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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/06/20 in tutte le aree
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Buona sera a tutti, E' con piacere che comunico anche quest'anno la pubblicazione del nuovo numero di Comunicazione, il n. 76 del 2020, scaricabile dal sito della Società Numismatica Italiana a questo LINK. Le spedizioni, ai soci, del cartaceo inizieranno con il mese di Gennaio 2021, chi volesse ritiralo di persona presso la Biblioteca può darne comunicazione per email a [email protected]. Colgo l'occasione per ringraziare gli autori, e i traduttori, che hanno collaborato con i loro articoli alla pubblicazione. Gianfranco Pittini - La zecca di Mediolanum ed i suoi rapporti con le altre zecche imperiali. Raffaele Iula - Madri, reggenti e regine: il ruolo politico della donna nella monetazione altomedievale dell’Italia meridionale. Alessandro Toffanin - Su alcune varianti inedite di Grossi e Pegioni viscontei. Marco Bazzini - I grossi della zecca di Tortona (XIII sec.): una proposta di datazione delle emissioni e un esemplare falso d’età moderna. Mario Veronesi - Zecca di Correggio: sesino anomalo ed inedito con la rappresentazione di santa Liberata. Antonio Rimoldi - Simboli di emissione e segni segreti nella monetazione milanese di Filippo II. Luca Oddone e Francesco Lamanna - Creazione di una variante di grosso tornese di Asti mediante il metodo della fusione “a cera persa”.10 punti
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Salve a tutti, nella recente asta Ranieri Nr. 15 (a mio avviso la più interessante del panorama autunnale per la monetazione Pontificia..) sono stati esitati 2 esemplari dello Scudo del Camerlengo Colonna : Entrambi con lo stesso conio del Dritto, il primo esemplare è il Rovescio "comune", quello che appare praticamente sempre (in acsearch tutti gli esemplari censiti sono riconducibili a questo conio..); mentre quello di destra é il conio "diverso", quello che non si vede "quasi mai", e che io reputo almeno R3.... questa mia considerazione la riprendiamo dopo. Si noti, oltre alla diversa disposizione delle nubi, la differente posizione della colomba, in particolare delle ali dove quella di sn. è più chiusa fino a toccare con l'estremità la lettera "I" a differenza della "R" come nell'altro conio. Questa variante é poco conosciuta, probabilmente perchè non evidenziata dal Muntoni.... Anche il Mezzo Scudo del Colonna é stato battuto con due differenti coni al Rovescio: si noti la diversa disposizione delle nubi, la densità del primo esemplare crea una continuità semicircolare dalla quantità delle nuvole, mentre nell'altro tipo sono meno concentrate, in particolare sopra l'armetta. Anche queste varianti sono poco conosciute, forse ancor meno dello Scudo, probabilmente la non segnalazione del Muntoni ne é la causa principale.... Ho sempre pensato che per il Mezzo Scudo essendo la presenza nel mercato numismatico tra i differenti coni sostanzialmente paritetica, la "non percezione" di avere 2 varianti di conio é mascherata dalla notevole disponibilità degli esempari apparsi, molti commercianti e collezionisti mi hanno confidato di non averla mai notata. Mentre per lo Scudo, come sostenevo in apertura, (nonostante anche questa variante sia sconosciuta a molti esperti del settore) é dovuta alla rarissima apparizione di un tipo rispetto all'altro. In attesa di Vs. commenti, buona serata Daniele3 punti
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Buongiorno e buona domenica. Ultimo arrivato nella raccolta del Viceregno : Filippo III Tornese con Cornucopia 1610, pietre focaie e acciarino. Diametro 26-27 mm Peso grammi 4,403 punti
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Giappone, 100 yen 1964, anno 39. Commemorative delle Olimpiadi di Tokyo3 punti
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Buonasera, parte di questa giornata uggiosa l’ho dedicata ad un personaggio storico proveniente dalla Gallia ma che per ha trascorso parte della sua vita nella mia area. Flavius Magnus Magnentius (Magnenzio) Flavius Magnus Magnentius nacque a Samarobriva (Amiens) nel 303 d.C. Proveniva da una famiglia di origini barbare (probabilmente Franche e Bretoni), ricevette una educazione di tipo latino e intraprese la carriera militare. Di alta e robusta corporatura si mise in luce e raggiunse il comando degli Herculiani e degli Ioviani, ovvero delle guardie del corpo dell’Imperatore Constans (Costante I) con il grado di Comes. Vari elementi portano a ritenere che fosse pagano ma alcune serie monetali emesse a suo nome si riferiscono palesemente al cristianesimo. Zosimo riporta che in un clima di contestazione nei confronti della politica di Costante durante una festa privata organizzata dal Comes Marcellino ad Augustodunum (attuale Amiens) Magnenzio indossò la porpora imperiale facendosi chiamare Augusto. Le truppe appoggiarono subito la sollevazione contro Costante inneggiando a Magnenzio Imperatore (18 gennaio 350). Ad essi si unì ben presto anche il popolo della città e le truppe giunte dall’Illirico e Magnenzio ordinò la morte di Costante che fuggì alla volta della Hispania. Fu però raggiunto e ucciso nei pressi dei Pirenei (in una chiesa ad oppidum Helena, località dedicata alla nonna dell’Imperatore), da un gruppo di cavalieri guidati da tale generale Gaisone. Magnezio, forse cercando l’appoggio dei pagani, revocò le leggi antipagane promulgate da Costante e consolidò il controllo della Gallia, la Spagna e la Britannia; Costanzo II, l’Augusto fratello di Costante che controllava la parte orientale dell’Impero non potè intervenire per tempo in quanto impegnato nella campagna contro i sasanidi. Magnenzio quindi acquisì il controllo della parte occidentale dell’Impero: dopo tanto tempo era salito al potere un imperatore non appartenente alla dinastia costantiniana. Non acquisì subito il controllo dell’Italia fintanto a che Marcellino, inviato dalla Gallia come magister officiorum, non uccise l’usurpatore Nepoziano (1 luglio 350). Puntò invece prioritariamente a controllare l’Illirico e la Pannonia approfittando dell’impegno bellico di Costanzo II in Oriente e per questo motivo si spostò ad Aquileia (febbraio 350) ma Vetranione (Vetranio), il comandante delle truppe romane di stanza in Pannonia, sembra con l’appoggio di Costantina (sorella di Costantino II, Costanzo II e Costante nonché moglie di Annibaliano e quindi di Costanzo Gallo in seconde nozze) si proclamò Augusto (Sirmium, 1 marzo 350) e chiese l’appoggio a Costanzo II che in un primo momento glielo concesse. Stipulata una pace con i Sasanidi Costanzo incontrò a Heraclea (Sintica) una ambasciata congiunta da parte di Magnenzio e Vetranione (che nel frattempo si era alleato con il primo) al fine di ottenere il loro rispettivo riconoscimento come co-reggenti, che fu negato. Le trattative continuarono con Vetranione e si conclusero con l’incontro tra i due a Serdica e quindi alla rinuncia alla porpora imperiale da parte dell’usurpatore (Naissus, 25 dicembre 350) che si ritirò a vita privata in Bitinia. Restava in piedi il dualismo tra Magnenzio e Costanzo II; il primo sposò Giustina, una aristocratica imparentata con Costantino I, al fine di legittimare le sue aspettative al trono. Ma ciò non poteva bastare a Costanzo; lo scontro militare era vicino. Magnenzio poteva contare sull’appoggio di truppe provenienti dai contingenti gallici e da gruppi germanici mentre parte dell’esercito rimaneva comunque lungo il limes renano guidato dal cesare Decenzio a vigilare su eventuali incursioni alemanne (fomentate da Costanzo II). Rinforzato l’esercito con contingenti Franchi e Sassoni mosse alla volta dell’Illirico. La parte avversa contava sulle truppe prima guidate da Vetranione e su quelle di provenienza orientale (tra le quali contingenti di cavalleria): Costanzo, dopo aver nominato a sua volta Cesare Costanzo Gallo (Sirmium, 15 marzo 351), cui delegò il controllo delle province orientali, avanzò nell’Illirico per dirigersi verso l’Italia e, subita una sconfitta presso Atrans, fu costretto a ritirarsi a Siscia, concedendo l’avanzata a Magnenzio. Quest’ultimo a Petovio fu raggiunto da un emissario dell’Imperatore che gli prometteva il controllo della Gallia in cambio della cessione di Italia e Africa: si trattava di un escamortage per valutare la consistenza dell’esercito gallico. Resosene conto avanzò verso Siscia radendola al suolo e puntando quindi verso Sirmium. Non riuscendo a penetrarvi, cinse d’assedio Mursa. Qui i due eserciti si scontrarono (28 settembre 351): i 36.000 al comando contro gli 80.000 di Costanzo II e grazie alla cavalleria il secondo vinse. Magnenzio fuggì e perse sul campo di battaglia 24.000 effettivi mentre Costanzo pur denunciano la perdita di 30.000 uomini potè festeggiare la vittoria, rinunciò ad inseguire Magnenzio e il resto del suo esercito e trascorse l’inverno a Sirmium. L’usurpatore nel frattempo si ritirò ad Aquileia dove riorganizzò l’esercito e rinforzò le difese dei Claustra Iulium Alpiarum sulle Alpi Giulie. Nel frattempo le notizie dalla Gallia non erano delle migliori: Decenzio con le forze ridotte di cui disponeva non riusciva a contenere gli Alamanni che avevano incendiato Castrum Rauracense e si erano insediati nei territori tra Treveri e il Reno. Tentò invano di chiedere una tregua e nell’estate 352 Costanzo II aggirò le difese dei Claustra ed entrò in Italia giungendo ad Aquileia dove non trovò Magnenzio che a sua volta stava tentando la ritirata verso la Gallia. Le città italiane si consegnarono a Costanzo II e quest’ultimo riprese il controllo anche di Sicilia e Africa. Magnenzio raggiunse la Gallia e tentò di riorganizzare un esercito ma Costanzo inviò un contingente a sud dei Pirenei in modo di bloccare il transito di truppe di rinforzo. L’usurpatore tentò di destabilizzare il quadro generale ordendo un omicidio ai danni di Costanzo Gallo, scoperto e sventato. Costanzo intanto giunse a Milano (3 novembre 352). L’estate successiva Magnenzio fu sconfitto a Mons Seleucus e si rifugiò a Lugdunum da dove richiamò Decentio impegnato contro gli Alamanni: alla notizia della sconfitta Treveri si ribellò. Resosi conto di non avere più l’appoggio della popolazione, il 10 agosto a Lugdunum uccise la famiglia, gli amici e quindi si suicidò. Sorte analoga ebbe Decenzio, suicida il 18 agosto presso Agendicum. Il 6 settembre Costanzo II entrava a Lugdunum. Tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Magnenzio2 punti
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Gentile @Conservator , La ringrazio per avermi evidenziato una imperdonabile leggerezza: ho dimenticato di segnalare “tratto da Wikipedia” per la parte di inquadramento storico. In effetti ho utilizzato e rivisto per praticità di consultazione la pagina Wikipedia su Magnenzio e dovevo segnalarlo; mi complimento perché si tratta di un bel lavoro approfondito. Porgo rimedio, segnalando la fonte. Sono certo che il fatto che suo testo sia stato apprezzato ed utilizzato in parte al fine di diffondere la conoscenza del personaggio storico in oggetto tra gli utenti del Forum, la renderà contento. La fine del Forum stesso è diffondere conoscenza. Il mio fine ultimo era quello di segnalare il legame tra Gallia à Magnenzio à Aquileia (e suo territorio perché sappiamo che l’ager aquileiense termina poco prima di Emona/Lubiana) e perché un usurpatore proveniente dalla Gallia si sia stabilito proprio in queste terre. Inoltre intendevo postare alcune delle sue monete qui emesse perché spesso Aquileia e i suoi prodotti non hanno la dovuta visibilità. Tra tutte lo spettacolare medaglione da 3 solidi (di cui come avrà notato non ho sviluppato il discorso sulla personificazione della Res Publica espresso da Sheldon). Putroppo si perdono i bronzi “gallici” con il chi-rho a rovescio ma sono stati trattati in altre discussioni. Come forse avrà avuto modo di veder ho postato alcuni articoli che ho reperito da Academia.org e da ricerche sul web (ad esempio l’articolo della Ciliberto sul busto marmoreo attribuito a Magnenzio rinvenuto nei pressi di Gradisca) e alcuni altri riferiti a Vetranio, ai Castra Alpium Iuliarum e a Nepotiano. Buona serata Illyricum2 punti
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Interessantissimo. A tale proposito ricordo che molti anni fa, in seguito agli scavi effettuati a Iutizzo, nella bassa friulana, fu organizzata una piccola ma bella mostra intitolata "I soldati di Magnenzio", di cui esiste ancora il catalogo: https://edizioniquasar.it/products/17972 punti
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E a proposito dell'assenza del diadema per i dritti di Costanzo Gallo e Giuliano (come Cesari), anche Magnenzio tendeva a farsi rappresentare senza diadema poichè, come appunto ho scritto su wikipedia era il "simbolo dell'autocrazia di Costante (e più in generale dei Costantinidi, aggiungo ora), alla quale si voleva contrapporre una rinnovata forma di governo che richiamasse l'inizio del principato" (concetto ripreso da un articolo del Bastien, che ho citato).2 punti
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Eh..un tempo c'erano collezionisti più attenti e preparati forse (anche se le monete bulinate esistevano già anche nel XIX secolo). Diciamo che oggi c'è purtroppo più mercato per le monete ritoccate grazie alla domanda di nuovi collezionisti russi,arabi,cinesi e nuovi investitori ansiosi di diversificare il patrimonio ma che si avventurano nella numismatica antica senza la necessaria preparazione (prendendo per buono quanto scritto a catalogo dalle varie case d'asta e relative stime, ignorando forse che ci sono vari modi di migliorare una moneta e renderla "good looking"..). Se non si possiedono poi i cataloghi di riferimento e non si conoscono i conii originali diventa difficile discriminare tra uno SPL originale ed uno ottenuto artificialmente.. Questo sesterzio era in vendita nell'ultima asta Artemide, dovrebbe essere costato circa 500 euro compreso di tutto.2 punti
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Sì, le foto erano realistiche: perdonate le foto, fatte al volo2 punti
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Approfitto di questa discussione per mostrare i 3 tipi di francescone conosciuti con data 1799. Ho messo a confronto gli esemplari in mio possesso, sia i 3 diritti che i 3 rovesci. Come ha giustamente evidenziato foti, il secondo tipo, quello di inizio discussione, è di gran lunga il più comune e accessibile. Non solo tra i tipi con data 1799 ma penso in assoluto tra tutte le date emesse da Ferdinando III. Il francescone del I° tipo, quello con ritratto alla "tedesca" è invece discretamente raro, anche se qualche esemplare ogni tanto passa in asta, ma sempre in conservazioni non proprio eccelse. Il III° tipo invece, con stemma piccolo al rovescio e caratteri delle legende diversi, è il più raro di tutti. Il Gigante lo riporta R5 e ultimamente esemplari diversi sono passati in asta, secondo le mie osservazioni, ogni 5 o 6 anni circa. Questo tipo è stato coniato nel 1814 durante la restaurazione. In allegato un file pdf con i tre tipi qui sopra descritti. confronto tipi 1799.pdf2 punti
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1 peso messicano argento per 100 parti su 1000 sul retro José Maria Morelos un prete rivoluzionario eroe nazionale messicano vissuto in america all'epoca di Napoleone, combatté per l'indipendenza dalla Spagna2 punti
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Ciao. Su questo non ci sono dubbi e comprendo il tuo punto di vista come "studioso di questa monetazione" ma, consentimelo, il mio punto di vista può tenere conto di altri aspetti non specifici. Di sicuro, una volta che la moneta sarà nelle tue mani, ne apprezzerai anche altri aspetti, oltre al conio decentrato, magari al momento non visibili in foto oppure, al contrario, ne sarai deluso!!2 punti
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@doppiopunto, come hai letto, @Asclepia aveva offerto fino a 120 e inoltre avrebbe di molto ammortizzato le spese di spedizione essendosi aggiudicato ben 8 monete. Quindi per Asclepia si trattava di una differenza di 10 euro, non di 63... ? Per quanto mi riguarda, ogni moneta vale quanto il collezionista sia disposto a spendere per averla. Colleziono i Reali Presidi e quindi cerco di aggiudicami anche quelle un po' più particolari, con ribattiture, scivolamenti di conio o decentrature come questa. Non avevo letto i costi di spedizione, ma anche se avessi saputo che mi sarebbero costati 30 euro (assurdo, dall'Olanda all'Italia!), non avrebbe influito sulla mia scelta.2 punti
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Lo so il rovescio è venuto male Comunque, a me non sembra che ci sia stata questa pulizia così marcata; in mano la moneta si presenta gradevole alla vista e non si vedono graffi. Ovviamente ci sta un po' di usura da circolazione, ma non tale da deturparne i rilievi; i campi al dritto, che nelle foto precedenti sembrano solcati da graffi, alla vista si presentano gradevoli, anche se ci sono segni da circolazione. Ci sta una macchiolina proprio sulla fronte del re; altre non ce ne sono. I capelli sono un un pochino lisci, ma ancora visibili. Non sono un fanatico delle conservazioni; a me basta che la moneta sia piacevole alla vista e senza colpi vistosi, e poi quella che avevo già, è messa peggio di questa.2 punti
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It's not strange at all. It has become extremely frequent that one dealer buys from another or consigns to another auction. The target is to buy something cheap and resell for a huge profit. I am fed up being the underbidder and then see the coins I lost in the shop of a dealer for 3 times the hammer price. Or the coins bought from small insignificant auctions reappearing in US auctions and selling for double or triple price.2 punti
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Io 5 lustri fa: "Vediamo vediamo... Potrei prendere quella! ...però non sono convinto. Ho 50.000 lire da spendere... Prendo il 2 lire del Cinquantenario visto che qualche mese fa ho recuperato i 10 centesimi! Eeehh no! Non mi va di spendere 50.000 lire per una sola moneta. Allora prendo quei 5 centavos argentini dell'ottocento e quella moneta cinese in FS, visto che ho solo un FS in collezione. Però! Belli quei francobolli! Noooo! Meglio non prendere quei francobolli. Di certo non prenderò quella moneta rumena. Bella, ma non mi è piaciuto come la Romania si è comportata agli ultimi mondiali di calcio. Va bene, mi butto su un rassicurante scudo e con il resto ci compro le cuffie per lo stereo." Io 4 lustri fa: "Non è possibile andare avanti così! Mi devo concentrare. Quasi quasi smetto con le americane, le africane e le asiatiche. Regno regno regno e basta!" Io 2 lustri fa: "Che noia 'sto regno! Voglio evadere! Tanto chi lo vedrà mai il 20 lire IMPERO? Unione monetaria Latina! Regina Vittoria! Franz Joseph I! Voglio tutte le ordinarie d'Europa dal '45 alla caduta del muro! Tanto ormai mi sto liberando di diverse cose... certo però che una monetina d'oro all'anno potrei pure permettermela... Toh guarda! Ecco quei francobolli che mi avevano regalato alla Prima Comunione! Quindi nel '65 ci volevano 50 copechi per spedire una lettera da Minsk... E prima della Rivoluzione?Dovrei recuperare qualche altra lettera affrancata che riporti il valore della spedizione, così so quanto spendevano! Ma cos'è 'sto pezzo da 2 euro? Non riporta nessuna faccia nazionale a me conosciuta!" Io adesso: "Buongiorno, mi dia cortesemente qualche grammo di 2 euro commemorative e poi mi dà quel 4 bese in offerta incrostato data comune. Ci metta pure quei lei rumeni in argento. Anni fa durante i mondiali non li presi. Li prendo adesso. Anche quel pacco di documenti cartacei e quelle mappe della I Guerra mondiale. Come dice? Ha messo 1 etto e mezzo di banconote invece di 100 grammi? Lasci... lasci pure. A quanto sta l'oro? Noooooo, troppo! Al prossimo giro, forse. Quant'è? 120 euro? Eh no, ne ho solo 100. Faccia così: mi tolga ancora i lei in AG. Prima o poi li prenderò. Quali sono le offerte del prossime mese? Denari repubblicani e bronzetti macedoni da studio per avvicinarsi alla numismatica antica? Il giorno 1 sarò da lei. Mi raccomando: se dovesse arrivare per caso un 20 lire 1936 a 500-600 euro piuttosto ammaccato, me lo metta da parte. Poi ci si accorda!" Vi giuro che c'è del metodo in tutto questo. Firmato un compulsivo anonimo. ?2 punti
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Neanche a farlo apposta ieri avevo confessato in privato la mia passione per Magnenzio all'utente Stilicho: sono io ad aver riscritto l'anno scorso, praticamente da zero, tutta la pagina italiana a lui dedicata su wikipedia passando da 20 a 130 note e aggiungendo una corposa bibliografia finale (almeno quella essenziale). Tutto quello che c'è scritto è farina del mio sacco (compreso i possibili errori): è un personaggio dai contorni interessanti, la cui vicenda storica mi ha da sempre appassionato.1 punto
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Direi 4 monete d'oro alla prima figlia 4 monete alla seconda e 4 monete dentro il sacchetto alla terza1 punto
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Ciao il FDC esiste in tutte le monetazioni, basta solo fare le giuste considerazioni e non paragonarle le une con le altre come fa la maggior parte dei collezionisti. Tutto qui. Silvio PS e soprattutto non paragonarle con monete ritoccate.1 punto
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Per sommi capi si parla di... Amore, rinascita, venere e adone, Dioniso, Marte, onorificenze di guerra, Rodi, tragilos, lampsaco, Zeus aetoforo, sardi,.... Ciao1 punto
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Buongiorno Mario, nel mio post effettivamente ho usato in maniera ambigua il termine "imitazione". Il mio riferimento infatti era pertinente al campo artistico, quindi sinonimo di "ispirazione" se preferiamo. Che la presenta moneta di Maccagno sia una contraffazione destinata ad invadere il milanese è credo fuori da ogni dubbio. Per quanto riguarda il ritratto, concordo che in questa emissione il ritratto sia davvero quello di Giacomo III. Così come il ritratto che troviamo anche sui bei ducati con ritratto (tipo Gianazza da 14 a 17, ne ricordo uno passato in asta nella NAC - Coll. Ravegnani Morosini - esemplare un po' sofferto ma di grande fascino) e sull'elusivo ducatone (Gian. 35 e 36) e sull'unico noto tallero (Gian. 37 denominato ducatone ma dubitativamente, come da nota esplicativa). Tralascio volutamente la doppia e la medaglia uniface, riportate in appendice da Gianazza con tutte le condivisibili motivazioni del caso per l'esclusione dal catalogo dei materiali. Curiosamente il colletto ripiegato è presente solo su alcuni sesini (nei tipi già citati al mio precedente intervento) e sui ducati, mentre nell'argento si ha sempre la tipica goletta spagnola fittamente pieghettata, c.d. a foglia di lattuga. Non sono invece così sicuro che il ritratto sia quello del Mandelli "così com'era dal vivo" nei sesini e quattrini con colletto pieghettato e ritratto a capigliatura corta. Sia ben chiaro: la legenda nominativa lascia poco spazio ad altre interpretazioni, sempre di Giacomo III Mandelli si tratta. Però il ritratto è troppo stilizzato a mio avviso per poter scorgere i reali tratti del nostro. Mi riferirei quindi a questi ultimi volti come a delle totali ispirazioni al modello artistico milanese, per creare una moneta più simile al prototipo contraffatto e meno personalizzata da un punto di vista iconografico (ovviamente riferendoci al solo diritto, logicamente i leoni al rovescio tradiscono subito la moneta di Maccagno). Cordiali saluti, Antonio1 punto
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Buongiorno. Anche il rovescio, direi e, credo, che un bel bagnetto in acqua demineralizzata possa dare ottimi risultati...1 punto
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Buongiorno a tutti, mi spiace per gli amici banditori. Lo spirito col quale ho aperto questa discussione non voleva avere nulla a che fare con l'insolenza di chi fa offerte per poi ritirarle secondo un libero arbitrio che mal si confà a un impegno contrattuale. Io ho deciso di mantenere le mie offerte fatte, dopo aver valutato la situazione sotto diversi punti di vista, dopo aver condiviso con tutti voi i miei dubbi. Devo però essere onesto. Se si produrranno ancora slittamenti per qualsivoglia motivo credo che ritirerò gli impegni presi. Pieno appoggio agli operatori (che come già detto non prendono certo le loro decisioni a cuor leggero), è assolutamente comprensibile la difesa corporativa dei loro interessi, tuttavia mi chiedo, anzi chiedo agli esperti del caso, se sia davvero perseguibile un sistema di segnalazioni dell'offerente screanzato, senza che si incappi in metodi discriminatori, anche quelli - ipotizzo - poco fondati dal punto di vista giuridico. Può in pratica un comportamento scorretto in un'asta dar luogo a un (pre)giudizio generico di inaffidabilità? Grazie. Buona domenica a tutti.1 punto
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Ecco a voi il bollettino ufficiale Bn 10 Br_200 euro oro e 10 euro rame FS 2020.pdf1 punto
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Complimenti, bellissimo francescone da 10 Paoli del 1799 in conservazione Fdc e bella patina uniforme. Il busto e la parrucca del Granduca è perfetto e senza difetti. Di questo millesimo sono state effettuate delle coniazioni straordinarie per sopperire alle ingenti spese del Granducato in questo periodo e di conseguenza la data è comune. Pezzi coniati 942.7881 punto
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Premesso che le foto non sono didatticamente idonee per via della scarsa risoluzione e messa a fuoco (oltre che per la calibrazione del bianco... il dritto sembra essere dorata!), si può comunque disquisire sulle motivazioni che non rendono tale moneta FdC e sui danni che arreca una pulizia. Allego una foto che è un montaggio delle foto proposte in questo topic. In alto troviamo l'esemplare di tonycamp. Le sue foto permettono di vedere lo stato dei campi e dei rilievi. Osserva le asperità della superficie della moneta nelle parti che ho evidenziato: i rilievi (ad esempio nel collo nel ritratto o della croce nello stemma) e i campi, denotano una "irregolarità superficiale" che altri non è che il risultato dello "stampo" lasciato dal conio. Tutte le monete in alta conservazione presentano questa caratteristica. Veniamo alla tua prima coppia di foto. I rilievi sembrano molto belli, ma vengono evidenziati molto bene anche degli hairlines (cioè rigature molto sottili come un capello, tipiche di una pulizia), che non vanno d'accordo con la qualità di FdC. L'ultima coppia di foto, nonostante sia peggiorativa dal punto di vista fotografico, mette in risalto molto bene quello che i campi hanno subito. Se per il FdC le "asperità" superficiali sono sinonimo di metallo vergine, la lucidatura di una moneta è sempre sinonimo di "appiattimento, lisciatura", che ben si evidenziano nell'ultima coppia di foto (cerchi blu). Inoltre, la lucidatura causa anche un cambiamento nella tonalità del metallo, che se per un profano rimane sempre brillante, per un occhio attento e navigato sarà una brillantezza innaturale, più spenta di quella tipica di zecca. Altro discorso è la patina. Nella foto viene catturato molto bene come questa costeggi in maniera molto regolare i rilievi. Anche questo va a discapito della conservazione, e quindi del valore della moneta: ne risente in maniera particolare l'appeal generale della moneta. Ti allego un esemplare della stessa tipologia che ho ancora in collezione. La foto è molto vecchia, scattata con una vecchia compatta digitale, ma si apprezza particolarmente la conformazione irregolare della patina e in generale la particolare tonalità della moneta che le dona un eye appeal decisamente inusuale nonostante la facile reperibilità di questo millesimo1 punto
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“A quelli che amo e che mi amano. Quando non sarò più qui, lasciatemi, lasciatemi partire. Ho talmente tante cose da fare e da vedere. Non piangete pensando a me. Siate riconoscenti per gli anni belli. Vi ho dato la mia amicizia, potete solo immaginare la felicità che mi avete dato. Vi ringrazio per l’amore che mi avete dimostrato. Adesso è tempo per me di viaggiare solo, per un piccolo istante potete stare nella pena. La fiducia vi porterà conforto e consolazione. Saremo separati per qualche tempo. Lasciate i vostri ricordi calmare il vostro dolore, non sono lontano, e la vita continua… Se avete bisogno, chiamatemi e verrò. Anche se non potrete vedermi e toccarmi, sarò lì. E se sentite il vostro cuore, proverete chiaramente la dolcezza dell’amore che porterò. E quando sarà venuto per voi il momento di partire, sarò lì per accogliervi. Assente dal mio cuore, presente con Dio. Non andate a piangere sulla mia tomba: non sono lì, non sto dormendo. Sono il vento che soffia, sono lo scintillio dei cristalli di neve, sono la luce che attraversa i campi, sono la dolce pioggia d’autunno, sono il risveglio degli uccelli nella tranquillità del mattino, sono la stella che brilla nella notte. Non andate a piangere sulla mia tomba: non sono lì, non sono morto.” (Preghiera Indiana)1 punto
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Mark (villa66) era un ciotolaro DOC, mi sembra giusto ricordarlo anche qui. Due settimane prima di andare a rovistare le ciotole in paradiso aveva trovato per pochi spiccioli due belle monete. After a month or so of being closed because of the COVID-19 pandemic, the area coin dealers have reopened. I was curious—I wondered if perhaps dealers would use any of the enforced down-time to clean out their cabinets. If yes—or so I reasoned—it would make junk-boxes mire interesting for a while…. Last week I found a junk-box into which a bunch of new stuff had been dumped. I guess the dealer was glad to see an old customer return, so his 5 for $1 junk-box became—for a while, anyway—a 10 for $1 junk-box. I picked 90 coins and had a terrific time. My two favorites were both small coins, this 1825 British farthing, And this 1893 1-double from Guernsey.1 punto
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Insomma, oggi piove Governo ladro... tutta la Magistratura è marcia... E chi più ne ha, più ne metta... Signori, queste sono chiacchiere da bar. Cerchiamo invece di fare discorsi seri e di stare sul pezzo.1 punto
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con i tappi di champagne rischi di passare per milionario e salti dalla padella alla brace!1 punto
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PORTATE RISPETTO PER I COLLEZIONISTI DI CAPSULE!!!!!! ? naturalmente scherzo; Io colleziono capsule di spumante da oltre 20 anni e vi assicuro che è appagante, la ricerca nei bar, tra gli amici, alle feste, non sapete quante figure da matto ho fatto nei bar, di solito mando mia moglie (con le donne sono sempre piu' gentili), ma tanto anche lei mi considera matto. Sappiamo che il collezionismo ha una componente ossessivo compulsiva. E' evidente che la componente storico culturale che puo' dare una moneta non è arrivabile da una capsula, pero' vi assicuro che anche queste ultime hanno il loro perche'. saluti maumo1 punto
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Buongiorno. Queste sono le cose che veramente fanno male alla numismatica: vanificano anni di collezionismo e di cultura, e scoraggiano i giovani, che, come me, si affacciano al collezionismo di monete antiche. Come hanno detto già altri, speriamo che la vicenda sia più complessa e articolata di quanto sia esposta, poiché se effettivamente così risulta essere preoccupante.1 punto
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Discussione che trovo molto interessante soprattutto per quanto riguarda la monetazione di VEII, dal momento che proprio in questo periodo stavo cercando di approfondire l'Unione Monetaria Latina in tutti i suoi vari aspetti, anche leggendo gli articoli veri e propri delle varie convenzioni (1865, 1874, 1875, 1878, 1885, ...). Questo in particolare è molto utile per capire l'evoluzione nel tempo delle varie correzioni prese in corso d'opera. In particolare si nota subito che il bimetallismo era immaginato come l'anticamera di un monometallismo aureo che però non poteva essere adottato da subito a causa della grande quantità di argento in circolazione in Francia. Provo a fare un paio di miei ragionamenti sulla questione delle 5 lire in oro piuttosto che in argento. Dagli articoli della convenzione si ha la percezione che gli scudi in argento non fossero immaginati per la circolazione su larga scala, perchè avevano valore intrinseco identico al valore nominale e quindi lo stato non guadagnava nulla di signoraggio, da una parte, e non non voleva, dall'altra parte, lasciare nel libero mercato oggetti così soggetti a fluttuazioni di mercato per quanto riguardava il loro valore intrinseco rispetto al nominale, che era fissato dalla convenzione (si vedano tutte le varie clausole di liquidazioni con cui a partire dal 1885 ogni stato, in particolare l'Italia, era tenuto a ricomprare in oro i propri scudi finiti negli altri paesi). Gli scudi erano pensati per rimanere bloccati a deposito nelle banche nazionali, della moneta circolante in oro oppure, come in Italia, durante il corso forzoso (gli ultimi scudi coniati su larga scala, ovvero i 4 milioni di Umberto nel 1879 vengono coniati con la promessa di rimanere bloccati in banca nazionale fino alla fine del corso forzoso). Quindi secondo me le 5 lire in oro erano originariamente pensate invece come l'equivalente circolante degli scudi. Si vede subito dagli articoli delle varie convenzioni che si rendono conto che la moneta era troppo piccola per poter circolare realmente e quindi viene sospesa quasi subito. Da un punto di vista più da ragioniere mi viene in mente anche il seguente "giro di conto", che poteva magari portare ad un piccolo guadagno dell'autorità emittente a compensazione del signoraggio nullo sugli scudi. La moneta da 5 lire in oro pesa 1.61g con un fino di 900/1000, ovvero 1.449 grammi d'oro. Il rapporto con l'argento era di 1 a 15.5g, quindi in 5 lire d'oro c'era l'equivalente di 1.449*15.5 = 22.4595g, rispetto ai 22.5g degli scudi (25g a 900/1000 Ag), ovvero con un piccolo guadagno per l'autorità emittente su ciascun 5 lire d'oro coniato. Saluti!1 punto
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Bertolami Fine Arts - ACR Auctions > Auction 87 Auction date: 14 December 2020 Lot number: 10 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: Lucania, Velia, Didrachm signed by Kleudoros, ca. 334-300 BC; AR (g 7,62; mm 20; h 6); Head of Athena facing three quarters l., with winged and crested Phrygian helmet, KΛEYΔΩΡOY clearly signed on front of bowl, Rv. Lion standing l., devouring prey; below, KΛE monogram; above, Λ; in ex. YEΛHTΩN. HN Italy 1295. Rare, some deposits and traces of cleaning, anyway good extremely fine / extremely fine. Starting Price: 1500 GBP1 punto
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Taglio: 2 euro cc Nazione: Lituania Anno: 2018B Tiratura: 488.000 Condizioni: SPL+ Città: Milano Note: NEWS!!!1 punto
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Colpaccio di oggi ? taglio 1 centesimo Nazione Vaticano anno 2004 tiratura 85000 condizione bb/spl città Genova note1 punto
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Secondo me l'articolo e'mal posto :accomuna due categorie psicologiche che nulla hanno da spartire,non approfondisce le vere cause ataviche sia dell'una che dell'altra pratica e non ultimo usa l'immagine di una wunderkammer sette-ottocentesca come manifesto di un ipotetico accumulatore,pratica,quella delle "camere delle meraviglie",che aveva un 'origine e uno scopo del tutto diversi da quello del mero accumulare. P.s. @roman de la rose fai bene ad essere perplesso .1 punto
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Grazie per il gentile servizio pubblico... Ma potremmo per favore vedere foto del dollaro 1880 (25.99 g)? :) v. ----------------------------------------------------- Thanks for the kind public service…. But could we please see photos of the 1880 (25.99g) dollar? :) v.1 punto
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