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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/21/21 in tutte le aree

  1. Condivido il 5 Lire 1828 Torino, ex Asta Montenegro 16 di qualche settimana fa Con questa moneta ho chiuso la serie di Carlo Felice. Certo non la più rara della serie, ma secondo me il 1828 per Torino in altissima conservazione è tutt'altro che comune Conservazione FDC65 secondo Montenegro. Secondo me è eccezionale
    5 punti
  2. Un traduttore automatico può fare qualche scherzo, però basta uno sforzo di comprensione per rimediare: con gli zoccoli il cavallo del cacciatore cavò dal terreno dei sassi, che si rivelarono essere lingotti d'argento
    3 punti
  3. I due denari sono una collezione tipologica che amo particolarmente, fatte le date facili diventa impegnativo, ma molto intrigante! Ti da l'opportunità di non finire quasi mai nel cercare le date "impossibili" e nel mentre cogliere le occasioni di migliorare le conservazioni degli esemplari già presenti... Una ricerca continua che fa diventare ogni nuovo pezzo una conquista... .... e poi occupano poco spazio!.. ?
    3 punti
  4. È una patacca…. E non è neanche oro…, ma se non ci capite nulla perché dare giudizi ad mentulam?
    3 punti
  5. è un dodecanummo = 12 nummi I+B = 10 + 2 con + croce su triangolo e esergo ALEX - Alessandria al dritto Eraclio imperatore (610-641) - Eraclio Costantino e Eraclonas DOC 196 MIB 206 saluti
    3 punti
  6. Ieri ho recuperato qualche piccola Savoia per tenermi un poco allenato con le sabaude, così ho inserito in collezione questo 2 denari di Vittorio Amedeo II con cui concludo le date dei due denari del periodo della reggenza, almeno sperando che non salti fuori un 1678 che sino ad oggi non è conosciuto... Adesso come obiettivo mi resta solo da migliorare la conservazione dei vari esemplari, cosa non facile visto la difficoltà di reperirli con la data visibile e ben conservati....
    2 punti
  7. Ciao @giuseppe ballauri. Innanzitutto, ti ringrazio per i complimenti. Riguardo la riga al rovescio, devo dirti che la mia non presenta questo specifico elemento. Ciononostante, "sovrapponendo" fotograficamente le nostre due monete, noto numerose affinità (forse un po' troppe per pensare a delle coincidenze). Oltre a quelle da me già citate, di cui l'esubero di metallo al dritto è certamente la più lampante, potrei aggiungere anche l'assenza di punteggiatura a livello della legenda e a lato della data. Alla luce di ciò, ipotizzo che il tuo esemplare possa essere stato coniato in seguito al mio, in un momento in cui nel conio al rovescio si era creata quella sottile fessura a livello del valore nominale. Riporto le foto sia del dritto che del rovescio del mio esemplare, dato che vedo che quella che ho postato ieri è venuta di dimensioni insolitamente ridotte...
    2 punti
  8. Da autore di un articolo non vedo l'ora di ricevere a Verona il n.7 e ne approfitterò per leggermi il n. 8. Ciao Mario e buona giornata
    2 punti
  9. Unione Sovietica 5 rubli 1988 Monumento dedicato a Pietro il Grande (Leningrado)
    2 punti
  10. Ciao a tutti! Signori, ho deciso di presentare una piccola collezione di Taler di terre Germaniche. Spero vi piaccia. Comincio da qui. Il cosiddetto" Thaler del viaggiatore " del duca di Braunschweig - Wolfenbüttel August Jr. (1579-1666). La moneta è emessa in connessione con il viaggio del duca nel 1650, durante il quale il duca ha visitato L'Inghilterra, L'Italia e Malta Mi scuso per le foto leggermente sfocate Commenti e aggiunte sono i benvenuti! ø 42 mm Ag 28.65 gr dav 6358 , Welter 804A
    1 punto
  11. ho un debole per i lenzuoloni.... posto oggi un 500 lire Umberto I (decreto 09-12-1899); non so se le foto siano accettabili. Spero la risoluzione sia decente... a voi!
    1 punto
  12. Concordo con miza. IL catalogo on line di "La moneta.it"è fatto bene.IL 50 lire 1958 in bassa conservazione non è molto raro....lo trovi un po' ovunque....nei mercatini,sulla baya...lo reperisci senza difficoltà...La stessa moneta in alta conservazione ( SPL+,qFDC,FDC) è molto più dura reperirla... Mica tutti c'è l' hanno....Poi...basta pagare... Però anche pagando il 50 lire 1958 FDC non è per nulla una moneta da tutti i giorni.
    1 punto
  13. Ciao. @littleEvil Questa volta sono d'accordo con @Agricola , ammettendo L'antichità dell'oggetto notiamo che si tratta di una fusione in stampo che come risultato da un decoro a vista da un lato mentre dall'altro risulta piatto e atto al fissaggio su cuoio tramite tenone. Probabilmente si tratta di una guarnizione equina tardoantica o altomedievale. veniamo alla funzione , secondo me l'oggetto va capovolto risultando così una sorta di giunto a doppio anello di raccordo a due cinghie o catenelle che con il tempo e la continua frizione si è consumato divenendo così inutilizzabile per gli utenti originali e irriconoscibile per noi che in prima battuta non abbiamo "visto "i due occhielli ormai usurati e consunti , ridotti a due "C". di seguito due tristi disegni esplicativi...
    1 punto
  14. E' solo un banale graffione, come già detto le fratture di conio appaiono in rilievo, e non incise. Peraltro una frattura di questa forma e in questa posizione sarebbe asssolutamente improbabile, i conii si fratturano generalmente in corrispondenza di punti deboli e di inneschi di rottura, cosa che non accade minimamente su questa moneta.
    1 punto
  15. Sudafrica - 5 Centesimi 1988 Gru del Paradiso - Uccello Nazionale del Sudafrica
    1 punto
  16. Ciao, concordo con te. La tua moneta è sicuramente coniata prima della mia. Nota anche questo: nella mia, il bordo ( soprattutto quello adiacente alla scritta "GIOACCHINO" ) è mancante e questo denota sicuramente un "conio stanco", mentre nella tua è ancora ben presente, come anche la perlinatura. Comunque direi che l'importante in queste monete è il ritratto del Re, esteticamente notevole. PS: se guardi bene in entrambe le monete al R/ si nota il puntino del compasso, mascherato invece molto bene al D/ dal Trago del padiglione auricolare. Ciao Beppe
    1 punto
  17. Ecco il nuovo follis Londinium appena aggiudicato, un bel modulo di 29 mm che sono curioso di vedere in mano. Si tratta di un "fratello" di quello di @grigioviola , praticamente cambia solo il tipo di busto: CT 2.01.010 (2) ovvero RIC 14 o 20. Indice di rarità: comune. Uno di quei ritratti tipici cui accennavo per questa zecca. Acquistato da venditore professionale inglese. Saluti Illyricum
    1 punto
  18. Ciao, vai in questo sito, sembrerebbe utile per soddisfare la tua domanda: http://www.coinscan.com/technical/canasp.html
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  19. Spero sia utile riportare una breve discussione su Fb vertente la comparazione tra lo Spahr e il Buceti.
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  20. Il testo lo puoi trovare sul web. Vengono proposte varie teorie sulla nascita della moneta, in particolare quella di Aristotele, dove viene spiegato che la moneta nasce da una convenzione tra gli uomini e non dalla natura, cioè da ciò che ci circonda. Infatti l'etimologia di moneta è "legge", "norma".
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  21. Riprendo sempre il mio caso: io avevo circa una ventina di gettoni. Lavorando al trapano, avevo bisogno dell'attrezzatura per fare un certo lavoro e lasciavo un gettone, poi servivano le punte ed era un altro gettone. Se mi serviva un alesatore o la lima erano altri gettoni. Quando riconsegnavo la merce mi ritornavano i gettoni. Quando all'inizio ho chiesto il perchè dei gettoni, la risposta è stata che prima non si usavano i gettoni e qualcuno ha visto bene di farsi l'officina a casa. Così per colpa dei soliti"onesti" l'azienda ha adottato il sistema gettoni per i prelievi.
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  22. Ottimo acquisto, Silvio. Avevo trovato uno, con data poco leggibile (solo l"ultima parte superiore delle cifre); ma sarebbe possibile che sia anche dello stesso anno che il tuo,
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  23. Oggi, 21 maggio, si festeggia San Zeno, patrono della città di Verona. Da: Il Patrono - Diocesi di Verona (diocesiverona.it) San Zeno, ottavo vescovo di Verona, è vissuto nel IV secolo d. C. (muore nel 380) ed era originario della Mauritania. Proprio per questo motivo viene spesso chiamato “il Vescovo Moro”, da cui anche il colore scuro della sua statua. Si conosce molto poco della sua vita: le testimonianze storiche lo descrivono come una persona di grande cultura (si era formato alla scuola di retorica africana i cui massimi esponenti sono Apuleio di Madaura, Tertulliano, Cipriano e Lattanzio) che visse in austerità e semplicità, tant’è vero che pescava il suo pasto quotidianamente nelle vicine acque dell’Adige, e che diede un grande impulso al cattolicesimo in Verona combattendo il paganesimo e l’arianesimo dilaganti. La sua santità deriva, oltre che dalle opere compiute in vita, dalle sue azioni miracolose successive. Il primo evento miracoloso sarebbe una scommessa che il vescovo avrebbe fatto col diavolo: giocarono a palla con la punta di una montagna e una volta vinto, San Zeno avrebbe fatto portare un fonte battesimale in spalla al diavolo da Roma fino a Verona. Il secondo è l’allontanamento dei demoni dalla figlia del magistrato Gallieno di Rezia ed infine, il più eclatante, è considerato il salvataggio degli abitanti di Verona colpiti dalla piena dell’Adige nell’Alto Medioevo: durante il matrimonio del re Autari con la principessa Teodolinda, l’Adige ruppe gli argini e allagò la città, ma giunto davanti alle porte aperte della Basilica di San Zeno si fermò. “San Zen che ride” è uno dei più importanti simboli della città di Verona. Ne rappresenta l’anima cattolica che, assieme all’Arena, testimonianza degli antichi romani, e a Giulietta e Romeo, rappresentanti del Medioevo, sono un inconfondibile biglietto da visita della città nel mondo. Ma cos’è “San Zen che ride”? E’ la statua del Santo Patrono San Zeno protettore dei veronesi e dei pescatori d’acqua dolce, la cui festa è il 21 maggio in corrispondenza del trasferimento della sua salma nella Basilica a lui dedicata (in realtà sarebbe il 12 aprile nel calendario del martirologio). Ancor oggi è una dell'immagini più cara a tutti i Veronesi. In onore di San Zeno, posto una bella (a mio avviso) medaglia dedicata a Verona e San Zeno. Trattasi di un esemplare realizzato da Nereo Costantini (Caselle di Nogara 1905 - Verona 1969), scultore assai stimato che ha compiuto gli studi artistici presso l'Accademia delle Belle Arti Cignaroli di Verona, ed è stato presente in numerose manifestazioni, come ad esempio la Biennale di Venezia del 1938. Si è dedicato alla medaglistica negli ultimi dieci anni di vita. Nel libro dal titolo "Per una storia della medaglistica veronese - La collezione Eugenio Fornoni e la donazione Riccardo Cassini nel Medagliere dei Musei Civici" di Denise Modonesi edito dal Comune di Verona - Assessorato alla Cultura - Civici Musei d'Arte, sono raccolte e descritte alcune opere del Costantini, tra le quali quella che posto, sebbene in versione bronzo (rif. 339 pag. 112 e figura a pag. XLIV). La medaglia è dedicata al Comune di Verona e risale al 1958 (nella versione presente nel Medagliere). Diritto: COMMUNITAS VERONENSIS Nel campo, al centro, drappello di quattro cavalieri in marcia a sx, in assetto di guerra, a dx, in alto, il Carroccio di Verona. Rovescio: DI ZENO VERONAE PATRONUS Nel campo, al centro, riproduzione della statua del vescovo Zeno con pastorale nella mano dx e sx benedicente; a sx, l'Arco dei Gavi, a dx, il baldacchino dell'arca di Mastino della Scala, in basso, le onde dell'Adige; in basso, a sx, N / Costantini / a dx: SJOHNSON Diametro 44 mm Stabilimento Johnson - Milano. ?
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  24. No, a mio modo di vedere il funzionamento è all'opposto. Il gettone è chiaramente personale, visto che vi è apposto un numero che è presumibilmente la matricola del dipendente. Il gettone è consegnato al dipendente come dotazione personale; il dipendente paga al momento della consegna del gettone una cauzione di 2 lire (o più probabilmente questa è stata detratta in busta paga). Al momento del prelievo di una attrezzatura il gettone viene consegnato al magazziniere. Quando viene finito il lavoro l'attrezzatura torna in magazzino e il gettone al dipendente. Se il gettone viene smarrito, il dipendente per averne un altro e quindi poter prelevare le attrezzature è obbligato a pagare nuovamente la cauzione di 2 lire. In questo modo il dipendente era sempre stimolato alla corretta gestione delle attrezzature (che è il fine ultimo di questa procedura), ossia alla riconsegna in magazzino una volta terminato l'uso.
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  25. Non credo proprio che il gettone fosse legato all'attrezzatura, che era da riconsegnare in ogni caso. Il gettone stabiliva unicamente chi aveva in uso l'attrezzatura in questione, in modo da poterla rintracciare velocemente alla bisogna. Molti anni fa anche da noi era in uso un sistema simile, sia pur senza gettoni (il dipendente firmava il prelievo dell'attrezzatura e rifirmava al momento in cui la riconsegnava). Il valore indicato sul gettone a mio modo da vedere è una cauzione come quella già citata per le chiavette da distributori, adottata presumibilmente per mettere freno a una gestione un pò disinvolta di questi gettoni da parte degli operatori che con ogni probabilità tendevano a smarrirli con trppa frequenza. Adottando una cauzione tutti ci stanno molto più attenti. Valore L.2 significa nient'altro che se si perdeva il gettone bisognava tirar fuori altre 2 lire per averne un altro.
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  26. In Francia, l’uso dei gettoni a scopo pubblicitario da parte dei dentisti in era particolarmente in voga nella prima metà del XIX. Un dentista parigino, il dr. Esnault, che aveva uno studio anche in piazza Duomo a Milano, si era fatto pubblicità con questo gettone. D : ESNAULT DENTISTE DE PARIS / P. DU DOME N. 3 / MILAN R : PRODUIT MAGNATEOLOGIQUE / RUE / S. HONORE / N° 20 Ottone: 2,3 g, 23 mm.
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  27. Complimenti Silvio, una bella soddisfazione!
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  28. Ma questi potrebbero essere segni di limatura del bordo?
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  29. E la variante di conio al dritto: Senza punteggiatura. D'Incerti 370/c - Pagani 411/d Peso grammi 6,56
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  30. Proseguo con i miei due pezzi del 1857 : D'Incerti 370 - Pagani 411 Peso grammi 6,41
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  31. Tornesi Due 1856, D'Incerti 369 - Pagani 410. Peso grammi 5,95 Rif. Collezione N° 346
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  32. 10.000 Zlotych Polonia 1988 È rappresentato Stanisław Mateusz Ignacy Wyspiański È stato uno dei più famosi ed importanti artisti di tutta la Polonia. Figlio di uno scultore, studiò all'Accademia delle belle arti di Cracovia dove nel 1906 divenne professore. Oltre che dipinti a pastello eseguì vetrate, policromie, incisioni e progetti di mobili. Teorico dell'arte scenica, Wyspiański espose le sue idee in La storia tragica di Amleto, principe di Danimarca (1905). Oltre che all'antichità greca (soprattutto ad Omero) Wyspiański si ispira al teatro nazionale (Słowacki e Mickiewicz). Opponendosi tuttavia al culto romantico dei sepolcri e dell'eroismo sublimato dalla morte, egli respinge la sovranità tirannica della poesia, che deve cedere il passo all'azione. L'opera teatrale di Wyspiański, romantica nei suoi motivi ispiratori e vicina al simbolismo nella tecnica, si richiama, in modo originale, ai problemi storici della propria nazione. Morì, ancor giovane, di sifilide; il suo corpo è sepolto, insieme ad altri famosi scrittori e artisti polacchi, nella chiesa di San Michele Arcangelo e San Stanislao (Skałka) a Cracovia. Fonte Wikipedia
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  33. Ciao, corona chiusa e nessun globetto...
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  34. Continuando... Secondo la leggenda, durante la caccia dell'imperatore Otton il Grande, il cavallo del cacciatore buttò via gli zoccoli dalla terra pietre pesanti, che erano lingotti d'argento. Così furono aperte ricche miniere d'argento e il cavallo divenne un simbolo dell'estrazione di Braunschweig BRAUNSCHWEIG UND LÜNEBURG, LINIE CALENBERG-HANNOVER, Georg Ludwig, 1698-1714 Reichstaler 1710 HB ø 41 mm Ag 29,30gr Dav.2058 , Welter 2146
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  35. Singapore - 50 Cents 1988 Allamanda Cathartica
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  36. El Salvador, 25 centavos 1988 Al dritto : José Matías Delgado y León (1767 – 1832) politico e presbitero salvadoregno. Insorto nel 1811 contro la Spagna e nel 1822 contro il Messico, nel 1823 fu nominato presidente dell'Assemblea costituente e dichiarò l'indipendenza di El Salvador.
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  37. Penso che tu abbia proprio ragione @4ndr€85, la scritta in esergo è molto simile al doppio sesino di Mantova: https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FR2/13 Oltretutto corrisponderebbero anche la distanza tra i caratteri, la forma della perlinatura al bordo, il diametro sui 17-18 mm e la composizione, che mi sembra assomigli più alla mistura che all'argento ad alto titolo.
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  38. Unione Sovietica, 1 rublo 1988 Commemorativa del 160 ° anniversario della nascita di Tolstoj
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  39. 1988 Australia - 1 e 2 dollari Al retro del 2 dollari un anziano aborigeno e la costellazione della Croce del sud presente sulla bandiera australiana.
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  40. San Marino - 20 Lire 1988 San Marino - Porta di San Francesco
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  41. 1988 Irlanda - 50 pence Millenario della città di Dublino
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  42. 1 punto
  43. 1 punto
  44. Ragazzi va bene tutto pero' non cerchiamo di nasconderci dietro a un dito con la retorica, i "problemi" non si risolvono con le domande trabocchetto... Non e' nostro compito ne' indagare sull'origine di ogni moneta qui postata ne' verificare quanto ogni utente si prende la responsabilita' di scrivere su un forum pubblico. E' peraltro sempre possibile chiedere qualsiasi cosa (la risposta non e' dovuta invece in questa sede, e sarebbe bello che le cose rimanessero cosi'. Non e' questa la sede in cui qualcuno deve sentirsi obbligato a rispondere..). Pero' se non vogliamo creare problemi alla discussione (con il rischio di chiusura) o a un nuovo utente che potrebbe essere tranquillamente in buona fede e non completamente a conoscenza della complessa legislazione lo si puo' guidare in zone sicure piuttosto che esporlo a problemi evitabili. Cerchiamo di accompagnare i nuovi utenti verso la numismatica piuttosto che farli scappare con atteggiamenti inquisitori. Per cui in certe situazioni mi augurerei di leggere un intervento piu' di questo tenore ad esempio: "Mi auguro che con quel "trovato" tu abbia voluto sottointendere in un vecchio cassetto, voglio comunque cogliere l'opportunita' per segnalarti che qui trovi meglio illustrata la legislazione vigente che va sempre applicata e rispettata quando si parla di monete antiche:
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  45. Francesc Eiximenis, Il dodicesimo libro del Cristiano - Lo statuto della moneta negli scritti di un frate Minore del secolo XIV.
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  46. Un’altra discussione di una profondità incredibile ….. deve aver scoperto il copia e incolla da poco per come lo usa con entusiasmo e costanza….
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  47. Quando il caduceo veniva associato ad Ermes veniva arricchito di un paio di ali per indicare la velocità del Messaggero degli Dei. La cosa particolare è che il caduceo è un attributo anche di Ermanubi, nuova divinità nata nell'Egitto Tolemaico dal sincretismo fra una divinità greca, Ermes, e una divinità egiziana, Anubi, che aveva le sembianze di un uomo con testa di cane. Il caduceo di Ermanubi veniva ulteriormente arricchito anche di una palma, come si vede da questo tetradramma alessandrino di Claudio il Gotico.
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