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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/14/20 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti, Voglio condividere con voi la mia 1859 aquile rovesciate. Buona giornata e buon fine settimana a tutti. Saluti Raffaele.8 punti
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Buon Sabato pomeriggio! Quando fuori piove, in casa riposano e tu cerchi di fare foto decenti alle tue monete. Un caro saluti a tutti voi.5 punti
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Continuando con i Gigliati emessi da Roberto, aggiungo quello con il cerchietto nel campo del diritto. Secondo il Dell'Erba, questo gigliato si ritiene fosse stato coniato negli ultimi anni del regno di Roberto, con conio di Nicola di Morrone, incisore napoletano che, nel 1342, ricopriva tale ufficio in Zecca.5 punti
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Buongiorno e buon weekend Condividiamo qualche moneta va....oggi una Madonnina di San Severino presa all'inizio di questo strano 2020 e che presenta un Busto di stile diverso dalle classiche muntoni 404. Un volto di bello stile diciamo. Al rovescio trovo molto interessante il contorno di perline prima del bordo classico. Cosa ne pensate? Vi piace? Grazie a tutti e un saluto Marco4 punti
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Vi ringrazio tutti e tanto di cappello. L'unica cosa, se posso dirlo, è che non si può ridere su quello che chiedono che chiedono i principianti, altrimenti, essendo un pó umiliante, non impareranno mai e non saranno incentivati a crescere in questa fantastica numismatica. Non credete? Ciao a tutti4 punti
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Proprio perchè a mio avviso troppo variabile e influenzato da vari fattori (non ultimo il gradimento personale) evito da anni ormai di fare valutazioni. Comunque il post in apertura rimandava (ritengo!) ad un prezzo proposto da una Casa Numismatica internazionale. Io personalmente 800 € non glieli davo, qualcun altro, essendo non più disponibile l'esemplare, forse sì. Per cui la Ritter ha proposto un costo che a seconda un acquirente è risultato interessante e congruo. Detto tra noi, non avrei pagato nemmeno i 550£ di Roma Numismatics di tre anni fa. Ma qualcuno altro lo fece nonostante fosse stimata 200£ per cui vi furono vari rilanci il cui indica una discreta appetibilità del pezzo porposto. Chi se la aggiudicò?? Un collezionista di argenti severiani che si è aggiudicato un denario di Geta NON IN RIC? Definito "estremamente raro"? "Extremely fine"? Indifferente. E' mercato. In entrambi i casi le Case Numismatiche hanno centrato l'obiettivo con Roma Numismatics un realizzo con quasi triplo rispetto alla valutazione. Se poi si vuole ampliare un discorso generale sugli aumenti generalizzati del settore (in tutti i metalli) ne possiamo discutere. Ma mercato è mercato. Offerta e richiesta. Buona serata Illyricum4 punti
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Secondo alcuni a questa moneta mancava solo la parola per dire: “Sono nata dalla cera: non vedete il cordoncino ombelicale? E le bolle che costellano le facce, che avrebbero potuto ispirare ‘Le mille bolle blu’ di Mina?“. Come dire che chi aveva esaminato il pezzo (Vlasto, Fischer-Bossert, E.J. Seltman, esperti della Hirsch, ecc.) era incompetente o affetto da cecità cronica. Queste informazioni di dracma introducono elementi di riflessione che rendono giustizia a chi ha mostrato cautela nel trarre conclusioni sicure e decisive sulla non autenticità della moneta. Cautela che manca spesso a chi deride con toni anche sprezzanti chi ha manifestato cautela. apollonia3 punti
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Buongiorno a tutti. Le due V capovolte su GRATIA non le ho trovate descritte (Magliocca, Traina, Corpus, Pin). Penso che queste "varianti" con il tempo usciranno fuori; io ne ho una, sempre del 1856, dove la V capovolta è su FERDINANDVS, per esempio. In entrambi i casi, non tutte le A del dritto sono sostituite da V rovesciate, in una solo sul nome del re, nell'altra solo sulla parola GRATIA.3 punti
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La data da te citata, 3 settembre 1984 è relativa al Decreto delle caratteristiche della banconota, la tua è un 10.000 lire comunemente definito "Volta". Per quanto riguarda il Decreto di emissione e la conseguente tiratura, si ricava dalla seconda lettera del numero di serie alfanumerico, in questo caso "K". Quindi, la tua banconota è stata emessa nel 1998 ed ha una tiratura di 224 milioni di pezzi secondo un catalogo e 227 secondo un altro, non mi chiedere il perché di questa discrepanza, sono i misteri della numismatica Per completezza, ti aggiungo questa interessante discussione su una presunta variante di questa tipologia di biglietti. Saluti.3 punti
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più che altro monete che sembrano avere un dritto fdc e un rovescio qspl...se il problema è a monte, possiamo solo parlare di difetto di conio...un dritto fresco e un rovescio con il conio stanco invece...per cui la moneta sembra fdc qspl ma in realtà resta sempre attorno al fdc...è quasi impossibile trovar monete che tra una faccia e l'altra hanno più di un punto di differenza sulla conservazione..in ogni caso ecco le foto della moneta...appena fatte3 punti
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Approfitto per postare un vecchio articolo di Mario Traina sulle pseudo-monetazioni di Umberto II e la monetazione italiana nella transizione Regno-Repubblica. Ovviamente nello specifico di prova non si tratta (manca anche il segno di zecca oltre a trovare anch'io anacronistico il ritratto). Tra l'altro è proprio brutta! Sfortunatamente Montenegro l'ha inserita nel suo "Monete di Casa Savoia" del 1995 (pg. 339-340), e anche Luppino nel Suo "Progetti di Casa Savoia" (pg. 526), legittimando, in certo qual modo, l'esistenza di questo abominio numismatico (mi sia concesso). Ritengo si tratti di una medaglia di restituzione (per citare un gergo pontificio) o tentativo "nostalgico" ad opera del Movimento Monarchico degli anni '60. Questa convinzione nasce dall'avere un tempo ritrovato un foglietto illustrativo (purtroppo a bassa risoluzione che sotto posto, in cui veniva illustrata una coniazione del 1961) di analoghe medaglie aventi come soggetto il "Re di maggio". Per quanto riguarda le 20 Lire 1936, direi che un errore è spesso tollerabile, ma non questo che qualifica di per sè l'asta ...3 punti
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Ciao a Tutti, intervengo solo ora per dare il mio contributo. Premetto che la mia opinione è che si tratti di un falso e pertanto sposo in pieno i post eloquenti di #gionnysicily. Non voglio offendere nessuno (sia ben chiaro) ma quando leggo di analisi del metallo etc.... mi viene da ridere....... Detto questo, in modo sintetico, provo a dare una risposta su come è stato creato questo falso: 1_come già osservato da altri, non è un falso coniato (non ci sono tracce di coniazione) ma un fuso (probabilmente a cera persa - leggete il punto 4 a seguire). 2_esiste quantomeno da prima del 1929. Perchè? Semplice, se studiamo la storia dell'altra grande collezione di tarentine, la Claudius Cote de Lyon, apprendiamo (prefazione catalogo Ratto) che Cotè e Vlasto era così amici, che il primo pote attingere dai doppioni del secondo. La collezione Vlasto venne poi pubblicata a distanza di 18 anni dal grande Oscar Ravel. 3_dobbiamo cercare quindi la "mamma" in esemplare, ragionevolmente disponibili sul mercato antiquario in quel periodo. Escluderei quindi i pezzi già all'epoca presenti nei musei in quanto non parliamo di una tipologia così ricercata o sdoganata (a differenza invece degli elettrotype di Ready del British Museum o i conii riprodotti dal Caprara o Christodoulos). 4_sulla base degli esemplari censiti per questo conio, sono convinto che la nostra attenzione deve concentrarsi sul pezzo ex coll. Nervegna censito al n. 280 dell'asta Sangiorgi del 1907 (e n. 279 vedi sotto). 5_ma attenzione, così rispondiamo al "dilemma" della N mancante............Nelle note di commento alla descrizione del n.280 (una delle poche dell'intero catalogo) si richiama anche per il n. 279 le monete di Reggio con maschera di leone al dritto e Giocasto seduto al rovescio. E guarda caso, il conio di dritto di entrambi (279 e 280) è identico, ma quello del 279 ha la N abrasa/mancante. 6_il pezzo Nac in questione (già Moretti e Vlasto) a mio avviso è l'unione del dritto del n. 279 (il dritto è Taras su delfino) con il rovescio del 280 (Ecista seduto) della collezione Nervegna. Le tracce di lima che #gionnysicily ha chiaramente mostrato sono state fatte per obliterare le tracce di unione di fusione/congiunzione delle 2 facce. Il falsario deve aver potuto attingere a 2 esemplari presenti nel mercato utilizzando un dritto e rovescio diversi ma da combinazione nota. Questa tecnica a fine 800' e fino ai primi 900' era utilizzata anche per le monete romane (sesterzi di Gordiano I e II etc..). POSTO LE FOTO per permettere a tutti di esprimere la propria opinione Odisseo3 punti
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Nessuno vuole polemizzare. Tuttavia, il consiglio di @Taller non mi sembra affatto sciocco e da trascurare. Il forum è importante per avvicinarsi alla numismatica e per avere un confronto costruttivo. E su questo non posso che darle ragione. Mi permetta, però, di muoverle una piccola critica. È da mesi che chiede informazioni/valutazioni su monete comunissime e dal valore medio inferiore ad 1 euro. Nell’arco di tutti questi mesi si è procurata un catalogo, come diverse volte le è stato raccomandato? Non mi pare, purtroppo. L’allievo per superare il maestro dovrebbe almeno seguire le prime indicazioni. Altrimenti, se fa solo di testa sua, non fa molta strada. Si fidi. P.S. Andrebbe bene anche un catalogo usato di 2-3 anni fa. Se ne trovano a 10-12 euro se non volesse spenderne 20 per uno nuovo. E con ciò mi taccio. Buona serata2 punti
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Personalmente, in termini generali, sfido chiunque a distinguere una corrosione artificiale rispetto a una naturale a occhio nudo o con l'ausilio di una semplice lente. L'esperienza nell'aver visto tanti e tanti pezzi aiuta col tempo a riconoscere un evento corrosivo naturale su una superficie rispetto ad uno ad arte........Il tutto varia da metalli, tipologia etc... Ti faccio un esempio, con una moneta genuina di prossima vendita a dicembre da Bertolami: qui le corrosioni, per localizzazione, fisionomia e caratteristiche sono assolutamente naturali e originali, tipiche di questo tipo di emissioni e per quella lega di argento..... Quei bucherellini permettono a neofiti o non esperti di capire la differenza rispetto invece ai buchetti da fusione.. Sempre in linea generale (poi come sempre ci sono le eccezioni), non serve scomodare la chimica e/o controlli con strumenti sofisticati. Odisseo2 punti
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Hai in parte ragione, Anna. Però mettiti nei panni dei professionisti che animano questo sito (io non lo sono, la mia professione è un'altra, sono un "semplice" appassionato). Se chiedi pareri su monete che patentemente sono estremamente comuni e rintracciabili su qualsiasi catalogo che costa sui 20 euro, posso immaginare che dopo un po' gli esperti si adombrino leggermente. Credo che dovresti considerare il loro punto di vista, non lo dico per supponenza o altro, io in fondo sono nella tua stessa condizione. Buona serata.2 punti
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Una cosa è sicura,non aver fretta di vendere/sbarazzartene,primo perchè potresti appassionarti,secondo perchè potresti,per tanti motivi pentirtene..... Saluti2 punti
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le conservazioni sono sicuramente basse da quel che si vede dalle foto, ma questa e' un'offerta tutt'altro che onesta.......e chi te lo dice e' un commerciante2 punti
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Ciao, il motivo potrebbe essere dato dal fatto che le tue monete, pur essendo di periodi e tipologie diverse, hanno tutte in comune una cosa: sono in conservazione molto bassa! Di questi tempi, bassa conservazione vuol dire grande difficoltà di vendere, scarsissima capacità di profitto e conseguentemente interesse molto molto limitato. Se sei di Roma, non so se per un parere tu sia già stato da Moruzzi, che rappresenta comunque un riferimento ed è socio NIP (Numismatici Italiani Professionisti). Michele2 punti
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Ciao a tutti, ciao @Saturno! prendo la sfera di cristallo e vedo.... un gettone.... una palla.... un cesto... appeso a due/tre metri da terra.. vedo un.... Gettone che sostituiva il biglietto di ingresso alle partite di "Palla al cesto" (1926-1929). Immagine gentilmente inviata da Paolo Bianchi. vedo un indirizzo web: https://www.museodelbasket-milano.it/leggi.php?idcontenuti=50 ? Servus, Njk2 punti
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Vorrei sottoporre agli esperti utenti del forum – dalle cui acute osservazioni da cui ho tratto numerosi insegnamenti – una questione che mi ha incuriosito, ringraziando anticipatamente chi vorrà apportare il proprio contributo in merito. Ho rispolverato il buon vecchio volume Taras oikistes (1922) che come ben sappiamo risulta la prima opera in cui appare la moneta in oggetto (Vlasto 213) ed il cui autore è lo stesso possessore del pezzo. Nel volume Vlasto classifica la moneta nel periodo VI, type 34, n. 34 b e la illustra nella tavola VIII, n. 34 b. Nella scheda dell’esemplare a p. 125, Vlasto espone un’osservazione a mio parere interessante: afferma che secondo lui gli esemplari del tipo 34 sono stati battuti dallo stesso conio di D/ del n. 26, “recut and repaired”. Come esemplificazione del n. 26 cita il pezzo dell’asta Hirsch XV, 1906, 386. Tale osservazione è confermata da Fischer-Bossert che classifica l’esemplare di Hirsch (del quale non registra ulteriori passaggi) all’interno della coppia di coni n. 242 che condivide con la n. 243 (da cui proviene l’es. Vlasto 213) il medesimo conio di D/ (V116). Se ne deduce che già prima del 1922 Vlasto aveva ben esaminato il pezzo, ritenendo che provenisse da un conio di D/ che già in passato aveva subito degli interventi tecnici. A questo punto mi chiedo (e vi chiedo) da profano: è possibile che le criticità evidenziate siano compatibili con interventi effettuati già in epoca antica, nel corso dell’utilizzazione del conio? Altra questione, forse più marginale. Vlasto (TO, p. 125) afferma che il pezzo faceva parte della collezione di E.J. Seltman (padre del celeberrimo Charles), illustre cultore dell’antichità classica. Non so se esiste un catalogo di questa collezione (il Greek Coins è del 1933 quindi posteriore a Taras oikistes) o qualche riferimento bibliografico perché sarebbe interessante riuscire a capire quando (e da chi) Seltman è venuto in possesso della moneta.2 punti
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quando vai a visionare le monete di un'asta ti porti dietro macchina fotografica con obiettivo macro, treppiede per la macchina fotografica e stereomicroscopio ??? io non ho mai visto nessuno con questa attrezzatura a visionare le monete di un'asta. mi è anche capitato che su una foto di una mia moneta appariva un rettangolino alla massima risoluzione della fotografia e questo rettangolino non è presente sulla moneta. Stranamente il rettandolino appariva anche su altre foto della stessa moneta in cui avevo ruotato la moneta rispetto alla prima fotografia. Le fotografie possono anche produrre artefatti non presenti in realtà. bisogna fare attenzione.2 punti
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Buongiorno. Sarebbe opportuno, oltre ai due lati, inserire anche i dati ponderali delle monete che si postano, quando si chiede aiuto per le classificazioni. Nelle coniazioni a martello sono dati importanti, a volte determinanti. Poi, vedo che nelle Borboniche viene chiesto “sistematicamente” di comunicare i dati, anche di spessore e taglio, ma nelle “Vicereali” spesso vengono omessi. Senza polemica alcuna.2 punti
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Buongiorno, è un 1592 e non 1593,sigle MAL/CI dietro il Busto del Re... Data al dritto e (presumo) anche al rovescio... A mio avviso la moneta è molto rara...2 punti
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Buonasera, ripesco questa discussione per ridarle un po' di visibilità e pre presentare un prossimo arrivo. Eccola qua, pescata oggi dalla Gallia grazie ad una provvidenziale segnalazione da parte di un amico: Sembra presentare anche una buona argentatura residua. Si tratta di una AEQVITAS AVG in discreto stato di conservazione con ritratto di Mario a nome di Vittorino, analoga a quella del post #1 e direi sorella gemella di questo esemplare (die link) Romano-Gallic (or Gallic) Empire (struck 269 A.D.) AE Antoninianus of Marcus Piavvonius Victorinus. First issue that even has a Marius style portrait. OB: IMP C PI VICTORINVS AVG, this is a different obverse legend than listed in Sear or Van Meter. Rx: AEQVITAS, Equity standing left holding double pan scales and a cornucopia. RIC 41, S3062. 3.17 g; 19.5mm. Curioso di vederla in mano... Ciao Illyricum2 punti
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In questo "quadrante simbolico non c'è alcun riferimento a chi sia il committente della sua coniazione : un Ente, una Associazione.....del tutto anonima. A ricordo dei Cimiteri di Guerra e in ricordo dei Caduti dopo la prima guerra mondiale furono molte le medaglie emesse con visione dei Cimiteri di guerra e dei Sacrari in cui i Caduti erano sepolti su iniziativa di Associazioni d'Arma, Enti Territoriali, ecc. anche in occasione di visite e pellegrinaggi in quei luoghi.. Sfogliando le tante offerte in aste facilmente rintracciabili sul web, questa non mi è mai capitato di vederla. Macabra, una collana di teschi che recano inciso sulla fronte il riferimento alle varie armi e specializzazioni, sarebbe interessante chi può averla concepita : sgradevole. Se ti piace fai bene ad acquistarla : farei molta attenzione al prezzo richiesto.... Buona serata.1 punto
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no è ben piu' raro il grosso di Roberto d'angio' per Cuneo del terzo di gigliato e ancora piu' raro - per Roberto - è il grosso da lui battuto per la zecca di St. Remy in Provenza che presenta un ritratto - per l'epoca - assolutamente straordinario... (l'esemplare meglio conservato fu esitato nella famosa asta Cahn del 1998)1 punto
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Più passa il tempo e sempre maggiore è la convinzione che i migliori "esperti" siamo noi stessi, che ci documentiamo con libri ed ogni genere di pubblicazione, perché persone serie in giro a cui affidarsi ci sono, ma certamente le conti sulle dita di una mano. Poi per quanto riguarda i conflitti d'interesse in ambito numismatico, ci sarebbero da scrivere delle enciclopedie..., dove molto probabilmente catawiki occuperebbe solo poche pagine.1 punto
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Un ringraziamento particolare va a @vitellio per avermi fatto conoscere questo personaggio diciamo così un "abile collezionista", ma anche periziatore ufficiale, personalmente trovo molto istruttivo lo studio di personaggi come il Martinetti, a mio parere aiuta a comprendere molte cose del complicato mondo numismatico e dei suoi "affascinanti" intrecci.1 punto
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Credo di aver letto da qualche parte che il conio del dritto veniva sostituito più frequentemente del conio del rovescio, in modo da avere un'immagine del Re sempre al top... Non mi riferisco alla moneta in questione ma era una prassi adottata da molte zecche e in vari periodi... Quindi potrebbe essere questa la motivazione per cui troviamo monete con dritto FDC e rovesci qSPL...1 punto
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La moneta appare falsa. La perlinatura del bordo del dritto mi pare evidente. Dalla foto sul resto, inutile discernere direi.1 punto
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Tornese 1593, sigle MAL /CI, con data al dritto e al rovescio, molto raro anche questo... Al momento non posso verificare la corretta catalogazione sul CNI ma posso anticipare che sono riportate nel nuovo libro di Pietro Magliocca...1 punto
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Sarebbe interessante anche capire meglio cosa effettivamente è stato detto dai signori Russo. E il signor Alan Walker, che ha visto la moneta dal vivo, stando alle ultime analisi dei nostri validissimi esperti del forum, non ne esce proprio bene..., stando a quello che ci hanno detto i nostri esperti che "la moneta presenta tracce evidenti di fusione" (come ci ha detto più volte @gionnysicily). Ovviamente errare è umano, ma mi pare di capire (correggimi @gionnysicily se sbaglio) che in questo caso sarebbero stati commessi errori colossali di valutazione..., ad esempio non sarebbero state viste tracce evidenti (a quanto pare) di limatura e piallatura dei bordi della moneta e tutta una serie di artifici molto evidenti (a quanto pare) per eliminare le bolle da fusione, beh se così fosse non c'è da stare allegri...1 punto
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Asclepia esprimo il mio parere sulla conservazione basandomi su delle foto ed io mi tengo sempre più basso direi il dritto molto meglio del rovescio darei un spl+ -qfdc il rovescio spl. Per quanto riguarda gli acquisti io ho un mio metodo giusto o sbagliato che sia io mi sono trovato sempre bene, dopo aver individuato la moneta che mi interessa do una valutazione sulla conservazione e possibile valore e stimo una somma da spendere non andando oltre però tenendomi un punto più basso sulla conservazione che avevo dato perchè le foto possono ingannare. Tante volte in mano sono risultate di conservazione superiore.1 punto
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SVIZZERA - 1 FRANCO 1861 Questo è il primo tipo del Franco Svizzero ( Tipologia uguale al 1/2 Franco - 2 Franchi e 5 Franchi ) "HELVETIA SEDUTA". In seguito ( dal 1874 x il 2 Franchi e dal 1875 x il Mezzo ed il Franco) il conio al D/ cambierà con l' "HELVETIA ASSISA" che è la tipologia arrivata fino ai nostri giorni. Agli Svizzeri non piacciono molto i cambiamenti, evidentemente...1 punto
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ciao a tutti, ciao @ambidestro A me piace "giocare" con gli indovinelli come questo, ogni tanto ci azzecco pure spero di aitutare con "qveste" informazioni: direi nel 2000 e da un comitato della chiesa cattolica! Che ne dite di questo? trovato su: http://www.vita.it/it/article/2005/05/04/lotta-al-debito-quei-numeri-che-in-rosso/43753/ Servus, Njk PS: anche in Polonia hanno trovato lo stesso gettone: https://forum.odkrywca.pl/topic/715627-moneta-czy-medal/?tab=comments#comment-15497241 punto
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Buona sera...sarà pure solo per il gusto di mostrare e condividere... questa è la foto di gruppo dei grani che ho in collezione, la prima che faccio tutti in compagnia...20 tondelli alcuni ben conservati, qualcuno meno, qualcuno raro e qualcuno di più...le foto di gruppo certo fanno tirare gli occhi e non valorizzano le conservazioni, ma visto che finalmente ho riavuto l'occasione di averle tutte assieme sotto mano, comprese le ultime arrivate eccovele...manca ancora qualche tondello all'appello per completare il tutto ma son a buon punto buona serata!1 punto
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Buonasera a tutti, Quattro tondelli... Tre regnanti, 13 anni di Storia del Regno di Napoli e delle Due Sicilie. E quanta abilità incisoria in pochi millimetri di diametro!1 punto
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Dite quello che volete ma ogni volta che guardo questo tetradramma di Lisimaco mi dimentico di tutti i problemi e mi esalto...1 punto
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