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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/23/20 in tutte le aree
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Salve a Tutti, posto una Piastra 1851 di Ferdinando II° con il "volto giovanile" ( non so se sia giusto definirla così, pertanto chiedo a Voi ), tipologia decisamente più difficile da trovare dell'omologa con effige matura. Spero vi piaccia. Buona Giornata, Beppe8 punti
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Buonasera a tutti, un nuovo 9 cavalli di Filippo IV in Collezione Litra68. Direttamente da Asta ACM15. 9 cavalli Filippo IV 1627. ? Adesso è caccia al 28 Saluti Alberto5 punti
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è un ventesimo di grosso di Carlo II d'Angiò conte del piemonte, monetina di grande rarità.5 punti
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@sandokan @caravelle82 La motivazione è abbastanza semplice , questa serie ( 96 , 48 , 24 e 12 Lire ) venne coniata come multipli dello scudo che aveva un valore di 4 Lire. Bisogna inoltre tenere in considerazione che non venne adottato il sistema monetale decimale , semplicemente perchè doveva essere ancora inventato... verrà infatti introdotto in Francia con Napoleone pochi anni più tardi. All'epoca i valori nominali delle monete erano ancora basati sul sistema introdotto da Carlo Magno che si basava sul concetto di Lira , Soldo e Denaro ( 240 Denari valevano una Lira ed il Soldo era pari a 12 Denari). Questi rapporti , che vennero abbandonati in quasi tutti i paesi a seguito della Riforma Monetaria di Napoleone , rimasero in vigore nel Regno Unito fino al 1971 ( ed è per questo che la loro monetazione viene divisa fra pre-decimal e decimal ).5 punti
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Buongiorno a tutti amici del Forum, è con grande soddisfazione che vi comunico che è uscito il mio nuovo libro STORIE DI MONETE - EURO (2002-2020) Storie di Monete - Euro (2002-2020) nasce con l’intento di raccontare la storia del nostro Paese attraverso le monete in Euro. Partendo dalle origini della Comunità Europea, andremo a scoprire l’evoluzione dei Trattati europei dagli anni ’50 ai giorni nostri, con un occhio di riguardo per la creazione della moneta unica. Alle analisi economiche e storiche si intrecceranno curiosità numismatiche e approfondimenti in diversi ambiti, creando così un percorso multidisciplinare. Lo studio dell’Euro e degli accordi che lo governano porteranno il lettore a porsi domande e a trovare le relative risposte, sia per quanto riguarda il funzionamento della moneta unica sia per tutto ciò che concerne l’iconografia e l’evoluzione delle monete stesse. Sono proprio queste, infatti, le vere protagoniste dell’opera: ognuna di essa racconta una storia, un personaggio, un anniversario. Attraverso l’iconografia delle euromonete emesse dalla Repubblica Italiana, prenderà forma un viaggio che ci porterà nell’antica Roma, durante la costruzione del Colosseo, nel Rinascimento, davanti alle pennellate di Botticelli, e nel neonato Regno d’Italia, dinanzi all’imponente progetto della Mole Antonelliana. Incontreremo personaggi illustri, dal genio di Leonardo da Vinci al rivoluzionario Galileo Galilei, dallo storico romano Tito Livio al sommo poeta Dante Alighieri. L’approfondimento dei soggetti e delle immagini rappresentate ci permetterà di viaggiare lungo tutta la penisola, dalla Puglia del medioevale Castel del Monte alla romantica Venezia della maestosa Basilica di San Marco. Ed infine, per non dimenticare il passato, le monete ci ricorderanno le più importanti tappe della storia d’Italia, dall’Unificazione all’Expo, passando per la firma della Costituzione italiana e per la ratifica dei Trattati di Roma. Tutto questo accompagnato da fotografie di monete, banconote, francobolli, personaggi e luoghi che hanno fatto la storia d’Italia: 200 immagini per ricordarci chi siamo. Il libro è disponibile su Amazon oppure contattandomi direttamente via MP (contattandomi direttamente il prezzo sarà inferiore ma per adesso ho disponibile un numero limitato di copie da poter inviare). Sperando che possa essere di vostro interesse, resto a disposizione per qualsiasi richiesta di informazioni Marco3 punti
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Se davvero si può sconfinare nelle angioine del nord vi posto anche il quinto di grosso di Cuneo emesso a nome di Carlo II. Purtroppo il mio è un esemplare in pessime condizioni di conservazione ma considerato che negli ultimi dieci anni mi pare di averne visto solo un altro penso che valga il sacrificio di sforzare un po' la vista... dritto: KAROLVSSCLREX verso: COESPED'MONTIS ciao Mario3 punti
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Buongiorno. Proseguiamo e restiamo sul medesimo nominale, un 2 grani, ma del 1814. Per il millesimo 1814 esistono 2 tipi di ritratti, uno più comune con corona a 6 punte, uno più raro con corona a sette punte. Qui li mettiamo a confronto...trovate voi le differenze?? Oltre il ritratto ovviamente, c'è un altro particolare che li distingue che possiamo notare da queste foto... Sempre restando sul ritratto con corona a sette punte lo troviamo da qualche altra parte? Saluti.3 punti
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Buonasera a tutti, ancora qualche pezzetto della Collezione Litra68 3 Cavalli Filippo IV 162.? ? Saluti Alberto2 punti
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... e se a qualcuno viene la febbre diranno "febbre da cavallo" ...2 punti
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Ciao, giusto per conoscenza, ho visto dei tagli rigato incuso anche per il 6 punte...2 punti
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Ma li cercate con la lanterna questi venditori? Arka Diligite iustitiam2 punti
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Lo stemma dei Gonzaga-Nevers è sicuramente complesso, ma non era solo una questione di facciata; Carlo I Gonzaga-Nevers aveva davvero il dominio su un numero di territori enorme, grazie alle varie eredità tramandategli dalla bisnonna Anna d'Alençon, dalla nonna Margherita Paleologa e dalla madre Enrichetta di Clèves, e ciascuno dei quarti presenti nello stemma rappresenta uno dei territori/blasoni posseduti dalla famiglia. Il principe era considerato uno degli uomini di Francia più potenti della sua epoca, tanto da essere trattato da pari col re di Francia. Qualcuno addirittura suppone che dietro a questo strano stemma formato dall'unione di ben 18 blasonature ci fossero motivi esoterici e rimandi ai Templari, alle famiglie del Graal e così via: https://web.archive.org/web/20170113160207/http://lnx.societapalazzoducalemantova.it/2010/pdf/2014/marzo2014-pag2.pdf Per concludere, copio da Wikipedia quella che è la descrizione dello stemma: Inquartato: nel I e nel IV Gonzaga di Mantova [come stemma del Monferrato] ; nel II e nel III troncato, il primo partito di tre, il secondo di due, che dà sette quarti: nel 1o di rosso alla ruota di otto raggi gigliati d'oro con uno scudetto d'argento in cuore broccante (Clèves); nel 2o d'oro alla fascia scaccata d'argento e di rosso di tre file, 8,8,8 (La Marck); nel 3o d'azzurro seminato di gigli d'oro al lambello di rosso castellato di nove pezzi d'oro (Artois); nel 4o di nero al leone d'oro armato e lampassato di rosso (Brabante); nel 5o d'azzurro seminato di gigli d'oro alla bordura composta d'argento e di rosso (Borgogna moderno); nel 6o di rosso a tre rastri d'oro posti 2, 1 (Rethel); nel 7o inquartato: nel primo e nel quarto d'azzurro a tre gigli d'oro posti 2, 1, nel secondo e nel terzo di rosso alla bordura spinata d'argento (Albret d'Orval); sul tutto d'azzurro a tre gigli d'oro posti 2, 1, alla bordura di rosso caricata di otto bisanti d'argento (Alençon).2 punti
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Ci sono monete da 2 grani del 1815 con quelle caratteristiche (quella di nikita mi pare proprio un 1815 anche se la data si legge male)...ne ho una del medesimo conio in collezione, in bb...il ritratto è spostato verso l'alto e le punte arrivano a sfiorare la legenda, quella del amico nikita, vuoi il conio stanco vuoi l'usura, è arrivata a noi così...spuntata...2 punti
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Hai dimenticato il tipo "senza punte" o magari sarà solo usura….. Si, credo che sia solo usura….. e non somiglia per niente al ritratto del 2 once!2 punti
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Esatto, domanda non sciocca, ci sono studi della legenda come quelli di@mero mixtoque imperio2 punti
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Moneta interessantissima! Particolare per il tipo di carattere utilizzato per la legenda ma soprattutto per la presenza di quel fiore (o presunto tale) al termine dalla legenda del R/. Non è una posizione casuale ma si tratta della posizione in cui veniva solitamente posizionata l'armetta dello zecchiere. Ovviamente non parlo della zecca di Napoli e, col beneficio del dubbio, questa moneta per me non è di conio napoletano. Se osservate i robertini fatti battere da papa Martino V l'armetta dello zecchiere Domenico Gherardini da Firenze (una sferza/frusta) si trova proprio in quella posizione. Anche se va detto che lo stile di questo gigliato è nettamente superiore di quelli del Gherardini. Ho provato a cercare armette simili sul Muntoni e sul Mir ma non ve n'è traccia a parte una rosetta a 5 foglie utilizzata sui grossi proprio di Martino V. Troppo poco forse per ipotizzare un nesso fra le varie emissioni. So di muovervi su un campo minato non conoscendo appieno le varie emissioni papali e relative armette ma il dubbio è più che legittimo. Sarebbe interessante analizzare i caratteri della legenda e confrontarli con altri esemplari, magari proprio le emissioni liberate sotto Martino V. Grazie @aleale per questo prezioso contributo che sicuramente merita l'intervento di qualche "papalista" che possa aiutarci nel confronto.2 punti
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Buongiorno, ogni tanto partecipo pure io ha questa bella vetrina...oggi lo faccio con una delle piastre più comuni: 120 grana 1798. Fu uno dei miei primi acquisti sulla baia, mi colpi il colore del metallo e la patina non uniforme, la trovai particolarmente bella...ma son gusti. Qui la rigatura sulla corona è assente mentre la chiusura dello stemma è del tipo "più decorato" (la seconda immagine che fornisce Rocco nel suo post) Saluti2 punti
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Buon giorno a tutti, La mia Napoletana di oggi. 5 Tornesi 1798 Modulo Largo. Mi piace immaginare che sia una di quelle che sono state coniate su particole lisce di un Tondello da 8 Tornesi (con restrizione della particola di almeno 1mm). Così come riportato nel lavoro di Pietro @Rex Neap e riproposto da @gennydbmoney proprio nel post 307. Purtroppo ho solo queste foto al momento con me, dal vivo il colore è sul nocciola chiaro. ? Saluti Alberto2 punti
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Prego! Ora come ora sono un po’ indaffarato con vari impegni ma cercherò di organizzarmi per comprarlo e leggerlo durante la pausa natalizia. A presto e buon proseguimento anche per i video sul canale YouTube1 punto
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Nel mio primo messaggio alla pagina 2, in riferimento ai caratteri incerti della moneta scrissi "vedi GUB sul verso”, proseguendo nel secondo messaggio a pagina 3 con: "Se mi fosse proposta in una compra-vendita, non la acquisterei". Poco fa ho provato mettendo a confronto il verso della moneta postata da @Inico con quella da 48 lire raffigurata sulla scheda della zecca di Genova recuperata da lamoneta.it. I caratteri mi sembrano ben differenti, Che ne dite?1 punto
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Complimenti Mario. Altra gran rarità. Credimi, dovresti vedere alcuni cavalli che ho in collezione... il FDC non è per chi colleziona medievali.1 punto
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Caspita che pezzo!!! D/CAROLVS SCIL REX R/ COES PEDMONTI Una vera rarità, complimenti!1 punto
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A me pare di leggere in legenda - OTTO PIVS RE. - e IMPERATOR , pertanto a a mio parere potrebbe essere attribuito a Ottone primo Imperatore ed Ottone II re. 962-967 - ma è una opinione ... Brambilla Tav, IV. n 71 punto
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Complimenti vivissimi @rada per quest’opera! Sicuramente non è da tutti riuscire a scrivere e pubblicare un libro a tema numismatico. Dando un’occhiata anche al video descrittivo sul tuo canale YouTube, sono certo che si tratta di un volume curato nella forma e piacevole alla lettura, adatto sia ai neofiti che ai collezionisti della monetazione euro. Ti porgo, dunque, le mie più sincere congratulazioni e felicitazioni, augurandoti tante vendite ?1 punto
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la mia opinione è che potrebbe trattarsi di Arcadio - anche la lettera finale del nome "S" termina prima che non Theodosius e Valentiniano..... metto un esempio ... 12 mm. 12:00. 1.42 grams. SMAQP RIC IX Aquileia 47d, page 104, plate VII.141 punto
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Buongiorno. Rarissima medaglia di Carlo di Borbone, passata in asta H.D. Rauch nei giorni 2 e 3 Luglio. "Medaglia 1754. Argento. Ø 45,8 mm. Coniata a Napoli. Per le scoperte delle miniere calabro-sicule (opus: Ignazio De Aveta). Al dr./ CAROLVS ET AMALIA VTR.SIC.ET HIER.REG. Busti affrontati di Carlo e Maria Amalia. Al rov./ PRIMVM.CALABRO.SICVLOQV'E VISCERE FOENVS. (Il primo frutto dalle viscere della terra calabrese e siciliana) Mercurio, col caduceo nella destra e una lampada nella sinistra è vicino ad un uomo sdraiato che con il braccio sinistro sorregge una cornucopia dalla quale fuoriescono i simboli convenzionali indicanti il carbone, il ferro, il rame ed il piombo. Sul suolo, attrezzi da minatore. All'esergo, IGN.DE AVETA.FECIT. / A.D.MDCCLIV (Ricciardi 16. D’Auria 18)" Descrizione tratta da: http://www.ilportaledelsud.org/medagliere_di_rauso.htm1 punto
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si è falsa; basta guardare il contorno.... e non è argento, ma alpacca1 punto
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Ciao, si certo: gr. 6,05 - 22,00 mm e contorno rigato: e la mia "inguardabile" corona a sette punte:1 punto
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Diciamo che si devono anche saper fate le foto con il cellulare (distanza, illuminazione, timer per lo scatto...) esempio di una mia foto1 punto
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Una domanda ai vari commercianti che vendono online (e parlo dei vari professionisti con negozio fisico o virtuale, non delle case d'asta): quindi voi chiedete/dovete chiedere alla sovrintendenza l'attestato di libera circolazione ogni volta che vendete una moneta all'estero più vecchia di 70 anni (sostanzialmente quasi tutte...), quindi anche la monetina da ciotola da 2€? O non vendete proprio all'estero?1 punto
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Ma non ho mica scritto di non averla comprata [emoji6] Tuttavia hai indovinato, avevo finito il budget [emoji27]1 punto
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Il mio pensiero (di semplice appassionato). Al rovescio io leggo distintamente ... VGGG e vedo due Vittorie poste una di fronte all'altra con in mano le corone che si toccano. A che mi risulti, questa topologia e' stata coniata da Teodosio, Arcadio e Valentiniano II (non mi sembra da Onorio). Sul dritto, a ore 2 circa, mi pare di leggere ...AN che mi farebbe pensare a Valentiniano II. Spero di esserti stato utile. Ciao da Stilicho @bolognino1 punto
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potrebbe essere questa, che ne dici ? SICILY, Gela. Circa 415-405 BC. Æ Tetras (3.48 gm). Bull standing right; olive branch above, three pellets in exergue / Head of river-god Gelas right. Jenkins 527; Calciati III pg. 21, 46. VF, dark brown patina, light porosity. ($200) Ex Classical Numismatic Group Auction 57 (28 March 2001), lot 77.1 punto
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Da una piccola ricerca, posto, @margheludo , 2 altri esemplari della serie "Oikistes" . Sul 1^ , quanto è tenuto in mano da Falanto è meglio evidente che si tratti di un piccolo volatile, come confermato dal compilatore . Poichè la serie Oikistes con questo rovescio, ha diversi 'oggetti' tenuti da Falanto, aggiungo un 2^ esemplare nel quale l'Ecista regge un fuso mentre ai suoi piedi l'animaletto che saltella è questa volta identificato come un cane .1 punto
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Lascia perdere i cataloghi ( tutti) sono ottimi strumenti per le notizie, le tirature, i dati ponderali ecc ecc per le quotazioni affidati ad altri canali, uno ad esempio le Case d' asta o i listini ( se ci sono ancora) dei commercianti. saluti TIBERIVS1 punto
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Direi Costantino IMP CONSTANTINVS MAX AVG VICTORIAE LAETAE PRINC PERP / VOT | PR Forse ST ? AE3, 318-319, Ticinum, Officina 2 Fonte: https://www.beastcoins.com/RomanImperial/VII/Ticinum/Ticinum.htm1 punto
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Ciao a tutti, bella discussione. Nell'asta appena trascorsa di cui si parlava a inizio discussione ho visto anche questo esemplare per il quale riportano un peso di 4 gr. Cosa ne pensate?1 punto
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Intanto aggiungo un altro Denaro regale, in conservazione migliore rispetto all'altro che, però, presenta l'argentatura1 punto
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Ciao! Moneta veramente bella.. certo che la foto nn le rende giustizia e la plastica della bustina nn aiuta.. Ma avevi intenzione di toglierla dalla bustina o pensavi di conservarla cosi?1 punto
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1958 Congo belga e Ruanda-Urundi - 10 franchi1 punto
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REGNO DI SARDEGNA - VITTORIO EMANUELE II° - 20 LIRE 1858 - GE1 punto
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Il governatore della Banca Nazionale Croata Boris Vujčić ha annunciato che la Croazia adotterà l'euro il 1° gennaio 2023, e che nonostante il COVID si lavora già a pieno regime per la sostituzione della kuna. Il pano dettagliato dovrebbe essere presentato a breve. Secondo il governatore della Banca Nazionale Bulgara Dimitar Radev la Bulgaria sarà pronta ad adottare l'euro nel 2023 o al massimo nel 2024. La BCE ha iniziato questo mese la supervisione diretta di cinque banche bulgare e otto croate come parte dei preparativi dei due stati per entrare nell'eurozona.1 punto
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1958 JAMAICA, Elisabetta 2a, 1 penny, in nichel ottone.1 punto
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Buona domenica a tutti. Non ho capito perchè si sia sollevato un polverone su una questione molto semplice: l'interesse per una data monetazione varia nel tempo, e nel tempo varia anche il prezzo di acquisto per le monete di quel periodo. In questo periodo è esploso l'interesse verso il periodo vicereale, sia Napoletano che Siciliano. circa 5 anni fa i pezzi da 4 tarì siciliani te li tiravano dietro, ora vanno a ruba e il prezzo è raddoppiato. Nel 2015 o 2014 presi a 250 euro uno scudo da 12 tarì di Filippo III, ora ce ne vogliono 1000 per la stessa moneta. Sempre in quel periodo rinunciai a un 6 tarì dello stesso regnante, sperando di prenderlo in seguito, e ora non mi viene proposto a meno del doppio. Parimenti, negli ultimi tempi è crollato l'interesse verso il periodo svevo-angioino, vari collezionisti che conosco hanno dismesso la loro collezione per dedicarsi ad altro. Io sto acquistando monete che vari anni fa si trovavano al doppio (i mezzi denari svevi). In tutta onestà, con un pizzico di egoismo (forse più di un pizzico) spero che il mercato si riprenda dopo che la mia collezione sia stati quasi completata. Io colleziono Tutta la monetazione Siciliana dai bizantini al 1816. E' chiaro che muovo i miei acquisti (ma non i miei interessi) dove i prezzi, in quel dato periodo, sono più bassi. Come l'interesse si muova da un periodo storico all'altro per me rimane un mistero, ma certamente la capacità di bravi numismatici e collezionisti nel risvegliare l'interesse verso un certo periodo, attraendo quindi nuovi collezionisti, è fondamentale.1 punto
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