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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/12/21 in tutte le aree
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Ragazzi va bene tutto pero' non cerchiamo di nasconderci dietro a un dito con la retorica, i "problemi" non si risolvono con le domande trabocchetto... Non e' nostro compito ne' indagare sull'origine di ogni moneta qui postata ne' verificare quanto ogni utente si prende la responsabilita' di scrivere su un forum pubblico. E' peraltro sempre possibile chiedere qualsiasi cosa (la risposta non e' dovuta invece in questa sede, e sarebbe bello che le cose rimanessero cosi'. Non e' questa la sede in cui qualcuno deve sentirsi obbligato a rispondere..). Pero' se non vogliamo creare problemi alla discussione (con il rischio di chiusura) o a un nuovo utente che potrebbe essere tranquillamente in buona fede e non completamente a conoscenza della complessa legislazione lo si puo' guidare in zone sicure piuttosto che esporlo a problemi evitabili. Cerchiamo di accompagnare i nuovi utenti verso la numismatica piuttosto che farli scappare con atteggiamenti inquisitori. Per cui in certe situazioni mi augurerei di leggere un intervento piu' di questo tenore ad esempio: "Mi auguro che con quel "trovato" tu abbia voluto sottointendere in un vecchio cassetto, voglio comunque cogliere l'opportunita' per segnalarti che qui trovi meglio illustrata la legislazione vigente che va sempre applicata e rispettata quando si parla di monete antiche:6 punti
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Tanto per tenerla su posto i 2 esemplari 1801 e rispettivi tagli a treccia...Saluti4 punti
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Cari Lamonetiani, da tempo cercavo di trovare il compagno degno del mio esemplare con P in ovale in buona conservazione: oggi, finalmente, la mia ricerca ha avuto successo e, sperando di fare cosa gradita, desidero condividere con voi questo esemplare con L in losanga:3 punti
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Posto il mio 6 Tornesi 1803, una new entry che ho acquisito per alcune particolarità. Innanzitutto per il tondello “maltagliato” ma dove sono ben presenti le impressioni del bordo. La seconda è quella che mi sembra una contromarca sul collo del sovrano. La terza è l'ultima cifra che sembra ribattuta ( 3 su 2 ? ). Per la nostra “indagine numismatica”, anche questa presenta il taglio “ a treccia”. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate di questa moneta piuttosto anomala. Saluti a Tutti3 punti
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Buonasera a tutti, continuo con i miei 6 Tornesi. Millesimo 1801 osservatelo attentamente. Saluti Alberto3 punti
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Trovo strana questa associazione tra Impero Austriaco e L'Unione Europea. Soprattutto per le origini. Lo stato asburgico si era creato conquistando territori. E ne so qualcosa provenendo dalla Galizia che nel 1776 NON aveva chiesto di farne parte. L'UE è un'associazione volontaria di stati europei che, stanchi di farsi la guerra, tentano, anche se non proprio benissimo, di creare una nuova entità, che dia pace e prosperità a tutti i suoi cittadini. Il servizio sanitario è assicurato a tutti i cittadini europei su tutto il territorio dell'Unione. Ne ho avuto la prova, quando un mio cliente, con tessera sanitaria italiana, è stato ricoverato d'urgenza e curato in un altro paese europeo senza alcun impedimento e completamente gratis. Poi magari esistono eccezioni o personale ignorante, può capitare. Infine i rappresentanti spediti da singole nazioni. Sicuramente alcune nazioni spediscono in Europa il meglio dei loro politici. In Italia spediamo quelli che non sono riusciti a trovare posto altrove. Purtroppo spesso non conoscono l'inglese e men che meno un'altra lingua europea. E poi ci sono anche gli assenteisti. Quindi i nostri rappresentanti o non ci sono o non hanno idea di quello che si va a votare. E NON è colpa dell'Unione se poi passano provvedimentio a noi sgraditi. Ultima questione: i fondi europei. L'Italia restituisce una parte enorme di fondi europei perchè incapace di spenderli. Questo perchè per poterli spendere bisogna presentare dei progetti che vanno approvati e noi non li presentiamo. In altre nazioni ho potuto vedere uffici europei che aiutano i contadini e gli imprenditori a preparare e a presentare i loro progetti per utilizzare i fondi europei. Qui, da imprenditore, non saprei proprio dove rivolgermi... Sarebbe ora di cambiare. Ovviamente l'Italia non l'Europa. Arka Diligite iustitiam3 punti
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Col permesso di @ak72, autore di questa discussione, aggiungo alla stessa anche il mio mezzanino di Francesco Dandolo appena entrato in collezione . Prima però devo assolutamente ringraziare sentitamente il nostro Artur Zub - alias @Arka - per la gentilissima cortesia di avermelo messo da parte, oltre alla sua disponibilità a dedicarmi una bella ora e mezza abbondante del suo prezioso tempo a chiacchierare e spiegarmi moltissimo sulle altre tipologie di monete della zecca veneziana. E' stato un toccasana visto il periodo che stiamo attraversando un po' tutti, credo. Dritto • FRA • DAN [dietro al doge] / DVLO DUX • Il doge in piedi, a sinistra, col berretto ducale e manto ornato di pelliccia, tiene con ambo le mani l’asta di uno stendardo, il cui vessillo, con la croce, è volta a destra. Verso • SMARC’ • / • VENETI • Busto aureolato di San Marco di fronte, che benedice con la mano destra tenendo invece nella sinistra il vangelo. Fra le pieghe inferiori della veste si osserva il seguente segno •••○ Contorno Liscio Riferimenti C.N.I. VII D/25 R/23, Montenegro 65, Gamberini 74, Paolucci 3, Papadopoli 7-9, Zub-Luciani 56 [1] Keber 53 Zecca Venezia Riferimenti •••○ Periodo 1331/1332 – 1333/1335 Stato di Conservazione qSpl Rarità C Nominale 1/2 Grosso o 16 denari piccoli Materiale Ag 780 Diametro 18mm Peso 1,21g Assi 180° Approfondendo alcuni argomenti sulla letteratura per stilare la scheda di catalogazione mi sono annotato alcune domande da condividere con voi: 1) Il primo che indica al R/ il famoso segno tra le vesti inferiori di San Marco come identificativo del Massaro in carica è Papadopoli, supportato anche dalla esistenza di alcuni esemplari senza tale segno (come capita anche nei grossi); tutti gli autori successivi fanno riferimento dichiarato al Papadopoli. Consultando il Cni mi sono accorto che identifica una variante sempre con tale segno ma con solo due pallini precedenti all'anellino come riporto nell'estratto qui di seguito: Sareste così gentili da spiegarmi i riferimenti dell'ultima parte dell'ultima dicitura? E qualcuno, se li possiede, sa dirmi se anche sugli altri Sacri Testi vi sia un richiamo a questa particolarità? 2) Sulla datazione ho preferito non indicare l'intero dogado (come sono solito per i grossi) ma restringere al lasso di tempo compreso tra la decisione del Maggior Consiglio di emettere mezzanini e soldini ("dispose l’emissione del mezzanino e del soldino per sostituirlo [il grosso ndr] nella circolazione nei mercati occidentali. L'intrinseco del mezzanino era inferiore a metà di quello di un grosso per essere in linea con il valore di mercato dell'argento. La sua coniazione iniziò fra il luglio 1331 ed il novembre 1332.) e la sua scomparsa (cito direttamente da Stahl: “Il mezzanino scomparve quasi senza lasciar traccia, non è documentato dopo il 1333, né appare in alcun ripostiglio registrato. Nel 1335 era oramai uscito dalla circolazione, quando il Maggior Consiglio ordinò che i funzionari veneziani ricevessero il “de monetis que current hodie, scilicet de ducatis vel duosinis ( 11 novembre 1335: ASV, MC Spiritus, f. 82v.; AC Philippicus, F.7. )”” A.M. Stahl, La Zecca di Venezia nell’età medievale, Il Veltro Editrice, Roma 2008, pp. 87-90.). E' corretta e condivisibile come datazione? 3) Sulla Rarità riporto quanto indicato da Papadopoli, anche se, parlando con @Arka, sono più propenso, allo stato attuale, che sia una moneta di non semplice reperimento, tutt'altro! Chiudo condividendo le mie scadentissime foto del pezzo, ringraziandoVi anticipatamente per le risposte.3 punti
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Wiesbaden è la seconda città più popolosa del Land Assia in Germania di cui ne è anche il capoluogo ed è nota fin dall'antichità per le sue terme contando ben 26 sorgenti. In epoca romana la città assunse una discreta importanza e nei suoi pressi venne edificato un importante forte militare. Questo breve cappello introduttivo è per inquadrarvi geograficamente e storicamente la zona di provenienza di un paio di monete di recente acquisizione di cui in questi giorni ho avuto modo di ricostruire attentamente il pedigree. Si tratta di un paio di antoniniani di Vittorino che nel 1966-67 il numismatico R. Weiller ebbe modo di rilevare nel mercato acquisendone un lotto di 274 esemplari: tutti di questo usurpatore gallico e tutti provenienti da un tesoro appunto scoperto nei dintorni di Wiesbaden nel 1936-37. Le informazioni riguardanti questo ripostiglio sono molto scarne e Weiller le ha raccolte in un piccolo articolo pubblicato nel numero 7 di Numismatic Chronicle del 1967 grazie anche ad alcune informazioni raccolte dagli studiosi Maria R. Alfoldi e Marcel Thirion. Il deposito, di cui non si ha una lista esaustiva degli imperatori, copriva un periodo che andava dal regno di Postumo a quello di Costantino (259 - 337), constava di diversi chilogrammi di monete e conteneva anche 5 antoniniani di Leliano. Weiller nel suo studio non lo dice, ma data la relativamente elevata presenza di antoniniani di questo raro usurpatore, la presenza di antoniniani di Postumo e di almeno 274 antoniniani di Vittorino appare verosimile, a mio avviso, che il termine di chiusura con Costantino possa essere falsato dal ritrovamento sparso nei pressi del ripostiglio di monete in realtà non facenti parte del deposito che doveva invece essere un classico ripostiglio di antoniniani del III secolo. O ancora, che si trattasse di due distinti ripostigli interrati in zone vicine in epoche distinte salvo poi essere rinvenute assieme e contestualmente immesse nel mercato numismatico. Weiller a tal proposito afferma "no further details are known to me except that the coins were dispersed soon after the discovery, so making a complete description impossible". Dall'analisi di questa sola porzione superstite di antoniniani di Vittorino, Weiller ricava una presenza percentualmente superiore di antoniniani attribuibili alla zecca che Elmer identifica con Colonia (circa 2/3 contro la porzione rimanente attribuibile alla seconda zecca di Trier). Inoltre, all'interno di questo gruppo maggiore lo studioso osserva come vi siano relativamente molti legami di conio e uno stato di conservazione superiore con diversi esemplari apparentemente accantonati senza aver circolato a lungo. Gli esemplari in mio possesso sono quelli catalogati rispettivamente al numero 74 e 132 del report pubblicato da Weiller: D\ IMP C VICTORINVS°P°F°AVG R\ PAX AVG, V|*, ramo di palma 2,70 gr - 20 mm - or. assi 7h cat. n. 74 D\ IMP C VICTORINVS°P°F°AVG R\ INVICTVS AVG, *| 2,60 gr - 18 mm - or. assi 1h cat. n. 132 La ricostruzione del pedigree che sono riuscito a ottenere è la seguente: 1936-37 Wiesbaden hoard - 1966-67 ex R. Weiller (274 antoniniani di Vittorino) - 1968 ex Seaby - 2021 ex Baldwin of St. James auction 56 (from an english gentleman collection) - 2021 ex Den of Antiquity La cosa che rende questi pezzi per me ancor più interessanti, è anche il corredo documentale che li accompagna e che è stato creato dall'ultimo proprietario (il cosiddetto english gentleman citato nell'asta Baldwin): Le monete sono corredate dal caratteristico ticket rotondo tanto caro ai collezionisti d'oltremanica, da una scheda descrittiva in cui sono indicati i dati relativi alla provenienza e alla catalogazione e da una foto-ingrandimento in bianco e nero d'epoca. Tutto questo corredo mi fa pensare a un collezionista molto meticoloso, appassionato e studioso. Per chi volesse approfondire, il breve articolo su questo ripostiglio che ho citato in precedenza, lo potete leggere per intero qui: https://www.jstor.org/stable/42664462?seq=12 punti
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Mio gettone pubblicitario del Crédit Lyonnais da 25 cent di colore blu su fondo bianco Esistono anche francobolli da 25 cent. dello stesso colore su fondo blu e dorato Fondo bianco blu dorato Completano la serie di valori dei gettoni pubblicitari del Crédit Lyonnais quelli con i francobolli da 20 e da 30 cent. Valore 20 Valore 30 apollonia2 punti
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La fattura e lo stile sono del XIX sec. direi attorno al 1850 come probabile produzione! Ciao Borgho2 punti
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Se piu' di frequente fara' a meno di bazzicarlo vuol dire che sara' piu' spesso a scrivere fra di noi? ? Cerco di sdrammatizzare, mi perdoni... Mi pare di essermi spiegato e di averlo fatto senza nessuna vena polemica. Prendo atto che una fetta di utenti ami invece il "sangue" e le situazioni scabrose, forse anche la scoperta dei "colpevoli" e la loro pubblica fustigazione.. Si risolvesse mai qualcosa con questa caccia alle streghe che vediamo spesso sui social... Proporro' magari l'istituzione di un bottone "segnala alla polizia" magari potrebbe avere successo... Comunque il mio rimane un consiglio e il mio punto di vista personale per il conseguimento di un clima piu' disteso e meno inquisitorio, piu' rivolto verso la numismatica e meno verso la ricerca di un possibile illecito da evidenziare e colpevolizzare (stiamo parlando tra l'altro di una moneta molto probabilmente falsa, quindi.. E se invece autentica di una moneta del valore di circa 30 euro..). Non ci sono regolarmenti militareschi da seguire qui, ci mancherebbe. Ma se si pretende la liberta' di poter chiedere quello che si vuole posso ancora dire la mia o devo assistere in silenzio perche' non la penso nello stesso modo e quindi vi infastidisco? Poi in altre sezioni devo leggere le lamentele sul fatto che nessuno mostra le proprie monete...strano, chissa' come mai?2 punti
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Come spesso succede vi sono alcune classificazioni (leggasi CNI) veramente dure a morire anche quando riviste e corrette da importanti studiosi (nella fattispecie Kunz, Tribolati, Caire e Bellesia)... In effetti l'errore nasce con la prima classificazione del Friedlander che nel 1835 assegnò il grosso con s.Abbondio alla repubblica comasca. Questi venne smentito nel 1881 dal Caire che studiò un ripostiglio di oltre 600 monete tutte collocabili fra il 1300 e il 1354 fra le quali si trovava anche un grosso di Como con S.ABONDIVS... la questione doveva essere già risolta e invece, nonostante le successive conclusioni a favore della collocazione fra le emissioni attribuibili ad Azzone, il CNI la attribuì alla repubblica comasca del 1447... Per concludere ... il Bellesia assegna entrambe le monete a Azzone Visconti... e non assegna alcuna emissione alla repubblica comasca del 1447.... Appena potrò aggiungerò le immagini tratte dalla monografia di L.Bellesia. Ciao Mario2 punti
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Francomoneta pubblicitaria del Crédit Lyonnais, la storica banca francese che nel 1900 era la più grande banca del mondo. Mio gettone da 5 cent di colore verde su fondo dorato2 punti
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https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ/videos un aggiornamento del canale YouTube di Quelli del Cordusio con anche l’ultima intervista al dott. Elia Pampanin recente vincitore del Premio Mario Traina per le tesi di numismatica organizzato dall’Accademia Italiana di Studi Numismatici che ci permette di parlare di numismatica e i giovani2 punti
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Mah.... Sarà che non me ne intendo di queste piccoline ma io sulla rarità avrei anche messo una R e non una C....2 punti
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Accolgo l'invito di Cristiano, @Asclepia Altro mio esemplare di 6 Tornesi 1800 Ferdinando IV. Saluti Alberto2 punti
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1887 Regno Unito, Vittoria imperatrice, 6 pence in argento. Tipo col blasone al rovescio.2 punti
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Nel mondo reale funziona esattamente così. Ognuno porta i propri interessi. Non sei capace di farlo? Ti arrangi! Passiamo agli esempi: Insetti: a me piacerebbe prima o poi assaggiare il formaggio coi vermi che in Italia viene fatto in Sardegna e nel Piacentino. Quindi voto a favore. E comunque non è un obbligo mangiarli. Semplicemente si potrà e, molto piú probabilmente, li troveremo in prodotti industriali (ma saranno dichiarati). Acqua nel vino: anche sarà pure indicato in etichetta no? Detto questo mi sembra apra delle possibilità di mercato enormi per i paesi produttori di vino e quindi è giusto farlo prima che arrivino altri paesi extra UE come la California (faccio notare come buona parte dei paesi "cattivoni" che elencavi non produce vino). Resta da capire se vedremo prima lo Champagne analcolico o il prosecco analcolico; il primo che arriva si prende il mercato e per gli altri si farà dura. Nutriscore: l'etichetta nutrizionale è cosa buona e giusta. Il Nutri-score è uno dei candidati e spero non lo scelgano perché ha numerosi difetti. Lo hanno inventato in Francia e non mi si dica che la Francia non ha prodotti alimentari tipici a livello di quelli italiani.2 punti
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1887 Uruguay - Banco italiano dell'Uruguay - 100 pesos2 punti
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A questo indirizzo: http://www.archiviodistatobologna.it/bologna/patrimonio/complessi-archivistici?phrase=serra&core=asboAnagrafe&ricerca=libera#n Ho trovato questo: Archivio del notaio Serra Paolo (1736 - 1783) e lo stile calligrafico confermerebbe le date.1 punto
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....sempre che la stessa casa d'aste ed il conferente non siano la medesima "persona"1 punto
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Ciao Matteo,le foto non aiutano proprio,non sono nitide( e storte?) Detto questo non mi convince quella patina nerastra sul rovescio,(sempre se è veramente quella), tipica dei falsi cinesi da bancarella atti a far confondere l'appassionato ( finta sporcizia per intenderci/una maniera di "antichizzare" la moneta). È solo una mia impressione,tra l'altro con foto non buone aimè. Ti saluto?1 punto
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Purtroppo il peso corretto, preso da solo, vuol dire poco. I falsi più grossolani tendono ad avere il peso sbagliato (spesso sono sottopeso), ma non è sempre vero. Se il falso è in metallo vile e il peso è giusto, sarà probabilmente sbagliato lo spessore. Poi ci sono anche falsi più sofisticati fatti con lo stesso metallo e titolo dell'originale. In questi casi l'analisi dei dettagli, rilievi, bordo, ecc. diventa molto più importante.1 punto
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?Caspita,molto bella Peppe! Mi piace assai la patina formatasi sul D/ Saluti? In contemporanea?1 punto
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Buonasera, la moneta può essere catalogata come Bellesia 1C, grosso Azzone Visconti: particolarità anelletto vicino alla testa di leone al R/. Ottima conservazione e di buon peso!1 punto
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Schede Pitotto di due gettoni del Crédit Lyonnais con francobolli da 5 cent. di colore verde come il precedente ma su fondo diverso. Vi sono anche gettoni con francobolli da 5 cent di colore arancio e rosso su fondi di vario colore (blu, rosso, verde, arancio, dorato, giallo, rosa, vermiglio). apollonia1 punto
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Egypt, Alexandria. Marcus Aurelius, 161-180. Drachm year 5 (164-165), Æ 28.83 g. ? ?V?????? – ?[??W?]???? ??? Laureate bust l., drapery on l. shoulder. Rev. Isis Euploia standing l., holding ears of corn in r. hand and cornucopiae in l.; in l. field, forepart of ship under sail; below which, female reclining r., holding rudder in l. hand; in r. field, stern of ship, below which, bearded figure reclining l., holding reed in r. hand. In r. field, L E. Dattari 3460. Dattari-Savio 3460 and 9254. RPC Online 13809 temp. Exceedingly rare, only four specimens listed in RPC. Attractive brown patina, bold portrait and an interesting reverse type. Good extremely fine From the Dattari collection. NAC100, 1345 illustrazione: Testa di Iside Euploia, vale a dire Iside "della nbuona navigazione". Iside con l’equipaggio di Ra percorre un tragitto notturno negli inferi e su una barca di papiro va in cerca dei pezzi del cadavere di Osiride. Nei Testi delle Piramidi Osiride è legato al “Grande verde”, cioè al Mediterraneo e al mare della Siria. Iside era sempre presente nella barca degli dei che di notte percorreva il mondo degli inferi. La dea era oggetto di culto sia in mare che sulle rive, in particolare era la patrona della navi granarie che portavano i cereali dell’antico Egitto verso i porti di Roma.1 punto
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In una attualità dove "tutto si dà per scontato e tutto spetta per diritto", questo, come tanti altri spunti dovrebbe essere di insegnamento alle generazioni e far riflettere cosa si cela (in questo caso) dietro la semplice parola "SALE". Una storia sconosciuta.1 punto
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Confermo che nel CNI se c'è S.M. vuol dire che la moneta fa parte della collezione di Vittorio Emanuele III. Per quanto riguarda i globetti con la O, posto un esemplare senza i globetti dal mio archivio. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Io ho provveduto ad avvisarli via mail con una dettagliata spiegazione. Mi hanno risposto oggi ringraziando per la segnalazione e dicendo che avrebbero ritirato il lotto.1 punto
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Come annunciato, ecco le mie due obbligazioni - 500 e 2500 lire - Sono titoli di media rarità, anche se sul mercato non è che se trovino molti, in particolare il taglio da 12.500 e quello da 25.000, quest'ultimo personalmente non l'ho mai visto. Hanno tutte un modulo importante - 40 per 25 cm. - le serie vanno dalla lettera A alla D con colorazioni differenti. Queste, come da timbro in alto a sx, sono state emese nel dicembre del 1924 dall'ufficio titoli esteri della Banca d'Italia filiale di Bologna.1 punto
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Posto il primo dei miei 6 Tornesi del 1801, il taglio molto rovinato come del resto tutta la moneta, dal vivo si intravedono segni riconducibili al decoro a treccia. Saluti Alberto1 punto
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Buonasera,oggi ,causa festa patronale,sono riuscito a visitare il museo archeologico nazionale di Vigevano dove è esposta una selezione di cinque corredi della necropoli longobarda di Gambolò . Si tratta di corredi maschili e femminili dell'epoca dell'immigrazione , di non altissimo livello ma comunque molto interessanti.1 punto
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Alain in questa tipologia è difficile capire se buoni o falsi, né ho visti di tutti i tipi, sapere quali buoni e quali no è difficile... non bisogna guardare però il materiale o la lega, erano veramente poveri di argento, e a volte molto molto stretti!1 punto
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Salve Éric e Silvio. Si avevo pensato a uno falso d'epoca, come dici, il metallo é puro rame e il scudo del rovescio molto male coniato; Ma il parere di Silvio non conferma questa ipotesi .1 punto
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Un aggiornamento ulteriore della pagina YouTube di Quelli del Cordusio compresa l’ultima relazione di Vincenzo Castelli, la pagina sta diventando sempre più ampia e rappresentativa .... https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ/videos1 punto
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