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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/03/20 in tutte le aree
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Ciao a tutti, questa sera vi presento questo testone della mia collezione: Innocenzo XII (1691-1700), Roma, Testone (Munt 49, CNI 70). D/: stemma trilobato in cornice a forma di vaso con piede, testina muliebre in cimasa, chiavi sciolte con impugnatura ad intagli. INNOCEN ._ XII . P . M . A . V R/: il papa con tiara e piviale seduto a destra tra due cardinali; davanti un prelato in pulpito che legge l'esortatoria per la pace, e due figure che suonano una lunga tromba. ROGATE QVAE AD PACEM SVNT. Es.: 16 - 95 ai lati dello stemma di Mons. Maffeo Farsetti, presidente di zecca. R/: liscio Peso 9.18 g. La legenda al R/ si traduce con "Chiedete ciò che porta alla pace" (Salmo CXXI, 6) e fa riferimento all'esortativa alla pace pubblicata dal papa nel 1695 per porre fine al conflitto che opponeva tra loro la Francia, la Spagna, l'Impero, l'Olanda e l'Inghilterra. La situazione europea dell'epoca era infatti molto intricata e lo sfondo era rappresentato da quella che passò alla storia come guerra della Grande Alleanza, detta anche guerra dei Nove Anni o guerra della Lega d'Augusta o guerra di successione del Palatinato, che fu un vasto conflitto svoltosi tra il 1688 e il 1697 prevalentemente nell'Europa continentale, ma che coinvolse anche come teatri secondari l'Irlanda ed il Nord America. Essa si colloca nel contesto della grande sfida fra la casata dei Borbone e quella degli Asburgo, nonché del lungo duello personale tra Guglielmo III e Luigi XIV. In breve (fonte Wikipedia), con la ratifica del Trattato di Nimega, che pose fine alla guerra franco-olandese (1672-1678), Luigi XIV minacciò di assicurarsi una stabile egemonia sull'Europa. Tuttavia, dal 1680 il Sacro Romano Impero, sotto la guida dell'imperatore Leopoldo I, aveva iniziato a riguadagnare prestigio ed autorità, in particolare grazie alla vittoriosa campagna militare condotta nei Balcani contro l'Impero ottomano. Questo successo spinse Leopoldo ed i suoi alleati - vari principati tedeschi, la Spagna e la Svezia - a formare il 9 giugno 1686 un'alleanza difensiva, detta Lega di Augusta, in opposizione alla Francia. Il 5 novembre del 1688, in risposta al pressante invito di sette uomini politici inglesi, l'olandese Guglielmo d'Orange attraversò la Manica con una potente flotta ed invase l'Inghilterra dando inizio alla Gloriosa rivoluzione e alla conseguente deposizione di Giacomo II. Divenuto ora re d'Inghilterra, oltre che Statolder (letteralmente "reggitore dello Stato") delle Province Unite, Guglielmo fu in grado così di formare quella coalizione anti-francese che da lungo tempo aveva ponderato. Il 12 maggio 1689 Guglielmo III e Leopoldo I inaugurarono la Grande Alleanza con l'intento di riportare la Francia ai precedenti confini designati dalla pace di Vestfalia. All'indomani dell'attacco francese al Palatinato, regione europea situata a cavallo tra Francia e Germania, anche il Ducato di Savoia (che sarà costretto a firmare un trattato separato con la Francia prima della fine della guerra) si unì alla Grande Alleanza. Le battaglie si protrassero per nove anni in diverse regioni europee, generalmente a favore degli eserciti francesi, per sfociare nel Trattato di Rijswijk del 1697. La pace fu siglata da Luigi XIV perché la Francia non riusciva più a sostenere le enormi spese belliche. Con la pace di Rijswijk il re perse tutte le terre conquistate, tranne l'Alsazia e Strasburgo e qualche città in Catalogna, ma recuperò Pondichéry in India dagli Olandesi. Da un punto di vista numismatico, il conio di questo testone è ad opera di Pietro Paolo Borner, svizzero, che con Chirografo del 15 novembre 1692, fu nominato incisore dei ferri e delle stampe della zecca di Roma (E. Martinori "Annali della zecca di Roma). Le figure tuttavia appaiono piuttosto goffe e caricaturali e nel complesso possiamo definirlo non una delle migliori realizzazioni del periodo. Questo testone si trova senza grandissima difficoltà in buona conservazione, mentre molto più difficile è reperirlo nella massima conservazione, come quello presentato. Si associa una gradevole e delicata patina e un bordo ancora "tagliente". Vostri commenti e integrazioni sono come sempre graditi. Michele7 punti
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Buonasera...posto questa: 8 tornesi 1817 SICILIARVM, anche se nel rovescio il rombo compare sia dopo TORNESI che dopo la data (come capita nella variante SICILIARUM) A voi le foto e buona serata.7 punti
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Buongiorno, mi sembrava giusto condividere anche qui, per chi di voi non guarda la mia vetrina facebook, posto unico nel quale ormai raramente posto le migliori monete che mi capitano per le mani, questo esemplare (SEMPRE NON IN VENDITA SE LO POSTO QUI) di 50 lire .6 punti
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...leggere attentamente il cartellino illustrativo, può avere effetti collezionabili anche venali. Ciao a tutti! Qualche giorno fa chiedevo delucidazioni su vistosi graffi su di un tallero (qui un saluto a @libeccio e @Monetaio) in quanto ho aggiunto alla mia collezione di quello che qualcuno può definire "il mio piccolo museo degli orrori" questa (ex) moneta che come potete notare è stata trasformata in spilla. Fino qui nulla di strano, questa è una cosa molto comune in alcuni paesi, la Germania in particolare (vedi anche: Un altro tallero di Maria teresa o I Siegestaler ). Quello che non riuscivo a capire erano questi segni: chiaramente avvenuti DOPO la coniatura e che escludevano alcune teorie come quelle su limature o salti di conio. Questi "graffi" li avevo già notati, ma non ci avevo fatto più di tanto caso, solo adesso mi sono reso conto di una certa continuità - click per ingrandire: guarda caso sempre sullo stesso lato e sempre "caotici" e mai uniformi. Una piccola ricerca mi ha portato alla soluzione: questo cosiddetto "Madonnentaler" era legato alla superstizione che un po' d'argento raschiato e dato ai malati mischiato in una bevanda potesse curare le malattie. Molti talleri venivano così raschiati (sempre e solo dal lato della Vergine!) per usare i trucioli per scopi "curativi" e venivano presi sovente all'epoca da malati o donne incinte. In altri casi veniva solamente appoggiata la moneta sulla parte dolente. In effetti, l'effetto antibatterico dell'argento era già conosciuto: qualcuno metteva pure una moneta nel latte per conservarlo più a lungo. Una buona salute a tutti! Servus, Njk PS: un PING a @Taller, visto che bazzichiamo nella stessa area... PPS per l'archivio: Karl Theodor , tallero di convenzione, terzo ritratto / 1778-1794 argento, 28.06 g / 42 mm CAR • TH • D • G • C • P • R • V • B • D • S • R • I • A • & EL • D • I • C • M • / I.SCH PATRONA BAVARIAE5 punti
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Buonasera a tutti. Nuovamente a chiedere il Vostro aiuto a classificare questo pezzo di Filippo II. Il primo dubbio è per la legenda al rovescio diversa dal solito : COMMODITATI . PVBLICAE e per quel punto a fine data 15 - 73. Grazie a chi vorrà aiutarmi. Un caro saluto, Rocco.4 punti
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Buonasera a tutti, è sempre un piacere rileggere i post di questa bellissima discussione e di cui ringrazio @giuseppe ballauri per averla creata. Ne approfitto per riportare il racconto di una mia monetina, moneta che è da tanti anni che accompagna il mio percorso Numismatico, con vera pazienza direi, perché la tengo sempre in movimento da una casella all'altra e da un vassoio all'altro, è quasi l'unica moneta estera che ho in vassoio tra le Napoletane, devo dire che si trova a suo agio, da gran signora con tutti i suoi 123 anni. ? Poco fa la guardavo, le parlavo addirittura, mi chiedevo e le ho chiesto, ma Lei Gentilissima Madam quale è la sua storia, cosa ha visto, cosa ricorda, cosa le piacerebbe raccontarmi? Mi ha fatto cenno di avvicinarla al mio orecchio, e quasi bisbigliando mi ha detto di chiamarsi Cerere e che al momento mi avrebbe raccontato un fatto di quando era bambina quasi in fasce. ? Ha aggiunto, è il racconto di un avvenimento triste ma che va ricordato. '' Il Bazar de la Charité'' Il Bazar de la Charité fu un evento di beneficenza, organizzato dall'aristocrazia cattolica francese a Parigi e creato da Harry Blount nel 1885. È conosciuto soprattutto per l'incendio del 1897, nel quale persero la vita 126 persone, di cui ben 118 donne; molte appartenevano all'aristocrazia e tra di esse la più famosa fu Sua Altezza Reale, la duchessa di Alençon, nata Sofia Carlotta di Baviera, sorella della celebre Sissi, imperatrice d'Austria e regina d'Ungheria. Il Bazar de la Charité si svolgeva ogni anno in luoghi diversi grazie a un consorzio di organizzazioni di beneficenza che condividevano l'affitto e le tasse, riducendo così i costi e favorendo l'afflusso di potenziali acquirenti. Nel 1897 il Bazar si tenne in un grande capannone di legno, di 80 metri per 13, a rue Jean-Goujon 17, nell'ottavo arrondissement di Parigi. All'interno di questo capannone fu costruita una strada in stile medievale con legno, cartone, stoffa e cartapesta. Le uscite non vennero adeguatamente contrassegnate. Questi fatti contribuirono notevolmente al disastro. Una delle attrazioni di questo Bazar era una stanza dove si potevano ammirare le immagini in movimento proiettate con la tecnologia messa a punto dai fratelli Lumière. Il pomeriggio del 4 maggio, il secondo dei previsti quattro giorni di bazar, le attrezzature del proiezionista (che utilizzava un sistema a base di etere e di ossigeno anziché di energia elettrica) presero fuoco. Il conseguente incendio e il panico della folla causarono la morte di 126 persone. Oltre 200 persone rimasero ferite. Il disastro ebbe risonanza a livello nazionale e internazionale. Alcuni dei visitatori, in fuga attraverso il cortile, furono salvati dalla cuoca e dalla direttrice dell'Hotel du Palais, M. Gauméry e Madame Roche-Sautier rispettivamente, che li aiutarono a sfuggire al fuoco attraverso le finestre della cucina del palazzo adiacente. L'identificazione dei resti carbonizzati mediante metodi dentali costituisce una pietra miliare nella storia dell'odontoiatria forense. Dopo la terribile catastrofe del Bazar de la Charitè furono tenute orazioni funebri e discorsi da parte di Frate Marie-Joseph Ollivier (1835-1910), domenicano, predicatore, storico e biografo. Dopo i suoi discorsi a Notre Dame del 1897, egli dovette dimettersi poiché i suoi discorsi furono interpretati come une attacco contro il governo di allora. Ollivier si ritirò in Belgio. Saluti e al prossimo racconto Alberto3 punti
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Buonasera a tutti, la mia Napoletana di oggi, un comunissimo 6 Tornesi 1801 Ferdinando IV Ha un piccolo particolare che ho notato anche su una foto di 10 Tornesi del 1796 di Ferdinando IV. ? Saluti Alberto3 punti
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Signori è dura. Ci sono passato esattamente 8 anni fa e sono stato molto fortunato visto che dopo due anni hanno archiviato l'inchiesta e restituito le monete. Come ho fatto? Ho speso 14000 euro di legali per procedimento penale e civile e ho lottato come un leone urlando le mie ragioni, ma meglio non passarci perché è stato un incubo e da quando ho ricevuto la perquisizione, in più momenti, durante le mie giornate, ricordo quanto di assurdo ho dovuto subire. Tuttora non ho smaltito la rabbia verso chi ha sbagliato nei miei confronti, perché è facile dire lo Stato ma dietro l'avvio di un procedimento c'e' una persona che può anche essere incompetente. Antonio3 punti
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Meravigliosa! Moneta di una bellezza (in origine) e conservazione (attuale) pazzesche. Con esemplari di questo tipo mi viene sempre la curiosità di sapere quale sia stata la storia della moneta dal giorno in cui è stata coniata in poi.. immagino che di una moneta del genere (e solo con monete del genere) sia possibile praticamente ricostruire tutti i suoi possessori dal giorno in cui è stata coniata in poi Saluti!3 punti
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@talpa @demonetis I volumi sono stampati su carta patinata da 120 gr., e contano in tutto più di 1200 pagine cucite a filo, 300 delle quali a colori. Come si evince dalle foto, la legatura in carta telata è accompagnata da sovraccoperte a colori. I volumi, insomma, hanno un costo di produzione tutt'altro che irrilevante. La collezione ha un senso tutta insieme: è certamente un'ingente documentazione della circolazione di valuta nel Mezzogiorno medievale e dell'età moderna, ma è anche una delle ultime testimonianze del collezionismo tra Otto e Novecento. Contrariamente a quanto riportato dai motori di ricerca della grande distribuzione, quindi, i volumi saranno venduti esclusivamente in trittici in cofanetto: chi ha esperienza di pubblicazioni sa che la messa in vendita su Amazon e affini è praticamente automatica con la registrazione dei codici isbn, indipendentemente dalla disponibilità materiale dei libri nei magazzini dei rivenditori.2 punti
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Vorrei condividere con voi quello che Mark mi scrisse privatamente anni fa riguardo al Forum LaMoneta. Anche per ricordare a noi stessi quanto questo "spazio" sia speciale per la qualità dei suoi frequentatori e per l'incessante lavoro (volontario) di controllo e moderazione. "But then Lamoneta really is an easier place to inhabit than most of the other forums I've joined or read, and the best combination of friendliness and competence of any of them. The funny thing is, I've learned an incredible amount about American coins on the Italian Forum. Some of the cross-cultural connections have been especially worthwhile, too, given the nature of my collecting. "2 punti
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Prima di tutto complimenti per la moneta Roberto, questo Giulio è decisamente tra i più rari di S.V. del tuo intervallo collezionistico visto che ti sei dato come arco temporale dal 1655 al 1870. Ricordo ancora quando mi introdussi per la prima volta nella tua discussione aperta credo nel lontano 2008.....alla quale mi auguro di aver apportato tanti piccoli contributi in questi anni.. Come già detto dall amico Michele questo Giulio ha pochissime apparizioni, difficilmente in alta conservazione, direi che il tuo esemplare (ex Heritage se non sbaglio...) è nella conservazione "tipica" A mio avviso R3, rarissimo come tutta la serie della SV 1655 (per non parlare del Testone...) dove probabilmente la Piastra è il nominale "meno raro".... Ancora complimenti Daniele2 punti
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1864 Per il neonato Regno d'Italia un anno decisamente scarso come tipologia e numero di pezzi coniati, forse la Zecca di Torino stava già per essere smantellata, oppure il circolante era sufficiente per quell'anno. E' un anno da ricordare per due delle monete più rare e ricercate del Regno: innanzitutto il 50 Lire, forse la moneta più rara in assoluto e poi il 100 Lire anch'essa di notevole rarità. 100 LIRE: coniate n. 579 in totale (474 nel 1865 – 105 nel 1867 e pochissimi nel 1864 ) ( fonte: Gigante 2020 ). A questo proposito il Montenegro scrive “ ...vi è da supporre che la tiratura sia superiore ai 579 pezzi” ( Montenegro Manuale 2008 ). In effetti i passaggi in asta dal 2009 sono ben 42, piuttosto alti per una moneta con una tiratura esigua. Posto una moneta venduta all'Asta Varesi: 50 LIRE: Montenegro Manuale 2008: “Questa tipo di moneta che è una delle più rare della monetazione del Regno d'Italia, fu coniata dalla Zecca di Torino nell'anno 1867 con data 1864”. Il Gigante 2020 aggiunge: “...coniate in 103 pezzi nel 1867 con la data 1864 e solo in pochi esemplarì nello stesso 1864. Questa moneta è oggi conosciuta in circa una dozzina di esemplari”. I passaggi censiti in Asta dal 2009 sono in effetti 12. Si può quindi presumere che pur essendo le monete in questione, di esimia rarità, la tiratura delle stesse sia stata sempre approssimata in difetto come si può comprendere dai passaggi in asta. Diversa la situazione del “Marengo” o 20 LIRE, Zecca di Torino, che fu coniata in quantità notevole: 608.630 pezzi ( comunque al di sotto del millesimo 1862: 1.954.878 e del 1863: 2.980.700 ). Posto il mio Marengo: Buona Serata a Tutti, Beppe2 punti
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Buonasera a tutti, grazie alle gallerie di immagini presenti su Internet è possibile fare facilmente comparazioni e accorgersi, talvolta, di pezzi che risultano dubbi perchè molto simili tra loro. E' il caso di questa Emilitra in bronzo di ADRANON che riporta al dritto la testa laureata di Apollo rivolta a sinistra con i capelli che ricadono sul collo e bordo di puntini, mentre al rovescio una cetra a sette corde con intorno l'etnico ΑΔΡΑΝΙΤΑΝ in senso orario (Campana 6; rif. Castrizio Series II, 1 (D1/R1); CNS III, 1-3). 1) CBG, Asta n.28 del 25/01/2007 Lotto 14 (21,72g) 2) CNG, Mail Bid Sale n. 78 del 14/05/2008 Lotto n.18, 15,76g 3) CNG, eAuction n. 431 del 24/10/2018 Lotto n.13, 18,60g 4) Asta Katz Coins Notes, eAuction 31 del 28/04/2020 La prima è la più credibile, le altre sono bruttine, in particolare l'ultima è inguardabile. Ho anche individuato altri esemplari che non sono perfettamente identici ai precedenti, ma li ricordano non poco, che preferisco non postare per evitare di condannare monete che potrebbero essere buone e avere solo la sfortuna di somigliare a quelle non buone. La presenza di tutti questi cloni è davvero preoccupante. Un saluto a tutti Sebastiano1 punto
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"legale GG era" dirà ME LEGA LEGGERA DI RAME Buona serata da Stilicho1 punto
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Se hai catalogato tutte le tue monete con cotanta dotta e affascinante descrizione storico-numismatica devi avere più carta che Testoni....? Caro Michele, l'unica cosa che ti posso dire ma che hai praticamente già detto tu è che una moneta classificata R in "tipica conservazione" diventa almeno RRR in questa strepitosa Qualità. Complimenti Daniele1 punto
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Ciao Matteo, Il lotto 18 venne aggiudicato a 4800 contro una base d’asta di 2500 € (il sito di Artemide segnala che vi furono 15 rilanci). Notavo inoltre che ci furono non pochi invenduti tra gli esemplari della collezione del “British Connoisseur”, anche alcuni pezzi piuttosto rari.1 punto
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secondo me è abbastanza rara sia in Celsi che in Cornaro. Di Cornaro in aste ufficiali ne ricordo una sola di Varesi del 2011, e quella di ranieri di quest'anno: (nulla su ebay almeno negli ultimi 3 anni). Di Celsi io ho registrato solo un paio di passaggi: uno nel 2011 e Nac 108 oltre la mia. Ovviamente per quanto possa essere completo questo censimento.....Al Bottacin hanno solo quella di Celsi. Aggiungi la botta di c..o di avere lo stesso conio di rovescio su due nominativi....è un bel indizio anche questo1 punto
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Al Barrilete Cosmico All’Aquilone Cosmico Diego Maradona tutti dobbiamo qualche cosa il pueblo del sud per il riscatto di cui ha gioito il popolo del nord per la lezione d’umiltà subita. Troppi si sono erti a giudicare il genio del verdadero argentino cresciuto all’ombra di mani mozzate Io che non so di calcio ma di poesia Elevo un inno al Barrilete che ha dato voce al sangue popolare alla madre terra e alla lotta contro l’arroganza del capitale Utopia Poesia e Arte in lui ho visto soave tenerezza e durezza vita e morte sotto l’egida dionisiaca. Non giudicate colui che si è fatto aria e vento della natura in campo.1 punto
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Ci sono rimasto malissimo, mi ricordo tantissimi suoi interventi, ho sempre pensato che fosse una persona splendida. Condoglianze alla famiglia1 punto
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2012 BOLZANO 85a ADUNATA NAZIONALE ALPINI D/: Alpino col suo mulo, sullo sfondo le torri del Vajoler tricolori, e il gruppo del Catinaccio. R/: Duomo e il campanile gotico di Bolzano1 punto
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Buongiorno, è una moneta interessante poiché è leggibile l a data 1612. Data inedita, puoi consultare il catalogo del sito https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FLC/2 Quindi moneta da 3 piccioli Filippo III 1612 Purtroppo dalla foto non si riesce a distinguere le iniziali dello zecchiere poste sotto le ali dell'aquila, magari con una foto migliore ci si può provare. Antonio1 punto
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Molti fattori condizionano il costo dei libri: la veste editoriale, la qualità di stampa... Non ultimo, il numero delle copie, che per questi volumi sarà molto contenuto. La distribuzione sarà gestita dall'Ente e dall'Editore.1 punto
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Beh la bellezza puo’ essere apprezzata gia’ oggi. Se dovessimo aspettare - per apprezzarla - che qualcuno ne decreti l’autenticità incontrovertibile ( ammesso che si possa) saremmo messi un po’ male.. L’apprezzamento estetico e’ soggettivo oppure oggettivo ? e cosa dovrebbe cambiare scoprire che una certa opera d’arte e’ una copia ? Caravaggio realizzava a volte due copie identico dello stesso quadro. A volte poi una sua opera veniva immediatamente fatta copiare dal committente stesso ( non esistevano foto all’epoca o altri mezzi di riproduzione) che la inviava ad amici o colleghi per testimoniare cosa aveva fatto realizzare dal famoso pityore per lui .. tali copie sono a volte splendide anche se manca per esse l’elemento di ‘invenzione’ dell’originale.. e - giusto per complicare ancora oltre il ragionamento - Se ad esempio si scoprisse che la Gioconda o un famoso Caravaggio sono copie - faremmo la figura dei somari perche’ siamo andati avanti ad ammirarli per secoli ? oppure ne verrebbe enficiato il loro valore estetico che verrebbe ad essere regolato non piu’ su canoni di sensibilità artistica bensi sul fatto se siano o meno originali ? La tua riflessione, apparentemente banale, getta lo sguardo su una questione di assoluto rilievo. Possiamo apprezzare quello che riteniamo sia arte a prescindere e senza mediazioni ? oppure siamo condizionati da convenzioni e regole per cui siamo in grado di apprezzare un’opera solo se si ha la certezza che un esperto la certifichi autentica? ??? Vero comunque e’ che un’opera orginale ha una forza e freschezza espressive che una copia - proprio perche’ copia e non frutto di un’idea originale - non potranno mai avere anche se le produzioni di certi epigoni possono, se ben realizzate, mantenere un discreto fascino ...?1 punto
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Ciao! 90 euro col buco .... senza, in condizioni almeno MB/BB, devi entrare nell'ottica di spenderne almeno 150. saluti luciano1 punto
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Di nulla! Allora direi che ci siamo, dovrebbe essere un H49a.1 punto
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Ringrazio caravelle82 e Meleto, per la coda io direi 1-3-1 confermando la debolezza di conio.1 punto
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Salve Ci provo ad azzardare una risposta ma attenda anche altri pareri Per la zecca visti i punti nello stemma direi Vienna; per la datazione vista la doppia piuma e le unghie della zampa sx io direi 1860-1890/1900 http://www.theresia.name/cgi-bin/Token.cgi?Item=H49a http://www.numismatik-cafe.at/gallery/image_page.php?album_id=1198&image_id=4471 http://www.numismatik-cafe.at/gallery/image_page.php?album_id=1198&image_id=4464 Ma direi che è il caso di sentire altri pareri in merito, per esempio la coda non capisco se è un 1-3-1 con debolezza di conio o un 1-2-1 (in tal caso staremmo parlando di Londra anche se non mi torneerebbero a questo punto i due punti nello stemma)1 punto
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"Anche quando il cielo è coperto, il sole non è scomparso. E' ancora dall'altra parte delle nuvole." (Eckhart Tolle)1 punto
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Peso 3,56. Diametro 28mm, con foro. Ci sto facendo un pensierino e ho anche contattato il proprietario. Non è sicuramente una bellezza e vedo che ogni tanto ne salta fuori qualcuno. Poi 90 eurozzi di questi tempi....... Non so se questo è già presente nel database, comunque questo è. Un saluto. Luigi.1 punto
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Il naso di Atena su questo disegno assomiglia a quello del nostro Presidente del Consiglio apollonia1 punto
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Si certo ma è sempre un'antoniniano di Claudio il gotico del tipo CONSECRATIO, poi è ovvio che ci sono tante varianti..1 punto
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Salve a tutti, colgo l'occasione per ricordare che oggi 1° Dicembre si ricorda e festeggia Sant'Eligio di Noyon, protettore, tra l'altro, dei collezionisti di monete! Ecco una breve biografia tratta da Wiki: https://it.wikipedia.org/wiki/Eligio_di_Noyon ...e che dire, che ci protegga tutti!!1 punto
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posto ancora due rovesci per un riscontro: il primo e Lorenzo Celsi, il secondo è di Marco Corner. a me sembra lo stesso conio di rovescio. Che ne pensate? e cornaro1 punto
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O Critone, noi siamo debitori di un gallo ad Asclèpio: dateglielo e non ve ne dimenticate.' Sono le ultime parole di Socrate prima di bere la cicuta. Perché dunque il filosofo e i suoi amici debbono un gallo ad Asclepio? Secondo Dumézil, perché Asclepio ha mandato un sogno a Socrate, un sogno che gli ha impedito di seguire il consiglio sbagliato dei suoi discepoli, che lo invitavano a fuggire per sottrarsi alla morte. Ma perché Asclepio gli ha mandato quel sogno? Non dimentichiamo che chi era oppresso da qualche malattia o da qualche angoscia si recava al tempio del dio. Giunto là doveva addormentarsi fuori e Asclepio gli avrebbe mandato un sogno che lo avrebbe guarito. Socrate non può andare al tempio perché chiuso in carcere e il dio gli manda il sogno in cella. Socrate e i suoi adesso sono convinti della giustezza di obbedire alla legge, anche se essa appare ingiusta. E quel sogno ha superato le obiezioni di Critone e degli altri più delle parole che Socrate aveva pronunciato prima: Se, mentre noi siamo sul punto... sì, di svignarcela di qui, o come altrimenti tu voglia dire, ci venissero incontro le Leggi e la città tutta quanta, e ci si fermassero innanzi e ci domandassero: "Dimmi, Socrate, che cosa hai in mente di fare? Non mediti forse, con codesta azione cui ti accingi, di distruggere noi, cioè le leggi, e con noi tutta insieme la città, per quanto sta in te? O credi possa tuttavia vivere e non essere sovvertita da cima a fondo quella città in cui le sentenze pronunciate non hanno valore e anzi, da privati cittadini, sono fatte vane e distrutte?1 punto
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A proposito, la celebre frase: "Dio me l'ha data, guai a chi la tocca", spesso associata a questo importante momento storico, in realtà non la disse in questa occasione ma al Duomo di Milano, durante l'incoronazione come sovrano del Regno d'Italia. Altro piccolo aneddoto: la madre di Napoleone, per aperta antipatia nei confronti della nuora Giuseppina, in verità non partecipò alla celebrazione a Notre-Dame ma, sotto espressa richiesta dell'Imperatore, fu comunque dipinta da Jacques-Louis David (tra l'altro in una posizione centrale del quadro).1 punto
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1964 Il nomignolo di "felice giochi" è particolarmente piacevole dato il tortuoso sentiero per le Olimpiadi estive del ‘64. Tokyo era stato assegnato le Olimpiadi di estate 1940 ma ha dovuto rinunciare l'opportunità di ospitare i giochi a causa dell'invasione giapponese della Cina. Il 1940 Olimpiadi estive sono stati quindi assegnate a Finlandia, ma poi sono state annullate del tutto a causa di un'altra invasione. Il mondo va avanti, tuttavia, a volte in una direzione felice—e nel 1964 il Giappone era un posto diverso quello che era stato nel 1930s. Così qui con questo pezzo di 1000-yen abbiamo quasi perfetto Mt. Fuji e suoi supervisore fiori di ciliegio in argento sterling, gli anelli olimpici, e il ricordo di Tokyo e dei suoi 1964 Giochi Felice. v. ----------------------------------------------------- Japan’s 1964 1000-yen struck in .925 silver, 35mm in diameter and weighing 20g. A commemorative coin issued to celebrate the “happy games,” as the 1964 Tokyo Summer Olympics were sometimes called. The sobriquet “happy games” is an especially pleasing one given the tortuous path leading to the ’64 Summer Olympics. Tokyo had been awarded the 1940 Summer Olympics but had to forfeit the opportunity to host the games because of the Japanese invasion of China. The 1940 Summer Olympics were then awarded to Finland, but then were cancelled altogether because of another invasion. The world moves on, however—sometimes in a happy direction—and by 1964 Japan was a different place than it had been in the 1930s. So here with this 1000-yen piece we have the near-perfect Mt. Fuji and its attendant cherry blossoms in sterling silver, the Olympic rings, and the remembrance of Tokyo and its 1964 Happy Games.1 punto
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Sirolo: scoperta tomba gentilizia di età picena Il ritrovamento è avvenuto durante recenti indagini di archeologia preventiva eseguite dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, in accordo con l'Amministrazione comunale Importante scoperta archeologica a Sirolo dove è stata rinvenuta una nuova tomba gentilizia di età picena, risalente al VI sec. A.C. Il ritrovamento è avvenuto durante recenti indagini di archeologia preventiva eseguite dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, in accordo con il Comune di Sirolo. Dirette dall’archeologo dott. Stefano Finocchi e condotte dalla cooperativa ArcheoLAB, sono state effettuate in un terreno di proprietà comunale, non distante dalla necropoli “dei Pini” e dalla Tomba della Regina, per verificare eventuali interferenze di natura archeologica, in vista di un cambiamento di destinazione d’uso del terreno. Gli scavi hanno portato alla luce una sepoltura a inumazione della seconda metà del VI sec. a.C. circa che ospita un guerriero armato di elmo, lancia, spada lunga, pugnale con fodero e ascia, sepolto assieme a un ricco corredo ceramico e bronzeo, oltre alle caratteristiche fibule (in bronzo, ambra e osso) collocate sul petto. La presenza di almeno due spiedi e di alcuni altri strumenti in ferro (creagra ed alari) per la cottura delle carni, sono importanti riferimenti per la pratica del banchetto. «La tomba è a inumazione in fossa rettangolare, il defunto è deposto in posizione rannicchiata sul fianco destro e l’ampio corredo di accompagnamento è disposto oltre i piedi, dove è raccolta la maggior parte dei reperti ceramici – spiega la Soprintendenza -. Dalla disposizione delle fibule possiamo ipotizzare che il defunto fosse avvolto da una veste e poi deposto all’interno della cassa al di sopra di uno strato di ghiaia, probabilmente marina: rituale questo non esclusivo dell’area del Conero e che caratterizza l’età picena fin dai momenti iniziali». A testimoniare lo stato di prestigio del defunto sono alcuni particolari oggetti bronzei quali ad esempio una brocca del tipo rodio, con orlo trilobato (forse a produzione etrusca) e connessa al consumo del vino, o la cista a cordoni perfettamente conservata. Il reperto più affascinante e che più degli altri rappresenta lo status e la magnificenza del personaggio è uno sgabello pieghevole portatile realizzato con elementi e sottili aste di ferro con terminazione a borchie di bronzo inserite entro un disco d’avorio, che reggevano il piano di seduta originariamente in stoffa o cuoio. «Nel mondo etrusco (e poi anche romano) lo sgabello è simbolo di alte cariche pubbliche nella vita politica della città: la presenza di questo oggetto in questa ricca deposizione potrebbe far ipotizzare che il defunto possa aver ricoperto una carica pubblica/politica nell’ambito della comunità picena di età arcaica di Sirolo/Numana- riferisce ancor la Soprintendenza-. Questa nuova e importante scoperta è frutto della proficua collaborazione tra la Soprintendenza e l’Amministrazione comunale, che già nei mesi scorsi si era concretizzata nel sostegno logistico ed economico alle nuove ricerche avviate nella necropoli “dei Pini” dalla Soprintendenza delle Marche, assieme all’Università di Bologna». https://www.centropagina.it/attualita/sirolo-scoperta-tomba-gentilizia-di-eta-picena/1 punto
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Altro sacchetto di plastica pieno di monete antiche che finisce in una cesta in cantina dove già ne hanno accumulati centinaia. Poi qualcuno se le porta a casa, le manda in D o in GB o chissà dove. Vendute all'asta anche solo a 10 € cad. fanno una bella sommetta. Cari Amici, stiamo vivendo in una dittatura. Per me è un "di nuovo" avendo da ragazzino vissuto la precedente e vedo molte analogie.1 punto
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@Poemenius grazie, già questa è la conferma che mi aspettavo da te. Quindi sarebbe Roma Prima officina. Ma pensi che anche questo sia un imitativo? E' la R che mi ha lasciato molto dubbioso anche perché in tutta franchezza non so se fosse uno stile proprio della zecca di Roma1 punto
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Dalla spiccia saggezza popolare: Questa è la storia... della vacca Vittoria... morta la vacca... finita la storia.1 punto
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_________________________________________________________________________________________________ Volevo chiedere un consiglio su una moneta appena ricevuta _________________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________________ Serve la foto, il peso, il diametro, il saluto e... LA MASCHERINA! _________________________________________________________________________________________________ Si certo… scusate _________________________________________________________________________________________________ Così va meglio, parlaci di questa moneta _________________________________________________________________________________________________ Volevo partecipare in questa discussione arrivata al 1961 con questa moneta, che ne dite? _________________________________________________________________________________________________ ma ma… _________________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________________1 punto
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Premesso che maneggiando la moneta renda molto più l'idea che non con una foto, a mio parere credo che sia stata una delle ultime monete coniata da un conio stanco. Per quanto riguarda un eventuale surriscaldamento parziale/fusione, lo escluderei, in quanto se fosse accaduto si sarebbero evidenziati dua aspetti fondamentali: cambiamento radicale del colore del metallo e una deformazione parziale o totale delle immagini/lettere. Il metallo apparentemente mancante sulla testa del leone potrebbe essere dovuto ad un accumulo di particelle sul conio. A sinistra della testa del leone si intravede una rottura/frattura del conio. Questo è il mio pensiero valutando l'immagine.1 punto
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