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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/14/20 in tutte le aree
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Ciao a tutti, questa sera volevo presentarvi questo testone della mia collezione: Sisto V (1585-1590), BOLOGNA, Testone Munt 96, CNI 12. D/: busto a destra, a testa nuda, con ricco piviale ornato di tre figure e fibbia con testa del Redentore. ~ SIXTVS ~ V ~ PONT ~ MAX ~ R/: figura di Felsina galeata e armata, seduta a sinistra su scudi e su fascio d'armi, con la testa di fronte, il piede destro su elmo, libri dietro alle spalle, tiene nella destra il vessillo crucigero puntato a terra e nella sinistra il libro appoggiato al ginocchio. HINC FIDES - ET FORTITUDO. Es.: BONONIA T/: liscio. Peso: 10.14 g. HINC FIDES ET FORTITUDO: "Da qui fede e fortezza". Allude alla fama di dottrina e di pietà religiosa di cui godeva Bologna. Bologna è infatti la sede della prima università italiana, fondata nel 1088, fatto che determina che su moltissime monete la legenda che identifica la città sia "BONONIA DOCET". Il nome "Felsina" è il nome antico di origine etrusca della città di Bologna. Il nome "Felsina" (pronuncia: Fèlsina) è menzionato da Plinio il Vecchio (Naturalis historia, III, 115): «Intus coloniae Bononia, Felsina vocitata tum cum princeps Etruriae esset...» «Dentro [c'è] la colonia di Bologna, chiamata Felsina quando era la principale dell'Etruria...» (Plinio il Vecchio, Nat. Hist., III, 115) Dal punto di vista numismatico, si tratta di una moneta rara, che tuttavia appare abbastanza frequentemente in asta. Questo esemplare si presenta sicuramente con una conservazione superiore alla media, conservazione che consente di apprezzare quasi tutti i dettagli della elaborata rappresentazione del rovescio e i tratti decisi dell'espressione del "Papa tosto". Da una mia analisi si tratta di uno dei migliori esemplari apparsi sul mercato, arricchito da una bellissima patina da medagliere. Da notare il peso, superiore a quello dei corrispondenti testoni romani, in conseguenza dell'"autonomia" che la città mantenne sempre rispetto alla zecca centrale di Roma. Infatti poiché il contenuto intrinseco del bolognino era definito dal Senato bolognese in modo autonomo rispetto al governo centrale di Roma che definiva invece quello del baiocco, il cambio tra le due monete era variabile; come conseguenza la moneta coniata a Bologna sul piede romano presentava un valore in bolognini che mutò più volte (in un primo momento il valore del giulio fu di 42 quattrini bolognesi poi di 40, che corrispondevano a due terzi della moneta da 10 bolognini; sotto Gregorio XIII il valore aumentò a 44 quattrini). Sottomultiplo della moneta da 10 baiocchi era il grosso alla romana corrispondente alla sua metà; multiplo era il testone da 30 baiocchi. Commenti e integrazioni sono come sempre graditi. Michele7 punti
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L’espressione “il gallo canta” e’ ormai desueta. Nelle nostre case a “cantare” e’ la sveglia (rigorosamente elettronica) o il telefonino (rigorosamente acceso, anche al mattino presto, oltre che la notte). Personalmente, l’espressione in “il Gallo canta” o “ha cantato” la sento ormai dire solo dagli amici granata ad ogni gol di Belotti. Ma qui il calcio non c’entra…. (e meno male, direbbe mia moglie). Cominciamo quindi ab ovo… La mia passione per la numismatica romana imperiale è piuttosto recente. Prima mi ero dilettato di storia romana, con un particolare interesse per il tardo impero, non avendo tuttavia competenze specifiche (negli studi come nel lavoro mi sono sempre occupato di tutt’altro). Con le letture il campo si è gradualmente ristretto all’età costantiniana. Da lì, il salto alle monete è stato breve. Ma di numismatica non sapevo praticamente nulla. Ho quindi iniziato a leggere, a studiare, a seguire il forum prima come ospite, poi come utente. La partecipazione attiva (unita allo studio ed all’approfondimento) mi ha insegnato (anzi, mi insegna) molto. Per questo devo tanto al nostro forum, una vera miniera di sapere numismatico. Ma non solo: il forum mi è stato di grande compagnia, una sorta di buen retiro nei momenti difficili (e in questo ultimo anno ce ne sono stati molti). Il resto è storia recente. Per quanto riguarda il collezionismo, ho iniziato ad acquistare, per così dire, un po’ a caso sulla base di quello che colpiva la mia attenzione (costi permettendo). Con il tempo (probabilmente anche per aver acquisito più conoscenze specifiche ) ho però sentito la necessità di restringere il campo d’azione ed ecco quindi che è cresciuta la passione per i bronzi del IV secolo, che ben si sposa con il mio interesse storico. Da circa un paio di mesi, dopo un lungo riflettere, ho finalmente deciso di focalizzare la mia collezione sui rovesci FEL TEMP REPARATIO. Qui non voglio entrare nel dettaglio della serie. Ci sono già state in passato discussioni molto complete e curate in cui vengono dette molte più cose di quelle che potrei e saprei dire io (e che troverete in calce, per vostra comodità). Vorrei però sottolineare alcuni punti. Molti considerano queste monete piuttosto noiose e ripetitive. In realtà non è così. Basti solo pensare alla tipologia “Cavaliere disarcionato” o “Falling horseman”: se si provasse a mettere in successione logica tutte le varianti note legate alla posizione del cavaliere si potrebbe creare una vera sequenza, animata da pura azione. Senza contare poi le varanti legate all’aspetto del cavaliere nemico: con la barba, senza barba, con il berretto frigio, coi capelli lisci o dritti o in treccine, con la divisa decorata in un certo modo piuttosto che in un altro… I dettagli del nemico varierebbero addirittura a seconda della popolazione barbarica rappresentata. Senza contare i tratti stilistici tipici delle singole zecche. E tutto ciò già solo per la serie “Cavaliere disarcionato”. Ma ce ne sono altre, nella tipologia FTR…. Per non parlare poi dell’aspetto economico: questi bronzi (pur con tutti i distinguo) costano relativamente poco. Cosa niente affatto trascurabile, soprattutto di questi tempi. Mi piace riportare quanto dice Doug Smith nelle sue pagine sul Forum Ancient Coins: “From the Falling Horseman beginning, a specialty collection could easily grow to include all the FEL TEMP REPARATIO types and, then, all Constantinian era coins. For the money, I consider these common coins to be the best bargain (interest and fun per dollar) available in ancient numismatics”. “Iniziando dalla serie “Cavaliere disarcionato” una collezione peculiare potrebbe essere facilmente incrementata fino a includere tutti i tipi di FTR e, poi, tutte le monete dell’era costantiniana. Per quanto concerne la spesa, io considero queste monete comuni il migliore affare (inteso come rapporto tra passione e divertimento e prezzo) disponibile in numismatica antica”. Parlando di proprio di FTR, pochi giorni fa, a casa Stilicho e’ arrivata lei: E’ la RIC VIII 137, coniata ad Antiochia. Questa moneta mi piace molto, nonostante alcuni evidenti difetti. E’ una bella AE2 di 22,37 mm di diametro per 5.57 grammi di peso; un grande modulo, insomma, molto piacevole già solo a tenerla in mano. E’ una delle prime emesse da Costanzo Gallo, che fu Cesare dal 351 al 354. Quelle emesse verso la fine del suo incarico (che coincide di fatto con la sua morte) sono già AE3, quindi sotto i 21 mm. E con il tempo il diametro delle FTR in generale (e di conseguenza il peso) scenderà ancora fino ad arrivare al limite tra le AE3 e le AE4. E’ una cosa che trovo interessante. Del busto di Costanzo Gallo apprezzo la capigliatura folta pettinata all’indietro (forse perché di capelli io ne ho molti meno) e i dettagli della veste corazzata, di cui si colgono benissimo le pieghe del drappeggio, gli pteruges e la grossa spilla sulla spalla destra. Mi piace molto anche la posizione del busto, di tre quarti, che trovo dia una maggior eleganza ed autorevolezza alla sua figura. Ma il vero capolavoro e’ il rovescio. Si vede un cavaliere barbaro proprio nell’istante in cui viene colpito dalla lancia di un soldato romano bardato di tutto punto e rappresentato proprio nel gesto di gettarsi sul nemico. Trafitto a morte, il barbaro perde lo scudo (che rotola a terra) e si accascia in avanti cercando, nei suoi ultimi istanti di vita, di tenersi abbracciato al collo del suo cavallo (che cade sulle zampe anteriori); ma alla fine, nonostante i suoi ultimi sforzi, viene disarcionato. E’ impressionante la cura dei dettagli. Si possono infatti apprezzare bene i particolari del cavaliere nemico: la barba, la capigliatura con le trecce, la tunica stretta in vita e i pantaloni , entrambi drappeggiati e decorati. Qualcuno sostiene che la precisione nella rappresentazione del cavaliere barbaro sia tale da consentire addirittura l’identificazione della popolazione a cui appartiene. Anche il soldato romano non e’ da meno: l’armatura e gli strumenti di difesa e di offesa curati nei dettagli, il fisico forte e muscoloso. Da notare, infine, le dimensioni della sua figura: sono nettamente maggiori rispetto a quelle del nemico, ad indicare la superiorità dei Romani rispetto ai barbari. Questa moneta e’ stata coniata ad Antiochia e ciò non e’ casuale: la città fu la residenza ufficiale di Costanzo Gallo come cesare. Era una delle città più importanti dell’impero romano e il suo rango e’ confermato anche dalla presenza di una grande zecca dotata di ben 15 officine. In queste lavoravano maestranze molto qualificate, come confermato dal livello stilistico delle monete, in particolare le FTR di largo modulo. Ecco perché il Gallo canta in casa Stilicho. E voi, avete qualche FTR a largo modulo con "Cavaliere disarcionato" da condividere? Ora non mi resta che finire augurando a tutti voi (e a me) una prossima FEL TEMP REPARATIO. In tutti i sensi! Ciao da Stilicho4 punti
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Dipende... Quando avevo vent'anni anche per me era Vittorio Emanuele III. Ma è durato poco. Perchè scoprii Roma. Poi la Grecia. Nel frattempo ho apprezzato Aquileia romana e il piacere di studiare a fondo un singolo argomento. Infine Venezia e il medioevo del Nord-est. E su questo sono rimasto. Ma ci sono voluti quarant'anni di Numismatica... Arka Diligite iustitiam4 punti
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Concordo con l'amico @Asclepia sulla conservazione, BB+ al diritto e qSPL al rovescio, ma sono giudizi soggettivi. I rilievi sono belli alti ma ha un sacco di colpi sia nel bordo che nei campi. Comunque gran bella moneta, complimenti! Visto che mi avete chiamato in causa vi posto la mia monetuzza:3 punti
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Monete molto affascinanti queste dei Reali Presidii. Posto le foto di alcuni dei miei pezzi, così potete darmi il vostro parere sullo stato di conservazione e su eventuali varianti. Parto da un primo Quattrino del 17823 punti
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Ecco un esempio di cui parlavo sopra per la zecca di Alessandria: Arka Diligite iustitiam3 punti
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Dopo aver scoperto la biografia di Francesco II, da anni provo a divulgare la sua storia a partire da familiari, amici, colleghi.. fu un re ragazzo, che amò il suo popolo, ben oltre la durata del suo breve regno e che fece il possibile per limitare i danni di una terribile invasione . La sua triste profezia sul destino del suo popolo, si concretizza tuttora (vedi ripartizione Recovery Fond). Perse la madre, poi il padre, fu tradito dagli uomini che il padre aveva onorato e arricchito, perse il regno, perse i suoi beni, perse la sua unica bambina, di pochi mesi, visse in esilio e morì in esilio. Le sue spoglie tornarono a Napoli solo negli anni '80 . A Gaeta fu un combattente coraggioso, incoraggiò i suoi soldati e una volta in esilio, provò ad organizzare le frange legittimiste. Condusse in esilio una vita mite. La sua esitenza fu un Calvario ma non perse mai la fede. Un esempio per i cristiani. Da napoletano, un napoletano, un principe italiano, del quale dovremmo essere tutti fieri.3 punti
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Ho iniziato a collezionare 25 anni fa. Ho cominciato come tanti con VEIII che ho portato avanti per circa 12 anni; poi rendendomi conto che i pezzi che mi potevo permettere erano sempre meno, ho iniziato ad allargarmi anche a VEII, Umberto I, Napoleone e papali del XIX secolo, aggiungendo parecchi pezzi a quella che però era diventata una raccolta disomogenea e con poca prospettiva di crescita organica. 11 anni fa ho fatto il salto della mia maturità numismatica: ho progressivamente venduto tutto per dedicarmi esclusivamente a quella che è da allora la mia unica collezione, ovvero sia quella di testoni papali. Michele2 punti
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Ho avuto una storia collezionistica simile a quella di Marco @DOGE82 quindi faccio copia e incolla del suo intervento. Poi, all'interno della numismatica veneziana ci sono mille sfaccettature, e questo è il bello per questa zecca, come per molte altre. Dato che sei giovane, ti auguro di trovare la tua strada, non è importante quando. Anzi, come altri hanno scritto, spesso la folgorazione avviene anche dopo molto tempo. Nel frattempo, leggi, studia, incuriosisciti di tutto. Quando succederà, troverai tutto limpido, anche (e forse più) se sceglierai una monetazione di nicchia. Lì ci sono le soddisfazioni intellettuali. Magari nessun lustro o fdc, ma tanta storia. PS porto altissimo rispetto per la Numismatica in senso assoluto e generale.2 punti
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Grazie @magicoin, quando ho scritto questo post ( un anno fa ) nessuno avrebbe potuto anche solo pensare a cosa sarebbe capitato di lì a poco. La nostra vita è stata stravolta e molti di noi hanno perso familiari e amici. Però la passione per gli amati tondelli ha forse reso più lieve il trascorrere di queste giornate terribili. Quindi non molliamo, continuiamo a vivere con i nostri affetti, i nostri obiettivi e perché no, i nostri sogni. Ciao Beppe2 punti
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Buonasera a tutti, sulla scia della discussione in piazzetta 'il vostro miglior acquisto del 2020' vi mostro un grosso che mi ha fatto emozionare e che non si vede spesso. Comincio col dirvi che mi spiace per le foto, col tempo le rifarò, ma spero che per il momento siano sufficienti. Como Franchino II Rusca (signore di Como dal 1408, fino alla sua morte avvenuta nel 1412) grosso 'pegione' al tipo milanese, con le impronte tipiche e già in uso sotto Gian Galeazzo Visconti (1385-1402) probabile data di battitura: dopo la grida milanese di Giovanni Maria Visconti del 31 VIII 1409 (in cui fissava il corso dei suoi pichiones novissimi). moneta di grande rarità, al momento conto questi (ma sicuramente qualcuno mi sarà sfuggito): oltre a quello conservato al Museo Civico Archeologico di Bologna, ho notizia di un passaggio nel listino Rinaldi a prezzi segnati del novembre 1954, lotto 522 (MB, 25.000£); Asta Varesi Coll. Este Milani poi Crippa 2017; Asta Varesi 50 lotto 717 in BB; Gorny&Mosch 1999, Varesi 57 e poi Ranieri 4 al lotto 107 (l'esemplare qui presentato); M&M 7 lotto 999 del 2000 e un esemplare riportato su questo sito (Coll. Privata segnalazione Bellesia). Salvo passaggi doppi, da segnalare anche Coll. Gnecchi 1902 poi Ratto 1914. Storia travagliata quella di Franchino (II): nacque probabilmente intorno al 1360, in un luogo non noto, da Lotario Rusca ed Enrica, figlia naturale di Bernabò Visconti. In seguito all'instabilità politica venutasi a creare con la morte di Gian Galeazzo nel 1402, a capo della fazione ghibellina si impadronì della città, salvo poi essere esiliato poco dopo con la sconfitta inflitta dalle forze di Caterina Visconti. Rientrato nel 1408, ne assunse formalmente la signoria il 17 ottobre. Como tornava ai Rusca dopo 73 anni. Spero vi piaccia, buona serata. N.2 punti
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Veramente complimenti: soprattutto l'allegoria di felsina e' fantastica. Il nome e' quello etrusco, ma l'insediamento e' molto piu' antico. Questa e' la mia (peso 10 g tondi, foto del venditore date le mie scarse capacita'), non si vede la faccia purtroppo. In compenso il ritratto del pontefice e' molto bello.2 punti
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1966 Giappone - 100 yen (Showa 41) ( 4 x 10) + 1 = 41 La stessa moneta del post# 2602 (1965 - showa 40) 4 x 10 = 402 punti
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Colleziono Euro, ma per colpa vostra e soltanto vostra anche altro, soprattutto mondiali da ciotola ... e vi faccio i miei complimenti2 punti
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Bel testone! Soprattutto il R è in conservazione più elevata rispetto alla media. Grazie per l'accompagnamento storico-numismatico.2 punti
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https://www.lamoneta.it/topic/147667-rovistare-una-ciotola-per-50-ore/?tab=comments#comment-16880292 punti
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1866 Questa è la mia numero 1 italiana nel senso che sin da bambino ho collezionato monete straniere, proprio questo 10 centesimi del 1866 M (si intravede a malapena) è stata la prima moneta italiana che ho messo nella mia raccolta. Questa l'ho trovata in ciotola, mi ha incuriosito l'1 mancante della data, sarà usura... ma non c'e' traccia, a forte ingrandimento (x10) si intravede solo il fantasma dell'1. Regno d'Italia - 10 centesimi Napoli2 punti
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Repubblica Federale Tedesca - 1 Marco 1966 Romania - 1 Leu 19662 punti
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Wow, che notizia greve! Non ho avuto modo di conoscerlo per via del fatto che mi sono iscritto al forum relativamente da poco, che sono un "banconotaro" e di monete non so nulla, ma mi sono imbattuto spesso nei suoi post che spiccavano per il caratteristico bilinguismo. Che dire, avete detto molto di lui e tutti avete mostrato grande affetto per una persona speciale, squisita e competente. Posso solo unirmi al cordoglio. E aggiungere una parola: rispetto, grande rispetto per qualcuno che è stato capace, attraverso il filtro asettico di un monitor di computer, di comunicare sé stesso e la sua passione numismatica fino a farsi amare e ricordare. Una persona così mancherà anche a chi non ha potuto conoscerla!2 punti
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Ciao Nicholas, l'esemplare di cui hai reperito l'immagine ma non la provenienza è parte di una collezione privata, ed era stato pubblicato tempo fa da Bellesia in una breve addenda alla sua monografia https://www.panorama-numismatico.com/alcune-monete-di-como/ Complimenti per l'acquisto, Antonio2 punti
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Ciao Sandokan è proprio vero molto spesso la curiosità e l'interesse di alcune monete molto comuni, senza alcun valore numismatico che però non hai mai visto suscitano in me l'immediata ricerca di capire di cosa si tratta e grazie al nostro fantastico forum troviamo sempre una risposta esaustiva....viva la numismatica... saluti Latino2 punti
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Figlio di Dario I e nipote di Ciro il grande, Serse I (il grande) nasce nel 519 a.C. e succede al padre come re di Persia ed Egitto nel 485 a.C. . Risolta la ribellione dell'Egitto nel 484 a.C., Serse dedica i successivi anni a pianificare la conquista della Grecia, impresa già tentata anni prima nel 490 a,C. dal padre Dario il cui esercito è sconfitto a Maratona . Serse avvia la raccolta da tutte le province del suo regno di un imponente esercito di terra e di una poderosa flotta : stimato, forse con esagerazioni, da Erodoto in centinaia di migliaia di uomini l'esercito di terra, la flotta pare arrivasse ad oltre 1200 triremi oltre il naviglio minore . Per rendere meno insidiosa la navigazione della flotta dall'Asia minore alla Tessaglia, per 3 anni i Persiani scavano nell'istmo del promontorio di Atos nella penisola Calcidica, un canale lungo 2,5 km. e largo tanto da consentirvi il transito di 2 triremi affiancate . Per l'enorme esercito di terra, l'attraversamento dell'Ellesponto viene organizzato con la costruzione di 2 ponti di navi assicurate con grandi funi di papiro dall'Egitto e di lino bianco dalla Fenicia : un primo ponte, distrutto da una tempesta, provoca l'ira di Serse che dispone la decapitazione degli ingegneri e la punizione del mare a mezzo di fustigazione ed 'incatenamento' delle acque : i successivi 2 ponti andranno a buon fine , Per il lungo tragitto attraverso la Tracia, vengono predisposti ulteriori ponti sullo Strimone e costruita ed organizzata una logistica con una serie di muniti e ben difesi centri per approvvigionamento e sostentamento dell'esercito in transito . Come ben racconta Erodoto, la conquista della Grecia, rallentata alle Termopili e nel mare dell'Artemisio, porterà all'incendio di Atene ma naufragherà nelle acque di Salamina e l'anno successivo (479 a.C.) nelle battaglie di Platea e Micale . Eschilo. combattente a Maratona, nel 472 a.C. rappresenterà quella che potrebbe essere la prima delle sue 7 tragedie pervenuteci, 'I Persiani' nella quale racconta della vittoria greca a Salamina e del ritorno a Susa dello sconfitto Serse . Le ingenti spese sostenute dall'impero persiano per quell'impresa, hanno avuto probabilmente la forma delle monete di quel regno, i darici di oro e le loro frazioni in argento .2 punti
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Salve. L'arte si è compiaciuta a rappresentare su monete, pitture murali, bronzi, sarcofagi, ecc. l'episodio di Marte che vede Rea addormentata sotto un albero sulla riva del fiume, episodio che aveva un prototipo in quello dell'incontro tra Arianna addormentata e Dioniso. Questo episodio mitologico raccontato da Ovidio (Fasti III.V.11 e Livio, Ab Urbe Condita I) è della massima importanza per la storia di Roma, poiché il rapporto sessuale ha portato al concepimento dei gemelli Romolo e Remo, leggendari fondatori di Roma. La stessa iconografia si ritrova nei dipinti murali di Pompei e nelle terme di Tito (cfr. LIMC II/1 pp. 459-51 e II/2 p.415-6), come pure nei mosaici, nei rilievi, negli argenti e nelle gemme. Il denario di Gallieno raffigura sul rovescio Marte con lancia e scudo che s’avvicina a Rea Silvia nuda fino alla vita, addormentata a terra, con le mani dietro la testa. Unique Gallienus Denarius: CNG Feature Auction 114, May 13, 2020 - CATEGORY Roman Imperial, Silver; Est. $20,000. Starting Bid: $12,000. SOLD $27,500. DESCRIPTION Gallienus. AD 253-268. AR Denarius (21.5mm, 2.68 g, 11h). Rome mint. 8th emission, circa AD 264-265. GALLIENVS P F A VG, bust left, wearing crested Corinthian helmet and cuirass decorated with an aegis on the breast, balteus across chest, holding in right hand a spear over his far shoulder, shield decorated with aegis on left arm / P M T P XIII C VI P P (sic), Mars, holding transverse spear in right hand and round shield in left, descending right through the air to Rhea Silvia, who is reclining, naked to waist, asleep on the ground, hands behind her head. Cf. MIR 36, 945-6 for reverse type with alternate legends; otherwise unpublished. Full silvering, medium cabinet tone, traces of deposits. Choice EF. Struck in high relief with artistic dies. Unique. Ex Palombo 17 (20 October 2018), lot 101. This denarius, seemingly unique, can be dated to AD 264-265 because of the reverse legend, "Tribunicia Potestate tertium decimum Consul sextum", as it is in AD 264 that Gallienus became Consul for the sixth time (with Saturninus). Roma XIII, lot 890, and XIV, lot 796, and Triton XXI, lot 832 have offered for sale three coins that closely resemble this example, but with a different reverse legend: instead of P M T P XIII C VI P P (on this coin), they bear the legend P M TR P XV C VII P P. The reverse type of this coin has already been studied by Jean-Marc Doyen (Recherches sur la chronologie et la politique monétaire des empereurs Valérien et Gallien, vol. 2a: Etude des émissions monétaires de Milan, PhD thesis, Louvain-la-Neuve 1989, pp. 101-103, available online), and it is copied from a rare series of Antoninus Pius, struck in AD 140 (as ref. RIC III 694a and aureus ref. Calicó 1689) which celebrated with some advance the 900th birthday of Rome. It was first used by Gallienus in 260, with the legend TRIB POT VIII COS III and a laureate bust left, on a coin struck in Mediolanum (Milan) (ref. MIR 36, 945gg = Doyen 49), and again with the legend TRIB POT COS IIII (MIR 36, 946gg = Doyen 71). It shows Mars descending toward Rhea Silvia, daughter of King Numitor and a Vestal virgin who is depicted as sleeping in the forest, just before raping her.1 punto
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Teodosio fu l'ultimo imperatore a regnare su un impero romano unito. Nel 380 con l'editto di Tessalonica fece del Cristianesimo l'unica e obbligatoria religione dell'Impero; per questo fu chiamato Teodosio il Grande dagli scrittori cristiani e le Chiese orientali lo venerano come santo (San Teodosio I il Grande, commemorato il 17 gennaio). Nel 392, Teodosio emanò altri due editti, per proibire i sacrifici e il culto pagano. Questa monetina è l'ultimo arrivo nella mia collezione e mi piace molto, anche perché difficilmente mi è capitato di trovare una sua moneta in condizioni buone, almeno per i miei budget....!! Voi che ne pensate? Vi piace?1 punto
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Segnalo che nel marzo 2021 uscirà questo libro sulla monetazione cinese, dal costo piuttosto contenuto (20 sterline). Di particolare interesse, almeno per me, il contributo di Thierry, sull’origine della moneta cinese (e del denaro, più in generale): si tratta della traduzione in inglese di una parte del suo libro, opera di riferimento sul tema, pubblicato nel 2017 “Les monnaies de la Chine ancienne, des origines à la fin de l’Empire (Paris, Les Belles-Lettres)”. Vi riporto la sinossi: Synopsis A volume of almost 35,000 words, with upwards of 100 illustrations, consisting of three papers that complement each other beautifully and give a sound introduction to the beginnings of the study of Chinese numismatics, focusing on the 19th century. A Short History of Chinese Numismatics in Western Languages - Helen Wang A run-through of publications on Chinese numismatics to 1900 - giving information about the authors, their occupations, motivations and areas of interest. A good background to the subject, and includes information on where to find bibliographies etc. 15,200 words. Currencies of Ancient China from their Origins to the Late Empire - Francois Thierry, translated from the French by Helen Wang and Lyce Jankowski Also the title of Francois Theirry's award-winning book, published in 2017 - the result of having worked for decades as the curator of Asian coins in Paris. The author notes how Europeans sometimes understood Chinese money and sometimes got it completely wrong. 8,460 words. Numismatic Friendship: Social Networks of Numismatists and Coin Collectors During the Late Qing Dynasty - Lyce Jankowski, translated from the French by Lyce Jankowski and Helen Wang Also the title of the author's book published in 2018, and a very important piece of work. It shows the world of Chinese collectors of Chinese coins, their networks and motivations. 11,200 + words.1 punto
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Initativa di un vot di fine iv secolo iniziò v secolo. Forse arcadio. L'epoca è incerta, direi entro 450. L'area è orientale, potrebbe essere di area egiziana da cui provenivano molti dei vot imitativi Saluti Alain1 punto
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Prima furono le mondiali, poi il Regno e le repubblicane, un brevissima parentesi Euro e poi ho "scoperto" le monete del Regno delle Due Sicilie ?⚜⚜⚜?1 punto
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Bellissime entrambe . Le vorrei se non vi dispiace nella mia collezione , con, rispettivamente, il D di @giulira e il R di @ZuoloNomisma bene in vista così da non fare torto a nessuno , Sisto e Felsina compresi1 punto
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Grazie mille a Priamo, nikita e Sirlad, avete confermato il mio sospetto iniziale: valore praticamente nullo x via della pessima conservazione nonostante la discreta rarità. In particolare, grazie a nikita x avermi segnalato le due discussioni interessantissime. Una l'avevo già letta mentre ho trovato fenomenale l'esposizione di petronius sulle prime banconote x chiarezza e conoscenza. 'Sto forum è una vera bomba! Grazie di nuovo a tutti1 punto
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@giuseppe ballauri ti auguro sinceramente di mantenere la tua promessa. Buone Feste.1 punto
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Benvenuto Nel senso che le monete antiche , romane incluse, sono a norma di legge reperti archeologici e pertanto come tali la loro compravendita dev'essere effettuata seguendo alcune accortezze. Se guardi le discussioni su questo argomento nella sezione apposita del forum riuscirai sicuramente a farti un'idea più chiara.1 punto
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Ma certo se ne hai ancora puoi postarle, con il '66 si comincia in ogni caso da domani. 1965 Burma - 1 - 5 - 25 pyas ၁၉၆၅ 1965 ၁၉၆၅1 punto
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L'importante è che piaccia a te, allora sarà stato sicuramente un buon acquisto. Quando si mette in collezione una moneta deve soddisfare il collezionista, questo è l'importante!1 punto
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1988 AER MACCHI 75° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE AERONAUTICA MACCHI 1913-1988 Bronzo, mm.75 - Aut. TERUGGI - Stab. JOHNSON1 punto
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La zecca dovrebbe essere Treviri vista la "C" in esergo. È leggera ma credo autentica; del resto il peso di 1/96 di libbra non sempre era rispettato ed è visto oggi più come una rassicurazione al popolo...ciò non toglie che la maggior parte degli argentei mantenesse il peso dichiarato...si hanno sia argentei leggeri come questo che più pesanti (sui 4 g e oltre, ne ho visti anche da 4,4 g...). La leggerezza a mio avviso è data da una leggera cristallizzazione del metallo (a vista la moneta mi sembra anche un po' fragile) e da una discreta consunzione. Buona serata1 punto
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Buona sera e grazie a tutti per le risposte no non la ho pagata tantissimo sono contento di averla messa nella mia piccola collezione saluti Massimiliano1 punto
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@ARES III, un paio di anni fa ne ho avuta una tra le mani. Non sono riuscita a identificarla correttamente. Questo è il mio risultato. Mai completato. Imperatore Maximianus - segno di zecca C per la colonia di Camulodunum (provincia romana della Britannia), 286- 305 A. D. e poi mi sono impantanata. Non ne ho trovata una simile con il verso su cui è rappresentato un tripode con 4 persone in un atto sacrificale o devozionale (?). È possibile avere la identificazione completa? Grazie. PizzaMargherita.1 punto
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Caro Archestrato, la possibilità che la moneta torni presto sul mercato non è da escludere. Benintesi, potrebbe essere stata aggiudicata anche da un collezionista, trovando casa per un bel pezzo, ma spesso come sappiamo i realizzi possono anche nascondere riserve del proprietario, riacquisti da parte della casa d’aste stessa o altri dealer... soprattutto per monete importanti, e più importanti di questa soprattutto. Diciamo che mi piacerebbe se i realizzi delle aste indicassero solo i casi in cui è stata pagata la “buyer’s fee”. In questo modo almeno i dati storici dei realizzi sarebbero realmente significativi. Ma so bene che il mio è un desiderio vano...1 punto
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La mia 1 dinar yugoslava presenta una conservazione peggiore di quella di @Saturno ma ai miei occhi è più bella perchè è la mia numero uno, neanche ricordo chi me la diede di ritorno da un viaggio ma l'ho sempre "custodita" insieme alle mie tre biglie di vetro immaginando dall'altra parte del Muro chi poteva averla spesa e se spendendola ne avesse ricavato un pò di felicità il mio nick è un omaggio proprio alla mia numero uno1 punto
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Mi associo ovviamente al desiderio/preghiera che tutti pensiamo: la fine di questo incubo della pandemia.... Come dici tu caro Alberto,per rimaner un po' in "leggerezza",parlando di monete,beh,babbo natale( moglie in tal caso?) ci ha gia' pensato( indotta da me,il richiedente?),dobbiamo solo aspettare che arriva con le renne e butta il pacco dal camino?.... Ps: la posterò su "una napoletana al giorno"? salutoni!1 punto
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Purtroppo in Italia ognuno interpreta la legge come vuole. Anche per colpa della poca chiarezza delle leggi stesse. Io non mi dedicherò mai ai tappi di bottiglia. Il collezionismo è cultura popolare e come tale va preservato. Arka P.S. Per approfondire l'argomento consiglio la lettura del libro La Tutela dei Beni di Interesse Numismatico a cura di Arnaldo Morace Pinelli, Torino 2020. Diligite iustitiam (ora più che mai)1 punto
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a me hanno sempre insegnato che i momenti in cui comprare (principio generale) sono proprio questi, quando i prezzi calano... però non possono calare sempre (sennò caliamo anche noi :P , e non sarebbe bello) e prima o poi il trend si inverte ... è curioso notare come si sia sempre disposti a comprare quando i prezzi salgano (anche oltre limiti ragionevoli) piuttosto che quando scendono ...1 punto
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Ora dobbiamo aggiungere le decine delle lire. Abbiamo già una tessera sul 90 ed andiamoci ad aggiungere le 70 lire della seconda cifra. Ormai il procedimento è acquisito e andiamo a spostare verso sx la tessera di quante sono le decine di lire da aggiungere. Quindi nel primo passaggio metteremo una tessera su 100 (+10) (lasciandola lì) e ne prenderemo un'altra per terminare la somma partendo da 10 (+20), 20 (+30) .... fino ad arrivare a 60 (+70). Analogamente a quanto fatto finora, si toglie la tessera sul 100 e si sposta a sx quella posta sulle centinaia (800) portandola a 900 ed ora passiamo a sommare le centinaia di lire. Partendo da 900 andiamo a sommare le lire della seconda cifra (400). Spostiamoci a sx fino a 1000 (+100) e lasciamo la tessera. Ripartiamo da 100 (+200) e così via fino a giungere a 300 (+400) e lì posizioniamo la tessera. Ora siamo in questa situazione Non ci rimane che sommare le migliaia di Lire. Togliamo la tessera sul 1000 e spostiamo la tessera sul 6000 di una casella a sx, quindi su 7000 ed andiamo a sommare le migliaia di lire della seconda cifra (6000). Stesso procedimento, spostiamo a sx la tessera da 7000 a 8000 (+1000).... fino a 10000 (+ 3000), qui lasciamo la tessera e ne prendiamo un'altra e ripartiamo da 1000 (+4000)... fino a 3000 (+6000) e posizioniamo la tessera. A questo punto per terminare la somma basta togliere la tessera su 10000 e spostare di una casella a sx la tessera delle decine di migliaia che era su 40000 e portarla su 50.000. La somma è terminata e la tabella si presenta come segue: Quindi il risultato dovrebbe essere lire 953367, soldi 4, denari 3. Ed infatti la somma di lire 946893, soldi 16, denari 6 con lire 6473, soldi 7, denari 9 è proprio quella. Può sembrare complicato, ma all'epoca era un ottimo sistema anche per chi era anlfabeta. Questo metodo però ha il vantaggio di usare poche tessere, ma lo svantaggio di fare una somma alla volta. Infatti c'è un altro sistema che prevede la somma di più cifre assieme, ma la necessità di più tessere magari di colore diverso o di tipo diverso per distinguersi tra loro... ma per oggi basta. Credetemi, è più facile da capirlo che da spiegarlo.1 punto
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