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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/22/20 in tutte le aree
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Per puro caso, mi sono imbattuto in una pagina internet che riporta il decalogo dell’antiquario parigino Jacques Helft (1891 - 1980), rivolto agli amatori d’arte, e che credo sia interessante anche per i collezionisti numismatici. “1.Compera solo gli oggetti che conosci. 2. Non credere nei miracoli. 3. Guarda prima l’opera che la firma. 4. Nessuno è infallibile, solo l’ignorante crede di sapere tutto. 5. Ti potrai ingannare comperando; non ingannare vendendo. 6. Non raccontare fandonie, occorre troppa buona memoria. 7. Compera con gli occhi, non con le orecchie. 8. Se dubiti di un oggetto, vivi con lui: finirà col parlarti. 9. Non denigrare l’oggetto altrui: nessuno è disposto a credere che solo tu possiedi cose buone. 10. Come in borsa, gioca al rialzo piuttosto che al ribasso.” Credo che siano spunti di riflessione utili. Buone feste a tutti! ES5 punti
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Buonasera a tutti, allego la mia scheda per alcuni grani d'argento in una mia recente pubblicazione.5 punti
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La tua moneta mi piace, ha una bella patina ed e' ben centrata. Da come ho letto, ha un significato particolare. Infatti, il rovescio MONETA AVGUSTI (o anche AVGUST) e' la personificazione della zecca di Roma, qui rappresentata con gli attributi tipici della Aequitas, ovvero la bilancia e la cornucopia. Perche' la zecca? Nell'80 d.C un rovinoso incendio distrusse la vecchia officina monetaria ubicata presso il tempio di Giunone Moneta sul Campidoglio. Fu proprio Domiziano a trasferire poi la zecca presso un nuovo edificio ubicato nella Regio III, sotto l'attuale chiesa di San Clemente nella zona del Colosseo (dove rimase per circa due secoli). Questa tipologia di rovescio, dunque, potrebbe essere una sorta di strumento di propaganda imperiale. Una piccola chiosa. Giunone Moneta era la Giunone "Ammonitrice", la dea a cui erano sacre le oche del Campidoglio che, starnazzando, avevano svegliato i Romani durante l'attacco notturno all'arce da parte dei Galli di Brenno in occasione dell'assedio del 390 (?) a.C. La zecca si trovava proprio nei pressi del tempio di Giunone Moneta; da qui il termine per indicare la zecca stessa (Officina Monetae) e che noi usiamo tutt'ora per indicare i nostri amati tondelli. LA “MONETA AVGVSTI” E IL BRONZO DI DOMIZIANO - GdN online (ilgiornaledellanumismatica.it) MONETA AUGUSTI: sulle tracce della zecca di ROMA imperiale (cronacanumismatica.com) Spero di non aver detto inesattezze. In questo caso, ogni correzione e' bene accetta. Buona notte da Stilicho5 punti
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Cari "Serenissimi" Questa volta mi avete anticipato e "tirato la volata" Grazie. Come da qualche anno a questa parte, aggiungo ai miei più calorosi auguri, un tema musicale "venetico"; abbiamo proprio bisogno di tirarci su, dopo un anno frustrante e sperare che il prossimo anno sia migliore. AUGURI Luciano3 punti
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Buonasera Ogni tanto riesco ad aggiungere qualche pezzettino alla mia collezione modenese. Oggi vi mostro l'ultima arrivata, questa muraiola di Cesare d'este...moneta in mistura che mantiene un'argentatura ancora notevole per la tipologia davvero ostica da trovare in ottimo stato. I rilievi sono ancora ottimi con San Geminiano che mostra una veste ancora ricca di particolari e quasi tutta la perlinatura del bordo. Lo stemma estense ancora integro con le aquile ed i gigli ben visibili nonostante una lieve rottura di conio in basso a dx dello stemma. Cosa ne pensate? Grazie a tutti ed un saluto Marco3 punti
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Appena arrivato dall'asta Canusina: Guglielmo II Trifollaro gr. 10,2 contromarcato al diritto in alto a sinistra sul margine della testa del leone. Contromarca quattro pallini in gruppi da due. Apro la discussione nella speranza che chiunque abbia un trifollaro contromarcato lo posti cosi da fare una specie di censimento delle contromarche. Mancherà l'apporto di Mauceri ……… peccato.2 punti
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Buonasera, l’argomento spese processuali in ambito penale sta a cuore a molti, quindi, sperando di fare cosa gradita a chi non ne sia già a conoscenza, allego il link per leggere questa recente notizia. Qualcosa si muove... forse... (e da capire come). Saluti https://www.repubblica.it/politica/2020/12/20/news/manovra_giustizia_emendamento_costa-279195214/2 punti
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Complimenti @talpa per questa intervista, devo ammettere che il tuo sistema di catalogazione è veramente invidiabile. Partendo dal presupposto che il cartaceo è secondo me insostituibile, bisogna sicuramente integrare la biblioteca reale con quella virtuale, ed il tuo sistema è veramente ottimo. Complimenti anche a @dabbene per questa nuova iniziativa delle interviste in rete, attendendo il momento di potersi rivedere dal vivo, vi faccio i miei complimenti a tutti.2 punti
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Rispondendo all'invito di Asclepia posto le mie monete in rame di Carlo di Borbone. Parto dalla Pubblica da 3 Tornesi del 17562 punti
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Continuiamo il discorso partendo dal giorno decimale, con l'introduzione di nuove monete e nuovi disegni. 1969-2000 Il rublo russo è stata la prima valuta decimale ad essere utilizzata in Europa (addirittura nel 1704). Nel 1792 gli Stati Uniti introducevano la loro valuta decimale. In Francia, tre anni dopo, veniva introdotto il franco francese decimale. Il giorno decimale in Irlanda (e nel Regno Unito) arrivò il 15 febbraio 1971. La vecchia valuta circolò insieme alla nuova per tre giorni prima di essere demonetizzata. I disegni per le monete di bronzo (mezzo penny, penny e due pence) furono preparati dallo scultore irlandese Gabriel Hayes, basati su disegni manoscritti di uccelli ornamentali in stile nodo celtico. Dal 1990 il penny e il due pence furono prodotte in acciaio ramato, molto più economico del bronzo. I disegni di Percy Metcalfe furono mantenuti per le nuove monete da cinque e dieci pence (basate sullo scellino e sul fiorino). La nuova moneta da 50 pence riportava il disegno della beccaccia basato sul farthing (un quarto di penny) presente nel conio precedente. Il 1 gennaio 1985 è stata ritirata la moneta da mezzo penny e l’anno dopo (30 ottobre 1986) è stata introdotta la moneta da venti pence. Il 20 giugno 1990 è stata introdotta la sterlina irlandese (Decimal Currency Act, 1990). Il design è stato eseguito da Tomas Ryan. Fino al 1978 le monete irlandesi sono state prodotte in Gran Bretagna, presso la Royal Mint. Da quell’anno in poi la Central Bank of Ireland ha aperto il Currency Centre a Sandyford (Dublino) per la produzione di monete e banconote. E’ stata usata la lettera P per indicare sia penny che pingin (la parola irlandese per penny). Monete Mezzo penny (Leathphingin) - uccello ornamentale. Numerale: ½p. Penny (Pingin) - uccello ornamentale. Numerale: 1p. Due pence (Dhà phingin) - uccello ornamentale. Numerale: 2p. Cinque pence (Cuig phingin) - toro. La moneta segue il modello dello scellino del conio precedente. Il nuovo design inverte la direzione del toro. Numerale: 5p. Dieci pence (Deich pingin) - salmone. La moneta segue il modello del fiorino del conio precedente. Il nuovo design inverte la direzione del salmone. Numerale: 10p. Venti pence (Fiche pingin) - cavallo. Il cavallo raffigurato è un Irish Hunter, una razza irlandese di cavalli sportivi a sangue caldo utilizzata principalmente per dressage, eventi o salto a ostacoli. Numerale: 20p. Cinquanta pence (Caoga pingin) - beccaccia. I sette lati della moneta non sono dritti ma curvi attorno all’angolo opposto, il che significa che la moneta rotola molto facilmente. La forma a sette lati è stata usata anche per la prima moneta commemorativa decimale (lo vedremo più in là). Numerale: 50p. Sterlina (Punt) - cervo rosso irlandese. La sterlina fu introdotta in sostituzione della banconota da una sterlina, di valore troppo basso per poter essere stampata su carta moneta. Numerale: £ 1. Nel prossimo appuntamento cercheremo di approfondire i disegni degli uccelli ornamentali.2 punti
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L'egida non è di Medusa: la testa di Medusa è affissa alla pelle come deterrente per gli avversari. E' rappresentata come una pelle di capra, indossata in vari modi, talvolta anche a copertura dello scudo. Sul tornese è riconoscibile proprio dalla testa di Medusa e dai pochi riccioli di pelo dietro la spalla (non dietro la nuca). Seguono esempi.2 punti
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fa freddo, il virus imperversa e le giornate diventano tediose ed eterne. Qualcuno ha detto che "il collezionista di monete è fortunato perchè non conoscerà la noia" , ma non si vive di solo pane; ed allora, come companatico, ho deciso di darmi alla statistica. Antefatto: ho spesso avuto la sensazione che i forum, in generale, siano frequentati da numeri limitati di persone. Tali persone variano nel tempo, c'è chi se ne va e chi, nuovo, arriva, ma il numero di membri "attivi" pare essere sempre una piccola percentuale del totale di iscritti. Per concretizzare la mia sensazione ho allora deciso di fare una piccola indagine sul forum che più conosco, avendo questi una robusta anzianità di servizio e un altrettanto robusto numero di iscritti: questo forum, perlappunto. Modalità analisi: ho utilizzato la lista dei membri correntemente in linea fornita dalla voce "chi c'è online" presente al piede della pagina principale, travasando col copia-incolla tale lista entro un mio programmino che provvedeva a catalogarla e organizzarla. Ho prelevato la lista in questione in ore del tutto casuali durante la giornata, per una, due, massimo tre volte al giorno, e per un periodo di tempo di almeno un mese (purtroppo, non avendo avuto all'inizio dell'operazione alcuna intenzione statistica, ma solo curiosità, non mi sono proccupato di conteggiare il numero di prelievi: ritengo però che questi siano stati almeno 100). L'approccio non è per nulla scientifico, mancandomi troppe informazioni per poter fare un'analisi alla Demoskopea; ho quindi dovuto affidare al caso, e all'elevato numero di "prelievi lista", l'affinamento dei risultati. Gli errori cui questa tecnica di indagine non sfugge sono molti, e faccio solo un paio di esempi: l'utente X che si è collegato la mattina e poi è andato al lavoro scordandosi di uscire dal forum può apparire, nella mia indagine, come connessosi per tre volte, se tre nella giornata sono i miei prelievi; tutti gli utenti che si collegano e scollegano nell'intervallo tra due miei prelievi semplicemente non appaiono, e così via. L'unico modo per ridurre il peso degli errori è il numero elevato di prelievi, che li ammortizza, prelievi che comunque non possono essere troppo vicini tra loro nel tempo, proprio per evitare di introdurre ulteriori errori. Ci vuole quindi un po' di tempo... Valutazione risultati: a fronte, come scritto, di più di un mese di prelievi dala lista degli "online" posso già avere un'idea della situazione; sono stati rilevati 885 diversi utenti, per un torale di 4612 connessioni al sito da parte di questi. Per inciso, 885 rappresenta l' 1,65% degli iscritti al forum. Il numero di connessioni per utente è naturalmente molto variabile: si va da un massimo di 53 connessioni a un minimo (ovvio) di 1. Suppongo che gli utenti che si sono connessi non più di un paio di volte (per un totale di 450 utenti) siano solo curiosi o, in buona misura, quelli che io definisco i "quanto vale"; non sono certo loro che mantengono in vita i forum. Nella curva sottoriportata viene illustrato il numero di utenti associato al numero di connessioni da questi effettuato. Salta subito all'occhio come il numero di utenti vivacemente attivi siano un'esigua minoranza. La curva sottostante rappresenta invece il numero di utenti il cui numero di connessioni è superiore a un valore crescente (valore riportato in ascissa): Un esempio, giusto per capire come leggerla: il numero di utenti che si è connesso più di 10 volte è pari a poco più di 100; gli utenti connessisi più di 25 volte sono all'incirca 50. Infine un'ulteriore curva ove è possibile leggere la percentuale di connessioni rapportata al numero di utenti; si noti ad esempio come il 50% di connessioni sia ottenuto da poco più di 100 iscritti. Per concludere: sto continuando col copia-incolla a prelevare la lista degli "online", in modo da rendere sempre più significativa l'analisi, ma credo già di poter confermare come la mia sensazione di partenza sia corretta. Orevuà2 punti
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SANTUARIO DELLA MADONNA DI MONTE BERICO Situato sull'omonimo colle che domina la Città. L'origine del Santuario è legato all'apparizione della Madonna ad una contadina nel 1426, la Madonna le promise di far cessare l'epidemia della peste se i vicentini avessero costruito un Santuario in suo onore. Altre medaglie di questo Santuario vedo post n. 76-77. Per conoscere la interessantissima storia di questo importante Santuario vedi: https://www.google.com/search?client=safari&rls=en&q=vicenza+santuario+monte+berico&ie=UTF-8&oe=UTF-82 punti
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Prima d'iniziare, vorrei ringraziare @417sonia per l'integrazione. Invito, ovviamente, chiunque ne abbia desiderio a intervenire con domande, curiosità o aggiungendo ulteriori informazioni. Rivolgo un sentito ringraziamento anche a tutti i lettori e, in particolar modo, a coloro i quali lasciano un “mi piace” di apprezzamento. Come potete immaginare, portare avanti una discussione del genere richiede tempo ed energie. Perciò, fa piacere vedere che quello che si sta facendo suscita interesse. Chiusa la parentesi introduttiva, adesso partiamo. Dopo aver concluso la scorsa volta la trattazione delle monete in oro, quest'oggi inizieremo a parlare degli esemplari in argento. In particolare, ci concentreremo sul cosiddetto ducato d'argento, meglio noto come rijksdaalder. Come il ducato (in oro), questa moneta ebbe una grande evoluzione nell'arco di una manciata d'anni di regno. Perciò, incontreremo diverse tipologie. La prima ad essere coniata (tra il 1806 ed il 1808) è eseguita in pieno rispetto del precedente stile repubblicano. Al dritto troviamo il classico cavaliere olandese in armatura con spada. In questo caso, invece del fascio di frecce, il cavaliere tiene stretto nella mano una specie di nastro. Lungo la gamba sinistra, osserviamo uno scudo coronato diviso in 4 quadranti, due con i leoni rampanti d'Olanda, due con delle croci (deve ancora arrivare l'aquila imperiale francese). Al centro dello scudo coronato, all'incrocio tra i 4 quadranti, possiamo notare un piccolo scudo, simbolo della città di Utrecht. La legenda circolare in latino MO: NO: ARG: PRO: CONFOE: BELG: TRAI, può essere tradotta in: “Nuova moneta in argento della confederazione delle province belghe – Utrecht”. Forse vi domanderete il senso dell'aggettivo “nuova”. Senza complicare troppo il discorso, dovete sapere che fino agli inizi del XVIII secolo, in Olanda esistevano diverse tipologie di monete d'argento che differivano lievemente tra loro per peso e purezza. Ad un certo punto, si decise di attuare una riforma con cui uniformare tutte queste differenze, creando un sistema monetario univoco. Da quel momento in poi, un rijksdaalder sarebbe stato equivalente a 2,5 gulden, il quale, a sua volta, sarebbe stato combaciante ad un pezzo da 50 stuivers. In altre parole, tutte e tre queste monete avrebbero al loro interno lo stesso quantitativo d'argento puro (poco più di 24 grammi, per l'esattezza). So che per ora si tratta di nomi senza un gran valore e che potrebbero risultare superflui nella trattazione ma vi assicuro che prossimamente incontreremo anche le altre due tipologie di monete (il 50 stuivers e il 2,5 gulden). Perciò, ritengo che questa piccola digressione possa essere utile per anticipare alcuni concetti che rivedremo in futuro. Tornando al nostro rijksdaalder, al rovescio campeggia un bello scudo coronato, al cui interno impera un leone rampante (a sua volta coronato), con in una mano una spada e nell'altra l'ormai celebre fascio di sette frecce. Ai due lati dello scudo, troviamo le cifre della data. La legenda circolare CONCORDIA RES PARVAE CRESCUNT ricorda molto il motto che abbiamo già incontrato nei ducati d'oro. Da notare ad ore 12 il piccolo scudo della città di Utrecht. Non si tratta di una moneta particolarmente rara (solo l'anno 1807 è lievemente più raro degli altri). Di questa tipologia esistono numerose varianti a seconda di dove si posiziona la punta del nastro rispetto alla legenda (sotto la A di ARG, tra la A e la R o sotto la R) e a che livello si trovano le cifre della data (al rovescio) rispetto alla parola CONCORDIA (a livello della D, tra D ed I o tra I ed A). Si tratta di piccole curiosità che non incidono sul prezzo di vendita o sulla rarità. Con questo, anche per oggi, abbiamo terminato. Spero, come sempre, che sia stato di vostro gradimento. Buona serata e buone feste a voi tutti!1 punto
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E' esatto! L'unico valore nominale in litas da 200 che abbia mai emesso la Lituania. In precedenza c'era un nominale da 200 talonas, una valuta provvisoria emessa per sostituire alla pari il rublo sovietico (il talona fu sostituito dal lita al cambio di 100 talonas = 1 lita).1 punto
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Possiamo aggiungere che quasi certamente si tratta di un denaro coniato durante il regno di Giovanni D'Aragona, lo stile dell'aquila è abbastanza tipico. La moneta è mal messa, ma potrebbe essere interessante verificare la presenza delle sigle I I ai lati dello stemma. Questa sotto-tipologia è stata in larga parte coniata dallo zecchiere Giovanni del Giudice (Ioannes Iudicis) le cui iniziali sono presenti ai lati dello stemma di parte di questa coniazione.1 punto
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Potrebbe trattarsi di una falsificazione di un Denaro aragonese,ma è messa male poichè è piena di ossidazioni la moneta Salutoni odjob1 punto
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Comunque… osservandole per l'ennesima volta, una rarità tra le banconote postate l'ho trovata! come da titolo della discussione1 punto
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Le monete in rame sono le mie preferite, subito dopo vengono gli argenti di piccolo modulo (fino al Tarì), poi gli argenti di medio e grande modulo e solo alla fine le monete d'oro. Ti allego foto del contorno.1 punto
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1967 Città del Vaticano - Paolo VI anno V - 1 - 2 - 5 - 10 e 20 lire1 punto
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Bellissima notizia, magari tra Natale e Capodanno potrebbe arrivare, in alternativa comincierò il 2021 con un ottimo volume di sicuro interesse.1 punto
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Sono d'accordo con te, infatti la forma dopo la battitura varia a seconda della pressione sul metallo, quindi la forma rotonda perfetta non è facile da ottenere.1 punto
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Vagamente circolare è come dire ovale .... il che significa che l’ovalizzazione non è una eccezione ma è la regola , causata dalla irregolare distribuzione della pressione sul metallo tipica del metodo di produzione .... c’è da stupirsi, casomai, di quelli ben rotondi.1 punto
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Buonasera, Allego il mio regalo di natale, un Asse di lecita provenienza dell'Imperatore Domiziano, piacevole per la patina. d: Impetatore laureato a destra IMP CAES DOMIT AVG GERM COS XVII CENS PER PP R: MONETA AUGUSTI Moneta sta a sinistra e tiene bilancia e cornucopia. Zecca di Roma g.9.85 RIC II 806, BMC479C Sono sempre graditi commenti, approfondimenti e considerazioni. Antonio1 punto
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eccola : DARAYAN (DAREV, DARIUS) II EMIDRACMA D’ARGENTO ca. 70 a.C. D/. Busto barbuto a sinistra, indossa una tiara di stile partico ornata con mezzaluna e diadema. R/. Il re in piedi verso sinistra di fronte a un altare acceso. Legenda in aramaico .: d’ryw MLK’ BRH wtprdt MLK’ = Darayan Re figlio di Vadfadad Re mm. 13/14 gr. 1,89 R BB Sear 6207 Alram 565 Adesso cercherò l'esatte classificazioni e poi le aggiungo alla scheda1 punto
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Buon giorno. Per far fare una fine decorosa alla moneta si potrebbe tentare ,prima del compraoro, una vendita a privati su internet. Per ciò che riguarda il valore ,comunque io mi associo al punto di vista di simonesrt . Cordiali saluti. Gabriella1 punto
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Buongiorno, complimenti per le tue monete, non ne ho in collezione, ma sto iniziando a studiare questa monetazione e sarà un piacere leggere i tuoi e gli altri commenti, ovviamente oltre a gustare visivamente le monete. Saluti Alberto1 punto
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A me viene 'maestra naturalista', ma non mi convince troppo....1 punto
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Mi farebbe piacere anche un parere di @apollonia, visto l'argomento ? Falso coniato in Bulgaria pubblicato da Ilya Prokopov1 punto
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Alfonso II, tra i monarchi aragonesi, è stato quello più odiato. Fu il principale bersaglio della seconda congiura dei baroni, soprattutto perché spinse il padre Ferdinando ad adottare dure misure repressive nei loro confronti. Abdico' in favore del figlio Ferrandino, conscio dell'odio e tormentato da scrupoli religiosi. Il suo regno durò pochissimo.1 punto
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Oggi è arrivato questo nuovo volume sulla monetazione Bizantina, una tipologia di moneta che non avevo mai approfondito troppo se non per le monete del periodo coniate in Sardegna.1 punto
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Grazie @talpa. In effetti ho anche il volume: "WEIGHTS IN CONTEXT bronze age weighing systems of eastern mediterranean chronology, typology, material and archaeological contexts proceedings of the international colloquium Rome, 22 nd - 24 th November 2004 (Roma 2006) edited by Maria Emanuela Alberti, Enrico Ascalone, Luca Peyronel. Non lo collegavo direttamente agli Annali, essendo parte della collana "Studie e Materiali". Ho visto le precedenti pubblicazioni degli annali e qualche articolo sul tema è quasi sempre stato incluso, quindi non si tratta di una novità.1 punto
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ed ecco anche una foto in controluce che non mi fa inserire perchè ho superato i kb disponibili1 punto
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Che mi risulti, ma ben felice di essere smentito, non esistono moduli per le singole uscite, stile Vaticano per intenderci, o per lo meno a me non ne sono mai arrivati e, conoscendo UFN, non credo si mettano lì a discernere a chi mandarlo e a chi invece no; per curiosità dove lo hai letto? Se posso consigliarti, se sei interessato ad una sola moneta fai comunque l'abbonamento, per diversi motivi: - Sei sicuro di ricevere la moneta - La paghi il prezzo minimo (a meno che tu non possa andare di persona, ma in questo caso non avresti la certezza di riuscire a prenderla), soprattutto a fronte dei prezzi folli delle ultime annate da parte dei commercianti. - La seconda moneta, se proprio non la vuoi, non credo tu abbia difficoltà a rivenderla, soprattutto se non ci vuoi speculare ma solamente riprenderti poco più dell'investimento Ovviamente è il mio punto di vista.......1 punto
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Salve, circa la classificazione concordo con @Agrippina (anche se sarebbe stato utile farci conoscere il diametro e il peso della moneta). Aggiungo che questo bronzetto ha una particolarità che forse conosci, ma "repetita iuvant" per cui te ne parlo comunque (magari poi leggerà questo intervento anche chi non ne ha mai sentito parlare). In poche parole, la tua moneta ha una forma che lo rende diverso dalla generalità delle altre romane in quanto, come si vede bene, non è tonda, ma pressoché quadrangolare. E' infatti una moneta che si dice "di barra". Per sapere cosa sia una moneta "di barra" non mi prolungo nella discussione, se non per aggiungere che probabilmente si tratta di monete battute da zecche imperiali itineranti (sostanzialmente non differiscono nel valore da quelle tradizionalmente "tonde", casomai vi subentrano ragioni di gusti personali). Per sapere di più su questa tipologia di monete e più generalmente sulle tecniche di coniazione, credo sia molto utile e interessante cliccare su questo link. A metà pagina circa leggerai anche delle monete come la tua e delle ragioni che l'hanno resa "quadrangolare". C'è poi un'altra pagina (che non riguarda la tua moneta) in cui si parla di "doppia battitura" e "ribattitura", cioè di monete sulle cui facce appare più o meno chiaramente un altro conio. Anche questa pagina credo sia utile da leggere, visto che molto spesso i due termini vengono confusi anche da chi è già più o meno esperto. http://manuali.lamoneta.it/CONIO.htm#tondello HIRPINI1 punto
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Buonasera, è un sestino coniato a Napoli sotto il regno di Giovanna "la pazza"... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GPC/31 punto
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Se fosse così avremmo (come effettivamente abbiamo per i cosiddetti sesterzi di barra, in epoca imperiale) monete con due lati grossolanamente dritti e paralleli. Secondo me, è più probabile che il tondello fosse ottenuto "schiacciando" bolle di metallo incandescente; quando il maglio (con cui si schiacciavano le bolle) scivolava, veniva la forma allungata. Preciso comunque che è una mia idea, non supportata da alcuna fonte.1 punto
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CREMA (CR) SANTUARIO DI SANTA MARIA DELLA CROCE / APPARIZIONE DI MARIA SANTISSIMA A CATERINA UBERTI NEL 14901 punto
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26 novembre La chiesa celebra San Leonardo da Porto Maurizio (1676-1751) frate minore francescano, ideatore della Via Crucis. La piccola medaglia ovale coniata, emessa nel corso del pontificato del Beato Papa Pio IX, è senza data, ma è stata probabilmente realizzata nel 1867 a ricordo della canonizzazione del frate. Si ringrazia @giangi_75it per aver prestato le sottostanti immagini delle medaglia presenti in scheda1 punto
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