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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/19/21 in tutte le aree

  1. Buon Sabato amici. Proseguiamo allora con questa variegata, ricca e storica discussione che almeno per me, è ed è stato un importante e facile strumento per mantenere viva quotidianamente, la passione per i miei amati tondelli e la voglia di condividerli. Condivido allora questo 10 grani per il Regno di Sicilia, millesimo 1815, il tipo normale con "G.10." , esiste anche la variante "G.10" (senza il punto dopo il valore) un pò più rara. Moneta che presenta una frattura, cosa che almeno personalmente non mi disturba affatto, la ricomprerei 100 volte . Il taglio è rigato. Trovo la moneta davvero bella e corredata da una piacevole patina. Buon pranzo.
    7 punti
  2. Oggi voglio parlarvi di lei: Quando la vidi, fu amore a prima vista. Era notte alta. Quando tutti dormono. Quando la città dorme, invano disturbata dallo stridore verde di qualche macchina che sfreccia solitaria con suoi fari taglienti e freddi. O dal vociare grigio e contorto di qualche relitto umano che cerca di affogare in una bottiglia problemi quotidiani, grandi alla luce del giorno, enormi nel buio delle tenebre. Anche io, come tutte le notti, non riuscivo a dormire, scavato dai tarli della mente, logorato da pensieri interrotti, che non potevo, non riuscivo a riparare. Lo sguardo asciutto, assente, a fissare uno schermo. È proprio in quei momenti che cerchi aiuto e compagnia, preso dal grigio vuoto esistenziale con cui non vuoi imparare a convivere. Stavo girando su internet, sotto la luce giallastra e asettica della lampada quando la mia attenzione fu attirata dalla sua immagine di regina d’altri tempi, affascinante nella sua acconciatura, conturbante nella sua scollatura generosa. La fronte arcuata, gli occhi leggermente infossati, il labbro superiore carnoso, il naso sottile, appena incurvato, capelli piegati in onde leggere con una ampia treccia che scendeva vivace di lato a movimentare il viso. Presi il coraggio a due mani e le scrissi. Non ero abituato a scrivere sulle chat, ma lo feci preso da frenesia compulsiva. Le dita correvano veloci sulla tastiera emettendo un lieve ticchettio azzurrognolo. L’emozione dell’incognito e l’immaginazione del non visto correvano altrettanto. Le chiesi di parlarmi di lei. Mi disse che era nata a Milano, che era di nobile famiglia. Dopo una giovinezza passata tra gli agi, aveva sposato un uomo molto potente, un vero “capo” da cui aveva avuto tre figli. Un matrimonio difficile, dove l’amore aveva presto dovuto lasciare il passo ai doveri di chi comanda, agli impegni pressanti, alle opportunità politiche. Suo marito era sempre lontano, impegnato in rosse, frenetiche attività, circondato da pochi amici e da molti nemici. Proprio uno di essi, in un giallo pomeriggio di fine estate lo aveva ucciso: il potere, i soldi, l’avidità lo avevano portato via lasciando a lei spazio solo per una nera solitudine. Pianse…un poco…. Le chiesi dove fosse. Lei, dopo una attimo di esitazione, mi disse che ora viveva in Inghilterra, in un villaggio di campagna del Lincolnshire, di nome Normanby. Senza esitazione le dissi che l’avrei raggiunta, per parlare un po'. Mi preparai, rapidamente. Mi guardai allo specchio, il volto tirato, gli occhi segnati dall’insonnia, la barba già di qualche giorno. Mi lavai con un rapido getto di acqua fredda che mi diede una fugace sensazione di freschezza; quanto alla barba… la barba no, quella non l’avrei fatta. Radermi mi avrebbe riportato ad una quotidianità che volevo dimenticare. Partii con la mia macchina, con una valigia vuota, piena solo di sogni e con una foto in mano. Arrivato in Inghilterra decisi di lasciare le strade più battute per avventurarmi nella verde campagna. Mi sentivo un po’ come il maggiordomo Stevens di “Quel che resta del giorno”. Anche io come lui facevo un viaggio per cercare lei, ma forse, soprattutto, per cercare me stesso. All’improvviso fui colpito in viso da un giallo squarcio di sole che aveva aperto il sipario delle nuvole basse del cielo d’Inghilterra. Fu allora che spalancai gli occhi. Fuori era già giorno inoltrato, io ancora seduto davanti al mio pc. Nella mano destra stringevo lei, una monetina….Salonina, old-fashoned lover Salonina da Normanby. Per una volta, finalmente, avevo dormito. La moneta che avete visto in apertura di discussione è la prima acquisizione da hoard della mia piccola collezione. Si tratta di una moneta di Salonina, moglie di Gallieno. Eccovi il suo rovescio: Le foto sono mie e purtroppo non rendono giustizia delle piccole tracce di argentatura che ancora si apprezzano moneta in mano. Antoniniano D/ CORN SALONINA AVG: busto diademato e drappeggiato di Salonina, a destra, con doppio crescente lunare R/ AVG IN PACE: Salonina seduta a sinistra, con un ramo d’olivo nella mano destra e un lungo scettro nella sinistra. ESERGO/ MS: zecca di Milano, seconda officina. Autorità emittente: Gallieno RIC V Salonina 57 var Interessante la “M” dell’esergo e che sta per Mediolanum. E’ questa una delle prime indicazioni di zecca su una moneta, cosa che diventerà molto più comune poco più tardi già con Aureliano. Quando tutte le monete erano coniate a Roma non era necessario un marchio, cosa che diventerà necessaria, invece, con l’apertura di nuove zecche sparse per l’impero. Alla M segue la S, seconda officina. La legenda del rovescio (un unicum di Salonina) ha dato origine a diverse interpretazioni. AVG IN PACE è stata considerata da molti come la prima legenda apertamente cristiana. Sarebbe un riferimento alla politica di tolleranza verso i cristiani manifestata da Gallieno e dalla stessa Salonina che , secondo alcuni, sarebbe stata addirittura cristiana. La cosa strana e’ che nessuna fonte letteraria cristiana ne parli, trattandosi di una imperatrice. E’ forse anche plausibile, invece, un richiamo ai principi del neoplatonismo di cui probabilmente Gallieno e Salonina erano seguaci, come affermato da Porfirio nella Vita di Plotino. Il neoplatonismo avrà poi, in effetti, nella tarda antichità, una certa influenza proprio sulla stessa teologia cristiana (Sant’Agostino). Una altra ipotesi plausibile e’ quella che la legenda possa leggersi come “Augusta nelle vesti della Pace”, insomma una personificazione della Pace, nel significato di celebrazione, glorificazione dell’imperatrice. E voi, cosa ne pensate di questa legenda? Avete letto o avete voi stessi qualche ipotesi alternativa? Ma la cosa forse particolare di questa monetina è che proviene dal Normanby Hoard. Ecco dove si trovava la mia Salonina….ecco dove mi stavo recando a cercarla.... Normanby è un piccolo centro del Lincolnshire, in Inghilterra. Devo dire che ho fatto fatica a capire dove fosse Normanby (e quindi il deposito), nonostante Maps. Sono quindi ricorso al testo/catalogo “The Cunetio & Normanby hoards” che indica l’hoard in un campo accanto alla Ermine Street, vicino all’insediamento romano di Owmby, a circa 11 miglia a nord di Lincoln. Sono quindi andato a cercare vecchie mappe del Lincolnshire e ho trovato il paese: È interessante il fatto che la attuale Ermine street (segnata il giallo) ricalchi una vecchia strada romana il cui nome antico è sconosciuto che collegava (con varianti di percorso) Londinium (Londra) con Eburacum (York) passando per Lindum (Lincoln): Il Normanby Hoard fu rinvenuto nel 1985 dal signor Tom Cook (allora sulla cinquantina) che con il suo metal-detector stava saggiando un terreno nella zona, di proprietà del signor Bill Margrave. Quello che saltò fuori è uno dei più grandi ritrovamenti inglesi di monete romane. Ecco i protagonisti: Il tesoro consisteva in 47912 monete radiate d’argento contenute in una vaso di ceramica di produzione locale: Fa impressione pensare che lì in mezzo ci fosse anche la mia Salonina... Il Normanby hoard copre il periodo che va da Valeriano (253) a Carausio (293). I 2/3 circa delle monete appartengono all’impero “gallico”; il rimanente, per la maggior parte, all’impero “centrale” (con un prevalere di Gallieno e Claudio II); ci sono, infine, anche monete che il testo citato sopra chiama “irregular coinages”, probabili monete imitative. Si ipotizza che le monete siano state nascoste da un ricco proprietario terriero della zona (come detto nei pressi vi era un importante insediamento romano) sotto la minaccia delle invasioni dei Sassoni. Per avere una idea della imponenza del ritrovamento, basti pensare che il quantitativo di monete e’ l’equivalente di 5-10 anni di paga di un soldato romano dell'epoca. Il personale del British Museum (sotto la guida dell’allora curatore del Dipartimento monete e medaglie, Roger Bland) spese più di un anno per la pulizia e lo studio di tutte quelle monete. Tuttavia, il Normanby hoard non fu dichiarato “Treasure Trove” per il fatto che il contenuto complessivo d'argento delle monete era troppo basso (vedi link in calce). Di conseguenza, il British Museum non fu in grado di acquisire molte delle monete del tesoro per aggiungerle alla sua collezione (ne acquistò solo 500, per di più ben al di sotto delle 1775 inizialmente prese considerazione). Le monete furono quindi restituite al proprietario del terreno Mr. Margrave che a sua volta le vendette ad una casa d’asta. E Mr. Tom Cook? Possiamo pensare che se ne sia andato a mani vuote? Lo dubito… Le monete sono quindi finite sul mercato....La mia Salonina (che evidentemente non era tra le preferite) ha iniziato a viaggiare…. Questi sono i cartellini che accompagnano la mia moneta: Trovo questi cartellini molto belli. Qui li vedete ingranditi, ma sono molto piccoli. Penso che diano un valore aggiunto alla moneta. Si legge benissimo la descrizione, la provenienza dal Normanby Hoard, nonché la altre classificazioni oltre al RIC (Sear, Cunetio, Goebl). La mia Salonina nei suoi giri e’ arrivata qui: Baldwin's of St. James's, Auction 42 - Argentum, 1 Feb 2020, lotto 15: Infine, ad un venditore inglese e ora…ora e’ nelle mie mani.. Old-fashioned lover Salonina! - Per chi volesse approfondire l'argomento del Normanby hoard, indispensabile il catalogo: “The Cunetio & Normanby hoards” - Per chi vuole conosce meglio il "Treasure Trove": https://www.tripsavvy.com/what-is-treasure-trove-1662358 - Per chi vuole leggere sugli hoard britannici (e il Normanby hoard) qui sul nostro forum: Roman-Britain Hoards - Monete Romane Imperiali - Lamoneta.it - Numismatica, monete, collezionismo Britain Hoard - addenda - Monete Romane Imperiali - Lamoneta.it - Numismatica, monete, collezionismo Claudio II, ex Normanby hoard - Monete Romane Imperiali - Lamoneta.it - Numismatica, monete, collezionismo Nuove entrate dal Normanby hoard - Monete Romane Imperiali - Lamoneta.it - Numismatica, monete, collezionismo Infine: Un ringraziamento particolare agli amici e colleghi curatori @grigioviola ed @Illyricum65. Ciao da Stilicho
    4 punti
  3. Altri due esemplari Zoppola appena entrati in collezione: Paolo Renier, 1778-1789. Quarto di ducatone da 31 soldi, AR 6,85 g. S M V PAVL RAINERIVS D Il Leone alato, a s., volto di fronte e con la zampa anteriore appoggiata sul libro aperto; a d., il doge genuflesso con vessillo. All'esergo, L A F (Lunardo Alvise Foscarini massaro). Rv. MEMOR ERO TVI IVSTINA VIR S. Giustina stante, trafitta in seno da pugnale, con palma nella d. e libro nella s.; sullo sfondo, galere in navigazione e, all'esergo, 31. CNI 21. Paolucci 24. Molto raro. Bellissima patina di medagliere e conservazione eccezionale, Fdc Ex collezione Zoppola Pasquale Cicogna doge LXXXVIII, 1585-1595. Ducato da 124 soldi, AR 27,88 g. S M VENETVS PASC CIC – ONIA DVX Il Leone alato, a s., volto di fronte e con la zampa anteriore appoggiata sul libro aperto; a d., il doge genuflesso con vessillo. All'esergo, G S (Gerolamo Semitecolo massaro). Rv. MEMOR ERO TVI IVSTINA VIRGO S. Giustina stante, trafitta in seno da pugnale, con palma nella d. e libro nella s.; all'esergo, 124. CNI 101. Paolucci 13. Rarissimo. Patina scura di medagliere, quasi splendido; graffietti sui fondi. Ex collezione Zoppola; acquistato da A. Jesurum nel 1926 per lire 120.
    2 punti
  4. Non devi ringraziarmi io ho solo riportato un bel esemplare di falso d'epoca condiviso dall'amico Rocco68 sperando che ci poteva essere di aiuto.
    2 punti
  5. Secondo me la moneta è buona, è solo messa non male ma peggio.... E secondo me il venditore non sa nemmeno quanto pesa realmente... Ha inserito dei dati ponderali presi da catalogo... Pensiero mio... Un saluto a tutti
    2 punti
  6. Salve gennydbmoney le mancanze al bordo fanno perdere peso i buchi sopra SIC e sopra E fanno perdere peso allego un falso che potrebbe somigliare postato da un amico del forum per confronto.
    2 punti
  7. D'accordo con @scorpus @borbonik e @paoloilmarinaio che l'originalità della moneta si possa comprendere solo con i dati ponderali e vedendo il taglio, quindi non mi pronuncio. La moneta di @magicoin è veramente interessante presentando una V più lunga del normale. A questo proposito proprio @paoloilmarinaio,nella Discussione “Le piastre da 120 Grana del 1834”, ha postato un 120 Grana che presenta una V lunga. Mi sono permesso di manipolare le due foto per poterle confrontare. Come vedete le V sono più lunghe ma il conio è diverso. Nella Piastra in questione, penso di escludere l'ipotesi di una A rovesciata, in quanto la stanghetta orizzontale non è evidente. Le monete cosiddette “FERDINANDAS “ sono rare e la lettera si presenta indubbiamente come una A rovesciata. Probabilmente si tratta di una rottura del conio, mentre la X a clessidra potrebbe essere un esubero di conio. Questo è il mio modesto parere. Saluti a Tutti, Beppe
    2 punti
  8. 2 punti
  9. Sul fatto che se fosse tarocco abbia circolato poco non sono d'accordo ci sono falsi d'epoca che hanno circolato molto spacciandole per buone. Comunque se l'utente che ha postato la moneta ci direbbe il peso e una foto del taglio ci aiuterebbe molto io ancora ho il dubbio che potrebbe essere un falso d'epoca.
    2 punti
  10. Sempre dalla collezione Zoppola e con un proprio numero nel CNI: Francesco Erizzo, mezzo scudo, 15,84 g, massaro Gerolamo Contarini. Ex collezione Zoppola, CNI VIII, n. 135 (questo esmplare). Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  11. Finora tutta la bibliografia numismatica, iniziando dal lavoro del Lanfranco in poi, ha considerato i due tagli monetali di ‘Esperimento Tecnico’ (50 Centesimi e Buono da 1 Lira) come prove di ristampa su monete del tipo ‘Quadriga Briosa’. Lo studio da me condotto ripercorre un’attenta analisi sulle quatto prove monetali ristampate sulle suddette monete, rivelando nuove ed entusiasmanti verità, ma, anche dubbi e perplessità sull’operato della Regia Zecca. “Il ritorno della moneta argentea, tra ‘Prove di Stampa’ ed ‘Esperimenti Tecnici’", è ora liberamente fruibile dal sito internet www.ilnumismatico.com
    1 punto
  12. Salve a tutti,ieri mi è arrivato il mio ultimo acquisto che è anche il mio primo antoniniano in collezione è volevo chiedere il vostro parere per quanto riguarda la sua autenticità. Come per i denari (Il primo acquisto è stato quello di Faustina madre)anche per i doppi denari (Si possono chiamare anche così o sbaglio? ) ho voluto iniziare con una figura femminile percui w le donne sempre... Certo come sempre dei vostri pareri vi ringrazio per il tempo che mi dedicherete MM 22,5 G 4,95
    1 punto
  13. Buongiorno a tutti.... Vorrei chiedere ai più esperti di me, so che siete in molti, cosa pensate di questo recente acquisto. Si tratta di un ducato di Andrea Contarini, che mi ha attratto perché pur non cercando questo Doge, mi è sembrato in alta conservazione per il tipo. Volevo anche chiedere, se qualcuno di voi sa perché la abbreviazione del Cognome sulle monete di questo doge avviene in quel modo, e anche sui grossi in argento. Grazie a tutti....
    1 punto
  14. Mi spiace lasciare tutte queste discussioni sempre a meta ma ultimamente ho da fare delle cose che mi portano via la concentrazione e non riesco più a riprendere cio che ho iniziato e per me questo,la numismatica, è vero amore ma al momento non riesco a dedicargli il tempo che vorrei. Però siamo in tanti altri potrebbero continuare quello che qualcuno non può finire,forza ragazzi ed acquistate anche i libri non solo le monete!?
    1 punto
  15. Sono Stilicho, vengo da Frittole, colleziono monete romane imperiali.....mo' me lo segno, non si sa mai? Ciao!
    1 punto
  16. Spagna - 200 Pesetas 1992 Madrid - Capitale Europea della Cultura Antonio Navarro Santafé ( 1967 ) Statua dell'Orso e del Corbezzolo Madrid - Puerta del Sol
    1 punto
  17. Se proprio volessi prenderla non la pagherei oltre il peso...
    1 punto
  18. Allora mio parere personale con i dati su diametro e peso forniti da magicoin mi è aumentato il dubbio dell'autenticità vi spiego il perchè con tutti quei colpi al bordo le mancanze di metallo in alcuni punti e la molto usura dovrebbe pesare di meno.
    1 punto
  19. Ecco una foto del taglio... gliene chiederò altre.
    1 punto
  20. Si anche per me quello che c'è di superiore allo spl è già tanto...,considerando che parliamo di oggetti con tanti secoli alle spalle e battuti al martello.
    1 punto
  21. Se le foto non ingannano è minimo SPL-FDC. Considera che io personalmente sulle veneziane in generale non uso mai Fdc perché già lo SPL è il top.
    1 punto
  22. dal tipo di usura che presenta (ampiamente circolata) a me sembra buona, fosse stata un tarocco non avrebbe circolato cosi tanto, almeno mio pensiero spiccio. Unico dubbio che mi lascia perplesso è quello strano buco al rovescio appena sopra SIC, sembra quasi uno strappo che fa vedere sotto uno strano colore da placcatura. Sulla V "lunga" penso ad un problema nel conio. Sulla X di rex invece la vedo normalissima, questi riempimento di metallo sono comunissimi in questa monetazione. Comunque il peso toglierà molti dubbi. Saluti, scorpus
    1 punto
  23. Questa la nota in calce all'esemplare apparso nel 2006 all'asta NAC 35, lotto 68: "Si tratta di una delle monete toscane più rare dell’800, conosciuta in pochi esemplari, mancante anche nella collezione del museo del Bargello. Gli esemplari che abbiamo avuto modo di osservare nel corso degli anni presentano tutti il punzone dell’ultima cifra 6 corretta sulla precedente 5".
    1 punto
  24. Buongiorno, tempo fa ho postato una discussione sul tema “Ercole e numismatica” https://www.lamoneta.it/topic/175969-ercole-e-numismatica/?tab=comments#comment-1971120 In questo ultimo periodo ho avuto modo di acquistare per pochi €, grazie ad una specie di scommessa su una foto che non le rendeva giustizia, un esemplare che rientra a pieno merito nella discussione di cui sopra (infatti era postata al #9 come esempio) e che mi aveva colpito per l’iconografia che si riferiva al periodo classico. Si tratta di un follis tetrarchico emesso a nome di Maximinus Daia nella zecca di Antiochia. Una moneta non rarissima ma nemmeno troppo comune, della quale posto anche un confronto che farà sfigurare la mia ma permetterà di apprezzare la qualità incisoria dell’artigiano che ne creò il conio di rovescio.
    1 punto
  25. RUBLI, STERLINE, EURO, DIRHAM, CORONE, RUPIE, DINARI, DOLLARI E FIORINI Ciao da Stilicho
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  26. Malesia 1 ringgit 1992 sul retro si celebra il mitico pugnale malese kriss estratto dal fodero
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  27. Ciao caravelle82 Stando alla scheda, questi gettoni sono una sorta di biglietto d’ingresso alla chiesa per una visita del campanile del Duomo di S. Stefano a Vienna, ma non è questa la loro funzione originale. La cattedrale fu pesantemente danneggiata dai bombardamenti e dal fuoco degli alleati verso la fine della seconda guerra mondiale. I lavori di restauro cominciarono nel 1945 appena possibile dopo la fine della guerra e questa fase principale di ricostruzione durò fino al 1952. La cattedrale è stata sottoposta a lavori di restauro quasi continuamente da allora e verso la fine di quella fase principale di ricostruzione, nel 1950, gli Stephans Groschen furono coniati dalla zecca austriaca per raccogliere fondi necessari al completamento dei lavori. I funzionari della cattedrale iniziarono la vendita i gettoni solo dopo il giugno 1951, alle persone che contribuivano con denaro per il restauro della cattedrale, come segno di apprezzamento. I gettoni originali in alluminio furono "venduti" dai funzionari della cattedrale per una donazione di uno scellino, mentre i gettoni d'argento furono coniati e originariamente venduti per una donazione di 20 scellini. Per la vendita dei gettoni a Vienna era necessaria l'approvazione del sindaco Theodor Körner (sindaco di Vienna 1945-1951, presidente dell'Austria 1951-1965). Le versioni principali dei gettoni di alluminio sono ancora oggi disponibili presso il negozio di souvenir della cattedrale. apollonia
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  28. Sembra proprio un bel ducato. In alta conservazione. Complimenti per l'acquisto!
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  29. Per rimanere in tema ecco Macao 5 patacas 1992 ?
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  30. Ciao @Cecubo, scusa se ti rispondo dopo troppo tempo. La tua Piastra ha un rovescio particolare, è il conio con una "svirgolata" di bulino sulla cifra 2 del valore. Stesso conio della mia 1834 al post #68 Un caro saluto a tutti e un invito a condividere le vostre piastre del 1834 in questa bella discussione di @Raff82
    1 punto
  31. Ciao! a @gigetto13 gli è venuta la "bavetta"
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  32. Un dollaro per un centesimo Il 10 giugno 1909 la Zecca di Philadelphia iniziò la produzione dei nuovi centesimi, coniandone circa 25 milioni, così da averne una buona scorta in previsione della chiusura per le ferie estive, fissata al 1° luglio. E a luglio anche la Zecca di San Francisco iniziò la produzione. Qui i centesimi erano stati coniati per la prima volta soltanto l'anno prima, e in quantità ridotta, poco più di un milione di esemplari. Questo nonostante fossero ampiamente usati da tempo sulla costa occidentale, anche se non tanto quanto le monete d'oro e d'argento, che fino ad allora erano state le uniche coniate dalla zecca californiana. Le caratteristiche rimanevano invariate rispetto alla precedente tipologia "testa d'indiano". La nuova moneta, con un diametro di 19 mm. e un peso di 3,11 grammi, per uno spessore di 0,16 mm., era fatta di una lega bronzea composta per il 95% di rame, il 3% di stagno e il 2% di zinco. Il centesimo raffigurante Lincoln venne messo in distribuzione il 2 agosto, tramite le banche che ne avevano fatto richiesta, la sede centrale del Tesoro e diverse sue succursali quali Boston, Chicago, New York, St. Louis. Entrambe le zecche avevano prodotto una quantità che consideravano adeguata a soddisfare la prima domanda. Ma l'interesse per la nuova moneta era alto, sia tra i collezionisti che tra la gente comune, e la mattina del 2 agosto lunghe file di acquirenti si formarono presso la sede centrale del Tesoro a Washington, e altrove. Quelli che vediamo in foto, aspettano pazientemente di entrare nella succursale del Tesoro di New York. All'inizio si potevano avere tutte le monete che si volevano, ma ben presto iniziò il razionamento. La Zecca di Philadelphia limitò la vendita a 2 sole monete per persona, più fortunati gli acquirenti della foto, a New York furono distribuite 100 monete a testa, fino ad esaurimento. A San Francisco le scorte finirono in breve tempo, e i fortunati che erano riusciti ad aggiudicarsi le monete le rivendettero a chi ancora era in fila senza speranza a 3 centesimi l'una, oppure due per 5 centesimi Ma si poteva fare di meglio, come riportava il Boston Daily Globe del 13 agosto 1909: "Nel piccolo borgo di South Egremont, il nuovo centesimo ha battutto il record dei prezzi per la Contea di Berkshire. Il ben noto agricoltore Ephraim Baldwin, era semplicemente deliziato dei centesimi Lincoln, perché assomigliavano così tanto all'oro, così ha detto ai ragazzi del paese che avrebbe pagato un dollaro per ognuno che gliene avessero portato. Il piccolo villaggio venne perquisito, e a ogni contadino che era stato di recente in città fu ordinato di controllare tra i suoi spiccioli, se per caso avesse una di queste monete. Alla fine ne furono trovate 28, per le quali Baldwin, come promesso, pagò 28 dollari." petronius
    1 punto
  33. Ma era già bucato, non l'ho bucato io! E poi, ho dei momenti di misticismo... che sia grave? ?
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  34. Cuba - Tres Pesos 1992 Alberto Korda ( 1960 ) Guerrillero Heroico Questo scatto fotografico, realizzato a L'Avana il 5 Marzo 1960, divenne una delle più celebri e riprodotte fotografie della storia grazie a Giangiacomo Feltrinelli, il quale ricevette in regalo dall'autore due copie dello scatto in un incontro nella capitale cubana nel 1967. Utilizzato per la versione italiana del " El Diario del Che en Bolivia " ( uno dei diari personali di Ernesto "Che" Guevara ), Feltrinelli decise di stampare numerosi poster con la stessa immagine tappezzando Milano all'indomani della dipartita del comandante.
    1 punto
  35. Mancano : 3 - 8 - 9 - 12 - 13 Questo purtroppo è bucato e un po' tosato. Lo indosso qualche volta, d'estate. Dovrebbe essere il n. 8 del Papadopoli, se è così ne mancano ancora quattro: 3 - 9 - 12 - 13.
    1 punto
  36. Un tetradramma di Filippo II di Macedonia, il padre di Alessandro Magno.
    1 punto
  37. Grazie Dracma, In quasi 5 anni, numerose sono state le monete condivise dai collezionisti, grazie a loro oggi si conoscono e si possono ammirare in foto varianti rarissime che altrimenti sarebbero rimaste ancora sconosciute e mancanti nei testi del settore. Grazie a tutte le condivisioni in questa discussione, molti utenti hanno ripreso o hanno iniziato a collezionare e studiare le monete Napoletane. Ringrazio TUTTI quelli che hanno contribuito con la loro passione, le loro monete e anche con un singolo apprezzamento a rendere unica questa discussione. Continuate a condividere le vostre più belle, e non preoccupatevi se è in conservazione bassa.... A me piacciono tutte.... E c'è sempre qualcosa da scoprire. Un caro saluto a tutti e soprattutto agli Amici che mi hanno sempre sostenuto ad andare avanti in tutti questi anni. Rocco.
    1 punto
  38. Ciao @Pxacaesar, questa è la mia soluzione: dei bei monetieri da esporre in bella vista in salotto, per guardarle ogni volta che passi da lì e parlarne con gli amici!
    1 punto
  39. REGNO D'ITALIA - UMBERTO I° - TALLERO 1891 PER L'ERITREA
    1 punto
  40. Piano piano si fa esperienza in italiano vi sono alcuni testi specialistici per zecca, ma sono testi di ricerca, universitari, molto specializzatoi. Verranno buoni una volta che avrai affinato il tuo campo/i di interesse. Per una visione catalogica d’insieme vi sono i manuali/cataloghi editi da CNG (Classical Numismatic Group) che trattano le varie monetazioni del mondo classico greco. Il Rutter, redatto da studiosi numismatici professionisti resta il compendio piu’ serio anche se molto sinottico che presuppone un po’ di conoscenze di base antecedenti. lascia perdere cataloghi in italiano tipo Montenegro o peggio il vecchio De Luca. riguardo infine le condizioni della la moneta acquistata se ti e’ piaciuta hai fatto bene a prenderla. Ti stai avvicinando ad un mondo probabilmente per te nuovo - occorre quindi progressivamente conoscerlo, prenderne le misure - esplorarlo con la cura e la calma che servono. L’importante pero’ e’ anche seguire il proprio istinto per cui se una moneta piace perché non prenderla senza fare troppe elucubrazioni e ragionamenti? con il tempo verranno criteri piu’ selettivi e rispondenti ai tuoi gusti ma magari anche a scelte piu’ strutturate. Se pero’ si comincia subito con queste, ovvero con troppi vincoli e calcoli di convenienza si rischia di soffocare quell’istinto di piacere che a mio avviso deve sempre guidare il collezionista facendolo innanzitutto divertire. Piu’ in la’ - con le opportune conoscenze - e magari trattandosi anche di importi piu’ impegnativi potranno venire le scelte razionali, di convenienza, piu’ strutturate, ma per ora non perdere mai di vista il divertimento e il piacere che ti possono dare monetine anche modeste ma ricche di fascino e storia e soprattutto che hanno attirato il tuo interesse.
    1 punto
  41. Piastra 1834 REGNI VTR. SIC ET HIER Variante 11 torrette nello stemma del Portogallo e quattro quadratini. Taglio impresso al dritto. Peso grammi 27,50 Collezione Rocco68 N° 632/835
    1 punto
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