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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/16/21 in tutte le aree
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Complice il PC di casa rotto proprio lo scorso weekend, non sono riuscito a preparare per tempo questa discussione, ma ci tenevo troppo a dargli avvio in concomitanza con la ricorrenza del primo anno dalla scomparsa di un grande amico virtuale. Seguirò ovviamente con altri messaggi, ma volevo intanto dirvi che il senso di questa discussione è quello di ricordare Mark, tramite i ricordi personali di ognuno di noi e le monete che erano la sua e la nostra grande passione comune. Pertanto l'invito è quello a partecipare, con grande libertà, nel modo che riterrete più opportuno. Preciso che apro questa discussione in sezione Monete Estere perchè Mark è stato per tanti anni uno dei Curatori di questa sezione e proprio qui era più assiduo, sono sicuro che gli avrebbe fatto piacere. Per ora vi saluto con la foto di un umile 10 lire Spighe (che, forse lo ricorderete, era stata scelta come foto profilo da Mark qui sul Forum) ed una bella citazione di Arthur Schopenhauer. "Il grande dolore che ci provoca la morte di un buon conoscente ed amico deriva dalla consapevolezza che in ogni individuo v'è qualcosa che è solo suo , e che va perduto per sempre."7 punti
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Benvenuto nel problema più frequente! Questa tipologia di cartamoneta non è facile trovarla già in buon BB, naturale, con al massimo pieghe pressate non particolarmente deturpanti nella carta. Ad esempio allego foto di un esemplare che reputo un piacevole BB, naturale, con carta consistente, lievi ingiallimenti e pieghe pressate in un libro, dove è rimasta per molti anni. Le foto che allego sono un esempio TRASPARENTE di come si dovrebbe trattare una eventuale vendita a distanza. Al primo punto, ovviamente troviamo correttezza e onestà. Al secondo, foto che, nel limite del possibile, provino a mostrare quanto esposto nella valutazione. Si possono usare queste foto per farsi un'idea di cosa chiedere al venditore per capire cosa guardare (e cosa farsi fotografare: stato della carta, stato delle pighe, trasparenze della banconota, preferibilmente in risoluzione DECENTE)4 punti
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Mantengo in memoria tutti gli MP ricevuti da Mark ed ogni tanto li rileggo con piacere, mai vista tanta gentilezza e passione. Nell'ultimo messaggio del marzo dell'anno scorso mi avvertiva del dono che mi aveva inviato, tra cui una monetina della sua terra: Mi mancheranno tantissimo i suoi scritti sia sul forum che in privato, mi piace pensare che continua a leggerci....4 punti
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da asta attualmente in corso a mio avviso non è Avito.... non solo perché non credo che esistano, o fino ad oggi mai ne vidi una..., ma soprattutto perché 1 - la legenda è visibilmente manomessa 2 - dopo il PF nella legenda al dritto si contano non meno di 5 lettere .... 3 - la moneta è probabilmente incisa su altra di probabile zecca orientale 4 - lascio a voi qualche commento... faccio notare che anche se a prima vista mi sembrava il solito Arcadio, la testa e la posizione delle lettere mi hanno fatto pensare a Teodosio I, una con uno stacco di legenda non troppo largo e utile al riuso della S a ore 12.... notevole che non abbiano usato le solite monete di Valentiniano III con l'inversione della lettera DN VAL - DN AVL ... o che non abbiano usato le solite tarde di Onorio qua hanno usato una moneta più antica... ricordo che Avito è imperatore a metà V secolo....non alla fine del IV ..... saluti Alain3 punti
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Purtroppo ha subito anche una pesante "pulitura" che ne ha distrutto la patina. Tuttavia, puoi con infinita pazienza metterlo "a riposare" in un luogo atto a favorirne la ripatinatura e, vedrai, che anche i colpi passeranno in secondo piano. Qui sotto posto un mio esemplare che ha maturato un'interessante colorazione:3 punti
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Numys, dalle foto, osservate sul cellulare, sono convinto che la banconota è stata trattata. Vedo grosse macchie slavate (a destra al fronte e in basso al centro al retro). Le pieghe hanno tutta l'aria di essere state appianate, in prossità di quella centrale-destra al retro la superficie della carta è abrasa, proprio in corrispondenza della macchia di cui dicevo prima (guarda caso..) Inoltre c'è un piccolo taglio di 1 o 2 mm. all'angolo inferiore destro. Consiglio decisamente di lasciar perdere, e mi fermo qui per non dire male di nessuno...3 punti
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In molti si saranno chiesti il significato del suo nick, e avranno pensato che quel numero 66, come spesso avviene, stesse a indicare il suo anno di nascita. Invece no, Mark era nato dieci anni prima. A metà degli anni '60, quando era ancora un ragazzino, suo padre, ufficiale dell'esercito americano, fu mandato per circa un anno e mezzo presso la base NATO di Bagnoli, vicino Napoli, e portò con se la famiglia. E' facile immaginare che proprio allora nacque l'amore del piccolo Mark per l'Italia e per le sue monete, ma purtroppo non so dire se ebbe poi occasione di tornare, da grande, nel nostro paese. Gli ufficiali avevano diritto a un alloggio privato all'interno della base, una piccola villa uguale a decine di altre, l'unica cosa che le distingueva era il numero... quella di Mark e della sua famiglia era la villa n. 66 petronius3 punti
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Arka, io le tue considerazioni le ho lette, non sono amare. Ti ringrazio per la considerazione ma non sono un esperto: non è il mio campo. Datemi un po’ di tempo. In poche approssimative parole e con riserva di approfondire: 1) è necessario distinguere tra l’esito del procedimento penale (nella fattispecie, il procedimento è stato archiviato) e le problematiche che riguardano la restituzione di quanto sequestrato e confiscato (qui si trattava di monete medievali, se ricordo bene del XIII secolo); 2) Quando parlano di prove, non si riferiscono necessariamente a una documentazione: la mancanza di “elementi” riguarda anche la totale assenza di indizi dai quali inferire la legittima titolarità in capo a chi aveva la disponibilità delle monete sequestrate: sono due scenari completamente diversi. Mi spiego meglio: per evitare la condanna è probabilmente sufficiente la fattura di acquisto; per ottenere la restituzione bisogna vincere la “presunzione di appartenenza allo Stato”. Sto pensando, ad esempio (e non certo per monete medievali di zecche italiane) a elementi come le patine tipiche dei deserti (la circostanza escluderebbe il rinvenimento nel territorio nazionale), a monete straniere, a zecche estere, alla lettera datata dell’amico del bisnonno dove si legge: “bello quell’asse”. Non fossilizzarti su questi miei esempi spiccioli: si tratta di allegare e provare elementi certi dai quali inferire con gravità, precisione e concordanza una presunzione contraria a quello di appartenenza statale. E’ da quasi dieci anni che nel forum dico queste cose. Non sono gradito, ma la Cassazione poi ...2 punti
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Buonasera a tutti, azzardo e dico anche la mia, ruotando la foto di 90° assomiglia un po a questa moneta, immagini che ho trovato in rete: Bruzio, Bretti, ca. 216-214 a.C., quarto AE (Trihemiobol), seconda conio, 16 mm, 1,67 g testa della dea del mare (Anfitrite?), che indossa un copricapo di granchio, serpente/ BPETTIΩN, granchio SNG ANS 120-125 var., SNG Cop. 1690, HN Italia 1944 Inserito a febbraio 20192 punti
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La prima volta ... o quasi Nel Mint Act del 1792, l'atto costitutivo della zecca federale, era scritto a chiare lettere che su un lato di ogni moneta doveva comparire "un disegno emblematico della libertà, con la scritta "LIBERTY", e così era stato, tranne un paio di eccezioni, fin dalle prime coniazioni del 1793. Ma al volgere del XX secolo, molte cose erano cambiate, e prendeva sempre più corpo l'idea di sostituire la tradizionale raffigurazione allegorica di Lady Liberty con un personaggio reale, ovviamente meritevole di tale onore. In verità, c'era già stato un precedente nel 1892 con il primo mezzo dollaro commemorativo emesso per celebrare il cinquecentenario della scoperta dell'America e l'Esposizione Universale di Chicago. Ma il ritratto di Cristoforo Colombo su quella moneta era quasi altrettanto fantasioso delle varie Lady Liberty, poiché sembra che Charles Barber avesse preso a modello un dipinto di Lorenzo Lotto nel quale alcuni vorrebbero identificare, ma in modo tutt'altro che certo, il grande navigatore. E poi quella moneta era stata un flop, venduta all'interno dell'Esposizione di Chicago per un dollaro, ricevette un'accoglienza a dir poco tiepida, e i pezzi rimasti, probabilmente la maggioranza dei coniati, furono rifusi o immessi nella circolazione. All'inizio del '900, una forte spinta al rinnovamento della monetazione americana venne dal presidente Theodore Roosevelt, che considerava "di atroce bruttezza" le monete del suo paese, e si adoperò fortemente per modernizzarle. Sicuramente tutti siete al corrente della collaborazione tra Roosevelt e lo scultore Augustus Saint Gaudens, da cui scaturirono i 10 e 20 dollari d'oro, ma forse meno conosciuto è il ruolo del Presidente nella realizzazione del Lincoln cent. Nel 1908, Roosevelt si recò a New York, presso lo scultore Victor David Brenner, per posare per una medaglia che avrebbe dovuto essere consegnata a tutti coloro che avevano lavorato per due o più anni alla costruzione del Canale di Panama. Come primo ispiratore di questa opera grandiosa, Roosevelt sarebbe comparso al dritto della medaglia, che aveva al rovescio una raffigurazione del Canale. Durante la sua visita allo studio dello scultore, il Presidente fu colpito da una placchetta in bronzo raffigurante Abraham Lincoln, opera dello stesso Brenner Brenner aveva creato il busto di profilo di Lincoln appena un anno prima, basandosi su una foto del febbraio 1864 di Anthony Berger, da poco riscoperta Compiaciuto dei commenti favorevoli del Presidente, Brenner suggerì che Lincoln avrebbe potuto essere il soggetto di una nuova moneta, da emettere l'anno successivo in occasione del centenario della nascita. petronius2 punti
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C'è un motivo per cui questa discussione inizia proprio oggi. Esattamente un anno fa, il 14 giugno 2020, il forum perdeva un caro amico, Mark M. Peters, da tutti conosciuto come @villa66 Vorrei ricordarlo dedicandogli questa discussione su una delle monete più iconiche del suo paese, un piccolo gesto per una grande persona che sarà sempre nei nostri cuori2 punti
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Sperando di fare cosa gradita, vi posto i link per scaricare il pdf dell'opera fondamentale del prof. Rizzo sulle antiche monete greche di Sicilia, analizzate dal punto di vista artistico. Testo: https://www.academia.edu/attachments/63724657/download_file?st=MTYyMjQyMDk5OSwyLjM5LjExMi4xMTMsNTk0ODkzNTg%3D&s=profile Tavole: https://www.academia.edu/attachments/63724858/download_file?st=MTYyMjQyMDk5OSwyLjM5LjExMi4xMTMsNTk0ODkzNTg%3D&s=profile Nota: secondo i miei calcoli il copyright sull'opera è scaduto nel 2020, essendo il prof. Rizzo scomparso nel 1950.1 punto
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Ciao cari, giusto per condividere un interessante confronto fra due monete... pericolosamente uguali, anche troppo! Questo esemplare è transitato dalla NGSA 2 nel 2002, al lotto 24, e successivamente alla NGSA 8 nel novembre 2014, al lotto 23: Che dire: centratura perfetta. Fini qui niente di che. Sembra anche avere lucidi nelle zone protette da usura. Ma sappiamo che le foto possono rendere variamente le monete. Ma poi viene fuori anche questo esemplare dalla Bertolami 12 dell’ottobre 2014, lotto 224: L’impressione è subito meno gradevole, e il nerastro al rovescio non sembra un normale toning dell’argento, la superficie del metallo non sembra stirata dalla conciatura, ma con le impressioni non si prendono decisioni. Invece ci sono altri elementi. I piani del rovescio di questo secondo esemplare sembrerebbero concavi (andrebbero viste in mano), ma soprattutto vi sono troppi elementi in comune, anche i graffi da circolazione o i difetti del tondello! Il secondo esemplare non mi lascia dubbi, ma che dite del primo? Sembrerebbe il prototipo. O ritenete che possa esserci una terza moneta fonte/hub? ES1 punto
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E' un piacere leggere i vostri commenti ed i vostri ricordi, vi prego continuate, e' bello pensare che anche Mark possa leggervi e forse, da qualche parte, è proprio così.. Durante il weekend posterò anche qualche moneta che lui mi mandò in regalo. Non era soltanto generoso ed un appassionato collezionista ma anche preparatissimo e dotato di conoscenze trasversali, aveva una serie di taccuini riempiti a penna, ove nel corso degli anni aveva preso un appunto per (quasi) ogni singola moneta contemporanea. Quegli appunti contenevano rimandi al conio, all'incisore, al periodo storico di riferimento, ai personaggi effigiati, in ogni caso aveva qualcosa di interessante da dire sulla moneta in oggetto che, di tanto in tanto, condivideva sul forum con il massimo spirito divulgativo. Aspettavo sempre con piacere queste condivisioni, e le citazioni provenienti dai suoi taccuini numismatici, sarebbe stato bello raccoglierle e farne un libro, avrebbero la stessa fascinosa frammentarietà ed il carattere aneddotico delle opere di viaggio di Bruce Chatwin, non a caso originariamente raccolte come appunti su dei taccuini Moleskine.1 punto
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DE GREGE EPICURI Queso è un acquisto recente, ed ho avuto qualche dubbio nella classificazione soprattutto per il modo in cui, sul diritto, è scritto il nome dell'imperatore. Ho pensato subito a Traiano Decio, perchè si legge chiaramente:...TRAEI..., ma il resto? In queste monete della Cilicia, il normale ordine del nome latino (TRAIANUS DECIUS) è invertito, e si ha: DEKKION TRAEIANON. Sulla mia moneta, le due K sono scritte in modo molto strano e mal leggibile. Al rov. la scritta, che qui non si legge affatto, è ΚΕΛΕΝΔΕΡΙΤωΝ; si vede Nettuno nudo con tridente ed un delfino (molto piccolo, nella mano destra). Pesa 10,47 g. e misura 27 mm. Classificato nel Sear al n. 4204, BMC 59,47. Concordate?1 punto
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Non sono bolle. Questo bordo è comune per gli antoniniani che hanno un contenuto di argento inferiore a quello dei denari. Arka Diligite iustitiam1 punto
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questo è un bronzetto manipolato e non di Avito.... ma di Valentiniano III , ritoccato noto e con dubbio anche a Kent1 punto
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Secondo me anche la S è rifatta. Quindi non scarterei l'ipotesi Arcadio come partenza. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Concordo con la valutazione di Orodicarta. Inoltre, consiglio vivamente di farsi inviare foto a maggiore risoluzione e fuori da eventuali bustine protettive, specialmente per vedere (e capire) lo stato della carta. Un occhio attento può intuire qualcosa (come nel caso di queste foto, da cui si evince che le pieghe siano state trattate, e lo stato della carta sia compromesso nella piega verticale). per foto che mostrino lo stato della carta intendo foto di questo genere (vedi allegati).1 punto
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Ho sempre letto con grande piacere i post e gli aneddoti del simpaticissimo Villa, e sono rimasto profondamente addolorato dalla sua perdita. Leggendo adesso dalla sua pagina sul sito findagrave linkato più sopra vedo che purtroppo poco dopo di lui (un paio di mesi) è scomparsa anche la moglie Spero si siano riuniti, ovunque siano adesso.1 punto
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Buongiorno @sandrocoinnuovo, Come detto da @carvacco la moneta è di Alessandro Severo e ritrae al rovescio la madre Giulia Mamea. La zecca è Mallo, in Cilicia. Rif: RPC VI 7158 (temporary), Lindgren 869 D/ Busto laureato e drappeggiato di Alessandro Severo a destra. IMP CE SEV ALEXANDER C R/ Busto diademato e drappeggiato di Giulia Mamea a destra. ΙΟΥΛΙΑ ΜΑΜΑΙΑ SƐΒ https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/6/7158 saluti Magus1 punto
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IM-FKTD - SEVERUS ALEXANDER + JULIA MAMAEA - Egypt, Alexandria Billon Tetradrachm Billon Tetradrachm, Yr. 4 = 224-5AD, ca.26mm, ca.12.4g. Laur., dr. bust r./Diademed, draped bust r. Dattari 42511 punto
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Buongiorno @sandrocoinnuovo, È un bronzo di Treboniano Gallo coniato ad Antiochia di Siria nel 251-253 d.C. Rif: RPC IX 1851, CRS 507a, McAlee 1181 D/ Busto laureato, drappeggiato e corazzato di Treboniano Gallo a destra, visto da dietro. ΑΥΤΟΚ Κ Γ ΟΥΙΒ ΤΡƐΒ ΓΑΛΛΟϹ ϹƐΒ R/ Tyche seduta di fronte in tempio tetrastilo sormontato da un ariete a destra; in basso, il dio del fiume Oronte nuota a sinistra. ΑΝΤΙΟΧƐΩΝ ΜΗΤΡΟ ΚΟΛΩΝ. Sopra il tempio Δ Ɛ, in esergo S C https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/9/1851 saluti Magus1 punto
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Considerato che valutiamo da foto ,direi buona. Mi sembra di notare al dritto un salto di conio ,lo stile è soddisfacente,non mi sembra fusa.1 punto
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Di avito non ho conoscenza alcuna... ma ho l'occhio sufficientemente allenato sui minimi e sulle imitative del III secolo per vedere quello che ordinariamente sfugge... e devo dire che le tue osservazioni sono del tutto corrette. Da una mera analisi visiva mi sento di dire solo che forse, dopo PF, le lettere potrebbero essere addirittura 6.1 punto
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Ciao @Sampei91 , se l'hai fatto saggiare e risulta un blocchetto d'argento, può essere una di quelle fusioni che gli Orafi realizzano con i rottami dei propri interventi, che poi vengono inviate alla grandi Aziende specializzate nella lavorazione di metalli preziosi che a loro volta le rifondono assieme ad altri scarti e al minerale per ottenere un metallo omogeneo che viene marcato, ridotto in semilavorati (nastri, fili, ecc.) che sono poi venduti a laboratori, orafi, ecc. Un Orefice me ne mostrò uno che aveva appena fuso utilizzando residui d'oro, e il risultato assomigliava molto a quello che hai mostrato. Poi, magari, si tratta di tutt'altro !1 punto
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La Zecca dello Stato della Città del Vaticano ha l’onore di celebrare Caravaggio, a 450 anni dalla sua nascita, con una novità assoluta nel campo numismatico: viene emessa una moneta in argento, dalla particolare forma rettangolare, colorata in quadricromia, del valore nominale di 25 euro. È una sfida artistica e tecnica di grande rilievo, il cui risultato va aldilà delle aspettative. L’artista Orietta Rossi ha creato un piccolo capolavoro, riproducendo sulla moneta una delle tele più suggestive del Caravaggio: la Deposizione, dipinta dall’artista tra il 1602 e il 1604 per la chiesa di Santa Maria in Vallicella, ora esposta in una delle sale della Pinacoteca dei Musei Vaticani. Il contrasto tra luce e ombra diventa profondo interpretando con drammaticità la morte di Cristo, dal cui corpo esanime traspare tuttavia la luce della prossima resurrezione. Valore nominale: 25 Euro Titolo: Ag 925/1000 Versione: Fondo Specchio (Proof) Dimensioni: 30 x 40 mm - Peso legale: 35 g Scultore: Orietta Rossi - Incisore: Valerio De Seta Tiratura: 1.300 esemplari Coniazione: IPZS (Italia) Prezzo moneta: Euro 139,01 punto
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" Quindi, il possesso delle cose di interesse archeologico integra il reato di cui all’art. 176, comma 1, del d.lgs. n. 42 del 2004 e si presume illegittimo, a meno che il detentore non dimostri di averli legittimamente acquistati in epoca antecedente all’entrata in vigore della legge n. 364 del 1909, prima disciplina organica della materia." Acquistati ante 1909 ? Perché solo acquistati? Il termine corretto dovrebbe essere acquisiti, o meglio ancora semplicemente posseduti.1 punto
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Ciao, l'oggetto molto interessante e, a giudicare da quel che permette la (buona) foto, sembra anche piuttosto consunto, segno che può esser stato utilizzato con particolare frequenza. Lo stemma è semplice, un crescente figurato ---> una falce di luna con il profilo di un volto umano ricavato al suo interno; interessante la presenza del cimiero o di quel che ne resta, tre stelle di sei raggi male ordinate. Lo stile mi ricorda la grafica araldica tedesca del '400-'500: con un po' (nel senso di molta&santa) pazienza, lo si potrebbe andare a ricercare nei tanti stemmari esistenti di area germanofona. Dall'altro lato del sigillo, abbiamo il simmetrico intreccio di linee ottenuto stilizzando le iniziali del titolare dello stemma, per la cui decifrazione occorre (di nuovo) un altro po' di pazienza nel seguirle e dar loro un senso: esistevano vere e proprie "scuole" di calligrafia dedicate a questo genere di ornamenti i quali, a naso (non è il mio campo...), potrebbe far pensare a una datazione barocca dell'oggetto.1 punto
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Complimenti per questa vostra dedica in memoria ad uno dei personaggi più conosciuti ed amati negli Stati Uniti d'America, il grande Abraham Lincoln. Mi permetto di aggiungere a questo post l'immagine di una delle più rare monete degli USA ed anche molto discussa nata forse da un errore di comunicazione. Il centesimo di dollaro (One Cent) chiamato dagli americani penny del 1943 coniato a Denver in rame, un vero tesoro, ad oggi UNICUM se ne conosce 1 solo pezzo pagato ben oltre 2 milioni di dollari. Saluti, scorpus1 punto
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... abbia fatto un po' di confusione e che debba ringraziare @Magus per aver fatto chiarezza. I volti dei regnanti sembrano essere stati fatti con il copia/incolla ed i motivi della medaglia sembrano fare riferimento a cose distinte. La legenda: Unser Schmerz und Stolz = il nostro dolore e il nostro orgoglio fa di solito riferimento al Dreikaiserjahr (1988) - morte e dolore... Ma qui abbiamo: "In Treue fest zu Kaiser und zu Reich = in fedeltà ferma all'imperatore e al regno." (già più bellicosa e meno tragica) e qui ricordo che in Baviera c'era un RE e non un imperatore (Prussia) giriamo pagina e troviamo: "Mit Gott für Kaiser, König und Vaterland. = Con Dio per l'imperatore, il re e la patria.": qua sono tutti presenti, e poi al centro "Einigkeit macht stark = Ex unitate vires" che mi ricorda il "Dreibund" / "Triplice Alleanza" (1882) La conclusione che traggo é che i paesi mediterranei vengono accusati di misogenia ma poi al sud abbiamo la MADRE patria ed in Germania "la terra dei PADRI" e che noi si portava santi e santini mentre al nord si portavano spille più patriottiche! (e di queste ce ne sono miriadi, anche ricavate da monete, come queste: Servus, Njk1 punto
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https://numismatica-marciana.business.site/ Purtroppo per me, è un po' fuori mano! saluti luciano1 punto
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Ciao sandokan e saluti @SimoneM, provo a rispondere, ma se ho capito male sono pronto ad essere corretto. Penso che @littleEvil mostrasse la medaglia che ha postato perché su di essa c'è lo stesso disegno con le teste affiancate di tre sovrani che appare nella medaglia in discussione. È probabile che la medaglia postata da littleEvil commemori (anche) la Dreibund, la Triplice Alleanza tra Impero tedesco, Impero austro-ungarico e Regno d'Italia, stipulata nel 1882. La faccia della medaglia che fa riferimento esplicito a questo evento è però l'altra, che se non erro dovrebbe essere come quella visibile sotto a destra: Come si può notare, il rovescio mostra i sovrani dei tre paesi partecipanti alla Triplice Alleanza. Da sinistra: Umberto I (Italia), Francesco Giuseppe I (Austria-Ungheria) e Guglielmo II (Germania). Anche la leggenda ricorda questo patto: "EINIGKEIT MACHT STARK" (L'unione fa la forza). Questo stesso motto appare, sempre al rovescio, nella medaglia di SimoneM, impresso sullo stemma. È quindi possibile che anche questa medaglia celebri la famosa alleanza: Ma cosa c'entrano le altre tre teste visibili al dritto di queste medaglie? Commemorano un evento diverso, non di politica internazionale, ma interno alla Germania, paese di origine di questi oggetti. Questo evento è il Dreikaiserjahr (Anno dei Tre Imperatori), il 1888. In questo anno morirono sia l'Imperatore Guglielmo I che il suo figlio ed erede Federico III (morto di cancro appena 99 giorni dopo). Il trono passò quindi a Guglielmo II, che restò in carica fino al 1918. Le altre leggende visibili sulle medaglie si riferiscono probabilmente a questo evento: Su quella postata da littleEvil: "UNSER SCHMERZ UND STOLZ" (Il nostro Dolore e Orgoglio) Su quella postata da SimoneM: "IN TREUE FEST ZU KAISER & ZU REICH" (Nella Lealtà Incrollabile all'Imperatore e al Regno) "MIT GOTT FÜR KAISER KÖNIG UND VATERLAND" (Con Dio per l'Imperatore, il Re e la Patria) Nel complesso queste medaglie popolari patriottiche di fine '800 sono considerate comuni ma ne esistono moltissime varianti, con diverse combinazioni di disegni, decorazioni e leggende. Alcuni esempi: https://www.ma-shops.com/sesambestcoins/item.php?id=32139 https://www.ma-shops.de/hardelt/item.php?id=15310 https://www.ma-shops.de/schimmer/item.php?id=76539 https://www.ma-shops.de/hardelt/item.php?id=27478 Quella postata da SimoneM potrebbe essere del 1888 o degli anni immediatamente successivi, penso precedente al 1900. La scritta "IN TREUE FEST..." ricalca il motto del Regno di Baviera sotto i Wittelsbach (https://en.wikipedia.org/wiki/In_Treue_fest), e potrebbe aiutare a identificare la provenienza della medaglia. Anche il riferimento a un "Re" affiancato all'Imperatore potrebbe far pensare alla Baviera. Spero di essere stato d'aiuto. saluti Magus1 punto
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Ora mi spiego il perchè non riesco a trovare un Buono di Cassa del 1894 in alta conservazione... li avete tutti voi Complimenti a tutti.1 punto
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Si in effetti andrebbe rispettata un pò di più la giusta collocazione delle discussioni, però consideriamo anche che un nuovo arrivato a volte, ancorchè il forum sia chiaro e di facile interpretazione, nei primi approcci può creare disorientamenti. Personalmente quando vedo una richiesta di aiuto o una conversazione in cui posso partecipare ovvero ho le conoscenze per farlo, mi butto subito per rispondere ma mi sfugge il fatto di andare a controllare se la sezione sia quella giusta o meno. Ciao Sandokan.1 punto
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E anche oggi non siamo rimasti con le mani in tasca ...consegnati 3 Gazzettini 7 e i cataloghi dell’Ambrosiana a 3 giovani e questo conta e vale di più ...seminiamo e divulghiamo....1 punto
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Recentemente, grazie a un amico commerciante, ho inserito in collezione anch’io un carrarino da 2 soldi, che secondo Vidale dovrebbe rientrare nella tipologia C. Il D/, dal conio di martello*, è sofferente, mostra i segni di deterioramento, mentre il R/ ancora presenta ancora buoni rilievi, con il volto del Santo ben visibile (che poi è il motivo che mi ha spinto all’acquisto). Con un po’ di tempo riacquisterà il giusto peso degli anni, per ora lasciamolo riposare nei vassoi. * soggetto a maggior deterioramento, sicuramente più facile da realizzare rispetto al complesso R/ con la figura del Santo (o meglio Vescovo imberbe e poi Santo barbuto), e data anche la maggior molteplicità delle tipologie di D/, direi che questo potrebbe essere il conio di martello. Fuori strada? Ps. Foto dell’amico, non mie... N.1 punto
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Non credo che sia proprio così lineare, come probabilmente sai anche tu... Il problema è che le due azioni di: a) importare una moneta classica regolarmente acquistata in asta estera, e di b) esportare le stessa moneta per una eventuale vendita in asta all’estero sono solo apparentemente simmetriche e la b) potrebbe NON essere consentita in quanto soggetta ad una specifica autorizzazione del SUE, come già detto sopra.1 punto
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premettendo che i soldi spesi per un hobby vanno sempre più che rispettati, perchè sono soldi tolti a tanti altri capitoli di spesa a volte ben più pressanti o urgenti, e ricordando che i 10 euro che pesano per qualcuno sono i 100 o 1000 che pesano per un altro, prendo spunto da questa discussione per fare una riflessione; una volta parametrato un pezzo nel range corretto (BB o SPL o FDS che dir si voglia), una volta valutato quanto il mercato valorizza quel pezzo a quella conservazione, penso che sia corretto lasciar la briglia al fanciullino che è in noi e che nutre la passione collezionistica. Alla fine (faccio l'esempio di questo pezzo), cosa cambia spendere 180 o 190 o 170? Il piacere di mettere un pezzo in collezione varrà pure quei 10 o 20 euro che EVENTUALMENTE devono essere lasciati sul campo per assicurarsi quanto desiderato? Credo che nessuno di noi compri per rivendere. Più o meno tutti comprano per puro amore collezionistico, con una più o meno vaga idea che se un giorno, mai capitasse, si dovesse o si volesse rivendere, sarebbe carino non doverlo fare rimettendoci troppo rispetto a quanto investito al tempo (ovviamente a tutti farebbe piacere rivendere guadagnandoci, o facendoci almeno pari). è corretto documentarsi, studiare (guai, altrimenti!); il rischio di andarci troppo a cuor leggero è di farsi trascinare (in asta, ad esempio), strapagando. O di credere di comprare un pezzo in una conservazione non corrispondente alla realtà. Ma, compiuta la due diligence, verificato che la spesa è congrua rispetto alle possibilità è, ripeto, sempre bello sognare, senza stare in punta di euro. Il mio consiglio? se il pezzo ti piace, ora che hai raccolto qualificati pareri, e che hai inquadrato il range di prezzo, prendilo senza perderti in estenuanti contrattazioni per risparmiare 5-10 euro. Magari alla fine il pezzo sfumerà, e magari lo comprerai a 30-40 euro in più tra qualche mese.1 punto
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Risposta automatica robotizzata MATRIX PROGRAM REVOLUTION 2021.3 © ELABORAZIONE VALUTAZIONE IN CORSO ATTENDERE ELABORAZIONE VALUTAZIONE IN CORSO ATTENDERE ANCORA UN POCHINO1 punto
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Per le banconote un "abbellimento" non è un restauro, quest'ultimo fatto a regola d'arte è preferibile. Un abbellimento, più o meno maldestro, lo si fa per migliorarne le condizioni ed il fine ultimo è per aumentare il prezzo richiesto, di contro il valore diminuisce, in certi casi anche notevolmente. Al confronto meglio una banconota genuina con le sue grinze o con i suoi vari difetti, diversamente una in ottime condizioni (sempre al naturale) spedendo di più naturalmente. In buona sostanza non si deve preferire una banconota perché è stata "abbellita" artificialmente, o nel nostro caso "appiattita", giusto perchè visivamente più gradevole.1 punto
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Ciao Fabio, il 2 tornesi è autentico, il tarì è invece un falso d'epoca di fattura artigianale e quindi non di zecca. A parer mio è tutta un'altra impronta e tecnica diversa di punzonatura del conio, che poi qualche capello o dimensioni di alcuni particolari fisiognomici coincida allora sarà una coincidenza dovuta alla bravura dei falsari. Di più non saprei dirti.1 punto
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