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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/29/21 in tutte le aree
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In alcune discussioni recenti o meno, relative alla circolazione monetaria del Regno d’Italia ante I guerra mondiale, e specificatamente nelle tipologie auree ( marenghi 20 lire) ed in argento ( scudo da 5 lire), ho sempre letto tesi e pareri molto divergenti, non so suffragate o meno da dati certi e verificati. Più volte ho riscontrato ipotesi, dove si avvalorava che la monetazione aurea ( parlo sempre e solo della tipologia marengo) era di appannaggio delle classi “superiori”, che la circolazione fosse limitata solo per transazioni di elevato o elevatissimo importo, e questa tipologia non rientrava nell’ uso comune della circolazione, soprattutto se si considerano le classi più basse della società di quegli anni. Ugualmente in altre discussioni, facendo riferimento alla circolazione dello scudo da 5 lire, si evidenziava, che dopo Vittorio Emanuele II, con le sue corpose emissioni, e i due millesimi residuali di Umberto I, la circolazione di detta tipologia era tra fine XIX agli inizio XX secolo oramai scomparsa o quasi. Ho avuto occasione di leggere un saggio: Nuto Revelli - L'anello forte: La donna: storie di vita contadina (Einaudi tascabili. Scrittori) dove l’autore riporta testimonianze dirette della vita tra gli inizi del XX secolo, e gli anni del boom economico ( anni ’60) focalizzate sulla vita delle donne, intervistando e riportando fatti di vita quotidiana, di generazioni che fecero sacrifici enormi, tra spopolamento della montagna e guerre. Tra le testimonianze riportate, mi sono balzate all’ occhio, quelle a cui si fa riferimento al denaro contante, ne riporto alcune: MARGHERITA LEMASSON vedova VILLAVECCHIA, nata a Savigliano, classe 1893. A dieci anni – avevo appena finito la quarta elementare – ero già al filatoio a lavorare. Ci pagavano ogni quindici giorni. C’era un segretario, il signor Fré, che metteva il tavolino, tutte noi in fila indiana passavamo a ritirare la nostra paga. Mi ricordo che avevo poi già la paga grossa e che mi pagavano con gli scudi. Mi piaceva portare a casa uno scudo d’argento, pareva che valesse di piú, luccicava….. MARIA ABELLO in LAUGERO, nata a Cucchiales di Stroppo, classe 1897.Sono andata in Francia a quattordici anni. Guadagnavamo cinquanta soldi il giorno, due lire e dieci soldi, e risparmiavamo. Un anno ho portato a casa duecento lire. Pagavano tutto a marenghini d’oro. Io mi ero fatto un piccolo sacchetto che tenevo legato al seno. Facevamo una miseria per portare quei pochi soldi a casa…, sembrava che portassimo l’America! […]. Sei anni a Hyères, poi un anno mi sono affittata a Nizza da serva, venticinque lire al mese… ELISABETTA CENTENERO vedova GIORDANA, detta Blot da chi ’d Vitorio, nata a Centenera di Stroppo, classe 1898. A nove anni mi hanno affittata a San Michele di Prazzo. Mi davano trentacinque lire di paga da Pasqua ai Santi. […].Guardi che mi ricordo ancora la paga dei due anni che mi hanno affittata in Francia. Il primo anno novantacinque lire, il secondo centoquindici. Il guadagno era trenta soldi al giorno, a raccogliere le viole per Parigi, Lione, Londra, tutto il giorno piegate che piovesse o no a fare i mazzetti di viole, sessanta viole e trenta foglie attorno per mazzetto, da Natale a Pasqua. Trenta soldi di paga, ma ci pagavano in oro. Là pagavano tutti in oro. C’erano i muratori che non volevano essere pagati in oro, avevano paura che l’oro non valesse, preferivano la carta. ROSA RUGHETTI in GARBARINO, nata a Cossano Belbo, classe 1905. Mi dava – avevamo negoziato – novanta lire per tutto l’anno. Poi del 1913 mio papà mi ha messo da un altro padrone, proprio qui vicino, qui sopra. […]. Al lavoro, andando giú per la collina, portavo ’l curbun del liam ’nle vi, e tornando su portavo le pietre per fare la casa. Mi dava duecento lire all’anno, e mantenuto Saluti TIBERIVS3 punti
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Riprendo a scrivere qui per puntualizzare su "collezionista" e "investitore". Non compro monete per rivenderle. Le compro perché mi appassionano, le studio è in qualche caso ne ho anche scritto storia e considerazioni varie. Non ho più vent'anni e quando lascerò la collezione ai miei nipoti vorrei che qualora dovessero liquidarla tutta o in parte per pagarsi gli studi o per altre necessità non si ritrovassero a svenderla come purtroppo è accaduto a chi ha ereditato fogli e fogli di francobolli per i quali oggi riceve nemmeno la metà di quanto padri o nonni hanno speso. Sono lieto di vedere che una moneta che ho pagato 1000 oggi in asta ha fatto il doppio. E di queste ne ho una buona percentuale. Ne ho anche alcune che dopo l'acquisto sono scese (ori di VEIII per fortuna pochi per i quali non riprenderei oggi le cifre spese, ma non si sa mai, domani potrebbero anche risalire....) ma quello che vorrei è che non si dica poi che "il nonno ha buttato i soldi" Sono un investitore ?2 punti
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Lo sapevo - mi sono svenato. Mai ero arrivato a spendere 1000€ per una banconota (diritti di asta compresi). Secondo voi ci arriva al BB/SPL come dichiarato dal Bolaffi ? ? Ditemi di sì. Ho bisogno del vostro conforto... Ecco il fronte1 punto
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Ciao Prtgzn : ovviamente no, se tutti i rilievi si sono ossidati fino alla loro decomposizione, il sale scioglie l'ossidazione, ex rilievi compresi. C'è solo la speranza (ma non direi in questo caso) che una traccia dei rilievi sotto l'ossidazione sia rimasta : e da quel poco che può venire fuori si può in qualche caso risalire ad una identificazione, che può servire giusto a soddisfare una curiosità, quella che Bradi tende a manifestare per questi rottami, anche se non hanno alcun valore in queste condizioni : cosa che lui sa benissimo, ma la curiosità è legittima. D'altronde il rischio è zero : il dischetto era un grumo di ruggine prima, illeggibile, alla peggio resterà tale, non c'è nulla che possa rovinarsi, viste le condizioni ! E' un giochino innocuo, e magari ci scappa pure la sorpresa, come è capitato a me, di riportare alla luce una monetina ancora guardabile. Ma Bradi presenta solo casi disperati ! ! Buona serata.1 punto
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Ottone: 4,76 g, 26 mm Schedato da Paolo Pitotto tra i gettoni “Cooperativa”1 punto
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Grande @ART! Temo che tu abbia scatenato la bestia che è in noi. ? - Ciao György, mi fai accendere? - Sì, prendi questo cerino! - Ma sei matto!? Con quel che costano i cerini...! Passami la tua sigaretta. O al massimo... non ti è rimasto un millino di pengö dalla settimana scorsa?1 punto
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1989 Pakistan - 5 paisa Curiosità: Al centro si intravede in incuso il 5 del valore del rovescio:1 punto
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Per i 3 e 2 grana furono prodotti tondelli nuovi, nessuna ribattitura... Quando Gioacchino decise di adottare il sistema decimale allora furono battute 3 monete in rame :il 10 centesimi, il 5 centesimi e il 3 centesimi, rispettivamente ribattuti sui 6 tornesi(di cui un esemplare della repubblica napoletana) , pubblica(un esemplare su 4 tornesi di Ferdinando IV) e 9 cavalli di Ferdinando IV di Borbone... Aldilà dell'errata informazione mi "sembra"strano che nessuno se ne sia accorto e mi dispiace per i neofiti che potrebbero imparare cose sbagliate...1 punto
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Grazie della risposta, ma cos'è successo al mio testo?1 punto
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Forse @giuseppe ballauri si confonde con i 10, 5 e 3 centesimi di Murat che furono coniati su altri nominali, eccetto per il 6 tornesi.1 punto
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Ciao, ho scoperto che ci sono molti esempi di 40 lire e 2 lire che il leone e il vangelo di Marco stanno insieme, mentre 20 lire, 5 lire e 1 lire di solito hanno solo leoni senza il vangelo di Marco. Naturalmente, solo in termini di Regno d'Italia di Napoleone. Ma1 punto
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La variante Sicilie è molto difficile trovare in alta conservazione in 25 anni ne ho visti al massimo 4-5 pezzi superiori allo SPL tutti gli altri al di sotto del BB. Condivido il mio esemplare.1 punto
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Prova ad aprire una discussione in Monete Romane Imperiali, con un titolo adatto e, soprattuto, un buon ingradimento fotografico della contromarca. Moneta molto interessante.1 punto
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L’unica valutazione realistica e’ quella che fa il mercato ...1 punto
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posto il mio doppia effige (foto penose, as usual); che ne pensate? https://ibb.co/6JmhMpC https://ibb.co/MCmYwQH1 punto
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Discussione molto interessante dal mio punto di vista. Provo ad aggiungere alcuni considerazioni sparse, derivanti principalmente dalla lettura di "L'Italia e L'unione monetaria latina" di Filocamo e "La circolazione metallica del Regno di Italia" di Lefevre. Nella mente dei legislatori traspare che l'Unione Monetaria Latina dovesse poi virare verso un monometallismo aureo, che non era possibile nella fase iniziale a causa della grande quantità di argento presente nelle casse francesi. A parziale dimostrazione c'è il fatto che i tagli aurei avessero effettivamente un ampio spettro di valori e il fatto che l'organizzazione dell'argento non fosse consistente tra loro: 1 lira pesava 5g al titolo di 835%, mentre 5 lire pesavano 25g ma al titolo di 900%..di certo non ero incentivato lo scambio di monete in argento tra loro (nessuno avrebbe pagato con uno scudo con il rischio di vedersi dare un resto in 1 e 2 lire..), mentre l'oro era consistente. Poi: - le 5 lire in oro sono state sospese perchè non "pratiche" per la circolazione (art. 9 della convenzione del 1878, "La monetazione dei pezzi d'oro fabbricati nelle condizioni dell'art. 2, con l'eccezione di quella da 5 franchi d'oro, che resta provvisoriamente sospesa, è libera [...]", a commento del testo si fa riferimento al fatto che fossero troppo piccoli e soggetti ad usura). - il calo dell'argento sul mercato, che però rimaneva inchiodato al rapporto di 15.5 rispetto all'oro monetato, ha portato al fatto che l'argento, in particolare gli scudi, fosse ancora abbondantemente usato per comprare oro degli altri paesi membri (infatti negli anni successivi, ad ogni nuova convenzione si faceva riferimento alle clausole di liquidazione, secondo le quali ogni stato doveva periodicamente ricomprarsi i proprio scudi d'argento finiti negli altri paesi membri con uguale valore in oro). Di conseguenza, secondo me, l'oro era idealmente pensato per la circolazione di tutte le classi sociali, ed è stato così per un lungo periodo, ma non con la stabilità immaginata dai legislatori. Saluti!1 punto
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I Centesimi di VEIII presentano in tutti i millesimi delle piccole differenze dovute ai conii parziali che imprimevano la data. L'unica data, però, degna di nota - a mio avviso - è la monetina del 1908 "Italia su prora" che presenta una differenza interessante sulla forma dell'8 nella data dovuta ad un rifacimento "improvvisato" del conio:1 punto
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Buon giorno, il ragionamento che ho fatto... era trovare un numero divisibile per tre, tra 70 è 80 ; quindi 75.1 punto
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Il corrispondente gettone di Nimes per 1 kg di pane è quadrato e festonato.1 punto
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Volevo ringraziare @palpi62 per la cortesia e la generosita’ non comune che ho apprezzato moltissimo ?. A buon rendere mi auguro ?1 punto
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Sì, dalle condizioni del problema (se si contano due a due ne avanza una; se si contano tre a tre non ne avanza nessuna) il numero dev’essere dispari e divisibile per tre. apollonia1 punto
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Ciao @fagiolino, la risposta alla tua non comprensione sta al post #1; ove, come da titolo, si chiede cosa si stesse ascoltando mentre si è connessi al forum, qualora lo si stesse facendo. Certo che scrivere un commento è un buon suggerimento, ma come sicuramente comprenderai, le emozioni che suscita la musica, non sempre si riescono a spiegare... La musica fa sognare e volare capire La musica da la forza di reagire La musica fa viaggiare senza partire La musica fa capire ciò che vuoi capire1 punto
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1989 Liberia - 5 dollari Curiosità: Al retro in piccolo vi è raffigurata il diritto ed il rovescio di una moneta da 50 cent della Liberia degli anni '60 -'70, è stata scelta dalla National Bank of Liberia per inglobarla nel suo logo, è attualmente ancora in uso. (il logo accanto ad una mia moneta)1 punto
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Ciao grazie della gentile risposta, a mio parere anche due baiocchi anno XI non è facile da trovare. Saluti Latino1 punto
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Buonasera a tutti, la mia Napoletana di oggi.. Grana 2 Gioacchino Napoleone. ? Saluti Alberto1 punto
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Proviamo semiseraimente a immaginare discussioni di tutti i giorni in quel periodo: - Corro al mercato: da Laszlo ci sono le angurie scontate a soli 500.000 miliardi! - Stai attento che quello è un farabutto, saranno quelle marce per costare così poco! - Ma che dici, poi se no domani me le ritrovo a un milione di miliardi. Hai qualche miliardo spiccio che poi passo al bar a prendermi un caffè? - E' ora che cambi macchina! Ho visto una Wolkswagen usata a soli 3.500 miliardi di miliardi di miliardi. - Un affare, ma devo risparmiare per la casa. - E quanto costa? - Ne ho trovata una bella a una cifra che non so come si dice.1 punto
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Mi permetto di segnalare che, facendo seguito al testo qui in oggetto, è in preparazione anche il volume secondo: The Italian coins in The British Museum - Volume 2 - Tuscany. Edited by Monica Baldassarri, Barrie Cook, Stefano Locatelli, Lucia Travaini Edizioni D'Andrea1 punto
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Son belli i riccioli di Murat, ma anche Ferdinando quando è in alta conservazione, fa bella mostra del suo parruccone ☺️ Un saluto a tutta la nostra sezione.1 punto
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Buonasera a tutti, @sdy82, nelle nostre passioni non c'è mai niente di banale a mio avviso, bella panoramica di altrettanto belle monete, si legge tra le righe tutta la soddisfazione di averla portata a buon punto, poi chiaramente come hai giustamente sottolineato, è la storia infinita, noi non la finiremo mai. Ho come la sensazione che a volte volutamente ci fermiamo a riflettere, a volte cambiano strada, altre seguiamo vie parallele, altre addirittura torniamo indietro. ? L'importante è continuare anche a sognare la moneta che sicuramente non avremo mai, ma chissà, la speranza è l'ultima a morire e il nostro entusiasmo Numismatico è il motore che non si ferma mai. Saluti Alberto1 punto
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