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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/27/21 in tutte le aree

  1. Salve a tutti ecco a voi una piastra non facilmente reperibile in questa conservazione. 120 grana 1791 VI tipo. Attendo commenti.
    6 punti
  2. Buongiorno a tutti. Riprendo la disamina della moneta in questione, suggerendo la lettura dell'articolo pubblicato su "Il Giornale della Moneta" da due Lamonetiani nell'ottobre 2012. Titolo: "Le avventure di uno spicciolo del Regno. I 20 centesimi Esagono." Queste monete sono tutto meno che un "orrore" e, inoltre, recano a noi tutti una testimonianza storica di prim'ordine. Mi permetto di osservare che non tutti gli Utenti hanno la stessa esperienza e qualche sciocchezza sarà capitato a tutti di dirla. Certo continuando a chiudere le discussioni, risulta ancora più difficile correggere e aiutare chi scrive stupidaggini. Dico questo non per polemica ma perché provo un certo disagio a vedere discussioni chiuse non appena il confronto diventa un pò più serrato: se non ci sono insulti o litigi da bar, perché chiudere? Abbiamo già il "politicamente corretto" che anestetizza il cervello... Un saluto a tutti.
    5 punti
  3. Io credo che la Numismatica (con la N maiuscola) non solo non abbia bisogno della scatola, ma anzi è la sua negazione. Mi spiego. La Numismatica è una materia complessa e difficile da imparare. E per poterla conoscere a fondo bisogna per forza faticare e toccare le monete con mano. Chi compra monete in slab non sarà mai invogliato a fare fatica, non potrà mai conoscere le monete a fondo e quindi non diventerà mai un Numismatico. Arka Diligite iustitiam
    4 punti
  4. Fatemi fare un po' di metafisica. Ricordare i defunti, li tiene in vita, accorcia la distanza tra noi e loro. E allora scrivo qui, a distanza di 10 anni, tuttavia senza intenti celebrativi, semplicemente dopo aver risistemato e ripensato e chiosato la mia collezione del Regno d'Italia. È l'unica moneta che io abbia mai preso presso il negozio del sig. Morello in p.zza Risorgimento a Formia. Eravamo circa a metà degli anni '90. Ogni tanto da Terracina andavamo a trovare i nostri parenti a Formia, e io mi ero reso conto di quel negozio: NUMISMATICA. Un giorno prendo coraggio e chiedo a mio padre di fermarsi. Io avevo cominciato da poco a collezionare, a leggere il Montenegro. Entriamo, dico di voler acquistare qualcosa di semplice e il sig. MORELLO mi para davanti i suoi vassoi. Rimango un po' sorpreso dai prezzi (li avevo giudicati alti ma senza alcuna cognizione di causa). Poi vedo il 10 centesimi della foto. Mi mancava. Costava probabilmente 10.000 lire. E rivedo mio padre prendere una banconota dal portafoglio per pagare la moneta. Avrei voluto frequentarlo di più, il sig. Morello. In questi frangenti avrei potuto chiedergli qualcosa in più riguardo alla monetazione di Gaeta che ho cominciato a sbirciare poco tempo fa. Avrei voluto annotare più monete con la dicitura "Acquisto presso MORELLO, Formia", ma purtroppo non è così. E allora lo saluto adesso, il sig. Morello. "Buone cose!"
    4 punti
  5. Buonasera Carlino 1837, Provenienza : NAC 16, del 28-29 Ottobre 1999, lotto 1427. InAsta 1, del 1-2 Dicembre 2001, lotto 557. Collezione Rocco68 N°227. Peso grammi 2,32 Un caro saluto a tutti.
    4 punti
  6. Personalmente, sono dell'avviso che qualunque grande personaggio della Storia abbia dietro di sé dei lati positivi e degli altri negativi. Perfino il grande imperatore Costantino, venerato dalla Chiesa Ortodossa, non fu propriamente uno stinco di santo, stando anche ai racconti di Alessandro Barbero... https://www.lastampa.it/cultura/2016/05/12/news/enigma-costantino-santo-uxoricida-1.34997931 A mio avviso, Napoleone resta un grande uomo, che partendo praticamente da zero è arrivato a dominare mezza Europa. Un generale geniale, capace di rivoluzionare l'arte della guerra, portandola alla modernità. Un leader carismatico che per tutta la vita ha dovuto combattere contro nemici più potenti di lui. Infatti, al primo grande errore bellico (l'invasione della Russia) perse tutto, vanificando gli anni di sudate conquiste contro le forze della Coalizione. Saccheggiò l'Italia? E' vero, ma quanti conquistatori non hanno saccheggiato le nazioni che occupavano? Perché ricordiamo sempre Napoleone ma difficilmente pensiamo agli inglesi in Grecia? Era un distruttore? Certamente, ma anche un costruttore d'infrastrutture, ponti, acquedotti, strade, piazze, ecc. Era un despota liberticida? E' ovvio, ma a quel tempo quale regime monarchico (specie in tempo di guerra) garantiva libertà di parola e opinione? Rimane, comunque, un personaggio grandioso, che ha segnato la Storia e che, come è ovvio, porta con sé delle contraddizioni, come Cesare, Costantino, Carlo Magno, ecc. Nessuno di questi, se andiamo a guardare fino in fondo, è senza macchia...
    4 punti
  7. Oman 25 baisa 1400 (1980) sultano Qaboos bin Sa'id l'emblema nazionale dell'Oman raffigura un pugnale khanjar nel fodero al centro di due scimitarre incrociate
    3 punti
  8. Ciao @giacutuli non voglio rinfocolare le polemiche di altre discussioni. Ognuno ha la propria personalità, il proprio vissuto, il proprio carattere. Lasciami solo dire che la frase "non ho tempo per studiare" non posso accettarla. Anche se Tu fossi a capo di una Multinazionale, la passione per la numismatica ti indurrebbe a ritagliare uno spazio nel quale potresti acquisire dei testi, studiarli e quindi accrescere le tue conoscenze. Ho visto molte persone prendere una Laurea studiando di notte, perchè durante il giorno lavoravano duramente. Probabilmente nei libri non troverai tutte le risposte che cerchi, allora è accettabile intervenire nel Forum e chiedere consigli a chi ne sa più di noi. Ma tu hai una notevole collezione, posti monete bellissime, alcune delle quali molto rare, che osservo con estremo piacere, pertanto non metterti alla pari di quelli che dicono di aver trovato delle monete nel cassetto del nonno... etc etc Venendo alla Piastra 1832 senza pallini nello Stemma del Portogallo, ti invito a comperare l'ottimo libro di Mario Pin " LE PIASTRE DA 120 GRANA DI FERDINANDO II° DI BORBONE" - Ed. D'Amico L'ho comperato anni fa a 22 E, sicuramente una spesa alla portata di tutti. A pag 100 troverai quanto stai cercando. Essendo il libro soggetto a Copyright non ti posso mandare la scansione. Per quando riguarda altri testi "sacri" tipo il Cagiati o il D'Incerti con una semplice ricerca su Google Books li potrai trovare e scaricare. Un Caro Saluto, Beppe
    3 punti
  9. Stasera vi posto una perla vicereale, un mezzo ducato *Tarì di Filippo II spero vi piaccia ?
    2 punti
  10. Posto il mio Carlino 1837 per confronto dei conii
    2 punti
  11. @Lando Griffin Le scatole di plastica con su scritto cosa c'è dentro servono alla gente che non è in grado di capirlo da sola. E dal momento che in numismatica oltre ai collezionisti ci sono gli investitori che differenziano il portfolio tra bitcoin, terreni petroliferi in Kamchatka, azioni della Gillette e oggetti d'arte, la scatola di plastica è l'unico modo per garantire l'acquisto. Dunque, in estrema sintesi, le monete inscatolate costano di più perché hanno un pubblico di potenziali acquirenti molto più ampio.
    2 punti
  12. Complimenti per la bella discussione e per i molti interventi interessanti e condivisibili. Dal mio punto di vista, pur non volendo dare l'impressione del “purista”, lascerei da parte la “collezione di monete da investimento”. L'investimento non ha nulla a che fare con la numismatica e/o la passione. Preferirei parlare di acquisti oculati e/o di monete che tengano il prezzo per non avere in futuro il rimpianto di aver sprecato i soldi. Ma anche questo motivo, qualche volta, passa giustamente in secondo piano, perchè manca quel millesimo o quella tipologia di moneta che piace, ti attira e quindi, pur valendo 70 sei disposto a pagarla 100 e se la venderai sarà già tanto recuperare il 50%. Comunque, in questo caso, la moneta ti avrà dato soddisfazione e questo ripagherà il prezzo sostenuto. Sicuramente chi ha possibilità economiche e la pretesa di recuperare in futuro i soldi, dovrà orientarsi sulle alte conservazioni e possibilmente sulle monete rare, semplicemente perchè l'offerta è ( e sarà ) scarsa oggi come domani, e la forbice si allargherà una volta di più ( BB vs qFDC ). Per il Collezionista medio, il mio consiglio è quello di trovare un Settore o una Tipologia che dia soddisfazione, senza tante preoccupazioni per il futuro. L'importante è studiare ed essere aggiornati con il mercato ( passaggi in Asta, vendite sul Web, contatti con altri collezionisti o professionisti). Un'ultima considerazione: trarre esempio in campo numismatico da quello che è successo in passato. Ad esempio le Serie della Repubblica, San Marino e Vaticano degli anni 70-80 che tutti comperavano a prezzi alti ( per il valore intrinseco ) ed adesso le puoi solo regalare. Certe monete del Regno, ad esempio il 20 L. Littore 1927-28 ed il 20 L. Elmetto che negli anni '70 erano monete ricercate e costose ed adesso te le tirano dietro a 100-200 Euro. Non consiglierei mai di intraprendere la Collezione degli Euro o ancor peggio delle monete Ag FS di Palau o delle Isole Cayman. Considerazioni personali ovviamente, ma ricavate da una certa esperienza, Saluti a Tutti e Complimenti per gli interventi,
    2 punti
  13. Non è una moneta, è un souvenir per turisti, che può essere usato come soprammobile. Saluti
    2 punti
  14. Vorrei aggiungere anche io il mio, umile, pensiero sulla questione che ha motivato questa discussione in prima battuta. Cercherò di essere breve, e in alcuni casi, specialmente scrivendo, la brevità non va d'accordo con la chiarezza. Se non siete d'accordo, prima di prendervela subito con me, chiedetemi di chiarirmi meglio eventualmente Secondo il mio punto di vista, questo forum dovrebbe essere un luogo (virtuale) completamente differente dagli altri social o forum. Il motivo per cui io sono qua è per imparare. Se avessi voluto semplicemente farmi un selfie dopo aver acquistato uno scudo del 1901, avrei usato Instagram o Facebook per quello. Si può imparare sicuramente anche attraverso uno scambio di idee tra pari (attraverso la maieutica, per scomodare personalità importanti), ma molto più spesso si impara da persone più competenti e preparate di noi. Di conseguenza, al contrario di tutti gli altri social, in questo forum, che per sua natura è quasi al confine con il mondo scientifico/accademico, non tutte le opinioni valgono allo stesso modo. Quando mi collego, quello che spero di trovare tra le nuove discussioni è qualcosa di simile all'intervento di @ilnumismatico sulle monete borboniche di grosso modulo e non altro. Questo non vuol dire che gli altri non possano intervenire, anzi!, io stesso ogni tanto provo a dire qualcosa, ma secondo me tutti devono avere sempre a mente che tipologia di forum stanno frequentando, cercando quindi di fare il massimo per evitare di allontanare persone da cui si può veramente imparare qualcosa. Saluti!
    2 punti
  15. Secondo me i pallini in origine c'erano, l'usura e i segni di contatto li hanno cancellati del tutto.
    2 punti
  16. Qualcosa aveva già scritto Arka, me lo ricordo perchè avevo toccato alcuni punti non corretti. Per il resto possiamo ricordare che la storia della zecca di Dobbiaco si lega alle conseguenze e alle dinamiche della guerra di successione della Contea di Gorizia. Una storia assai articolata e molto complessa, che in più riprese si interseca con quella della Serenissima. Farne una sintesi è limitativo perché la priva dei molti passaggi significativi, ma ci provo brevemente, senza pretese, e perdonatemi le sicure sbavature (soprattutto @Arka. Dobbiamo partire dal 1415, quando a Costanza il conte Enrico riceve dal Sigismondo l’investitura dei suoi feudi imperiali, tra cui la Contea di Gorizia, e ciò ha anche una valenza politica quale forma di contrasto all’espansione veneziana. Ma Venezia trova comunque modo di entrare in Friuli, ed infatti nel 1420 conquista prima Udine e poi piega il Patriarcato di Aquileia. Nel 1424, Enrico IV e il fratello si presentano a Venezia come eredi dei feudi di Gorizia, ma Venezia ne pretenderebbe il titolo. Questo però è inaccettabile per l’Imperatore, che considera il casato dei “Mainardini” suoi Principi e, dunque, sottoposti al solo suo potere, e non certo sudditi di Venezia. La storia prosegue e nel 1456 si apre la lotta per la successione; tra gli aspiranti vi sono i Conti goriziani Giovanni e Leonardo. Tra rivendicazioni e tradimenti, appoggi segreti di Venezia i conti Giovanni e Leonardo inizialmente si muovono in modo vincente ma, poi, devono fare i conti con il voltafaccia dell’Imperatore, che non intende più riconoscere a Giovanni e a Leonardo i privilegi promessi. La lotta si fa allora durissima e allo scontro decisivo i Goriziani, traditi, rinunciano allo scontro e accettano l’armistizio di Pustarnitz. Con tale atto, nel 1460 perdono la capitale Lienz (che era sede della zecca) e si spostano a Dobbiaco, dove aprono la nuova zecca, sino al 1462, anno in cui viene ripreso il controllo di Lienz. La zecca di Dobbiaco ha la particolarità di adottare il piede di Merano, rispetto al piede di Aquileia adottato a Lienz. È per questo motivo che vengono battuti, tra l'altro, quattrini e kreuzer sullo stile della riforma monetaria tirolese di Sigismondo. La moneta postata è descritta da Arka nel suo post che ho recuperato, riporta il nome del Conte Giovanni, ed è una moneta decisamente rara...
    2 punti
  17. Autentiche?.... Si Verniciate?...No Ripatinate artificialmente?...SI!
    2 punti
  18. Un investimento in numismatica, è un investimento a lungo termine senza certezza del risultato, anche se condivido quanto espresso da altri lamonetiani in merito alla possibilità di puntare a qualità e rarità di alcune monete o a monetazioni che riscuotono ampio consenso, strategia che aumenta significativamente le possibilità di un buon risultato dell'investimento. C'è chi investe in monete per lasciare una bella collezione a chi verrà dopo di noi: 1. Perché la possano rivendere e trovarsi un bel gruzzoletto 2. Per provare a trasmettere questa passione e farla proseguire. In entrambe le ipotesi la collezione non ci seguirà ma ci sarebbero dei benefici. Nel mio caso, è qualcosa che faccio principalmente per me, perché mi fa piacere farla: non si vive di solo pane! ..poi se chi verrà potrà usufruirne per fare soldi, conservarla, proseguirla, bene! Altrimenti pace: è e sarà stata una bella compagnia. magicoin
    2 punti
  19. La scatoletta misteriosa. Correvano i primi anni '80, piena guerra fredda. Non ricordo esattamente che anno, forse il 1983, proprio quel terribile anno in cui il mondo intero rischiò più d'una volta e senza nemmeno saperlo di saltare in aria, distrutto dalla guerra nucleare (*). Ma per fortuna, come possiamo notare dal fatto che siamo ancora vivi, il mondo non finì e potei continuare la mia infanzia, ancora inconsapevole di quanto pericoloso fosse. In una scrivania di una stanzetta di casa mia c'era una piccola scatola di legno dipinto di blu, bassa e larga con l'interno ricoperto di velluto rosso imbottito e una trentina di strane monete che m'incuriosivano: ce n'erano di varie epoche e posti, tutte molto diverse una dall'altra e soprattutto così diverse dagli spiccioli che maneggiavo io. Era molto rilassante osservarle una per una alla luce di una lampada da tavolo, osservare quell'affascinante varietà di dimensioni, stili, materiali, scritte e altre caratteristiche. Tutta un'altra storia rispetto ai pochi tipi di monete che all'epoca potevano capitarmi in mano: la 50 lire, le 100 lire modello '54, Marconi e FAO, le 200 lire modello '77, valorizzazione donna e FAO. Conoscevo anche le monete da 5, 10 e 20 lire, ma quelle erano già state levate di mezzo dall'inflazione, mentre a rendere ogni tanto curiosa la situazione c'erano i gettoni telefonici della SIP che all'epoca circolavano col valore di 200 lire. Ecco che senza rendermene conto cominciava a nascere dentro di me la passione per la numismatica che continua ancora oggi. Ma un brutto giorno questo idillio s'interruppe. Arrivò il momento di trasferirci in una casa più bella di una via più bella, a poca distanza dalla vecchia. Una volta risistemati tutti i mobili e ripresa la solita vita aprii ancora una volta la scrivania, ma mi prese un colpo... la scatola era sparita! Allarmato corsi da mia nonna a chiedere spiegazioni. - Ma dov'è quella scatoletta blu con dentro le monete che stava nella scrivania? - Non so... sarà in uno dei pacchi nello sgabuzzino - rispose lei con poca convinzione. Erano degli scatoloni di cartone chiusi col nastro grigio in cui era rimasta della roba dalla vecchia casa, che si era deciso di sistemare con calma dopo (o forse mai più?), impilate sui vari ripiani di uno scaffale di ferro in uno sgabuzzino. Siccome, guardacaso, in quel cantuccio silenzioso mi piaceva molto rifugiarmi per giocare pensai di unire l'utile al dilettevole: dovevo assolutamente riavere la mie adorate monete, quindi dovevo rovistarci dentro. Ma come fare? Erano troppo pesanti per me, ed erano tutti sovrapposti. Non potendo spostarli per guardarci dentro mi venne in mente un'idea geniale: cominciai a bucarli e ad infilarci dentro un braccio, nella speranza di percepire col tatto la scatoletta blu e tirarla finalmente fuori. Ma la mia speranza fu vana: nessun oggetto era così rigido, o se lo era non si trattava di quello che cercavo. Dopo vari tentativi ci rinunciai, sconsolato. Un sabato pomeriggio come tanti di quell'epoca cominciai come tante altre volte l'allegra routine del preludio al giorno libero da impegni scolastici e studenteschi: dopo pranzo mi bastava scendere e attraversare la strada per andare in sala giochi, pronto a un pomeriggio di svago e divertimento. Subito il via alle tre partite di rito con le 300 lire a mia disposizione, poi una sempre divertente e didattica sessione d'osservazione degli altri giocatori. Dopo alcune ore riattraversai soddisfatto come sempre la strada per tornare a casa, da dove in lontananza a volte sentivo provenire dal juke box della sala giochi canzoni come "Smalltown Boy" di Bronski Beat o "Noi, ragazzi di oggi" di Luis Miguel. Quella sera non sapendo cosa fare pensai di guardare alcune cartoline con interessanti francobolli della serie Siracusana e Castelli, come avevo preso a fare da un po' di tempo... quand'ecco il colpo di scena: aprii la scrivania e la scatola era tornata al suo posto! Contentissimo per quel "miracolo" ricominciai ad ammirare le mie care, vecchie amiche monete: adesso avevo a mia disposizione sia loro che i francobolli per sognare. Tempo dopo il figlio di un'amica di famiglia che collezionava monete me ne regalò due olandesi in corso, ma la cosa davvero importante che mi regalò quel giorno fu la sua ottima idea: anch'io avrei cominciato una raccolta. Le misi insieme alle altre e fu l'inizio della mia collezione di monete. Poi presi una 500 lire Mercurio e una 1000 lire Verdi secondo tipo, resti di commissioni che mi fu permesso tenere, e le inserii in un astuccio piatto di stoffa azzurra: quello fu l'inizio della mia collezione di banconote. Ora quella modesta cassetta custodisce ancora monete, i miei doppi. Quelle che aveva dentro sono nei raccoglitori, cosi come anche le prime due banconote. Ancora oggi non so di chi fosse stato quel contenitore prima che lo adottassi io, ma chi lo lasciò probabilmente non pensava che avrebbe influito così tanto sugli interessi di qualcuno... o magari sì? Non so che fine farà la mia collezione quando non ci sarò più, ma so di certo che prima la scatoletta blu tornerà in un cassetto. (*) https://www.ilpost.it/2013/05/18/able-archer-urss-1983/
    2 punti
  20. Ciao a tutti, mi sono avvicinato alla numismatica a seguito del ricevimento di alcune monete VE III lasciatemi da mio nonno. Dopo aver acquistato libri, cataloghi ed aver studiato un po', ho iniziato a definire alcuni punti per un eventuale collezione. Chiedo a chiunque voglia partecipare di condividere consigli ed opinioni. I punti fissi da me tracciati sono: - non è una collezione volta al "completamento" di una monetazione ma deve essere composta da poche e buone monete che spazino fra le epoche - collegato al punto precedente, deve essere una collezione che lasci qualcosa di valore ai miei figli, quindi una "collezione investimento", le monete che la comporranno dovranno essere desiderabili e vendibili in caso di necessità - la fascia di prezzo è quindi medio alta, diciamo che posso spaziare dai 2-300 euro a 2-3000 euro a moneta, con qualche raro picco in zona 10.000 - mi piacciono gli ori, ma non è un vincolo - anche solo un paio delle monete più significative dell antichità mi piacerebbero, visto che ho studi classici e umanistici alle spalle Per partire coi piedi di piombo e visto che sono di San Marino, sto completando la vecchia monetazione di San Marino. Ho già i pezzi da novanta come le 20 lire del 1938 e la coppiola 20 e 10 lire del 1925... Divertitevi a dire la vostra!
    1 punto
  21. Buongiorno a tutti! Ho da poco preso questa bella moneta da 10 centesimi e vorrei un parere sullo stato di conservazione, da voi che siete più esperti.. Diametro (mm): 30 Peso (g): 10 Bordo: liscio Titolo: Cu 960/.. Drescrizione dritto (D/): Stemma coronato della Repubblica, fra due rami di alloro e di quercia legati in basso con un nastro su cui campeggia la scritta LIBERTAS, in basso il nome dell'autore (GORI). Circolarmente la legenda REPUBBLICA DI S. MARINO. Drescrizione rovescio (R/): Valore (10 CENTESIMI) con la data posti su tre righe ed in basso, posto orizzontalmente, fascio consolare sammarinese con la scure. Autore / Incisore: Gori Note particolari: Solo per le emissioni della zecca di Roma, sul rovescio e sotto il fascio consolare, si trova il simbolo di zecca (R) Anno di emissione Zecca Tiratura 1875 Milano (M) 150000 1893 Roma (R) 150000 1894 Roma (R) 150000 Avrei anche una domanda: come vedete la lettera “P” della parola REPUBBLICA è parecchio consumata e in certi punti si confonde con il campo.. è possibile che tale consumo “anomalo” (per la posizione e per il ristretto spazio) sia dovuto non alla circolazione ma ad un problema in fase di coniatura? Ho cercato di fare una fotografia anche in diagonale.. in modo da evidenziare che la perlinatura del bordo non è particolarmente consumata, almeno non quando la lettera “P” Ringrazio anticipatamente chi volesse dedicarmi un pò del suo tempo Buona giornata!
    1 punto
  22. Anch'io mi faccio un regalino ogni tanto, raramente direi... a volte mi chiedo come sessant'anni fa facevano a portarsi dietro dei pezzi da 10000 mila lire lenzuolo dalla banca a casa senza piegarli... si ci doveva andare con un librone, un atlante per esempio! Oppure si prendeva una mazzetta intera?... no, troppi soldi.... magari una diecina di pezzi arrotolati con cura, una volta aperto il rotolo si può dire che la maggior parte ritornavano al loro posto. Ma alla fin fine, perché dovevano rimanere senza pieghe? si dovevano spendere! FDS? Ma il cassiere contandoli non li ha sfogliati ad uno ad uno? quindi le prime manacce! ...e magari non ha usato la spugnetta ma la lingua! E chi li riceve? non li tocca? sai quanto gliene frega che dopo più di mezzo secolo qualche collezionista si strugge maledicendo tutte quelle ditate! E poi? giusto in una cartella o dentro un libro se non si dovevano usare? ditemi, come possono arrivare sino a noi in perfetto fds? La mia banconota non è in assoluto fds, è stata messa si un mezzo ad un libro, ma non negli intervalli, od a fine capitoli, dove si trova qualche pagina bianca, ma tra le scritte, questa che presento purtroppo ha avuto qualche minuscolo riporto di qualche frazione di letterina. Però si presenta bene, che ve ne pare? (se ci cliccate sopra si ingrandiscono)
    1 punto
  23. Sul discorso del pagare di più per una moneta slabbata pure ho dei dubbi. Indubbiamente per alcune tipologie la cosa funziona. Le monete statunitensi che hanno poco più di due secoli di storia sono perfette per lo slab. Ma una moneta più vecchia dove è indispensabile vedere il bordo, vedere meglio particolari che possano stabilire la bontà di una moneta, è necessario poter averla in mano. Ritengo indispensabile per il futuro della Numismatica che ogni studioso, ogni collezionista e ogni commerciante siano in grado di capire quello che tengono in mano e che non si affidino solo a pochi esperti che, senza controllo, diventerebbero onnipotenti. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  24. @Scipio @Anonyme sono d'accordo con Scipio nell'escluderlo dai due tipi (Bastone, Pentagramma) dubitativamente attribuibili all'Etruria e senza simbolo, ma anche non da escludere l'ipotesi di una produzione iberica , molte (si fa per dire vista la rarità) delle monete che sono sul mercato appaiono in aste spagnole. peraltro il tipo citato dell'asta Pliego che sembrerebbe non avere il bastone sarebbe da verificare molto bene per quella macchia biancastra dove dovrebbe esserci il bastone che qualche dubbio lo lascia. Tutti e due i tipi hanno una base che il vittoriato postato seppur consunto sembrerebbe non avere. Le caratteristiche sono completamente diverse, il trofeo in RRC 105/106 per esempio è sempre di pari altezza della Vittoria se non più alto. Personalmente, seppur di basso peso (quanto incide l'usura?), lo includerei nella macro famiglia di RRC 44/1, con la variante del rovescio del trofeo con solo i gambali e assenza sia di drappeggio che di base, anche se in effetti ha un pmedio leggermente più alto di 3,13 gr.
    1 punto
  25. Giusto per chiudere in bellezza
    1 punto
  26. Collezione Pannuti! WOW!!
    1 punto
  27. Il personale di ngc (o altri enti) che valuta le monete è super partes rispetto alla vendita. Una casa d'asta oppure un professionista spesso eccedono nel valutare la conservazione in quanto oggettivamente interessati (non sempre, ma molto spesso). Ci sono molte discussioni a riguardo, anche molto accese. Fai una ricerca usando l'apposito tasto e capirai le varie posizioni. Pur conoscendo bene la moneta desiderata, se si desidera acquistare da remoto, non sempre si riesce a valutare perfettamente attraverso le immagini. Poi suvvia, vogliamo impedire a chiunque non sia ferrato in materia di effettuare un acquisto? Fortunatamente, per quanto riguarda la monetazione che colleziono, sono preparati e lineari nelle valutazioni. Quando compro una moneta in slab so cosa arriva a casa. Certo comprare dal vivo permette di valutare e risparmiare; diventa necessaria una determinata competenza e fidarsi dell'oste che vende il proprio vino a volte non aiuta lo stomaco del bevitore. Altri la pensano diversamente? Beh son sicuro che, se avessero intenzione di cedere un pezzo importante e ben conservato, otterrebbero molto di più rivolgendosi ad un ente prima della vendita. Hai fatto bene. Ognuno è re a casa sua. Alla fine lo slab è un mezzo. Un aiuto per gli acquisti da remoto. Arrivata la moneta a casa, l'acquirente ne fa ciò che vuole. Buona serata
    1 punto
  28. Mi sono permesso di migliorare un po' la foto del Retro.
    1 punto
  29. 1 punto
  30. Io vorrei cogliere l'occasione per ringraziare @allek, i cui interventi sempre pacati e competenti sono un vero valore aggiunto per il forum.
    1 punto
  31. Forse il mittente dell’ultima email è semplicemente “Commercializzazione Filatelica e Numismatica”. Non è una convenzionata dell’UFN, ma è il nuovo nome dell’UFN. Puoi cliccare sul link e pagare, anche con Postepay
    1 punto
  32. A mio parere il problema sta alla base, non c'è passione per la numismatica, ma solo l'interesse nello stimare quanto ha ricevuto.
    1 punto
  33. Il probelma di questi marenghi (Repubblica Subalpina, Murat, VE I, ed altri) e' il prezzo non la reperibilita'. In fondo sono sempre monete dell '800 quindi gia manufatti industriali.
    1 punto
  34. Dupondio di Adriano, il colore della foto è esattamente quello della moneta. Non ho altri bronzi dell'impero e questo l'ho comprai perché mi piaceva il colore. 52 € qualche anno fa.
    1 punto
  35. Questa poi è il top... Non so perché gli altri utenti non ti hanno risposto, e sinceramente non è che mi interessa, io rispondo quando mi va e con chi mi va, soprattutto quando leggo cose che non hanno né capo né coda... È smettila con questa continua richiesta di verificare sui libri.... COMPRATELI.... E comunque poi li devi capire...
    1 punto
  36. Se vuoi fare una proporzione approssimativa nei primi anni '80 io compravo alla latteria sotto casa mezzo litro di latte con 550 lire (banconota mercurio fino al 1982 e moneta da 50 lire). All'epoca venivano ancora considerate una somma "rilevante", ma già dopo l'ondata inflattiva di quegli anni - con le famose scatolette di cerini, i francobolli o le caramelle date di resto al posto degli spiccioli - sono diventate rapidamente buone solo per comprare le caramelle e le partite in sala giochi.
    1 punto
  37. Salve @FS1991, Non so quale precisione dare al peso misurato con una bilancia da cucina, ma confermo il RIC 232a per il diametro della perlinatura, per l’emissione precedente sarebbe piuttosto di 24mm. Un follis abbastanza commune, direi un prezzo attorno ai 20-30 €. E purtroppo non molto di più per il denario di Marco Aurelio, per lo scarso stato di conservazione.
    1 punto
  38. Allora non hai nessuna voglia di ricercare e imparare...... Dopo questa tua risposta mi sono reso conto che aiutarti è tempo perso. Un caro saluto, Rocco.
    1 punto
  39. Ecco cosa succede ad avere come unico testo il Gigante..... Si assegnano le R in abbondanza per "presunte rarità modaiole" e si sminuiscono o non si inseriscono le vere rarità Napoletane.
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  40. Collisione dei conii, non è una variante ma un errore di conio... Il Magliocca non riporta questo tipo di ... cose... Inoltre catalogarle sarebbe pressoché impossibile perché il risultato di questi difetti (e non varianti) non è mai stato lo stesso,poi se c'è qualcuno che si diverta a collezionarle nessuno glielo vieta ma non facciamole passare per VARIANTI perché NON LO SONO,quindi il loro valore è praticamente uguale ad un esemplare senza questo difetto, anzi, conosco collezionisti che non amano questi difetti ma preferiscono mettere in collezione monete senza difetti, ovviamente nel limite del possibile.... Quindi ricapitolando, non è una VARIANTE ma è un ERRORE, rarità? Forse anche unica ma il valore rimane come quello di una piastra normale...
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  41. Segnalo la pubblicazione del n°59 del Bollettino della Numismatica 2° volume dedicato alla zecca di Casale Monferrato, da Guglielmo II a Giovanni Giorgio Paleologo curato da Luca Giannazza. Un altro importante passo sulla strada della completa fruibilità di un grande patrimonio pubblico. L'opera è scaricabile dal sito dei BdN: https://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do per chi non riuscisse è disponibile anche su academiaedu https://www.academia.edu/45618365/La_collezione_numismatica_di_Vittorio_Emanuele_III_La_zecca_di_Casale_Monferrato_Parte_II_Da_Guglielmo_II_Paleologo_1494_1518_a_Giovanni_Giorgio_Paleologo_1530_1533_ Complimenti a Luca Giannazza per il grande lavoro. Mario
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  42. con queste foto è tutt'altra storia , ritiro ciò che ho detto . Questa è la dimostrazione che come diceva qualcuno giudicare una moneta da foto è difficilissimo e poco affidabile , scusatemi tutti , soprattutto lei @Costantino2 DiviAugusti
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  43. 1980 Polonia - 50 zlotyc x 2 Serie uomini illustri per la comune circolazione. Granduca Casimiro I di Polonia Granduca Boleslao I di Polonia
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  44. Con il beneficio del dubbio dovuto alla qualità delle foto (non credo che il verde della moneta dal vivo sia della tonalità che appare sullo schermo), credo che il sesterzio di Vespasiano sia autentico, un esemplare di RIC 384 coniato nel 72-73. Emissione più rara di quelle del 71 (COS III) che si trova molto comunemente. Per me vale qualche centinaio di euro, sul quantum realizzabile molto dipende dal canale di vendita.
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  45. Intanto, la discussione è stata spostata in Monete Imperiali, vediamo se arrivano altre valutazioni. Ricordo però che l'utente @Costantino2 aveva semplicemente chiesto il valore attuale delle sue monete, essendo convinto della loro autenticità. Sarebbe bastato rispondere su questo, se poi le monete sono false, sarà un problema suo, no? Il forum non è una chat, afferma il regolamento giustamente ricordato da @Cinna74. Se è vero che si può naturalmente divagare dall'argomento principale, è purtroppo altrettanto vero, e di questo lo staff è consapevole, che alcuni utenti, più o meno sempre gli stessi, da un po' di tempo a questa parte, fanno quasi solo quello, divagano, intervenendo ovunque, spesso senza competenza alcuna. E' comprensibile che a qualcuno questo possa dar fastidio, l'invito, per tutti, è alla moderazione.
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  46. Per una collezione finalizzata alla conservazione del valore e alla rivendibilità mi orienterei sul periodo moderno/contemporaneo, i periodi più antichi come quello classico, medievale e rinascimentale necessitano di una conoscenza ed esperienza molto solide per riuscire a destreggiarsi tra falsi e difficoltà di ogni tipo, senza contare la non facile reperibilità di conservazioni ottimali, le uniche attualmente più immediatamente rivendibili, ma anche in questo caso la loro ricollocazione non è facile nè immediata, molto più semplice reperire materiale interessante e di più rapida vendibilità tra le monetazioni più recenti, in primis quella del Regno d'Italia, ma anche le monetazioni ottocentesche degli stati preunitari, Regno di Sardegna, Stato Pontificio, Regno delle Due Sicilie, Toscana, oppure il periodo napoleonico, soprattutto i pezzi aurei o i grandi moduli argentei... Per la scelta mi focalizzerei sulle monete di "casa", cioè quelle emesse nel territorio in cui si vive, di più immediato interesse e collocazione tra i numismatici locali... Ovviamente una qualunque collezione progettata a fine di investimento deve tenere presente l'imprevedibilità inevitabile dei contesti storici ed economici futuri, si tratta di una scommessa da pianificare in base a dei parametri validi nel presente e nell'immediato passato, con la speranza che si mantengano validi anche nelle decadi future...
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  47. Si parla tanto delle monete di Napoleone, quasi gli stessi fiumi di parole sul cognato Gioacchino e poco o nulla dei fratelli. Non valevano certo Napoleone ma comunque li ha piazzati tutti; Giuseppe in Spagna, Gerolamo in Germania, Luigi in Olanda e la sorella Elisa a tra Firenze e Lucca. Luciano, che era quello tra tutti con più qualità e capacità si tenne per quanto possibile lontano da regni e politica; infine per osmosi il cognato Murat che si associa a Napoleone nella legenda delle monete. Napoleone ha con la sua effige in Francia partendo da una testa nuda arrotondata (Brenet) ed un filino goffa ad un ritratto laureato neoclassico di notevole impatto (Tiolier). In Italia le monete del regno d'Italia opera del Manfredini e del Salvirch le conosciamo tutti, oro e argento statiche, e qualche variazione sul tema per il rame - a seguito della defenestrazione del Manfredini, cui vanno aggiunti i progetti . Il Germania di Napoleone si conosce un solo ritratto, coniato nel Baden per la confederazione del Reno 4 o 5 pezzi conosciuti ed uno solo in collezione privata, venduto da Harald Moller collezione Boetcher. A mente non ricordo altri ritratti di Napoelone. Giuseppe Napoleone ha avuto modo di impressionare tondelli a sua immagine prima a Napoli e poi in Sapgna dal 1808; stilisticamente sonof orse le monete meno piacevoli di tutto il periodo, non era amato in Spagna, un usurpatore che però aveva abolito l'inquisizione. Le monete sono di poco rilievo artistico e di basso conio; rapidamente soggette all'usura e non molto curate nel particolare. Si hanno un paio di evoluzioni nell'impronta dell'effige ma sostanzialmente non cambia molto nei 5 anni di imposizione francese. Gerolamo Napoleone al contrario ha fatto monete, a piede decimale, di qualità; ne ha coniate alcune a Parigi, altre a Clausthal ma sempre di qualità, ed anche per il piede gemanico, sebbene di minor pregio artistico rimangono delle monete piacevoli. Ha utilizzato più nominali tra i due sitemi ed alla fine un po di confusione numismatica c'è, non sempre si intuisce di primo acchito incisore, zecca, direttore e valore ! Luigi Napoleone è il mio preferito per le monete e per i riconi, già perchè qui la ocnfusione regna sovrana più del sovrano, tra il 5 giugno 1806 ed il 13 dicembre 1810 data in cui il fratello famoso lo rimuove ed annette l'Olanda direttamente all'Impero Francese, riesce a far battere più progetti e prove di Vittorio Emanuele III da noi ! Non si ferma davanti a nulla, nominali, metalli, spessori, sempre cadiuvato dal fido George che ci mette del suo, firmando a volte si ed a volte no i conii. Accade così che è una delle monetazioni più ricercate e varie, dove anche le emissioni regolari sempra di prova ed alcune prove son così comuni da essere circolante. Le sorelle si sono accasate con ufficiali e principi, Carolina condivide il suo destino dal 1800 con Gioacchino Murat (Napoleone). Su Murat sono stati scritti libri, saggi, opere; migliaia e migliaia di pagine che sarebbe presuntuoso citare. Era un "casinista" come si direbbe oggi, uno sparigliatore di carte profesisonista, con una propria etica che era l'unica eccezione rigorosa in una visione del mondo guascona. Figlio di un albergatore a studiò dai preti dove fu cacciato per rissa, si dice anche per tentato omicidio m ane dubito. Si arruola nell'esercito e fa carriera dalla gavetta; un po come se MArchionne avesse iniziato la sua carriera in FIAT cambiando l'olio alla 126. Fece una carriera fulminate, non aveva paura di niente e di nessuno ! Prima con Luigi XVI e poi con la Rivoluzione; prima Duca di Berg e Cleve e poi Re del Regno delle Due Sicilie, invitto e sfortunato perde la vita a Pizzo Calabro nel 1815 comandando egli stesso il plotone della sua esecuzione e ordinando di mirare e bene al cuore. Le monete sono sgraziate nelle emissioni tedesche, ma l'abile mano del Rega rende a Gioacchino tutto il suo fascino. Paolina, o Maria Paola sposa in prima battuta un ufficiale cui rimane vedova e nel 1802. su precisa volontà di Napoleone il Principe Camillo Borghese, nessuna moneta, in compenso la sua bellezza resterà per sempre nella celeberrima statua del Canova. Elisa e Felice, si sposano per amore e contro la volontà di Napolene nel 1797, passarono la loro breve esistenza assieme; fece ogni miglior sforzo per amministrare le terre che gli furono conferite da Napoloene. Passo tra Lucca e Firenze i suoi anni da principessi e tra Bologna e Trieste quelli da esule. Si spense per prima tra i Buonaparte nell'agosto del 1820. Coniò moneta per Lucca in argento e rame, con i busto accollati suoi e del consorte, unica emissione di tutto il periodo napoleonico. Maria Luigia ... bhe di lei non parlo, proprio non mi è storicamente simpatica sebbene abbia fatto grandi, grandissime cose a Parma, ma con Napy non si è comportata bene.
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