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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/03/20 in tutte le aree
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Finalmente ho messo in collezione due mezze piastre ! Che dire.. non pensavo fossero così affascinanti..me ne sono innamorato subito specialmente per quella giovanile. che si diverte con le conservazioni ? Io una mia idea me la sono fatta ma vorrei sentire gli esperti ! mi piacerebbe anche rimuovere quelle macchie nere senza intaccare la patina cosa consigliate ?6 punti
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Grazie per aver aperto una discussione sulle nostre belle monete greche di Sicilia. Ecco, pur con tutta la prudenza che mi contraddistingue, direi soltanto che non la metterei in compagnia di monete belle e genuine. Mancano completamente i volumi, i rilievi non mi sembra che corrispondano... ecco diciamo pure che chi ha la moneta in mano può decidere meglio, ma somiglia molto a un tondello originale “schiacciato” con forza da un artista contemporaneo nel tentativo non riuscito di imprimere l’alto rilievo dei volumi di questi conii... Lascio a chi del mestiere valutarla dal vivo, ma da queste foto io non ne ricavo una bella impressione. Sentiamo gli altri. Ciao e grazie ES5 punti
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Perché un lieve scivolamento, non ha permesso il riempimento fino al mento. In rosso fa capire che il mento manca, ma che le dimensioni sono quelle.4 punti
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Buongiorno a tutti, quando ero ragazzino, soprattutto l'estate le edicole vendevano delle bustone a sorpresa. Era una festa aprirle e scoprirne il contenuto. Che andava dai fumetti ai pastelli alle macchinine alle pistole ad acqua. ? Così è stato ieri, quando finalmente mi è arrivato un lotto misto, di alcune monete sapevo la presenza di altre invece no, sono state un piacevole regalo della persona che mi ha ceduto il lotto di monetine.. ? Oggi vi mostro quello che è per me il primo Grano Siciliano ad entrare in Collezione Litra68. Cristiano, @Asclepia tu che hai spesso a che fare con le Siciliane, cosa ne pensi? Ma anche gli altri Amici mi fa piacere se hanno da aggiungere qualcosa. Inoltre mi ha colpito perché sembra una moneta scodellata, ne ignoro il perché. Saluti Alberto4 punti
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Ringrazio Adelchi66 per la citazione del libro sui tesori di Brescello, del quale sono coautore. Molto in teoria un aureo di Bruto con EID MAR poteva far parte del famoso tesoro rinvenuto a Brescello a fine 1713 e disperso già nel corso del 1714. Il materiale pervenne soprattutto a Venezia, dove una piccola parte fu acquistata da collezionisti e la massima parte rifusa per ricavare oro e per evitare il tracollo economico degli aurei, già allora molto ricercati (!!!!). Uno dei maggiori collezionisti fu il senatore veneziano Tiepolo, che comprò un'ottantina di aurei del tesoro e la cui collezione fu poi acquistata dall'imperatore d'Austria e si trova al medagliere di Vienna (dove però arrivarono solo 30 dell'ottantina originale di pezzi). Alcuni altri pezzi rapidamente presero varie strade dell'estero. Però nessuno ha testimoniato la presenza in tale tesoro di un aureo con EID MAR, che avrebbe avuto una immediata e clamorosa risonanza già allora... Quindi tento ad escludere una sua possibile appartenenza al tesoro di Brescello4 punti
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Perché essere equilibrati ? Rispetto il tuo pensiero che hai espresso sul tuo post, ma alla vista di queste "patacche", non lo condivido. Ringrazio @skubydu, per l'invito a questa discussione.3 punti
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Buonasera Sirlad, auspico che proprio leggendo le discussioni presenti in questa è nell altra sezione, lei possa approfondire la materia, complessa sicuramente ma estremamente affascinante. relativamente alla presente discussione, premetto che non è stato fatto cenno a chi vende L a moneta in quanto ciò al momento non interessa. Mi permetto comunque una parentesi generale. È capitato più volte che a seguito di segnalazioni vengano giustamente ritirate monete di ben altro calibro, si pensi tempo fa, ad esempio, all asta Leu con la moneta in copertina del catalogo. Quindi, anche dall altra parte, come da questa nessuno è infallibile è più volte su questo forum abbiamo dimostrato la presenza di cloni o monete palesemte false, facendo un servizio a nome dei collezionisti e del buon senso. Questa reputo sia informazione, unica nel suo genere oltretutto gratuita. per la moneta in questione, pareri di esperti del settore ( dietro ai nickname ci sono numismatici e studiosi di carattere internazionale) e particolari evidenziati, farebbero propendere per un esemplare moderno. A ciò queste persone sono arrivate con anni di esperienza e dedizione e non certo per sentito dire. Poi ci può stare che chi vende possa anche commettere un errore in buona fede, io L ho sempre pensato, a prescindere dal valore di ciò che si vende. è stato inoltre quasi sempre premesso che L analisi avviene da foto, e che la certezza c’è con la con moneta in mano. Tuttavia, proprio dalle Buone immagini a disposizione si è potuto evincere che alcune cose non tornano e non è certo poco. C’è anche chi reputa la moneta genuina, va bene, apprezzo ed accetto il loro parere, ho aperto la discussione proprio per avere dei pareri, pur già avendone uno io ed avendolo argomentato. mi sembra inoltre che ci sia espressi in modo pacato, tecnico ed educato. Attendo il parere di @gionnysicily , che saprà sicuramente darci qualche Preziosa informazione in più anche se un “like“ credo abbia già detto molto. grazie skuby3 punti
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Ciao Alberto, queste monete scodellate venivano chiamate "gobbini", si dice che venissero strofinate per augurarsi la buona sorte... Inoltre venivano poggiate sull'ombellico delle donne gravide come portafortuna per il nascituro... Di gobbini se ne trovano generalmente ricavati da monete in rame del periodo del regno, raramente per gli stati preunitari... Dovrei averne uno ricavato da un grano da 12 cavalli di Ferdinando IV... Inutile dire che era un'usanza tipicamente meridionale...3 punti
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Pur con le precauzioni legate all'esame di una semplice fotografia, anche a me sembra un prodotto di pressofusione. In ogni caso la stima è esagerata per un esemplare così modesto. Allego l'esemplare di Parigi, De Luynes 1022, di sicura autenticità. Pur con difetti del tondello è tutt'altra cosa...3 punti
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Buongiorno a Tutti, ho visto ora la seguente nuova discussione nella quale sono stato chiamato a esprimere un parere (Grazie intanto @skubydu). Non vorrei sembrare sfacciato, ma il pezzo in esame è un EVIDENTE falso......da presso fusione. Proprio per le sue caratteristiche (fratture a intervalli lungo tutto il diametro del tondello ed assenza di luci/lusters e/o tracce di coniazione)...è un presso-fuso da usare come riferimento... Mi meraviglio che pezzi simili possano ancora trovare riparo in aste pubbliche.... Ormai sta degenerando tutto, compresa la qualità dei vari astaioli...... Mah...... Odisseo3 punti
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Buongiorno skuby, l'immagine che ho postato mostra chiaramente un particolare che appartiene al tondello ma non alla moneta. Ovviamente questo,assieme ad altri particolari che si possono osservare, ci porta a considerare che la percentuale che ci si possa trovare davanti ad un riconio sono altissime. Ciò premesso, sappiamo che anche in antichità si facevano dei riconi utilizzando delle monete già coniate e di conseguenza ci sono due strade da valutare: riconio moderno oppure antico ? La risposta naturalmente sara' data soprattutto da una visione dal vivo ma, anche da foto in base alla propria esperienza acquisita, personalmente io la mia risposta l'ho trovata. Buona giornata3 punti
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Quelli con la testa rivolta a sinista (più rari) sono tutti senza sigla/e, ma con marchi sotto; la distinzione diciamo base è fatta in ordine alle sigle del mastro di zecca quando c'è. Con testa a destra ci sono senza sigla/e , con GR e con IAF/cI, quest'ultimo molto Raro. Poi si vanno ad aggiungere i coni diversi nei rovesci, dove troviamo quelli che sommariamente ha fatto vedere Rocco. Tutte queste monete, di cui sopra, sono state accuratamente descritte e catalogate nel mio volume.3 punti
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Ho il piacere di presentarvi il mio nuovo libro, dedicato all'iperinflazione che colpì la Germania nei primi anni Venti. Ho cercato di spiegare la vicenda in modo piuttosto semplice, stando attento a non cadere nei tecnicismi. Il numero contenuto di pagine (60) mi permette di venderlo ad un prezzo non troppo elevato. Lo si può acquistare su Amazon: https://www.amazon.it/dp/B08M253WJ6 DESCRIZIONE Perché non si possono stampare tutti i soldi che servono? L'iperinflazione che si abbatté sulla Germania nel 1923 fornisce la risposta a questa domanda. Dopo lo sganciamento del marco dall'oro e la sconfitta nella prima guerra mondiale, una serie di errori fatali fecero perdere il controllo alla banca centrale della Repubblica di Weimar. I prezzi corsero follemente e solo chi aveva investito in determinati modi salvò il proprio denaro. Le conseguenze furono pesanti e non si esaurirono in quei pochi mesi. Infatti l'iperinflazione fu decisiva per l'ascesa del nazismo. E oggi continua a influenzare la mentalità tedesca, con ripercussioni sulla politica monetaria europea. INDICE 1. L'origine del problema (1914-1920) - La guerra ripudia l'oro - Un risarcimento esorbitante 2. La catastrofe monetaria (1921-1923) - 1921-22: errori fatali - 1923: annus horribilis 3. La folle corsa dei prezzi - Fuori controllo - Una valanga di carta straccia - Scene di vita quotidiana 4. Azioni e oro: ancore di salvezza - Investimenti sbagliati - Le azioni - Oro e argento 5. Il ritorno alla normalità - Il rentenmark - Debiti pubblici e privati - Conseguenze di lungo termine2 punti
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Perché questo errore-curiosità abbia un surplus di valore (ma solo per chi ne è interessato) dev'essere in alta conservazione come questo:2 punti
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È anche un discorso soggettivo basato sulla presenza di una patina che può non piacere e si desidera azzerarla per consentire un rinnovamento della stessa. Ti faccio un esempio (qui sotto): ho trovato questa Piastra da un negoziante che non riusciva a venderla proprio per la patina che accentuava i "graffi" tipici di questa monetazione. La moneta era in alta conservazione, ma personalmente anche a me urtava come si presentava il rovescio. Quindi ho provveduto a togliere le ossidazioni cercando di non alterare troppo la patina del D/ che invece, era uniforme e gradevole. Secondo me è migliorata, ma è una questione di gusto personale. Sicuramente ci sarà chi la preferiva come era prima.2 punti
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Buona sera @Marco.rex giusto in fondo a questa pagina una moneta simile.2 punti
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Buongiorno...complimenti @aleale davvero una bellissima moneta, il 1802 è quello che meno si vede in giro. Se te ne liberi,,,fammi sapere ?. Bella bella. Interessante notare come le monete del 1801, 1802, e 1803 ribattuto su 2 abbiano il valore 2 diverso dagli esemplari con 1803 non ribattuto e 1804 . Nel primo caso più uncinato nel secondo più morbido...nelle foto i particolari. Saluti.2 punti
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1960 Qatar & Dubai - 1 riyal Non è stata una specifica nazione, Dubai si unì al Qatar solamente per dare corso ad una nuova moneta. Generalmente nel golfo persico si utilizzava la rupia indiana, questa unione fu in tentativo per distaccarsi da questa valuta. L'unica serie composta da 1 - 5 - 10 - 25 - 50 e 100 riyal fu emessa solo nel 1960, ogni singola banconota, dal nominale più piccolo al più elevato, data la loro vita brevissima è rara e ricercata in qualsiasi conservazione. Successivamente Qatar adottò il suo riyal e Dubai usò il dirham degli Emirati Arabi di cui ne fa parte.2 punti
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Mitologia romana Secondo la mitologia romana Orione era un gigante generato dall'urina di Giove, Nettuno e Mercurio e per questa triplice paternità gli fu attribuito il nome di Tripater. Si racconta che un giorno Giove, Nettuno e Mercurio si aggiravano per le campagne della Beozia dove al tramonto incontrarono un contadino di nome Ireo che offrì loro ospitalità nella sua capanna. Gli dei vollero inizialmente mantenere l'anonimato per vedere come quel contadino li avrebbe trattati e videro che Ireo versò da bere del buon vino e portò loro quanto aveva di meglio da offrire. Dopo aver apprezzato questo grande senso dell’ospitalità nonostante la povertà in cui versava, gli dei si fecero riconoscere ed Ireo impallidì. Ma dopo essersi ripreso, per onorarli della loro presenza, corse fuori dalla capanna e immolò un toro per i suoi ospiti. Giove volle ricompensare il contadino dicendo che avrebbe soddisfatto qualsiasi suo desiderio. Ireo allora chiese loro di poter avere un figlio senza la necessità di doversi risposare, avendo promesso a sua moglie morta da poco che non avrebbe sposato nessun'altra donna. Giove gli ordinò di portare la pelle del toro appena immolato e insieme a Nettuno e Mercurio sparsero la loro orina su di essa e la piegarono, dicendo al contadino di seppellirla nell'orto e di ritirarla dopo nove mesi. Ireo ubbidì e dopo nove mesi, dissotterrata la pelle, vi trovò avvolto un bambino che allevò come suo figlio e al quale diede il nome di Urion, da urina, successivamente vòlto in Orione cambiando la prima lettera con una O (come dice Ovidio nei Fasti, lib. V, cap. IV: «Perdidit antiquum littera prima sonum»). Si racconta che Orione, in pochissimo tempo, divenne un gigante di straordinaria bellezza, tanto alto che, mentre scendeva da una montagna appoggiato a un olmo, la sua testa era nascosta tra le nubi. Diana lo prese al suo servizio facendolo ministro del suo culto e con lui andava a caccia. Diodoro di Sicilia racconta che in vita Orione progettò e presiedette i lavori della costruzione della città siciliana di Zancle che prenderà poi il nome di Messina. Secondo Esiodo, per arginare le frequenti mareggiate che si abbattevano sulla costa, Orione trasportò una grande quantità di terra davanti al porto di Messina e il terrapieno che realizzò costituì Capo Peloro sul quale costruì un tempio dedicato a Nettuno. A ricordo della fondazione della città siciliana, in Piazza del Duomo a Messina gli è dedicata l'omonima Fontana di Orione marmorea opera di Giovanni Angelo Montorsoli (1547-51). apollonia2 punti
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REGNO DI SARDEGNA - VITTORIO EMANUELE II° - 5 LIRE 1860 - TO2 punti
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Ultimo entrato in collezione. Preso dal negoziante che ne aveva una serie di consecutive. Di fatto Fds. Sopra il nominale “500.000 presenta quella che sembra una piega” che però era presente su tutte le banconote ed è molto accentuata nella foto dentro la plastica. In realtà è leggerissima e credo dipenda dalla stampa visto che subito sotto c’è il filo di sicurezza. Pagata 150 euro compresa di perizia fotografica. Di fatto è come se l’avessi presa a 135/1401 punto
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Buongiorno cari amici, e' con grande gioia che vi invitiamo alla consegna dei nuovi Gazzettini di Quelli del Cordusio che avverrà il giorno domenica 25 ottobre 2020 alle ore 10 nei tavoli esterni all'aperto del Caffè Spadari al mercatino del Cordusio in Piazza Pio XI in Milano (indipendentemente dall'apertura o meno del mercatino). Il nuovo Gazzettino arrivato ormai al numero 7 avrà una nuova veste grafica speciale in cartonato, a colori, con più pagine, esattamente 83, con 11 articoli, editoriale e rubriche varie. Ricordiamo anche che il Gazzettino è autoprodotto, autogestito, un dono di volontariato culturale per la comunità e per gli appassionati che viene dato in modo gratuito agli amici e aderenti del nostro Gruppo. Ci si augura che questo ulteriore sforzo e impegno culturale di tanti possa essere un buon messaggio di divulgazione e conoscenza per la nostra numismatica. un caro saluto a tutti, Il Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio1 punto
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Ci sono monete che per bellezza non possono passare inosservate. Spesso arrivano a noi consunte, ma in qualsiasi grado di conservazione, sanno farci apprezzare i dettagli che la compongono e soprattutto la bravura dell incisore che in pochi centimetri ha saputo materializzare rappresentazioni uniche ricche di patos. L esemplare di seguito riportato è tra le più belle e rare monete coniate a parer mio da Messana che celebra il dio PAN ed il rapporto dualistico con l animale simbolo di Messana, la lepre. Nac.82 n.44 Messana Tetradrachm circa 420-413, AR gr. 17,13. The M.L. Collection of Coins of Magna Graecia and Sicily Messana Tetradrachm circa 420-413, AR 17.13 g. MEΣΣANA Slow biga of mules driven r. by charioteer, holding reins and kentron ; in exergue, two dolphins swimming snout to snout. Rev. Youthful Pan seated l. on rock on which a fawn’s skin is thrown, holding a pedum in his l. hand and a springing hare in his r.; in upper field, ΠAN. De Luynes 1022 (these dies). Rizzo pl. XXVI, 12 (these dies). Caccamo Caltabiano 508.1 (this coin). Of the highest rarity, the finest of only five specimens known of which only two are in private hands. A fascinating issue of great interest, struck on a very broad flan on sound metal. Light iridescent tone and extremely fine Ex Leu 2, 1972, 90 and Leu 61, 1995, 62 sales.Arguably the most inventive coin in the long series of coins at Messana, this tetradrachm is also confirmation of the local worship of Pan. The god is shown in his natural element, seated upon a rock over which is draped a fawn skin. He was charged with the protection of shepherds, flocks and hunters and he concerned himself with hares, small birds and similar creatures. In this delightful scene Pan plays with his animal familiar, the hare, while in his left hand he holds the pedum, a throwing-stick used to kill hares. It thus portrays the dualistic relationship that this pastoral god had with the hare: he welcomes it with one hand while in the other he holds a weapon designed to subdue it. Messana originally was colonized by settlers from Cumae and Euboea who named the city Zancle. It prospered for more than two centuries before in 490/89 it was captured by Anaxilas, the tyrant of Rhegium, a Greek colony on the Italian shore across the Straits of Messina. Since Anaxilas was of Messenian descent, he changed the city’s name from Zancle to Messana, and populated it with new arrivals from Messenia and Samos. He is credited with introducing the hare to Sicily, and he probably introduced the worship of Pan, a god native to Arcadia, a neighbouring district of his own Messina in the Peloponnesus. The local worship of Pan is amply demonstrated by the fact that the standard reverse type of the city’s tetradrachms is a leaping hare. We get a more intense declaration with this remarkable and short-lived coin type, and also by the appearance of the head of Pan beneath the bounding hare on one of the more frequently encountered tetradrachms. Allego altro esemplare proveniente da collezione importante: Caltabiano 508 gr. 16,91 - Paris, L. 10221 punto
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Magari voleva dire che è l'unica con la testa ridotta , perché il conio non l'ha coniata del tutto. Le altre.....Tre sono in Musei :Vienna , Berlino, Parigi e solo due apparse sul mercato: NAC 2006, passata alla Stak's nel 2008 e NAC 2015. Non essendoci un esemplare al BM , non ci sono Galvano elettrotype.1 punto
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Ora in un confronto con gli originali ( grazie ad @acraf per il De Luynes) e semplice osservare che non è stata coniata, con il conio dell'artista del Dio Pan. Trattasi di moneta coniata su una moneta genuina, ricca di fratture e screpolature sui rilievi.1 punto
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Buona sera. Direi che la moneta da l. 2 1936 e se fdc il cent. 10 1925 possono avere un certo interesse. Cordiali saluti. Gabriella1 punto
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La moneta di questa discussione e copia con il dritto B. Effettuando un confronto con la moneta genuina Stak's, si evidenzia che l'etnico Messana e il delfino di destra, insieme all'esergo, sono perfettamente simile alla Stak's. Altri dettagli fanno percepire la confusione del drappeggio dell'auriga, la criniera della prima Mula. E stata copiata e manipolata.1 punto
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Ciao @Der Kaiser, certamente, è verissimo! Nella letteratura scientifica viene citato spesso il c.d. Hoarding. Accumulazione senza fine, insaziabile e patologica. La corrente letteratura spiega come il collezionismo, come qualunque comportamento umano, possa degenerare e sfociare in patologia. Il paper di Long e Shiffman (1997) tratta l'argomento in modo lucido. Si tratta perciò di comportamenti estremi, che per la maggior parte non vengono presi in considerazione degli studi sul collezionismo. O meglio, vengono riconosciuti ma non studiati, in quanto categorizzati come Hoarding disorders. Nei dati raccolti per la mia tesi non ho riscontrato comportamenti evidentemente tendenti al disturbo psicologico: i risultati sono perciò da interpretare alla luce del "normale" collezionismo (e con normale collezionismo si dovrebbe aprire una parentesi infinita sulla definizione di collezionismo, visto che non vi è definizione unanimemente accettata). Tra l'altro è interessante lo studio di Formanek (1991) che introduce la visione predominante del collezionismo nella prima parte del '900 e che mostra come fosse completamente errata e dedotta senza alcun tipo di studio empirico. In breve, l'interpretazione dei primi studi Psicanalitici concludeva che esistesse un forte nesso tra collezionismo e libido-fase anale. Conclusioni completamente smontate dal paper di Formanek e da tutti gli studi successivi. Se hai la curiosità di dare un'occhiata alla tesi scrivimi pure, te la mando con piacere. Purtroppo non sto avendo il tempo di preparare il report in italiano. Appena riesco lo posto sicuramente.1 punto
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Ciao @Litra68. Premetto che seguo si le siciliane, ma parto da Carlo III, ma il mio parere te lo do volentieri lo stesso. Millesimo comune il tuo se ne trovano molti in vendita, mi ricordo di aver letto una discussione qui nel forum su una presunta variante 1799 senza la lettera R al dritto, quindi non siglata RC come la tua, ma solamente R, in realtà mi sembra si parlasse di una manomissione, l'abrasione postuma della lettere. Mi piace la patina verde della moneta e soprattutto l'uso di "talismano/portafortuna" che ne fu fatto, ma in questo sono stati esaurienti gli amici che mi hanno preceduto. Complimenti per la tua prima siciliana . Tanto per condire il post: esiste per il millesimo 1698 la variante rarissima con le sigle RC sotto "le cosce" dell'aquila, quando solitamente per tutti i millesimi si trova ai lati del "petto" dell'aquila. Saluti e quindi possiamo dire che hai cominciato anche tu con le siciliane1 punto
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concordo... la pulizia o lavaggio fatto da esperti ha il solo fine di migliorare la moneta dal punto di vista estetico e renderla più appetibile sul mercato1 punto
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Buongiorno a tutti! Ringrazio vivamente tutti voi per aver risposto al mio appello. Vi do qualche informazione in più. La piccola tavoletta (trovate fotografia in allegato) è attribuita a Januarius Zick e rappresenta Ponzio Pilato che si lava le mani (forse parte di una serie). Grazie mille @sandokanper le suggestioni. Inoltre conosco benissimo la bravura e cortesia di @Corbiniano, non volevo disturbarlo ancora una volta con le mie domande!!1 punto
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Tutti i 20 cent esagono del '18 e '19 sono stati sovrimpressi sui nichelini di Umberto, quindi è impossibile che l'impronta sottostante possa creare un plusvalore. Semmai il plusvalore si crea quando su esemplari di elevata conservazione l'impronta crea effetti spettacolari, qualche esemplare di questo tipo viene ogni tanto postato sul forum.1 punto
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Ci provo, tanto è un gioco ORIGINALI SCORE Ciao da Stilicho1 punto
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Vedo di trasmettere foto più nitide del fronte moneta. Grazie per averla identificata.7 La tua conoscenza numismatica è impressionante.1 punto
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E' un 20 centesimi di euro emesso da uno dei paesi d'Europa facenti parte della zona Euro. Il suo valore equivale a 20 centesimi di euro.1 punto
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Effettivamente "qualche" aureo di Bruto era forse presente il quel tesoro: Fonte :1 punto
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Ciao @gennydbmoney...molto interessante e raro il tuo tondello, in collezione io non l'ho ancora. Puoi fornire qualche altro dato: peso, assi e contorno? Grazie mille e complimenti per questa rarità, io personalmente è il secondo che vedo. Se te ne liberi batti un colpo in privato ;p. Saluti Cristiano.1 punto
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Ciao a tutti, mi complimento con @gennydbmoneyper aver iniziato questa discussione, e ringrazio @Mircodimarta per averla riproposta, (grazie anche per l'articolo di Lula) ho letto con piacere i post precedenti, tutte belle monete, esemplari di grande fascino. Ne ho qualcuno in collezione, li avevo fermi da anni nei vassoi, grazie al Forum li sto rivalutando, ne ho già postato qualcuno in altre discussioni, ma li ripropongo volentieri in questa discussione che ritengo ad Hoc. Sono fuori casa, inizio nel postare qualche foto che ho sul cellulare, per fortuna ho anche nel block note I dati ponderali.. ? Eccone uno.. Sestino Johanna e Carlo Diametro 18mm. Peso g. 1,50 Saluti Alberto1 punto
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Ciao @danielealberti, Hai detto bene...... Il grande KIMON. Ho postato uno dei più belli decadramma firmati dal grande Kimon ( il rovescio NAC 13 ), che ha ben tra punti dove il grande maestro, ha voluto lasciare la sua firma. Al Rovescio. La "K " sulla benda che dalla fronte si inserisce tra i capelli. Per esteso "KIMON" a rilievo sul corpo del delfino, sotto il tronco del collo. Sul dritto, nell'esergo in corrispondenza degli zoccoli "KIMON" ( qui poco visibile ) la riproduzione postata in questa discussione, sembra quella che ci assomiglia di più. Per rispetto al grande Kimon, allego un confronto del dritto.1 punto
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Volando un po' con la fantasia si potrebbe immaginare che l'aureo in questione provenga dal tesoro di Brescello, sopravvissuto alla fusione di massa operata dagli acquirenti veneziani e venduto a ricchi collezionisti, magari dal sangue blu,che notoriamente non è che abbiano piacere a far sapere in giro da cosa è composta la loro collezione. Si fa "pour Parler"...1 punto
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Buonasera a tutti, complimenti Cristiano, @Asclepia, non è il mio campo di azione, ma pur sempre un bel ramino è. ? Sulla conservazione non mi esprimo, ma secondo me un ammollo in olio di vasellina non può che fargli del bene, sicuramente le incrostazioni si ammorbidiranno un po', e poi sarà un bel bagno rigenerante. Pensa alle parti meccaniche del motore che sono costantemente a contatto con l'olio, quando le smonti sono belle fresche. ? Saluti Alberto1 punto
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Complimenti per la laurea a pieni voti, complimenti per il nuovo lavoro che mi auguro diventi a tempo indeterminato. E' strabiliante cosa possa uscire da quello che si crede solo una passione, un hobby. Sarei onorato di ricevere, quando possibile, il report in italiano (mastico poco e male l'inglese ?). Quando sarà disponibile la traduzione ti invio per MP la mia e-mail. Grazie.1 punto
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Che fare in un momento tragico come questo e voler dare comunque un segno tangibile a tutti ? Ce lo siamo chiesti più volte, i convegni dove di solito andavamo sono tutti chiusi, le conferenze non possibili e così ogni altro evento pubblico e lo saranno per un po’ credo, e allora bisogna fare di necessità virtù, comunicandolo con ogni mezzo disponibile sul mondo virtuale e tecnologico e poi consegnandolo nell’unico posto, a ora possibile, con tutte le avvertenze conosciute del caso. E’ un gesto forte, anche coraggioso, che vuole dare una indicazione che la numismatica comunque prosegue e proseguirà con quello che potremo e si potrà fare per tutti !1 punto
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Piccolo contributo, esemplare di grande fascino anche se l'iconografia non è prettamente mitologica: Commodus Medaglione. Roma, AD 192. L AELIVS AVRELIVS COMMODVS AVG PIVS FELIX, busti diCommodo e Roma drappeggiati e corazzati, con la seconda indossante elmo e corazza decorata con aegis / P M TR P XVII IMP VIIII COS VII P, Marte in piedi rivolto verso destra, testa a destra, nudo ma indossante elmo e mantello sulle spalle, reggente in mano la lancia e il parazonium che poggia il piede su una corazza (?) a terra, nel campo destro; la Vittoria a destra rivolta verso sinistra, reggente ghirlanda e palma in cima ad una colonna contro cui riposa uno scudo con in centro una figura di un animale. Gnecchi 120, pl. 86; Cohen 5/5. 70.56 g, 41 mm, 11 h. Estremamente raro; nessun altro esemplare su CoinArchives e Gnecchi elenca solo tre esempi. Provenza: Roma Numismatics Limited Asta 18 di 29.09.2019, lotto: 1181 Ciao Illyricum1 punto
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