Vai al contenuto

Classifica

  1. ggioggio

    ggioggio

    Utente Senior


    • Punti

      10

    • Numero contenuti

      425


  2. Asclepia

    Asclepia

    Utente Storico


    • Punti

      10

    • Numero contenuti

      3944


  3. gioal

    gioal

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      1053


  4. Arka

    Arka

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      9864


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/18/20 in tutte le aree

  1. Buon pomeriggio...ultima arrivata in collezione per i miei ramini di Carlo di Borbone un 4 cavalli 1757. A voi i pareri. Inoltre chiedo qualche conferma su come procedere per poter liberare da quelle macchie nere la moneta: bagno in acqua distillata stuzzicadenti spazzolino bicarbonato?? l'ho letto da qualche parte ma non l'ho mai usato! poi lavaggio con sapone e asciugare bene...giusto? Ecco la moneta...saluti. p.s. cito @favaldar l'aveva puntata pure lui! Saluti ancora.
    5 punti
  2. Ciao! Nel libro "Lessico Veneto" di Fabio Mutinelli - Venezia 1851, il VERDONE viene così definito: "Monetuccia di rame, misto a poco argento, il cui intrinseco malamente si potrebbe fissare, che si trova la prima volta sotto il doge Orio Malipero, successore di Sebastiano Ziani, e così chiamata a motivo dell'apparecchio di colore verde che le dava la zecca." Qualche mia considerazione: Sotto questo Doge, la zecca ha battuto 2 monete, cioè il "Denaro scodellato" ed il "Bianco scodellato" quest'ultimo rarissimo. Tolto il "Bianco scodellato", che è già una denominazione caratterizzante (da albulo, imbiancato) non resterebbe che il "Denaro scodellato". Vero è che il lessico nel 1851 non era uguale al nostro, ma mi fa specie leggere che il colore verde dato al "Denaro scodellato" venisse creato in zecca ..... credo invece che il colore verde derivi dalla normale ossidazione della moneta che conteneva solamente lo 0,270 di argento e che, all'origine, fosse "bianchizada", cioè argentata, portando in superficie chimicamente i sali d'argento. Dopo pochissimo tempo questo strato si consumava e restava il rame che, con l'uso, assumeva sua normale ossidazione verde. Anch'io, prima di recuperare le informazioni di cui sopra, non ricordavo il termine "VERDONE", né questo termine è riportato negli scritti più recenti; è un appellativo che si trova infatti in vecchi volumi dove tante interpretazioni erano, a dir poco, imprecise se non fantasiose ..... vedi anche la fatidica "Redonda", moneta d'oro attribuita a Venezia in vecchi scritti e che non ha mai trovato una certa collocazione, né identificazione. saluti luciano
    5 punti
  3. 10 Tornesi 1825 lettere piccole e contrassegno rosetta a 5 petali
    4 punti
  4. CARLO FELICE - 5 LIRE 1824 GE
    4 punti
  5. Metto una foto più grande, perché questa mi sembra molto meglio di BB
    4 punti
  6. Ciao anch'io sono del 2007......ma d'iscrizione al forum, vale lo stesso???
    3 punti
  7. Arciconfraternita di San Giuseppe Napoli 1845 argento con punzoni argentiere. Credo che più di ogni altro anno, gli auguri per un migliore anno nuovo siano d'obbligo.
    3 punti
  8. Credo che questa discussione sia la sede adatta per presentare anche nel nostro amato forum l'intervista numismatica che mi ha fatto Mario Limido @dabbene in cui parlo del mio progetto di bibliografia / biblioteca numismatica digitale, già menzionata sia in questo che in altri topic... Si potrebbe in questo modo approfondire la discussione su questo tema e magari proporre idee e progetti nuovi... https://m.youtube.com/watch?v=bXkqgiFeQ9o&pbjreload=101
    3 punti
  9. Con grande giubilo, dopo lunghe e mature riflessioni, durate da quest'estate, ieri, dopo una giornata uggiosa passata nella mia casa/biblioteca a far passare esami per via telematica, mi son deciso e ho acquistato la mia prima moneta. Eccola : (riferimento RIC 108, viene da Sirmium). Purtroppo non sono dotato di decente apparecchio fotografico per poter competere con la foto di cgb.fr, però ho postato comunque il recto preso in foto da me. Ho scelto questa moneta (pagata una sciocchezza, 45€) per due ordini di ragioni. Dapprima perché Giuliano è uno dei miei personaggi storici (e di studio e ricerca) prediletti : cercavo una moneta che presentasse già la barba, scelta iconografica tutto fuorché anodina nel contesto simbolico-religioso dell'epoca (cfr. il suo Misopogon o Odiatore della barba) tendente a rivendicare la sua appartenenza al paganesimo e alla religio patria. In secondo luogo, questa moneta in particolare mi ha colpito perché il ritratto era pregevole e poiché non volevo cominciare subito con una bella maiorina con bue in verso, benché tali monete mi attirino molto. Cosa ne pensate di questo primo acquisto? Mi sto ancora approcciando alla numismatica e provo un piacere quasi inconfessato nello scoprire un ambito a me ancora ignoto dell'Antichità, benché su di essa io viva e abbia costruito la mia carriera. Ogni osservazione e consiglio per il futuro è bene accetto! Penso che la mia prima collezione sarà una 'sistematica' o monografica su Giuliano, terminato lui penserò a come ingrandirla (forse Eliogabalo?). Χαίρετε.
    2 punti
  10. CARATTERISTICHE PRINCIPALI Peso: IMPORTANTE Diametro: PRECISO Metallo Presunto: DI QUALITÀ
    2 punti
  11. grazie... un bb presuppone usura.. e anche il bordo deve esserlo.. sembra preciso e tagliente sia nella parte interna che esterna, neanche gli scudi originali in alta conservazione sono cosi perfetti.. poi in alcuni punti la perlinatura sembra staccata dal bordo.
    2 punti
  12. Grazie, ora posto le mie monete da 10 Tornesi di Francesco I: 10 Tornesi 1825 lettere grandi e contrassegno stella a 5 punti
    2 punti
  13. La mia passione in realtà è nata quando avevo 10 anni... ho iniziato a trovare a casa dei miei nonni moltissime vecchie lire, e ho iniziato a smanettare su dei siti per fare una "catalogazione" delle monete che trovavo. Poi ho iniziato a studiare i romani a scuola e di conseguenza mi sono appassionato della loro monetazione. Ora però ho accantonato la collezione delle romane e mi sto dedicando a quella del Regno d'Italia e del Regno di Sardegna. Questo forum mi ha aiutato sin dai primi anni ad entrare nel mondo della numismatica. Pochi mesi fa ho deciso di iscrivermi così da poter interagire nel forum e fare pratica. A presto
    2 punti
  14. Ciao @nikita_ e @miza il 10 Cent. _866 postato è una moneta molto interessante. Bisognerebbe fotografarlo con luce radente e guardarlo con un microscopio. L'ipotesi più probabile è quella di un punzone "sporco" che non abbia impresso l' "1" . Ma, pure essendo la tiratura enorme, è rarissimo trovare nella moneta del Regno una mancanza o imperfezione di questo tipo. Escludendo l'usura che dovrebbe essere piuttosto uniforme, a questo punto restano solo due ipotesi: 1- abrasione volontaria ( ma non si capirebbe il perchè) 2- Punzone/conio "sporco-otturato" come evidenziato da miza. E' comunque una moneta da studiare ( non mi risultano varianti di questo tipo ). Ciao Beppe
    2 punti
  15. Allora provocate... io sono a -3 per completare la serie di questi bellissimi scudi Secondo me il 1824 Genova e il 1831 Torino hanno rarità simile, forse più R4 che R3, con la differenza che non credo esistano 1824 Genova superiori al BB+, mentre del 1831 sono comparsi esemplari vicino al FDC Queste le mie due in collezione, il primo preso da un commerciante di Torino, il 1831 da un commerciante Francese
    2 punti
  16. 10 Tornesi 1833 contrassegno stella a 5 punte ... Aspetto sempre notizie sul 1839 1° tipo
    2 punti
  17. No, avevo già questo di Erizzo: e questi:
    2 punti
  18. Buonasera a tutti, Son riuscito a mettere in collezione un Sestino con corona radiata! Non è il massimo come conservazione, ma è stato amore a prima vista. Per i dati ponderali devo aspettare che mi arrivi.
    1 punto
  19. No, non è questione di essere un riccone. E' questione di essere collezionista di monete di Postumo. E' ben diverso. Il riccone compra la quadrupla d'oro... Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  20. Ciao a tutti e grazie per le vostre risposte. Allora come potete notare, soprattutto il 100 lire ha gli angoli un po' arrotondati e qualche lieve ondulazione, probabilmente a causa di come veniva conservata - dentro una cesta di vimini assieme ad altri biglietti - mentre il 50 lire era dentro una bustina di plastica. Le banconote non hanno circolato ne sono state pressate o stirate, la carta è ancora croccante e i colori nitidi. Sono comunque d'accordo sul fatto che non si possano ritenere due FDS assoluti. Effettivamente il numero di serie del 50 lire è bassino 0012 ma non credo che possa portare un plusvalore. Comunque ho in collezione le altre firme - Di Cristina Cavallaro Parise - quelle più rarette, ma, anche se non colleziono firme e Decreti vari, è stata la scusa, con me stesso, per acquistarle Dimenticavo il prezzo, voleva 50 euro, avevo in tasca due banconote da 20, ma prima che potessi prendere il portafogli il signore, senza proferire parola, mi ha dato i due biglietti e si è preso i 40 euro. Forse avrei dovuto insistere?
    1 punto
  21. Bel ritratto effettivamente. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  22. Una moneta da sola non dice niente. Un plateau di monete è uno spettacolo per gli occhi. Se sono ben conservate non guasta. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  23. Spero solo che questa tragicommedia di terz'ordine, con protagonisti veramente scadenti, finisca il prima possibile. E da anno nuovo forza Scozia!
    1 punto
  24. Complimenti!! Benvenuto nel club dei tombini. Hai una bella serie di Erizzo! L'ottavo è sicuramente il più difficile da trovare. In buone condizioni soprattutto. Per il resto ha già scritto tutto Luciano! Saluti!
    1 punto
  25. Puoi provare, come ti e’ stato suggerito, qui con interviste numismatiche, convegni, inaugurazioni ... https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ
    1 punto
  26. Per Natale mi sono regalato una nuova Bilancia Piemontese
    1 punto
  27. Esatto, sì. A proposito dell'Irlanda, paese che amo profondamente e che ho visitato più volte. La storia che portò all'indipendenza del Paese è molto affascinante e piena di storie stupende. A tal proposito vi consiglio un romanzo (non è un saggio, ma è molto ben fatto) di Roddy Doyle, "Una stella di nome Henry". Nel 1921 l'Irlanda ottenne un riconoscimento ufficiale come stato, ma era ancora ritenuta dominio della Gran Bretagna e il capo dello stato rimaneva il Re d'Inghilterra. Perse però le 6 contee dell'Irlanda del Nord, che decisero di rimanere sotto il Regno Unito. La fazione indipendentista guidata da De Valera (eroe già della prima rivolta) portò ad un'altra guerra civile nel 1923, dove però fu sconfitta. Nel 1932, però, vinse le elezioni il partito repubblicano guidato da De Valera e finalmente il 18 aprile 1949 lo Stato Libero d'Irlanda uscì dal Commonwealth e diventò Repubblica d'Irlanda (Eire). Fu introdotta una monetazione che io trovo stupenda, raffigurante sul diritto l'arpa irlandese e sul rovescio una serie di animali. Mi incuriosiva il nome della valuta e l'ho cercato. Il perpero montenegrino si chiamava così per via del perpero serbo. Il perpero serbo, invece, era una valuta utilizzata nell'impero di Stefan Dusan, eroe della battaglia di Velbuzd contro Bisanzio e la Bulgaria. Salì al trono nel 1331 e la prima cosa che fece fu imprigionare il padre, pare per evitare che quest'ultimo dichiarasse erede al trono il figlio avuto con la seconda moglie. Il nome perpero deriva dal greco hyperperos che vuol dire "rifinito".
    1 punto
  28. Questa cosa però mi puzza di speculazione, più che di collezionismo.
    1 punto
  29. Invio questa .... ?
    1 punto
  30. No @Asclepia, il punto è uno solo. Purtroppo per i 5 ed i 10 Grani le conservazioni sono più basse. Allego foto del 5 Grani più bello che ho. Anno 1815 Peso 17,52 grammi (!) Diametro 30,80 mm
    1 punto
  31. in realtà l'altra discussione era poi andata avanti con decine di post su aspetti molto più specifici legato alla moneta in questione e sua valutazione puramente economica. Continuando quella sarebbe venuta fuori una discussione "bifronte" con due temi abbastanza diversi in parallelo Saluti!
    1 punto
  32. A me invece sembra una "rara imitazione di una patacca inedita" Auguri da Stilicho
    1 punto
  33. Arrivata oggi: Giovanni I. Corner 1625-1629
    1 punto
  34. Figli di Crono e di Rea, così sono definibili anche Zeus e Poseidone, che nella statuaria e non solo, sono spesso raffigurati nell'atto di scagliare le loro proprie armi, Zeus il fulmine e Poseidone il tridente . La grande (209 cm.) splendida e rara statua in bronzo di un cronide, databile al 480-470 a.C., rinvenuta nel 1926 nei fondali marini antistanti il capo Artemisio (forse per il naufragio di una nave romana che portava l'opera in Italia) non consente l'attribuzione certa a quale dei 2 divini fratelli fosse dedicata perchè non è stata ritrovata l'arma che certamente impugnava : fulmine o tridente . Di epoca un poco più antica, databile al 530 a.C. la statua in bronzo di un cronide in pari postura, rinvenuta nel 1961 nella cittadina di Ugento in Puglia . Alta soli 74 cm. , la statua poggiava su un capitello dorico, a sua volta forse su una colonna : mancante anche in questo caso l'arma impugnata, anche se tuttavia alcune tracce di elementi parrebbero indicare nel cronide, Zeus . Pressochè coevi alle 2 statue, la numismatica propone i superbi stateri incusi di Poseidonia (dal 520 a.C,) con Poseidone ritto in atto di scagliare il tridente mentre in epoca ellenistica Messene raffigura sui suoi tetradrammi Zeus con il fulmine : una inconsueta raffigurazione di Poseidone è invece quella dai rari tetradrammi di Potidea , nei quali il dio scaglia il tridente stando a cavallo, animale a lui sacro . Valgono ancora un ricordo, i bellissimi stateri incusi di Caulonia, nei quali, nella postura delle statue dell' Artemisio e di Ugento, un dio più giovane ed imberbe è raffigurato enigmaticamente in atto di colpire con un ramo fogliato una figuretta fuggente sul suo braccio sinistro disteso : in secondo piano un cervo volge la testa per osservare la scena .
    1 punto
  35. Auguri a tutti Lino Fagioli
    1 punto
  36. Ti dico quello che vedo. D/ Testa laureata di Zeus a destra R/ Aquila in piedi a destra su fulmine, con un caduceo sopra la spalla. Se ho visto bene, la zecca dovrebbe essere di Amorio, in Frigia (ca. II-I sec. a. C.) e il riferimento SNG Tübingen 3930. La scritta sul rovescio si riferisce agli abitanti (AMOPIANΩN). Buona notte.
    1 punto
  37. Ciao a tutti, questa sera volevo presentarvi questo testone della mia collezione: Sisto V (1585-1590), BOLOGNA, Testone Munt 96, CNI 12. D/: busto a destra, a testa nuda, con ricco piviale ornato di tre figure e fibbia con testa del Redentore. ~ SIXTVS ~ V ~ PONT ~ MAX ~ R/: figura di Felsina galeata e armata, seduta a sinistra su scudi e su fascio d'armi, con la testa di fronte, il piede destro su elmo, libri dietro alle spalle, tiene nella destra il vessillo crucigero puntato a terra e nella sinistra il libro appoggiato al ginocchio. HINC FIDES - ET FORTITUDO. Es.: BONONIA T/: liscio. Peso: 10.14 g. HINC FIDES ET FORTITUDO: "Da qui fede e fortezza". Allude alla fama di dottrina e di pietà religiosa di cui godeva Bologna. Bologna è infatti la sede della prima università italiana, fondata nel 1088, fatto che determina che su moltissime monete la legenda che identifica la città sia "BONONIA DOCET". Il nome "Felsina" è il nome antico di origine etrusca della città di Bologna. Il nome "Felsina" (pronuncia: Fèlsina) è menzionato da Plinio il Vecchio (Naturalis historia, III, 115): «Intus coloniae Bononia, Felsina vocitata tum cum princeps Etruriae esset...» «Dentro [c'è] la colonia di Bologna, chiamata Felsina quando era la principale dell'Etruria...» (Plinio il Vecchio, Nat. Hist., III, 115) Dal punto di vista numismatico, si tratta di una moneta rara, che tuttavia appare abbastanza frequentemente in asta. Questo esemplare si presenta sicuramente con una conservazione superiore alla media, conservazione che consente di apprezzare quasi tutti i dettagli della elaborata rappresentazione del rovescio e i tratti decisi dell'espressione del "Papa tosto". Da una mia analisi si tratta di uno dei migliori esemplari apparsi sul mercato, arricchito da una bellissima patina da medagliere. Da notare il peso, superiore a quello dei corrispondenti testoni romani, in conseguenza dell'"autonomia" che la città mantenne sempre rispetto alla zecca centrale di Roma. Infatti poiché il contenuto intrinseco del bolognino era definito dal Senato bolognese in modo autonomo rispetto al governo centrale di Roma che definiva invece quello del baiocco, il cambio tra le due monete era variabile; come conseguenza la moneta coniata a Bologna sul piede romano presentava un valore in bolognini che mutò più volte (in un primo momento il valore del giulio fu di 42 quattrini bolognesi poi di 40, che corrispondevano a due terzi della moneta da 10 bolognini; sotto Gregorio XIII il valore aumentò a 44 quattrini). Sottomultiplo della moneta da 10 baiocchi era il grosso alla romana corrispondente alla sua metà; multiplo era il testone da 30 baiocchi. Commenti e integrazioni sono come sempre graditi. Michele
    1 punto
  38. Grazie a tutti. Effettivamente15 anni non sono pochi. Quello che posso dire è che non me ne sono accorto. È stato un piacevole viaggio con tanti di voi: con alcuni, la maggioranza,virtuale e altri fisico. Ci siamo conosciuti, abbiamo condiviso pranzi e convegni, scambiato impressioni e discusso sugli acquisti. Ma quello che mi preme di più è ringraziarvi per la bella compagnia e soprattutto per gli insegnamenti ricevuti. Ho avuto modo di imparare a vivere la numismatica oltre che come hobby come disciplina, come studio, come conoscenza. Siamo una gran bella famiglia.
    1 punto
  39. Buonasera, posto le foto delle mie monete da 2 Grani. 1814 Peso 6,20 grammi Diametro 22,86 mm
    1 punto
  40. Il gruppo Visegard è composto da democrazie giovani che stanno ancora cercando una loro stabilità. Il populismo fa presa sugli elettori, perchè ancora oggi le popolazioni pagano i quarantacinque anni di totalitarismo. E l'astensione è tuttora un grosso problema. Ma in Polonia la gente sta reagendo e per esempio ha bocciato subito certe velleità di Polexit circolate nelle settimane scorse (e il ritiro del veto è più conseguenza di questo che di manovre tedesche). Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  41. Buongiorno? 10 centesimi Regno d'Italia 1866 VEll
    1 punto
  42. Altro pezzo da 5 grana sempre millesimo 1815 ma testa intermedia, corona con punte più corte e tozze, e taglio del collo diverso, in legenda al dritto tra il punto e ET c'è una spaziatura (. ET), mentre al rovescio la legenda SECVRITAS PVUBLICA senza punto a chiudere. D : FERD.III.P.F.A. SICILIAR. ET HIER.REX sotto 1815. R: SECVRITAS PVBLICA V.B. sotto G.5. Contorno Rigato Ecco le foto (esemplare davvero in grande conservazione). Saluti.
    1 punto
  43. Buongiorno...andiamo avanti con la carrellata di grani, oggi passiamo ai pezzoni da 10 grani, il tipo più comune è il 10 grani 1815 con punto dopo il 10 del valore "G. 10." (esiste anche la variante senza il punto dopo il 10 "G.10") D : FERD .III.P.F.A.SICILIAR. ET HIER.REX ritratto con corona a 6 punte al centro R : FELICI TAS PV BLICA due cornucopie e spiga sigle V.B. in alto, in basso il valore G.10. Il contorno solitamente è rigato. Moneta comune in bassa conservazione, facendosi un giro sulla baia ci sono molti esemplari, molto più difficile imbattersi in esemplari dal BB pieno in su, quelli che posto sono due bei tombini che non arrivano allo splendido ma sono di poco sotto. Queste sono tra le monete che in assoluto più preferisco ed è proprio con il 10 grani delle prime due foto che ho cominciato ad avventurarmi tra i grani di Ferdinando III ci sono particolarmente legato. Saluti e buona giornata a tutti.
    1 punto
  44. Nasce verso il 355 a,C. in Creta, dalla quale poi emigra in Anfipoli, diventata importante città del regno di Macedonia sotto Filippo II . Amico fedele di Alessandro, quando questi succede al padre nel regno, ne diventa uno degli ufficiali e lo segue in tutta la campagna che porta alla conquista dell' impero persiano : Alessandro Magno assegna a Nearco tra il 334 ed il 331 a.C. la satrapia su Lycia e Panfilia . Nearco torna a seguirlo nella campagna di India nella quale Alessandro arriva all'Indo e sul fiume Idaspe nel 326 a.C. sconfigge e riduce a vassallo il re indiano Poro . A fine 326 a.C. viene allestita una grande flotta e l'esercito di Alessandro avvia il ritorno seguendo i fiumi Indo ed Idaspe fino al mare : da qui, al comando di Nearco viena affidata, con parte dell'esercito, la flotta, che naviga attraverso il mare Arabico ed il golfo Persico verso le foci dell'Eufrate con obiettivo il ritorno a Babilonia, navigazione che si protrae da autunno 325 ad inverno 324 a.C. . Morto Alessandro, Nearco forse si ritira verso i luoghi della sua antica satrapia, dove nei suoi ultimi anni, con tratti quasi da esploratore, scriverà il prezioso e dettagliato resoconto del suo viaggio di ritorno dall'India ed attraverso quei mari poco conosciuti : racconto a noi pervenuto perchè raccolto da Arriano nel suo Indica . Dell' impresa in India che ha visto tra i protagonisti anche Nearco, abbiamo come documento numismatico, l'estremamente raro decadrammo battuto in Babilonia verso il 327 a.C. , che si vuole illustri i combattimenti di Alessandro contro il re Poro .
    1 punto
  45. Negli ultimi mesi sono riuscito ad acquisire alla mia biblioteca un'opera che cercavo da tempo, l'Archivio economico dell'unificazione italiana. In genere si trova in forma di fascicoletti sciolti raccolti in singoli contenitori in cartoncino corrispondenti ai vari volumi dell'opera, per cui quando ho reperito i medesimi fascicoletti rilegati in bei volumi in tela ad un prezzo conveniente ho subito iniziato ad arraffarli, si tratta di una serie di testi di grande interesse, una ricchissima miniera di informazioni e dati statistici sulle condizioni economiche degli stati italiani dell'ottocento frutto di una capillare indagine archivistica e inerente i sistemi monetari, il corso dei cambi, salari e stipendi, prezzi, sistemi fiscali, entrate e spese pubbliche, commercio estero, porti ed infrastrutture. Fu il lavoro di diversi studiosi finanziato negli anni sessanta del secolo scorso dall'IRI, di seguito ho inserito delle immagini che illustrano alcuni contributi presenti nei volumi.
    1 punto
  46. Chiedo a tutti gli utenti di questa sezione di postare solo messaggi che abbiano come contenuto argomenti numismatici. I battibecchi personali non interessano agli altri utenti; se queste persone hanno qualcosa da dirsi li invito a farlo in privato. Grazie della collaborazione.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.