Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/11/21 in tutte le aree
-
Arrivato l'ultimo acquisto all'asta di Bolaffi. Si tratta come dal titolo di una mezza lira del 1652 di Carlo Emanuele II Duca. Non era programmato di acquistare questa moneta, le mie preferenze erano su un paio di monete precedenti che però non sono riuscito ad acquistare, quindi mi sono lasciato trasportare ed ho aggiunto in collezione questa tipologia che mi mancava.. La moneta è comunque in buona lega di argento, cosa non sempre riscontrabile su questo tipo, alcune sono di una lega di quasi puro rame, e per fortuna non ho trovato tracce di montatura come invece era segnalato nella descrizione dell'asta. Allego le immagini della moneta..3 punti
-
La cosa più intrigante di questa moneta, a mio giudizio, è l'iconografia al R/, chiaramente ripresa (con piccole variazioni) dall'aureo RRC 28/1 (noto appunto come "aureo del giuramento") Per Mommsen ricorda la concessione del diritto della cittadinanza romana ai Campani e a una parte dei Sanniti, avvenuta nel 334 sotto il consolato di T. Veturio Calvino (di cui il monetiere sarebbe un discendente) e di Sp. Postumio Albino. La Breglia ritiene che il giuramento simboleggi riappacificazione tra i due popoli romano e sannita, originariamente “cugini” (in quanto l'aureo sarebbe stato emesso alla fine delle guerre sannitiche). Per Mattingly il giuramento indicherebbe il trattato concluso nel 263 tra Roma e Ierone di Siracusa; tuttavia, mentre il guerriero di destra è indubbiamente un Romano, quello di sinistra, barbato, ha le sembianze di un italico piuttosto che di un Greco. Per Alföldi e Thomsen la scena rievocherebbe la fondazione di Roma: i due personaggi in piedi sarebbero Latino ed Enea nell'atto di giurare alleanza e concordia (Virgilio, Eneide, XII, 161-215) oppure Tito Tazio e Romolo, a conclusione dello scontro fra Romani e Sanniti (Virgilio, Eneide, VIII, 639-41; in questo senso, l'Alföldi). L'occasione storica per tale richiamo mitologico sarebbe il giuramento sia Romani sia Latini dovettero pronunciare nella primavera del 216 di fronte ai proprî tribuni (Livio ricorda sia un singolare giuramento effettuato dall'esercito di Roma dopo le disastrose e ripetute sconfitte romane contro Annibale, sia uno imposto ai socî italici perché mantenessero fede al patto contro Cartagine). Crawford propone che sia qui riprodotto il foedus Caudinum, stipulata nel 321 dal console T. Veturius Calvinus (per questo, l’iconografia sarà ripresa in seguito da un altro Veturius, con il denario rrc 234/1, essendo la pax Caudina il prototipo, mitico e non storico, della pax Numantina). Viene tuttavia opposto che appare improbabile che Roma abbia commemorato una tale umiliazione. Pedroni collega la scena alla “leva tumultuaria” del 225 (perché l'aureo si daterebbe al 224), considerata epocale già dagli storici antichi. In quell'anno, con il pretesto della minaccia dei Galli (ma più probabilmente per una dimostrazione di forza nei confronti di Cartagine), i Romani conteggiarono tra tutti gli alleati il numero degli uomini in grado di essere mobilitati in caso di guerra. Un avvenimento che ha coinvolto i Romani ed i loro alleati italici, un'occasione quindi che avrebbe spinto il Senato per un'emissione aurea di carattere straordinaria e di grande valore propagandistico. Per Coarelli è riprodotto un foedus, che veniva stipulato da due feziali, il pater patratus e un gregario, verbenarius. In effetti, le due figure di sinistra portano una veste particolare, che lascia il corpo nudo e presenta un elemento globulare alle spalle: probabilmente il cinctus Gabinus, di cui si servivano i sacerdoti, e quella in piedi è raffigurata come uomo anziano, che regge una lancia, prerogativa del pater patratus, antenata (secondo l’Alföldi) dello scettro e quindi simbolo dell’imperium. La figura di destra invece, staccata dalle altre due, è giovane e veste una corazza anatomica. Si tratta del foedus tra Romolo e Tito Tazio (peraltro, in sabino cures era il nome sia della città di Tito Tazio che della lancia), di cui esisteva un gruppo scultoreo, verosimilmente qui riprodotto, lungo la sacra via. Un’ulteriore interpretazione in chiave mitologica del giuramento potrebbe essere un richiamo al patto di alleanza tra i capi di Alba Longa e Roma, prima dell'ordalia tra Horatii e Curiatii (Livio I, 24). ______ La scelta di riproporre sul denario la scena di un patto di alleanza, inoltre, potrebbe svolgere la funzione di richiamare alla memoria una mitica alleanza, alludendo ad una nuova e sospirata coalizione. La rarità delle raffigurazioni su moneta di eventi contemporanei in questo periodo induce a supporre che dietro questa scelta iconografica ci fosse un intento celebrativo forte. Una scena di giuramento verrà raffigurata anche sui denarî serrati di C. Sulpicius e sulle monete a nome di C. Mutilius durante gli anni della guerra sociale (91-89). Secondo un’opinione diffusa, potrebbe ricordare la coniuratio, il patto di fedeltà ed obbedienza tra i soldati romani ed i loro consoli (Livio, XXII 38). Crawford colloca l'emissione nel 137 (quando sarebbero comparsi i tipi che si distaccavano dalla tradizionale scelta iconografica dei bigati (RRC 234/1 e RRC 235/1), sebbene anche i “nuovi” tipi si ispirassero alla tradizione monetale della Repubblica), per finanziare la guerra numantina. La moneta citerebbe il foedus Caudinum quale prototipo (mitico e non storico) dell’analogo patto stipulato nel 137 con gli Arevaci a Numantia, negoziato da Gaio Ostilio Mancino e sottoscritto dal suo questore, il giovanissimo Tiberio Sempronio Gracco, che tuttavia non fu poi ratificato dal Senato. Mattingly collegava l’emissione alla rivolta di Fregellae del 125, ma Thomsen ha giustamente osservato che una città ribelle non avrebbe apposto il nome di Roma. Coarelli riprende la datazione all’epoca della rivolta di Fregellae, e osserva che tale rivolta fu causata dal fallimento di Fulvio Flacco (di parte graccana) nella politica di estensione della cittadinanza romana italiana. La famiglia Veturia, come si è visto, era strettamente imparentata con i Gracchi e quindi, forse, l'emissione fu una propaganda a favore della legge di Flacco, mostrando un foedus tra Romani e Italici. Il favore attribuito che sarà attribuito a questa iconografia nelle monete del bellum sociale potrebbe spiegarsi proprio in questa chiave. Peraltro, nel 125 cadevano i 100 anni dall'emissione dell'aureo del giuramento, resa possibile grazie allo sfruttamento delle miniere d'oro di Victimulae (nella Gallia Cisalpina) sottratte, appunto nel 225, ai Galli Boi, grazie anche all'opera di L. Veturius Philo, poi consul suffectus nel 220. Il periodo è poco noto, ma sicuramente l'impatto emotivo della vittoria, resa possibile da un foedus fra Roma e Italici, fu grande, essendo ancora viva la memoria del sacco di Brenno3 punti
-
2 punti
-
Mi ero ripromesso di non intervenire nella speranza che lo facesse chi di dovere ma evidentemente non la pensa come me. Nel rispetto di TUTTE le opinioni, ha senso che una discussione del genere vada avanti?2 punti
-
Non è così, non esiste lo spartiacque che dici: confondi il possedere con lo scavare.2 punti
-
2 punti
-
Avresti dovuto chiamare anche per il gadget per vedere che effetto faceva. Poi su qualche giornaletto avremmo letto : Ritrovata antica moneta di Alessandro il Grande nella campagna triestina. E' la prova che l'impero macedone era molto più esteso di quanto si è finora creduto, dice la Sovrintendenza..."2 punti
-
Complimenti per la nuova entrata in collezione. Da Bolaffi mi sono limitato a guardare in quanto sto puntando ad alcune monete delle prossime aste estive . @angelonidaniele Il 2 fiorini che mi dicevi al telefono aver fatto uno sproposito era quello conosciuto in un unico esemplare . E' finito nelle mani di un comune amico che mi ha promesso di cedermi quello fotografato nel Cudazzo2 punti
-
Haiti, 50 centimes 1991 al dritto: busto di Charlemagne Masséna Péralte (1886 – 1919) leader nazionalista haitiano, capo della guerriglia durante l'occupazione statunitense di Haiti.2 punti
-
Questo è un Lorenzo Tiepolo? Preso oggi su Rauch. Grosso (2,17 g). Av.: LA TEVPL-SM VENETI, San Marco u. der Doge. Rv.: thronender Erlöser. Mont:48, Biaggi:2778; schöne Patina f.vzgl. Grazie Domenico2 punti
-
Buonasera, quello che scrive in questo passaggio è giuridicamente errato e forviante. Portando alle estreme conseguenze i concetti espressi nei suoi post si dovrebbe concludere che per la legge italiana non sia concepibile la proprietà privata dei beni culturali al fianco di quella statale; che il collezionismo di monete antiche, in definitiva, sia praticamente sempre illecito per noi poveri italiani. Ma questo non è vero: basterà leggere il codice dei beni culturali per rendersi immediatamente conto dell’esatto contrario. Saluti2 punti
-
REGNO D'ITALIA - UMBERTO I° - TALLERO 1891 PER L'ERITREA2 punti
-
No sono senz’altro meno il numero delle collezioni du monete antiche formatesi nel tempo ( e parlo dai tempi del Rinascimento ) e’ impressionante. poi, e’ vero, negli ultimi 30 anni molto materiale e’ affluito da ritrovamenti etc. Ma considerare la barriera feticcio del 1909 per legittimare o meno il materiale e’ sbagliato. Il mercato oggi e’ mondiale e molti paesi hanno leggi anche molto diverse. Nel caso di una moneta romana trovata in est europa dove non vi sono disposizioni restrittive, esportata in US e venduta in asta elettronica aggiudicata ad un cinese chi e’ che la puo’ reclamare? Non certo la Soprintendenza visto che la moneta non e’ stata trovata su suolo italico. i romani battevano monete a londra come ad antiochia o a marsiglia quindi? la questione e’ capziosa e non ha senso discernere eccessivamente. Ha senso invece poter opporre - per ogni acquisto - una provenienza certa : aste o commercianti professionisti ( no Baia) che mi mette quantomeno al riparo dall’onere della prova. per il resto divertiamoci altrimenti la prendiamo troppo seriamente2 punti
-
Tornano gli eventi culturali in presenza e l'associazione "È Valtellina" di Morbegno (SO) organizza per il 2021 la consueta mostra provinciale del collezionismo. I membri dell'associazione, nell'ambito del Circolo Culturale Filatelico Numismatico Morbegnese, esporranno le loro raccolte nella cornice del convento di Sant'Antonio per favorire occasioni di confronto e per divulgare i valori del collezionismo. Di seguito la locandina: E qui il link al sito del Circolo, parte dell'associazione "È Valtellina": http://www.evaltellina.com/circolomorbegnese/index.htm1 punto
-
oggi vi sottopongo quella che ho sempre chiamato "La banconota del Monopoli, fin da bambino". Ed è un miracolo che non l'abbia mai effettivamente usata quando cercavo di costruire alberghi in parco della Vittoria..1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Discussione piuttosto surreale , vi prendono parte una persona che per sua stessa ammissione non sa e, sempre per sua ammissione ,non ha i mezzi per sapere, ma vi partecipano anche diverse persone che sanno e si prestano per fare capire a chi non sa quello che bisogna sapere , purtroppo chi non sa ,spero in buonafede , non vuole o non puote capire. Direi che siamo in stallo.1 punto
-
eccone un altro: https://www.academia.edu/28530477/Money_and_coinage_in_Venetian_Crete_c_1400_1669_an_introduction1 punto
-
Proprio per questo sarebbe opportuno, prima di scrivere cose inesatte, provare a chiarire i problemi interpretativi ponendo le domande giuste o sforzandosi di studiare attraverso i canali più idonei. Le assicuro che è una materia complessa e scivolosa anche per addetti ai lavori e giuristi, quindi le sue difficoltà sono più che comprensibili. Ma questo non giustifica un approccio all’argomento “a sensazione”. Non è una critica. Mi sono solo permesso di dare un consiglio. Saluti.1 punto
-
Ecco un altro esemplare entrato in collezione e proveniente dalla Collezione Zoppola. Pasquale Cicogna, 1585-1595. Ducato da 124 soldi, AR 27,78 g. S M VENETVS PASC CIC – ONIA DVX Il Leone alato, a s., volto di fronte e con la zampa anteriore appoggiata sul libro aperto; a d., il doge genuflesso con vessillo. All'esergo, G L (Gerolamo Longo massaro). Rv. MEMOR ERO TVI IVSTINA VIRGO S. Giustina stante, trafitta in seno da pugnale, con palma nella d. e libro nella s.; sullo sfondo, galere in navigazione e, all'esergo, 124. CNI 98. Paolucci 14. Molto raro. Patina di medagliere, BB Ex collezione Zoppola. La scelta di questa moneta è legata, al di là di altre considerazioni, alla circostanza di essere "viziata" dalle due piccole mancanze di metallo nel campo del rovescio che -a mio avviso- da un lato, non deturpano nella sostanza la moneta e la sua raffigurazione e, dall'altro lato, attribuiscono un sorta di segno distintivo e di riconoscimento all'esemplare stesso anche per il futuro. Tant'è che, sempre a mio parere, questo esemplare è proprio quello descritto quale lotto n. 120 all'Asta NAC 43 "Venezia d'Elite" del 26/11/2007. Saluti, Domenico1 punto
-
1 punto
-
A proposito della Collezione Zoppola.... Mentre sfogliavo il Catalogo 43 NAC Numismatica Spa del 26/11/2007 "Venezia d'Elite" (Collezione Esimia) mi sono soffermato sulla bibliografia che contempla quanto segue: 1) Ing. Vico d'Incerti, "Raccolti dei Conti Panciera di Zoppola". Elenco delle Monete e loro valutazione. Gruppo Secondo: Venezia, Veneto, Dalmazia e Oriente Latino. Milano-Castello di Zoppola, 1973/1974. Schede numerate a partire dal n. 3634, di cui Venezia, Periodo Imperiale e Repubblica, da n. 3436 a n. 5408. La Raccolta fu suddivisa in 3 gruppi principali corredati da alcuni sottogruppi e si ritiene fosse composta da 11.706 pezzi; le relative schede sono di mano dell'Ingegner d'Incerti. 2) Finarte Casa d'Aste SpA, asta 843 dell'11 e 12 novembre 1992, "Venezia nelle sue monete", catalogo a cura del dottor Edoardo Curti, lotti 1.132 per un totale di oltre 1.600 monete, con annotazioni storiche e critiche. Nota: la grande maggioranza delle monete ivi offerta proveniva dalla citate collezioni De Lazara, Gavazzi e Zoppola. Un importante gruppo di monete, tutte delle suaccennate illustri provenienze, fu posto all'incanto il 27/03/1976, vedasi asta Finarte 227, lotti dal n. 342 al n. 557, e, ancora, n. 100, 153/159, 210/217 e 315. Similmente dicasi per tutte le monete di Venezia e delle tre Venezie figuranti nel catalogo dell'asta Finarte n. 197, novembre 1975. Saluti, Domenico1 punto
-
Nessuno ha diritto di chiedertelo; chi ha una moneta anche antica non dovrebbe dimostrare nulla, a meno che non sia un pregiudicato per delitti determinati da motivi di lucro, o per contravvenzioni concernenti la prevenzione dei delitti contro il patrimonio, o per mendicità, o essendo ammonito o sottoposto a una misura di sicurezza personale o a cauzione di buona condotta. In quest'ultimo caso potrebbe essere incriminato per possesso ingiustificato di valori. In Italia è illecito scavare monete, esportarle illegalmente, ma non è illecito possederle. In uno stato di diritto, quale è l'Italia, un incensurato ha tutto il diritto di avere monete di lecita provenienza; sono gli inquirenti che devono dimostrare l'illecita provenienza. Questa è la legge. Che poi nella pratica alcuni pubblici accusatori ragionino - erroneamente - come te, porta a conseguenze nefaste per il collezionista corretto e rispettoso delle leggi (mentre i veri tombaroli ridono).1 punto
-
1 punto
-
Esatto. Il primo taxi, viaggiando a 60 km/ora lungo tutto il tragitto, arriva 15 minuti prima dell’altro. Se ne può dedurre che, in viaggio, conviene mantenere con regolarità la velocità consentita in quanto si risparmia tempo e carburante. apollonia1 punto
-
Sì, vero. Questo il calcolo corretto: Km totali (a/r) =120 Tempo di percorrenza del primo taxi 120 min (60km/h). Tempo di percorrenza del secondo taxi 90 min per l'andata (40km/h) e 45 min per il ritorno (80km/h) per un totale di 135 min. Il tempo di 45 min è dato da la distanza fratto la velocità. Che riportata da centesimi a sessantesimi dà 45 min.1 punto
-
Bronzo di Augusto (Pergamo, Misia) che raffigura sul rovescio un tempio distilo con la statua frontale di Augusto al suo interno (Numismatik Naumann 65). Roman Provincial Coins MYSIA. Pergamum. Augustus (27 BC-14 AD). Ae. Kephalion, grammateus. Homonoia issue with Sardis. Obv: ΠΕΡΓΑΜΗΝΩΝ / ΚΑΙ / ΣΑΡΔΙΑΝΩN. Demos of Pergamum to right, crowning Demos of Sardis to left with wreath. Rev: CEBACTON ΚΕΦΑΛΙΩΝ ΓΡΑΜΜΑΤΕΥΩΝ. Distyle temple, containing facing statue of Augustus. RPC I 2362; BMC 360-3. Condition: Very fine. Weight: 4.84 g. Diameter: 21 mm. Starting price: 40 EUR - Estimate: 50 EUR - Result: 60 EUR1 punto
-
1 punto
-
Ciao A tutti.. potete gentilmente darmi informazioni e una valutazione di questa moneta?? Grazie mille!!!!1 punto
-
1 punto
-
@Aristarco L'emissione degli enriciani dura per un centinaio d'anni e quindi il peso, ma anche il titolo, cala con il tempo. Gli esemplari più leggeri, sempre completi, che ho visto pesavano circa 0,30 g. Se poi guardi il catalogo Zub-Luciani al numero 15 c'è il denaro di Enrico V di Franconia (ti dice qualcosa? ) il cui peso iniziale è di 0,60 g, non lontano dal peso dell'esemplare che hai visto in negozio. Arka Diligite iustitiam1 punto
-
Innanzitutto non è una moneta, ma medaglia o gettone come meglio si desidera. È una coniazione privata, ci sono anche tipologie in oro, sicuramente non è una patacca, rientra comunque nella tipologia su detta. Ci sono pure i punzoni dell'argento e del produttore, a livello collezionistico non hanno un grande interesse, è più una curiosità, con quotazioni leggermente più alte rispetto il metallo contenuto. Saluti TIBERIVS1 punto
-
@Aristarco Innanzittutto bisogna distinguere i denari dai piccoli. Quello nell'immagine è il denaro con chiavi e torri, mentre non esiste il denaro con sole chiavi. Non so chi abbia predisposto il catalogo di Aquileia. Posso solo dore che , avendo fatto quello di Venezia medievale, che ora è completo, ci ho messo due anni. Ed è un vero lavoro. Ci vuole tanta pazienza e tempo. E soprattutto quest'ultimo manca. Arka Diligite iustitiam1 punto
-
Di questo denario Crawford quantifica circa 80 conî di D/ e 100 per il R/. Ne esiste un gruppo di stile più scadente; Sydenham ha ipotizzato che sia stata attiva una zecca periferica, per spiegarne l'esistenza, ma Crawford ritiene che non debbano essere considerati "as forming a separate group". Il monetario è figlio (Badian, Crawford) o nipote del fratello (Gundel) T. Veturius Gracchi f. Sempronianus, augure del 174, forse cugino del console del 177, a sua volta padre dei celebri tribuni. Veturio Semproniano era quindi un Sempronio Gracco adottato da un Veturio: probabilmente Ti. Veturius Philo, flamen martialis nel 204 e figlio di L. Veturius Philo, consul suffectus del 220.1 punto
-
Credo tu ti riferisca - nell’esempio dell’archivio fotografico - al mercante di archeologia Medici che - assieme al trafficante Becchina ( ndr entrambi processati e condannati ) hanno trafficato e commerciato per anni beni archeologici tra la svizzera e gli USA ( ndr beni peraltro in gran parte recuperati ed anche gia’ esposti in vari musei). Non mi sembra pertinente il paragone con un archivio fotografico di monete. La moneta e’ un bene ripetitivo e fungibile, di contro il bene archeologico ha un valore storico ed artistico che la legge italiana tutela. la legge italiana prevede che anche alcune monete - per il particolare valore storico ed artistico vengano tutelate ( legge del 1909, trasformata ed estesa nel 1939 e rielaborata in varie evoluzioni delle disposizioni fino ad approdare al codice Urbani etc etc). Peccato che il legislatore si sia dimenticato di dirci come si distingue una moneta ripetitiva che non ha valore storico o interesse artistico da quelle che invece lo hanno. le disposizioni attuative, i refolamenti applicativi della legge sono fino ad oggi rimasti lettera morta. Ecco perche per alcuni giudici ( o le Soprintendenze) in un’accezione restrittiva - molto parziale e poco oggettiva - della legge in vigore considerano in pratica TUTTE le monete come ‘interessanti’ con la conseguenza che nessuna di esse potrebbe - a rigore - essere scambiata o commercializzata. altri giudici e funzionari sono invece piu’ intelligenti e pragmatici e il risultato e’ che ogni giorno gli uffici esportazione rilasciano certificati di libera circolazione a decine/centinaia di monete che vengono vendute all’estero liberamente. questa e’ la situazione attuale che piaccia o meno. Una pentola senza coperchio destinata a restare tale finché non si mettera’ mano alla legislazione completando cio’ che manca, ma soprattutto cercando di armonizzarla con le direttive europee che sono - su tale tema - quantomeno meno lacunose ed astruse. Utopia per ora… questo comunque spiega perché non vi siano problemi a commerciare monete antiche purché di provenienza accertata il cui onere della prova di provenienza spetta a chi la vende ( ecco perché e’ bene acquistare da commercianti professionisti e aste conosciute - il problema di dimostrare la provenienza sara’ loro in caso di contestazioni). infine Anche volendo sarebbe comunque impossibile fermare o sequestrare tutto il materiale antico oggi scambiato giornslmente sul metcato mondiale . La moneta - per sua natura - circola, rotola via , e’ fatta per girare ed essere scambiata e anche se nata duemila anni fa continua a circolare seguendo il suo istinto naturale ?1 punto
-
Media oraria Due taxi partono contemporaneamente per compiere lo stesso tragitto: 60 km all’andata ed altrettanti al ritorno. Ma il primo, per risparmiare carburante, mantiene una velocità costante di 60 km/ora lungo tutto il tragitto. Invece il secondo trasporta clienti anziani che gradiscono viaggiare lentamente e quindi mantiene una velocità di 40 km/ora lungo tutto il tragitto di andata. Al ritorno, non avendo passeggeri, recupera tempo viaggiando ad 80 km/ora. Uno dei due arriva prima? E se sì, quale?1 punto
-
In genere hanno tutti un buon livello medio di coservazione, tranne le più antiche che anche se consunte venivano tesaurizzate perchè contenevano argento fino in percentuale maggiore (unferiore ai denari ufficiali coevi se ci riferiamo ai denari legionari di Marco Antonio ma comunque superiore a quelli successivi ) Il boom degli usurpatori è nel periodo di instabilità successivo al 250 d.C. se ci riferiamo all'Europa. Quindi siamo in anticipo. Cera stata qualche usurpazione ma di entità minore. Comunque a ben vedere non ci sono denari di Clodio Albino se vogliamo considerarlo un usurpatore. E partì dalla Britannia stessa! Ciao Illyricum1 punto
-
Tessera, caro tombinaro, tessera... voi grossomodulisti non vedete oltre i vostri occhi e ci volete dare il contentino ahahah1 punto
-
Unione Sovietica - 3 Rubli 1991 50° della difesa di Mosca dalle truppe naziste La parata militare in Piazza Rossa per il 24° anniversario della Rivoluzione di Ottobre, svoltasi il 07/11/1941 nel pieno delle operazioni belliche, voluta da Stalin per risollevare il morale della popolazione; nella quale al termine della stessa arringò i soldati ed i cittadini alla difesa della patria.1 punto
-
Non ho capito bene la domanda, comunque la moneta essendo molto piccola, più piccola del centesimo di euro, soffre molto di conio stanco. Comunque ti inserisco le monete della mia collezione se ti può essere utile. Saluti Marfir1 punto
-
Potrebbe essere il nucleo in bronzo di un denario suberato di Vibius Pansa (Crawford 342/5). https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G145/11 punto
-
E dai che Arlecchino burlando si confessó… Ma lo capisci che tutte quelle rinvenute ,in qualsiasi modalità , prima dell’entrata in vigore della legge 1909 sono perfettamente legali e non puoi farci nulla? E , post legem, anche quelle date in ricompensa a ritrovatori lo sono e così migliaia e migliaia di altre monete ? cosa c’è che ti ruga? Che non le hai te? Che dovrebbe averle solo chi dici te?Magari solo gli addetti ai lavori, a cui forse appartieni.., Chissa quale poco chiara e personale ragione hai per scrivere quello che scrivi ….. continui a non piacermi….1 punto
-
Si d’accordo, a volte però per ampliare la tua collezione possono bastare veramente poche risorse, dipende molto dalle pretese che si hanno. Poi è chiaro che (come tutti sappiamo) essendo la numismatica un hobby, prima degli hobbies vengono altre cose, questo mi pare ovvio...1 punto
-
Non mi pare proprio che la situazione dei giovani in numismatica sia così negativa. Anzi.... Certo potrebbe migliorare però già così non è da rattristarsi. Io personalmente sono cresciuto grazie proprio alla passione e insegnamenti dati da un commerciante numismatico. Certo questi esempi non sono la maggioranza però qualcuno c'è.1 punto
-
L'ultimo denaro di Raimondo ha le chiavi e le torri. Arka Diligite iustitiam1 punto
-
Salute arricchisco questa discussione con la foto di questa moneta presentata all'asta n°35 della casa d'aste americana Stephen Album Rare Coins: 1/2 Follis: Costantino IV Pogonato(668-685) AE ,Zecca di Napoli D/Busto frontale dell'Imperatore, con capo coronato, che indossa la clamide R/Nel campo grande XX(valore monetale: 20 Nummi equivalenti a mezzo Follis),sotto NE (abbreviativo di NEAPOLIS che è la Zecca di emissione);il tutto entro cerchio perlinato Riferimenti: SPAHR 1231 Il compilatore del catalogo della casa d'aste, sopra citata, ritiene che questa moneta sia un Follis e non un mezzo Follis ma per Sambon ed il MIR(penso si rifaccia al Sambon)il valore di 20 Nummi è attribuibile al mezzo Follis bizantino. La moneta in questione era presentata al lotto n°566 e da una partenza ,se non erro,di $ 260 è stata aggiudicata a $ 2400+ diritti d'asta. Appena vidi la moneta,che scoprii fosse in asta per puro caso,sperai che venisse notata da pochi o ,addirittura,solo da me:stanotte ho seguito l'asta on line, la piattaforma utilizzata dalla casa d'aste per effettuare offerte non coincideva con il video che mostrava il battitore ,il quale batteva una decina di monete prima,rispetto alle offerte che si potevano effettuare on line ,ma il problema era solo di sincronia fra il video del battitore e le offerte che si potevano effettuare on line; ebbene giunti al lotto n°566 mi appare la moneta ferma a $ 280 (cosa che sapevo poichè trattavasi di incremento prima della battuta finale) e,purtroppo,non mi hanno fatto posare nemmeno il dito sul mouse per poter effettuare un'offerta,subito il lotto è giunto alla cifra di realizzo, cifra che,attualmente ,non posso permettermi per aggiudicarmi le monete. La moneta è molto rara:le attribuirei grado di rarità R5 Il MIR ne fa menzione a pag.17 sostenendo che questa monetazione per Costantino IV sia da confermare e ,per questo,non l'ha catalogata. Il compilatore del catalogo d'asta ha scritto che un'altra moneta simile apparteneva alla collezione Peter Lee e fu venduta dalla casa d'aste Classical Numismatic Group nel 2010 Salutoni odjob1 punto
-
Ecco la II foto del monetiere, tengo a precisare che l'ho fatto con le mie mani... saluti1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.