivano utilizzati spesso in coppia per reggere un indumento intorno al collo, come ad esempio un mantello.
    2 punti
  3. Purtroppo alcuni avevano solo un coltellino
    2 punti
  4. Sempre tenendo presente che giudichiamo una foto, l'impressione non è buona. Lo stile del ritratto e le lettere sono strani. Anche la corona del rovescio lo è e tutte le considerazioni di @Poemenius sono valide. Propenderei anch'io per un falso. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  5. Buon giorno Mitos1963. Penso che non ci sia niente di cui dispiacersi o scusarsi. Questo è un punto di riferimento ed incontro di appassionati che mettono in comune dubbi, interessi specifici e competenza, credo sia lo scopo del forum quello della partecipazione. Buona giornata. Gabriella
    2 punti
  6. Taglio: 20 cent Nazione: Vaticano Anno: 2008 Tiratura: solo in divisionale + 6.400 in busta regalata ai dipendenti del Vaticano Condizioni: BB+ Città: Milano Note: NEWS!!!
    2 punti
  7. Molti anni fa ne ho intravisto uno dal vero. Quel giorno verso sera si respirava troppa calma, non si muoveva foglia, eravamo immersi in un silenzio surreale. Avevo una strana sensazione. Poi cominciò a soffiare un po' di brezza che aumentò fino a diventare vento, un vento sempre più forte che fece capire a tutti cosa stava per succedere. I più previdenti ancora fuori si avviarono verso casa, poi cominciò a piovere, sempre dipiù in una bufera sempre più violenta. A casa cominciammo ad abbassare tutte le tapparelle delle finestre, lasciandone solo una aperta a metà in soggiorno. Infine arrivò la grandine, quasi subito fortissima, un bombardamento contro le finestre talmente rumoroso che in casa faticavamo a sentirci. Bisognava abbassare completamente anche l'ultima tapparella perchè il vetro sarebbe stato sfondato in fretta. Afferrai il nastro e cominciai a farlo scorrere ma quando rimaneva solo uno spiraglio piegai la schiena e guardai fuori per pochi secondi. Attraverso un turbine di pioggia e grandine che volavano in orizzontale vidi in lontananza uno spettacolo simile a quello di tanti film ambientati nelle grandi pianure americane: una tromba d'aria abbastanza stretta, grigiastra, che si levava verso il cielo formando una lieve S e si allargava bruscamente nella parte superiore. Non ricordo con esattezza quanto durò quella furia ma lo fece abbastanza da provocare danni ingenti: acqua filtrata nelle case, alberi caduti (uno perpendicolare anche sulla strada dietro casa mia), i vetri delle finestre del mio condominio disintegrati e le cantine mezze allagate, il sotterraneo dei box del palazzo vicino trasformato in un laghetto, tombini saltati per la pressione dell'acqua (in cui qualcuno ebbe la sventura di cadere mentre correva verso casa), vie allagate, tapparelle semidistrutte, finestre a pezzi in gran quantità ecc. E pensare che più di qualcuno in nord America si diverte a corrergli dietro.
    1 punto
  8. Volusiano Gaio Vibio Afinio Gallo Veldumniano Volusiano (In latino: Gaius Vibius Afinius Gallus Veldumnianus Volusianus, data e luogo di nascita sconosciuti, morto a Terni nell'agosto del 253) è stato un imperatore romano dal 251 al 253 insieme al padre Gaio Vibio Treboniano Gallo. Volusiano, figlio dell'imperatore romano Treboniano Gallo e di Afinia Bebiana; aveva anche una sorella, di nome Vibia Galla. Ricevette il titolo di Cesare e princeps iuventutis nel 251, quando il padre assunse il trono e adottò, associandolo al trono come co-augusto, Ostiliano, figlio del suo predecessore Decio. Nel novembre 251, però, Ostiliano morì a causa della peste che stava flagellando Roma e Volusiano fu elevato dal padre al rango di co-augusto. Nel 253, allo scopo di combattere il generale ribelle Marco Emilio Emiliano, proclamato imperatore dalle truppe danubiane, Treboniano e Volusiano lasciarono Roma alla testa dell'esercito diretti a nord. Erano da poco giunti ad Interamna Nahars, (l'attuale Terni) quando si sparse la voce che Emiliano era penetrato in Italia e che si stava avvicinando rapidamente; i soldati di Treboniano, allora, si ribellarono e uccisero lui e Volusiano. Valore nominale: Sesterzio Diametro: 29 mm circa. Peso: 13 gr circa. Dritto: IMP CAE C VIB VOLVSIANO AVG (Imperatori Cæsari Caio Vibio Volusiano Augusto), busto a destra, laureato, drappeggiato e corazzato visto di tre quarti dietro. Rovescio: PAX AVGG (pax Augustorum), La Pax stante a destra con ramo di lauro in mano destra e scettro trasversale nella sinistra; S - C in campo. Zecca: Roma. Anno di coniazione: 251 - 252. Materiale: Rame Riferimento: RIC 256 a; Cohen 74 Rarità: R1 Che ne pensate? Questo è il mio ultimo acquisto! Ciao! TWF
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  9. Su questo sito di catalogazione (forse il più completo su Probo) e' data come "C", comune: Probus Coins Ciao da Stilicho
    1 punto
  10. Anche sulle piastre del 1834, se non sbaglio ne posto un'esemplare l'utente FerdinandoII... Del 1856 ho censito 4 esemplari, uno passo su ebay da numismatica trionfale, un'altro passo da un asta bertolami, poi 2 esemplari sono nella mia collezione, provengono dalla numismatica Moruzzi(quello in foto) e Filnum di Parma...
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  11. Se la memoria non mi inganna dovrebbe trovarsi solo sulle Piastre del 1856
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  12. Questo è quello in mio possesso, mi sono confuso....la vista ...
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  13. Ciao, moneta interessante. Infatti, fa parte della cosiddetta serie EQVITI. Tra il 280 ed il 282 d.C. Probo coniò un gruppo di antoniniani appartenenti alla cosiddetta serie "AEQVITI" per la zecca di Roma e appartenenti invece alle serie "AEQVIT" ed "EQVITI" per la zecca di Ticinum. Da come ho capito, le parole AEQVITI/AEQVIT/EQVITI rappresenterebbero una specie di codice. In effetti, mettendo in sequenza le monete di ognuna delle tre serie sulla base delle lettere presenti nel campo di sinistra del rovescio, si ottengo appunto le parole AEQVITI, AEQVIT ed EQVITI. Nel tuo caso, la RIC V 481 e' la prima della serie EQVITI di Ticinum. In particolare appartiene alla 9^ emissione coniata nel 281. Questa si differenzia dalla sua gemella della 10^ edizione del 282 dal fatto che manca la stella nel campo destro del rovescio. Ecco il link esplicativo: COINS OF PROBUS (probvs.net) Vai sulla RIC 481 dal menù a sinistra, cliccaci su e si aprirà la pagina. Poi, nella pagina, clicca sulla parola EQVITI. Per le tre serie complete, ecco la pagina di Doug Smith su FAC: EQVITI Series of Probus (forumancientcoins.com) La tua moneta mi piace molto. Ciao da Stilicho
    1 punto
  14. E quindi? Guarda che non è indice di falsità della moneta... E anche il peso di gr.73 anziché i 75 grammi, ci potrebbe anche stare, per via della notevole usura della moneta. A mio parere è una moneta che andrebbe vista in mano, per esprimere un parere definitivo.
    1 punto
  15. Bel pezzo @italpen, confermo in toto chi ti ha preceduto sia sull'autenticità, sia sulla classificazione per massaro, sia sulla conservazione; su quest'ultimo punto, e può confermartelo il buon @Arka, i grossi di Pietro Gradenigo (pur nella mia limitatissima esperienza) soffrono assai in generale di debolezza di conio, come per il tuo esemplare: sia al D/ che al R/ hai dei particolari con rilievo ancora molto ben definiti (es. il volto del doge, le sue mani e i pallini sui polsini della sua veste), mentre alcune definite parti sono più povere (es. il volto di San Marco). Simpatico il salto di conio sul trono del Cristo. Complimenti per l'esemplare in collezione.
    1 punto
  16. scusate, non vorrei rompere le castagne.... però: 1 - la circolazione monetaria non era quella odierna, e non ci si arriva con un semplice esercizio di "logica" ma verificando... Lo spostamento di moneta in quantità da un'area ad un altra nel IV secolo divenne addirittura proibito per legge (legge che abbiamo) e quindi qualcosa circolava, ma che fossero grandi spostamenti va escluso. 2 - detto questo, che alcune monete potessero arrivare dove la circolazione non era prevista, sta nella norma delle cose .... quanti bat tailandesi in mezzo ai 2 euro.... ma questa è l'eccezione, non la regola.... e le eccezioni confermano le regole.... 3 - al netto dei dichiarati delle case d'asta o dei venditori, e al netto delle monete trovate in oriente, dove peraltro furono anche imitate in terracotta con usi NON monetari, esiste una casistica di ritrovamenti di sesterzi in africa e siria? quantitativamente quanto significativa? (è una domanda vera e non retorica, io non lo so davvero, mi occupo di altri periodi) - so però che ad esempio nell'ultima pubblicazione su Sardis, scavi di 40 anni, su +8000 monete è citato 1 (UNO) sesterzio di III secolo come DUBBIO..... giusto per fare un esempio... nei testi di Ariel e Bijovsky per la Palestina, a memoria pochissimi...ammesso ci fossero, non ricordo nulla di significativo 4 - avete mai visto quanti "soggetti" sono specializzati nel produrre queste patine? c'è gente che ha siti internet appositi che avevo visto con i miei occhi...e con mio disgusto quindi diciamo che come base speculativa e di ragionamento acsearch & C. non sono proprio un punto di partenza metodologicamente valido.... saluti Alain
    1 punto
  17. Si, certo. Quando succederà sarò di certo appena sceso dal mio asino volante! ? Si, avevo poi controllato. Mio errore, fidarmi di quanto scritto dalle case d'asta e riportato "pari pari" da acsearch. ? Ciao. TWF
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  18. Era destino che doveva esser tuo?
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  19. Sul tesserino c'è il logo della SNI, il nome e cognome del socio e l'anno da cui si fa parte del sodalizio.
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  20. Siamo qui Controvalore 25 e contromarca/liscio Ottone: 4,5 g, 25 mm Casualmente sono contromarcate le iniziali del mio nome e cognome.
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  21. 1 punto
  22. Nessun dubbio, è autentico. Leggermente sottopeso. Arka Diligite iustitiam
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  23. Buongiorno a tutti, chiedo ancora scusa se mi sono fatto un po prendere con il post che ho pubblicato, scusami SCUDO 1901 se mi sono fatto interpretare male, non ho assolutamente detto che mi hai chiamato ignorante, era una mia osservazione "neofita ma non ignorante". Non mi permetterei assolutamente di mettermi contro a studiosi di questo magnifico mondo della numismatica, lungi da me. E poi... non stiamo qui per litigare, posso essere perdonato? Pace? Grazie ancora. ?
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  24. Queste sono le mie, ben lontane da quelle originali, chissammai che non siano contagiose... le uso come fermacarte ...ah, comunque i pesi sono completamente sballati rispetto alle monete che riproducono, credo sia un modo per distinguerle.
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  25. Questa è la solita riproduzione che è in vendita anche oggi qui https://www.artedellamedaglia.it/4_periodo.html , sono riproduzioni ben fatte, anche di monete di cui si conoscono pochissimi esemplari, sulle quali oggi mettono il marchino dell'argento 900, ma in passato per qualche ordinativo speciale (gadgets a clienti o dipendenti) il marchio non c'era. Io ne ho comprato un po' per avere le monete impossibili da trovare ma rigorosamente al prezzo dell'argento: un 60 grammi a 40 euro, nel negozio costa un po' di più.
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  26. Beh diciamo che se questa moneta fosse buona (e ci potrebbe anche stare), il prezzo sarebbe veramente ottimo, in fin dei conti si tratta pur sempre di una moneta molto rara (R2). Magari non avrebbe date le sue condizioni un grande interesse commerciale, ma per un collezionista puro (cioè che non guarda a possibili speculazioni), a questo prezzo, sarebbe comunque un ottimo affare.
    1 punto
  27. Dei tre scovati da @TheWhiteFly i primi due sono con VOT XX e solo l'ultimo con VOT X. Sul Paolucci-Zub (del 2000) è il n. 199 ed è segnato R3. Credo che tale rarità sia tutt'ora valida. Bella moneta. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  28. Non è VTR.. ma soltanto la base della erre leggermente distaccata.
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  29. provo a mettere in fila un po' di cose... 1 - che possa sembrare coniata o che lo sia davvero non cambia il fatto che possa essere una falsa moderna (premessa generale e non specifica) 2 - non può essere una moneta di Giustino I perchè lui non coniò direttamente in Italia 3 - al rovescio è chiaramente una moneta "bizantina italica" (Giustiniano I)...FACCIO NOTARE che tra P e K manca il punto... che c'è anche molto leggero in tutti gli esemplari che ho rapidamente controllato 4 - il dritto con la legatura AV = N è tipicamente italica (Odoacre e sporadici argenti ostrogoti), e in generale molti tratti anche del busto sono smaccatamente ostrogoti 5 - "Se fosse un’imitativa? Di quale popolo?", beh il campo è stretto ... certo non trovi imitative di PK e CN tra gli avari .... quindi.... Longobarda? mmmmmmah 6 - se volessimo postulare l'emissione ostrogota sotto Giustino I, dovremmo allora ammettere che questa tipologia PK venga anticipata dagli Ostrogoti nel periodo Teodorico/Atalarico, con solo questa moneta (ad oggi) per poi essere ripresa da Giustiniano dopo la riconquista ..... ancora mmmmmmah allora, quali opzioni? 1 - falso creato ad hoc, moneta rara, che "non esiste" ... vale una tecnica costosa, perché anni fa un collezionista avrebbe speso grosse cifre 2 - moneta ostrogota con rovescio magari molto stanco, manomessa per sembrare una cosa nuova ... il PK potrebbe essere una reincisione di un monogramma di Teodorico evanido? perché no... io al momento sono prudentemente e in modo non definitivo sull'opzione 1 ... certo , cose così non si risolvono con un veloce approfondimento finalizzato a una risposta qua, quindi prendete tutto con le molle ... @Arka tu come la vedi?
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  30. 1993 Macao - 10 e 20 avos (100 avos = 1 pataca)
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  31. molto semplicemente perchè il peso dello scudo genovese era di circa 38.4 grammi .. di conseguenza il due scudi dovrebbe avere un peso teorico di circa 76.8 grammi .. il peso dichiarato dal venditore è 73 ... bassino ( solo per questo io una moneta non la comprerei anche fossi certo della sua bontà ) Premesso che basarsi solo su delle foto, estremamente brutte fra l'altro, forse la moneta è autentica ma pesantemente danneggiata .. il che la rende molto penalizzata dal punto di vista del suo potenziale interesse sul mercato . In sostanza io passerei e aspetterei per un altro esemplare
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  32. Ho trovato l'inserzione mentre navigavo su catawiki, ho cliccato due volte sulla pagina, poi sono venuto in questa discussione e rispondendo ho allegato il link, se ci sono riuscito io che sono una capra con i computer/cellulari può riuscirci chiunque... ? Ho comunque usato il telefono...
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  33. La storia del Times di "diffuse critiche" all'inserimento delle iniziali V.D.B. potrebbe aver avuto origine da una qualche comunicazione del Dipartimento del Tesoro, o provenire da altre fonti, ma è un fatto che nessun altro giornale, prima del 5 agosto, aveva espresso riserve in tal senso. Seguirono diverse ipotesi, tra cui quella che le iniziali dell'artista avrebbero costituito per lo stesso un'indebita pubblicità, o che quando il Dipartimento del Tesoro "scoprì" che Brenner era ebreo, cambiò atteggiamento nei suoi confronti. Tutte "ipotesi da bar", per le quali non esiste alcun riscontro. Senz'altro più vero il fatto che l'incisore-capo Charles Barber avesse a malapena tollerato l'intrusione di un artista esterno come Brenner nel suo dominio alla zecca quale principale disegnatore. Il che faceva seguito alla sua avversione, ancora più forte, nei confronti di Augustus Saint-Gaudens. Barber acconsentì che Brenner portasse a termine il suo lavoro per evitare ulteriori critiche per aver interferito con un altro artista, ma certo non ne fu contento. Lo stesso Segretario al Tesoro riconosceva che "Barber non è disposto a essere ritenuto personalmente responsabile per il Lincoln penny, al quale si è sempre opposto, e che non considera una moneta di successo." Questo starebbe a indicare che il giudizio negativo di Barber era conosciuto anche all'interno del Dipartimento del Tesoro, e non solo alla Zecca. Ma Charles Barber, a sua volta, era visto come un incompetente, o peggio, dalla comunità degli incisori di medaglie, e dalla maggioranza dei numismatici Nell'agosto del 1909, durante l'annuale convention dell'American Numismatic Association, fu approvata una risoluzione di protesta per la rimozione delle iniziali V.D.B., ma il Segretario al Tesoro Franklin Mac Veagh, che vediamo in una foto di quell'anno, fu irremovibile. Così, nello stesso mese di agosto, dopo che erano state coniate, e in gran parte distribuite, 27.995.000 monete della Zecca di Philadelphia, e 484.000 di quella di San Francisco, le lettere della discordia sparirono dal rovescio della moneta. Per ricomparire nove anni più tardi, nel 1918, sul bordo inferiore del ritratto di Lincoln al dritto. Come aveva detto Mac Veagh: Sono lì ancora oggi. petronius
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  34. Ti allego questo link vai al paragrafo " billetes espagnoles en las colonias" coleciones Caballero historia. Saluti.
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  35. Piu dello 0 a me sembra da queste foto di vedere il numero 1 con una base ad uncino. Saranno le foto??? Scorpus
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  36. Mark è stata la persona più generosa che mi è capitato di incontrare nel mondo del collezionismo numismatico. Quando i miei interessi numismatici, ormai diversi anni fa, virarono dalle monete mondiali alle monete romane, senza che gli chiesi nulla mi regalò alcuni suoi libri tra cui questo.
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  37. 1993 Italia- Centenario della Banca d'Italia 100 - 200 e 500 lire
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  38. Zimbabwe 1 dollaro 1993 sul retro i resti di un'antica città dello Zimbabwe
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  39. Un dollaro per un centesimo Il 10 giugno 1909 la Zecca di Philadelphia iniziò la produzione dei nuovi centesimi, coniandone circa 25 milioni, così da averne una buona scorta in previsione della chiusura per le ferie estive, fissata al 1° luglio. E a luglio anche la Zecca di San Francisco iniziò la produzione. Qui i centesimi erano stati coniati per la prima volta soltanto l'anno prima, e in quantità ridotta, poco più di un milione di esemplari. Questo nonostante fossero ampiamente usati da tempo sulla costa occidentale, anche se non tanto quanto le monete d'oro e d'argento, che fino ad allora erano state le uniche coniate dalla zecca californiana. Le caratteristiche rimanevano invariate rispetto alla precedente tipologia "testa d'indiano". La nuova moneta, con un diametro di 19 mm. e un peso di 3,11 grammi, per uno spessore di 0,16 mm., era fatta di una lega bronzea composta per il 95% di rame, il 3% di stagno e il 2% di zinco. Il centesimo raffigurante Lincoln venne messo in distribuzione il 2 agosto, tramite le banche che ne avevano fatto richiesta, la sede centrale del Tesoro e diverse sue succursali quali Boston, Chicago, New York, St. Louis. Entrambe le zecche avevano prodotto una quantità che consideravano adeguata a soddisfare la prima domanda. Ma l'interesse per la nuova moneta era alto, sia tra i collezionisti che tra la gente comune, e la mattina del 2 agosto lunghe file di acquirenti si formarono presso la sede centrale del Tesoro a Washington, e altrove. Quelli che vediamo in foto, aspettano pazientemente di entrare nella succursale del Tesoro di New York. All'inizio si potevano avere tutte le monete che si volevano, ma ben presto iniziò il razionamento. La Zecca di Philadelphia limitò la vendita a 2 sole monete per persona, più fortunati gli acquirenti della foto, a New York furono distribuite 100 monete a testa, fino ad esaurimento. A San Francisco le scorte finirono in breve tempo, e i fortunati che erano riusciti ad aggiudicarsi le monete le rivendettero a chi ancora era in fila senza speranza a 3 centesimi l'una, oppure due per 5 centesimi Ma si poteva fare di meglio, come riportava il Boston Daily Globe del 13 agosto 1909: "Nel piccolo borgo di South Egremont, il nuovo centesimo ha battutto il record dei prezzi per la Contea di Berkshire. Il ben noto agricoltore Ephraim Baldwin, era semplicemente deliziato dei centesimi Lincoln, perché assomigliavano così tanto all'oro, così ha detto ai ragazzi del paese che avrebbe pagato un dollaro per ognuno che gliene avessero portato. Il piccolo villaggio venne perquisito, e a ogni contadino che era stato di recente in città fu ordinato di controllare tra i suoi spiccioli, se per caso avesse una di queste monete. Alla fine ne furono trovate 28, per le quali Baldwin, come promesso, pagò 28 dollari." petronius
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  40. TAGLIO: 50 cent NAZIONE: Belgio ANNO: 2016 TIRATURA: 2'000'000 CONSERVAZIONE: SPL LOCALITÀ: Urbino NOTE: foto fatta di fretta, la moneta è molto bella
    1 punto
  41. C'è un motivo per cui questa discussione inizia proprio oggi. Esattamente un anno fa, il 14 giugno 2020, il forum perdeva un caro amico, Mark M. Peters, da tutti conosciuto come @villa66 Vorrei ricordarlo dedicandogli questa discussione su una delle monete più iconiche del suo paese, un piccolo gesto per una grande persona che sarà sempre nei nostri cuori
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  42. Taglio: 2 cent Nazione: Lussemburgo Anno: 2003 Tiratura: 1.500.000 Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 2 cent Nazione: Lussemburgo Anno: 2006 Tiratura: 4.000.000 Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 1 cent Nazione: Lussemburgo Anno: 2006 Tiratura: 4.000.000 Condizioni: BB Città: Milano
    1 punto
  43. Taglio: 1 cent Nazione: Lituania Anno: 2016 Tiratura: 20.000.000 Condizioni: B Città: Milano Taglio: 1 cent Nazione: Lituania Anno: 2017 Tiratura: 22.000.000 Condizioni: B Città: Milano
    1 punto
  44. Mah, capisco l'amore per albertone (da romano lo capisco molto bene), ma, come detto sopra, non c'è alcun anniversario legato a lui nel 2022, essendo invece il 100nario della nascita di Tognazzi, Gassmann, Pasolini
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