Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/13/21 in tutte le aree
-
Grazie Dracma, In quasi 5 anni, numerose sono state le monete condivise dai collezionisti, grazie a loro oggi si conoscono e si possono ammirare in foto varianti rarissime che altrimenti sarebbero rimaste ancora sconosciute e mancanti nei testi del settore. Grazie a tutte le condivisioni in questa discussione, molti utenti hanno ripreso o hanno iniziato a collezionare e studiare le monete Napoletane. Ringrazio TUTTI quelli che hanno contribuito con la loro passione, le loro monete e anche con un singolo apprezzamento a rendere unica questa discussione. Continuate a condividere le vostre più belle, e non preoccupatevi se è in conservazione bassa.... A me piacciono tutte.... E c'è sempre qualcosa da scoprire. Un caro saluto a tutti e soprattutto agli Amici che mi hanno sempre sostenuto ad andare avanti in tutti questi anni. Rocco.6 punti
-
Buongiorno a tutti, condivido una piastra entrata recentemente. Presa al volo per la presenza di uno dei ritratti che più preferisco del Regno, oltre per l’appeal generale che mi ha trasmesso appena vista. Ho effettuato - e sto effettuando - alcune ricerche per catalogarla e studiarla al meglio. Noto che, generalmente, viene indicata NC mentre, nel Magliocca, C. L’anno sembra sia un po’ ostico da trovare in conservazioni di rilievo, quindi, tutto sommato, posso ritenermi fortunato dell’esemplare entrato in collezione.5 punti
-
4 punti
-
Buongiorno, Concordo con l'identificazione di @kadesh, è un oggetto di fantasia che riproduce una moneta d'oro ottomana di Mehmet V. In questo caso il diametro corrisponde ai 50 kuruş (18mm) e il peso si avvicina di più ai 25 kuruş (1.8g). Tuttavia non possiamo essere certi del nominale imitato, dato che le monete d'oro dai 25 ai 500 kuruş hanno gli stessi disegni e leggende. Ecco ad esempio un 100 kuruş: https://en.numista.com/catalogue/pieces34989.html Possiamo invece specificare che la moneta a cui l'oggetto si ispira è della zecca di Costantinopoli grazie a parte della leggenda al R/. Inoltre al D/ l'epiteto a destra della tughra sembra "el-Ghazi" e non "Reshat", quindi siamo negli ultimi anni del regno di Mehmet V. Infatti sotto la tughra vedo l'anno di regno 9, quindi il 1917. Si parlava di un oggetto molto simile in questa discussione di qualche mese fa, da cui ho ripreso parte del mio commento: saluti Magus4 punti
-
Carissimi amici ed appassionati delle medaglie partenopee, quest'oggi sono lieto di mostrarvi l'ultimo pezzo entrato in collezione. Come da titolo, si tratta della medaglia in argento per la distribuzione delle bandiere alle Legioni Provinciali, probabilmente una delle medaglie in argento di Murat più abbordabili per rarità (i cataloghi la danno come R2) e prezzo. Ciononostante, devo dire che si tratta di un esemplare che ho sempre apprezzato molto per gusto estetico e storia. Note storiche: L'istituzione delle Legioni Provinciali, avvenuta nel maggio del 1806, fece seguito ad un'importante riforma di carattere amministrativo che coinvolse l'intero regno. Sotto Giuseppe Napoleone, infatti, il Regno di Napoli venne suddiviso in 14 province: Abruzzo Ultra I, Abruzzo Ultra II, Abruzzo Citra, Principato Ultra, Principato Citra, Terra di Bari, Terra d'Otranto, Calabria Ultra, Calabria Citra, Molise, Foggia, Terra di Lavoro (con capoluogo Capua), Napoli e Basilicata. A protezione e controllo di ciascuna di queste province venne assegnata una Legione Provinciale, una sorta di milizia civile i cui compiti ricordano per molti aspetti quelli di un attuale corpo di polizia. Il loro scopo era, infatti, quello di "proteggere le persone e le proprietà e di mantenere il buon ordine interno nelle singole province del Regno" (cit. Salvatore D'Auria). Veniamo ora al motivo per il quale venne coniata questa medaglia. Il 26 marzo 1809 ebbe luogo a Napoli, nei pressi della Villa Reale, la benedizione e distribuzione delle bandiere ai Corpi dell'esercito ed alle Legioni Provinciali. Per tramandare ai posteri la cerimonia, con Decreto del 29 marzo 1809, Murat ordinò la coniazione di una medaglia da distribuirsi a ciascuno dei Legionari che presenziarono alla festa. Secondo i dati ufficiali, vennero coniati un totale di 1000 esemplari in argento e 2000 in bronzo. Descrizione: Al dritto troviamo il ritratto riccioluto del buon Gioacchino, chiaramente ispirato a quello del 12 carlini del 1809. Al rovescio, invece, abbiamo un fascio di 14 bandiere (una per ciascuna Legione) sormontate da aquile e tenute strette da un sottile nastro. Sulla prima bandiera a sinistra è riportata la parola SICUREZZA, mentre sull'ultima a destra INTERNA. Al centro, una corona in rilievo. Detto ciò, senza ulteriori indugi, vi lascio alle foto. Come sempre, ogni commento o integrazione a quanto detto, è ben gradito. Buona visione.3 punti
-
3 punti
-
E anche oggi non siamo rimasti con le mani in tasca ...consegnati 3 Gazzettini 7 e i cataloghi dell’Ambrosiana a 3 giovani e questo conta e vale di più ...seminiamo e divulghiamo....3 punti
-
Per condividere con gli appassionati anche di storia. Venezia - Pasquale Cicogna (1585-1595) Medaglia 1593 realizzata per la costruzione del forte di Palmanova - Voltolina 691 - AE - gr. 20,87 - Ø mm 45 Grading/Status: BB https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME35D/1212 punti
-
2 punti
-
Riprendo questa vecchia discussione di @Asclepia poichè ho appena aggiunto finalmente in collezione il primo 3 grana di Murat. La conservazione non è granchè ma l'ho presa poichè nell'insieme la ritengo collezionabile, e soprattutto perchè al dritto il metallo presenta un usura omogenea, mantenendo pertanto un colore uniforme anche nei punti piu "delicati" (guancia e capelli) Non so se è possibile classificarla come variante 5 petali disposti a 2-2-1 come opportunamente chiarito da @gennydbmoney Rif. Magliocca 409b Spero di ricevere giudizi sulla moneta e il vostro supporto nel classificarla. Grazie2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
Penso che il calcolo di fondo sia questo. L'espressione può essere semplificata ulteriormente usando degli esponenti: 8192 x (1,5)8 x (0,5)5 = 65612 punti
-
Ecchecà ... (volo) ... Troppo difficile per me, ignorante di Matematica ... due terzi di sedicina ... ? ... mi fuma il cevello ....2 punti
-
2 punti
-
Si tratta di un volume fuori commercio, edito nel 1985 per conto del Credito Italiano nell'ambito della collana di studi sull'Italia Antica "Antica Madre" a cura di Giovanni Pugliese Carratelli. Tratta della storia antica della Sicilia, in 660 pagine dedicate in buona parte all'arte, ma anche ad urbanistica, scienza, letteratura, topografia. Di tema prettamente numismatico due saggi, entrambi con ampia bibliografia: - "Monetazione ed economia monetaria" di Attilio Stazio (pp. 79-122) - "Il Rilievo monetale tra il VI e il IV secolo a.C." di Salvatore Garraffo (pp. 261-276). E' illustrato un centinaio di monete, appartenenti quasi esclusivamente al Museo Archeologico di Siracusa. Per alcune è indicata anche la provenienza (collezione Gagliardi, ripostigli di Caltagirone e Ognina). Recensito nel numero 117 di Numismatic Literature e menzionato da R. R. Holloway in A Survey of Numismatic Research 1985-1990. Il contributo di Garraffo, sugli aspetti storico-artistici della monetazione siceliota, viene segnalato, fra l'altro, da Renata Cantilena nel capitolo " Moneta e Arte" del suo "La moneta in Grecia e a Roma". Tipograficamente e graficamente è un volume molto curato e di indubbio..."spessore" ?:2 punti
-
Ho riflettuto sulle 2 "varianti" del 2 Centesimi 1907 e, dopo essermi consultato col mio Nip di fiducia (col quale ho anche vagliato qualche decina d'immagini tratte da aste di diversi esemplari), sono giunto alla conclusione che - molto probabilmente - siamo in presenza di un'otturazione di conio emersa verso la fine della coniazione. La maggior parte degli esemplari visionati si presenta con gli "uncini" sia sul "2" del valore che sul "7" della data, mentre pochissimi (ho notato un rapporto di 20 a 1) ne sono privi e questo depone per un conio (o più) che verso la fine del suo ciclo d'utilizzo si è riempito proprio nei due punti più sottili dell'incisione. Ma quello che m'ha fatto definitivamente pensare ad un'otturazione è stato trovare l'immagine di un esemplare che riportava la presenza parziale degli uncini. In conclusione: siamo di fronte ad un'evoluzione (per usura) del conio, quindi involontaria, anziché ad un secondo conio e, cioè, ad una variante volontaria vera e propria.2 punti
-
Di alieno non ha niente. E non si tratta neanche di una vera piramide, anche se è stata ribattezzata così. Siamo in Antartide, e da questa bianchissima distesa di ghiaccio spunta un Nunatak: una roccia naturale così perfetta e regolare da sembrare soprannaturale. Inrete s’inseguono racconti di alieni e analogie con le più celebri piramidi della piana di Giza. Ma quello che custodisce questo angolo desolato di Antartide non è nient’altro che uno sperone di roccia. In ningua inuit, Nunatak significa picco isolato: un termine utilizzato in glaciologia per definire la sommità di una montagna non coperta che si erge all’interno di un campo di ghiaccio o di una delle due calotte glaciali, quella antartica o groenlandese. Da certe angolazioni, giaccio e neve possono farlo sembrare una piramide perfetta. A contribuire indirettamente al finto mistero è poi Google Maps con la sua visione plastica della roccia, che ne amplifica il fascino e la presunta «natura artificiale». C’è addirittura chi ha fantasiosamente affermato che si tratterebbe di una costruzione realizzata da una civiltà scomparsa, quando l’Antartide era privo di ghiaccio. Ma si tratta di una vera e propria fake news. A scoprire questo sperone, e a battezzarlo appunto The Piramid, furono gli esploratori della British Antarctic Expedition tra il 1910 e il 1913. E non è unico nel suo genere: «Sono numerose le strutture piramidali che si trovano in Antartide, lungo la catena montuosa Ellsworth: non è sorprendente vedere cime rocciose che affiorano dal ghiaccio», afferma il geologo Mitch D’Arcy del German Research Centre for Geosciences. La forma estremamente regolare è esclusivamente il risultato di cicli di congelamento e scongelamento e dell’erosione della roccia. Tutti i Nunatak hanno quindi una forma spigolosa, a contrasto con i contorni più morbidi del terreno sottostante. Questo, in particolar modo, è «troppo bello per essere vero»: la sue quattro facce regolari gli hanno regalato una forma unica, in grado di affascinare proprio tutti, complottisti inclusi. https://www.lastampa.it/viaggi/mondo/2017/12/18/news/in-antartide-c-e-una-piramide-di-roccia-cosi-perfetta-da-sembrare-aliena-1.340845621 punto
-
Condivido con voi questo carrarino da 2 soldi di Jacopo II da Carrara, Signore di Padova dal 1345, dopo aver fatto assassinare Marsilietto Papafava da Carrara, al 19 dicembre 1350, quando ebbe ad essere lui stesso assassinato da Guglielmo da Carrara. Questa è la mia prima moneta , acquistata da Paolucci di Padova, assieme ad un'altra che posterò nella sezione riguardante le monete veneziane, per quel che concerne la monetazione medievale. NOMINALE : Carrarino da 2 soldi ZECCA : Padova ANNO DI EMISSIONE: 1345 - 1350 AUTORITA' : Jacopo II da Carrara (Padova primi XIV secolo - Padova 19 dicembre 1350); figlio di Nicolò, nipote di Ubertino da Carrara. METALLO : Argento PESO: gr 1,12 DIAMETRO: mm 19 DRITTO: CI - VI -T'P . AD' ; Croce accantonata da I A e due piccoli carri ROVESCIO: *S*P'SDO / CIMVS* ; San Prosdocimo , con la città ed il pastorale, seduto in trono. Nel campo a destra la lettera P (Pietro dell'Olio) RIFERIMENTI : Biaggi 1729; Vidale D (RIN 2015); Rizzoli - Perini 4a GRADO DI RARITA' : C STATO DI CONSERVAZIONE : qSPL1 punto
-
Sperando di fare cosa gradita, vi posto i link per scaricare il pdf dell'opera fondamentale del prof. Rizzo sulle antiche monete greche di Sicilia, analizzate dal punto di vista artistico. Testo: https://www.academia.edu/attachments/63724657/download_file?st=MTYyMjQyMDk5OSwyLjM5LjExMi4xMTMsNTk0ODkzNTg%3D&s=profile Tavole: https://www.academia.edu/attachments/63724858/download_file?st=MTYyMjQyMDk5OSwyLjM5LjExMi4xMTMsNTk0ODkzNTg%3D&s=profile Nota: secondo i miei calcoli il copyright sull'opera è scaduto nel 2020, essendo il prof. Rizzo scomparso nel 1950.1 punto
-
Regno di Napoli - Ferdinando I d’Aragona (1458-1494) Mezzo carlino o armellino - Zecca di Napoli D/ FERRANDVS D G R SIC, Stemma coronato palato al 2° ed al 3° R/ SERENA - OMNIA, Armellino a sx, sormontato da rosetta; in alto, DECORVM entro festone e all’esergo - Pannuti-Riccio 22d / MIR 74/2 - Ag - ex collezione HUNTINGTON lotto di repertorio n°26668 ex asta NAC n°68 e 69 lotto 701 - gr.1,721 punto
-
Sempre affascinato Sant'Ubaldo... Con l'occasione, una rara moneta: PESARO. Francesco Maria II Della Rovere (1574-1624) Due terzi di sedicina (g. 1,17). F MARIA II VRB D VI ET Stemma semiovale sormontato da corona a fioroni e circondato da collare del Toson d'oro. R/ M D DOI TER - D SEDECIN’, il Duca inginocchiato davanti a S. Ubaldo (?) stante con pastorale nella sn. CNI -; Cavicchi PS 213. AR Di esimia rarità. Uno dei pochi esemplari conosciuti. Questa importante moneta pesarese fu emessa su imitazione delle monete veneziane per favorire i traffici mercantili con il Levante. Lo zecchiere di Francesco Maria II per Pesaro, Marcello Baldassino di Senigallia, aveva facoltà di emettere moneta imitativa dei tipi veneziani e lo dimostrano i capitoli di zecca del 1603, con i quali si prevedeva la battitura di monete ”… al fine di contrattarle nel porto di Pesaro, Venezia e Ancona per smaltirle per Levante...” . Tali esemplari, emessi in mistura e a basso titolo di argento, non potevano ritornare nel ducato e, nel caso contrario, erano obbligatori il ritiro e la fusione. Sempre in base ai suddetti capitoli l'obbligo d'impronta previsto era, da un lato, l'arma del Duca e, dall'altro, uno o più santi togati, la testa di Sua Altezza, ovvero la statua del Duca armato, o un leone, nonché l'indicazione del valore della moneta, con la più ampia discrezionalità per il Baldassino. – SPL Una caratteristica di tale moneta è l’assenza della S all’esergo del verso, come invece è riportata in alcune aste (vedi NAC 2015 https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1303&lot=450) Condivido Da: Rahmi Hüseyin ÜNAL - Friedrich KRINZINGER - Michael ALRAM - Sule PFEIFFER-TAS (Hg.) Der Münzschatz von Beçin1 punto
-
1 punto
-
Aspetta qualche anno e vedrai che mettere la moneta sopra al cartellino diventerà una necessità1 punto
-
E' la sola frazione del comune di Caporciano, in provincia di L'Aquila . Bominaco è un piccolissimo borgo medievale, in antico sede di un monastero dei benedettini di Farfa di prima origine verso il VII - VIII sec. e del quale sono conservati la chiesa di Santa Maria Assunta e l'importante, prezioso oratorio di San Pellegrino : in posizione elevata ai margini del borgo, sono notevoli i resti del castello, costruzione di origine del XII sec. . Dedicato a San Pellegrino, martirizzato in zona, l'oratorio è in unico piccolo ambiente ( 19 x 6 m. circa ) costruito verso metà del XIII sec. con aggiunta settecentesca di un pronao : l'interno, partito da 2 interessanti plutei scolpiti, ha copertura a botte ogivale e tutte le superfici interne sono ricoperte da un importante ciclo di affreschi, ragionevolmente coevi all'edificio . I ruderi del castello sono conservati in notevole parte, cinta muraria con torri, ambienti, mastio : l'attuale aspetto è quello che deriva dalla prima costruzione del XII sec. e dalla ricostruzione operata da Cipriano da Forfona, dopo la distruzione subita nel 1423 . Braccio da Montone ( 1368 - 1424 ) per tutta la sua vita soldato poi capitano di ventura, principe di Capua, conte di Montone e Foggia, signore di decine di borghi e città nell'Italia centro-meridionale, nelle sue innumerevoli guerre, nell'Agosto del 1423, assedia, prende e distrugge il castello di Bominaco uccidendone anche il signore feudatario : il castello sarà poi a breve ricostruito . Vale un ricordo numismatico, che nel 1410, l'antipapa Giovanni XXIII lasciasse in potere di Braccio da Montone la città di Bologna : Braccio libererà Bologna nel 1414 portandosene in "buonuscita" 180.000 di quei ducati di oro, oggi piuttosto rari . nota : di " L'Oratorio di San Pellegrino a Bominaco " si è anche detto in discussione nel 25-Febbraio-2018 .1 punto
-
1 punto
-
Ci mancherebbe! Mi sentivo chiamato in causa in quanto responsabile e coordinatore dei cataloghi delle zecche delle Marche. Speriamo di aver risolto il problema, visto che di tali monete si hanno pochissime tracce.1 punto
-
Grazie @petronius arbiter, ho letto i tuoi interventi nella discussione che hai citato e devo dire che leggere i tuoi racconti è sempre veramente interessante, sei un divulgatore numismatico eccezionale. Non sapevo delle falsificazioni napoleoniche, devo assolutamente cercare si saperne di più! grazie ancora1 punto
-
Voglio corregermi sulla conservazione,per coscienza numismatica,questo tondello per conservazione al massimo nell'insieme è un MB+ o migliore di MB1 punto
-
Di solito mi stupisco per il contrario: ci sono plateau in legno e velluto di cotone da 40 / 80 monete, che anche se immaginiamo di riempire con denarini comuni da 100 eur cadauno, si arriva a una spesa complessiva di 4000 / 8000 euro in monete (la metà se per ciascuna moneta uno spazio è dedicato al cartellino, anche perché che senso ha prendere il vassoio in velluto e poi poggiare la moneta sul cartellino?). Un ottimo plateau in legno e velluto di cotone, artigianale, non costa 100 eur... Perché quindi lesinare sul monetiere / vassoio? Certo, se si tratta di monete da 5 eur / cad è un altro discorso...1 punto
-
Incontrai le monete nel 1980. Da allora mai smesso di amarle, collezionarle, studiarle... W la Numismatica!!! Arka Diligite iustitiam1 punto
-
È una questione di pochi gradi. Tutto può essere e il contrario di tutto pure... Arka Diligite iustitiam1 punto
-
Vi presento un acquisto recente, un grosso col S. Gaudenzio, risalente al periodo di autonomia di Rimini (1250-1385). CNI vol.X pag. 716-718, ai numeri da 1 a 28 e più in là nella tavola XLVIII. Coniato al tipo di Ancona, condivide le impronte del Santo stante, in piedi, circondato dalla leggenda (o legenda) che si interrompe in corrispondenza della testa e dei piedi. Al D/ nel campo troviamo la croce, all’interno di un cerchio perlinato, tutt’intorno + (stella) DE ARIMINO (stella). La tipologia del grosso agontano (e le impronte) venne imitato da ben più di una territorio nell’area del centro-Italia, lo troviamo in Emilia, in Toscana, nelle stesse Marche, in Abruzzo, nel Lazio, in Umbria... e con un po’ di fantasia anche qualche coniazione di Aquileia potrebbe ricordarlo, seppur parliamo di impronte e di denari. Tornando all’esemplare che vi presento, sembrerebbe una tipologia abbastanza tarda (ho riportato i riferimenti del CNI ma non ce l’ho sottomano per un controllo), con diversi “arricchimenti”, non ultimo quel che sembra una corona sopra la E di GAVDECIVS. Che ne dite? Accetto suggerimenti, critiche ma soprattutto... cerco info, non avendo molto materiale su questa zecca. N.1 punto
-
Ciao @kadesh, è proprio l’imitazione di una moneta d’oro dell'Impero Ottomano, penso da 25 Kuruş per peso e diametro. Grazie mille e buona domenica. apollonia1 punto
-
Secondo me l'utente ha postato la prima foto come esempio per far capire a cosa si riferisse. Suppongo che la seconda sia la foto della moneta in suo possesso. Ad ogni modo non ne capisco molto il senso, visto che da come ha scritto, lascia intendere che le foto siano sue e di conseguenza anche le monete. Comunque, siccome la sua moneta dovrebbe essere quella relativa alla seconda foto (a meno che non abbia "rubato" anche questa da internet), il gambo della R si vede lontano un miglio.1 punto
-
1 punto
-
Ciao @apollonia, potrebbe essere un'imitazione di questa? https://www.sikke.net/Osmanli-imparatorlugu-1327-7-50-Kurus-Meskuk-Detay-15341 punto
-
Ci sta già pensando la direzione dell'Associazione / Circolo. Usciranno notizie sulla stampa locale. Grazie!1 punto
-
1 punto
-
L'unica semplificazione che mi viene in mente è questa: (((((((((((((8.192×1,5)×1,5) ×1,5)×1,5)×1,5)×1,5)×1,5)×1,5) ×0,5)×0,5)×0,5)×0,5)×0,5)=6561 Ma non penso che sia l'espressione che chiedevi.1 punto
-
1 punto
-
La risposta è giusta. Sapresti concentrare tutti i calcoli in una espressione matematica che permetta di trovare rapidamente questo numero? apollonia1 punto
-
Ah, quanta voglia di tornare sul golfo... quanta voglia di chiacchierare di persona e guardare dal vivo monete, mappe geografiche, lettere e quant'altro! Vediamo se l'anno prossimo sarà possibile.1 punto
-
1 punto
-
Haiti, 50 centimes 1991 al dritto: busto di Charlemagne Masséna Péralte (1886 – 1919) leader nazionalista haitiano, capo della guerriglia durante l'occupazione statunitense di Haiti.1 punto
-
Oggi vi posto questa monetina da 4 Cavalli 1804 bassa conservazione, un MB+/qBB all'incirca ma abbastanza rara sopratutto in alta conservazione. Peso g.1,80 Diametro mm.18,1/2. Il Gigante li da a g.2,08 e mm.18,0 mentre Magliocca g.2,30 e mm.18,0 Strana questa differenza di peso solo per questo tipo di 1804.......1 punto
-
Buongiorno, simpatico ritratto di Ferdinando di Borbone, mi piace questa discussione per la ricchezza e varietà di esemplari postati.1 punto
-
Americani ed inglesi vanno pazzi per queste buste. Tra l'altro un sistema usato anche negli anni 601 punto
-
Il numero 8 e’ effettivamente in avanzato stato di preparazione, sarà un altro super numero come il 7 che tra non molto andrà per tutti on line. Al momento 16 autori che ringrazio già ora di aver voluto collaborare più rubriche varie, editoriale, ancora più pagine in cartonato a colori come l’ultimo 7, direi una rivista di numismatica a tutti gli effetti che cresce sempre più per forma, numero di collaboratori, pagine e argomenti trattati, bello vedere nascere, svilupparsi e realizzarsi un prodotto così autogestito totalmente e per tutti e di tutti...1 punto
-
@Litra68... per Napoli è molto gustoso un testo di Ruggiero Romano che riunisce alcuni suoi importanti articoli di storia economica e monetaria, ti allego l'immagine dell'indice sommario. Sempre per Napoli una miniera di riferimenti saporitissimi è l'opera di Giambattista Basile, "Lo Cunto De Li Cunti", ricca di richiami alle monete circolanti a Napoli nelle prime decadi del seicento, vi è anche un notevole articolo in proposito pubblicato tempo fa su Panorama Numismatico: http://www.panorama-numismatico.com/wp-content/uploads/monete-napoletane-1600.pdf1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.