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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/13/21 in tutte le aree

  1. @ggioggio Dato che ti piacciono, condivido il mio 4 Tornesi 1799.
    4 punti
  2. Complimenti Alberto, la moneta da 4 Tornesi del 1799 è la mia preferita, perché è stata la prima "napoletana" della mia collezione. Da allora ogni tanto ne compro una per fare compagnia alla NUMERO 1. La tua poi è il tipo raro, con la scritta SICL, molto difficile da trovare. Io ne ho acquistato un pezzo in MB e cerco sempre di trovarne una almeno BB ad un prezzo accettabile, ma finora non ci sono riuscito. Del 4 Tornesi 1799 conservo anche le varianti di punteggiatura. Al momento ho le seguenti: FERDINAN. IV SICL. ET HIE REX P. FERDINAN∙ IV SICIL∙ ET∙ HIE REX P. FERDINAN∙ IV SICIL∙ ET HIE REX P. FERDINAN. IV SICIL. ET. HIE. REX P. FERDINAN∙ IV SICIL∙ ET HIE REX P. In più ho la NUMERO 1 che allego in foto.
    4 punti
  3. video interessante per la monetazione del regno d'Italia
    4 punti
  4. Buongiorno, se qualcuno è interessato mi contatti.
    3 punti
  5. Condivido una della ultime new entry, una Piastra di Francesco II. Ne ho viste passare alcune in diversa conservazione (anche se più si va oltre lo SPL reale, e più diventa difficilino trovarle), ma, come sempre, la pazienza premia ed è giunto l’esemplare che ha il plus della patina (per i miei gusti), l’ho trovata “unica”, diversa dal solito. Una patina che ha qualcosa da raccontare alle altre Piastre compagne di vassoio.
    3 punti
  6. Buonasera a tutti, per la mia Napoletana di oggi ho scelto il mio secondo esemplare di 4 Tornesi 1799 Ferdinando IV Gli manca un pelino per essere promosso alla categoria scarrafoni. ? Magliocca 386a Saluti Alberto
    3 punti
  7. 1878 - 9 Gennaio - Incoronazione di Umberto I° La Convenzione della Lega Monetaria Latina del 1875 decise, in seguito ad un ribasso dell'Argento, di limitare l'emissione degli Scudi da L.5 - 900/mille ai soli privati che avessero fornito il quantitativo di Argento necessario. La Tiratura è infatti piuttosto bassa ( 100.000 pezzi di questo millesimo ). Come evidenziato dal Gigante ( pag.110 ) la moneta presenta sul D/ dei rilievi maggiori soprattutto nella zona dei baffi e nella tempia, rispetto al Tipo II° del 1879. Tale conio si usurava molto facilmente soprattutto in queste zone, per cui è molto difficile trovarlo in FDC. Posto un mio Scudo 1878 Anno I° del Regno di Umberto I°, non in grande conservazione, dal quale si può comprendere come l'usura fosse molto maggiore sul Ritratto del Re.
    3 punti
  8. Segnalo l'uscita del n. 116 di Monete Antiche. Questo il sommario: Il linguaggio delle immagini: Eracle (Ercole). (Giovanni Santelli e Alberto Campana) [3-15] Il culto di Cibele a Roma: dati archeologici e numismatici. (Mario Ladich) [16-24] La serie "DOMINO NOSTRO" e "INBICTISSIMO": un aggiornamento. (Alain Gennari) [25-36] La monetazione in rame di Filippo II d'Asburgo nella zecca di Messina (e di una moneta da Due Piccioli mai coniata). (Maurizio Bonanno) [37-43]. ANASTATICA, inserto di letteratura numismatica. Giuseppe Ruotolo, scritti scelti di Numismatica. (a cura di Luca Lombardi) Dionysos nella monetazione antica. (Giuseppe Ruotolo)
    2 punti
  9. Buongiorno a tutti gli amici del forum, per gli appassionati di archeologia vi segnalo questa notizia di pochi giorni fa. Il sarcofago è stato ritrovato nei pressi della fermata di Torre Spaccata (linea C) a Roma, durante lo svolgimento dei lavori per l'installazione della fibra ottica. L'iscrizione recita "Sacro agli Dei Mani. A Gaio Giulio Longino Giuliano originario di Hierapoli in Asia Minore, Gavia Manlia la madre fece". https://www.casilinanews.it/163340/attualita/torre-spaccata-sarcofago-fibra-ottica.html https://www.ilmessaggero.it/fotogallery/roma/roma_scoperta_sarcofago_torre_spaccata_centocelle-5795010.html Sapete qual è la cosa bella? Abito proprio lì vicino. Oggi sono andato a curiosare e c'erano degli archeologi che stavano facendo dei rilievi fotografici. Lo scavo è aumentato in termini di dimensione e ora si notano alcuni resti della struttura tombale. Sinceramente volevo fare qualche domanda di curiosità, ma alla fine ho lasciato perdere visto che mi sembrava brutto disturbarli durante il loro lavoro. Vi terrò aggiornati.
    2 punti
  10. Come quelle del 38 con la M, ma qua la M è capovolta Rovescio
    2 punti
  11. 1978 Banca d'Italia - 100.000 lire Baffi/Stevani del 20 giugno 1978 Galleria degli Uffizi (Firenze) - La primavera di Botticelli Delle tre grazie del Botticelli: (da destra) Aglaia lo splendore, Eufrosine la gioia e Talia la prosperità >>> >> è stata utilizzata per il 1.000 lire del '47 l'immagine di Talia (la prosperità), quest'ultima fu rovesciata per fare in modo che rivolgesse lo sguardo verso il centro del biglietto (una mia banconota) e Aglaia (lo splendore) per il 100.000 lire presentato.
    2 punti
  12. Sembrerebbe un denaro di Corrado di Svevia coniato a Brindisi.
    2 punti
  13. Buongiorno. In realtà non c'è molto altro da aggiungere rispetto alle informazioni che tu stesso sei riuscito a reperire qui sul forum. Il tuo esemplare, purtroppo, è una riproduzione (come credo avessi già intuito). La moneta originale è in oro 900 millesimi e pesa 6,45 grammi. Rappresenta la prima tipologia di marengo mai coniata e per questo riveste una certa rilevanza storico-numismatica. Fu coniata all'indomani della vittoria di Marengo dalla Repubblica Subalpina, presso la zecca di Torino. Non si tratta, dunque, di una moneta propriamente francese ma di una moneta italiana (pre-unitaria) a tutti gli effetti. Ciononostante, bisogna anche riconoscere che la Repubblica Subalpina era uno stato fantoccio creato dalla Francia. Per questo, posso capire la confusione nel definirla una "francesina" Detto ciò, se hai interesse ad approfondire ulteriormente la Storia che si nasconde dietro a questa moneta, ti consiglio di dare una lettura a questa discussione:
    2 punti
  14. Sono orgoglioso di esser testimone del bel lavoro che fanno questi signori con il Gazzettino? @dabbene @El Chupacabra @ecc ecc (@non so chi altro).... Riccardo
    2 punti
  15. Ciao, bella moneta! Credo però che la classificazione non sia esatta. Penso, infatti, che si tratti di questo denario, il RIC IV 57: Online Coins of the Roman Empire: RIC IV Geta 57 (numismatics.org) Quanto ai VOTA, le monete dei voti nascono nell’alto impero per augurare all’imperatore un certo numero di anni felici di regno. Al compimento degli anni, i voti potevano essere sciolti (soluta e similari), ma anche rinnovati (suscepta e similari) un numero ripetuto di volte, il che veniva ricordato con varie sigle sulle monete. In alcuni casi (vedi i primi tre esempi sotto) in numero di anni non era specificato. Le legende in cui più comunemente troviamo menzionanti i voti sono: VOTA PVBLICA VOTA SVSCEPTA VOTA SOLVTA VOTA V - Vota quinquennalia VOTA X - Vota decennalia VOT X ET XX - Votis decennalibus (solutis) et vigennalibus (susceptis) VOT XV MVLT XXX – Votis quindecennalibus (solutis) multis trigesimalibus (susceptis) VOT XX- Votis vigennalibus VOT XX AVGG – Votis vigennalibus augustorum VOT XX CES (?) - VOT XX SIC XXX – Votis vigennalibus feliciter solutis sic trigesimalia solventur SIC XX SIC XXX - Votis vigennalibus feliciter solutis sic trigesimalia solventur VOTIS MVLTIS – Votis multis (susceptis solutisque) MULTIS XX- Multis vigennalibus … Nello specifico dei VOTA PVBLICA, questi venivano dichiarati pubblicamente in varie occasioni per augurare prosperità e salute al sovrano (qui Geta e' ancora Cesare) e, di conseguenza, all'impero. Nell'alto impero, i Vota possono costituire una base per calcolare l’epoca delle monete. Ciò non vale, invece, nel tardo impero in cui spesso i voti celebrati erano assai maggiori degli anni di regno. Si trattava, infatti, spesso di un augurio simbolico per il sovrano di molti e felici anni di regno (un po' come noi, nei compleanni, auguriamo "cento di questi giorni"). Buona notte da Stilicho
    2 punti
  16. @ilnumismatico Ricordo bene quel Tallero di Gian Gastone. Magnifica moneta acquistata da un commerciante che la ripropose sul suo banco ai convegni per i mesi successivi. Ho salvato la foto e la posto di sotto ad alta risoluzione! Forse la patina un po' aiutata (come penso spesso di quelle eccessivamente "arcobaleno"). Per me rappresenta la "decadenza del barocco". Il granduca fu un personaggio equivoco, di difficile definizione. Intelligente e colto, depresso, pingue-alcolista, liberale, dedito a festini equivoci, timoroso delle folle. Con lui si estinse la dinastia de' Medici, e lasciò la Toscana in eredità agli Asburgo-Lorena.
    2 punti
  17. Esattamente @apollonia è proprio un esemplare analogo!
    1 punto
  18. Ultimo aggiornamento delle interviste di Quelli del Cordusio sul loro canale YouTube con Marco Ottolini che ci illustrerà una prestigiosa moneta dal punto di vista tecnico e collezionistico, buona visione ! https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ?app=desktop
    1 punto
  19. Iran 50 dinars, 1 rial e 5 rials 1978 espresso come 1357 e 2537
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  20. Comunque visto che sono in ballo vi posto uno degli ultimi acquisti, è una moneta che mi ha sempre affascinato ma che non ho mai messo tra i miei obbiettivi, ma quando l'ho vista in asta, quasi snobbata perché tutti erano concentrati sulle sue due sorelle più fortunate e meglio conservate, mi sono fatto avanti e lo portata a casa, non è il massimo ma sono stato contento di averla aggiunta in collezione... Filippo IV di Spagna, Carlino da 10 grana denominato "antitosatura" ma che per ironia della sorte si presenta palesemente tosato... Peso: 1,85 grammi Riferimento :La moneta napoletana dei Re di Spagna nel periodo 1503-1680,di Pietro Magliocca, N°33... Provenienza :asta Scaligera E4 del 27/02/2021,raccolta Mirabella,lotto 87... Anche con questa moneta ho ricevuto il cartellino e la bustina del precedente proprietario... La foto della moneta è della casa d'asta...
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  21. Potrebbe essere... Ma se poi si scopre non essere una M capovolta ma una W? Ecco perché sono interessanti le monete di Napoli... A Napoli le monete sono come le donne :T FANN PERDER'A'CAP... ?
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  22. Restando sempre in attesa di un autorevole intervento in questa discussione, posto il Tornese Uno e Mezzo 1835 con cifra 5 della data ribattuta su 2. Magliocca 752 (?)
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  23. @giollo2 Dopo che Pier ha inserito la pagina del nuovo Cudazzo inserisco anche quella del vecchio MIR, non differiscono l'una dall'altra, solo per completezza...
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  24. Grazie per le informazioni, ma hai sbagliato destinatario. Io accennavo alle religioni, non alla industria del porno.
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  25. Si si,piú di qualche volta infatti ho "maggiorato" i complimenti,anche per questo...non si vedono granchè queste cose e,quando ne godiamo,vanno sottolineate ed evidenziate con piacere e orgoglio?
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  26. Non ti saprei dire, comunque questo è il contatto email, di sicuro Morello ti risponderà [email protected]
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  27. Con l'accollo del rischio, tutte le responsabilità vanno a ricadere in toto sul venditore e quindi "sparisce" la figura del vettore e le responsabilità soggettive del medesimo per colpa o dolo? Che senso avrebbe richiedere la spedizione assicurata se in caso di perdita della merce il rischio del trasporto andrebbe anchesso a ricadere sul venditore, costretto istantempo a ridare indietro come minimo i dinderi all’acquirente senza se e senza ma? Vulnus giuridico che infrange il principio fondamentale che la commissione di un atto illecito comporta una responsabilità diretta per dolo o colpa (ex art. 2043 c.c.) in capo al soggetto agente. A distanza di molti anni dall’entrata in vigore del Codice del Consumo (che io sappia) non vi è nessuna pronuncia che rispecchi in toto quanto prevede l’articolo 63 perchè a tuo dire costoso l’iter giudiziario? Meno di molti altri, visto che non vi sarebbe bisogno di perizie di parte, consulenti e affini. E coloro che stanno sotto un determinato reddito potrebbero far affidamento ad uno dei moltissimi avvocati iscritti nelle liste dei difensori con gratuito patrocinio (a spese dello Stato). Detto questo, concordo pienamente sul fatto che ognuno esprime una tesi. E che l’unico deputato a fare “sintesi” sia il giudice. Che può confermare, variare, ribaltare quelle esposte come costui: ?
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  28. Entrata in collezione una nuova Tessera Sabauda. La numero 21 nella II Tavola del Promis. Collocata storicamente dallo studioso piemontese nel periodo di Carlo I e Carlo II
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  29. Dell'esemplare. Un chiaro falso di ottima qualità. Comincia a farsi sentire la necessità di fare una lista dei dogi falsificati.
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  30. Ciao! Anche per me è un denaro con il leone rampante del Foscari. saluti luciano
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  31. Unione Sovietica - 1 Rublo 1978 Giochi della XXII° Olimpiade - Mosca 1980
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  32. Ti dò un consiglio in generale per identificare monete o medaglie che posso essere su Google. Scarica sul telefonino l'app Google Lens (se non ce l'hai già). Aprendo l'app fotografi la moneta e ti dà i risultati simili. A volte funziona!
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  33. Se ne avessi davvero due autentiche potresti comprarti un bell'appartamento, e magari un "buonasera" e un "grazie".
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  34. Una delle più belle che abbia mai visto...
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  35. Lo avevo già postato in altra discussione, ma lo riposto volentieri. Grazie @Ledzeppelin81
    1 punto
  36. Ben tornati, amici lettori! Siccome molti di voi (me compreso) saranno rimasti appesantiti da buffet natalizi e cenoni di capodanno, ho deciso di aprire questo 2021 con una puntata tutto sommato “light”. Difatti, quest'oggi tratterò soltanto il 2 ½ gulden, una moneta po' a sé stante nel variegato panorama numismatico olandese. Gemella (per quantitativo d'argento) del rijksdaalder (già trattato) e del 50 stuivers (che ancora dobbiamo incontrare), questa moneta fu coniata solamente nel 1808 e un'unica tipologia. Al dritto abbiamo il busto del re rivolto verso destra e la classica legenda circolare. Personalmente, la reputo come una delle esecuzioni artisticamente meglio riuscite per quanto riguarda la monetazione di questo sovrano. Le dimensioni della testa sono ben bilanciate e la basetta è delineata e resa in modo naturale. Non ricordo se l'ho già detto ma, nel caso, mi scuso fin d'ora per la ripetizione. Come potete notare, Luigi Bonaparte appare sempre con la testa nuda, senza corone d'alloro, nastri o simili amenità, proprio come un altro ben più celebre napoleonide: Murat. A mio avviso, questo piccolo particolare può essere interpretato come un segno di vicinanza del sovrano nei confronti del proprio popolo. Non a caso, tra i sovrani napoleonidi, i più apprezzati furono proprio Luigi e Gioacchino... Discorso diametralmente opposto per quel che riguarda Girolamo di Westphalia che, se ricorderete, soleva cingersi il capo di corone d'alloro e, al contempo, s'interessava più alla bella vita di corte che alle problematiche del regno, la cui gestione era affidata a burocrati provenienti da Parigi. Tornando al nostro 2 ½ gulden, sul taglio del collo possiamo notare la firma dell'incisore George F. In realtà, come potete osservare qui di seguito, esistono due varianti: una con la firma completa, l'altra, caratterizzata da una punta del busto più corta, in cui troviamo solo la G iniziale e la F finale. Entrambe le varianti sono giudicate come R2 anche se, ad oggi, sono note poche decine di esemplari. Anche per questa ragione, in alta conservazione, questa moneta viaggia tranquillamente sui 12.000/15.000 euro. Sul rovescio non mi dilungo perché si tratta sempre del solito scudo coronato, simbolo del regno. Nel taglio della moneta troviamo incisa la frase “DE NAAM DES HEEREN ZY GELOOFD”, che può essere tradotta in “Crediamo nel nome del Signore”. Anche per quanto riguarda il 2 ½ gulden esistono numerose prove eseguite in bronzo (scuro e chiaro). Degna di nota, a mio avviso, è la prova del 1809, praticamente irreperibile per l'assoluta rarità. Bene. Anche per oggi abbiamo terminato. Come sempre, domande, curiosità o integrazioni a quanto detto sono ben accette. A presto e buona Epifania!
    1 punto
  37. ?Già nonostante nel tempo ogni rilievo sia stato lanato l'esergo ha mantenuto salva la data (a mio avviso la parte più importante di una moneta!) Ogni tanto un apparente difetto può salvare l'identificazione di una moneta come è capitato a questo 2 lepta delle Isole Ionie del 1819 (coniato nel 1819 e nel 1820) il colpo ricevuto dallo moneta durante la sua vita in circolazione, quando ancora i rilievi erano meglio conservati, ha incassato proprio l'ultima cifra della data rimasta protetta dall'usura diffusa sul resto del tondello che ha praticamente cancellato la data eccetto la sua ultima cifra e ciò la rende ancora classificabile pienamente. Un tempo la vita delle monete, soprattutto dei nominali più bassi era molto dura...colpi vari e deturpamenti erano all'ordine del giorno...continuavano a circolare fino all'usura più estrema e spesso erano molto danneggiate le monete che circolavano comunemente. A supporto di queste due affermazioni un paio di aneddoti: Nel Ducato di Milano di Maria Teresa nel 1776/7 fu approntata un'imponente riforma monetaria volta a sanare il disordine monetario del tempo. Nell'ambito di questa riforma fu stilato un elenco di tutti i pezzi circolanti nel Ducato nel 1777 e questo elenco è ancora oggi esistente e consultabile; da una rapida consultazione ne emerge una vera e propria babele numismatica: Circolavano non solo monete estere di ogni parte d'Italia, francesi, spagnole e austriache ovviamente ma anche monete del secolo precedente di dominazione spagnola e del tempo i Carlo VI ancora. Quindi soprattutto nel passato le monete circolavano e circolavano parecchio fino all'usura più completa anche per un secolo o più. Nel tempo si sono poi utilizzati materiali più resistenti all'usura come il nichelio (in Svizzera e in Usa circolano ancora,son poche ma ci sono, monete di più di un secolo fa ma ancora leggibili e non certo con livelli di usura di questo 2 lepta per esempio che ha sicuramente circolato molto meno). A supporto della seconda affermazione porto volentieri una citazione letteraria da un libro di Tozzi scritto nel 1913 "Con gli occhi chiusi" (libro molto fitto di riferimenti numismatici) un personaggio trae di tasca delle monete (che chiama "soldi" quindi probabilmente pezzi da 5 centesimi) e le mostra al protagonista dicendo "Li vedi? sono come noi uomini: chi è fatto in un modo e chi in un altro. Questo è stato battuto col martello e appena si conosce com'é. Questo è zoppo; Quest'altro lo volevano bucare [...] e questo è consumato tanto che pesa metà: e me lo beverò per primo[...]" (Tozzi-1919 Con gli occhi chiusi)
    1 punto
  38. Penso che per le monete d'argento di questo modulo siano sufficienti pochi anni per ridursi così. Per fare un confronto con una tipologia più recente, possiamo notare come la maggior parte delle monete da 500 lire in argento coniate fino ai primi anni Sessanta, pur essendo rimasta in circolazione per circa 10 anni o forse anche meno, e in ogni caso affiancata da banconote/biglietti di Stato di pari valore, si trova in condizione inferiore al BB. L'argento è metallo morbido, come il rame del resto, e non ci vuole molto a intaccare i rilievi delle monete. Se qualcuno volesse fare una prova, acquisti un Cappellone FDC e se lo tenga nel borsellino per un paio di mesi ?
    1 punto
  39. Il 1° ottobre siamo a mezzo miliardo :help: Apollo, il dio raffigurato al fronte, non sembra di molto aiuto :unsure: E' l'ultima emissione prima della Liberazione del 10 ottobre 1944. Il giorno dopo, tralasciando il valore da 1 miliardo (bazzecole ^_^) si passa direttamente ai 2, con una banconota che riprende lo stesso disegno di quella da 200 milioni vista al post precedente, cambiando solo il colore...la Grecia è davvero al verde :blink: Da notare come la parola "miliardi" non compaia sulla banconota...sono "solo" 2.000 milioni (ΔΥΟ ΧΙΛΙΑΔΕΣ EKATOMMYPIA). petronius oo)
    1 punto
  40. Ma in febbraio l' EAM (Εθνικό Απελευθερωτικό Μέτωπο) il Fronte Nazionale di Liberazione, di ispirazione comunista, rompe gli indugi e si autoproclama Stato nello Stato nella Grecia centrale e settentrionale, rinnegando il governo monarchico in esilio a Londra. La situazione interna si fa sempre più ingarbugliata, e a risentirne è anche l'inflazione, cosicché nel marzo 1944 la Banca di Grecia è costretta a emettere una banconota da 500.000 dracme. Della situazione risente anche la qualità dell'emissione, piuttosto anonima, soprattutto al retro, mentre al fronte non c'è niente più che una testa di Zeus...se non ci pensa lui :rolleyes: petronius oo)
    1 punto
  41. ΤΡΑΠΕΖΑ ΤΗΣ ΕΛΛΑΔΟΣ - 1944 Dopo la lunga parentesi dedicata alle isole del Dodecaneso, torniamo "sul continente" e riprendiamo l'analisi delle emissioni della Banca di Grecia (ΤΡΑΠΕΖΑ ΤΗΣ ΕΛΛΑΔΟΣ). Il 2 ottobre 1943, sotto la pressione del Fronte di Liberazione Nazionale, di cui i tedeschi non erano riusciti a contenere l'irruenza, il comando germanico era stato costretto a passare i poteri civili alle autorità greche. Intanto la Banca di Grecia, per esigenze di circolante, continua nelle sue emssioni dal valore sempre più alto. Il 14 gennaio 1944 è la volta di una banconota da 50.000 dracme, mentre, appena una settimana dopo, il 21 gennaio, arriva quella da 100.000. E' quest'ultima, a mio parere, forse la più bella emissione del periodo bellico, soprattutto per la riproposizione al fronte del celeberrimo tetradramma ateniese, col ritratto di Atena e la civetta, animale sacro alla dea, che sarà riprodotta anche sulla moneta da 1 €uro. Al retro, le rovine del tempio di Atena a Egina. petronius oo)
    1 punto
  42. Gli inglesi, che nell'ottobre 1944 occupano le isole, mettono in circolazione gli shillings e i pounds della British Military Authority (BMA), già in uso in Italia, ma con la sovrastampa GREECE (foto del biglietto da 1 pound, dal web). La Banca d'Italia di Rodi continua a operare anche dopo l'occupazione Alleata, ritirando progressivamente sia i Biglietti a Corso Legale, che gli assegni delle tre banche. I biglietti emessi da Faralli, come abbiamo accennato sopra, erano stati ampiamente accettati dalla Turchia in pagamento delle forniture alimentari, e altro. Questo nel tentativo del governo turco di rendersi benvoluto nei confronti della popolazione delle isole, nel caso in cui si fosse verificato il ritorno dell'arcipelago dell'Egeo alla Turchia, dopo trent'anni di dominio italiano. I turchi ci speravano, ma sbagliavano di grosso. Sia nel credere alla garanzia sui biglietti della Repubblica di Salò (i famosi 10.000.000 di lire), del tutto fittizia, sia perchè non erano a conoscenza di quanto dichiarato dal conte Carlo Sforza, Ministro del Governo Badoglio nel Regno del Sud, che in un'intervista al New York Times del 5 marzo 1944 aveva detto che "l'Italia dovrà rinunciare al Dodecaneso, a Fiume, all'Albania per sedere nel tavolo della pace." Sforza aveva anche rassicurato il Ministro degli Esteri greco che "non vi possono essere discussioni in merito al Dodecaneso, da lasciare in mano alla Grecia." E così, dopo due anni di Governatorato britannico, il 1° gennaio 1947 l'amministrazione delle isole del Dodecaneso passa ai greci, e il 7 marzo 1948 le isole si trasformano ufficialmente da Governatorato del Dodecaneso a Prefettura del Dodecaneso entrando a far parte a tutti gli effetti della Grecia. Ultimo atto monetario negli ormai ex-possedimenti italiani, il decreto del Governatore greco Periklis Ioannidis che ordina il cambio, dal 7 al 12 aprile 1947, sia della moneta d'occupazione inglese, sia della valuta italiana, dei biglietti di Rodi e degli assegni circolari delle banche italiane. petronius oo)
    1 punto
  43. Il biglietto da 100 lire ha al fronte il cervo, emblema di Rodi, poggiante su un capitello con lo stemma dei Cavalieri. Al retro, Lupa Capitolina, sotto, nave rostrata romana in navigazione con ai lati il disegno di un'antica moneta di Rodi. petronius :)
    1 punto
  44. I tentativi di sbarco degli inglesi però risultano vani, ed essi sono costretti a rinunciare dopo aver subito pesanti perdite, perché nel frattempo i tedeschi avevano ricevuto importanti rinforzi da Creta e dalla Grecia. Anche la resistenza di Campioni risulta vana, e l'Ammiraglio viene arrestato, insieme al contrammiraglio Luigi Mascherpa, comandante la guarnigione di Lero, e deportato in Germania. Successivamente i due saranno consegnati alla Repubblica di Salò, processati a Verona per tradimento, e fucilati :( Al posto di Campioni, arrestato il 18 settembre 1943, viene insediato il suo Vice, Ugo Faralli, che come la gran parte dei militari italiani di Rodi aveva aderito alla RSI. I tedeschi gli affidano le funzioni del Governatore, ma Faralli non viene mai investito ufficialmente del titolo, nè dai tedeschi, che non hanno autorità ufficiale nei possedimenti italiani, nè dal governo della Repubblica Sociale. Tutti i decreti da lui emanati, così come i biglietti a corso legale da lui firmati, portano dunque la dizione "per il Governatore". Nel frattempo, per la circolazione divisionaria nelle isole, si stavano utilizzando i francobolli della serie Impero, in sostituzione delle monete, ma si dovette cessare quando dal Poligrafico iniziarono a marcare la serie con sovrastampa P.M. (Posta Militare), per impedire un uso diverso dall'affrancatura. Dal web, alcuni esemplari di francobolli sovrastampati. petronius :)
    1 punto
  45. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, i tedeschi diventano i soli padroni del paese, e le loro pretese si fanno sempre più esose, dando ulteriore spinta all'inflazione. La loro rapacità a questo punto, non si esercita più soltanto nei confronti dei greci, ma anche dei beni italiani esistenti in Grecia da prima della guerra. I tedeschi sequestrano tutto. Le derrate della Società Commerciale Italo-Greca (olio, filati, tessuti e rottami metallici, che erano già stati imballati e pronti per essere inviati in Italia), i beni della Anonima Miniere Elleniche, costituita con capitali italiani, i depositi dell'Agip, della Fiat, della Lancia, l'Azienda Tabacchi, ecc. La Banca di Grecia riprende a "macinare" cartamoneta, il 19 giugno è la volta di un nuovo biglietto da 5.000 dracme, con il busto di Atena al fronte, e un particolare di un bassorilievo al retro. petronius :)
    1 punto
  46. I Biglietti a corso legale per le Isole Ionie restano in circolazione fino all'8 settembre 1943. Dopo l'armistizio, i tedeschi occupano le isole, nonostante l'eroica resistenza dei soldati italiani culminata nella battaglia e nel successivo eccidio di Cefalonia :angry: Se vorrete informarvi su questo argomento troverete decine di siti, ma uno ve lo segnalo anch'io, perchè se ne era già parlato anche qui, in una delle prime discussioni storico-numismatiche made in Petronius :rolleyes: alla quale vi rimando, con la speranza che abbiate il piacere di leggerla, o di rileggerla. Cefalonia e le altre petronius :)
    1 punto
  47. Il 1° ottobre 1941 è la volta di una nuova banconota da 1.000 dracme, che ha al fronte il ritratto di Alessando Magno, ripreso dalle sue monete. In questo 1941, nonostante la situazione economica della Grecia sia già molto critica, l'inflazione non ha ancora dispiegato i suoi effetti peggiori. Per cercare di arginarli, nell'agosto 1942 gli italiani propongono di rinunciare all'indennità di guerra, ma i tedeschi da quest'orecchio sono sordi, anzi danno un'ulteriore spinta al'inflazione acquistando al mercato nero, a qualsiasi prezzo, tutte le merci che desiderano, anche per uso voluttuario. Tutto questo mentre i greci vendono perfino le maniglie delle porte (Ciano annota "anche le figlie", su questo ritorneremo) per sopravvivere <_< petronius oo)
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  48. E' grazie all'intervento germanico che il nostro esercito, male armato, male equipaggiato, e peggio comandato, riuscirà a sbloccare la situazione e ad avere infine ragione di un esercito greco molto più preparato (e motivato) del previsto, e che aveva ricevuto nel frattempo l'aiuto concreto dei britannici. Entrando in Grecia dalla Jugoslavia, occupata in pochi giorni ai primi di aprile del 1941, i tedeschi hanno in breve ragione della resistenza dei greci e degli inglesi che riescono però, come a Dunkerque, a mettere in salvo via mare 45.000 dei 60.000 uomini di cui si componeva il loro corpo di spedizione. Il 28 aprile 1941 la bandiera con la croce uncinata sventola sul Partenone <_< il 23 Re Giorgio e la sua famiglia avevano già lasciato la Grecia continentale diretti a Creta e da lì in Egitto, e poi in Inghilterra. Tra i provvedimenti presi dal governo greco per contrastare in ogni modo gli occupanti italo-tedeschi, c'era stato anche quello di annullare, forandole, le banconote della Banca di Grecia (TΡΑΠΕΖΑ ΤΗΣ ΕΛΛAΔΟΣ ) allora in corso. Parte di queste banconote saranno poi rimesse in circolo, ma nell'immediato si viene a creare una grave mancanza di circolante, tanto più che italiani e tedeschi stanno già litigando su chi abbia il diritto di emettere una propria valuta di occupazione. Alla fine, gli italiani sforneranno le banconote della Cassa Mediterranea di Credito per la Grecia, e i tedeschi utilizzeranno i biglietti della Reichskreditkassen già in uso in mezza Europa ma, prima di questi, per assicurare le necessità più immediate, metteranno in corso legale i biglietti per uso interno della Wehrmacht (l'equivalente tedesco dei Military Payment Certificates inglesi e americani) da 1 a 50 reichspfennig, obliterati al retro, che è in bianco, con un doppio timbro, tedesco e italiano. Ecco il biglietto da 1...
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  49. La Grecia a cui Mussolini si prepara a "spezzare le reni" nell'ottobre del 1940, è un paese che solo da pochi anni ha ripristinato la monarchia, richiamando sul trono nel 1935, a seguito di un colpo di stato militare, Re Giorgio II, che era stato cacciato dal paese dopo l'instaurazione della Repubblica nel 1924. Il potere è gestito da una diarchia, simile a quella italiana. A Re Giorgio si affianca il Primo Ministro, Joannis Metaxas: li vediamo entrambi nelle foto. Metaxas, pur avendo modellato il proprio regime sulla base degli altri governi autoritari contemporanei, soprattutto sul regime fascista italiano, proibendo l'esistenza dei partiti politici, arrestando comunisti, vietando gli scioperi come attività criminali e introducendo una diffusa censura di tutti i media, non nasconde una certa simpatia per gli inglesi, che vede come naturali alleati nel Mediterraneo, dove la loro flotta era una forza preponderante, mentre le mire espansionistiche di Mussolini erano una chiara minaccia per la Grecia. L'anglofilia di Metaxas è condivisa da Giorgio II, che ha in comune col suo Primo Ministro un'altra importante convinzione...la Grecia deve rimanere neutrale nel conflitto scatenato dalla Germania nazista. Su quest'ultimo punto, anche Hitler è d'accordo. Il Führer non ha alcun interesse a intervenire nell'area balcanica che, secondo lui, non deve essere toccata nei suoi equilibri interni filo-tedeschi e filo-italiani. L'area è troppo preziosa per la Germania in vista della futura guerra all'Unione Sovietica per essere sconvolta da un conflitto. Ma l'iniziativa di Mussolini, che ha bisogno di un successo da gettare con clamore sul tavolo di un'opinione pubblica interna che, dopo la magra figura fatta in Francia e il fallimento dell'offensiva di Graziani in Libia, incomincia già a essere stanca di una guerra che, si è capito, non sarà quella passeggiata fulminea pronosticata dalla propaganda, manda all'aria le buone intenzioni tanto dei greci quanto dei tedeschi, che a un certo punto non potranno fare a meno di intervenire per impedire che l'importante alleato italiano venga ricacciato su quei monti albanesi che aveva disceso con orgogliosa sicurezza. petronius :)
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