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  1. giuseppe ballauri

    giuseppe ballauri

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/17/21 in tutte le aree

  1. 3 punti
  2. ????? "perchè assomiglia moltissimo all'originale" ????? "la lettera sotto al bifronte di Jano non esiste" ?????? http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G57/1
    3 punti
  3. 3 punti
  4. Buonasera a tutta la sezione, vi mostro l ultima entrata in collezione... Ferdinando l, 120 grana 1818 Reimpressa con 8 su 7 e giglio nel taglio...! Come tutti gli esemplari che ho potuto osservare e avere in collezione, presenta la classica debolezza su basetta e parte dei capelli... Reputo personalmente questo esemplare con questa variante 8 su 7, davvero in buona conservazione per la tipologia... Saluti, francesco...
    3 punti
  5. Ciao a tutti! Ho sempre sognato di mettere una moneta nella collezione, e questo sogno si è avverato! Scudo stretto 1670 con la Madonna Repubblica di Genova periodo Domenico II Contarini. Diametro 44 mm , peso 37,9 gr. * ET * REGE * EOS * 1670 * I . S . S. La Beata Vergine di fronte sulle nubi, coronata di stelle, col Bambino in grembo e lo scettro diritto. Rev \ DVX ET GVB REIP GENV Croce con una stella a sei punte in ogni quadrante in cerchio perlinato tra due cerchi lineari. Dav 3901 . CNI 20/26 MIR 294/30 . Lunardi 260 (R1)* Solo negli anni 1654, 1665, 1666, 1668 e 1670 fu battuta la serie completa (scudo stretto, mezzo, quarto e l’ottavo)
    2 punti
  6. @coinscollector000 stai, ancora una volta, confondendo una persona che chiede aiuto. 1) non esiste “l’originale” 2) la lettera di controllo e i globetti al diritto nel denario di C. Fonteius sono su tutti i cataloghi, incluso quello del forum, che in gran parte è stato redatto da @legionario che ha una conoscenza della materia sconfinata. 3) le zampe dei cavalli del denario di Censorinus sono 4 e la funzione dei puntini ti è stata spiegata. Io dalle foto non vedo nulla di anomalo, ma @Ettore.p deve inserire i dati ponderali e le foto di diritto del denario legionario se vuole delle risposte.
    2 punti
  7. San Marino - 50 Lire 1975 San Marino - 100 Lire 1975
    2 punti
  8. La domanda di @giacutuli è molto interessante e la risposta è molto difficile. Penso che anche gli Esperti e gli studiosi di Numismatica siano in imbarazzo a definire quale è un "Errore" e quale possa essere definita una "Variante". La stessa catalogazione di Attardi ( grazie @caravelle82 per aver postato la pagina ) si presta a numerose interpretazioni e sicuramente non è esaustiva. La prima critica ( e su questo mi trovo d'accordo con @giacutuli ) è che sicuramente un conto sono gli Errori/Varianti di una certa epoca, quando la tecnologia era ancora piuttosto grezza, un conto quelle che comprendono la monetazione contemporanea. Cercando di operare una estrema sintesi, del tutto personale e criticabile, penso che alla base di tutte le differenze riscontrabili in una moneta esista un "Errore" (volontario o meno ). Quando questo anomalia è unica si può definire "Errore" ( ad esempio caro giacutuli il 2 E. che hai nel logo ). Quando l' Errore si riproduce in un numero maggiore di esemplari, ritengo si possa parlare di "Variante" ( ad esempio le varianti della Piastra 1834 "FERDINANDAS" "ATR" "REGN" etc ). Certamente è una esemplificazione eccessiva e sarebbe opportuno approfondire la questione con gli amici del Forum. Saluti a Tutti Beppe
    2 punti
  9. Einstein ci dice che non esiste la gravità, è lo spazio curvo che spinge le masse una verso l'altra. qui si vincerebbe la causa?
    2 punti
  10. È difficile trovare una pubblica dove si possono apprezzare molti particolari dell'effige del Sovrano, come il drappeggio sul busto e i lineamenti del viso...
    2 punti
  11. DE GREGE EPICURI Abbiamo osservato più volte che, specie per alcuni imperatori, i ritratti sulle monete provinciali si discostano enormemente da quelli sulle imperiali. Questo vale soprattutto per il 3° secolo, e la moneta di Gallieno che vi mostro (6,86 g.) ne è un esempio. Si tratta di Antiochia in Pisidia, quindi una colonia, con scritte in latino (anche se alcune lettere sono davvero strane, e un po' di alfabeto greco sembra insinuarsi; a meno che non si tratti di un incisore analfabeta...) Al D, il ritratto di Gallieno ricorda piuttosto qualcuno dei suoi successori (Aureliano o Probo o Claudio 2°); la scritta sembra essere ...LIC GULIENO, con alcune lettere stranissime. Purtroppo, il D della moneta è un po' usurato, e anche la foto non è il massimo. Al rovescio, scritta più corretta: ANTIOCH COL, la figura dovrebbe essere la Tyche di Antiochia; regge cornucopia. C'è una Γ nel campo sinistro. Dovrebbe essere il n. 25 della Kryzanowska.
    2 punti
  12. Scusami @coinscollector000 ma da quanto tempo osservi o studi la monetazione romana repubblicana?
    2 punti
  13. REGNO D'ITALIA - VITTORIO EMANUELE II° - 5 LIRE 1875 - ZECCA DI ROMA
    2 punti
  14. Sulla scia di questa discussione aperta dall'amico @Scudo1901... ... e approfittando della sua disponibilità nell'utilizzare le foto del suo esemplare, ho creduto cosa utile aprire una discussione sul tema in oggetto. È un dato di fatto come la monetazione Borbonica sia sempre più seguita, attirando a se sempre più collezionisti "provenienti" da tipologie monetali molto differenti. Ciò significa che per i nuovi appassionati non è facile valutare il grado qualitativo delle monete, specie se il loro interesse è stato sempre circoscritto a monetazioni "più semplici", come ad esempio le monete decimali di Vittorio Emanuele III. Dato che nella discussione prima evidenziata si palesava nuovamente questa problematica, avevo lanciato l'assist per una eventuale discussione in cui parlare proprio di questa tematica: la valutazione delle monete Borboniche, con particolare attenzione per il momento solo agli argenti di medio e grande modulo. Iniziamo quindi con un primo esempio valutativo, sfruttando la moneta proposta sempre nel summenzionato post dall'amico @Scudo1901: Una Piastra da 120 Grana del 1795. Ripropongo quindi quella stessa moneta, affiancata da un mio esemplare (non patinato, così sono distinguibili). Cito l'amico @ZuoloNomisma (che nel frattempo mi avrà dato per disperso visto il ritardo con il quale apro questa discussione). Sbizzarritevi con i pareri delle due monete, e su un eventuale raffronto Un saluto a tutti, Fabrizio PS: vi aiuto allegando anche una foto del dritto con la moneta in mano; occhio a questa foto.
    1 punto
  15. Segnalo questo interessante articolo per gli amanti della Sterlina: https://www.ilpost.it/2021/02/15/decimalizzazione-regno-unito/. Per festeggiare i 50 anni dell'attuale sistema decimale è stata emessa una nuova moneta commemorativa da 50 Pence raffigurante la prima effigie della Regina Elisabetta e alcune delle monete più iconiche del Regno Unito precedenti dal Decimal Day del 1971. ?
    1 punto
  16. Concordo assolutamente con @gigetto13. Per cortesia @zio poverone (già il nome è tutto un programma), non mi sembra opportuno aprire non una ma ben due discussioni identiche per chiedere se la moneta in questione vale più 25 o 30 euro. Dopotutto, si tratta di soli 5 euro di differenza... Capirei se avesse visto prezzi che variano dai 20 ai 200 euro ma in questo caso, onestamente, mi pare un atteggiamento eccessivo. Per carità, comprendo i timori di chi muove i primi passi in questo mondo ma non mi creerei nemmeno tutte queste paturnie. Altrimenti, il collezionismo smette già in partenza di essere una passione e si tramuta in una costante fonte di preoccupazioni. Al che, eviterei proprio di cimentarmi nel mondo della numismatica...
    1 punto
  17. Salve Direi 3 Centesimi 1852 Regno Lombardo Veneto. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FGLV2/3
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  18. Scusa, non capisco il senso. A parte che di là ti ha risposto più di una persona, e poi, non sapendo se è un regalo o un acquisto da una utente mi sembra leggermente ineducato chiedere il prezzo. Si tratta di due, tre decine di euro, non di centinaia. Per quanto riguarda l'autenticità, confermo anche io quanto detto di là da piu utenti, è assolutamente buona.
    1 punto
  19. Scipio mi ha appena preceduto, assolutamente d'accordo con quello che lui ha scritto; facciamo attenzione prima di dare dei giudizi cosi' netti e delle informazioni errate a chi chiede un aiuto. saluti maumo
    1 punto
  20. Esistono solo ipotesi alla tua domanda . Chi suggerisce un utilizzo religioso , per altri semplici gettoni di conto , oppure coniati per manifestazioni civili , per altri utilizzati per accedere a ponti . Come per i gettoni sabaudi le legende sono solitamente religiose o come in questo caso una serie di simboli e lettere prive apparentemente di senso
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  21. Per una Napoletana al giorno, posto il 20 Grana o Tarì 1857 di Ferdinando II°, tipologia che mi piace molto per la maestria dell'incisore nel ritratto del Re. Saluti a Tutti,
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  22. Ecco un'altro esemplare... Diametro :33 millimetri... Peso :12,60 grammi...
    1 punto
  23. Peso 14,29 grammi Diametro 33,46 mm Per il taglio vedi foto
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  24. È di solito sono più consunti del 22... Diametro :31 millimetri... Peso :14,28 grammi...
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  25. Si, su questo siamo daccordo, è un fatto consolidato che, specialmente su cifre importanti, la moneta di modulo maggiore, il massimale, porta a spendere di più, a parità di rarità, della moneta piccola... una moneta "grande" con tre esemplari conosciuti spunterà su di un'asta cifre notevolmente piu importanti di una piccolina con soli tre esemplari conosciuti... Però la mia "numero uno" è stata un 50 centesimi di Vittorio Emanuele II, trovata per caso in casa, non uno scudo, e sono come zio Paperone.. la sua numero uno era un centesimo ed aveva più valore di tutte le altre messe insieme!
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  26. Buon giorno a tutti! Ecco a voi tre vecchi gettoni usati in passato per il trasporto public cittadino. Due provengono dalla citta’ di New York ed uno da quella di San Francisco. Il primo che vi mostro, quello di San Francisco , fu usato dalla San Francisco Municipal Railway per il pagamento del traporto nei cable cars e trolleys publici. La San Francisco Municipal Railway o SF Muni come viene amichevolmente chiamato il sistema di trasporto cittadino, serve un area di 121 Km quadrati ed ha un budget annuo superiore ad un miliardo di dollari. Con la sua flotta che a causa della configurazione del terreno viaggia ad una media di 8 miglia l’ora e’ il piu’ lento sistema publico nazionale. Il secondo fu emesso dalla MTA Bridges and Tunnels (Metropolitan Transportation Agency ) di New York per riscuotere il pedaggio sul ponte Henry Hudson Bridge che connette Manhattan and the Bronx. Il suo disegno ebbe un immediato successo e molti di questi gettoni scomparvero presto dalla circolazione perche’ conservati nel cassetrto o trasformati in oggetti di gioielleria. Il Terzo anch’esso proveniente da New York fu prodotto nel 1986 dalla NYCTA (New York City Transportation Authority). Questo gettone bi-metallico detto “Bull’s eye token” porta attaccata un interessante storia .: Nel 1986 50 milioni di questi gettoni in ottone con la parte central in acciao furono coniati dalla Roger Williams Mint al costo di $ 5,750,000 dollari. Sotto la scritta GOOD FOR nel Retro del gettone si possano appena vedere tre piccolo iniziali, SJD. Tali iniziali stanno per Silvester J. Dubosz che a quei tempi era l’Assistant Controller della NYCTA e responsabile per l’ordine di tali gettoni. Fu immediatamente licenziato quando vennero scoperte le tre iniziali che lui aveva fatto abusivamente coniare sul gettone. Gli ordini successivi non portano le sue iniziali e sono oggi rari e difficili a reperire . Buona lettura ed a presto! Lamberto :)
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  27. Il peso medio è quello. Tuttavia non si possono, che io sappia, desumere differenze fra il potere d'acquisto del metallo monetato e di quello - ad esempio - in barre, anche perchè, ancora nel I sec. a. C., i denari erano di argento quasi puro. Per quel che mi risulta anche quando crediti e debiti erano riferiti al metallo a peso (es. talento = 100 libbre) poi in realtà il mezzo di pagamento era costituito da monete, contate e non pesate. Poichè l'unità di conto romana è sempre stata la moneta bronzea (asse durante la repubblica, sesterzio - ovvero 2,5 assi - in seguito), la moneta argentea era rappresentativa di una certa quantità di unità di conto bronzee. Mentre dapprima ciò avveniva in base a parità fissate in base al rapporto di valore fra metalli, già a metà del II sec. a. C. la moneta bronzea aveva sostanzialmente corso fiduciario. Spero di avere risposto.
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  28. Posto le immagini della stessa medaglia e che ho in collezione. Si tratta di una bellissima medaglia in stile Liberty, in argento 950 e opera di due scultori-incisori (B. Tedeschi e I. De Bernardi). La medaglia è di interesse sia artistico sia storico e commemora, come scritto, il 24° Congresso della Società Nazionale Dante Alighieri tenutosi nel 1913 a Pallanza (frazione del comune di Verbania, provincia Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte). È una medaglia rara, ma il tuo esemplare, vista la pessima condizione in cui si trova, non ha valore commerciale - giusto il peso dell'argento -; se fosse ben conservata potrebbe essere ragionevolmente valutata tra i 30 e i 50 euro. Cordiali saluti Ecco il rovescio.
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  29. 1 punto
  30. 1975 Unione Sovietica - 1 rublo 30° Anniversario della vittoria nella Grande Guerra Patriottica (la data si trova sul bordo)
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  31. Concordo pienamente con @savoiardo è bello tenere in mano un bel dollaro americano o monete di simile diametro ma, per esempio, vuoi mettere la storia di un obolo della magna grecia o la curiosità che può suscitare (almeno per me che ci ho pure scritto un libro) di una Karruba normanna?? Poi come sempre è tutta questione di gusti. Ciao Mauro
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  32. 1975 Guinea equatoriale - 100 ekuele Questa valuta fu adottata dal 1975 al 1985, successivamente fu sostituita dal franco CFA.
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  33. Come già detto, la platea delle emissione per queste tipologie è vasta e variegata, mi riferisco, oltre che alle cedole pontificie del Monte di Pietà e del Banco di Santo Spirito anche agli Assegnati. I valori di mercato non sono proibitivi, anzi, per fare un esempio, puoi tranquillamente trovare un assegnato da 10 Paoli , il taglio più comune a una trentina di euro o poco più in fds, così è anche per le varie cedole. E' evidente che anche in questo caso lo stato di conservazione la fa da padrone, oltre ad alcune rarità praticamente introvabili. Se hai intenzione di iniziare a collezionare queste tipologie, ti consiglio un catalogo specifico - il Crapanzano vol II a mio parere è ottimo anche se ormai un po datato - oltre ai valori di mercato, tirature e fime varie, c'è tutto un aspetto storico/grafico all'inizio di ogni capitolo nel quale viene introdotta la monetazione trattata. ( con una trentina di euro te la cavi.) Per quanto riguarda gli Assegnati, ti allego questa discussione nella quale puoi già trovare spunti interessati. Saluti.
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  34. Buongiorno, alla Sua medaglia manca qualche pezzo che allegherò afoto a seguire . Si tratta di : Austria - Hungary Bronze Medal with Crown - SIGNVM LAVDIS, Emperor Franz Joseph . La Medaglia al merito militare (tedesco: Militär-Verdienstmedaille, ungherese: Katonai Érdemérem, croato: Vojna medalja za zasluge) era una decorazione militare dell'Impero austro-ungarico. Fu fondata dall'imperatore Francesco Giuseppe I il 12 marzo 1890. La medaglia al merito militare viene spesso chiamata "Signum Laudis" (in latino "segno di lode") dopo l'iscrizione sul retro della medaglia. Medaglia di bronzo al merito militare sul nastro di guerra con spade, Francesco Giuseppe I Tipo Decorazione militare Conferito per merito militare Descrizione Medaglia in bronzo, argento o oro con busto dell'imperatore regnante sul dritto e la scritta "SIGNUM LAUDIS" (in latino "Segno di lode") sul retro, circondata da una corona, metà allori e metà foglie di quercia. La medaglia è sormontata da una corona (doppie corone per il tipo Karl I) e indossata da un nastro a tre pieghe. Presentato da Austria-Ungheria Idoneità Ufficiali e funzionari austro-ungarici di grado simile Stato obsoleto Istituito il 12 marzo 1890
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  35. Baldwin's Auctions Ltd, Auction 74, lot 1097, 09.05.2012 THE A J LANSEN COLLECTION OF PLANTATION TOKENS OF THE NETHERLANDS EAST INDIES AND BORNEO. Unternehmung Hessa, Uniface Nickel-alloy 10-Cents, 1890, pentagonal, 28mm x 27mm (LaWe 115 var RR). Good very fine, very rare. Adrian Lansen is co-author of the standard work on these tokens, Plantage-, Handels-, en Mijngeld van Nederlands-Indie , Vriezenveen, 2001 (LaWe). He and his collaborator, Professor LT Wells jr., are working on a new definitive edition of the book, having located a number of previously unstudied collections to enable further research in this fascinating field. Many new tokens and varieties have come to light. Use of the abbreviation “var” in the references below indicates a previously unrecorded variety which will be listed in the new book. The LaWe rarity for each token is given after the reference number. It is unusal to give die axes for these tokens, but because Mr Lansen had recorded this information, we decided to include it in the catalogue.. Now retired and looking forward to his 70th birthday later this year, Mr Lansen worked for nearly 40 years as a municipal civil engineer, specialising in roads and waterways, laterly in managerial and supervisory roles. He has long been an active volunteer with various trade union and representation groups in Utrecht and Ijsselstein. He is a member of numerous numismatic groups and societies in the Netherlands and Belgium and has published many articles in a wide variety of numismatic journals. He has been in the forefront of the campaign to maintain numismatic expertise at the Geldmuseum in Utrecht. Having taken the decision to sell his main collection of plantation tokens, he says: “After more than 55 years of collecting plantation money, it is now the right moment to do other collectors wordwide a pleasure, by offering this part of my collection in this Baldwin’s auction. Sometimes newly discovered unknown plantation tokens come to the market. So collecting these very rare items does not have to stop for me with this auction. I also collect VOC and Netherlands East Indies coins and medals. Once a collector, forever a collector!”. £100-120 Starting price: 80 GBP - Estimate: 100 GBP - Result: 100 GBP
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  36. Ma Stilicho non ti devi scusare di nulla, ci mancherebbe altro. Ho dato un'occhiata anche io in rete ed effettivamente ho trovato scritto su diversi siti che il motto fosse riportato anche nella Historia Ecclesiastica, perfino sulla breve voce della Treccani dedicata all'argomento (https://www.treccani.it/vocabolario/in-hoc-signo-vinces/), quindi credo che tutti sarebbero stati indotti in errore (della Treccani mi sarei fidato ad occhi chiusi anche io). Per questo ero curioso di capire come si fosse innescato questo generale cortocircuito. Devo dire invece che la tanto bistrattata wikipedia, nel merito della questione riporta le informazioni corrette (https://it.wikipedia.org/wiki/In_hoc_signo_vinces). Ciao
    1 punto
  37. ????? Quei piccoli puntini sono "assolutamente" normali: l'incisore nel conio prima segnava i punti e poi li univa. Io di zampe posteriori ne vedo 4 http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G263/1
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  38. Concordo con scudo 1901, forse anche dipiù .
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  39. No. Potrebbe essere forse una medaglia.
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  40. Senza entrare nel merito della questione non avendone le necessarie conoscenze e competenze e per pura informazione indico la fonte di quanto ho scritto al post #6. Massimiliano Nuti: Costantino il Grande: un falso mito? Archivi Storici Mattioli 1885 Devo dire che, rileggendo il passo, mi sembra che effettivamente si parli della Vita di Costantino e non della Storia Ecclesiastica di Eusebio come detto in un post precedente. Probabilmente ho interpretato male il testo e me ne scuso. Tuttavia, nel libro di Elena Percivaldi "Fu vero editto?", ho trovato scritto che la frase comparve per la prima volta nella Storia Ecclesiastica. Argomento comunque assai interessante, anche se un po' "off topic". Magari se ne potrebbe parlare (se non e' stato già fatto) in una apposita discussione. Ciao da Stilicho
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  41. Io per esempio non so neanche che cos'è e di cosa tu stia parlando con tutta onestà, perchè non ne ho esemplari in casa I millenial, solo se hanno in famiglia persone che hanno una collezione antica e ricercata, potranno interessarsi a monete antiche Altrimenti saranno gli euro le prime monete che potranno colpire la curiosità di un ragazzo e farlo inserire nel mondo numismatico Io sono partito con le circolate e da un anno colleziono da zecca, ho quasi 21 anni e un mio reddito, dunque questa passione anche se bellissima ha bisogno di un bel po di backup economico dietro
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  42. Tornese 1833 Contrassegno stella a 6 punte Gigante n. 280 - Rarità R3 Magliocca n. 766 - Rarità R5 Postate le vostre monete da 1 tornese del 1833 e cerchiamo di capire insieme l'effettiva rarità di questa moneta. Non era presente nelle colleziezioni "Utriusque Siciliae" e "Civitas Neapolis".
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  43. Personalmente non so come giustificare la mancanza di citazione dei due esemplari ex Hirsch 26/1910, ma la mia prima impressione è nettamente sfavorevole. Nono solo, come evidenziato da Vitellio, ci sono incongruenze sui rilievi, ma gli stessi simboli presentano stili semplicemente ridicoli. La testina del secondo esemplare sembra una invenzione e non ha nessuna attinenza con le varie testine già note per Akragas. Poi la lepre.... le sue zampe sono semplicemente ridicole. Quelle posteriori sembrano di Paperino e quelle anteriori sono dei moncherini... Resta il fatto che la Westermark non li abbia degnato di menzione, nemmeno tra i falsi. Non li ha presi in considerazione forse perché non li ha potuti vedere in mano....
    1 punto
  44. Sicuramente in parte è così. Più la moneta è grande più ci sembra di avere qualcosa di valore. Ma questo pensiero (più è grande più vale) credo possa appartenere solo a chi non è appassionato di monete. Chiunque un minimo addentro alla numismatica sa che il valore non è dato dal diametro. Ovviamente tanti appassionati numismatici collezionano magari solo monete grandi, ma per motivi immagino diversi da quello detto sopra. Dal mio punto di vista, il diametro è insignificante. Mi deve piacere la raffigurazione o la storia dietro.
    1 punto
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