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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/20/21 in tutte le aree

  1. Dopo tutte queste domande/interventi l'unica mia risposta che mi sovviene è: "chi è causa del suo mal pianga se stesso". E mi spiego, in questi ultimi decenni, è dilagata la moda di periziare, chiudere, sigillare "sarcofagare" le monete, si osservano dei paradossi si sigilla in "perizia" dove si paga più la perizia della moneta. A volte si da più importanza alla certificazione che al soggetto della stessa. Perché si è arrivati a questo punto? Semplice (generalizzo non ne abbiatene): la pigrizia, si la pigrizia di non volersi impegnare nel capire la Moneta, è più semplice affidarsi al "Perito" che mi dica e certifichi in che stato si trova la mia moneta. Da qui la situazione attuale lamentata, che per fortuna non mi pare molto diffusa, però se non viene contrastata, potrebbe avere il sopravvento. La soluzione è come sempre molto semplice (sulla carta) riuscire a capire cosa si ha in mano ( o cosa si vede nel video) e giudicare, certo non è una cosa semplice, o che si può improvvisare, servono anni di esperienza, studio, osservazione, ecc... tutte cosette che non si possono improvvisare dall'oggi al domani, però basta iniziare. Saluti TIBERIVS
    8 punti
  2. @Matteooooooooo, considera che io non volevo giudicare nessuno, anche se sono completamente d'accordo con @Der Kaiser nel suo intervento, di fatto su un punto che va al di là delle tue specifiche intenzioni, ovvero la ricerca spasmodica per l'errore di conio che viene rappresentato su ebay, ma anche spesso su articoli di giornali campati in aria, come un rapido guadagno di centinaia di euro semplicemente spulciando il cassetto dei nonni. Il mio era un modo velato per darti un consiglio.. ti volevo semplicemente, e soprattutto gentilmente, dire che 1) non esistono nelle lire della Repubblica di fatto errori di conio tali da ottenere guadagni come sopra, 2) se continui a creare discussioni con lo stesso titolo "errore di conio" tra poco non ti risponderà più nessuno (io stesso ti ho risposto 2/3 volte). Questo avverrà necessariamente prima o poi, non per cattiveria ma perchè semplicemente il tempo di tutti è, ahimè, limitato e il tuo sembrava (ripeto, sembrava, non conoscendo le tue vere intenzioni) un atteggiamento che in realtà l'utente medio di questo forum di Numismatica trova leggermente fastidioso. Mi piace concludere facendoti proprio invece l'esempio positivo di @kadesh che ha realmente trovato nel cassetto un errore di conio da centinaia di euro (ma del 1860 non della Repubblica!) e invece di sparire, come spesso accade, lo trovo a commentare con passione in svariate discussioni qua e là nel forum. Saluti!
    6 punti
  3. Perfettamente d'accordo con Tiberius. E vorrei anche aggiungere una cosa. Non ho mai comprato una moneta sigillata. Per un semplice fatto. Non potevo vederla in mano. E non c'è perizia che tenga rispetto al mio personale giudizio. Arka Diligite iustitiam
    6 punti
  4. Buonasera a tutti, posto il mio dieci tornesi 1853 Rovescio:
    4 punti
  5. @ggioggio, @motoreavapore, il mio 10 Tornesi 1853 con legenda vicina al bordo. Rif. Pagani 347 D'Incerti 314 Ex Civitas NEAPOLIS Se non sbaglio questa variante non è segnalata.
    4 punti
  6. Buonasera alla Sezione, condivido volentieri il mio 10 Tornesi del 1853. Fatemi sapere per favore che modello è. Grazie e alla prossima.
    4 punti
  7. Molti anni fa fu gia fatta questa domanda ma non ci sono più quei post........ Comunque io ho iniziato con una vecchia banconota da Mille Marchi del 1919 ripiegata ed un pò strappata ritrovata nel taschino di una giacca di mio nonno. Ora è incorniciata e appesa al muro....... La mia Numero Uno ( o mille se volete) Purtroppo non gli ho mai potuto chiedere da dove venisse,come l'avesse avuta,la sua storia.?
    3 punti
  8. Buongiorno a tutti, in attesa di altri bei ramini di Murat ma anche argenti. ? Posto un altro dei miei Grani 12 Cavalli 1792 Ferdinando IV sigle A P. Saluti Alberto
    3 punti
  9. Buongiorno, si tratta semplicemente di un conio otturato, quindi non c'era nessun "errore" nel conio. Per curiosità, questa ricerca intensiva negli ultimi giorni dell' "errore di conio" nelle tue monete è dovuta al desiderio di possedere in collezione pezzi "particolari" oppure più semplicemente per un ritorno economico più elevato? Perchè nel secondo caso ti anticipo che, purtroppo, non ci sono molte "galline errate dalle uova d'oro" tra le lire della Repubblica... In ogni caso, buona ricerca!
    3 punti
  10. Numero post (risolto) Badge Autore (risolto) Icone troppo trasparenti (risolto)
    3 punti
  11. Sotto il testo: "Buongiorno, con la presente vorrei sottoporre alla Commissione un quesito concernente la possibilità per gli Stati membri di coniare ed emettere due monete da 2 euro commemorative diverse all’anno per la circolazione, così come previsto dal Regolamento UE 651/2012 (Art. 4, Comma 1). Alcuni Paesi europei stanno emettendo da alcuni anni alcune varianti nel disegno delle suddette monete da 2 euro commemorative che quindi, nonostante rimangano due all’anno relativamente al tema, cambiano leggermente nel disegno non risultando quindi più in realtà solamente due all’anno. In particolare, Lussemburgo e Malta, rispettivamente dal 2016 e dal 2018, stanno emettendo monete da 2 euro commemorative che differiscono leggermente nel disegno. A seconda della qualità di conio (circolazione, fior di conio, proof) vengono infatti modificati i ‘segni di zecca’ apposti sulle monete accanto all’anno di emissione, che sono diversi per ogni qualità di conio. Ne risultano pertanto monete diverse nel disegno, che producono quindi vere e proprie varianti nel disegno stesso seppur minimali. In questo modo è come se Malta e Lussemburgo emettessero non più due monete da 2 euro commemorative all’anno, ma addirittura quattro o sei, bypassando così il Regolamento effettuando modifiche minimali nel disegno. Questa modalità di operare comporta che per una medesima moneta da 2 euro commemorativa possano anche risultare tre varianti diverse nel disegno, variando tali segni di zecca. In genere solo una variante per disegno entra in circolazione, mentre le altre varianti (con i segni di zecca differenti) sono prodotte esclusivamente per collezionisti. Oltretutto, dal 2020, il Lussemburgo ha iniziato a immettere in circolazione addirittura due versioni diverse per la medesima moneta da 2 euro commemorativa. Le due versioni immesse in circolazione, in questo caso, sono palesemente diverse in quanto è differente la tipologia di conio: una versione è coniata con conio tradizionale, mentre la seconda con conio “fotografico-olografico”. Questi due conii diversi comportano la produzione di monete chiaramente diverse nella moneta che ne risulta. È corretto un comportamento del genere in relazione al Regolamento sopra citato o rappresenta una palese violazione del Regolamento stesso? Per ulteriori informazioni si suggerisce di consultare il seguente sito web: Lussemburgo: https://eurocollezione.altervista.org/_LUSSEMBURGO_/_2_EURO_COMMEMORATIVI.htm Malta: https://eurocollezione.altervista.org/_MALTA_/_2_EURO_COMMEMORATIVI.htm Rimango a disposizione nel caso di ulteriori dubbi da parte vostra. Rimango in attesa di cortese riscontro."
    3 punti
  12. Buonasera a tutti, Ho provato a cercare se era già stata fatta questa discussione, non ho trovato nulla. Se e già stata fatta scusate. Avendo un po più di tempo nel fine settimana non potendo muovermi mi sono rimesso a riguardare tutte le monete oltre alla mia Collezione Principale su V.E.III anche da dove sono partito. Mio babbo NEGLI ANNI 70/80 aveva una bilancia pesa persone che nel periodo estivo era fuori del nostro negozio al mare. A fine stagione quando ritirava la bilancia all'interno trovavo monete di tutta Europa e anche di tanti altri Paesi, tutte di piccolo valore ( la bilancia pesava con 100 lire e monete di pari valore o peso). Così mio Padre le metteva da parte e me le lasciava, le dividevo per Paese, valore, anno... e da li ho iniziato, poi ho iniziato a chiedere in giro a persone più grandi mi hanno indirizzato in qualche negozio specializzato, a Rimini c'è ne erano 2 e li mi hanno detto del Convegno di Riccione... e così tutto e partito... Buona serata.... Daniele
    2 punti
  13. E' un antico santuario vicino a Mileto nella Ionia greca in Asia Minore che ospitava un oracolo antichissimo, probabilmente di origine pre-ellenica : l'arrivo dei Greci conserva l'antico santuario facendone un oracolo di Apollo che assurgerà a fama ed importanza equivalenti a quelle del santuario di Delfi . Didymes viene distrutto dai Persiani ( Erodoto VI , 19 ) al tempo di Dario I nel 494 a.C. , quando viene domata la ribellione della Ionia al dominio achemenide . La conquista dell'Asia minore da parte di Alessandro magno nel 334 a.C. , porta al ripristino e restauro dell'antico tempio oracolare nel controllo di Mileto : nel successivo periodo dei Diadochi, Seleuco I di Siria nel 300 a.C. , riporta a Didymes la statua rituale in bronzo di Apollo unitamente a quanto a suo tempo asportato dal santuario dai Persiani . I Milesii, pressochè contemporaneamente, avviano una radicale ristrutturazione del santuario aggiungendovi anche un imponente peristilio diptero che ne fa forse il più grande tempio del mondo greco : Mileto, probabilmente per lo stesso santuario, batte rare emidracme con una bella testa di 3/4 di Apollo didymeio . Attorno al 385, Materno Cinegio, prefetto del pretorio di oriente per l'imperatore Teodosio I, nel suo programma di cancellazione dei culti pagani, oltre alla distruzione di parecchi altri templi in Egitto e Siria, dispone anche la chiusura e smantellamento del santuario di Didymes . Vale anche ricordare il rarissimo e splendido "missorio di Teodosio I" , grande piatto di largizione ( 74 cm. di diametro ) in argento con tracce di dorature, nel quale si ipotizza che la persona che riceve il codice dalle mani dell'imperatore, possa essere lo stesso Materno Cinegio .
    2 punti
  14. Il tuo bezzo è classificato CNI VIII, pag. 626, n. 554. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  15. Secondo me è un puntino con un esubero di conio superiore.
    2 punti
  16. 2 punti
  17. 1971 Mongolia - 50 togrog 50° Anniversario della rivoluzione mongola, la data sul contorno (1921-1971)
    2 punti
  18. ah si mi era sfuggito, questo è il badge "discussione popolare". Sistemato!
    2 punti
  19. No, no, non facciamo confusione. Primo. La NIP è un'associazione professionale ed è l'unica riconosciuta in Italia a livello ministeriale, come già detto da @simonesrt. Nel suo ambito ci sono alcuni degli associati che sono periti NIP. Poi ci sono i Periti del Tribunale che sono sottoposti a un controllo o ad un esame per diventarlo. Infine ci sono i Periti delle Camere di Commercio, anche loro sottoposti a controlli o esami. Non mi risultano altri periti, quindi non è che uno possa svegliarsi alla mattina e fregiarsi del titolo di perito. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  20. In realtà questa è più una scelta che un errore. Un modo per aumentare il coinvolgimento nelle discussioni, spesso si legge l'email e stop. In questo modo magari qualcuno, visto che c'è, può partecipare alla discussione. Valutiamo...
    2 punti
  21. 50 baht Thailandia 1971. 20° anniversario - Organizzazione internazionale buddista
    1 punto
  22. Ciao Alberto @Litra68 posto anche il mio 12 Cavalli 1792. Buona Serata Beppe
    1 punto
  23. Vittorio Emanuele I - 20 lire 1819 oro 900/1000 - gr 6,45 - diametro 21 mm Zecca di Torino Questa moneta anche se i cataloghi la riportano come rara, la si trova abbastanza facilmente, diventa invece rara in alta conservazione. Renato
    1 punto
  24. Buonasera... Devo dire che per me è iniziato tutto tardi,in maniera superficiale,lenta e blanda,per poi eccomi qua? Alla fine il cromosoma numismatico di mio padre si è svegliato,pigramente ma si è svegliato! Ps : da piccolo vi era giá un certo stupore e interesse nel guardare le care monetine della Repubblica con cui giocavo con mia zia,ma una di piú delle altre mi ha stregato: le Caravelle,da lí il mio nickname in ricordo di mia zia?. Salutoni
    1 punto
  25. Acquisto molto raramente da paesi extra UE. Mi è capitato una volta di ricevere una moneta acquistata ad una asta svizzera - con dichiarazione doganale regolarmente compilata - senza che mi fosse richiesto alcun adempimento. Ma è stata una fortunata eccezione.
    1 punto
  26. Quindi parliamo della sigillatura, non della perizia. La confusione è tutta qui. E non è mia la confusione. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  27. Peccato che @bizerba62non partecipi più. Il suo autorevole intervento è sicuramente importante. Ma dire che tutto il resto è disinformazione non lo trovo corretto. Allora torniamo a mettere sullo stesso livello un perito Nip e il primo che capita che sigilla. Per me c'è una bella differenza. Poi concordo con chi dice che il collezionista deve farsi una propria idea e non compare la perizia bensì ma moneta. Ma se io sono un collezionista e voglio una moneta sigillata/periziata la voglio prendere da un perito e non dal primo che si munisce di pinza e rivetti.
    1 punto
  28. Non so come sia per i periti della Camera di Commercio, ma per quelli del Tribunale c'è la specializzazione in numismatica. E la figura del perito è riconosciuta dal Codice penale, da quello di Procedura penale, dai Tribunali e dalle Camere di commercio. Perchè, visto che chiunque può dichiararsi perito? Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  29. Mi sembra di vedere il busto radiato e drappeggiato. Ti direi RIC RIC V-2 Cologne 109 Moneta carina come spesso appaiono essere quelle di Vittorino Trovo la monetazione dell'Impero Gallico molto interessante. Ne ho alcune decine x imperatore in collezione, tra cui anche un DIVO VICTORINO essendo stato lui l'unico usurpatore divinizzato Appena riesco lo condiviso, assieme ad un Vittorino speciale ed intrigante come storia
    1 punto
  30. Storiella : Buongiorno ,sono Pippetto. Non capisco perchè mi hanno bannato dal social. Forse perché avevo postato una mia foto di quando ero bambino vestito da Figlio della Lupa ? Allora ho deciso di fare a meno del social e ogni mattina scendo in strada,con la mascherina,ovvio, e dico alla gente, a debita distanza,ovvio, cosa ho fatto la sera prima,come ho dormito, cosa ho mangiato a colazione...e tutti mi dicono: mi piace,mi piace. Poi ascolto cosa hanno da dire loro, per esempio come passano il tempo, che cosa hanno letto sui giornali e molte altre cose e anch'io dico ...mi piace, mi piace. Funziona , pensate che ho gia cinque followers. E non gentucola ma gente importante. Uno psicologo, uno psichiatra, due carabinieri e un infermiere.....
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  31. Buon pomeriggio La "F" posta alle spalle del Doge, corrisponde al Massaro Filippo Barbarigo che, durante il dogato del Venier, ha assunto la carica nel corso del 1383 e del 1385. saluti luciano
    1 punto
  32. Buongiorno a tutti, ho il desiderio di presentarvi il mio ultimo acquisto sulla baia (negozio fisico di Lipsia); è una moneta per me assolutamente interessante pur essendo di scarso valore venale (parlo di meno di 20 € spedizione compresa) e nemmeno in stato di conservazione ottimale dato che presenta alcuni colpetti, ma ciò ai miei occhi la rende ancora più interessante in quanto 'vissuta' (il mio target non sono le FDC et similia, anzi). In realtà la ho comprata perché sul dritto c'è raffigurato Sant'Andrea e ciò per me ovviamente rappresenta qualcosa; la maggior parte delle notizie che troverete di seguito le ho recuperate con un po' di pazienza, prevalentemente da Wikipedia e da internet e le ho assemblate per offrire un panorama quanto più esaustivo su questa moneta. La legenda al D/ reca "SANCTUS ANDREAS REVIVISCENS", ovvero "S. ANDREA CHE RIACQUISTA VITA" In esergo al D/ vi è riportato "1/6" e si riferisce a un sesto di tallero (il peso della moneta è 3,2 g, il diametro 22 mm) La legenda al R/ reca "GEORG : LUD : D G D BR & L S R I AR TH & EL", ovvero "GEORG LUDWIG PER GRAZIA DI DIO DUCA DI BRUNSWICK & LÜNEBURG ARCITESORIERE DEL SACRO ROMANO IMPERO & ELETTORE [di Hannover]" Al centro di R/ è riportato il valore "VI MARIEN GROSCH:" e "FEIN SILB:" ovvero "ARGENTO FINO" Il sovrano emittente Giorgio Ludovico di Hannover, asceso al trono col nome di Giorgio I di Gran Bretagna (Osnabrück, 28 maggio 1660 – Osnabrück, 11 giugno 1727), è stato elettore di Hannover del Sacro romano Impero dal 23 gennaio 1698 sino alla sua morte e re di Gran Bretagna e d'Irlanda dal 01 agosto 1714 sino alla sua morte. Nato in Germania, ereditò molte terre della Bassa Sassonia e i suoi domini si espansero notevolmente, a seguito di lunghe guerre di successione. All'età di 54 anni divenne il primo re inglese appartenente alla Casa di Hannover. Nonostante fossero molti gli aspiranti al trono più vicini alla regina precedente, Anna, sua madre Sofia venne designata come legittima continuatrice della dinastia dall'Act of Settlement del 1701, vista la sua fede protestante. Salì quindi al trono Giorgio. I Giacobiti (un movimento politico legittimista nato nel XVII secolo, che sostenne la restaurazione del casato degli Stuart al trono di Inghilterra e Scozia) cercarono di deporre più volte Giorgio per mettere al suo posto Giacomo Francesco Edoardo Stuart, figlio cattolico di Giacomo II, ma non vi riuscirono mai. Verso la fine del suo regno a tenere le redini del potere fu il Primo Ministro Sir Robert Walpole. Giorgio morì durante uno dei frequenti viaggi compiuti nella sua amata terra natia di Hannover, nel 1727. Giorgio I non fu mai popolare tra i suoi sudditi. Molti inglesi, tra cui la nobildonna e scrittrice Mary Wortley Montagu, lo credevano poco intelligente, sulla base del fatto che era freddo e impacciato in pubblico. Si diceva anche che non parlasse inglese. Ciò era vero prima di diventare re d'Inghilterra e nei primi anni del suo regno, ma i documenti provano che in seguito diventò in grado di capire, parlare e scrivere l'inglese. Oltre al tedesco, sua lingua madre, parlava perfettamente il francese, conosceva bene il latino e aveva alcune conoscenze dell'italiano e dell'olandese. La Zecca La Zecca di Clausthal-Zellerfeld fu un'importante istituzione tedesca per coniare monete e operò dal 1617 al 1849. Aveva sede a Clausthal (Harz), dove l'estrazione dell'Alto Harz produceva notevoli quantità di argento. Due incendi e alcuni cambiamenti organizzativi nella produzione delle monete possono essere utilizzati per definire tre periodi operativi (1617-1674, 1674-1725, 1727-1849). Nel primo periodo l'edificio della zecca è indicato come Claushof; le monete venivano coniate utilizzando tecniche tradizionali di coniatura a martello. Il Claushof bruciò nel 1674. Gli edifici del secondo periodo furono costruiti sul sito dell'ex Claushof; dal 1674 la coniazione avvenne per mezzo di un meccanismo a spinta (bilancere) acquistato da Celle; nel 1717/18 l'edificio fu ampliato per poter predisporre ulteriori bilanceri. Il 26 marzo 1725 scoppiò un altro incendio a Clausthal che distrusse in gran parte il secondo impianto. Il corpo principale della zecca del terzo periodo fu costruito sulla sede dell'impianto bruciato; le ultime monete furono coniate a Clausthal il 17 giugno 1849. I signori che hanno fatto battere moneta dalla zecca hanno incluso i duchi di Brunswick-Lüneburg, gli Elettori di Hannover e il re Geronimo Bonaparte di Westphalen. L'autore della moneta: HCB - Heinrich Christoph Bonhorst Heinrich Christoph Bonhorst (anche: Heinrich Christian Bonhorst) nacque nel 1683 a Clausthal e fu sepolto l'8 aprile 1725 o il 17 maggio 1725); fu un maestro di zecca e direttore di zecca tedesco. Era figlio del maestro di zecca e direttore di zecca della Zecca di Clausthal Heinrich Bonhorst. Dopo una petizione di suo padre a Georg Ludwig, Elettore di Hannover il 27 aprile 1701, Heinrich Christoph Bonhorst poté lavorare come aggiunto di suo padre presso la Zecca di Clausthal il 27 luglio 1702. Il 27 luglio 1707, l'elettore nominò Bonhorst come un vero aggiunto, compreso il diritto alla carica di maestro di zecca; ora lavorava anche come vicedirettore della zecca. Dopo la morte violenta di suo padre nell'ottobre 1711 (ucciso a colpi di arma da fuoco da sconosciuti), Heinrich Christoph Bonhorst lavorò come direttore della zecca di Clausthal per un decennio dal 26 aprile 1712. Alcune delle sue monete portano il monogramma HC - B o B , simile a quello di suo padre. Bonhorst morì nel 1725, poco dopo il devastante incendio nell'edificio della zecca. Christian Philipp Spangenberg è stato il suo successore. Il Mariengroschen Alla dieta di Augusta del 1566 venne deciso di assumere una nuova moneta, chiamata Reichstaler ("tallero dell'impero") quale nuova moneta imperiale, ma il contenuto d'argento della lega monetaria venne in qualche modo ridotto rispetto alle precedenti emissioni di monete simili: il titolo infatti scese a 888,89 ‰. La convenzione di Lipsia fissò il Reichsthaler come una moneta contenente 1/9 di marco di Colonia come peso di argento fino: esso aveva quindi un peso calcolato medio di 25.984 g. Il Reichstaler ebbe da subito un'ampia diffusione in tutto il territorio del Sacro Romano Impero e venne coniato in grandi quantità data anche l'ampia disponibilità della materia prima di cui era costituito, l'argento; in particolare la Germania settentrionale prese a modello il guldiner tirolese a partire dal 1559. I vari Stati tedeschi che facevano parte dell'Impero emisero dei Reichsthaler parallelamente alle loro monete divisionali, armonizzandolo con queste ultime a prescindere dal tipo di moneta divisionale utilizzata. Il grave problema che si protrasse per tutta la storia dei talleri tedeschi fino al XIX secolo fu il costante deterioramento delle monete. Esperti "tosatori" di monete, infatti, limavano ripetutamente i talleri esistenti in circolazione per propri fini, riducendo così sensibilmente il contenuto di metallo prezioso presente nelle monete in circolazione, le quali non corrispondevano più quindi al valore effettivo della moneta nominale. In un momento storico in cui il contenuto di metallo prezioso di una moneta era decisivo per il suo valore effettivo, ciò significava una costante deterioramento delle monete, soprattutto di quelle in argento più piccole come kreutzer e schilling. Inizialmente il Reichstaler venne stabilito in valore per 68 kreutzer, che ad ogni modo crebbero poco dopo a 72. I contemporanei si lamentavano continuamente di un fenomeno che divenne noto come "crescita del tallero". Quando la produzione d'argento delle miniere nel Sacro Romano Impero diminuì in modo significativo nel corso del XVII secolo, molti stati iniziarono a coniare solo piccole sezioni di tallero (1/2, 1/4, 1/8 ecc.) e non più i talleri interi veri e propri. Il posto delle grandi monete d'argento venne assunto sempre più da monete straniere corrispondenti, in particolare dagli scudi d'argento francesi di cui gli stati tedeschi si appropriarono sempre più a partire dalla prima metà del XVIII secolo, apponendovi sopra delle contromarche. Questa situazione che rischiava di sfuggire di mano anche a livello diplomatico oltre che a livello economico, impose la riduzione del quantitativo di argento contenuto nel Reichstaler per sopperire a questa mancanza di materia prima. Per finanziare le spese sostenute per la guerra dei sette anni, alcuni stati (ed in particolare la Prussia di Federico II) emisero dei talleri con un valore d'argento sempre più povero (vedi Ephraimiten) che giungeva sino a 1/3 del metallo contenuto. La situazione si normalizzò in qualche modo solo dopo la fine della guerra. A partire dal 1750, inoltre, il Konventionstaler (che conteneva un 1/10 di marco di argento) sostituì sempre più come standard monetario il Reichstaler. Nella maggior parte degli stati che usavano il Reichsthaler come unità di conto, era suddiviso in 288 Pfennig, con denominazioni intermedie come il Groschen (o Gutegroschen), dal valore di 12 Pfennig (1/24 del Reichstaler), ed il Mariengroschen, dal valore di 8 Pfennig (1/32 del Reichstaler).
    1 punto
  33. No, non c'entra niente; il reato di millantato credito si configura quando si vanta un'efficace influenza su un pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, facendoli apparire manovrabili dal millantatore, il quale così si fa dare o promettere denaro o altra utilità in corrispettivo alla propria - simulata - mediazione. Riporto il testo dell'art. 346 cod. pen.: "Chiunque, millantando credito presso un pubblico ufficiale [357], o presso un pubblico impiegato che presti un pubblico servizio, riceve o fa dare o fa promettere, a sé o ad altri, denaro o altra utilità come prezzo della propria mediazione verso il pubblico ufficiale o impiegato, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da euro 309 a euro 2.065 . La pena è della reclusione da due a sei anni e della multa da euro 516 a euro 3.098, se il colpevole riceve o fa dare o promettere, a sé o ad altri, denaro o altra utilità, col pretesto di dover comprare il favore di un pubblico ufficiale o impiegato, o di doverlo remunerare ". Se dico che sono perito numismatico, non vanto alcuna influenza su un pubblico ufficiale.
    1 punto
  34. Proseguiamo oggi con la descrizione di una delle monete più iconiche del periodo napoleonico, caratterizzata da una storia molto suggestiva. La moneta in questione è il 50 stuiver del 1807 (nella sua versione approvata). Dopo che la prova venne respinta, George si diede molto da fare per creare un qualcosa che potesse incontrare i gusti della commissione giudicante. E ci riuscì, creando una moneta sicuramente meno elaborata rispetto alla precedente ma, nella sua semplicità e sobrietà, estremamente elegante. Al dritto troviamo il busto del re rivolto verso destra, circondato dalla legenda NAP. LODEW. I. KON. VAN. HOLL. Sul taglio del collo possiamo notare la firma dell'incisore (GEORGE F.). Al rovescio, a mio avviso, c'è ben poco da dire. È il classico disegno già visto più e più volte. Onestamente, mi sembrerebbe di offendere la vostra intelligenza nel ripetere per l'ennesima volta sempre gli stessi concetti... L'unica nota interessante riguarda la legenda circolare, per cui esistono due varianti: una (R2) in cui abbiamo KONINGRIJK HOLLAND; l'altra (R4) in cui, invece, troviamo scritto KONING RIK VAN HOLLAND. Una piccola sottigliezza, se vogliamo, che, però, fa una grande differenza in termini di rarità e prezzo. Per concludere, il taglio è caratterizzato da un susseguirsi di righe oblique. L'esemplare riportato qui di seguito è stato battuto nell'ultima asta Bolaffi per 6.000 euro più diritti. A questo punto, molto probabilmente, vi domanderete perché mai una moneta del genere sia così iconica e ricercata dai collezionisti del periodo napoleonico. Sì, è bella ma, in fin dei conti, non presenta nulla di così particolare e distintivo rispetto alle altre... Ebbene, il fascino di questa moneta risiede tutto nella storia che porta dietro di sé. La coniazione avvenne verso la fine del 1807 e si riuscì a battere solamente 300 esemplari. Questi, anziché essere immessi normalmente in circolazione, furono tenuti da parte, conservati per un'occasione speciale. Ecco allora che, durante lo sfarzoso ballo organizzato l'1 gennaio 1808 nel palazzo reale di Utrecht per festeggiare il capodanno, il sovrano fece una sorpresa a tutti gli invitati: rese omaggio alle trecento dame di corte, donando personalmente a ciascuna di loro un esemplare di questa moneta. Un gesto sicuramente di grande galanteria, il cui ricordo, a mio avviso, rende ancor più emozionante tenere tra le mani uno di questi esemplari. Oltre a ciò, si tratta anche della prima moneta (non prova o progetto) effettivamente coniata con l'effige del sovrano. Come ricorderete, infatti, nei primi due anni di regno Luigi preferì proseguire nel solco della monetazione precedente (quella della Repubblica Batava, per intenderci). Per tutte queste ragioni, il 50 stuiver 1807 è diventata una delle monete più apprezzate e iconiche di questo sovrano. Bene. Anche per oggi è tutto. Come sempre, se avete domande, curiosità, commenti, integrazioni, ecc. non esitate a intervenire. Ovviamente, il mio non vuole essere un monologo ma un viaggio esplorativo nei meandri di una monetazione poco conosciuta (almeno qui in Italia). La speranza principale che ho è quella di riuscire a farvi apprezzare un minimo monete così lontane da noi e di cui raramente si sente parlare. Spero di riuscire in quest'ardua impresa, anche solo in minima parte...
    1 punto
  35. Ciao Matteo. Se il marchio in basso a sinistra della D è quello dell'Argento, quanto meno valgono il loro peso. Ma se elimini un po' di O dal tuo nickname, sicuramente varranno di più ! Saluti.
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  36. Nel 2011 fu emesse anche un'altra moneta (15€ in argento) della serie “Animals of Irish Coinage”. Dopo il cavallo dell'anno precedente, stavolta tocca al salmone. Sul dritto è raffigurata l'arpa irlandese. Sul rovescio, invece, è presente un salmone (molto simile all'originale di Percy Metcalfe), con uno più piccolo di fianco. Infine, fu emessa anche una splendida moneta in oro del valore di 20€ con incisa una croce celtica. E' una delle monete in oro più piccole al mondo (11 mm, peso 0.5 g). Sul dritto è raffigurata l'arpa irlandese. Sul rovescio è rappresentata una croce celtica (High Cross), come ne sono presenti in tutte le regioni celtiche della Gran Bretagna e dell'Irlanda. Il design è opera dell'artista irlandese Thomas Ryan (già autore di altre monete, come 1£ con il cervo rosso o le monete del 2008 dedicati agli esploratori antartici). Le High Cross irlandesi presentano spesso un anello di pietra intorno all'incrocio della croce. Nel corso dei secoli la croce celtica è diventata un simbolo caratteristico del cristianesimo irlandese. Molti di questi monumenti in pietra risalgono all'VIII secolo e alcuni esempi successivi spesso erano caratterizzati da intagli decorati di scene della Bibbia. Alcuni pensano che i monaci avrebbero usato queste illustrazioni per rendere i loro insegnamenti più coinvolgenti per il loro pubblico. La croce di San Muiredach a Monasterboice (che ho avuto il piacere di visitare e di cui allego un'immagine qui di fianco) è uno dei migliori esempi di High Cross irlandese. Vi basti pensare che la croce è alta 5.5 metri. Mostra numerosi rilievi dell'antico e del nuovo testamento ed è in uno stato di conservazione eccellente. E anche il 2011 è andato. Ma state tranquilli, ci sono altre mille storie da raccontare!
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  37. Ve ne sono tante in Italia ed in EU, lasciate al suo destino l'Albione.... ????? Saluti TIBERIVS
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  38. Ciao, ti segnalo un’altra possibile lettura. Claudio II, attorno a luglio/agosto 270 d.C., muore di peste durante la campagna contro i Goti. Ci sono vari generali che puntano alla porpora imperiale e uno di questi è Aureliano, con un buon seguito tra le truppe. Lo ricordiamo tra i generali più influenti già alla morte di Gallieno. Dal momento che il potere a Roma è un gioco di equilibri tra Imperatore, Senato ed Esercito, da Roma parte l’ordine di incoronare Quintillio: appoggiato dal Senato (e quindi a lui debitore) potrebbe attirare a sé la benevolenza di parte dell’Esercito a scapito di Aureliano, benvoluto dai militari e quindi “ostile” al Senato. Detto fatto, Quintillio in fretta e furia non viene fatto rientrare a Roma bensì viene incoronato ad Aquileia dove era di stanza a presidio del Nord Italia. Nel frattempo Aureliano è impegnato nella campagna gotica e proprio per questo motivo c’è tutta questa fretta. Chiude la guerra riconquistando alcune città cadute in mano ai Goti. Rientra a Sirmium e qui le milizie lo acclamano Imperatore. Siamo attorno al XVII giorno di regno (Eutropio, Zonara, HA)/ XX (HA), Quintillio a seconda delle versioni o viene ucciso dalle truppe rivoltose o si suicida. Se questa è la giusta ricostruzione allora affermerei che la Fedeltà e la Concordia (nei confronti dell’Imperatore) sono più auspicate e propagandistiche: in così breve tempo non vi era possibilità di fare altro. Il Marti Pacificatore è sempre un richiamo all’esercito (Marte, portatore di pace sconfiggendo il nemico, è protettore e ispiratore dell’Imperatore impegnato nelle campagne militari). Nota bene, assieme a queste emissioni dedicate all’esercito vi sono molte legende auspicanti la Pace, la Sicurezza, la Letizia, etc… La Vittoria compare solo in un caso. Quindi un tentativo di mantenere la pace assicurandosi l'appoggio dell'esercito senza evidenti intenzioni aggressive. Siscia era la zecca attiva per produrre monete destinate principalmente all’esercito impegnato sul Limes danubiano: logico che fosse una delle produzioni più attive. Nonostante ciò, sarà la prima (assieme a Cyzicus) a passare dalla parte di Aureliano (probabilmente perché passata in mano ai militari dello stesso Aureliano). Per puro spirito di discussione, chiaramente. Buona serata Illyricum
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  39. Mi permetto di citarti per correggerti. Esiste una associazione di categoria che è l'unica riconosciuta a livello ministeriale ed è la Nip. Se un professionista associato alla Nip commette delle castronerie è doveroso segnalarlo alla associazione che credetemi prenderà provvedimenti. Il problema è che di periti o presunti tali ne nascono tutti i giorni e si finisce tutti nello stesso calderone, e questo penalizza chi cerca di rispettare le regole.
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  40. RBW 837 è l'asse con l'asino (Crawford 195/1): https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-B58/1 Effettivamente questo asse è stato mal interpretato: ha il cane come simbolo (Crawford 122/3) https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-B44/1
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  41. Ciao @Stilicho , partendo dal presupposto che sono solo un appassionato l'elemento che mi ha fatto ipotizzare per una imitativa è lo stile decisamente meno raffinato e più approssimativo. Sotto puoi vedere il confronto con un esemplare ufficiale. Come puoi vedere ad esempio nel rovescio mancano le stanghette alle A Tuttavia per essere un imitativa, come specificato da Grigioviola, presenta uno stile decisamente superiore a tante altre imitative.
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  42. Bellissima imitativa di ottima fattura e ottimo stile, che però presenta tutti quei caratteri duri e stilizzati tipici delle emissioni non ufficiali. È andata via a un prezzo congruo per il tipo (nel 3013). Oggi potrebbe realizzare anche di più!
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  43. Il Tarì 1796 di @favaldarmi ha permesso di ricontrollare i miei esemplari. Anche in questo millesimo ci sono differenze di conio sia al dritto che nel rovescio.
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  44. Questo è un supporto ultra collaudato, molto maneggevole, che permette di cambiare orientamento e inclinazione e ottimi angoli di lavoro per interventi di pulizia di tipo fisico (bisturi, per es.)... ovviamente autocostruito... e in uso con tondello di 15, 19, 28 mm e oltre... ciao Mario
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  45. Continuo la discussione passando alle monete euro, adottate dal 2002. Per quanto riguarda le monete in circolazione non c'è molto da dire, poiché tutte le monete raffigurano l'arpa celtica (sullo stile delle monete già viste in precedenza). Il disegno, questa volta, è ad opera di Jarlath Hayes. Piccola nota: dal 2015 la zecca irlandese ha smesso di coniare le monete da 1 e 2 centesimi. In questo post vorrei approfondire le monete commemorative da 2€. L’Irlanda, in totale, ne ha prodotte 6. Le prime quattro furono emesse da tutti gli stati dell’Unione Europea e sono: - 50 anni del trattato di Roma (2007) - 10 anni dell’Unione Economica e Monetaria dell’Unione Europea (2009) - 10 anni di monete e banconote in euro (2012) - 30 anni della Bandiera d’Europa (2015) Nel 2016 l’Irlanda ha prodotto la sua prima moneta da 2€ commemorativa nazionale, per il centenario della Rivolta di Pasqua (di cui abbiamo già parlato). Il disegno raffigura la statua di Hibernia (realizzata dallo scultore John Smyth) posta sull'edificio dell'Ufficio Postale Centrale che, come detto in un altro post della discussione, fu occupato nel 1916, dando inizio alla Rivolta di Pasqua. Hibernia è uno dei simboli dell'Irlanda. Il suo nome deriva dal greco antico ed era usato per riferirsi all'Irlanda. Il significato è che Hibernia guarda in avanti ed è, allo stesso tempo, un simbolo del passato, del presente e del futuro del paese. Nella parte superiore del tondello interno figura la dicitura «HIBERNIA» in caratteri che simulano la scrittura a mano e che traggono ispirazione dal Libro di Kells (anche di questo abbiamo già parlato). I raggi solari rappresentano il concetto alla base della rivolta: l'alba di una nuova nazione. Ai lati dell'immagine della statua si trovano gli anni «1916» e «2016». La figura di Hibernia è stata spesso utilizzata da riviste anti-nazionaliste a scopo propagandistico e satirico, in particolare nell’Ottocento. Esempio clamoroso fu quello della rivista Punch che, nel 1866, creò una vignetta in cui una ragazza (Hibernia) scappa da un gruppo di persone con caratteri mostruosi e scimmieschi (i feniani, cioè coloro che volevano la nascita della Repubblica) e trova sicurezza in un uomo (la Britannia). Nel 2019 è stata prodotta una moneta da 2€ commemorativa per i 100 anni della prima riunione del Dáil Éireann (parlamento). Il disegno raffigura la prima seduta del Dáil Éireann nella Round Room (sala rotonda), che ebbe inizio il 21 gennaio 1919. La seduta fu condotta interamente in lingua irlandese per sottolinearne il carattere simbolico. L'ampia sala rotonda della Mansion House sovrasta la congregazione del primo Dáil eletto della nazione. Le parole «An Chéad Dáil» (il primo Dáil), al centro del disegno, e l'anno «1919», in alto, sono incisi in carattere onciale tradizionale. Nel prossimo post parleremo delle monete commemorative in euro, oro e argento.. !
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  46. Continuiamo il viaggio nella storia della monetazione irlandese. Si era detto che queste tre monete raffigurano uccelli ornamentali. Ma da dove traggono ispirazione? Per la moneta da 1/2 penny, il disegno sembra sia ispirato ad un manoscritto chiamato Collection canonum Hibernensis, una raccolta latina di diritto canonico continentale e altri compendi, attribuita a Cù Chuimne (monaco di Iona) e Ruben di Dairinis (studioso), scritta probabilmente nel 725. Per la moneta da 1 penny, pare che l'artista Gabriel Hayes si sia ispirato al Book of Kells (in latino Codex Cenannensis), a volte chiamato anche Libro di Columba, un libro evangelico miniato in latino. Il libro conteneva i quattro vangeli del Nuovo Testamento, oltre che diversi testi e tabelle. Viene chiamato libro di Kells perchè per secoli è stato conservato nell'abbazia di Kells, a nord di Dublino (oggi conservato alla Biblioteca del Trinity College di Dublino). Ma chi era Columba? In Irlanda è noto come Colmcille, era un abate del 500, fondatore della famosa abbazia di Iona, in Scozia. E' il santo patrono di Derry e uno dei dodici apostoli d'Irlanda. A lui si deve gran parte della diffusione del cristianesimo celtico. Trecento anni dopo, in un monastero colombano (non si sa se in Scozia, in Inghilterra o in Irlanda) è stato scritto proprio il Libro di Columba. Il libro di Kells è considerato un capolavoro della calligrafia occidentale e di quella che viene chiamata arte insulare. Una caratteristica distintiva di quest'arte era la decorazione intrecciata, di cui riporto un esempio. Per la moneta da 2 pence, il disegno è ispirato alla Seconda Bibbia di Carlo il Calvo, un manoscritto dell'800 (di cui allego un'immagine), conservato oggi alla Biblioteca nazionale di Francia. Per quanto mi riguarda, queste 3 monete sono tra le più bizzarre che abbia mai visto.
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  47. @b8b8 e @caravelle82, potrà sembrarvi paradossale e impossibile, ma per certi versi concordo con.. entrambi! Da un certo punto di vista sarebbe piaciuto anche a me un richiamo più diretto al Covid19, per i motivi evidenziati da @b8b8; allo stesso tempo la scritta esplicita potrebbe sembrare a qualcuno troppo forte, come in parte immagino abbia pensato @caravelle82. Se devo essere onesto, avevo anche pensato che magari si sarebbe potuta fare un'emissione comune sulla tematica, dato che la pandemia ha colpito purtroppo tutta Europa. Magari tutta l'emissione o una sua parte (ad esempio le proof o un'eventuale versione in coincard) sarebbe potuta essere emessa al fine di donare il ricavato alle strutture e persone che lavorano per l'emergenza. Anche in questo caso, a dir la verità, ho paura che qualcuno avrebbe potuto vedere il lato negativo dell'iniziativa e pensare che si volesse lucrare su un'emergenza..
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