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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/01/21 in tutte le aree
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Le adorabili foto degli animali selvatici che interrompono i fotografi naturalisti Per scattare la foto giusta possono volerci giorni, settimane, addirittura mesi. Soprattutto quando si ha a che fare con gli animali. I fotografi naturalisti sono abituati a pazientare per ottenere lo scatto perfetto ma capita anche, dietro le quinte, che i protagonisti dei loro capolavori li raggiungano, incuriositi. https://www.greenme.it/informarsi/animali/foto-animali-selvatici-interrompono-fotografi/ PS: si avvicinano senza paura queste creature perché non conoscono quanto pericolo sia l'essere umano: per la serie se lo conosci lo eviti. L'acquila forse si è già imbattuta con l'uomo e quindi sa cosa deve fare: contrattaccare!3 punti
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Ciao @Poemenius, Proprio per evitare, che continuando la "interessante " discussione, ho ritenuto di frenare un po', onde evitare che da interessante ed istruttiva, possa decadere nel protagonismo, che sappiamo dove ci porta. Non ho mai detto che sono il più bravo della classe, anche io sono consapevole che si possono commettere errori, assumendomi le mie responsabilità. Se @le90, insiste ad affermare che una "banale" screpolatura di una parte della patina, la considera un fattore negativo, io non posso essere d'accordo. Poiché sono tanti i fattori che possano aver determinato tale. Cosi sulle lettere della leggenda, l'occlusione di due "opercoli" (cosi li chiama), è un fattore negativo ? e quando mai. Le patine, a volte non sono omogenee , può capitare che nei bordi, in determinati punti, per motivi chimico-fisico, possa essere più tenera, più sottile, agglomerata con sedimenti vari. A volte arricchite da concrezioni mineralizzate e tanto ancora. A volte, durante la pulitura di un bel bronzo, in prossimità di lettere occluse, decido di asportare la poca patina che la copre, affinché si renda visibile le lettere. Di sicuro conosciamo che il dupondio del BM, ha più di 200 anni, che se è genuina è unica, e una moneta molto ricercata dai collezionisti di questo periodo, da qui, l'interesse negli anni, della comparsa di tanti dupondi, a fusione sulla base del BM. Altri dupondi, inventati che hanno trovano sempre una collocazione. Perché continuo ad affermare sulla base del BM, perché Tolosa Madrid e ultima BNF, hanno in comune la forma del TONDELLO, con gli stessi difetti dei bordi. Penso che fin qui, siamo tutti d'accordo. Però, molti dettagli sulla figura di Tranquillina, non sono uguali, cosi su alcune lettere. cosi sul perlinato........che vuol dire, che c'è stata una "manipolazione" durante le riproduzioni. E non credo che tutto sia stata opera del De Saint-Urbain. Penso che chi ha avuto una prima copia del BM, abbia cominciato a inventarsi l'orecchio, poi qualcun altro l'acconciatura, le lettere, il drappeggio, infine il più bravo, il perlinato, ovvero il dupondio Madrid. Tutti e tre copie per il tondello, di BM. L'unica cosa che dovrebbe far riflettere, perché solo il BM ha una gran bella patina ? possibile che questo De Saint-Urbain, non sia riuscito a duplicare almeno su un altro dupondio ?. Saluti Gionnysicily.3 punti
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San Marino - 100 Lire 1973 Il Canto di Ulisse Fratelli miei, che attraverso centomila pericoli siete arrivati a questa piccola ultima soglia presso l'Occidente; non negate ai nostri sensi quello che rimane da vedere, dietro al sole, nel mondo disabitato; considerate la vostra origine: non siete nati per vivere come bruti, ma per praticare la virtù e apprendere la conoscenza. Dante Alighieri ( 1321 ) La Divina Commedia Inferno - Canto XXVI° - vv. 112-1203 punti
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San Marino - 50 Lire 1973 Gaetano Gandolfi ( 1760 ) Allegoria della Giustizia Parigi - Museo del Louvre3 punti
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San Marino - 20 Lire 1973 Gian Lorenzo Bernini ( 1618 ) Enea, Anchise ed Ascanio Roma - Galleria Borghese3 punti
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Seguendo una discussione ho scoperto che la sezione di Monete medievali di Zecche Italiane non aveva un curatore. A questa sezione partecipano molti utenti esperti e preparati in questa monetazione che è sicuramente una delle più interessanti e complesse della numismatica. Tuttavia, proprio per la complessità della materia, credo che ai collezionisti che si avvicinano ad essa per la prima volta un curatore possa essere utile. E così, dopo due anni di riposo, ho proposto a @Reficul di riprendere la collaborazione come curatore di questa sezione. La monetazione medievale italiana è una materia vastissima e, pur avendo un'infarinatura generale, non sono un esperto di tutte le zecche. Quindi spero in una vostra collaborazione e in un vostro aiuto per rendere questa sezione sempre interessante e utile per tutti. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Arrivati il 1818 e 1820 (dall'ultima asta Negrini) a far compagnia al 1816 e 1817 Monete relativamente comuni in bassa conservazione, ma già così non sono così facili da trovare (senza svenarsi). Adesso manca un bel 1819 e il 1821, decisamente meno raro di quello che dicono i cataloghi (compare praticamente in tutte le aste) Foto per l'archivio prima di metterle a riposare con le sorelline sul velluto in banca2 punti
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Dunque, non vorrei che le mie parole venissero travisate pertanto se qualcuno se n'è risentito chiedo venia. Ci tengo a precisare @gionnysicily che il tempo passato ad analizzare la moneta non lo ritengo assolutamente perso, anche perché io stesso ne sto dedicando molto, che potrei impiegare diversamente, all'argomento: né il mio né il tuo tempo, né quello di chiunque abbia detto o voglia dire la sua argomentando, sono sprecati. Secondo me, anzi, tutti stiamo facendo un grande servizio alla Numismatica con la N maiuscola. Il termine da me utilizzato "giocare" non era per banalizzare i confronti fin qui fatti, ci mancherebbe, ma soltanto per evidenziare i limiti che sono determinati dallo giudicare dalle immagini e che probabilmente salterebbero con una visione dal vivo dell'esemplare. Tornando all'argomento, non metto in dubbio che una patina originale abbia diversi livelli di spessore, ma l'occlusione delle due lettere A finali della legenda del D/ non mi sembrano imputabili a questo. Del resto, non si spiega perché simili lettere piene non si siano trasferite nello stesso modo sui successivi cloni, dove invece appaiono con l'opercolo vuoto. Se vogliamo ammettere anche in questo caso un intervento del falsario, bisogna capire perchè lettere A e B si SABINIA, che sono aperte sul BM, perdono dettaglio sui cloni mentre invece le ultime due A, abbiano questi ultimi vuoti, mantenendo quindi il dettaglio, seppure siano aperture molto minute. "perché Tolosa Madrid e ultima BNF, hanno in comune la forma del TONDELLO, con gli stessi difetti dei bordi. Penso che fin qui, siamo tutti d'accordo." D'accordissimo. Mi chiedo se non sia Madrid uno dei primi prototipi, così ben definito, a cui via via si sono aggiunti gli altri, con relativa perdita dettaglio. Il BM ha certo, lettere più definite all'inizio della legenda del D/ ma le due A perdono di definizione, così come perdono di definizione le prime dell'esemplare Madrid. Prendendo in considerazione il tuo ragionamento finale, dovendo immaginare una sequenza, in cui metti correttamente in evidenza le differenze nell'apertura auricolare del ritratto di Tranquillina, metterei l'esemplare Madrid al primo posto. Su questo, infatti, l'apertura è ben visibile, mentre, sul Tolosa, copia di minore qualità, c'è ma di minore diametro, per poi concludere con BM e BNF, con apertura quasi del tutto assente. Per il discorso patina. De Saint-Urbain faceva falsi, ma non è detto che abbia realizzato anche le patine di questi esemplari. Alcuni di questi le presentano: BM, BNF, MADRID (presenta dei resti di patina "asportata") e, dalle descrizioni, come ho avuto modo di riportare, anche i due esemplari della vendita Weber pare ne fossero provvisti. Mi piacerebbe osservarle, il catalogo della vendita dice genericamente patina scura/ nera. Patine diverse, sembra, forse non tutte della stessa mano. Se risultasse falsa, sicuramente quella BM sarebbe la migliore. Se @le90, insiste ad affermare che una "banale" screpolatura di una parte della patina, la considera un fattore negativo, io non posso essere d'accordo. In quel punto della moneta sotto la patina non sembra esservene altra, compare subito un colore rossiccio che dà l'idea del metallo. Peraltro, andando a memoria, fosse anche patina con quel colore, non mi pare che uno strato "arancio-ocra" sia naturalmente sottostante ud uno verde. Non me ne vogliate se insisto su questo punto, ma a livello stilistico il BM cade su alcuni punti che ho già evidenziato e questo, patina o non patina, è forte elemento a suo sfavore. Come @grunf giustamente dice, "questo è il massimo che possiamo fare allo stato" Sarebbe interessante fare in modo che tutte le nostre osservazioni esposte in questa discussione arrivino agli esperti del British, gli unici al momento che possono analizzare de visu l'esemplare.2 punti
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Nuovo entrato in collezione Peso monetale genovese della Quadrupla d'oro. Di fattura Genovese, epoca ultimi anni del XVI - prima metà XVII sec.2 punti
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BELGIO - LEOPOLDO II° - 5 FRANCS - 1873 Ciao, Beppe2 punti
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Purtroppo finché si permetterà che alla principale manifestazione e fiera numismatica italiana, il Veronafil, possano accedere con il loro banchetti anche quelli che vendono sorpresine Kinder, puffi, pokemon et similia, questo genere di confusione nella nostra tanto amata passione, che meriterebbe senz'altro diversa dignità, può ancora generarsi... Michele2 punti
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1873 Regno d'Italia - Banca Nazionale - 1 lira E32 Galliano/Nazari2 punti
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cari @le90 e @gionnysicily i vostri interventi sono molto interessanti.... i noti limiti della valutazione fotografica non vanno ripetuti, ma in parte persisterebbero a mio avviso su una visione diretta... da persona non proprio digiuna di numismatica, ma non esperto di questo periodo, trovo estremamente convincenti entrambe le posizioni a dire il vero, e nessuna mi porta in modo assoluto ad escludere l'altra... se come state fortunatamente facendo eviterete di trasformarla in una cosa "personale" continuerà ad essere una lettura molto interessante e istruttiva sul listato di "dubbi" di le90 non mi dispiacerebbe una valutazione di gionnysicily che prescinda dall'assunto e tenti di spiegare o darne conto, perchè alcune critiche mi paiono in effetti sensate o comunque da valutare grazie ad entrambi2 punti
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Buonasera , partecipo anche io e posto il mio esemplare datato 1792 del grano da 12 cavalli .2 punti
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Quest'anno per la prima volta ho acquistato anch'io monete proof; sono riuscito a prendere sul sito della Zecca il cofanetto 10 pezzi 2021. Vent'anni che colleziono e non ho mai visto una moneta proof dal vivo... non vedo l'ora2 punti
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Riporto su questa interessantissima discussione e ,per iniziare, posto un Tre Cavalli di Filippo IV che mi fu donato anni fa proprio da @Rex Neap che di sicuro lo ricorda molto bene ? Magliocca 133 P/R 125 CNI 976 Gaetano2 punti
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Buongiorno @Josh09 e buongiorno a tutti, la piastra del 1805 da te postata e di solito chiamata "capelli ricci" ed è molto comune. Si distinguono, tra le molte varianti e errori, sopratutto per le dverse dimensioni dello stemma araldico al rovescio. Per la valutazione economica, come già detto da chi mi ha preceduto, conta molto la conservazione. Per darti comunque una una risposta concreta riguardo il suo valore ho controllato i prezzi di vendita su eBay e a meno di 90 euro non si trova nulla, escluso naturalmente dei falsacci cinesi moderni. Solo per un confronto ti posto la mia. P.S. le foto falle con il telefonino che vengono molto meglio. Saluti e buona Domenica.2 punti
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Buonasera a tutti, prendo spunto da Cristiano @Asclepia, le sue foto di gruppo mi piacciono molto, così viene anche più semplice confrontarle e magari cogliere qualche differenza, ma soprattutto goderne la visione come se fosse un quadro con più elementi che fanno parte della stessa scena. ? Saluti Alberto Ps. A parte le varianti, mi mancano il 1788 e il 1804 ?2 punti
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Queste differenze sono catalogate, ma non so se potrebbero avere un diverso grado di rarità. qui dovresti trovarle tutte: http://www.banknote.ws/COLLECTION/countries/EUR/GER/GER0081.htm1 punto
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Ammesso che siano autentiche, hanno un valore veramente misero anche per la scarsa conservazione... Il consiglio che dó in questi casi è quello di tenerle, o regalarle a qualche bambino, anche per magari far nascere l'amore verso il mondo della numismatica. Buona serata.1 punto
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E' giusto! Dinars e dirams mischiati avrebbero dovuto creare un po di confusione1 punto
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Beh, allora farò "lo sforzo" di arrivare a 101? .Ti auguro una buona serata e buon proseguimento.1 punto
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Buona sera Emiliano, ingrandendo e schiarendo lo stemma, si vedono meglio la corona e le due stelle che campeggiano nello scudo. Spero in un intervento di @Corbiniano , gran conoscitore della Araldica, un saluto.1 punto
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Volevo segnalare questa emidramma sovraconiata su una dramma rodiese, che nella Nomos 16 è stata aggiudicata a un Hammer di 8000 CHF. CRETE. Kydonia. Circa 450-330 BC. Hemidrachm (Silver, 14 mm, 2.95 g), overstruck on a Rhodian drachm (?). Land tortoise with segmented shell; to right, Α (?). Rev. Square incuse with skew pattern; in one segment, crescent. Robinson, Pseudoaeginetica, NC 1928, 8. SNG Copenhagen 402 (same dies, for other examples from these dies see CNG e345, 2015, 256 = Gorny & Mosch 216, 2013, 2451; CNG e152, 2006, 75; and, probably, Künker 136, 2008, 213). A very attractive, toned example, struck in good silver and unusually fine. About extremely fine. From the Cinquantenaire Collection, Switzerland, acquired from Tradart in 2010. If the possible overstrike on a Rhodian drachm can be proven (part of the rose seems to be visible on the reverse), it will definitely affect the date of this issue. Presently the standard date is c. 450-330, but if it is really overstruck on Rhodes that would have to be lowered into the first half of the 4th century only. This example may well be the finest piece known.1 punto
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Ciao Giuseppe ...no no il puntino c'è, è però particolarmente prossimo alla C .?1 punto
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La Serenississima ha tre ottimi curatori. Io comunque non mancherò di farci un salto di tanto in tanto... Arka Diligite iustitiam1 punto
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ciao simone,semplicemente qualche "genio" ha fatto uscire la parte centrale della moneta per poi cambiarla di posizione.Lo si intuisce anche dai classici segni deturpanti che,come in questi casi,vengono lasciati sul tondello(quelle due grandi botte/tagli al centro). Quando vedi queste cose,sono frutto di tali geni incompresi,che meglio non hanno da fare che usare martello e scalpello impropriamente,rendendo tra l'altro la moneta non piu' buona! saluti1 punto
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Buongiorno, la conservazione è contenuta, siamo nel range del Bb. I segni nei campi e il colpo al bordo al rovescio potrebbero penalizzarla e non farle superare questo grading, sarebbe da vedere meglio in mano per appurare con maggiore chiarezza lo stato dei campi, se ha subito una improvvida pulizia. Nel caso la qualità scenderebbe a qBb. I conii collisi non aggiungono nulla alla rarità. Semmai possono avere un surplus per chi ricerca questi difetti di conio.1 punto
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Sai, mi fa male, leggere che se vogliamo giocare, giochiamo. Allora tutto questo tempo che abbiamo perso per analizzare una moneta, per te e come un gioco ? Vedi, io ho sempre rispettato le opinioni degli altri, magari a volte li condivido, a volte no, ma mai per gioco. La Numismatica Classica è una scienza e senza giocare, ognuno esprime le sue opinioni. Purtroppo poiché la moneta sta al BM e difficilmente possiamo avere la possibilità di osservarla dal vivo, ci dobbiamo accontentare di esprimere le nostre opinioni dalle foto. Per questo motivo, il nostro confronto, non può continuare a scrivere pagine lunghe, noiose, che creano confusione. Alla luce dei tuoi interventi.......".forse forse" hai ragione tu.1 punto
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I punzoni non erano fatti come quelli moderni , con la lettera in rilievo su una superficie piatta.... erano conici e alla sommità del cono stava la lettera ricavata dal pieno con uno strumento per asportazione del metallo ad azione lineare. Quelli con il piano sotto la lettera li fai con strumenti per asportazione di metallo rotativi, non disponibili all’epoca. Se qualcuno ha la foto di un punzone anche rinascimentale e può caricarla è più semplice spiegarlo. PS. Grazie ad Agricola, posso aggiungere delle foto che spiegano meglio di mille parole come erano strutturati i punzoni in antico. Come vedere non c’era nessuna battuta per regolare la penetrazione1 punto
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REGNO D'ITALIA - 5 LIRE 1872 ZECCA DI ROMA Saluti a tutti1 punto
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Spero vi faccia piacere ri-ri-ri-rivederla di nuovo. Piastra 1834 con contromarca BOMBA sul collo di Ferdinando II. D/ FERDINANDVS II. - DEI GRATIA REX R/ REGNI VTR. SIC ET HIER Taglio inciso al rovescio Riferimenti : D'Incerti 173/L Pagani 193/B Magliocca 539/1 R3 Collezione Rocco68 N° 394 Provenienza: InAsta N°9 del 7 Novembre 2004 - lotto 877 Peso grammi 27,461 punto
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Sicuramente molti sprovveduti ci saranno cascati. Il metallo dal vivo sembra argento, solo il peso e il "suono" nel batterla su un tavolo ne tradiscono la genuinità. Poi se confrontiamo i particolari di lettere in legenda e lo stemma nel rovescio, noteremo l'assenza dei tre gigli nella palla dei medici, la forma del leone e delle 12 torrette nello stemma del Portogallo e la G di Grana. Un bel pezzo della nostra storia.1 punto
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Ma il metallo non era liquido o neanche semiliquido nella coniatura , in maniera tale da permetterne il “risucchio” durante le operazioni di deformazione plastica... era solo riscaldato ma ben distante da temperature che influenzino la solidità del tondello, quindi la soluzione teorizzata é sbagliata.... l’effetto è dovuto solo al punzone che riprende la lettera, al rovescio o al dritto .... il fatto che non ci siano nel conio nuovo dipende dal fatto che in quello, sia il ritratto ( o l allegoria nel caso del rovescio) sia le lettere sono impresse insieme e poi viene lisciato il conio, nelle ripunzonature , non veniva lisciato per non incidere sul restante disegno....1 punto
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1972 Nuove Ebridi (attualmente il territorio del Vanuatu) - 100 franchi1 punto
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Ciao a Tutti, posto anch'io lo Scudo di Vittorio Emanuele II 1871 MI Buona Domenica, Beppe1 punto
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Buonasera Ogni tanto riesco ad aggiungere qualche pezzettino alla mia collezione modenese. Oggi vi mostro l'ultima arrivata, questa muraiola di Cesare d'este...moneta in mistura che mantiene un'argentatura ancora notevole per la tipologia davvero ostica da trovare in ottimo stato. I rilievi sono ancora ottimi con San Geminiano che mostra una veste ancora ricca di particolari e quasi tutta la perlinatura del bordo. Lo stemma estense ancora integro con le aquile ed i gigli ben visibili nonostante una lieve rottura di conio in basso a dx dello stemma. Cosa ne pensate? Grazie a tutti ed un saluto Marco1 punto
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TOMASO SACCHI E FILIO (Nel primo gettone... FIGLI... ora FILIO) FABBRICANO... BOTTONI DA LIVREIA Ora siamo alla seconda seduta. Ottone, mm.241 punto
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