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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/10/21 in tutte le aree

  1. Salve a tutti, ho pensato di aprire questa prima discussione nel forum come una sorta di “presentazione”, essendo nuovo tanto di lamoneta.it quanto del collezionismo numismatico. Mi chiamo Giacomo e sono uno storico del tardo antico e del medioevo, e recentemente (più o meno da settembre) ho deciso di avviare una piccola collezione di monete antiche. Avevo già avuto modo di studiare in maniera più o meno approfondita la numismatica greco-romana grazie ad corso universitario anni fa, e la passione per quest'argomento non si era esaurita con l'esame sostenuto, tanto da aver continuato, pian piano, a leggere ogni tanto qualche pubblicazione, paper, manualetto e quant'altro sul tema. L'anno scorso infine, vuoi per lo smartworking, vuoi per il maggior tempo a disposizione, mi è venuta voglia di far “fruttare” questa passione, e dopo averci rimuginato un po’ su ho deciso di acquistare la mia prima moneta, un antoniniano di Gordiano III, presso una nota numismatica romana. Ora, a gennaio, questa piccola collezione è salita a quattro esemplari, che ho accuratamente scelto e di cui mi sono letteralmente innamorato. Il mio obiettivo, nel futuro prossimo, è quello di acquistare - venendo comunque a patti con il mio portafoglio - un antoniniano per ogni imperatore del III secolo. Il percorso sarà sicuramente lungo, ma ne sono in ogni caso particolarmente entusiasta ? Vi lascio, in allegato, le fotografie delle mie attuali monete, colgo inoltre l'occasione per salutarvi e augurarvi un buon inizio anno! ?
    6 punti
  2. Buonasera Amici, oggi posto un 10 tornesi del 1844, lo trovai a casa tra le cose di papà. Diciamo quindi che fu in assoluto la mia prima moneta Borbonica. Buon proseguimento e buona domenica.
    6 punti
  3. Ecco l'ultimo denaro tornese (aragonese ) coniato a Sulmona durante il periodo 1439 -1442 da Alfonso I
    5 punti
  4. Nasce l’Associazione numismatica Giuliana che opererà nel settore culturale con lo scopo di riunire tutti i numismatici residenti a Trieste. https://www.lamoneta.it/clubs/21-associazione-numismatica-giuliana/ Nel 2021 ricorrono i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e per celebrare questa importante ricorrenza per la cultura e l’Italia intera. Tutte le Istituzioni pubbliche e private sono chiamate a dare un contributo, anche quelle che non hanno presentato un progetto al Mibac a tempo debito, come noi. L'associazione numismatica Giuliana vuole omaggiare la figura del sommo poeta offrendo il suo, pur modesto, contributo in ambito numismatico con un breve saggio sulle monete che al tempo di Alighieri circolavano nel nord est della penisola, di prossima uscita.
    4 punti
  5. Nell'attesa chiudiamo la discussione, che ormai non ha più nulla da dire. Se la sua ricerca di copie anteriori a quelle Plasmon, identificate come tali da numerosi utenti di grande esperienza, avrà successo, potrà aprirne un'altra, o contattare il CdC via MP per la riapertura di questa. Buona domenica
    4 punti
  6. Le emissioni per la Grecia franca a nome di Carlo II d'Angiò non possono richiamare l'ordinanza del 1292 che prevedeva la coniazione di denari tornesi anche a Napoli. L’iconografia prevista era diversa dal classico tipo noto e fissata al cambio di venti denari per tarì (quindi con un denaro pari ad un grano), 40 mezzi denari per tarì e, novità, era prevista anche la petitta, cioè il quarto di denaro che doveva essere scambiato ad 80 pezzi per tarì: adhibitis ergo fidelium et perito rum consiliis que fuerint adhibenda, protinus novam monetam de predicta tenuta turonensium de turonis in sicla predicta cudi facias sine mora in denariis, medaliis et petictis, sub forma, signis et descriptionibus subnotatis, quos quidem denarios Karolenses parvos, medalias autem parvas medalias ad diferentiam Karolensium et medaliarum auri et argenti volumus nominari. Monetam vero predictam eius fieri volumus ponderi set valoris quod ex causa Karolensis parvi viginti aut medalie parve quadraginta vel petitte octoginta per tarenum perpetuo communitus expendatur. Monete mai coniate o comunque mai censite. Tra l’altro risultano pure ben descritte. La legenda del denaro sarebbe dovuta essere: al D/ + KAROLVS SECVNDVS mentre al R/ + REX SICILIE; per il ½ denaro al D/ + KAROLVS ed al R/ + SECVNDVS; infine per il ¼ di denaro al D/+ KAROLVS ed al R/ + R E X . L’iconografia prevista disponeva lo stemma con l’arme angioina da un verso e la croce dall’altro. Rimane il fatto che comunque questi denari tornesi circolavano tranquillamente nel nostro Meridione, probabilmente, come già accennato in precedenza, perché facilitavano gli scambi commerciali rispetto agli sviliti denari locali e comunque si trattava di emissioni dello stesso regnante cosa che forse esentava questo nominale ad essere considerato come “moneta forestiera”. Ulteriore dimostrazione di questa circolazione regnicola è data dai numerosi rinvenimenti di ripostigli contenenti questo nominale. Sicuramente però tale circolazione in qualche modo doveva essere osteggiata, almeno dai successivi regnanti. Forse perché a loro circolazione in qualche modo andava ad incidere sugli introiti della zecca ma, cosa più probabile, si cercava di non favorire questa circolazione in modo da costringere i possessori a consegnare questi denari in zecca per fonderli e ricavarne materiale per zeccare denari del regno, con notevole guadagno considerando la differenza di contenuto di fino. Questa ipotesi nasce dall’ordine del 1344, sotto il regno di Giovanna I, in cui si stabiliva proprio che i denari tornesi dovevano essere portati nella zecca di Brindisi per produrre moneta regnicola. La scelta di Brindisi non credo sia casuale considerando l’afflusso di questa moneta proveniente dalla Grecia in quell’area sia sicuramente maggiore che in altri luoghi. Nonostante tutto la circolazione del denaro tornese è continuata ma di sicuro con un valore scemato nel tempo, risulta infatti, sotto Giovanna II, che venissero scambiati al numero di 20 per carlino. Ma la “prova provata” che questo nominale circolasse nel Regno è data dal fatto che esso poi fu coniato anche da alcune zecche minori come quella di Sulmona che ha battuto, oltre a quelli già noti, anche denari tornesi a nome di Alfonso d’Aragona. Quest’ultimi di recente scoperta. Non dimenticando altresì le contraffazioni di questo nominale in diverse zecche meridionali.
    4 punti
  7. A villa66 è stato dato il titolo di 'Numismatico per sempre'.
    3 punti
  8. Magliocca 785 (questo esemplare raffigurato). Provenienza : Listino De Falco dell'ottobre 2003, lotto 376 peso grammi 1,62 Simbolo stella a 5 punte piccola.
    3 punti
  9. Buongiorno e buona domenica a tutti, Voglio fare i complimenti per come state portando avanti la discussione, la trovo davvero molto interessante, insegnate davvero molto, continuate così. Grazie ancora. Un saluto Raffaele.
    3 punti
  10. Precedentemente abbiamo parlato dei denari tornesi battuti durante la guerra definita “congiura dei baroni” dal conte Cola Monforte di Campobasso. Ora vorrei fare un accenno allo stesso nominale battuto nella città di Lecce dal Principe di Taranto Giovanni Antonio del Balzo-Orsini ad imitazione dei tornesi della Grecia franca . Una moneta non caratterizzata da segni distintivi che possano assegnare queste emissioni alla città salentina, se non lo scarso contenuto di fino. Queste emissioni sono documentate oltre che con gli ingenti acquisti di rame da parte della zecca (che ufficialmente non è mai stata autorizzata a coniare) e che pare abbia prodotto un numero di tornesi pari a 4.335.261 di pezzi e che per batterli furono necessari 16 conii realizzati dal Mastro Antonio Valente di Lecce (C. Minervini “Le monete dei pretendenti”, p. 495, Bari 2011). Il Sambon ipotizza che questi tornesi siano imitativi proprio dei tornesi della Grecia franca emessi da Filippo di Taranto. Ma come scritto si trattava di moneta con scarso contenuto di fino o addirittura di rame e che non era accettata facilmente come dimostrato dalla lettera che scrive il Trezzo a Francesco Sforza il 13 aprile 1462: “ El principe de Taranto, che era a Leggia, è venuto ad Altamura dove è andato el conte Jacomo. Fin qui non se sente che dagano dinari, salvo che’l principe se è dicto che voleva dare cinque ducati per lanza et lo panno et che poi daria altri XV ducati, ma niuno li ha voluti, maxime che vole dare mala moneta cioè tornesi novi”. Altresì come scrive il Sambon, il Trezzo scrive, alla data del 24 luglio 1462: “In quest’hora ho veduto littera de misser Antonello d’Aversa, regio secretario, ad misser Diomedes, dove li scrive che le terre del Duca di Melfi hanno cominciato ad refutare li tornesi novi et che per questo il Pricipe ha avuto parole cum el Duca cum dirli chel vole che la moneta sua non se refiuti, che altramente a luy non mancarà bono accordo et che non resti se non per luy a dire de si et molte altre parole et che la dente d’arme stanno de mala voglia per la tristezza de dicta moneta”. Insomma il denaro tornese viene “adottato” nel Regno per via della sua buona qualità… e verrà “ripudiato” secoli dopo per i motivi esattamente opposti. Scusate nuovamente i miei lunghi post che possono risultare noiosi ma se vengono toccati argomenti a me cari non resisto, specie dopo una forzata astinenza che mi ha tenuto lontano dalla mia biblioteca numismatica.
    3 punti
  11. Mezzo Tornese 1832 D'Incerti 410/a Pagani 461/a Magliocca 787 Ex Civitas NEAPOLIS Varesi 42 del 17 Novembre 2003 lotto 1055 Peso grammi 1,47
    3 punti
  12. Partiamo dal Mezzo Tornese del 1832. Magliocca nel suo manuale delle monete di Napoli al n. 785 ha inserito un tipo nuovo di Mezzo Tornese del 1832 (ed anche del 1833 al n. 786) con effigie di Ferdinando II differente. Poi al n. 787 ha messo il tipo normale con effigie uguale a tutti i successivi millesimi fino al 1847 (ed al n. 788 c'è il tipo normale dell'anno 1833). Posto il mio Mezzo Tornese del 1832. Il mio dovrebbe essere del tipo "normale" con variante di scritta SICIL al dritto. Il contrassegno secondo voi è una stella a 5 punte oppure un fiore a 5 petali? Se qualcuno ha il tipo con ritratto differente, lo può postare per un confronto?
    3 punti
  13. Rimanendo nell'ambito della famiglia reale Angioina, ecco i denari tornesi di Carlo II e di Filippo di Taranto
    3 punti
  14. Buon giorno. Voglio credere alla buona fede di Silvia. Chiederei quindi, di dare una dimostrazione della falsità delle monete postate con un semplice confronto fotografico. Si potrebbero fare delle fotografie , se qualcuno fosse in possesso delle Plasmon per sottoporle a Silvia, ed aggiungere pesi e misure. Facendo presente , che per il modo in cui venivano realizzate , è molto improbabile(poiché non c'è niente di impossibile) che due monete come queste , se originali , abbiano gemelle identiche e che quindi ,se si verificasse questa ipotesi sarebbe dimostrata la falsità . Devo aggiungere ancora che non ci sono monete di questo periodo perfettamente rotonde , sono solo vagamente un tondo ( sempre per i processi produttivi ) . Scusi Silvia se mi permetto di fare queste considerazioni , forse troppo banali , ma che forse lei non ha preso in esame. Consideri anche la nostra buona fede ma soprattutto la competenza (che è molta) degli amici del forum che si sono espressi. Cordiali saluti. Gabriella
    3 punti
  15. Buonasera a tutti, posto il mio primo Cavallo Aragonese del 2021. Foto del venditore, appena mi arriverà farò nuove foto. Saluti Alberto
    3 punti
  16. Apro questa nuova discussione sulle monete in rame di piccolo e medio modulo di Ferdinando II di Borbone, perché credo sia molto utile per tutti noi collezionisti scambiarci informazioni sulle tante varianti esistenti molto spesso trascurate dai cataloghi più diffusi sul mercato. Questa può essere una buona occasione per arricchire il proprio bagaglio di conoscenze. Spero che in molti vorranno partecipare a questa discussione. Postate le vostre monete da 1/2 Tornese, 1 Tornese, 1-1/2 Tornese, 2 Tornesi, 3 Tornesi e 5 Tornesi di Ferdinando II.
    2 punti
  17. TIPO DI METALLO Il metallo veniva subito identificato tramite il colore. Per oro ed argento non c'erano grandi problemi, almeno finchè si trattava di argento a più del 50% (quindi, fino circa ai Severi). Successivamente, per gli antoniniani del 3° secolo è meglio parlare di mistura, e il colore cambia: il riconoscimento della moneta non si basava tanto sul metallo, quanto sul ritratto (corona radiata=antoniniano). Per il metallo vile, il rame e l'oricalco erano ben distinguibili "da nuovi" (rossastro il rame, giallo l'oricalco), ma potevano esser confusi col passare degli anni ed il formarsi di patine. L'asse di Augusto che ho mostrato sopra, vecchio di 2000 anni ma in parte spatinato, dichiara apertamente di essere di rame. In caso di dubbio occorreva anche qui distinguere fra corona d'alloro e corona radiata. Per le imperatrici di 2° e 3° secolo, sicuramente poteva sorgere qualche problema, non essendovi la corona radiata: la falce lunare compare sugli antoniniani, ma non sui bronzi. E i suberati? Per quelli di ottima conservazione, integri, il colore non aiuta, perchè si tratta di argento bello e buono; ma in questo caso, per il cittadino (o lo schiavo, o il liberto) non esisteva problema, e la moneta continuava a circolare. Certo, se era particolarmente leggera poteva sorgere un sospetto e, una volta saggiata, se emergeva un nucleo vile veniva forata o spezzata dal nummulario o cambiavalute. Quando poi lo strato superficiale del suberato si sgretolava, per il possessore (ahilui !) la moneta era persa. Ora cerco un bel dupondio o un sesterzio spatinato e giallo. Ecco un dupondio di Vero, abbastanza giallo. A domani per gli altri argomenti.
    2 punti
  18. Un titolo un po' tronfio per raccontarvi un episodio (e faremo nomi e cognomi!) che mi è accaduto recentemente dialogando a distanza con un venditore inglese che seguivo sebbene non abbia mai comperato nulla da lui, non perché non avesse belle monete o prezzi accessibili, ma per il semplice motivo che non ha mai avuto - o io non ho mai visto nelle sue vetrine online - monete per la mia collezione. La storia, in tempi di covid ma soprattutto di mondo globalizzato, si è svolta unicamente nel web e sui social dove il venditore ha un negozio eBay, un profilo Instagram e un profilo facebook. I profili in questione sono: Instagram: https://www.instagram.com/venividivici_coins/?hl=it Facebook: https://www.facebook.com/vvvcoins ebay: https://www.ebay.co.uk/usr/ancient_spirit?fbclid=IwAR1RdUZfbimqumqXnjrN_YQquQMMJfLVbB4b7hpyzsyBEiyWz97qSvvHzPE Il nome del negozio è Veni Vidi Vici coins e il motivo del "contendere" è questo bell'esemplare di Vittorino: Esemplare in ottima conservazione al dritto ma con un rovescio decisamente stanco e usurato, tipico delle emissioni galliche del periodo. Correttamente classificato e sicuramente originale. Ma, la storia non ci sarebbe senza questo "ma", il venditore non si limita a presentare la moneta per quel che è... fa di più inserendo questa descrizione nei suoi profili social: Da medio conoscitore di hoard e da grande appassionato di monete del III secolo e in particolare di monete con provenienza da ripostigli storici registrati, so con certezza che nessuna moneta proveniente dal Cunetio hoard è mai finita nel mercato numismatico. Il ripostiglio consta ufficialmente di 54951 esemplari e, come riportato nel testo relativo allo studio del ripostiglio (qui la versione più recente: https://books.google.it/books/about/The_Cunetio_and_Normanby_Hoards.html?id=unPKDwAAQBAJ&redir_esc=y), ma anche come ribadito nel sito istituzionale inglese finds.org.uk: Pertanto è un dato di fatto che tutti i pezzi siano musealizzati. Una o più monete potrebbero essere uscite nel mercato numismatico solamente in queste due condizioni: 1) furto dal museo 2) accantonamento di esemplari da parte dello scopritore prima della comunicazione del ritrovamento Ora, del primo caso non vi è alcuna notizia. Del secondo nemmeno, ma anche fosse così - e per pura speculazione fingiamo lo sia - comunque un pezzo con questa provenienza non potrebbe essere venduto ufficialmente come "from Cunetio hoard" perché sarebbe sfuggito alla "conta ufficiale" e sarebbe quindi detenuto irregolarmente e quindi privo di ogni appeal commerciale e collezionistico. Ma appunto, questo caso è solo una pura speculazione, perché - ribadisco - tutti gli esemplari sono al British. Stante tutto ciò, ho scritto un commento sul profilo instagram del venditore in cui semplicemente gli dicevo che una tale provenienza è impossibile e che sicuramente a monte c'è un errore se a lui il pezzo è stato venduto così poiché "bla bla bla" e sinteticamente gli ho riportato le informazioni in mio possesso e di pubblico domino. Risultato? Mi ha risposto "you are incorrect" per poi eliminare subito il mio commento, la sua risposta e bannarmi per sempre in modo che non possa più vedere il suo profilo. La cosa mi ha sorpreso... perché tanta veemenza? Non è il caso prima di fare un confronto dialettico? ...anche privatamente magari! Al che lo recupero su facebook, trovo la moneta, rimetto il mio commento e gli aggiungo anche la richiesta di motivarmi il fatto del suo ban sul profilo instagram.... risultato? Stessa storia! Stesso commento di risposta e nuovo ban pure su facebook! La cosa diventa diabolica a questo punto... ma non demordo, gli voglio dare una possibilità ulteriore perché non mi stava antipatico e non avevo alcun intento polemico! Così, con un altro profilo facebook, lo contatto questa volta privatamente dicendo che non dubito assolutamente della sua buona fede e che un errore può capitare a chiunque! Il pezzo è buono e se ha preso una "sola"... capita! Pazienza! E che alla base potrebbe esserci un fraintendimento su quella annotazione "cunetio hoard 2553" che altro non è che il numero di catalogo del ripostiglio della tipologia di moneta in questione... si tratta di uno dei principali hoard britannici dopotutto e viene comunemente utilizzato come catalogo per la monetazione del III secolo perché più accurato del RIC per certe emissioni, soprattutto per le galliche! Potrebbe quindi aver equivocato la catalogazione per provenienza... dai suvvia, parliamoci privatamente e arriviamo a un chiarimento! Oppure, se sei sicuro della provenienza, forniscimi una prova! Risultato? Ma ve lo devo dire? E mi banna da facebook anche questo account. Morale, se lo fai tre volte su tre, senza cercare un contraddittorio... be' allora i miei non son più dubbi ma certezze: sei in piena malafede e la tua credibilità di venditore che si autodefinisce per quel che mi riguarda va a ramengo (come si dice dalle mie parti!!!) Morali della favola (uso il plurale): - tutto il mondo è paese, anche il Regno Unito - venditore professionale purtroppo non sempre è sinonimo di venditore con professionalità - chi non accetta un confronto non merita nemmeno la possibilità di averlo Prima di fare questa discussione ho pensato anche alla possibilità che il venditore in questione capiti da queste parti e legga queste parole e le possa ritenere lesive o di cattiva pubblicità nei suoi confronti... ma ho ritenuto che non sussista nulla di tutto ciò... quanto ho raccontato corrisponde al vero e ho i log delle chat di instagram e di facebook e dalla mia la certezza di una istituzione pubblica britannica (il British Museum) e in ogni caso, essendo questo un forum aperto a chiunque, rinnovo la mia domanda: have you a proof about the provenance?
    2 punti
  19. Ottima intuizione di @eliodoro, però più che una cinquina, direi un denaro piccolo con leone. Le due stelle nei quarti della croce, si trovano principalmente nei denari piccoli, le cinquine ne hanno una in genere ed anche i dati ponderali sembrerebbero confermare. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-SENRM4/3
    2 punti
  20. 2020 - South Carolina Anche se con qualche giorno di ritardo (avrei dovuto farlo entro la fine dell'anno ) eccomi qua ad illustrare l'ultimo Innovation Dollar del 2020. Un altro di quelli che fanno dire a noi italiani: chi era costei? Septima Poinsette Clark, è stata un'educatrice e attivista dei diritti civili per gli afroamericani. Nata a Charleston, nel South Carolina, il 3 maggio 1898, seconda degli otto figli di un ex-schiavo (perché l'avranno chiamata Septima? ), si dedicò all'insegnamento, sviluppando i seminari di alfabetizzazione e cittadinanza che hanno svolto un ruolo importante nella promozione dei diritti di voto e dei diritti civili per gli afroamericani. Divenne nota come "Regina madre" o "Nonna" del NAACP (National Association for the Advancement of Colored People) il movimento per i diritti civili degli afroamericani. Martin Luther King si riferiva comunemente a lei come "La madre del movimento". Septima Clark è famosa soprattutto per aver istituito le "scuole di cittadinanza" che insegnavano la lettura agli adulti in tutto il profondo sud. Il progetto, oltre ad aumentare l'alfabetizzazione, serviva anche come mezzo per responsabilizzare le comunità nere. Gli obiettivi della Clark per le scuole erano fornire orgoglio di sé, orgoglio culturale, alfabetizzazione e un senso dei propri diritti di cittadinanza. Gli insegnanti erano spesso persone che avevano a loro volta imparato a leggere da adulti, poiché uno degli obiettivi primari delle scuole era quello di sviluppare più leader locali per i movimenti popolari. Il progetto era anche una risposta alla legislazione degli stati del sud, che richiedeva l'alfabetizzazione e l'interpretazione di varie parti della Costituzione degli Stati Uniti per essere autorizzati a registrarsi per votare. Queste leggi erano utilizzate per privare i cittadini di colore del loro diritto di voto. Nel 1958, 37 adulti furono in grado di superare il test di registrazione degli elettori, come risultato della prima sessione delle scuole di cittadinanza. Prima del 1969, circa 700.000 afroamericani divennero elettori registrati grazie ad esse. Septima Poinsette Clark è morta il 15 dicembre 1987, all'età di 89 anni, ed è sepolta a Charleston, sua città natale. Negli ultimi anni della sua vita ha ricevuto molti importanti riconoscimenti, tra cui un dottorato onorario in Lettere dal College of Charleston nel 1978, e il Living Legacy Awards dalle mani del presidente Jimmy Carter nel 1979. La moneta celebrativa raffigura Septima Clark in marcia con tre giovani studenti afroamericani che portano libri e una bandiera americana, volendo così rappresentare che l'educazione e l'alfabetizzazione tra le persone oppresse sono necessarie per l'emancipazione e il godimento dei diritti civili. Disegnata da Justin Kunz e incisa da Phebe Hemphill, riporta come al solito le loro iniziali, ed è completata dalle iscrizioni UNITED STATES OF AMERICA - SEPTIMA CLARK - SOUTH CAROLINA. E con questo è tutto per quel che riguarda i dollari del 2020, appuntamento tra qualche mese, non appena se ne saprà qualcosa, per quelli del 2021 petronius
    2 punti
  21. Polonia no, anche se imita il poltorak. Direi area tedesca... Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  22. La foto di questa moneta (quella dell'asta del 1911) è pubblicata sul Cahn "Eidibus Martiis" al n. 16b Nella descrizione l'autore riporta: "Sotheby 1911 Sandeman 368. Vs. retuschiert." Traducendo con google retuschiert = ritoccato
    2 punti
  23. Grazie @Rocco68, allora noto delle differenze rispetto al tipo "normale". Mezzo Tornese Magliocca numero 376 Al dritto: - minime differenze nella capigliatura; - testa leggermente più piccola; - collo più sottile; - contrassegno differente. - caratteri della legenda un po' più piccoli. Al rovescio: - nessuna differenza.
    2 punti
  24. Ciao a tutti, forse una cinquina del Senato Romano?
    2 punti
  25. Denaro tornese di Limosano (Molise) a nome di Giacomo Montagano cognato del conte Cola di Campobasso, circa 1461, R5 immagini da asta Artemide XLVII
    2 punti
  26. visto che leggi LII davanti la prua, potresti confrontarlo con un asse di Q. Marcius Libo https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G83/11
    2 punti
  27. Io mi sono arenato sul 1861 Torino, uno dei veri R4 del Regno. Aimè in conservazione appena MB/BB fanno sempre cifre a 4 zeri Condivido le altre rarette della serie... non in conservazione eccelsa, ma con VE II mi accontento
    2 punti
  28. @crivoz Se ti serve una mano, soprattutto sulla bibliografia... Direi che ho quasi tutto per tardo antico, bizantine e barbariche Sono a tua disposizione Alain
    2 punti
  29. Girovagando in città si trovano monete di centesimi di euro incementate nei marciapiedi recentemente ristrutturati. Inoltre, tempo fa ristrutturarono la facciata di un edificio e a memoria dei posteri, e per buon auspicio, incastonarono una moneta da 5 centesimi di euro. Eccola qui:
    2 punti
  30. è il peso del "marengo" d'oro, in riguardo alle punzonature che vedi sono riferite all'anno o agli anni di "vidimazione" per il controllo del peso, vedi esempio 88 al diritto sta per 1888, mentre al rovescio una reca 93/94 si riferisce al 1893/1894
    2 punti
  31. Pratica molto diffusa quella delle monete inserite nelle varie opere murarie. A Torino si parla da sempre del tesoro del ponte Vittorio, allego un link per chi vuole averne notizia, ma con una veloce ricerca in rete si possono trovare molte altre informazioni https://www.guidatorino.com/ponte-vittorio-emanuele-i-torino-mistero-tesoro-nascosto/ Io stesso, per scaramanzia e per puro piacere, se mi capita di di dover fare dei lavori di ristrutturazione, inserisco delle monete del momento, insieme a qualche moneta meno recente, sotto un pavimento, in un muro, all'interno di un vano scala o sotto degli scalini... Capisco che possa sembrare "stupido", ma mi piace pensare al piacere che questo potrà dare nei decenni futuri a chi casualmente troverà questi "tesori" e ai pensieri che potrà fare e a come farà correre l'immaginazione. Sovente mi vengono riportati dei casi di ritrovamenti, di poche e povere monete, come di veri tesoretti riposti nei posti più strani, e la cosa mi ha sempre incuriosito ed ha fatto correre la fantasia. Quello che so è che era costume, in tempi passati per buon auspicio, piantare con un chiodo nelle travi di un tetto fatto da nuovo o rifatto una o più monete, oppure nasconderle appoggiandole da qualche parte sulla struttura in legno, poi dai ritrovamenti nei muri sembra che questa usanza si usasse anche per le opere murarie.
    2 punti
  32. Buona sera a tutti, @Rocco68, colgo l'occasione per partecipare con il mio Carlino del 1851. Saluti Alberto
    2 punti
  33. Beh, questa discussione per adesso è al top di questo anno appena iniziato!
    2 punti
  34. Buongiorno a Tutti, mi accodo anch'io ai 10 Tornesi del 1847 con il mio unico esemplare, credo modello base, ma correggetemi se sbaglio. Buon sabato.
    2 punti
  35. Buonasera a tutti, in attesa di autorevoli pareri sul pezzo del 1847 "tipologia di Busto diversa", condivido il 10 Tornesi 1848.
    2 punti
  36. @profita73, anche per questa attendi qualche altro parere non ti basare su quello che scrive l'utente @Sirlad
    2 punti
  37. La scritta nel campo è COCO. Si tratta di un quarto anonimo di Passerano per il consorzio dei Radicati. Ciao Mario
    1 punto
  38. Ok, aspetto:) Saluti! cc000
    1 punto
  39. Sì , grazie a tutti per esservi messi a cercare e doppio grazie a @eliodoro per averla identificata , era un lotto di 13 monetine , ne mancano ancora tre da identificare , procedo con la prossima
    1 punto
  40. Buonasera a tutti. @ggioggio, trovare il Magliocca 786 (mezzo tornese 1833) non è facile, anche perché ci sono differenze impercettibili fra i tipi. Anche io ad oggi, non mi vergogno a scriverlo, non riesco a capire quale sia. Spero che con le nostre condivisioni si riesca finalmente a distinguerlo. Posto I miei due esemplari del 1833, con differenze nel ciuffo di capelli sulla fronte.
    1 punto
  41. Ho avuto modo di leggere e di apprezzare il tuo studio. Concordo appieno con le conclusioni. Solitamente questi simboli non si riescono ad apprezzare, vuoi per la cattiva conservazione della moneta o per la scarsa incisione dello stesso sul conio. Nell'esemplare da te presentato invece è ben evidente il giglio all'interno del globo crucigero, mai finora, almeno da me, visto in questa monetazione. Solitamente infatti il simbolo interno risulta di diverso tipo. Questa è la dimostrazione che la Numismatica è una scienza in continuo aggiornamento e ben vengano questi studi che permettono di ampliare le conoscenze. Complimenti!
    1 punto
  42. Che bell'esemplare! Sicuramente in conservazione superiore alla media e con il globo crucigero ben evidente che ne caratterizza anche una notevole rarità. Mi pare di scorgerlo anche al D/ nell'area che ho cerchiato.
    1 punto
  43. Bello, ribattuto su di un cavallo di Sulmona!
    1 punto
  44. Se lo chiedi a me non ne ho la minima idea. La moneta avrebbe un pedigree risalente al 1911 secondo quel che scrive la casa d'asta e a quel tempo facevano gia' le microfusioni ?
    1 punto
  45. Stavo cercando i miei odoacre x postarlo. Anche secondo me è buona.. Non è in conservazione eccellente... Ma è pur sempre la variante con la s al rovescio. Sul Morello non erano riportate. L'avevo vista su un sito inglese e mi pare anche su uno in italia
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  46. certo, pero permettimi di esprimere un mio pensiero, soprattutto quando una moneta del genere viene rovinata (da qualcuno che crede di essere un bravo restauratore..). Avrei giurato che provenisse da loro ….
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  47. Buongiorno. Ho trovato questa moneta del 51, durante i lavori di ristrutturazione dello scorso anno, sotto una mattonella del pavimento. La moneta non è stata pulita, si vedono chiaramente i residui.
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  48. Dici come mai nessuno se ne è mai accorto di questa variante e poi nel giro di 3 mesi ne escono due. Secondo me il motivo è semplice. Uno dei quali è la mancanza assoluta di un tentativo di censire tutte le varianti, anche se forse qualcosa si sta muovendo. Gli ultimi volumi della monetazione napoletana e del vicereame in particolare che sono stati editi, riportano soltanto i tipi base e poche varianti. Un'altra considerazione da fare è che la qualità di queste monete non sempre danno la possibilità di "leggerle" per bene a causa della loro pecularietà con cui venivano coniate, vedi tondelli con spessore diversi che danno nella maggioranza dei casi schiacciature e salti di conio, coni non bene definiti e approssimati, ribattiture e quant'altro ancora. Nel giro di pochi anni grazie a internet e ai tanti collezionisti che si sono appassionati a questo periodo, sono saltate fuori centinaia di varianti e chissà quante se ne scopriranno ancora. Naturalmente il merito maggiore và dato al forum su cui scriviamo, perchè ha dato la possibiltà di far vedere le foto di tutte queste varianti e di far interloquire tutti gli appassionati accrescendo la conoscenza e dando la possibilità per chi "studia", di aumentare, nell'ottica di una futura pubblicazione, il database di questi tondelli, non sempre belli da vedere, ma sicuramente ricchi di storia e di storie da raccontare.
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