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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/26/20 in tutte le aree

  1. Che belle queste aucelle. Già il nome, derivante dall’aquila (uccello) presente su di esse le rende particolari. Moneta non prettamente regnicola ma che facilitava gli scambi con i territori di confinanti. Proprio di recente ho avuto modo di consultare un testo in cui sono riportate delle cedole di tesoreria dell’Abruzzo e dalle quali è interessante comprendere il potere di acquisto di questa moneta, in particolare per chi non è avvezzo a questo tipo di monetazione che esula dalle monete del Regno. Innanzitutto si evidenza che, nel 1468, la cella viene scambiata a 55 pezzi per ducato, un valore leggermente superiore a quello prefissato di 60 per ducato: “Intrata de denari receputi in moneta de aucelle et ancontani ad rasione de celle cinquanta cinque per ducato” Alla data del 1 giugno 1468 troviamo un interessante documento che distingue “la stampa” dei carlini indicando il pagamento con i carlini di Renato e poi evidenziando lo scambio con gli anconetani (27,5 per ducato) e le celle (55 per ducato): “in duc. 500 carlenorum stampe ducis Renati et residuum in aucellis et ancontanis ad rationem videlicet ancontanorum 27 1/2 et cellorum 55 pro quolibet ducato”. Mentre ad agosto a Napoli le celle si scambiavano al numero di 60 per ducato: “consistentium in XXXVIIII Alfonsinis, 129 ducatis venetis, 59 ducatis aurii de camera 325 ducatis tar. 1 carlenorum stampe ducis Renati 299 duc. tar. 1, gr. 10 de ancontanis ad rat. de 30 eorum pro quolibet ducato, 207 duc. aucellarum ad rationem 60 pro quolibet ducato” Anche se in alcuni casi, specialmente per il pagamento dei soldati le “ancelle” vengono scambiate al numero di 50 per ducato: “ducate mille tricento octantatre tarì quattro grana quattro de carlini in ancelle ala sopradicta rascione de celle cinquanta per ducato”. Sperando di non uscire fuori tema credo sia interessante affiancare i costi (in celle) di alcuni prodotti dell’epoca: Il panno verde di Verona costava 45 celle al braccio (panno verde de Verona a celle XLV lo braccio); 2 celle al giorno erano poi la paga per il mastro d’ascia e del mastro che fabbricava le pietre per le bombarde: (magistri dascia et mastre da fare petre de bombarde li quali comenzarano ad servire a di XII de settembre et per tutte li XX de lo ditta a rasione de celle dui per ciaschuno lo dì). E con 15 celle compravi una decina (unità di peso corrispondente a 10 libbre) di fune grossa e sottile: (de sarcia grossa et soctile a celle XV la decina). 11 celle per una decina di sivo (grasso) fuso: (de sivo fuso ad rasione de celle XI la decina). Il ferro a 8 celle la decina: (de ferro a rasione de celle VIII la decina). 3 celle per una pala(?) di ferro: (pale vinticinqui de ferro accelle tre luna). Il piombo una cella a libbra: (de piommo a raxione de cella 1 la libra). Un secchio 7 celle e mezza (dui secchi a celle VII 1/2 luna). Passando al costo degli alimenti nel 1468 un tomolo di grano costava 11 celle (de grano ad celle undici lo thumulo). L’olio a 51 celle e 15 denari il mitro (antica unità di misura per l’olio corrispondente a circa 21 kg): (de olio a celle cinquanta una et denari XV lo mitro). Sperando di non avervi annoiato per l'ennesima volta ma io trovo estremamente interessanti questi documenti per comprendere meglio il potere d'acquisto delle monete da noi collezionate o studiate. Grazie ancora ad @eliodoro per la possibilità che mi sta dando postando queste monete.
    8 punti
  2. Buonasera a tutti, Ricordo che @ggioggio voleva vedere il mio 10 Tornesi 1819 SICLIARVM Rieccolo con nuove foto.
    5 punti
  3. Dopo tante chiacchiere mi faccio perdonare postando una moneta. Visto che abbiamo parlato del carlenorum stampe ducis Renati ne posto uno battuto a l'Aquila proveniente da Numismatica Ars Classica NAC AG asta 32 lotto 1. La particolarità di questa moneta, oltre la rarità, sta nel fatto che, anche se a nome di Renato fu fatta coniare da suo figlio Giovanni d'Angiò, pretendente al trono in quella che fu una vera e propria guerra civile nel Regno, nota ai più come la Congiura dei Baroni. La concessione di zecca, datata 26.03.1460, riguardava la coniazioni di carlini e quattrini e per i primi così recitava: carleni modo forma et liga et pondere (...) con cuneo quo cudebatur tempore felicis recordandis Serenissimi Regis caroli cum sculptis titulu litteris Serenissimj nostrj Regis Renati (da A. GIULIANI, Giovanni d’Angio`e la zecca dell’Aquila (1460-1463). Dalla guerra al terremoto. In Rivista Italiana di Numismatica e scienze affini, vol. CXII, 2011) Appare quindi evidente che Giovanni d'Angiò fa battere carlini con il conio che ricorda quelli battuti al tempo di Carlo II, quindi gigliati, ma titolati a nome di Renato d'Angiò.
    4 punti
  4. Segnalo il libro di Giovanni Ardimento e Amedeo Colella intitolato La cartamoneta a Napoli dalle origini al XX secolo Sito dell'editore: https://sites.google.com/view/edizioni-culturanova/la-cartamoneta-a-napoli Presentazione dell'Associazione Italiana Cartamoneta: https://www.associazioneitalianacartamoneta.it/la-cartamoneta-a-napoli-dalle-origini-al-xx-secolo/
    4 punti
  5. 3 punti
  6. No, ne parlava giá Arato di Soli (morto nel 240 a. C.) in Phaenomena, e probabilmente riprendeva Astronomi più antichi; nelle descrizioni è contenuto sia il Serpente che il Serpentario (Ofiuco). Comunque certo che è difficile da dimostrare, e al 99% è frutto di cattiva digestione.
    3 punti
  7. CARATTERISTICHE PRINCIPALI Peso: 25 g Diametro: 38 mm Metallo Presunto: Ag Buongiorno a tutti. Oggi vi propongo, per un cortese parere, questa moneta. Ho raccolto qualche informazione su di essa: dovrebbe trattarsi di un rijksdaalder ("tallero nazionale" dei Paesi Bassi, che non facevano parte dell'Unione Monetaria Latina). Ho trovato su internet che l'unificazione del sistema monetario olandese agli inizi del XVII secolo introdusse il fiorino olandese (guilder, però su Ucoin e su Numista si parla di "gulden") e fissò il valore del rijksdaalder e del ducato d'argento a 2½ fiorini. Dopo la decimalizzazione nel 1816, le monete da 2½ guilder non furono più coniate perché si pensò che la moneta da 3 guilder si inserisse meglio nella serie, per poi tornare dal 1840 in poi alle monete da 2½ guilder. L'autore è Johannes Petrus Schouberg, che visse tra il 1798 e il 1864 ed operò come incisore alla Rijks Munt (zecca nazionale) a Utrecht (il segno di zecca è il caduceo a destra in basso nel R/, mentre la spada credo sia il simbolo di Schouberg ma di questo non ho trovato riscontro, potrebbe anche trattarsi del segno del direttore pro tempore della Rijks Munt, se qualcuno tra gli esperti lo sa, mi toglierebbe un dubbio). Sul bordo si legge "GOD * ZY * MET * ONS.*", cioè "DIO SIA CON NOI". La legenda al D/ reca "WILLEM III KONING DER NED.G.H.V.L.", ovvero "GUGLIELMO III RE DEI PAESI BASSI (NEDERLANDEN) E GRANDUCA (GROOT HERTOG) DI LUSSEMBURGO (VAN LUXEMBURG)" La legenda al R/ reca "MUNT VAN HET KONINGRYK DER NEDERLANDEN" , ovvero "VALUTA DEI PAESI BASSI". Come altri talleri tesaurizzati da un ramo della mia famiglia verso la metà dell'800, anche questo risulta una moneta ampiamente circolata. Ha però una peculiarità: il millesimo è 1863, che stando a quanto riporta Ucoin è l'annata più rara perché ne vennero coniate poco più di 50.000 contro emissioni di altre annate anche di milioni di pezzi. Questo fatto la rende una moneta potenzialmente "importante". Chiedo a chi se ne intende di questo tipo di monete di darmi il suo gradito parere.
    2 punti
  8. Oltre quello che si "vede" noto 4 angoli arrotondati, sporco sparso e strani ingiallimenti resi non rilevabili da una foto fatta forse appositamente troppo chiara. Aspettavo anche il retro per potere dare un'ulteriore parere, per confermare o meno, non posso dare per scontato che il retro è nelle stesse condizioni, come ben sai non tutto traspare sul fronte, in special modo con una foto simile.
    2 punti
  9. Si possono regalare alle biblioteche così diventano di pubblica utilità. Poi dipende molto dalle biblioteche, che accettano o meno queste donazioni. In questo periodo, poi, nessun prende nulla.....
    2 punti
  10. Buongiorno, grazie per l'appunto. A breve comunicheremo una nuova data per la premiazione. A causa del numero molto elevato di articoli arriviati, la giuria ha bisogno di più tempo. Si pensa che la data slitterà a fine dicembre, dopo Natale. Cordiali saluti. Giro comunicazione
    2 punti
  11. Ciao @allek, Penso che bisogna avere un pò di pazienza, in attesa che altri utenti leggano e possano venire a discutere. Per diobolo di Caelia da te postato, già con queste ottime foto, si intravvede un frazionale in argento, di appena 1,14 gr. con un dritto ben centrato ed un rovescio decentrato. Già partendo solo da questi due fattori, ad un falsario gli conveniva coniare il rovescio , anch'esso ben centrato ?. Non solo, abbiamo un bordo integro, senza lesioni da riconio o da espansioni anomale. Aggiungo alla lieve analisi ottica su foto, che il metallo, argento ha una superficie retinata e con estese corrosioni, Probabilmente dovute ad una pulitura acida. Tutto questo a favore della genuinità della monetina di Caelia. Saluti Gionnysicily.
    2 punti
  12. Zecca di Costantinopoli, aspron trachy, mistura / rame, battuto sotto l'imperatore Manuele I Comneno (1143 -1180),R. Sear, n°1961 o 1966 var.- D/ Cristo seduto in trono, con ai lati due stelle.- R/ la Madonna che stende la mano sull'imperatore. Ciao Borgho
    2 punti
  13. credo possa essere un'ipotesi degna di approfondimento, ricordo una moneta celtica dei coriosoliti dove quella che viene identificata come una lira potrebbe benissimo rappresentare una cometa. oppure i noti insiemi di globetti che appaiono su monete cartaginesi e anche su alcune monete celtiche potrebbero rappresentare costellazioni o asterismi considerata l'importanza che rivestivano le stelle per la navigazione notturna o per le tradizioni religiose celtiche. Estrapolo alcuni riferimenti di un articolo di Monete Antiche VEGA in particolare è l’astro più brillante dell’emisfero boreale ha sempre rivestito nella storia un’importanza determinante per l’orientamento stellare. Ha rappresentato nella storia antica e rappresenta tutt’ora un indicatore che permette di calcolare la latitudine; è definita dagli astronomi la stella più importante dopo il sole ed è stata utilizzata per tarare e calibrare gli strumenti di osservazione anche in epoche recenti. Si può ben capire quindi che era un riferimento fondamentale per l’orientamento e la navigazione considerando che per le caratteristiche di luminosità dell’asterismo esso era facilmente distinguibile anche in condizioni climatiche non ottimali. E’ importante rimarcare inoltre che è ben visibile nei cieli notturni poiché non ha altre stelle vicine altrettanto luminose e pertanto poteva rappresentare un ottimo e preciso riferimento per la navigazione notturna. Per i celti nel periodo in cui veniva celebrata la festa di Lugh (il “luminoso” protettore di mercanti e viaggiatori), il cielo notturno era dominato dalla presenza del suddetto triangolo estivo; il fatto che l’asterismo fosse visibile proprio nei giorni della festa di Lugh potrebbe essere significativo. dell'orsa minore fa parte la stella polare che aveva una grande importanza nell'antichità.
    2 punti
  14. Complimenti è una moneta senz'altro in alta conservazione, la trovo molto affascinante.
    1 punto
  15. DE GREGE EPICURI E' la classificazione secondo il Roman Imperial Coins, il catalogo più usato per le monete imperiali: è la numero 417 di Traiano.
    1 punto
  16. DA rese vereconda NNE DARE SEVERE CONDANNE Ciao da Stilicho
    1 punto
  17. Buonasera a tutti, spulciando nelle vecchie discussioni ne ho trovato una interessante che mi fa piacere ricordare qui, credo possa essere utile. Saluti Alberto https://www.lamoneta.it/topic/63959-filippo-ii-tornese-15-sz-inedita/
    1 punto
  18. moneta veramente molto bella, complimenti. Saluti!
    1 punto
  19. 1863 Stati Uniti d'America - Carolina del nord - 3 dollari (banconota monofacciale)
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  20. Adesso si vede meglio. Concordo per lo Steno.
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  21. La seconda moneta è Spl (a mio giudizio). Possiamo opinare su una q dinnanzi allo Spl, ma nel complesso la perizia è corretta. Più complesso il giudizio su quale moneta scegliere, che deve risentire dei gusti personali e della propensione a spendere per una certa qualità. A me la prima piace e mi permetterebbe di spendere poco. Per la seconda forse siamo al di sopra dei 300 Euro.
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  22. La mia prima moneta la trovai a casa del nonno da bambino. Oramai sono passati tanti decenni, ma la conservo gelosamente. E' un rottame, dalle foto si vede benissimo; la mia prima sabauda: 5 centesimi di Carlo Felice.
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  23. 1 punto
  24. Se non è fior di conio poco ci manca. Bellissimo esemplare e bellissima moneta. La sto cercando anche io ma in alta conservazione non ho ancora trovato un esemplare in linea col mio budget. Complimenti!
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  25. Mi sembra un qBB per via del rovescio, anche se molti la venderebbero come BB se non BB+. A me piace. Purtroppo non seguo tantissimo il mercato di questa moneta, ma credo che il valore della moneta si aggiri tra i 150 e i 200 Euro. Altri amici del forum sapranno essere più precisi.
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  26. Senza sapere se al retro ci sono scritte, macchie di unto ecc. non si può essere più precisi, tra l'altro l'immagine era troppo chiara, tieni comunque in conto che è pur sempre un parere a monitor, significa che in ogni caso non è sufficientemente valido. Aspetta comunque altri pareri.
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  27. Salve, documentandomi e leggendo quello che sono riuscito a trovare finora penso che la teoria sull'insieme delle monete sia difficile da dimostrare. Volendo esaminare il rovescio del quadrante per esempio, sul quale sono raffigurati un toro e un serpente, c'è da sottolineare che la costellazione del serpente è stata classificata in epoca tolemaica quindi in età imperiale, molto dopo la coniazione della nostra moneta.
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  28. n.1 500 lire caravelle
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  29. Ciao numismatico 007, se sei all'inizio e non hai mai acquisato da una casa d'aste, prova a scrivere una mail alle piu' rinomate, di solito sono gentili ed hanno tutto l'interesse ad avere nuovi clienti, ma una volta che hai fatto almeno un'acquisto, dall'asta successiva ti invieranno il catalogo cartaceo in quanto sei diventato cliente. Tieni conto che molte case d'aste attualmente non producono piu' il cartaceo per ridurre i costi e lavorano solo online. Ti cito alcune case che mi inviano regolarmente il loro catalogo cartaceo gratuitamente: HD Rauch, J. Elsen, NAC, Varesi, Artemide aste, J. Vico. Montenegro, ma ce ne sono sicuramente tante altre. Saluti maumo
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  30. Mi sembra priprio una A quella davanti alla E che confermerebbe MIChAEL ovvero Michele Steno. Arka Diligite iustitiam
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  31. Maradona si ama non si discute ☺️
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  32. no era un gruppo numismatica san marino su facebook io su facebook sono iscritto con nome e cognome, il mio numero di telefono l'avranno visto sulla mia scheda abbonato nel loro gestionale non so cosa dire. in quel gruppo alcuni utenti lo stanno iniziando a ricevere proprio in questi giorni però
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  33. Approvo ogni parola.
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  34. Quando preparavo la discussione, ho osservato bene la moneta di Valeriano. Mi sembrava che il personaggio a sinistra portasse un mantello sulla toga, a differenza di quello di destra che aveva solo la toga. Quindi avevo ipotizzato che lui fosse Valeriano, in qualità, diciamo, di Augusto Senior. Non avendo però trovato nulla di scritto in proposito, non ne avevo parlato. Stasera, però, ho riguardato tutto e sono andato a cercare altri esemplari dove pare di notare un "mantello": Ce ne sono altri dove però questa cosa e' meno visibile, tipo in questa moneta: Anche se forse, guardando bene, si nota come una piccola "codina" nella parte bassa della figura di sinistra che potrebbe richiamare un mantello. Voi cosa ne pensate? Sapete qualcosa in più in proposito? O e' solo una mia impressione? Ciao da Stilicho
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  35. Napoleone III si arrende a Guglielmo di Prussia dopo la battaglia di Sedan, 2 settembre 1870. http://roth37.it/COINS/Sedan/index.html
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  36. Genio assoluto, sregolatezza assoluta. Ho avuto la fortuna di vedere allo stadio le partite del Napoli tra il 1985 e il 1991. Ricordi ? Tanti, gli scontri con il Milan, i 100mila e più tifosi allo stadio contro il Real, Tacconi che ancora sta volando, Orsi che gira per il campo , il giorno del primo scudetto e tanti tanti altri.
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  37. Credo che la cosa più importante sia che la moneta ti dia soddisfazione. Riguardo il prezzo e la possibilità di acquistare qualcosa di meglio a poco di più, ti dico che, seguendo questo ragionamento, si rischia di finire in un circolo vizioso che inevitabilmente ti porta a guardare unicamente il FDC. Perché “accontentarsi” di un MB quando il BB è più bello? E una volta che hai il BB, perché non hai pensato a prendere un SPL? E, a questo punto, potevi anche arrivare al FDC, no? E te lo dice uno a cui piacciono molto le alte conservazioni... Perciò, hai fatto benissimo ad acquistare la moneta se trovi che il rapporto qualità/prezzo sia buono e, soprattutto, se ti senti soddisfatto dell’acquisto.
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  38. In una normale situazione le offerte, in linea di massima, dovrebbero essere mantenute per serietà. Qui la situazione non è normale, non mi sto pentendo dell'offerta, è la casa d'aste che di sua iniziativa sposta i termini (e sia economicamente che giuridicamente il termine ha un suo perché). Gli operatori, titolari di case d'asta serie e professionali, sono consapevoli che ben possono spostare in questa situazione anomala la data dell'asta, ma certamente consentiranno il ritiro dell'offerta; magari basta mandargli un'email. Il buon senso è sufficiente per capire che la mia offerta mi vincola fino alla data inizialmente prevista; ci sono aste che sono già state spostate più volte. Ragionando diversamente, fino a quando dovrò ritenermi vincolato (settimane, mesi, anni), aspettando di sapere se la somma che avevo deciso di spendere potrebbe essere o non essere ancora mia? Non ci sarebbe logica.
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  39. Come dice l'amico Alberto, se le motivazioni per annullare le offerte sono serie, nessuno penso si opporrebbe. Ma facciamo l'ipotesi che io offro per un lotto e l'asta X è tra 10 giorni. Dopo di questa c'è un'altra asta Y con un lotto simile e aspetto ad offrire per vedere se me lo aggiudico all'asta X. Succede poi che l'asta X è spostata dopo l'asta Y. Penso che sia mio diritto annullare l'offerta per asta X perchè concorro per asta Y per un lotto simile. Se poi non me lo aggiudico allora offro per asta X che a quel punto è successiva. La cifra che metto da parte è sempre quella ma una volta preso il lotto all'asta Y non partecipo certo per un lotto simile all'asta X.
    1 punto
  40. Non so di che asta si parli e di che monete, quello che riporto e' solo un esempio che potrebbe capitare.....nel caso in cui l'offerente volesse regalare a nipotini o figli o a chi vuole una moneta (sterlina, marengo , ecc) per le festivita' natalizie o compleanno, e' ovvio che se la casa d'asta posticipa (di 15 giorni, 30 giorni o 45 giorni) l'offerente si troverebbe ad acquistare presso altra sede e di conseguenza piu interessato alle offerte inserite. E' solo un banalissimo esempio, ma questo e' solo per dire che , nel caso alcune condizioni di vendita venissero a cambiare, e' logica conseguenza che un offerente possa aver necessita' di ritirare l'offerta ......e non penso vi sara' mai nessuna casa d'aste che obiettera' dal momento che e' conseguenza di una modifica apportata dalla stessa. Ovvio che questo mio pensiero e' legato a questo specifico caso, non certo a coloro che fanno o ritirano offerte in base a come si svegliano alla mattina, senza che vi sia stata nessuna modifica di date o altro
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  41. Ti dico la verità manco io ho mai ritirato un'offerta...ti dico che è possibile farlo perché seguendo le aste mi è capitato di veder sparire delle offerte prima del live (mi ricordo un Artemide di qualche tempo fa..). Io molto semplicemente contatterei la casa d'aste anche telefonicamente e gli spiegherei la situazione...ti diranno loro se serve metterlo su carta o meno...poi qui nel forum abbiamo diversi operatori magari loro possono aiutarti meglio di me. Saluti
    1 punto
  42. io non capisco il problema. se l'asta viene rinviata basterebbe tenersi da parte i soldi che si era deciso di spendere, diverso il discorso se l'asta venisse anticipata, allora l'offerente potrebbe essere messo in difficoltà, dovendo reperire prima i soldi necessari.
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  43. Per fare il prezzo di una moneta, una volta acquisiti i dati dei cataloghi, devi imparare a riconoscerne la qualità reale, prescindendo da quanto dichiarato dal venditore/periziatore/casa d'asta che sia. Cosa assai difficile. Fino a quando non capirai questo, sarai in balia di quello che ti viene "raccontato" e delle tue stesse "convinzioni" che si baseranno su quanto ti viene detto. Ricorda questo: ci sono molti dichiarati SPL/FDC che valgono più di molti dichiarati FDC. Questo per cominciare. Il resto, sulla rarità vera, verrà dopo. In bocca al lupo.
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  44. In pratica la grossa novità sono i due argenti da 25 euro colorati. Non sanno più che pesci pigliare per poter vendere! Non hanno capito che le loro monete non tirano più anche per il fatto che continuano a moltiplicarle anno per anno... prima moltiplicano gli oeri creando i valori da 10, 100 e 200 euro... poi gli argenti che diventano in doppia versione anche con rilievi in oro... la divisionale FDC col 5 euro per creare anche qui una doppia versione per costringere i collezionisti a comprare due divisionali e non più una (compreso quel fessacchiotto del sottoscritto), infine il 10 euro in rame che sembra più un "gettone". Ora anche i 25 euro colorati (che hanno lo stesso tema dei 2 euro...non vorrei abbiano pure lo stesso disegno! Ne sarebbero capacissimi!) Spero almeno che la moneta in rame su San Pietro, per il fatto che passerà da 10 a 20 euro, abbia un conio di qualità migliore.
    1 punto
  45. 1963 Argentina - 5 pesos Nave scuola a vele da guerra del 1897 della Marina Militare argentina "Presidente Sarmiento", attualmente è utilizzata come museo galleggiante.
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  46. Gran Bretagna - One Penny 1963 William Charles May ( 1888 ) Statua della Britannia Plymouth ( Armada Memorial ) Plymouth Hoe Park
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  47. L'altare dedicato al Sole ed alla Luna sorgeva sul Quirinale ed era prossimo al tempio di Quirino. La tradizione lo vuole votato da Tito Tazio. Il rapporto è tracciabile definendo la condizione degli indigetes, che secondo l'ipotesi di Sabbatucci "sarebbero i re defunti che Roma repubblicana non rinnega, ma nemmeno venera individualmente, tranne Romolo-Quirino, bensì ricorda, quando è necessario, come una specie di comunità divina". Per i romani l'ordinamento del tempo era prerogativa, in epoca arcaica,del re sacrale, ad un livello ben superiore medesima funzione avevano il sole e la luna. Analogo ma più sviluppato discorso lo fa Renato del Ponte, (La religione dei romani, pp. 74-77) che meglio analizza la figura di Enea divinizzato. Il rapporto tra Romolo e Sol Indiges è parallelo, il primo è l'unico re divinizzato al quale viene tributato un culto individuale ed ufficiale, mentre il secondo rappresenta il gruppo dei capostipiti divinizzati delle genti latine.
    1 punto
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