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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/03/21 in tutte le aree
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Anche in questo caso ti chiedo la cortesia di circostanziare la tua identificazione perchè così fatta resta del tutto incomprensibile. Ho percorso tutto il CNI vol.5, sezioni dedicate alle emissioni degli Sforza e, a parte la prova di un testone per Galeazzo Maria Sforza, una prova di multiplo di testone per Giovanni Galeazzo Maria Sforza e Lodovico Maria Sforza, e una prova di multiplo di testone per Lodovico Maria sforza, proprio non ho trovato monete in bronzo (ci sono anche alcune prove di testone in rame per Lodovico e Beatrice d'Este)... Al netto degli immancabili errori del CNI... mi pare di vedere che le monete del periodo sono solo in oro, argento o mistura (anche quando molto povera), di bronzo proprio non ne trovo. Dovresti quindi condurci verso la retta via e illuminare la strada... da solo non ci arrivo Grazie Mario3 punti
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Finora tutta la bibliografia numismatica, iniziando dal lavoro del Lanfranco in poi, ha considerato i due tagli monetali di ‘Esperimento Tecnico’ (50 Centesimi e Buono da 1 Lira) come prove di ristampa su monete del tipo ‘Quadriga Briosa’. Lo studio da me condotto ripercorre un’attenta analisi sulle quatto prove monetali ristampate sulle suddette monete, rivelando nuove ed entusiasmanti verità, ma, anche dubbi e perplessità sull’operato della Regia Zecca. “Il ritorno della moneta argentea, tra ‘Prove di Stampa’ ed ‘Esperimenti Tecnici’", è ora liberamente fruibile dal sito internet www.ilnumismatico.com2 punti
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Spagna - 50 Pesetas 1990 Esposizione Universale di Siviglia 19922 punti
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Figi, 20 cents 1990 al rovescio: dente di capodoglio con cordicella, usato come regalo rituale2 punti
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PAOLO VI è un pontefice di grande importanza nella medaglistica pontificia. Fu un papa decisamente innovatore; ed ebbe più critiche che elogi (anche critiche severe) da un mondo collezionistico prevalentemente conservatore, abituato alla medaglia raffinata anche se un po' accademica, che aveva conservato dal 1800 caratteristiche di omogeneità attraverso i coni di Cerbara, Girometti, i Bianchi, Mistruzzi, Giampaoli. Dal quarto anno di pontificato (per i primi tre anni le medaglie sono firmate da Giampaoli) furono chiamati a cimentarsi con la celebrazione annuale tanti scultori italiani già celebri (ricordo Minguzzi, Fazzini, Bodini, Calvelli, Manfrini, Scorzelli, Greco, Manzu). La critica dei collezionisti più severa toccò alla emissione dell'anno VI - opus Bodini - (divenuto nel tempo trascorso il medaglista italiano più apprezzato con diversi collezionisti specifici delle sue opere), che all'epoca per i rilievi spigolosi ebbe il soprannome spregiativo di "pinocchietto". Va ricordato che con il pontificato di Paolo VI si verificò un incremento enorme di tirature di medaglie; per l'argento sui passa dai circa 2500 esemplari di Giovanni XXIII a 6000/7000 esemplari. Ciò spiega le ragioni del mancato apprezzamento mercantile per queste medaglie, nonostante che in anni recenti - grazie all'aumento del valore del metallo - tanti esemplari in esubero siano stati avviati a rifusione. Non mancano peraltro emissioni straordinarie abbastanza rare. Mi piace anche ricordare che con il pontificato di Paolo VI si apre il periodo dei tanti viaggi papali all'estero, tutti ricordati, sicchè inizia il filone della medaglistica dei viaggi papali, sviluppata dai pontefici successivi. A distanza di anni, non condizionato dallo suggestioni del momento, penso di poter concludere che la medaglistica di Paolo VI (ne è un esempio la foto della emissione opus Scorzelli postata da Fabio) abbia arricchito la collezione di medaglie papali con la presenza di opere pregevoli di tutti i più importanti scultori italiani fi fine 1900.2 punti
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Da quel poco che si vede sono patacche e altri rottami probabilmente autentici ma di poco valore. Fa riflettere la superficialità dei curatori del museo nello sbandierare la notizia senza prima accertarsi di quello che è stato effettivamente restituito. Mi domando veramente se le monete antiche, come oggetto di interesse storico, non siano meglio valorizzate dal mondo del collezionismo privato, che dai tanti musei archeologici italiani dove le monete giacciono dentro casseforti, e dove spesso non sono né classificate né esposte al pubblico e quindi nessuno può vederle. Almeno le raccolte passano di mano e abbiamo l’occasione di ammirare le monete nelle aste e nelle vendite pubbliche con delle belle fotografie e descrizioni.2 punti
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Apre al pubblico il sito archeologico di Gabii. Città protostorica a 20 chilometri da Roma GABIINSIEME È IL NOME DEL PROGETTO PROMOSSO DALLA SOPRINTENDENZA SPECIALE DI ROMA PER VALORIZZARE L’AREA ARCHEOLOGICA CHE SORGE LUNGO L’ANTICA VIA PRENESTINA, CON UN PROGRAMMA DI EVENTI CHE SI SUSSEGUIRANNO DA GIUGNO A OTTOBRE Tempio Giunone gabina È a circa 20 chilometri da Roma, al XII miglio della antica Via Prenestina, e la sua storia ha inizio molto prima rispetto a quella della più celebre Urbe. Eppure è una meta finora poco nota. Adesso, grazie al progetto di valorizzazione promosso dalla Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, l’area archeologica di Gabii verrà restituita alla collettività attraverso un programma di visite guidate, spettacoli, laboratori per bambini e famiglie e gli interventi di Michelangelo Pistoletto. Gabiinsieme è il nome del progetto che dal prossimo 6 giugno e fino al 10 ottobre si articolerà in sette giornate, attraverso un calendario di eventi – tutti gratuiti – che condurranno i visitatori a scoprire la storia dell’antica città. Gabii edifici tardo repubblicani GABII, STORIA DI UN SITO ARCHEOLOGICO Gabii è una città di epoca protostorica che sorge sul ciglio meridionale di un cratere occupato in passato da un lago di origine vulcanica, detto di Castiglione, e bonificato alla fine del XIX secolo. Collocata in posizione strategica – dalla città era possibile controllare la bassa valle dell’Aniene e gli accessi alla valle del Sacco e del Liri, Gabii è stata un centro politico, economico e culturale nel Latium vetus prima dell’ascesa di Roma, decaduta poi tra l’età tardoantica e il Medioevo. Tra le testimonianze architettoniche fruibili nel sito, sono il Santuario di Giunone Gabina della metà del II secolo a. C., caratterizzato da una struttura di ispirazione ellenistica; i resti dell’antica area urbana lungo la Via Prenestina di epoca medio-repubblicana (IV-II secolo avanti Cristo) e le terme pubbliche decorate con pavimenti a mosaico; la Regia databile alla prima metà del VI secolo a.C., tra le più importanti scoperte archeologiche fatte tra il 2007 e il 2012; il Santuario extraurbano orientale, posto su un percorso viario che portava a Tivoli, di cui sono giunte le decorazioni archiettoniche in terracotta di età arcaica e medio-repubblicana; le cave di pietra, grazie alle quali Gabii visse un periodo di fiorente sviluppo economico a partire dall’età repubblicana; la Necropoli del Fosso di San Giuliano; la Chiesa di San Primitivo e il castrum Castilionis o Sanctæ Praxedis, di epoca medievale. Giunone gabina e scavi del Musée du Louvre dall’alto IL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DELL’AREA ARCHEOLOGICA DI GABII Acquisita negli anni Ottanta dallo Stato e poi affidata alla Soprintendenza di Roma, l’area archeologica dopo quattro anni di lavori torna così a essere fruibile, grazie a un progetto di valorizzazione realizzato da Municipio Roma VI delle Torri, Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti e Paesaggio, Dipartimento di Storia, Patrimonio Culturale, Formazione e società dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata nell’ambito di S.U.S.A. – Smart Urban Sustainable Area, progetto di ricerca che vede coinvolti con il Municipio VI e il Comune di Frascati diversi enti di ricerca del territorio, tra cui l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’Istituto Nazionale di Astrofisica, l’ENEA, il CNR. “Con Gabiinsieme, la Soprintendenza in sinergia con il Comune di Roma, rende nuovamente fruibile al pubblico l’area archeologica dell’antica città di Gabii”, spiega Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma. “Sette giornate, da giugno a ottobre, con visite guidate, spettacoli, attività per bambini, laboratori di archeologia sperimentale che ci auguriamo siano il preludio per una attività continua all’interno di questo sito archeologico immerso in una natura incontaminata. Una collaborazione quindi da continuare nel tempo, che aggiunge un prezioso tassello agli altri siti della Soprintendenza nelle periferie della città, a delineare un ideale itinerario “alternativo”, per scoprire luoghi ancora poco conosciuti di Roma”. GABIINSIEME: IL PROGRAMMA DI EVENTI La prima giornata di Gabiinsieme è in programma il 6 giugno, con le visite guidate mattutine al sito (che si ripeteranno anche nelle successive giornate) a cura del Laboratorio ARPAE (Archeologia dei Paesaggi Urbani) dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, in collaborazione con l’Associazione Culturale Arkekairos. Nel pomeriggio sarà la volta di Ludi Scenici e La donna di Samo, spettacolo teatral-musicale a cura di Teatro di Tor Bella Monaca e Biblioteche di Roma. A luglio il sito archeologico ospiterà 100 panchine per Roma, installazione di Pistoletto a cura di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto Onlus. https://www.artribune.com/arti-visive/archeologia-arte-antica/2021/06/gabii-sito-archeologico/ 5-Regia.webp2 punti
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Negli anni '30 in certe parti del mondo c'era la mania di voler recapitare la posta sparandola con dei razzi che superassero agevolmente regioni impervie: uno dei migliori esempi si ebbe nell'Himalaya, per la precisione nel Sikkim (che all'epoca era un regno autonomo dall'India ma sempre sotto controllo britannico), con appositi "razzogrammI" sperimentali. Questo sistema era d'ideazione britannica, anche se gli indigeni indiani fino al XIX secolo di razzi se ne intendevano parecchio ( https://it.wikipedia.org/wiki/Razzo_Mysore ).2 punti
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Ciao a tutti, ripropongo a distanza di più di un anno questa discussione sulle monete di Gregorio XIII per mostrarvi due aggiunte in collezione, due testoni che fino a ora non sono ancora stati presentati. Partiamo: Testone, Roma (Munt 23, CNI 290) D/: stemma ovale in cornice, chiavi con impugnatura cuspidata a intagli. . GREGORI - VS . XIII . P . M . R/: Gesù a destra consegna le chiavi a San Pietro inginocchiato. . ET . TIBI . DABO . - CLAVES In basso a destra, segno della zecca di Roma. Es.: ROMA T/: liscio peso: 9.44 g. Si tratta di un testone rarissimo, decisamente più raro rispetto a quello con al D/ il busto di papa Boncompagni e R/ analogo. Questo esemplare inoltre presenta una conservazione davvero fuori dal comune: infatti, i pochissimi esemplari apparsi sul mercato faticano ad arrivare al BB.2 punti
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Ecco altro esemplare ex Collezione Zoppola appena acquisito: Francesco Contarini, 1623-1624. Mezzo ducato da 62 soldi, AR 13,24 g. S M VEN FRANC CONT – DVX Il Leone alato, a s., volto di fronte e con la zampa anteriore appoggiata sul libro aperto; a d., il doge genuflesso con vessillo. Rv. MEMOR ERO TVI IVSTINA VIR S. Giustina stante, trafitta in seno da pugnale, con palma nella d. e libro nella s.; sullo sfondo, galere in navigazione e, all'esergo, 62. CNI 100. Paolucci 13. Estremamente raro. qBB Ex collezione Zoppola; acquistato da Rizzini nel 1906 per lire 40. Conservazione: Spl / Fdc RRRR2 punti
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Tonga 1 e 2 seniti 1990 non so come mai queste monete si siano ossidate ma hanno riflessi viola2 punti
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Non si usano per spedire, non riguardano la posta (*), ma almeno per me sono lo stesso molto affascinanti per la loro somiglianza coi francobolli. E anche perchè i vecchi documenti bollati sono carini, quali testimonianze di tempi passati e metodi passati di gestire la burocrazia. Ho iniziato a raccoglierle contemporaneamente ai francobolli e quelle che mi hanno fatto innamorare della "fiscalfilia" sono loro, la serie testa elmata che dal secondo dopoguerra ci ha accompagnati fino all'euro. L'ha fatto rimanendo fedele a sè stessa: immagini quasi identiche nel tempo dove variavano solo i colori, i valori e dettagli minori. E' proprio questa differenza entro precisi, stretti limiti che me la ha fatte piacere, così come i francobolli ho cominciato a collezionarli osservando quell'attraente differenza entro precisi, stretti limiti dei siracusana. (*) O forse sì almeno in parte? Io molti anni fa ci ho provato, mettendone una al posto di un francobollo, e la cartolina mi è arrivata lo stesso.1 punto
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Sono rimasto molto sorpreso leggendo un articolo del prof. Adriano Gaspani che illustra la raffigurazione di elementi astrologici sulle monete celtiche: tra questi, anche la cometa di Halley! Vi posto il link all'articolo: https://docplayer.it/storage/49/25418597/1622465783/eujJt3icVNLZbNND9J-6-A/25418597.pdf Nel caso l'argomento sia già noto e discusso, vi prego di scusare la mia ignoranza.1 punto
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Oggi ho portato a casa questa bellissima 2 lire 1914. Comprata da un rigattiere che ne aveva 2-3 uguali della stessa seria “025”. Pagata 25 euro. Voi che conservazione gli dareste e come giudicate l’acquisto?1 punto
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Mio caro @jaconico ti devo contraddire.....ma per una "bella passeggiata" non c'è prezzo e la soddisfazione è stata duplice. Se potessi fare tutti gli acquisti in questo modo firmerei....?1 punto
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Grande @jaconico hai piazzato un bel colpo.... ed io che pensavo di essere riuscito a spuntare con 35 euro un buon prezzo per questo 2 lire ed invece i miei complimenti per aver fatto un viaggio A/R in treno per 2 lire ed una bella passeggiata che non guasta ? (scusate per la risoluzione ma adesso non potevo fare di meglio)1 punto
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Ibolli.it lo conosco grande sito con valutazioni di riferimento, va bene per i moderni, quando parliamo di francobolli classici/antiquari la cosa cambia, ci sono più fattori da contemplare come credo per la numismatica. Ti faccio notare che con il materiale di gerryy abbiamo fatto una filatelia cosmetica di superficie. Su quei francobolli che ho quotato si sarebbe dovuto controllare filigrana, dentellatura, carta e colore, eventuali varianti/variazioni, annulli quando presenti se coevi e rari, ..come vedi sono molte cose, io non uso cataloghi semplificati ma solo specializzati. La materia è infinita io sto ancora imparando dopo più di quaranta anni.1 punto
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Unione Sovietica - 1 Rublo 1990 125° Nascita Janis Rainis Janis Rainis ( 1865 - 1929 ) Scrittore1 punto
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Scusami Edoardo ma penso che bravo numismatico quale sei dovresti circostanziare un po' meglio le tue identificazioni fornendo dei riferimenti o almeno qualche collegamento ad esemplari presenti sul web. In questo caso in particolare ho ripercorso tutti i file di https://www.wildwinds.com/coins/ric/julia_domna/i.html e proprio non riesco a trovare un bronzo con due teste accollate e rivolte a destra, senza legenda. Sicuro che comprenderai la necessità di far crescere le conoscenze di tutto il forum un saluto Mario1 punto
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Devo correggermi, ho appena appurato che le famiglie di fagioli sono diverse, e che in Europa si coltivava un fagiolo di Famiglia Asiatica già da prima dell'introduzione dal nuovo mondo. Scusatemi1 punto
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In filatelia sono solo spese e passione, se qualcuno colleziona francobolli per fare soldi sbaglia, .. è meglio che acquisti un lingottino d''oro.. avrà speso meglio i propri denari. Personalmente colleziono francobolli perché mi rilassa, è un momento di qualità che dedico a me stesso. La filatelia come la numismatica dovrebbe essere un tappeto volante che permetta di viaggiare nella storia nel tempo e nel mondo, e i forum dedicati a questi hobbies sono/dovrebbero essere dei templi. I francobolli mi piacciono tutti per il significato che portano con se, anche quelli che non valgono un piffero ed anzi come antistress mi rilassano ancora di più. Non esiste mercato perché i collezionisti soprattutto in Italia iniziano a scarseggiare, non è così nei paesi anglosassoni anche se il mercato non è più quello di prima. Un commerciante a cui viene proposta la collezione è ovvio che offra 50 euro, non avrebbe margine nel rivendere. ..ed in più li dovrà ripulire, studiare e catalogare il lotto. Per quanto riguarda la qualità dei francobolli vi garantisco che se non sono rovinati, cioè senza dentelli, piegati o assottigliati, alcuni sistemi possono riportare il francobollo all'antica freschezza, ...bisogna lavorarci, ..ecco anche uno dei motivi perché un commerciante li paga poco.. bisogna perdere tempo su ognuno, cosa che fa più volentieri un collezionista che un commerciante. In alcuni francobolli classici inglesi e non, che ha catalogo valgono 5 penny, avere una filigrana capovolta, una dentellatura diversa, o una variante,.. può voler dire passare da 5 penny a 750 sterline. Bisogna vedere cosa si controlla e come si controlla un francobollo. Può fare la differenza tra avere una collezione catalogata o un accumulo.1 punto
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Esattamente, questo conio è la prova vivente di come gli incisori greci di sicilia conoscessero con una certa padronanza la prospettiva e l'esigenza di concretizzarla in un tondello metallico. Mi piace l'espressione usata "vari piani di lavoro" perchè rende davvero l'idea! Capiamoci, non sto parlando della prospettiva con i suoi canoni regolata nel Rinascimento, però pensare che poi per oltre 1000 anni sia calato l'oblio ci fa pensare all'elevato livello raggiunto nella Sicilia greca dell'ultimo quarto del V sec. a.C.. Conii eccezionali! Odisseo1 punto
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Il 500 lire Aretusa, generalmente è una banconota comune stampata in centinaia di milioni di pezzi. Scrivo generalmente perchè ci sono due Decreti di emissione, il 23.04.1975 e il 23.02.1970, che spuntano una discreta raità e di conseguenza i valori di mercato sono discretamente elevati. Ma veniano alle tue banconote, da quello che traspare dalle foto paiono due FDS sempre chè le immagini non ingannino. Il Dec. di emissione è il 23.02.1970, ma, purtroppo, non rientrano nel contingente che gli conferisce la discreta rarità di cui parlavo in precedenza in quanto, all'interno di questa emissione solo la serie che va da T19 a Z19 - alcuni cataloghi la prolungano sino a E20 - sono considerate rare perchè prodotte in "soli" 6 milioni di pezzi e la carta è priva di fibrille fluorescente. La serie delle tue banconote è la Y24 pertanto... Il Dec. del 1975 fà storia a se in quanto anche se prodotto su carta con fibrille fluorescente è stata stampata in soli 3 miloni di pezzi. Per questa tipologia di biglietti, la consequenzialità delle serie è questa: Dec. 20.06.1966 da A1 a M13 (C) Dec. 20.10 1967 da N13 a S19 (C) Dec, 23.02.1970 da T19 a Z19 (R2) - alcuni cataloghi la prolungano sino a E20 - Per queste tre emissioni la carta utilizzata è senza fibrille fluorescente. _______________________________________________________________________________________________________________________ Dec. 23.02.1970 da A20 a Z25 (C) - le tue rientrano in questa emissione. Dec. 23.04.1975 da A26 a C26 (R2) - alcuni cataloghi gli attribuiscono un R3 Con fibrille fluorescente. __________________________________________________________________________________________________________________________ Il valore di mercato dei tuoi biglietti, se come pare sono in FDS, direi 10/15 euro ciascuno. Saluti.1 punto
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Confraternita Ss. Sacramento di Besana D/ Bordo circolare rilevato CONFRATERNITA DEL SS. SACRAMENTO * BESANA. Cornice circolare perlinata R/ 3 in cornice circolare rilevata Ottone: 4,6 g, 28 mm Scheda Pitotto Var. R/ 7 senza cornice citata nella nota della scheda precedente. D/ Bordo circolare rilevato CONFRATERNITA DEL SS. SACRAMENTO * BESANA * Cornice circolare perlinata R/ 7 senza cornice Ottone: 4,5 g, 28 mm1 punto
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Mi intrometto sommessamente in quanto modestissimo collezionista (anche) filatelico. Pur intendendomene poco di valori commerciali, noto però nelle foto buona parte di materiale che possiedo anch'o... ed è roba che timbrata pago tra i 5 e i 10 cent a pezzo (parlo degli ordinari del regno). Conosco meno le emissioni nella pagina dove si vedono i sovrastampati Venezia Giulia/Tridentina o i Benadir, magari c'è qualcosa di valore qui in mezzo. Tra gli stranieri sono meno avvezzo alle quotazioni, ma molti li riconosco tra materiale comprato, anch'esso a pochi cent/pezzo, nel corso degli anni. Ovviamente non si vede il resto della collezione, ma così guardando a una rapida occhiata quello che traspare, e conoscendo il deprimente stato del mercato filatelico attuale, non mi sembra nemmeno che la valutazione di 50 Euro fosse così fuori del mondo... ripeto, salvo qualche possibile singola rarità che è probabile mi sia sfuggita. Oltretutto non vedo nemmeno particolare qualità nel materiale postato: il materiale timbrato già è poco richiesto di per sè, poi basta un dentello basso o una piega per renderlo pressochè incommreciabile se non in lotti kiloware.1 punto
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Il materiale che tu posti io mi auguro di trovarlo ad ogni fiera o mercatino, mischiato non catalogato anche non in perfette condizioni, naturalmente dipende dal prezzo. In filatelia bisogna avere tempo e cercare approfondendo nel materiale che si possiede. A Venezia conosco/conoscevo una filatelia numismatica in piazza San Marco, credo sia famosa. Sarebbe utile sapere che storia ha la collezione, acquistata..? Regalata..? Ereditata..? In questa foto compaiono esemplari Vittorio Em. III ed Umberto I quindi dal 1878 in poi Molti di questi sono su supporto cartaceo con annullo visibile, consiglio di lasciarli come sono in quanto l'annullo è segno di autenticità ed è un valore (economico) aggiunto. Vanno messi piatti in un raccoglitore.1 punto
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@Oppiano ci informa che il lotto 5640 del 1/4 di ducato di Foscarini fu acquistato da Nicolò Majer di Venezia, che era un commerciante di numismatica. Niente di più facile che poi abbia venduto il quarto a Zoppola. E continuando le monete di Zoppola, questo è lo zecchino di Paolo Renier: Acquistato da Zoppola nel 1900 circa da Morchio e Majer (sì, sempre lui) per lire 15. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Molto bene no. Cliccando su Padova su 11 monete 4 sono di Pavia... Arka Diligite iustitiam1 punto
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Testone, Roma (Munt 63, CNI 198) D/: busto a testa nuda a sinistra, con piviale ornato della figura di San Paolo. GREGORIVS . XIII .PON . M . A . X In basso, segno di zecca di Meo Neri e Orazio Spazio, zecchieri. R/: il Redentore senza nimbo, seminudo, volto a destra, curvato e com le braccia conserte; a destra San Giovanni Battista nimbato, seminudo che lo battezza e tiene nella sinistra lunga asta crucigera; a sinistra un angelo genuflesso e mezza figura di un altro sopra quello, in preghiera e volti verso il Redentore; in alto lo Spirito Santo raggiante. SIC . DECET - IM - PLERE Es.: ROMA T/: liscio Peso 9.53 g. Questo raro testone, la cui complessa iconografia del R/ lo rende particolarmente elaborato nella composizione stilistica, solitamente appare piuttosto consunto. Questo esemplare è ancora gradevole e consente di apprezzare bene l'austero ritratto di Gregorio XIII e i dettagli delle figure al rovescio. Si tratta dell'esemplare esitato all'asta Bank Leu 36 lotto 716 (collezione Cappelli), passato poi nella NAC 81 lotto 407 (collezione DeFalco). Si tratta dell'esemplare illustrato sul MIR. E voi, avete aggiunto qualche nuovo pezzo di Gregorio XIII in collezione? Aspetto di vedere le vostre monete! Come sempre commenti e aggiunte sono graditi! Michele1 punto
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Salve a tutti, Mi sono imbattuto in questo sito quando stavo cercando alcune informazioni su internet. Ho collezionato monete papali da diversi anni. Vorrei condividere con voi una moneta del Papali Giubileo 1675. Saluti Edison.1 punto
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Questo è lo shape di stella che dovresti visualizzare.1 punto
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Ciao, @r.tino Grazie mille per il tuo apprezzamento~ Piacere di conoscerti~~~1 punto
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Buon pomeriggio, @Giov60 First of all, I'm terribly sorry for the trouble my poor Italian has caused you. And regarding the two coins of 1669 and 1758, what I want to express is that when I started to contact the sede vacante set of the 1600s and 1700s, my favorite one was the 1669. The first time i saw the sede vacante Piastra 1669 was at an Heritage Actions. Compared with the 1800s papal coins, the coins from 1600s' have more vitality. Unfortunately, I couldnt find a satisfactory one afterwards. In the end, on the recommendation of a friend, i got a sede vacante Scudo 1758. Although it's not my favorite one, but still enough to excite me for a long time. Since then, i had been looking for a sede vacante Piastra from 1600s... After that, as you know, I meet this fantastic sede vacante Piastra 1655....and got it. (Prima di tutto, sono terribilmente dispiaciuto per i guai che il mio povero italiano ti ha causato. E per quanto riguarda le due monete del 1669 e del 1758, quello che voglio esprimere è che quando ho iniziato a contattare l'insieme sede vacante del 1600 e del 1700, il mio preferito era il 1669. La prima volta che ho visto la sede vacante Piastra 1669 è stato ad un Heritage Actions. Rispetto alle monete papali del 1800, le monete del 1600 hanno più vitalità. Sfortunatamente, non sono riuscito a trovarne uno soddisfacente in seguito. Alla fine, su consiglio di un amico, ho ottenuto una sede vacante Scudo 1758. Anche se non è la mia preferita, ma comunque abbastanza da emozionarmi a lungo. Da allora cercavo una Piastra sede vacante del 1600... Dopodiché, come sapete, ho incontrato questa fantastica sede vacante Piastra 1655....e l'ho avuta. ) Sede vacante Scudo 17581 punto
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Gran moneta, con vari piani di lavoro e molti dettagli. L incisore ha realizzato una vera opera d arte !! skuby1 punto
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1990 Scozia - 1 pound Vista del castello di Edimburgo1 punto
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Controvalore datato 1904 per 5 centesimi di pane, spendibile nel marchesato di Petrella (PG). Pezzo (ottone: 4,95 g, 28 mm) già presentato in altra discussione. apollonia1 punto
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Ti faccio i miei complimenti per essere riuscito ad inserire in collezione una banconota di grande valore e ti invidio perché hai avuto il coraggio di salire a queste cifre ..... certo che la passione è qualcosa di affascinante ed inebriante e ci fa superare i limiti e le ansie che spesso ci poniamo. Per la conservazione sono d'accordo con @Orodicarta un bel BB pieno da poterselo godere una volta in collezione. Presto dovrò avvicinarmi a sborsare anche io queste somme .... Complimenti e facci sapere qualche dettaglio quando arriva...?1 punto
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Io sono di parte,si è capito,per me è un discorso triste. Chiaro che sono d'accordo sul fatto che anche se pur minimo,ma un piccolo valore per il Fdc lo hanno,ma tralasciando questo particolare,per me è una moneta che non può mancare nella mia raccolta. Mi chiedo se, essendo questa la considerazione numismatica di questa moneta,quale sará per la maggior parte( non di tutte) della Repubblica? È un discorso allora solo di interesse di argento( che poi,che argento???),pura pecunia... Sorry dovevo esprimere questo pensiero? Un caro saluto a tutti?1 punto
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Buona serata al forum; tutti insistono con il valore venale della moneta, ma vorrei ricordare loro il valore artistico del tondello...caravelle a parte, il rovescio ha il sapore del capolavoro...Grazie e scusatemi per l'intromissione1 punto
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Con queste probabilmente distribuivano le serie per numismatici. Sono di due periodi diversi, infatti nella seconda non c'è il fascio. Saluti Marfir.1 punto
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Ottimo, se fai una ricerca in Rete puoi vedere che viene descritta come broodpenning della chiesa di St. Salvatorkerk, in Brugge http://www.mevius.nl/gildenpenn..htm http://coincircuit.com/coin_Auctions/munten-en-postzegel-organisatie-numismatic-auction-nov-22-nov-24-2011-5701-medals-neth1 punto
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