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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/03/21 in tutte le aree
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Buongiorno! In attesa di riprendere la collezione a 360° posto come "Napoletana del giorno" questa: Piastra da120 Grana 1825 Francesco I11 punti
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Buongiorno Cristiano @Asclepia e buongiorno a Tutta la Sezione. Travolto dal lavoro riesco soltanto adesso, approfittando del Ponte Pasquale, ad aggiungere il mio esemplare di 3 Grana del 1810 di Murat con le stelline. Spero ti possa essere d'aiuto anche se diverso da quelle finora postate perché seconda serie. Saluti, Sergio.6 punti
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Ritorniamo a far vedere le più belle delle nostre Collezioni. Ferdinando IV, Carlino 1798 Millesimo Comune. Auguro a tutti una serena Pasqua. Rocco.4 punti
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Partecipo all' interessante discussione di @Asclepia postando il mio Grana 3 - I° Tipo - che probabilmente è un modello "base". Saluti a Tutti, Beppe4 punti
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Filippo IV - Grano 1637 - Stemma a lati curvi con contromarca. Qualcuno sa dirmi qualcosa di questa contromarca?3 punti
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Da notare un particolare interessante; la combinazione T, chicco, E, è presente nella contromarca di questo bronzo di metaponto Negrini 2018, n.147 gr.4,103 punti
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Ciao Sergio e grazie di aver condiviso questa rarità oltretutto anche davvero ben conservata, senza farci ingannare dalle debolezze e dalle schiacciature consuete, questo è un gran tondello, spero di poterlo aggiungere presto anch'io alla mia schiera di rami, ma dico la verità da quando sono concentrato su Murat ormai 3 anni e più, non ne ho visti passare di 3 grana secondo tipo con stelle... Rispondo al tuo con stelle con il mio con asterischi...moneta quella con i due asterischi di cui si sottovaluta la rarità, giudicata NC nel Magliocca è invece almeno rara...in legenda i rombi anzichè i punti, si vedono bene nella legenda del rovescio. Da notare anche come i rami siano completamente diversi. Saluti.3 punti
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Ciao! Ce ne sono altre di monete che rappresentano iconograficamente la palma? La domanda è si, anche se poche ..... tolte ovviamente le palme presenti nei differenti nominali delle "Giustine", però io non ne ho! Ricordo però il "Leone per il Levante" (con i relativi sottomultipli), moneta coniata la prima volta dal Doge Francesco Morosini (1688-1694) e - come da denominazione - creato esplicitamente per il commercio con il levante; fu chiamato anche "Tallero per il levante" ed anche Leone aggiungendo il nome del Doge. Di seguito quello coniato sotto il Doge Silvestro Valier (1694-1700) da una passata asta Ranieri Qui mi fermo, perché non vorrei inquinare la discussione se questa doveva intendersi esclusivamente per le monete possedute .... saluti luciano3 punti
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Buona sera a tutti, mi rifaccio vivo soprattutto per augurare, anche in questi tempi difficili, una Buona Pasqua a tutta la Sezione. Leggendo alcuni interventi di cui appena sopra vorrei anche lasciarVi una riflessione, un appunto su cui ragione: fino a qualche te fa che se ne è discusso...e poi inseriti nel mio volume a pag. 260 con la denominazione di "Emissioni di Fortuna", queste coniazioni Repubblicane, un pò al di fuori dagli standard che l'occhio era abituato a riconoscere, erano definite a "Prescindere" e.. a prima vista liquidate anche nei commenti come Falsi d'Epoca punto, .... ma se come mi era già capitato di osservare in passato e ancora adesso notiamo che alcuni di questi mostrano chiaramente segni di altra moneta .... sono sempre da definire Falsi ?2 punti
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Ciao, Quest’Artemide ci assomiglia molto ma allora sarebbe piuttosto Abido, in Troade, la città del mito di Ero e Leandro. E con il cervo al suo fianco, deve essere Traiano al dritto: https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/3/15542 punti
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Ottimo @skubydu, con questa contromarca , si da per certo che una alleanza con Temesa, in un momento storico per Crotone, sia realistica.2 punti
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Buon pomeriggio. Di solito le contromarche presentano “contorni” molto più definiti intorno all’area della punzonatura, che in questo caso non vedo. Ipotizzo, al contrario, una ribattuta su altra moneta; ma al momento non saprei dire cosa esattamente. Vi risultano contromarche per questo periodo?2 punti
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Messico, 20 pesos 1981 al rovescio : Cultura maya : giocatore di palla Nella versione più diffusa di questo sport i giocatori dovevano colpire la palla con le anche, altre varianti permettevano l'uso degli avambracci o addirittura l'impiego di racchette o bastoni. La palla era fatta di solida gomma e arrivava a pesare anche oltre 4 chilogrammi. I cerchi in pietra sui muri laterali, nei quali la palla doveva essere fatta passare, furono aggiunti al gioco successivamente , solo in epoca tarda. (wikipedia)2 punti
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Non sono un esperto, ma non credo proprio sia di Ravenna. Come detto da Ranbel, la leggenda lascia pochi dubbi sulla provenienza: D/ ° •PP •S •QVI__ RIACVS° San Ciriaco, mitrato, con barba e nimbo, di fronte in piedi, benedicente e con pastorale. R/ +*DE ANCONA* croce patente entro il cerchio. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-REPUAN/3 Il diametro corrisponde, il peso dovrebbe essere sui 2 grammi circa. saluti2 punti
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Domanda difficilissima...la scelta del periodo storico è basilare anche se non risolutiva. Io ho iniziato con la monetazione dell’impero, ma poi ho visto che tutto quello che leggevo riguardava la nascita di Roma come potenza e la storia della Repubblica. Allora ho iniziato a collezionare denari repubblicani un po’ a casaccio, e mi rendevo conto che non avevo un filo conduttore. Poi mi sono rilassato e ho iniziato a godermi questo hobby, facendo delle esclusioni, decidendo di non dedicarmi a settori noiosi, troppo difficili o troppo costosi: ho escluso quindi i denari del II sec aC con simboli e lettere e le emissioni ripetitive dioscuri/biga (onestamente un po’ noiosi), i bronzi familiari (difficili), gli aurei (costosi) i fusi (difficili e costosi). Mi dedico alle romano-campane e a varie categorie di denari (es. gens Iulia, temi bellici, e altri). Un consiglio: la cosa migliore per guidare gli interessi e le scelte è qualche buon libro, sia testi numismatici che romanzi storici. Per la repubblica (ma non solo) suggerisco di iniziare con F. Catalli, “La monetazione romano repubblicana”, per i romanzi qualunque cosa di Coleen Mc Cullough e Santiago Posteguillo2 punti
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Haiti, 0,05 gourdes 1981 FAO al dritto : Jean-Claude Duvalier2 punti
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Hai fatto bene, non sono i 5 euro che ti cambiano la vita. La numismatica è una passione, personalmente stimo di più chi va a comprare la moneta che gli piace di chi si chiede ossessivamente se sia un buon investimento.2 punti
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Salve a tutti,avendo avuto molto tempo libera tra lockdown e vari stop, ho dato uno sguardo in rete per cercare più informazioni sulla mia piccola collezione! Ebbene,questo esemplare di pierreale Giovanni d'aragona è tra i più interessanti, credevo con sicurezza di averla identificata da tempo,ma invece dopo ricerche ho molti dubbi!! Il particolare che mi rende incapace di identificare con certezza la moneta è il fatto che nella mia subito dopo la scritta "PATRIA" (LATO SCUDO ARAGONESE) sono presenti 4 globletti, cosa che no ho riscontrato in nessuna delle varianti trovate in rete!! Il suo peso è 2,6 g. Grazie per le eventuali informazioni che riceverò!1 punto
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I venditori possono proporre il prezzo che vogliono, bisogna vedere se poi la vendono, non si tratta di essere polli o meno, stiamo parlando di una moneta tra le più comuni dell'intero periodo borbonico, in questa determinata conservazione è una moneta dal valore che può oscillare tra i 30 e i 40 euro massimo , poi ci sono delle eccezioni come ha evidenziato FS1991 che non trovando molta disponibilità nella città dove risiede e allora l'ha pagata di più,ma ciò non vuol dire che sia quello il suo valore... A me non interessa se qualcuno vuole pagare di più, ma non penso sia giusto far passare il pensiero che poi la moneta abbia quel valore, tutto qui...1 punto
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Caro Pietro, che piacere rileggerti... Concordo su ciò che scrivi, una ribattitura su questo tipo di conio e la prova che non si tratta di falsi d'epoca...1 punto
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Signori qua non si sta discutendo dei 20 euro in più perché ognuno con i suoi soldi può pagare quanto vuole una moneta,qua sta passando il messaggio che la moneta in questione è in conservazione BB quando secondo il mio parere e in MB+ e nostro dovere che abbiamo un po più di esperienza in questa monetazione correggere per fare in modo che nuovi collezionisti o vecchi che si avvicinano per la prima volta a questa monetazione di non strapagare le monete scusate per il mio intervento. Buona Pasqua1 punto
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È probabile che le ribattiture siano più di una, vedo tracce del tosone sia sullo stemma della repubblica al dritto che sui rami legati di grano e olivo al rovescio...1 punto
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@apollonia Smuovere le acque spesso consente a chi arriva dopo di vedere meglio. Non è una cosa da poco, anzi. Buona serata da Stilicho1 punto
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E allora hai fatto bene a prenderla. Quello che conta, infatti, e' che piaccia a te (e comunque, oggettivamente, e' una bella moneta, dai). Stilicho1 punto
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@Jack98 Innanzo tutto devo dire che le tue monete mi piacciono molto. Volevo solo fare qualche precisazione sulla descrizione. In quella di Filippo l'Arabo, la Pax regge un ramo d'olivo con la mano destra sollevata ed uno scettro di traverso con la mano sinistra (e non caduceo-cornucopia). In quella di Iulia Mamaea la Felicitas regge con la mano destra un caduceo e tiene il gomito sinistro appoggiato su una colonna (non vedo la cornucopia). Ciao da Stilicho1 punto
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Tonga, 10 seniti 1981 al rovecio, leggenda : Produzione alimentare e casco di banane1 punto
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A conferma dell'esistenza della tipologia, regge il confronto, con il bronzetto Rutter 2204, postato da @VALTERI, sul dritto a destra del tripode, tracce della lettera coppa.1 punto
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Buongiorno mi permetto di esprimere un mio pensiero.. io non l avrei presa neanche a 35€.. considerando anche la spedizione da pagare che incide molto su una moneta di bassa conservazione come questa.. Tempo fa una piastra di conservazione simile la presi a 20€ da commerciante comunque è capitato a tutti pagare oltre il reale valore di mercato quindi non preoccuparti e se hai bisogno di consigli qui sul forum ci sono tante persone che possono aiutarti ?1 punto
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Al centro mi sembra di vedere come una statua/simulacro di una dea a braccia aperte e con il capo velato. Al lato destro, animali tipo cervi. Ciao da Stilicho1 punto
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Colombia 5 pesos che commemorano la sarta e spia rivoluzionaria Policarpa Salavarrieta detta La Pola nata a Guaduas il 16 gennaio 1795 e morta giustiziata dai lealisti al re spagnolo il 14 novembre 1814 a Bogotà. fonte: Wikipedia1 punto
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Innanzitutto grazie a chi ha voluto intervenire, come immaginavo l'approccio a questo tipo di collezione è molto personale e soggettivo. Il mio timore è proprio quello di farmi prendere dalla smania di cominciare ad acquistare monete antiche, ritrovandomi magari fra qualche mese/anno con una collezione poco logica. Mi hanno sempre affascinato le monete con alle spalle una storia in particolare, quindi probabilmente potrei iniziare a dedicarmi a quelle monete emesse per celebrare determinati eventi. Un'altra idea che mi era passata per la testa era quella di cominciare un lungo percorso per arrivare nel lungo periodo ad avere almeno un denario con il ritratto di ogni imperatore romano... ma non so se sia un obiettivo realizzabile. Una cosa è certa, dovrò sicuramente continuare a studiare per comprendere meglio questo affascinante mondo!1 punto
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Ciao @Josh81, qualche esempio: 16 aprile 1647: Lardo et insogna con finucchi grana 15 et 8 cavalli il rotolo; Presotta grana 14 et cavalli 8 il rotolo; Addì 8 giugno 1647: Cerase tostole denari 12 il rotolo; Mela gentile di Fuori grotte et d'ogni altra parte denari 9 a rotolo. Un bue nel 1647 valeva 36 ducati Il vino bianco 17 ed 1/3 ducati 2 botti Testo di riferimento: Nunzio Federico Faraglia :Storia dei prezzi in Napoli dal 1131 al 1860. Saluti Eliodoro1 punto
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La successione a Carlo V fu "burrascosa". Non bastarono tre atti a chiarire la successione, i territori del Tirolo della contea furono affidati a Ferdinando solo nel 1522.1 punto
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Le misure covid mi pare non siano più valide e il postino è tornato a "suonare due volte", come prima della pandemia1 punto
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Buongiorno! Non è una napoletana, ma son nove. "Nove nove cavalli" scusate la cacofonia, da leggere non sarà carino ma da vedere credo di si! Ci sono anche tre rarità, il 1804, il conio ibrido e il torre senza merli . Saluti amici e buona giornata ancora!1 punto
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Ciao a tutti, da poco arrivato, vi posto il quattrino di Ludovico I con la particolarità di presentare la sigla P crucigera indicante un mastro di zecca ad oggi non conosciuto. Le varianti del quattrino, ad oggi censite, sono tre: senza sigla catalogato al n. 98a del Giuliani /Fabrizi e con rarità NC; quello che posto con sigla P crucigera catalogato al n. 99b e con rarità R2, ed infine quattrino con sigla Globo crucigero di mastro di zecca non conosciuto catalogato al n. 98c con rarità R3. Con questo concludo le tre varianti della mia modesta collezione di angioine. L'esemplare riporta inoltre vistosi errori di legenda al Diritto. Saluti Eliodoro1 punto
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Fa comunque piacere leggere i commenti di tutti sia in negativo ( moltissimi ) che in positivo ( pochissimi ) sugli slab. Io ripeto non amo gli slab e preferisco come tutti voi la moneta libera però è innegabile che anche qui in Italia sempre di più operatori commerciali di vario genere vanno a proporre monete in scatola. Però qui non piacciono a nessuno e nessuno di noi li vuole... All'estero nel mondo anglosassone si sono affermati già da tempo e nel resto dei paesi mondiali Italia compresa stanno crescendo. Ci sarà qualcuno che li richiede o no ? O semplicemente vengono solo imposti da chi vende ? Ma se tutti li trovano odiosi, poco trasparenti, inutili, non affidabili , ecc ecc perché ce ne sono sempre di più ?1 punto
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Non mi risulta che i sesterzi di Faustina siano abbastanza rari..., anzi se ne trovano in buona conservazione anche a prezzi abbastanza contenuti, rari sono i sesterzi di Nerva, Vitellio, Galba, per fare solo degli esempi, non certo quelli di Faustina madre e anche figlia.1 punto
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Quattro giorni dopo il giubileo verdiano, compiva i settanta anni di età ed i cinquanta di gloriosa carriera industriale un uomo grandemente benemerito della industria e del lavoro nazionale, il senatore Alessandro Rossi di Schio. Ad onore e memoria di questo tenace propugnatore della protezione del lavoro italiano, troviamo, coniate pel 21 novembre 1889, due medaglie. La prima fu fatta eseguire dallo stesso senatore Bossi, che ne affidò l’incisione e la coniazione all’incisore milanese signor Antonio Donzelli; e qui la descriviamo: 40. — Diam. mm. 70. D/ — Mare agitato solcato da navi; a destra sole nascente; a sin. nubi. Sulla riva, vecchio pescatore seduto a sin. in atto di raccogliere le reti, circondato da sei figure di giovanetto e fanciulli. Nell’esergo: MEMOR FUI DIERUM ANTIQUORVM. — S. CXLII. R/ — Nel campo, in cinque linee: ALESSANDRO ROSSI — 1819 • 21 NOVEMBRE • 1889 — Al SUOI COETANEI DI SCHIO — IN ATTESA — DELLA SECONDA VITA. Il senatore Rossi, il giorno 21 novembre, volendo nella propria onorare la canizie dei suoi coetanei, e condividere con essi tutti la consolazione dei suoi cari, fino dal 1 novembre, aveva invitato i concittadini di Schio, nati dal 1819 in su, a festa comune. E l’invito al geniale convegno era così concepito: «Caro coetaneo e concittadino, «Compiendo io 70 anni col 21 di questo mese, mi è venuto il pensiero di passare quel giorno tra i nati di Schio dal 1819 in là che ancora sorvivono a tanti cittadini ed amici e parenti perduti. [p. 437] «Vi prego di non mancare al mio invito, e ve ne sarò grato. «Siamo in ottanta; teniamoci in guardia che nessuno di noi sia malato in quel dì. «Vi noto quale sarà l’orario; e vi saluto cordialmente. Vostro concittadino A. Rossi.» Non è a dire se gl’invitati gradirono la cortese proposta. E la mattina dei giorno 21, alle ore 10, si trovarono tutti ottanta nel tempio magnifico eretto dal Rossi nella nuova Schio, dove con una messa cantata da mons. Gaetano Rossi, fratello del festeggiato, ed accompagnata dall’orchestra degli operai del Lanificio, indi con un solenne Te Deum resero grazie a Dio del lieto avvenimento. Dalla chiesa di S. Antonio l’onorando corteo, percorrendo la via maggiore della nuova Schio, passò nel grandioso edificio delle scuole Rossi. Là il munifico invitante ogni cosa aveva disposto per rendere più solenne il giorno della comune allegrezza. Un fotografo ritrasse da prima i convenuti, tutti in gruppo; poi passarono questi nel teatrino annesso alle scuole, dove i giovanetti, figli di operai, che frequentano le istituzioni Rossi, diedero una piacevole e bene adattata rappresentazione. Finita questa, dodici degli stessi giovanetti, entrarono coi convitati nella sala da pranzo, festosamente parata a drappi bianchi e rossi con corone di verde alloro, e, cantata la benedizione della mensa, musica del maestro Fogliardi su versi eccellenti dello stesso senatore Rossi, il pranzo — degno della straordinaria festa — fu signorilmente servito, da dodici prestanti ragazze, già alunne delle scuole Rossi, ed ora lavoratrici nell’opificio. Al levare delle mense brindarono, d’occasione, un monsignore di Schio ed il senatore Rossi, con caratteristica vivacità. Poi entrarono nella sala cento alunni delle scuole, a cantare un bell’inno in onore del festeggiato; e alla fine dell’inno, il senatore Rossi distribuì a ciascuno dei coetanei un esemplare in argento, del peso di 200 grammi, della medaglia incisa dal Donzelli, e sopra descritta. Non è compito nostro l’esporre qui il dettaglio di tutte [p. 438]le manifestazioni di festa e di gioia che circondarono, il 21 nov. 1889, il senatore Rossi; e notiamo che sono appunto descritte in un fascicoletto, estratto dal periodico Silvio Pellico (Il giubileo operaio del senatore Alessandro Rossi a Schio — Ricordo della memoranda festa del 21 nov. 1889. — Torino, 1889, Giulio Speirani e figli, tipografi-editori). Ma è di nostra competenza il registrare qui la seconda delle medaglie relative a tale festa, e da noi già accennata. Essa è la seguente (Tav. IX, N. 3). 41. Diam. mm. 64. D/ — In alto rilievo, donna laureata, seduta a sin., volta a destra col busto ed a sin. col capo, avente nella sinistra una corona d’alloro e nella destra un ramo di quercia; sotto del quale un medaglione portante la testa nuda a destra di Alessandro Rossi. A destra della donna, ruota dentata, e nello sfondo, paesaggio con opificio. Sul basamento, a sinistra: A. Pogliaghi inv. — A. C. inc. Nell’esergo, in lambello: Stabilimento Johnson. Milano. R/ — Nel campo, in tredici linee: AL – SENATORE – ALESSANDRO ROSSI – NEL SETTANTESIMO SVO NATALIZIO – QVESTA MEMORIA – I CONSIGLIERI I SINDACI — DEL LANIFICIO — CON AFFETTO CON FERVIDI VOTI – CONSACRANO — MILANO – SCHIO — 21 NOVEMBRE — 1889. Questa medaglia fu offerta al senatore Alessandro Rossi in esemplare d’oro, dai Consiglieri e Sindaci del Lanificio che dal benemerito senatore Rossi prende nome, e la cui sede amministrativa è in Milano. La medaglia fu modellata dal pittore A. Pogliaghi, e incisa squisitamente dall’A. Cappuccio; fu coniata nello Stabilimento S. Johnson di Milano, rimanendone i coni di proprietà dei committenti consiglieri e sindaci del Lanificio i quali, oltre all’esemplare in oro, pochissimi altri in bronzo ne fecero coniare. [p. 439]1 punto
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Buon pomeriggio amici e grazie a @borbonik per aver postato le due cugine con rigatura obliqua... io in collezione ancora non le ho... (rigatura obliqua quando c'è = 1814, si può indovinare il millesimo anche solo guardando il taglio) Mentre l'abbiamo già vista qualche post fa, ma ho migliorato la conservazione di questo grano... amo questo tipo di patine Saluti...1 punto
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Grazie. Mentre per la patina a chiazze immagino ci sia poco da fare.. tranne applicare una finta patina alla quale però sono profondamente contrario1 punto
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- le monete NON sono beni archeologici - le monete sono beni fungibili che hanno assolto storicamente alla loro funzione di facilitare le transazioni e di misura del valore - le monete vengono ritrovate A VOLTE in contesti archeologici che vanno rispettati e adeguatamente analizzati per reperire tutte le preziose informazioni che la moneta in quel contesto puo’ dare - le monete ritrovate in tali contesti - se gia’ possedute ( e magari anche esposte) nelle collezioni pubbliche - potrebbero essere cedute dallo Stato al mercato realizzando una preziosa fonte d’introiti ( come avviene pacificamente in inghilterra con precise disposizioni di legge) - al Tizio che commentava si potrebbe rispondere invece che la stragrande maggioranza delle collezioni pubbliche si basa su collezioni private raccolte con intelligenza conoscenza e mezzi che se non fossero state donate o acquisite dallo Stato oggi non avremmo che i ripostigli monetali a illustrare la storia delle nostre monetazioni - infine di collezioni numismatiche oubbliche l’Italia e’ ricchissima. Si dovrebbe/potrebbe certo esporre di più ma e’ anche vero che la moneta e’ un oggetto un po’ particolare. Personalmente trovo piu’ utili fare cataloghi che descrivano bene le collezioni e riportino le foto ( la migliore difesa contro i furti) e anche rendere piu’ fruibili le collezioni ai veri interessati: studiosi e appassionati. Oggi la situazione e’ certamente migliorata rispetto a 30 anni fa quando avevamo ancora curatori che non pubblicavano, non esponevano e non permettevano a nessuno di vedere le monete ( famoso a tale proposito un ex curatore dell’archeologico di firenze simbolo dell’imbecillita’ burocratica pubblica). Molto e’ stato pubblicato e diverse esposizioni vengono organizzate. Bravi curatori e studiosi sono molto attivi in questo senso ( vorrei citare la nostra bravissima Monica Baldassarri @monbaldastudiosa nonché curatrice di museo per le sempre ottime iniziative che gestisce e promuove in questo campo, ma i nomi da citare sarebbero tanti). Per non parlare delle iniziatuve private anch’esse numerosissime come possiamo leggere nelle rubriche apposite su questo forum. Proseguiamo su questa strada. Quello che Dovrebbe cambiare e finalmente evolvere e’ l’atteggiamento dello Stato ( di questo Stato perche in passato vi era enormemente piu’ collaborazione , rispetto e intesa) verso i collezionisti che non devono essere visti ne’ come concorrenti ne’ - peggio - come delinquenti, bensi come coloro che possono un domani contribuire sia agli studi che anche direttamente all’accrescimento delle collezioni pubbliche in un rapporto piu’ sano e meno punitivo e conflittuale di quello che molti funzionari - a torto - oggi praticano verso chi, in fondo, ha il merito di conservare e trasmettere testimonianze importanti della ns storia che sono le monete.1 punto
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