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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/08/21 in tutte le aree

  1. Condivido il mio esemplare per far comprendere meglio la differente grandezza nelle lettere in legenda. Un caro saluto a tutti.
    4 punti
  2. Buongiorno amici, per restare sul medesimo ritratto condivido il mio FERDINAN 1797 con caratteri piccoli, rara ma non rara come la sorella con caratteri grandi. Moneta robusta con bei rilievi secondo me. Un caro saluto.
    4 punti
  3. 3 punti
  4. Buongiorno a tutti... Il maestro di prova, Era responsabile del buon andamento di tutti i lavori ed ordinava coniazione delle monete sui tre metalli, in applicazione delle norme emanate della Regia Corte. Aveva il diritto di apporre le sue iniziali sulle monete. Il credenziere maggiore, o della bilancia grande, Campionava e liberava le monete. Il credenziere della sajolla, o della bilancia piccola, Pesava le monete, pezzo per pezzo, durante la coniazione. Il mastro di prova, Eseguiva le prove dell'oro e dell'argento che entrava nella zecca e della bontà del metallo con cui venivano coniate le stesse monete. Apponeva la sua sigla sulle monete. Il mastro di cugno, Lavorava I conii ed i punzoni per le monete e vi apponeva anch'egli la sua sigla. Il comprobatore, Assisteva il mastro di prova nelle sue funzioni. Il guardaprove, Assisteva agli assaggi delle monete coniate e conservava di ogni liberata alcuni pezzi. Il campione, Vigilava sul buon funzionamento delle bilancie e dei pesi delle monete. Il giudice delle differenze, Derimeva eventuali controversie tra il mastro di prova ed il comprobatore. Gli obrieri, Avevano la funzione di ridurre in zagarelle, o lamine, i pezzi quadrangolari di metallo necessario per la coniazione. Gli affilatori, Mediante forbici adatte, riducevano in tondelli le lamine e ne verificavano il peso. I coniatori, Erano gli operai addetti ai lavori di coniazione delle monete. I trafiltori, Erano addetti alle trafile, ossia a quella macchina, composta da due cilindri metallici, che rendeva lisce le lamine (questa macchina entrò in funzione con la coniazione al bilanciere). Ad ogni trafila erano addetti cinque operai. Giuseppe De Sopo, Le monete di Napoli, l'evoluzione della tecnica monetaria e le varianti della zecca napoletana dal 1516 al 1859. Pagine 57 e 58...
    3 punti
  5. Ciao Monica80, Molte monete, anche "storiche", possono avere un valore economico molto inferiore a quanto ci si potrebbe aspettare. Come giustamente detto da Tiberivs, anche monete realmente antiche come alcuni denari romani si possono acquistare a prezzi contenuti. Vale anche il discorso inverso tuttavia, con alcune monetine in alluminio di meno di un secolo fa che raggiungono quotazioni di migliaia di euro. Questi sono i fattori principali che determinano la valutazione economica di una moneta, da considerare (a grandi linee) in quest'ordine: 1) La domanda di mercato - quanto la moneta è richiesta dai collezionisti. 2) La conservazione della moneta - quanto è "bella" o meglio - ben conservata. In Italia usiamo delle valutazioni descrittive, che puoi vedere ad esempio nella tabella in questa discussione https://www.lamoneta.it/topic/164524-stato-di-conservazione-delle-monete/ 3) La rarità della moneta - quanti esemplari sono stati emessi per quella tipologia. Più precisamente, quanti ne restano ancora in circolazione, escludendo quindi quantitativi ritirati, rifusi, tesaurizzati ecc. Puoi consultare la tabella "Rarità" su questa scheda: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/l.php I fattori 2 e 3 sono interallacciati. Ad esempio, può capitare che una moneta sia molto comune in conservazione medio bassa, ma rarissima in alta conservazione, con valutazioni economiche conseguenti. 4) La composizione metallica della moneta - il cosiddetto "titolo" di metallo prezioso all'interno della moneta. In parole povere, se la moneta ha una certa percentuale di oro, argento o altri metalli nobili, si può essere tranquilli sul fatto che quantomeno avrà un valore pari al peso di quel metallo. Per le monete in metallo vile non esiste questa garanzia, e il valore può in teoria scendere fino (quasi) a 0. L'antichità della moneta invece non è un fattore altrettanto importante per la valutazione economica. Comunque, per fortuna, la numismatica non è solo questo. Oltre al valore economico delle monete, i collezionisti assegnano un valore soggettivo e molto personale ai loro tondelli. Un valore che può essere storico, artistico, familiare, individuale. Questo non ha nulla a che vedere con il mercato, ma (a mio avviso) è quantomeno altrettanto importante. Come giustamente scrivi, una moneta che "ha visto la storia" avrà un grande valore a prescindere dalla sua quotazione, proprio perchè è un messaggero dal passato. Mi scuso per il lungo messaggio. Saluti Magus
    3 punti
  6. Ciao, ecco i dati estrapolati per rarità, nome, periodo, zecca e tipo al rovescio. Le monete imperiali recensite sono al momento più di 1.500.000. Tra l’altro il sito di riferimento (il cui nome è cambiato da coinvac.com a coryssa.org) non è più a pagamento ed è una banca dati fenomenale, riportando per ogni imperatore migliaia di immagini (quando esistenti ) delle monete vendute. Ordinando gli elenchi per prezzo di vendita si possono spulciare pezzi da sogno. Ciao, Federico Rarità _monete_imperiali_04_2021.pdf
    3 punti
  7. Io, l'ho già raccontato moltissime volte, ho seguito un percorso opposto: dapprima mi sono affascinato alle monete del passato tramite i parenti (Repubblica Italiana in lire, Regno d'Italia e preunitarie), poi, sempre su consiglio di un parente e scoraggiato dai non facili gradi di conservazione e di autenticità, ho iniziato con le contemporanee (euro). Apprezzo ancora le prime, restandone sempre affascinato, ma le seconde mi tengono vivo l'interesse e la curiosità. C'è molto anche nel contemporaneo Quello che comunque, oltre alla monetazione apprezzata, ci unisce è l'emozione, la "magia" dei primi momenti di collezionismo, che prosegue sempre!
    3 punti
  8. Non sono diversi sono piccoli difetti di conio che piano piano si consuma o si sporca,ad esempio il 7 s'intravede la gambetta in alto che scende. L'1 se lo confronti sono identici ha anche lo stesso puntino alla fine della base,la stella idem. Comunque aspetta sempre altri utenti cosa dicono è meglio sentire più pareri quando si tratta di foto. Per me è buona ma per essere sicuri servirebbe il peso e il diametro e sopratutto la foto del dritto.
    2 punti
  9. Buongiorno a tutti! Condivido la mia mezza piastra 1835/6.
    2 punti
  10. Salve, e grazie a @417sonia per l'esattezza delle info fornite, alle quali c'è ben poco da aggiungere: - lo stemma inglese è in versione "antica", o per meglio dire "semplice", l'essenziale inquartato di Francia e d'Inghilterra al quale il tempo e la storia hanno aggiunto in forme diverse gli stemmi di Scozia, Galles, Irlanda, Hannover; - il motto che gli gira intorno è quello del celebre Ordine della Giarrettiera, in uso da dopo la metà del XIV secolo e così chiamato perché (secondo la leggenda) un re avrebbe aiutato una dama a reindossare una giarrettiera caduta: di conseguenza quelle parole possono essere tradotte in maniera forse meno letterale, ma più "a senso", come un regale ma sonoro vaffa rivolto a coloro che malignavano sul gesto compiuto; - la rosa è purtroppo priva di colori, i quali ci avrebbero aiutato a dire se fosse Tudor o Lancaster: mancando però evidenti riferimenti a una di queste due famiglie, ritengo quindi che potrebbe essere la doppia rosa Tudor-Lancaster (rossa all'esterno, bianca all'interno) in uso dalla fine del XV secolo; - il bravo @Magus mi ha preceduto di pochissimo!, stavo per notare anch'io che la seconda parte della legenda attorno alla rosa è quella da lui identificata: aggiungo che il riferimento è a un Guglielmo, nome usato da (se non erro) quattro regnanti inglesi. Escluderei che l'oggetto sia stato emesso da Guglielmo III e Gugliemo IV, vissuti fra XVII e XIX secolo, soprattutto perché usarono stemmi resi complicati dall'aggiunta delle proprie figure araldiche dinastiche; restano Guglielmo I e Gugliemo II, a loro volta da escludere come emittenti perché vissero nell'XI secolo, ma... - ...ma nulla impedisce di pensare che l'oggetto sia stato realizzato per ricordare uno di questi ultimi due, il che spiegherebbe la presenza dello stemma "antico" d'Inghilterra sopra evidenziato; - chi, quando, perché e per quale scopo abbia fatto produrre quest'oggetto, ahinoi, è un altro discorso; - forse un aiuto può venire dalla parola che precede GWIHELMVS, magari pulendo con delicatezza l'oggetto la si riesce a leggere meglio: non so perché, ma mi viene da pensare a una parola in gaelico, probabilmente suggestionato dal GW con cui inizia la seconda.
    2 punti
  11. Vi ringrazio, nessun sotterfugio, desideravo sapere cosa era poichè non mi piace parlare di cose di cui non so nulla e, al contempo, mi piace imparare. Spero di non aver contravvenuto alle regole, avevo richiesto un aiuto sia per la definizione dell'oggetto che per una indicazione di valore (io ho fatto una banale stima del peso e del materiale), in caso contrario vi porgo le mie scuse più sincere. Vi ringrazio molto per l'attenzione e il tempo che mi avete dedicati.
    2 punti
  12. Guardate che di regali di case dolciarie è piena la sezione identificazioni. E non credo che li vorreste... ? Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  13. É uscito il nuovo numero della RSN sul quale sono onorato di avere un contributo Saluti Alain
    1 punto
  14. Mito di Ciane e Anapo I fiumi Ciane e Anapo sono legati da una leggenda che si ricollega al mito di Persefone e del suo rapimento ad opera di Ade. Persefone, figlia di Zeus e di Demetra, dea della vegetazione e dell'agricoltura, era intenta a cogliere fiori insieme ad alcune ninfe presso le rive del lago Pergusa (vicino ad Enna). Improvvisamente, dal suo regno sotterraneo sbucò fuori Ade, innamorato della fanciulla, che per non perdere tempo in corteggiamenti e soprattutto per evitare di chiedere la mano di Persefone al fratello Zeus, decise di rapirla. Fu la ninfa Ciane a reagire al rapimento aggrappandosi al cocchio di Ade nel tentativo disperato di trattenerlo. Il Dio incollerito, la percosse col suo scettro trasformandola in una doppia sorgente dalle acque color turchino (cyanos in Greco vuol dire appunto turchino). Il giovane Anapo, innamorato della ninfa Ciane, vistosi liquefare la fidanzata, si fece mutare anch'egli nel fiume che ancor oggi, al termine del suo percorso, si unisce nelle acque al Ciane per versarsi nel Porto Grande. Una seconda versione del mito riporta che Cianippo aveva fatto dei sacrifici a tutti gli dei eccetto che a Bacco, e questo dio, per punirlo, lo fece ubriacare in maniera tale che violentò la figlia Ciane. Ma la figlia durante il rapporto riuscì a prendergli un anello e lo consegnò alla nutrice per fargli comprendere, il giorno dopo, su chi aveva abusato. Il destino volle che dopo poco scoppiò un'epidemia di peste e, consultato l'oracolo, questi affermò che l'unico modo per placarlo era il sacrificio dell'uomo più cattivo della città. Ciane quindi afferrò per i capelli il padre e lo uccise con un pugnale per poi suicidarsi essa stessa. Questo sacrificio si compì nel luogo della fonte Ciane. Così Proserpina, commossa, raccolse le lacrime della giovane Ciane e creò la fonte. Da https://it.wikipedia.org/wiki/Miti_e_leggende_di_Siracusa apollonia
    1 punto
  15. Ciao e complimenti per la rapida soluzione di un rebus per me molto impegnativo. apollonia
    1 punto
  16. Salve Si tratta di un quattrino del Ducato di Milano da quel poco che vedo del dritto propenderei per Carlo VI d'Asburgo (Carlo III per Milano) quindi primi XVIII secolo, la data si trova sotto il busto al dritto e solitamente è il 1707 ma esistono anche esemplari coniati negli anni 1725-26-27-28 e 1736 con alcune differenze iconografiche e di legenda oltre che degli esemplari R5 riportanti il millesimo 1701. Tuttavia con questo stesso rovescio può essere anche un quattrino, senza data , del suo predecessore Carlo II (1675-1700) o di Filippo V pretendente insieme a Carlo VI d' Asburgo al trono di Spagna e quindi al Ducato di Milano, alla morte di Carlo II, durante la Guerra di Successione Spagnola. Al rovescio le lettere MLNI DUX sono l'abbreviazione per "Mediolani dux" ovvero Duca di Milano. Piccola curiosità storica: Il Ducato di Milano era fino alla morte di Carlo II nel 1700 sotto il controllo politico della corona spagnola quindi il Re di Spagna era al contempo Duca di Milano. I pretendenti alla corona spagnola alla morte di Carlo II erano il filo francese Filippo V e l'imperatore Carlo VI d'Asburgo e negli anni della guerra (1701-1714) furono coniati per Milano sia quattrini a nome di Filippo V sia di Carlo VI. Nei quattrini di Carlo VI nella legenda troviamo "Rex Hisp" proprio perchè rivendicava il suo diritto al trono di Spagna e sul Ducato di Milano nella guerra in corso. A fine guerra tuttavia Carlo VI non otterrà mai il trono spagnolo che andrà invece a Filippo V ma per compenso i possedimenti spagnoli in Italia tra cui appunto il Ducato di Milano passeranno a Carlo VI segnando il passaggio per questo territorio dalla "dominazione" spagnola a quella austriaca.
    1 punto
  17. la dramma spero che non si trasformi in un dramma.....
    1 punto
  18. Ultimamente mi sto un pò divertendo a fare foto alle monete che possiedo, tipo quella dell'immagine del mio profilo di cui vado molto fiero Vi posso garantire che usando la luce in maniera opportuna si possono fare delle cose mirabolanti con le monete.. si possono far apparire o scomparire dettagli o rilievi, si può far sì che la stessa moneta appaia come due monete diverse in due foto e così via.. Per concludere circa la falsità di una moneta da una moneta, gli indizi devono essere macroscopici per avere una risposta conclusiva. Qui i dettagli sono microscopici e possono tranquillamente rientrare nei giochi di luce. Saluti!
    1 punto
  19. Buondì, chi saprebbe darmi una mano ad identificare e datare questo bottone di diametro 2,2 cm, con fascio littorio e berretto frigio, simile a bottoni rivoluzionari francesi, ma con scritta "Rigenerazione Italiana". Ho cercato dappertutto ma non trovo riscontro alcuno. Sul retro nulla di significativo. Il materiale non saprei dirvi. Vi ringrazio anticipatamente
    1 punto
  20. Buongiorno, tardoimperiale low cost acquistata per studio. Diametro 19 mm, peso 3 g. La sua particolarità è il ritratto che rimanda alla mente il mondo di Braccio di Ferro: è Poldo Sbaffini o “Alice the Goon”? VS. Le legenda hanno caratteri compatibile per il periodo così come i dettagli. 1) Chi è? Ci aiuta la legenda: CONSTANTINVS IVN NOB C ovvero Costantino II ritratto verso sinistra, laureato drappeggiato e corazzato. 2) Che rovescio? CAESARVM NOSTRORVM, VOT dot X su tre linee 3) Zecca? Si distingue, a moneta in mano, BVI. Davanti c’è un po’ di spazio: con il diritto a sinistra la possibilità più forte è (TS)BVI ed in effetti ad aguzzare la vista sembra di scorgere la T , seppur molto evanescente. Quindi RIC VII Thessalonica 128; Sear 17196, rated C 3. Ed ora la domanda. Come si spiega quel ritratto? Mi son dato alcune risposte, senza troppe convinzioni in merito: 1) Moneta imitativa (ma strano di così buona qualità con un ritratto così abnorme) 2) Conio rovinato di diritto (?) 3) Diritto rovinato da un colpo fortuito (ci starebbe che un colpo abbia scavato una specie di solco ma la mascella è rigonfia e rotondeggiante, mentre il naso ricorda quelli dell’Arcimboldo!) 4) Varie ed eventuali Segnalo che la moneta è sicuramente coniata e non fusa (copia). Buona giornata Illyricum
    1 punto
  21. E' il lato "negativo" di questa scelta...:) Ma un pezzettino alla volta per gli acquisti e il resto del tempo si studia!!
    1 punto
  22. 1982 Francia - 10 franchi 100° Anniversario della morte di Leon Gambetta (politico)
    1 punto
  23. Libro che lessi molti anni fa, ma come dimostri tu vanno letti, riletti e ancora riletti. Grazie!
    1 punto
  24. Buongiorno, Sia la moneta da 5 dollari: https://en.numista.com/catalogue/pieces18681.html che quella da 10: https://en.numista.com/catalogue/pieces23124.html sono monete d'oro statunitensi di inizio '900. Come giustamente detto, la testa dell'indiano sulla moneta da 10 dollari è diversa da quella sull'oggetto postato, che invece assomiglia di più a quella sulla moneta da 5 dollari. Tuttavia non si tratta di un errore di conio. Purtroppo l'oggetto postato non è una moneta originale, bensì un oggetto di fantasia, forse inteso come souvenir. Infatti non compare la data, i dettagli dei disegni su entrambe le facce non corrispondono alle monete autentiche e il colore del metallo non è conforme all'oro. Sotto si possono vedere le differenze con una moneta originale. Una probabile differenza aggiuntiva potrebbe essere il peso. Le monete originali da 5 e 10 dollari pesano circa 8.359 g e 16.718 g. Ecco alcune riproduzioni simili trovate su numista: https://en.numista.com/catalogue/exonumia188082.html https://en.numista.com/catalogue/exonumia56961.html https://en.numista.com/catalogue/exonumia214602.html saluti Magus
    1 punto
  25. Appena ricevuto : Bollettino di Numismatica - Materiali 59 Collezione di Vittorio Emanuele III La zecca di Casale Monferrato (1494-1533) Roma 2021
    1 punto
  26. Sempre il top nelle spiegazioni....è un piacere leggerti
    1 punto
  27. Ancora un grazie a chi ha voluto dire la sua in questa discussione, ogni vostro consiglio mi è stato utile per capire che ne so ancora troppo poco per sapere con certezza quale possa essere il mio campo d'interesse principale. Ho quindi deciso di continuare a studiare su qualche libro prima di iniziare ad acquistare monete (spero di riuscire a resistere alla tentazione...) ed ho appena preso online il libro Tipologia delle Monete della Repubblica di Roma consigliatomi da @Agricola, che anche leggendo in giro sul forum sembrerebbe essere ottimo per capire di più le raffigurazioni dei denari repubblicani. Quando avrò preso una decisione su come iniziare la collezione vi farò sapere! Grazie ancora. Francesco.
    1 punto
  28. @Monica80 vedrai che con il tempo troverai il pezzo buono.... Posta pure le foto che poi ci pensiamo noi......poi vedrai che le cose ti sembreranno più semplici .
    1 punto
  29. Tutto molto bello, tutto molto interessante, ma soprattuttto molto efficace, come divulgare la numismatica anche in un momento storico dove i rapporti interpersonali sono oramai ridotti all'osso. Bravi.
    1 punto
  30. Leggendo il libro del Turbolo intitolato Discorso sopra le monete del Regno di Napoli, stampato nel 1629, a p. 45 mi sono imbattuto in questo elenco del personale della Zecca che a me pare un organigramma: dal maestro di zecca al coniatore. Se devo essere sincero alcune figure mi sono completamente sconosciute.
    1 punto
  31. Magari la marca te la dico in privato così non diffondiamo troppo la voce! ?
    1 punto
  32. Sono mie supposizioni, Riccardo. Veloce controllo ad un altro Grano del 1798 di stesso conio del dritto, ha la stessa mancanza nella parte superiore della lettera R e stesso difetto al bordo sopra la D
    1 punto
  33. Buonasera a tutti, lasciamo da parte le rigature destrorse e sinistrorse nei sottocorona. Vi presento il rinnovato ( per conservazione) Grano Cavalli 12 1798 Sappiate che la pulizia di terzo grado....... Non è stata opera mia, ma di un autentico " macellaio" ... Senza offesa per la categoria. Spero che con il tempo si attenui quel rossore del rame nudo.
    1 punto
  34. Mi scuso per il ritardo nella risposta, ma sussistono i miei limiti di login al forum solo davanti ad un pc. E' necessaria questa premessa perchè non vorrei passare come un utente che posta i suoi acquisti per "bearsi": assicuro invece che da parte mia c'è sempre voglia di approfondire e aumentare la conoscenza della materia. Quindi tengo a ribadire il mio grazie nei Vostri confronti per il tempo che mi dedicate. Sulla conservazione sono pienamente d'accordo con i Vs. pareri, ritenendo che, almeno per la monetazione Venezia, la casa d'aste mi sembrerebbe solita essere molto severa per la classificazione di conservazione (non so se il giudizio sia da estendere per altre monetazioni). E' una moneta lavata, lo sapevo fin dalla prima offerta, ma visti i bei rilievi e, soprattutto, la rarità mi sarebbe sembrato un peccato non provare a portarla a casa (cosa che mi è riuscita) e, per di più, ad un prezzo pari ad un grosso C con una conservazione simile o leggermente poco più alta. Sulla "sproporzione" della mano benedicente temo di essermi male espresso io (e me ne scuso): non era un segnalare una particolarità esagerata specifica di questa moneta, ma un apprezzamento generale (che ho riscontrato anche in altri grossi di altri dogadi) su questa abilità incisoria (considerando il poco diametro della moneta) nel far risaltare questa caratteristica che è propria del Cristo Pantocratore proprio per il riconoscimento immediato della figura. E' uno dei primi dettagli che osservo quando vedo un grosso, anche per determinarne la conservazione o, a volte, la debolezza del conio oppure anche la "semplificazione" nel disegno. Per quel che riguarda la rarità era una riflessione anche considerando altri grossi di dogadi classificati come Rari: duelli di Andrea Dandolo sono sempre Rari ma, rispetto a quelli di Francesco, almeno per le (forse poche) aste che ho visualizzato quest'anno sono numericamente molto inferiori a quelli di Francesco. Forse ho visto qualche Bartolomeo Gradenigo, ma non tanti di più e sicuramente non nel numero dei Francesco Dandolo. Forse la mia è una osservazione superficiale, per carità. Sui Pietro Gradenigo e, molto più, i Giovanni Soranzo siamo oltre il Comune ... Forse, se avessi tanto tempo (che ahimè adesso non ho) sarebbe interessante verificarne per segno di massaro l'effettivo grado di rarità. Vi ringrazio ancora per le Vs. gentili risposte e l'attenzione
    1 punto
  35. Sono titoli dell'Impero Austro-Ungarico passati in forma transitoria, dopo la Prima Guerra Mondiale, in carico alla Direzione Generale del Debito Pubblico del Regno d'Italia. Partiamo dal primo - Terzo Prestito di Guerra Austriaco, obbligazione al portatore da 200 Corone, interessi al 5 e mezzo %. I tagli emessi per questa tipologia di obbligazioni sono da 100, 200, 1000, 2000 e 10.000 Corone. Valore in base alla conservazione, direi una decina di euro. L'altro dovrebbe essere (uso il condizionale e dopo ti spiego il perché) Sesto Prestito di Guerra Austriaco, obbligazione al portatore da 10.000 Corone, interessi al 5 e mezzo %. I tagli emessi per questa tipologia di obbligazioni sono da 100, 200, 1000 e 20.000 Corone. Come puoi notare non ho riportato il taglio da 10.000 Corone, il motivo? Il mio catalogo non lo riporta. Suppongo pertanto che nel momento della sua redazione fosse sconosciuto anche all'autore Valore in base alla conservazione - prendo come riferimento il taglio più alto - direi una trentina di euro. Se mi autorizzi, vorrei girare le immagini ad Alex Witula, l'autore del catalogo, per aver una conferma da lui. Un'ultima cosa, questi titoli si distinguono per la presenza di vari timbri e marche da bollo che venivano apposti sui certificati del Debito Pubblico Austriaco. Quelli sui tuoi, sono dell'Ufficio del Registro con l'indicazione della città e data di emissione. Alcuni di questi timbri sono di assoluta rarità, come per esempio la marca da bollo da due Corone annullata con il timbro "Delegazione del Governo" . Saluti. @petronius arbiter cosa ne pensi?
    1 punto
  36. Buona giornata Apparentemente un incongruo ritrovamento; un piombino inglese in quel del trentino. Dalle immagini non mi sembra un manufatto "molto datato", ma recente. Nella prima immagine si vede la rosa dei Tudor (rossa) che potrebbe fare il paio con la dinastia Tudor, rappresentata dallo stemma che segue; mi pare difficile che rappresenti la rosa dei Lancaster (bianca). Mi spiace ma non riesco a sciogliere la scritta che ci gira intorno. Nella seconda lo stemma reale inglese con, in torno, il motto "Honi soit qui mal y pense" (sia maledetto chi pensa male). Lascio agli esperti di araldica il compito di darti maggiori informazioni. saluti luciano
    1 punto
  37. La moneta è buona. A me quelle cerchiate in rosso e blu sembrano normali tracce delle concrezioni precedenti la pulizia, mentre quella in verde una piccola sfogliatura dell'argento.
    1 punto
  38. Sigillo romano che raffigura le teste di Constantius I e Galerius a confronto (Obolos Web Auction 8). Roman Imperial & Provincial Constantius I with Galerius, 293-305. Seal (Lead, 13 mm, 2.56 g). Blank. Rev. CAES Confronted laureate heads of Constantius I and Galerius. Very rare; a particularly well preserved example of great style and importance. Extremely fine. Starting price: 100 CHF - Result: 280 CHF
    1 punto
  39. Buonasera amici...condivido questa che è una monetina più rara di quel che si crede, monetazione per amanti del rame, 4 quattrini 1798, cifre allineate, meno rara della cugina con cifre sfalsate ma ad avercene, si vede poco...ci ho messo un bel pò ma ho migliorato la conservazione di quella che avevo in collezione...eccola...rigatura della corona da sinistra a destra ancora visibile, nel tipo con cifre sfalsate la rigatura è posta da destra a sinistra.
    1 punto
  40. 1882 Regno Unito, Vittoria regina, 1 penny in bronzo, secondo ritratto.
    1 punto
  41. Pienamente condivisibile @Arka e se mi permetti aggiungerei che la tua affermazione implica il piacere di studiare la Storia che è una Grande Maestra. Nel caso specifico del 5 Soldi Vitt.Amedeo III° postato da @Litra68 è interessante soffermarsi sulla Legenda del Rovescio, in quanto piuttosto controversa e di difficile interpretazione. Come riportato nel post precedente, le monete da 5 Soldi ( ma non solo queste ), furono battute a un quarto d'intrinseco e per avere un aggio/guadagno con la finalità di finanziare la guerra contro la Francia rivoluzionaria. La legenda del Rovescio S.(ANCTVS) MAURITIUS. PAT. (RONVS) TOT. (IVS) DIT. (CIONIS) si presta a molte interpretazioni e può essere tradotta come: San Maurizio patrono dell'autorità totale (ossia dell'assolutismo) oppure: San Maurizio patrono di tutto il dominio (ossia di "tutto il regno"). Quando furono battute queste monete, Vittorio Amedeo III era strenuamente impegnato a combattere la vicina Repubblica Francese che aveva decapitato il Re e la Regina, in stretti rapporti di parentela con il Re Sabaudo, e posto fine all'assolutismo monarchico, del quale era un fiero difensore. Potrebbe pertanto trattarsi di un'invocazione a San Maurizio ( più o meno velata ) perché ritorni a trionfare la monarchia per grazia divina contro i principi della uguaglianza e della libertà portati dalla rivoluzione francese. ( per approfondire: Traina M. “ Il linguaggio delle monete ( pagg 443-444)” - Editoriale Olimpia 2006 Posto un 5 Soldi della mia collezione.
    1 punto
  42. Tra l’altro i criteri per concedere o negare l’esportazione non sono sempre chiari da quel che ho capito e dipendono anche dalla sovraintendenza a cui ti rivolgi o dal funzionario che trovi. Insomma tutto per disincentivare il collezionismo e favorire l’esportazione illecita ....
    1 punto
  43. Ecco, io sono da sempre in questa fase. Amo non tanto la numismatica, quanto invece la storia di Roma repubblicana: quindi metto le mani su tutto ciò che trovo "interessante" per il suo collegamento a un fatto, un'epoca o un personaggio storico. Non disdegno di comprare monete usuratissime, i cosiddetti "rottami": non saranno belle da vedere, non avranno valore in caso di rivendita, ma certamente hanno vissuto molto di più di quella "quasi fior di conio", hanno combattuto battaglie, pagato oratori, soggiornato in stamberghe ... Io ti consiglierei di cominciare con un bel denario anonimo, costa poco e ha un altissimo valore simbolico. Poi, come ti hanno detto, leggi molto e acquista ciò che ti incuriosisce
    1 punto
  44. Iniziare una collezione partendo dalle monete romane non è certo semplice, come già detto il periodo è molto vasto e solitamente ognuno sceglie per tematiche soprattutto, che possono essere per tipo di monete, per esempio sesterzi, denari repubblicani, o imperiali, con raffigurazioni architettoniche, o animalesche, o anche olimpiche e perchè no... se uno ha tanti soldi potrebbe collezionare solo aurei o tutto quanto insieme.
    1 punto
  45. Moneta libere di volare!
    1 punto
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