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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/06/21 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti, Dopo aver dedicato i miei studi principalmente alla monetazione di Faustina II, mi sono rivolto all'analisi delle coniazioni a nome di Lucilla che presentano molte analogie ma anche delle differenze rispetto a quelle a nome della madre. Si tratta della seconda ed ultima fatica del 2020 ed è scaricabile gratuitamente dal mio account di academia.edu. https://www.academia.edu/44842071/La_monetazione_imperiale_di_Lucilla_Storia_caratteristiche_tematiche_cronologia Ogni commento è il benvenuto. Grazie mille Alessio
    5 punti
  2. Di seguito alcuni punti (CONTRO)........ La frattura, sul dritto è evidente dietro la testa sul bordo. Ma se si cerca sul rovescio....... non la ritroviamo, un po strano, Osservando il rovescio, sotto le ruote del carro, sembrerebbe impasticciato da un difetto di " fusione", Ma potrebbe essere patina a diversi strati, tanto da coprire. Con una osservazione dal vivo, ci darebbe la soluzione certa, anche perché si può osservare BENE , la terza faccia della moneta..... il bordo. Alla luce di questa analisi, ritengo ( mia personale opinione) che la moneta ha più PRO che CONTRO.
    5 punti
  3. "Ed ecco la stella che avevano visto spuntare,li precedeva,finchè giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il Bambino"dal Vangelo secondo Matteo Visitate il mio BLOG che aggiorno spesso: https://numismaticameridionale.altervista.org Leone X (Giovanni de’Medici) 1513 – 1521 Moneta Da 2 ducati papali e mezzo, Au 8,59 g. Dritto/ LEO X PONTIFEX MAXIMVS Busto a s., con piviale ornato. Rovescio/ LVX VERA IN TENEBRIS LVCET I tre Re Magi a cavallo verso s. seguono la cometa che li irradia dall’alto; all’esergo, ROMA / segno del Banco Fugger. Riferimenti bibliografici:Muntoni 1. Berman 628. Friedberg 43. Rarissimo. Un bellissimo esemplare di questa affascinante emissione. Ben coniato e Spl Ex aste Santamaria, 7 Ottobre 1959, 18; Ratto 26 Novembre 1966, 18 e NAC 16, 1999, 112.Questo doppio ducato con il ritratto del figlio di Lorenzo il Magnifico, splendidamente conservato, è opera di Pier Maria da Pescia, coniato nei primi due anni di pontificato di Leone X quando ancora la zecca era gestita dalla Compagnia Fugger. La scena della cavalcata dei Magi che compare al rovescio sta forse a ricordare la venuta a Roma della fastosa ambasceria del re del Portogallo o addirittura la comparsa nel cielo di Roma, avvenuta poco dopo l’elezione del Papa, di una cometa, evento ritenuto di buon auspicio tanto da meritare di essere immortalato a futura memoria su questa bella moneta. Con Leone X iniziò la pratica di servirsi di certe emissioni di monete alla stregua di medaglie facendo in modo che ciò che vi veniva rappresentato aveva lo scopo di far ricordare eventi e personaggi.Foto da asta n°90 lotto n°551 di NumismaticaArsClassica
    4 punti
  4. 1969 Guinea equatoriale - 5 pesetas Sino al 1968 il territorio era denominato 'Guinea spagnola', le monete avevano le stesse dimensioni delle corrispondenti pesetas utilizzate in Spagna, questa moneta fu coniata a Madrid e come le monete spagnole di quel periodo riporta dentro le due stelline la data 19 - 69. La peseta guineana è stata la valuta della Guinea Equatoriale dal 1969 al 1975, ha sostituito la peseta spagnola alla pari ed è stata successivamente rimpiazzata sempre alla pari dall'ekuele (1975-1985), attualmente utilizza il franco CFA (1 Euro = 656 franchi CFA).
    4 punti
  5. Ben tornati, amici lettori! Siccome molti di voi (me compreso) saranno rimasti appesantiti da buffet natalizi e cenoni di capodanno, ho deciso di aprire questo 2021 con una puntata tutto sommato “light”. Difatti, quest'oggi tratterò soltanto il 2 ½ gulden, una moneta po' a sé stante nel variegato panorama numismatico olandese. Gemella (per quantitativo d'argento) del rijksdaalder (già trattato) e del 50 stuivers (che ancora dobbiamo incontrare), questa moneta fu coniata solamente nel 1808 e un'unica tipologia. Al dritto abbiamo il busto del re rivolto verso destra e la classica legenda circolare. Personalmente, la reputo come una delle esecuzioni artisticamente meglio riuscite per quanto riguarda la monetazione di questo sovrano. Le dimensioni della testa sono ben bilanciate e la basetta è delineata e resa in modo naturale. Non ricordo se l'ho già detto ma, nel caso, mi scuso fin d'ora per la ripetizione. Come potete notare, Luigi Bonaparte appare sempre con la testa nuda, senza corone d'alloro, nastri o simili amenità, proprio come un altro ben più celebre napoleonide: Murat. A mio avviso, questo piccolo particolare può essere interpretato come un segno di vicinanza del sovrano nei confronti del proprio popolo. Non a caso, tra i sovrani napoleonidi, i più apprezzati furono proprio Luigi e Gioacchino... Discorso diametralmente opposto per quel che riguarda Girolamo di Westphalia che, se ricorderete, soleva cingersi il capo di corone d'alloro e, al contempo, s'interessava più alla bella vita di corte che alle problematiche del regno, la cui gestione era affidata a burocrati provenienti da Parigi. Tornando al nostro 2 ½ gulden, sul taglio del collo possiamo notare la firma dell'incisore George F. In realtà, come potete osservare qui di seguito, esistono due varianti: una con la firma completa, l'altra, caratterizzata da una punta del busto più corta, in cui troviamo solo la G iniziale e la F finale. Entrambe le varianti sono giudicate come R2 anche se, ad oggi, sono note poche decine di esemplari. Anche per questa ragione, in alta conservazione, questa moneta viaggia tranquillamente sui 12.000/15.000 euro. Sul rovescio non mi dilungo perché si tratta sempre del solito scudo coronato, simbolo del regno. Nel taglio della moneta troviamo incisa la frase “DE NAAM DES HEEREN ZY GELOOFD”, che può essere tradotta in “Crediamo nel nome del Signore”. Anche per quanto riguarda il 2 ½ gulden esistono numerose prove eseguite in bronzo (scuro e chiaro). Degna di nota, a mio avviso, è la prova del 1809, praticamente irreperibile per l'assoluta rarità. Bene. Anche per oggi abbiamo terminato. Come sempre, domande, curiosità o integrazioni a quanto detto sono ben accette. A presto e buona Epifania!
    3 punti
  6. CARATTERISTICHE PRINCIPALI Peso: 21 gr Diametro: 32 mm Metallo Presunto: Bronzo Salve, questo pezzo è molto rovinato, lo so. Potrebbe essere Probo, ma il resto con le tre figure l'ho trovato solo per Carinus. Sospetto nn sia moneta. Qualche indizio? Grazie
    2 punti
  7. Ciao, allego anche io una rarissima moneta con una suggestiva rappresentazione dei magi al rovescio: Ferrara Ercole I d'Este, 1471-1505. Da 8 quattrini, AR 0,91 g. Scena dell'adorazione dei Magi alla Beata Vergne col Bambino. Rv. Idra a sette teste sui tizzoni ardenti. CNI 70. MIR 262. Ex NAC/Varesi 115.
    2 punti
  8. ecco a voi il risultato finale, che ne dite?
    2 punti
  9. Premesso che le questioni personali tra utenti non mi interessano, è sempre sgradevole eliminare una delle parti di un contraddittorio.. Entrando nel merito della discussione, tutti possono indubbiamente dire cose sensate purché motivate. E, dal momento che ritengo la Numismatica sia una scienza, come tale bisogna approcciarvisi. Sono disposto ad accettare che la forma ovale di certi pezzi possa essere dovuta ad un qualcosa in più di una semplice deformazione meccanica casuale (ipotesi), però si tratta di un'affermazione che deve essere in qualche modo comprovata o quantomeno bisogna portare degli elementi un poco più incisivi del "secondo me è così" (dati). Ed è chiaro che tali elementi debbano essere portati da chi propone l'ipotesi iniziale, non sono certo gli altri a dover trovare argomentazioni "contro". Ad esempio: ci sono elementi visivi che sembrino dimostrare che si tratti di pezzi volontariamente deformati? Le deformazioni si rilevano in una stessa emissione? Si riesce quantomeno a rilevare degli elementi comuni (ad esempio, il luogo di coniazione, il periodo di emissione, ecc)? E soprattutto, quale potrebbe essere la motivazione per una scelta del genere? Insomma, c'è uno straccio di prova che possa far pensare ad emissioni volontarie o dolose? Perché fino ad ora non è stato esposto niente in tal senso, e siccome l'alternativa della semplice deformazione meccanica è assolutamente legittima, mi sembra si stia ricamando sul nulla. Ovviamente sarei felice di essere smentito, ogni novità è ben vista. Però, come già detto, una tesi deve essere portata avanti con metodo. Altrimenti è fuffa Buona Epifania a tutti, Afranio
    2 punti
  10. Napoletana del giorno: CARLO DI BORBONE - 1/2 Piastra da 60 Grana 1734 Buona Epifania a tutti
    2 punti
  11. Repubblica Democratica Tedesca 20 pfennig 1969, ottone. (Le monete da 20 Pfennig di ottone furono emesse, poichè i telefoni a pagamento avevano una tariffa standard di 20 Pfennig e stavano avendo problemi con le monete di alluminio più piccole che si inceppavano a causa del loro peso ridotto)
    2 punti
  12. anche il mio centesimo Uruguay proviene dalla zecca di Parigi
    2 punti
  13. Buonasera a Tutti i Piastristri, scusate il ritardo ma tra lavoro, festività, famiglia e studio ho dovuto trascurare un po' il Forum. Ecco la mia unica Piastra del 1834. Saluti, Sergio.
    2 punti
  14. Partecipo a questa carrellata con la mia serie 1936 (incompleta):
    2 punti
  15. Buonasera a tutti. Partecipo a questa interessantissima discussione con un grosso di Giovanni Soranzo che presenta, insieme a caratteristiche già discusse (tra cui il segno di interpunzione :: nella legenda del D) o comunque illustrate nel volume di @ak72 sulle monete della Serenissima, una particolarità ulteriore al R: apparentemente le lettere XC alla destra del volto del Cristo sono unite in un solo simbolo. Manca inoltre il segno di abbreviazione. La moneta pesa 2.07 g, ed ha diametro di 19.5 mm. Segnalo anche un elemento, presente in alcune delle monete con il segno di interpunzione :: nella legenda del D, che non mi sembra sia stato evidenziato: alcuni bisanti sopra il trono alla sinistra del Cristo al R. I bisanti sono presenti, ad esempio, in tre delle monete del post #187 di @fabri61, e nel rovescio della prima moneta del post #222 di @terkel. Riporto per chiarezza un esempio tratto dal post #187. Un saluto, Valerio
    2 punti
  16. Napoletana di giorno 3 Gennaio 2021 Ferdinando IV Piastra 1816.
    2 punti
  17. Ciao ragazzi. Ho da qualche tempo la mia prima moneta medievale. È un grosso di Milano della repubblica Ambrosia. Non mi piace molto la tosatura che presenta che ha quasi del tutto eliminato la legenda. Pareri generali sulla moneta? La croce che presenta sul retro, classico delle medievali mi piace tantissimo.
    1 punto
  18. Buongiorno a tutti... per finire l'anno in bellezza, finalmente è arrivata anche questa monetina tanto tanto desiderata...era da tempo che la cercavo e poi finalmente, come sapranno in diversi, di recente è passata in vendita e qui nel forum se ne è anche scritto ( ne ho scritto pure io, facendo un pò lo gnorriperdonatemi! ) Il 3 il 4 il 6 cavalli del 1804 li avevo già e finalmente il poker del 1804 è servito....non ho le varianti con i due punti : e quelle con FERDIN (e credo queste ultime non le avrò mai e poi vabbè quelle con le sigle LD restano dei sogni), ma direi che per il momento posso accontentarmi...la condivido con piacere e ne approfitto per augurare a tutti di passare un piacevole e sereno ultimo dell'anno. Un caro saluto Cristiano.
    1 punto
  19. Salve a tutti Leggevo giusto poco fa il Corriere della Sera online e sono incappato in questo articolo: https://www.corriere.it/cronache/21_gennaio_02/zoo-segreto-cima-duomo-firenze-bc9028b4-4d3c-11eb-b0d1-55bf7888f187.shtml Tratta in generale delle piccole scoperte fatte sulla copertura della cupola del Duomo di Firenze dall'Opera di Santa Maria del Fiore. Lo condivido anche con voi perchè nell'articolo (nelle ultime righe) si fa cenno ad un ritrovamento numismatico curioso: una moneta da 5 lire del 1956 lasciata dagli operai che hanno lavorato ai restauri negli anni 50. Mi ha incuriosito intanto perchè la moneta secondo l'articolo è una 1956 quindi come è ben noto un anno raro di conio in una moneta comunissima e poi in secondo luogo perchè questa di lasciare una moneta a compimento dei lavori era un'usanza che sapevo ben più antica e mi incuriosisce molto che negli anni 50 ancora fosse viva. Ho pensato quindi di aprire questa discussione intanto perchè il fatto che la monetina ritrovata sia un 5 lire '56 è comunque curioso e in secondo luogo perchè ho pensato che potremmo in questa discussione passare in rassegna tutti questi curiosi ritrovamenti di monete durante opere di manutenzione e restauro sui tetti di antichi edifici poste a suggellare lavori lì svolti in tempi passati, oppure ampliare la discussione con monete poste nella fondazione degli edifici e ritrovate (pratica molto più attestata e più antica probabilmente). Secondo me ne verrebbe fuori una discussione interessante!
    1 punto
  20. Grazie a Fabio Perrone ho migliorato la conservazione di questo millesimo : 2,6 Soldi 1757 di Carlo Emanuele III
    1 punto
  21. Salve, mi è sempre piaciuto (guardando la mia collezione di 2 euro commemorativi) di sapere la storia di ogni singola moneta, certo si può cercare in intenet ma non è tanto pratico quando si ha tante monete. Quindi vorrei creare coincard con la descrizione di ogni moneta. Ne ho sviluppata 1 e vorrei la vostra opinione. La coincard ha le dimensioni di un biglietto da visita, ho stampato con un foglio normale ed ho poi plastificato, infine quando avrò la moneta dentro un oblò, la incollerò con la colla a caldo.
    1 punto
  22. Tutto a suo tempo! Le monete usciranno scaglionate durante tutto l'anno, ma già entro qualche mese avremo la possibilità di prenotarle sul sito web di IPZS tutte insieme
    1 punto
  23. A parte il convincimento è TRAIANO saluti TINERIVS
    1 punto
  24. Non lo conoscevo e lo trovo molto interessante. Bel connubbio.
    1 punto
  25. Concordo che la convenienza sia principalmente per la casa d'aste, ma credimi che anche l'aspetto burocratico, cioè molte poche carte, è altrettanto importante
    1 punto
  26. Condivido ma: convenienza fiscale a senso unico, nel senso che ci sarà questa "convenienza" che va a favore solo per la casa d'aste, in quanto non si riversa per nulla a favore degli acquirenti, meno sul fatto che ci sia, per queste case d'asta, più semplicità "burocratica" in quanto dipende completamente da come si organizza la stessa. saluti TIBERIVS
    1 punto
  27. Estetica in linea con le altre emissioni precedenti (Vespa e Lettera 22), anche se in questa i disegni mi sembrano forse più banali. Come potete vedere dalle immagini sopra nelle prime emissioni i disegni erano più elaborati, mentre in questa hanno solo riportato un barattolo. Sicuramente iconico e rappresentativo ma scontato. Se la zecca continua a pensare a fare sempre più emissioni tralasciando la qualità..............
    1 punto
  28. Di Lucilla ho solo questo denario (RIC 763, Cohen 16), che appare meglio dal vivo che in foto.
    1 punto
  29. Ti ringrazio moltissimo! Il tipo ritrattistico n.1 è abbinato alla legenda con filiazione. Lo stesso tipo ritrattistico è utilizzato anche nella monetazione di Alessandria nella prima emissione a nome di Lucilla datata inequivocabilmente con l'anno alessandrino 165/166. Ciò mostra come anche nella monetazione imperiale questo ritratto e, quindi, le legende con filiazione abbinate siano state realizzate quando Lucio era ancora in vita. Inoltre il denario "vota pvblica" riferito al matrimonio ha legenda con filiazione. Infine la moneta con la prima figlia (quindi certamente successiva al matrimonio) riporta ancora la filiazione. Monete precedenti al matrimonio implicherebbero il conferimento del titolo di Augusta prima dell'evento ma non c'è alcuna evidenza di tale evento. Monete coniate dopo la morte di Lucio Vero: non da escludere a priori ma lo ritengo improbabile. Ho trattato questi punti nel dettaglio nello studio. Ciao e grazie ancora di cuore. Alessio
    1 punto
  30. Carissimi, Il Regno Unito, lo sappiamo, è solito regalarci ogni tanto hoard di notevole importanza storica-artistica... Nei giorni scorsi pare sia stato rinvenuto in una località a me ancora sconosciuta , un notevole hoard contenente oltre 2500 penny di Harold II e William I ..un ritrovamento eccezionale che una volta ben studiato potrebbe fornirci importanti informazioni, oltre alla possibile scoperta di nuove varianti. Al momento non sono riuscito a trovare ulteriori informazioni, nel frattempo vi lascio con queste due foto del ritrovamento pubblicate dal Trasure Hunting Magazine
    1 punto
  31. Scaricato e letto, per ora velocemente, ma già posso dire molto completo sia sul piano storico che numismatico. Mi è piaciuta la descrizione dei vari ritratti dell'augusta. Quanto alle legende avevo letto che secondo alcuni quella più lunga , che indica la filiazione, sarebbe precedente al matrimonio con Lucio Vero (cosa secondo me improbabile, perché dovrebbero essere precedenti al164 d.C.), mentre altri ritengono che sarebbe che tale legenda sarebbe successiva alla morte di Lucio Vero (169 d.C.; ma anche questo non mi sembra credibile).
    1 punto
  32. 1 punto
  33. Oramai se sono fuori, non c'è un motivo per tenerle assieme, potresti valutare scambio o vendita, saluti TIBERIVS ps avevi già posto qui: la stessa domanda è inutile aprire un'altra discussione....
    1 punto
  34. Un medaglione? Chiederei conferma a @Illyricum65 E @grigioviola.
    1 punto
  35. Tra i medaglioni romani avevo trovato questo di Probo con le Tre Monete al rovescio.
    1 punto
  36. Davvero splendide ? La moneta era in asta, nella quale non era specificata il tipo di godronatura
    1 punto
  37. E' uno dei pezzi più rari e prestigiosi della mia collezione di "rocaille". Non so dirti se si tratti di CIOP o di suo fratello CIP, sicuramente il lato più interessante è il verso, di cui ti invio la foto. E adesso verò subissato da una valanga di offerte, ma un pezzo del genere è ovviamnet incedibile ! @Arka @Lucifugo
    1 punto
  38. il 20 centesimi perfetto lo avevamo già visto.. quindi questa volta sono impressionato più dal lustro dei 50 centesimi. Complimenti! P.s. io sono appassionato di simmetrie, quindi questa visione d'insieme mi disturba un pò perchè il Re non si volta a destra passando dai 20 cents ai 10 cents..come tutte le altre..
    1 punto
  39. Se trovassi a casa dei nonni questa scatola penserei ad un tesoro anche io...
    1 punto
  40. I rilievi sono alti. Le foglie sul rovescio potrebbero far pensare che sono consumate dalla circolazione ma secondo me questa impressione è dovuta da un difetto del conio. Questa moneta ha circolato molto poco. Per me q.spl
    1 punto
  41. Buongiorno Asclepia lo sai che io sono sempre severo sulla conservazione per me quello di Deamoneta lo giudico QBB-BB il tuo BB-BB+.
    1 punto
  42. Continuiamo il viaggio nella storia della monetazione irlandese. Si era detto che queste tre monete raffigurano uccelli ornamentali. Ma da dove traggono ispirazione? Per la moneta da 1/2 penny, il disegno sembra sia ispirato ad un manoscritto chiamato Collection canonum Hibernensis, una raccolta latina di diritto canonico continentale e altri compendi, attribuita a Cù Chuimne (monaco di Iona) e Ruben di Dairinis (studioso), scritta probabilmente nel 725. Per la moneta da 1 penny, pare che l'artista Gabriel Hayes si sia ispirato al Book of Kells (in latino Codex Cenannensis), a volte chiamato anche Libro di Columba, un libro evangelico miniato in latino. Il libro conteneva i quattro vangeli del Nuovo Testamento, oltre che diversi testi e tabelle. Viene chiamato libro di Kells perchè per secoli è stato conservato nell'abbazia di Kells, a nord di Dublino (oggi conservato alla Biblioteca del Trinity College di Dublino). Ma chi era Columba? In Irlanda è noto come Colmcille, era un abate del 500, fondatore della famosa abbazia di Iona, in Scozia. E' il santo patrono di Derry e uno dei dodici apostoli d'Irlanda. A lui si deve gran parte della diffusione del cristianesimo celtico. Trecento anni dopo, in un monastero colombano (non si sa se in Scozia, in Inghilterra o in Irlanda) è stato scritto proprio il Libro di Columba. Il libro di Kells è considerato un capolavoro della calligrafia occidentale e di quella che viene chiamata arte insulare. Una caratteristica distintiva di quest'arte era la decorazione intrecciata, di cui riporto un esempio. Per la moneta da 2 pence, il disegno è ispirato alla Seconda Bibbia di Carlo il Calvo, un manoscritto dell'800 (di cui allego un'immagine), conservato oggi alla Biblioteca nazionale di Francia. Per quanto mi riguarda, queste 3 monete sono tra le più bizzarre che abbia mai visto.
    1 punto
  43. Fiscale non lo prendiamo in considerazione?!?! Saluti TIBERIVS
    1 punto
  44. Eccezionale ritrovamento! Se pensiamo che questa moneta è in circolazione da quasi vent'anni e non era mai stata tesaurizzata.
    1 punto
  45. Grazie @ggioggio l'ho presa in un'asta francese qualche anno fa...onestamente oltre ad un esemplare passato da Nomisma fdc e aggiudicato a cifre cin 3 zeri, il mio ( anche se non paragonabile) è il 6 cavalli del 1804 meglio conservato che ho avuto modo di vedere...ecco due fotine che lo esaltano...poi tornando al 9 cavalli...se qualcuno si lancia sul attribuirgli la conservazione leggo con piacere..buona serata intanto.
    1 punto
  46. amico sdy82 mi autocito per chiarire il concetto: si tratta di un approccio al mondo delle monete e banconote (da qui la "infarinata numismatica"), non certo di un approccio alla Numismatica. Pochè come ben sappiamo, si parla di una scienza che studia e classifica le monete, dal punto di vista storico e artistico, non basta un trafiletto che descrive una moneta da 10 paise indiane per fare Numismatica. Quando parliamo di scienza , parliamo di libri, trattati e anche decreti di emissione e qualsivoglia documento che tratti di monetazione e delle tecniche di coniazione, della storia che ha fatto in modo che una moneta sia stata coniata e perché, con quale metallo e come e quando ....insomma un mondo di sapere che con questa raccolta c'entra poco . Non voglio svalutare la raccolta (tant'è che ho pure comprato il fascicolo) ma solo collocarla nei giusti binari, un ottimo modo di avvicinarsi alle monete, nulla di più. un caro saluto
    1 punto
  47. Mi sembra che il Montenegro ha recentemente emesso alcuni riconi ufficiali di monete dei tempi del padre della Regina Elena, ma personalmente non le ho mai viste in giro...
    1 punto
  48. Argomento decisamente interessante, anche se ho qualche perplessità a riguardo. Credo che le ricerche effettuate con il metal detector, se da un lato potrebbero permettere il ritrovamento di un notevole quantitativo di materiale numismatico, dall'altro però, tenderebbero a, passatemi il termine, "rovinare" il sito archeologico, penso quindi che sia giusto che se ne occupino gli addetti ai lavori in modo da esaltare e preservare l'intera area.
    1 punto
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