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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/28/20 in tutte le aree
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A mio parere bisogna essere abbastanza (o meglio tanto) fessi, per pensare di acquistare monete di interesse numismatico, con tutte le variabili che questo comporta, con il solo scopo di cercare di fare un "buon investimento"..., mentre capisco il collezionista che acquista monete di interesse numismatico (per passione) e cerca di fare acquisti, in modo (un domani) di perderci il meno possibile quando e se vorrà rivenderle, ma questo è un po' diverso dal concetto di fare un "buon investimento", in questo caso si tratta, infatti, di limare le perdite... D'altronde tutte le passioni hanno un costo e, a mio modesto avviso, bisogna cercare di non fare il passo più lungo della gamba, questo sì che è fondamentale.6 punti
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Buonasera a tutti, La Napoletana che condivido oggi è un piccolo nominale in argento per Francesco I : Carlino 1826 "modello base" come direbbe il mio Amico @motoreavapore. Conoscete le rare varianti di questo Carlino?6 punti
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Facciamo un salto indietro nel tempo di 10 anni per vedere il più bello spicciolo d'argento mai coniato da Ferdinando IV, il Carlino. Non è il raro 1815, ma il 1816 .4 punti
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Vi segnalo a partire da venerdì prossimo l'uscita del settimo volume della serie, il Terzo e ultimo per le zecche orientali dal prossimo anno gli ultimi volumi per Costantinopoli completeranno l'opera di 12 volumi anche in questo numero ho dato un mio piccolo contributo saluti Alain3 punti
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Ti do perfettamente ragione, è studio, passione, storia e divertimento. So bene che ci rimetterò quando alienerò la collezione o lo faranno gli eredi, ma non ci sarà cifra che mai potrà ripagare un interesse che mi ha coinvolto per tanti decenni. E' come fare un viaggio, si dice che i soldi spesi per viaggiare sono ben spesi perchè arricchiscono l'animo, ecco, ritengo che questo potrebbe essere un paragone che calza abbastanza, anche se con la numismatica perlomeno le monete ti rimangono.3 punti
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Sì. E' sia una questione relativa all'usura del conio, ma anche quante volte viene battuto come dici tu. Concordo in pieno sulla questione dei tempi più rapidi utilizzati per produrla, coniando la moneta delle Regioni come FDC nonostante il tondello pronto per una Proof. Riguardo le differenze tra FDC e Proof, ho trovato e tradotto qualche informazione a proposito sul sito della Zecca Reale inglese: Proof: "I conii utilizzati per battere le monete Proof sono rifiniti a mano per garantire che tutte le imperfezioni vengano rimosse. I tondelli vengono inseriti manualmente nella pressa per monete prima di essere colpiti fino a sei volte, a una velocità inferiore e con una pressione inferiore rispetto ad altre finiture, per preservare i dettagli più fini del design. Dopo aver colpito, ogni moneta viene ispezionata per eventuali imperfezioni. I conii vengono puliti con aria tra ogni moneta per garantire che non vengano causati segni o imperfezioni durante il colpo. [...] Non è possibile coniare più di 50 monete Proof in un'ora. Anche gli stampi di prova vengono regolarmente rielaborati per mantenere la qualità della finitura. Ogni conio Proof può colpire solo poche centinaia di monete prima di dover essere rilucidato." FDC: "I tondelli di fior di conio sono alimentati a macchina e colpiti due volte. Di conseguenza, vengono prodotte a una velocità molto più rapida rispetto alle monete Proof: circa 100 all'ora."3 punti
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Per le vecchie sabaude hai perfettamente ragione, vanno via come il pane! Anche se pure in quell'ambito le alte conservazioni la fanno da padrone. Ammettiamo che il mercato può essere cambiato perché è cambiata la situazione economica, le altissime conservazioni sono numericamente poche e collezionisti che non hanno grossi problemi economici sono più delle monete che vengono offerte, mentre sono diminuiti i collezionisti con minor potere economico e le monete di minor bellezza sono più di loro... Si è già discusso parecchio di questo, ma non è questo il discorso mio, "La tendenza è quella di cercare di fare un buon investimento" Questo a volte non comprendo, una collezione è certo un passatempo, un costo, un sacrificio, e un'infinità di altre cose, ma un buon investimento è una delle ultime, almeno per come la vedo io, certo, un domani lascerò qualcosa ai miei figli, magari non un capitale, magari meno di quello che ho speso, ma quelle spese sono state per me, per il piacere di toccare o vedere una certa moneta, il chiudere un buco, poter osservare e studiare da vicino un pezzo di storia, avere un qualcosa che mi lega al mio passato o a chi è passato prima di me... avere in mano un tassello di vite e momenti passati, non un mero oggetto da investimento come fosse una quota di un fondo azionario... Ovvio che chi ha comprato in momenti diversi ora non riesce più a recuperare i soldi spesi, avesse fatto un mutuo e avesse una casa invece di monete sarebbe uguale... Ma la numismatica, per me, va ragionata in maniera diversa...3 punti
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Per me una moneta sospetta... il rif. è jenkins 188 e non jenkins 187 NAC Luynes 949 Paris FG 457 Confronta la con una dracma offerta da NY Sale e rimasta invenduta... NY Sale Palombo2 punti
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10 yen 1963 = 38° anno dell'era Showa imperatore Akihito2 punti
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Ecco, per questo la tua moneta mi piace, e mi piace tanto! A chi non piace la meravigliosa moneta di @Scudo1901, chi ha la nostra passione apprezza senza ombra di dubbio la bellezza di un simile pezzo, la tua è comunque un gran bel pezzo che fa piacere mettere in collezione e che ha dato la possibilità di fare questa discussione, cosa non da poco visto che le discussioni serie sono parecchio assenti ultimamente. Mi piace vedere che, per fortuna, siamo ancora in molti che non pensano solo agli "investimenti"...2 punti
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Trovo giustissimo il parere espresso da Sirlad : questo è un sito che tratta di Monete, non è un manuale professionale di restauro metalli, tecnica importantissima rintracciabile sicuramente in Siti specializzati.2 punti
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Colpaccio al supermarket TAGLIO: 1 euro NAZIONE: Austria ANNO: 2003 TIRATURA: 155.100 (SOLO DIVISIONALI) CONSERVAZIONE: qBB LOCALITÀ: Muggiò2 punti
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Ps sulla perizia c’è scritto 100 lire ma poi me lo feci modificare ovviamente2 punti
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Ciao a tutti, ciao @Taller e @bavastro Naam: Bake, Herman Adriaan van den Wall Zutphen 1809-09-01 - Utrecht 1874-06-29 Functie: Muntmeester te Utrecht. (Funzione: "mintmaster" / mastro di zecca) adesso arriva il bello...ZWAARD! https://markyourcoin.weebly.com/netherlands-the-nederland.html Servus, Njk2 punti
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Un paio di monete sudamericane circolate dell'epoca2 punti
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DE GREGE EPICURI Io trovo che il tema è molto interessante, e alcuni elementi della tua ipotesi non sembrano infondati. Solo che l'astronomia non è proprio una sciocchezzuola! Per di più, qui si tratta di astronomia pre-tolemaica. Se Tolomeo è vissuto (circa) fra il 100 e il 175 d.C., probabilmente a Roma nel 220-215 a.C. i punti di vista erano un po' diversi. Bisognerebbe cominciare da Talete, ma ricordarsi anche dei babilonesi, ecc. Insomma, occorre dedicarcisi! E a Roma in epoca repubblicana quali erano esattamente le concezioni astronomiche? Chi ne parla fra gli autori latini (comunque più tardi): forse Varrone, o Plinio il Vecchio? Io proprio non lo so. Scopro ora,da Wikipedia, che Tolomeo ha descritto 48 costellazioni. In effetti, compaiono un po' delle figure che abbiamo trovato sui nostri bronzi: Centauro, Aquila, Gemelli, Toro, Serpente. Altre figure però sono del tutto ipotetiche: Cassiopea? Cibele? Andromeda? Insomma, c'è molto da fare...2 punti
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Buon pomeriggio a tutti, volevo condividere con voi alcuni dei miei ultimi acquisti e approfittarne per conoscere il vostro parere sulla conservazione di queste tre monete, tutte della zecca di Ferrara (che ho cominciato a collezionare all'inizio di quest'anno): - marchesano grosso di Nicolò III d'Este, variante con la A stretta -quattrino di Leonello d'Este con stemma della città e san Maurelio in piedi -quattrino di Leonello d'Este con stemma della città e busto di san Maurelio, variante con giglio nella legenda del dritto e aquila nella legenda del rovescio. Grazie mille.1 punto
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Sebbene mi fossi imposto di non acquistare più monete, non ho resistito alla tentazione di sostituire lo stesso vecchio millesimo con uno nuovo ed in condizioni decisamente superiori. L'ho potuto fare in quanto moneta piuttosto comune ed ancora "abbordabile" come prezzo. La soddisfazione di un nuovo acquisto toglie anni dal groppone, si ritorna bambini col nuovo giochino. Capita a volte, nei momenti di stanca e quando le collezioni giungono ad un punto morto con qualche buco incolmabile, che i pezzi meno pregiati vengano dismessi e sostituiti con altri migliori. O si cambia tipologia monetale o si ricorre a simili artifizi. Tutte le monete, anche nelle condizioni di conservazione bassa, hanno la loro dignità, ma spesso anche l'occhio vuole la sua parte. La foto non è certo delle migliori.1 punto
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Di grande conservazione e grandissima rarità, un ottodrammo attribuito ai Tyntenoi di Macedonia, passerà a giorni in asta Rauch 111 al lotto 4561 punto
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Buonasera, Grazie @VALTERI ed @Brennos2 per avere posto l’attenzione su di un esemplare che in passato mi aveva posto davanti ad un quesito circa quella che potrebbe essere una frattura del conio di incudine che attraversa gli zoccoli posteriori del cavallo, condivido qui la mia perplessità. Intanto ecco la foto della vendita del 2012 dell'esemplare prossimamente in vendita da Palombo, dall’asta Lanz 155, lotto 33 che dá una sfumatura diversa cromaticamente. Poi in quattro particolari la frattura: 1) La frattura si allunga fino a raggiungere la doppia linea di esergo all’altezza del terzo globetto da sinistra partendo dal cerchio perlinato esterno: NAC De Luynes Qualcosa di simile, ma qui la traiettoria della frattura sembrerebbe mutare, come se si distanziasse un po’ verso l’alto, allungandosi di conseguenza fino al quarto globetto da sinistra. Facendosi, stando a ciò che mi pare di vedere dalle foto, anche più sottile. E mi chiedo: è solo una mia impressione? È naturale? New York Sale Lanz/Palombo: Inoltre aggiungo che sia gli esemplari NAC che de Luynes sembrerebbero presentare un’altra frattura di conio (?): sopra il braccio sinistro e tra il braccio sinistro e la criniera del cavallo. Questa frattura tuttavia, curiosamente, non è presente nei pezzi New York Sale e Lanz/Palombo, che invece presentano un comune gomito sinistro rigonfio: Concludo il mio post notando che l’esemplare Paris FG 457 non presenterebbe nessuna di queste caratteristiche.1 punto
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Se è lo stesso bisognerebbe vedere il contorno.Comunque anche a me sembra un difetto di conio,l'usura non mi sembra quella di una appiccagnolata.1 punto
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Il mio pensiero. Sul dritto si legge IMP AVRELIANVS AVG che mi pare solo radiato e drappeggiato. Sul rovescio leggo a ore 7. 8 e 10 le lettere CO....R che, dalle effigi che intravvedo, mi fa pensare ad una CONCORDIA MILITVM con Aureliano (che dovrebbe essere stante a destra) che stringe le mani alla Concordia (stante a sinistra) In esergo, forse star T Potrebbe essere tipo la RIC V 216 Online Coins of the Roman Empire: RIC V Aurelian 216 (numismatics.org) Non ho però trovato immagini con il busto solo drappeggiato. Ciao da Stilicho1 punto
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Concordo, un parte di un tesoretto di Ae4 di origine orientale come conclude l'autore , molto interessante è anche l'articolo sul Denario di Cetegus, un unicum, scritto da Alberto Campana1 punto
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Ti ringrazio. Come sempre fornisci spiegazioni dettagliate e complete. Permettimi una piccola osservazione che trovo abbastanza comune anche in altri professionisti: presentate sempre il R/ prendendo come riferimento l'asse verticale del corpo dell'Italia, ma in questo modo il mare all'orizzonte risulta inclinato innaturalmente...1 punto
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Molto interessante il contributo Jerusalem Hoard del nostro @Poemenius1 punto
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Il primo Tornese che hai postato @Layer1986 è come quello in foto sul MIR al n. 191/10; proviene dall' asta Utriusque Siciliae (Varesi del 30 maggio 2000). Ci sarà stato un errore di trascrizione sia nell'asta ( per la sigla VP sotto) che nel MIR (se confronti). Sul MIR è trascritto data errata 1575 e sotto la testa sigle VP (che non ci sono). In sostanza la moneta è un 1580 - 1582.1 punto
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Vabbe fin quando non useremo anche noi il grating americano per me siamo lì ?. Quando l’acquistai non c’era la perizia, l’avrei presa a quel prezzo anche se fosse stata mb e basta. Poi mi fece compresa anche la perizia e che fai? Non eccetti? ?1 punto
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Sì, è una delle riduzioni di quello che noi chiamiamo follis, ma che aveva un'altro nome. Questa moneta arriva fino alla riforma di Costante e Costanzo II del 348. L'ultima emissione del follis è quella con le due vittorie. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Il piccolo problema è che le monete non andrebbero mai « restaurate » (o rifatte a nuovo), perché vengono completamente snaturate e perdono tutto il loro fascino. Ma questo ovviamente è soltanto il mio parere.1 punto
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Credo che soffermando l’attenzione sui motivi che possono indurre ciascun offerente a pianificare in un certo modo i propri acquisti o sui possibili imprevisti di “bilancio” in cui tutti possono incappare si finisca per spostare l’argomento su aspetti che poco interessano nella vicenda che stiamo esaminando. Giuridicamente ciò che rileva è solo che a fronte della modifica di una delle condizioni di partecipazione all’asta (ossia lo svolgimento in un dato giorno) l’offerente possa considerarsi libero, a propria insindacabile discrezione, di svincolarsi dall’offerta fatta ovvero di mantenerla ferma. Si tratta della stessa discrezionalità di cui gode la casa d’asta quando decide di posticipare la chiusura dell’asta. Poi, come ha dimostrato l’intervento in questa discussione di professionisti del settore il buon senso la fa (e la deve fare) da padrone. Il diritto servirà a porre riparo solo laddove il buonsenso si arresti. Saluti.1 punto
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@Arka Il mio pensiero. Ho avuto anche io gli stessi problemi di @sgama1975 a trovare la moneta su Wildwinds. Per mia curiosità e per imparare sono quindi andato a cercarla sul RIC volume VII: Qui si vede che i numeri dal 259 al 265 hanno la VIRTVS EXERCIT con il trofeo e non con lo stendardo. I numeri con lo stendardo partono infatti dal 266: Alla luce di ciò, a me sembrerebbe trattarsi della RIC VII 270: Online Coins of the Roman Empire: RIC VII Treveri 270 (numismatics.org) Cosa ne pensi? Ciao da Stilicho1 punto
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Sei un neofita, allora credimi che non è assolutamente un lavoro "ben fatto"... La moneta è stata totalmente snaturata, ha perso tutto il suo fascino, è un vero peccato conciare una moneta così.1 punto
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La perizia dice 'Migliore di MB' non MB+ c'è un abisso….1 punto
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Buon giorno, concordo con molti degli amici lamonetiani. La prima sembrerebbe autentica. L'usura è coerente con lo stato di conservazione (mancano i dettagli più alti) i campi sono puliti e lisci. Sui rilievi più alti sembra esserci un pò di "patina" azzurina, tipica delle monete argentee chiuse per diversi anni in bustine di plastica di bassa qualità come quelle che si usavano anni fa. La seconda non mi convince per nulla. l'usura non è coerente, tutti i rilievi sembrano egualmente arrotondati (mentre questo effetto dovrebbe privilegiare quelli più esposti), i fondi contengono protuberranze irrealistiche (vedi sotto il piede o sopra la scritta Italia). Al dritto vi sono addirittura dei crateri che non dovrebbero starci. Insomma sembra una fusione di pessima qualità (Dovesse essere autentica hanno buttato la moneta in un acido o in qualcosa del genere che l'ha danneggiata). Diciamo che per me la prima è al 99% autentica mentre la seconda al 99% falsa (e se dovesse risultare autentica non riesco a capire come l'abbiano ridotta in quel modo).1 punto
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Infatti, ed oltre all’astronomia bisognerebbe conoscere la storia dell’astronomia, mentre io ignoro entrambe. Per di più le fonti sono in massima parte greche (i romani non amavano la scienza in quanto tale, ma solo le sue applicazioni pratiche) e bisogna dare per scontato ció che non lo è, ossia la diffusione della conoscenza. Peró i romani adoravano oroscopi e astrologia, quindi non è assurdo ritenere che dessero importanza alla conoscenza degli astri1 punto
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...non solo: da una rapida ricerca, pare che la famiglia sia poco menzionata anche in siti specialistici francesi. Quando si trova, la si vede abbinata a uno stemma soltanto simile (e in peggio) rispetto a questo della medaglia, che onestamente mi sembra fatto molto meglio e più rispondente alla prassi araldica, pur presentando comunque alcuni problemi. Se la medaglia riproduce i cd. "tratteggi" araldici in maniera corretta, lo si può blasonare d'azzurro, a tre anatrelle sormontate ognuna da una stella di cinque raggi, il tutto d'argento. Al capo di rosso, al rastrello d'argento. I problemi sono dati dall'aspetto minuscolo e stentato del rastrello (figura araldica che potrebbe significare l'appartenenza a un ramo ultrogenito della famiglia) e quel puntino fra le due stelle superiori (che non ha ragione araldica di esistere).1 punto
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si intendevo "anno numismatico" e siccome siamo nella discussione Vaticano 2021 parlavo di anno scorso. Ho scatenato il panico con quella frase, non lo immaginavo ?.1 punto
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Secondo me basta avere il 25 centesimi, la lira e il 2 lire... e hai tutto. ? Quanta frustrazione... ? Scherzi a parte, mi sorge un dubbio. Ma l'aquila del 1/4 di lira è la stessa delle altre, vero? Ah, complimenti a @Lino86!1 punto
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Buonasera @allek, l'esemplare o meglio il disegno che lei attribuisce al Battista (1966) credo sia ripreso dal Garrucci (Scilla) Tav. XCV n. 15 (Collezione Luynes). Lo stesso Garrucci rappresentava l'esemplare n. 16 (Ippocampo alato) sempre proveniente dalla Collezione Luynes confluito poi all'interno del medagliere di Parigi (SNG France 1290). Museo di Parigi nel quale è conservato anche un altro esemplare con Scilla (SNG France 1289); L'esemplare riportato sull'HN Italy n. 757 presenta Scilla sull'elmo attico al dritto e sembrerebbe essere la medesima variante dell'esemplare SNG ANS n. 664. Poi abbiamo l'esemplare SNG Cop. n. 629 che apparentemente presenta un ippocampo alato sull'elmo di Athena. E ancora la Sylloge Milano n. 52 (Scilla) e la Sylloge Ashmolean Museum Oxford n. 185 (Ippocampo alato). Dopodichè abbiamo l'esemplare apparso all'asta The New York Sale n. 11, del 11/01/2006, lotto 2 e Ex R. Jameson and Dr. A. Moretti collections; and ex Numismatica Ars Classica AG, Zurich sale 23 (2002), 1015 (Ippocampo alato). Poi l'esemplare Artemide XLVIII del 2/12/2017, lotto 60 (Scilla) e infine quello per cui è stata aperta questa discussione sempre proveniente da asta Artemide. Ricapitolando: Scilla: Ex Luynes, Garrucci 15, Tav. XCV, rovescio con clava nel campo a sinistra etnico KAI su leone Nemeo e ΛI in esergo. SNG France 1289, KAI sulla schiena di Eracle, (ΛI) in esergo. Artemide XLVIII del 2/12/2017, lotto n. 60, KAI sulla schiena di Eracle, (ΛI) in esergo. Artemide 53 e del 05/12/2020, lotto n. 35, ΛI in esergo. SNG Milano n. 52, clava nel campo a sinistra, KAI su leone Nemeo e (ΛI) in esergo. HN Italy n. 757, clava nel campo a sinistra, KAI su leone Nemeo e ΔΩIIN ipotizzato in esergo dal Rutter . SNG ANS n. 664, clava nel campo a sinistra, KAI su leone Nemeo (ΛI) in esergo Ippocampo alato: Ex Luynes, Garrucci 16, SNG France 1290, clava nel campo a sinistra, KAI sul leone Nemeo, (ΛI) in esergo. The New York Sale n. 11, del 11/01/2006, lotto 2 e Ex R. Jameson and Dr. A. Moretti collections; and ex Numismatica Ars Classica AG, Zurich sale 23 (2002), 1015, KAI su leone Nemeo. SNG Cop. n. 629, ΛI in esergo. SNG Ashmolean Museum Oxford n. 185, clava nel campo a sinistra, KAI sul leone Nemeo, (ΛI) in esergo. Detto questo ho dato un'occhiata agli accoppiamenti dei coni che mi sembrano molto eterogenei, particolare che porterebbe a pensare che ci sia stata una buona produzione di queste emissioni da parte della zecca di Kailia. Infinte per rispondere al suo quesito iniziale, la moneta in questione sembrerebbe autentica e presenta caratteristiche di corrosione e cristallizzazione coerenti e condivido quanto detto sopra da @gionnysicily1 punto
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Se non erro hanno usato qualche logo senza permesso1 punto
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buongiorno a tutti, ogni tanto ritorno anch'io ? taglio: 2 euro paese: Monaco anno: 2015 tiratura: 1.306.782 condizioni: BB città: Conegliano (TV) taglio: 2 euro paese: Monaco anno: 2016 tiratura: 864.645 condizioni: BB città: Conegliano (TV) taglio: 1 euro paese: San Marino anno: 2015 tiratura: 1.675.600 condizioni: BB+ città: Conegliano (TV) taglio: 50 cent paese: Vaticano anno: 2010 tiratura: 2.190.704 condizioni: BB città: Conegliano (TV) taglio: 50 cent x 2 paese: Vaticano anno: 2019 tiratura: 2.157.248 condizioni: SPL città: Conegliano (TV)1 punto
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1963 Repubblica araba dello Yemen - 2 buqsha (1/20 di rial) ١٣۸۲ - ۱۹٦٣1 punto
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Dopo quasi due mesi in cui non vengono pubblicati nuovi video in questa discussione, porto io un nuovo contenuto sperando di fare cosa gradita Sul mio canale Youtube ho realizzato un video introduttivo sulla monetazione romana; ovviamente il contenuto è molto limitato, sia per l'arco temporale che prendo in considerazione, sia per le informazioni che sono riuscito ad esporre in un unico video, volendo mostrare anche diverse monete. Consapevole che la monetazione antica meriterebbe molti approfondimenti e che in questo campo ho ancora molto da imparare, spero il video possa essere utili per chi sta cercando di avvicinarsi a questo settore e magari spesso cerca informazioni sul forum1 punto
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Secondo me se punti a una prima moneta greca da inserire in collezione puoi aspettare... La qualità è proprio bassa. Lo statere di Aspendos è interessante per via delle contromarche. Se vuoi prendere una moneta di qualità senza spendere molto, puoi provare con i dioboli di Mileto: molto belli, molto comuni e molto piccoli!1 punto
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Finalmente ci stiamo avvicinando alla soluzione del mistero e ti ringrazio di cuore per la preziosa testimonianza, che conferma ancora una volta l'importanza della visione dal vivo delle monete. Purtroppo le foto non erano di grande definizione e anzi avevano ingenerato alcuni equivoci in quanto si poteva intuire solo che c'era una certa manomissione moderna a livello di pulizia, dando luogo a due sole possibili ipotesi: 1) che diverse monete potessero essere moderne falsificazioni; 2) che più verosimilmente l'insieme, anche appunto per l'uniforme eccessiva pulizia, doveva per forza essere parte di un ripostiglio siciliano. Chiaramente la seconda soluzione era da preferire, alla luce di un serio studio sulla numismatica greca, anche se ci sono delicate implicazioni con la vigente normativa italiana sulle monete sicuramente provenienti dal suolo italiano dopo il 1909 e ovviamente esportate clandestinamente fuori Italia. Adesso, a mio modesto giudizio, resta da chiarire solo se questo materiale risalente al periodo 500 - 450 a.C. possa essere frutto di un ripostiglio recente, di cui però non ho mai avuto alcun "rumor", nonostante le sue notevoli dimensioni, per cui avevo nutrito timori sulla prima ipotesi. Oppure si può formulare una ipotesi alternativa: che esso costituisca in realtà una frazione residua del famoso ripostiglio Randazzo, rinvenuto intorno al 1980, con il quale presenta notevoli analogie nella composizione. Infatti la Carmen Arnold-Biucchi aveva registrato a suo tempo il materiale che era pervenuto, ovviamente per via clandestina, negli USA e non ha potuto (o voluto) fornire maggiori ragguagli sulle circostanze del grande ritrovamento (di enorme importanza per lo studio delle emissioni siceliote della prima metà V secolo a.C.). La stessa indicazione di Randazzo appare piuttosto vaga e non si sa nulla dell'esatto luogo di ritrovamento, che comunque deve essere ricercato nella regione etnea. E' possibile che fosse rimasta fuori una frazione, trattenuta con buona segretezza da un collezionista, probabilmente europeo, tale da sfuggire all'Arnold-Biucchi il suo censimento. In qualche maniera e a un certo momento questo materiale deve avere subito un certo trattamento di pulizia, non molto professionale. Resta il fatto che è in ogni caso un ripostiglio sfuggito all'attenzione delle nostre autorità e avrebbe dovuto stare in un museo italiano. Non posso fare a meno di notare che se fosse stato a suo tempo sequestrato e immesso in un museo italiano, verosimilmente il museo Orsi di Siracusa, in realtà molto probabilmente sarebbe stato lasciato lì tranquillamente sepolto e forse NON avremmo avuto adeguate informazioni sulla loro composizione e illustrazione. Un solo esempio: il famoso ripostiglio di Gela 1956 (IGCH 2066) formato da 870 esemplari tra tetradrammi e didrammi soprattutto di Akragas e di Gela, ricuperati da un totale di circa 1076 esemplari, sta ancora depositato nel museo di Gela e MAI descritto nel dettaglio e figuriamoci se illustrato. Solo Jenkins ha analizzato personalmente questo ripostiglio per ricavare utili informazioni al suo Corpus su Gela, ma manca ancora un'opera dettagliata come quella redatta dalla Arnold-Biucchi. E c'è ancora tanto materiale ancora sepolto nei pubblici depositi italiani. Non voglio fare inutili polemiche, ma in ultima analisi l'esportazione clandestina ha permesso, paradossalmente, una migliore conoscenza delle emissioni siceliote, anche se ormai decontestualizzate..... Ancora una volta emerge in tutta evidenza la necessità di rivedere la materia e intanto di fare emergere comunque l'immenso materiale museale italiano. Solo che si tratta di un immenso lavoro, che implica anche un serio e professionale lavoro di pulizia e di restauro (ho visto tanto materiale museale con gravi ossidazioni, specialmente a carico delle piccole monete d'argento e di quelle di bronzo).......1 punto
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