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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/20/20 in tutte le aree

  1. Salve. Alla prossima Leu Numismatik AG, Auction 7 questa bella moneta di Gordiano III che raffigura sul rovescio Afrodite vista di tre quarti da dietro, seduta nuda in una vasca da bagno mentre si strizza i capelli bagnati, con un mastino di fronte al bagno che fa da guardia. Lot 1473. Estimate: 3500 CHF - Minimum bid: 2800 CHF LYCAONIA. Iconium. Gordian III, 238-244. 'Sestertius' (Orichalcum, 32 mm, 20.92 g, 7 h). IMP CAES M AT (sic!) GORDIANVS AVG Laureate, draped and cuirassed bust of Gordian III to right, seen from behind. Rev. COL AELI ADRI ICONIESI (sic!) / S R Aphrodite, nude and seen three-quarters from behind, but with her head turned toward the viewer, seated to left in bathtub, washing herself and wringing out her hair; behind to right, chiton hung up on tree; below, hound standing left, head turned back to right. Von Aulock, Lykaonien, 330-331 (same dies). Extremely rare and undoubtedly the finest of a very few known examples. A magnificent piece, well struck on a full flan and with delightful reverse details. Extremely fine. This beautiful coin shows the famous Bath of Aphrodite: we see here three-quarters from behind, sitting nude in a bathtub and wringing out her wet hair while playfully glancing at the viewer. To the right, her chiton is loosely hung up on a tree, and a hunting dog is standing on guard in front of the bath. It is worth noting that the dies for this issue were most certainly crafted in Antiochia in Pisidia, a mint which was bursting with activity in the first half of the 3rd century: in fact, this obverse die was also used on SNG von Aulock 4956, a sestertius from that mint.
    3 punti
  2. 1958 JAMAICA, Elisabetta 2a, 1 penny, in nichel ottone.
    3 punti
  3. 1958 Martinica - Possedimento francese d'oltremare - 100 franchi
    3 punti
  4. Ok, però la mettiamo come è un dollaro monofacciale del 1867, quella dal North Carolina dello stesso periodo magari un altro giorno.
    2 punti
  5. REGNO DI SARDEGNA - VITTORIO EMANUELE II° - LIRE 5 1858 TO
    2 punti
  6. Si ... l'ho notato anche io... molto squallido... e privo di senso... ormai i gemelli hanno già 5 anni... questo denota la superficialità del packaging.. almeno avessero messo la foto di Alberto con il mondo in mano come nel francobollo covid.... almeno avrebbe avuto un senso.....
    2 punti
  7. Vi segnalo che finalmente il mio lavoro è stato pubblicato! Il link della Casa editrice: https://www.apogeoeditore.it/libro/9788899479626 A presto!
    2 punti
  8. Si è successo tutti gli anni..vengono conteggiati gli ordini riusciti e gli ordini non riusciti può anche capitare che certi ordini vengano annullati per vari problemi e la moneta ritorni disponibile...mi pare di ricordare che sia capitato anche questo
    2 punti
  9. Non è la prima volta che succede. Da vecchie discussioni mi ricordo che in genere vengono conteggiati anche i tentativi di acquisto andati a vuoto (ma se ho detto una castronata qualcuno ovviamente mi smentisca)
    2 punti
  10. 1858 Quarter Anna 1858 Compagnia delle Indie Orientali
    2 punti
  11. 1858 Regno delle due Sicilie - Ferdinando II° - 60 grana FALSO D'EPOCA Sono ancora visibili il saggio e tracce di argentatura.
    2 punti
  12. È un sito che ospita negozi veramente esistenti, quindi è affidabile. Questo ovviamente non significa che ogni singola vendita sia sicura
    2 punti
  13. Buonasera, posto la foto di un gettone della ditta VITTORIO ZABBAN & C. - PALERMO. Diam. 21 mm - peso 0,9 gr. , molto leggero perchè è formato da 2 lamine, l'interno è vuoto. Altro lato effige di Umberto I° con data 1879 , 2° anno del suo breve periodo di regnante. Buona lettura e ringrazio di eventuali commenti.
    1 punto
  14. Medaglietta devozionale cruciforme con estremita' sagomate, in alluminio, presumibilmente prodotta tra il 1940- 1960.- R/ L'iconografia più plausibile potrebbe essere quella di S. Luigi Gonzaga, il crocifisso e i gigli sono attributi del Santo, assieme alla corona e il teschio, inoltre l'abito sembra quello dei gesuiti, ordine a cui apparteneva.- Ciao Borgho PS. al rovescio non c'è niente?
    1 punto
  15. Le rigature nei due versi e differente chiusura nella parte superiore dello stemma.
    1 punto
  16. Concordo, oltretutto gli Stati del Messico rivoluzionario esistono ancora quindi.. Però il criterio l'ha enunciato @jaconico quando ha aperto il post (seguire wikipedia) quindi abbiamo ampio margine di postare le foto, cioè se ad es. lo Stato del Texas nel corso della sua storia ha avuto uno status istituzionale indipendente e autorità di emissione indipendente, vale
    1 punto
  17. Secondo me è reale non radiata... La corona reale è più elaborata rispetto alla corona radiata...
    1 punto
  18. Ciao Rocco, si è una croce potenziata, la maggior parte dei pezzi che ho visto hanno un globetto attorniato da 4 punti...
    1 punto
  19. Amici del Forum, ho promesso qualche tempo fa di parlarvi del mio lavoro di Tesi di Laurea; l'argomento è più pertinente alle materie storiche, quindi ho deciso di inserirlo in Agorà. Nel mese di febbraio di quest'anno, mi sono finalmente laureato! Anche se si tratta di una triennale, sono ugualmente felice, in quanto conseguita dopo anni di periodi non sempre facili, di lavoro per pagarmi parte delle tasse (quasi sempre durante le sessioni di esame, quindi non potendo a volte sostenerne!) e di materie non particolarmente semplici. Sono sempre stato "contro" il sistema scolastico; provenivo da un istituto tecnico, diplomatomi perito in elettronica e telecomunicazioni. Circa vent'anni fa, quando ancora frequentavo le scuole medie, il mio allora tecnico di fiducia per le riparazioni del computer mi disse indicando un modem di quei tempi: Vedi, questo è il futuro! Se vuoi studiare qualcosa di tecnico, le telecomunicazioni sono la giusta strada! Ero perfettamente conscio del fatto che, nella scuola che avrei scelto qualche anno dopo, non avrei di certo giocato con il PC tutto il giorno, ma finii con l'odiare le materie tecniche: teoria all'inverosimile, con rarissimi riscontri pratici. Schemi di circuiti elettrici con formule matematiche a tratti incomprensibili. La maggior parte dei miei compagni di classe (me compreso!) studiava ma senza capire cosa concretamente riguardassero tali nozioni. Ogni inizio dell'anno scolastico, mi promettevo di stare attento e di migliorare la mia media dei voti, ma alla prima difficoltà se ne sommava un'altra e via dicendo e lasciavo perdere tutto... non ero fatto per quegli studi, ma comunque (eccetto un anno! ) venivo promosso. Gli unici voti elevati li ottenevo nelle materie umanistiche, come Lettere e Storia (erano anche riusciti a farmi odiare il Diritto, anche se sentivo un interesse per questa materia!). Penso che la scuola abbia innanzitutto il dovere di coinvolgere gli studenti; visto che formerà le menti del domani. Finito quindi (con mia somma felicità!) il percorso di studi alle scuole superiori, potevo scegliere finalmente una strada diversa ed ero anche più maturo come età. Pensai alla facoltà di Psicologia, ma per pochi punti non ne superai il test d'ingresso (assurdo, non poter nemmeno scegliersi liberamente l'università!) e, parlando con un Maresciallo dell'Arma dei Carabinieri in pensione, amico di famiglia, della mia passione per l'attività delle Forze dell'Ordine, egli mi disse di lasciar perdere Psicologia (anche se la volevo applicata alla criminologia) e di iscrivermi a Giurisprudenza. Esposi le mie perplessità, ma pensai che forse sarebbe stato diverso dalle scuole superiori. Così, iniziai i miei nuovi studi, soddisfando quella innata passione anche per i casi di cronaca (seriamente e scientificamente considerati) e le discipline connesse. Notavo anche un interesse maggiore (e una maggiore facilità di apprendimento) per le materie pubblicistiche (connesse al Diritto pubblico). Ho sostenuto, tra gli insegnamenti opzionali, due esami in ambito storico-giuridico e uno di Medicina legale. Fin da subito, pensai che la mia Tesi di Laurea dovesse riguardare un reato commesso; l'ho sempre vista come un'opportunità, piuttosto che una seccatura. Non sapevo però di cosa mi sarei occupato, finchè un giorno, mentre svolgevo il Servizio Civile Nazionale Volontario nella biblioteca del mio Comune, notai - precisamente nell'Archivio fotografico - un'immagine che mi colpì: cinque vittime di un eccidio di guerra. Quasi immediatamente cercai di documentarmi su tale fatto, scoprendo che era avvenuto nel 1944 in un paese del Veneto, non lontano da dove vivo. Autori del fatto furono alcuni membri di un gruppo partigiano, che, dopo molte azioni utili alla Liberazione, avevano sterminato quella famiglia in quanto aveva rifiutato loro la consegna di generi alimentari, necessari alla sopravvivenza nel periodo resistenziale. La Resistenza fu anche una guerra civile in Italia; tralasciando pretesti politici, la vita in quei momenti era difficile e potevano avvenire (giuste o non) vendette di ogni tipo. Tralasciando quindi opinioni politiche, mi documentai sul fatto, ma non semplicemente restando su Internet o con i libri già scritti sull'argomento (dei quali incontrai o contattai tutti gli Autori), recandomi invece sul posto, raccogliendo documenti all'Archivio di Stato, negli Archivi della Magistratura (Tribunale, Corte d'Appello e Cassazione) e nel Comune dove avvenne l'eccidio. Coinvolsi anche la mia ragazza, che spesso mi accompagnò nelle ricerche, durante le quali ho incontrato persone e testimoni di ogni tipo, per lo più gentilissimi e che ogni tanto sento ancora. Ho quindi messo in luce, in quanto la storiografia locale non la contemplava, tutta l'attività processuale conseguente a quel reato; sono emersi particolari e versioni del fatto inedite. Con mia grande sorpresa ed onore, sono anche arrivati i complimenti dagli storici locali, che da anni studiano ed hanno studiato la vicenda, con la proposta della pubblicazione del mio lavoro (prevista per l'anno prossimo) e la citazione del mio elaborato in un recente testo di Storia locale. Sono attualmente al lavoro anche per un piccolo articolo, sullo stesso argomento, che sarà pubblicato in una rivista di apicoltura (la famiglia uccisa allevava api e fu nominata nella vecchia edizione di essa degli anni '40). Il mio punteggio di Laurea non è stato molto elevato, ma la Tesi mi è stata valutata 6 punti su 6. Nella mia festa di Laurea, non potevano mancare riferimenti alla Numismatica, come alcune monetine in Euro ricevute come regalo e scherzo e alcune immagini di bandiere dei mini-Stati, che apprezzo numismaticamente Chi sul Forum mi conosce, sa che amo particolarmente l'attività divulgativa in Numismatica (anche con articoli dedicati); sono quindi davvero felice di intraprendere divulgazioni anche a livello storico. Pensandoci, chi ama la Numismatica, spesso ama anche la Storia! Con la mia ragazza in attesa della proclamazione (a porte chiuse!) Laureato e con la Tesi Durante i festeggiamenti! Si notano le bandiere dei mini-Stati numismatici: San Marino, Monaco (che però avevo sbagliato ad appendere! :D) e Andorra Il Vaticano è nella foto che ho sulla maglia, scattata in Piazza San Pietro! Qualcuno noterà anche il vino!
    1 punto
  20. Potrebbero esserci ...?
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  21. 1 punto
  22. L'errore, o, per usare il termine corretto, difetto di conio, è un evento che crea una difformità ben evidente su di una moneta rispetto al tipo normale, al contrario della moneta della discussione che rientra ampiamente nelle piccole differenze che capitano tra moneta e moneta. Deve insomma esserci un vero e proprio evento imprevisto grossolano, e non semplicemente un minuscolo scostamento rispetto alla normalità; che poi quale sia la normalità è tutto da verificare: ho controllato un paio di 2 Euro che ho nel portafoglio e la posizione della O cambia una rispetto all'altra, nel mio caso la O di una moneta rientra nel tondello interno un pochino di più rispetto a quella della seconda moneta. Va poi detto che parliamo di monete emesse in un considerevole numero di zecche diverse, e anche in presenza di difettosità più grossolane queste andrebbero confrontate con monete emesse nella stessa zecca e nello stesso anno, e non certo con monete emesse da stati diversi e in momenti diversi.
    1 punto
  23. Buongiorno a tutti, per la mia Napoletana di oggi, propongo il mio secondo esemplare di 8 Tornesi di Ferdinando II millesimo 1796 di conservazione molto molto scarsa, ma discretamente leggibile, l'ho presa perché è con le sigle R e C piccole. ? Saluti Alberto
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  24. A mio parere (strettamente personale) la monetazione pontificia ha raggiunto il top cogli ultimi tre Papi del '600. Poi è stata una discesa: leggera fino a Benedetto XIV, poi troppe «Chiesa sulle nubi» al rovescio, ma con ancora pezzi notevoli, fino al 1834 (primo periodo Gregorio XVI). In seguito l'accoppiata busto o stemma al D/ e valore in corona al R/, dal punto di vista artistico dice poco, limitandosi al copricapo o alla stola del Pontefice e poco più. Se le risorse economiche sono limitate, e si ricerca un valore artistico, direi di non trascurare le medaglie annuali, che da Pio IX a Giovanni XXIII sono generalmente piccoli capolavori a prezzi abbordabili.
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  25. Penso che sia in un semplice errore: hai scritto Costantino II anziché Costanzo II. Ciao da Stilicho
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  26. Sicuramente! Torneranno disponibili tutte le monete di quelli che non riescono a finalizzare! Insisti!
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  27. Ciao @miza grazie per la ricerca, questa moneta proviene da un piccolo gruppetto (una ventina) di 500 lire d'argento messo da parte verso la fine degli anni '60 da mia Mamma, non c'era nessuna finalità di collezionismo, erano solo messe all'interno di un salvadanaio di terracotta grezza. Mi sembra che c'era qualche altra 1958 ma ho preso quella che aveva meno colpi sulla data, alcune non si capivano proprio di quale anno fossero talmente erano circolate, e quindi non ho fatto caso a quella stanghetta, possibilmente, credendolo un difetto, l'avrei scambiata scegliendone un'altra! Ho prelevato questa che ho postato del '58 e le migliori del 1959,1960,1961 e quella del centenario, successivamente, dopo un bel po' di anni, ho aggiunto le mancanti dal 1964 al 1970, una volta che alcune annate c'erano già non ho pensato alla tipologica come per le estere. Non credo che prenderò quella con la A giusta, posso solo scrivere questa particolarità sul cartellino.
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  28. Presa anche io...ma che stress! Avevo 2 PC e Ipad in coda quindi direi che avere più browser aperti non influisce.
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  29. Mi è stato difficile trovare il 3 Cavalli con il 3 grande.
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  30. 1 punto
  31. Ciao Giovanni @margheludo da come scrivono è un lotto di 2 monete e il presunto mezzo è affiancato nella foto all'altro denaro in vendita anche per evidenziarne le dimensioni
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  32. Buongiorno Rocco...Grazie del parere e della splendida carrellata di mezzi tornesi...il mio quindi è data unita, c3 piccoli e p piccola diverso dal primo che posti che torna in tutto tranne appunto per la dimensione dell'iniziale P. grande nel tuo, piccola nel mio...le varianti/combinazioni quindi sono 4 Complimenti per la conservazione del "data molto larga" un gioiellino.
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  33. Ciao @caravelle82 ho consultato il catalogo ma non dice molto su questa moneta. Il "Gigante" per il 1958 menziona un errore ma sul contorno: ITALIANA REPVBBLICA invece di REPVBBLICA ITALIANA. Ti tocca si trovarne una con la A ? @nikita_ Usura non non direi, la stanghetta della A si trova in un punto poco esposto all'usura. Potrebbe trattarsi di occlusione del conio. Proviamo a chiedere a @El Chupacabra cosa ne pensa saluti
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  34. Non mi hai infastidito, ti ho pure risposto..... ????
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  35. Forse il titolo è un po' troppo d'effetto: Straordinario a Molfetta, trovata la più antica scultura in pietra del neolitico: ha 7 mila anni Un'importante scoperta è stata effettuata nel Pulo di Molfetta, sito archeologico risalente al V e IV millennio avanti Cristo, in provincia di Bari. Gli archeologi hanno riportato alla luce, durante i lavori di rifunzionalizzazione del sito, un idoletto di pietra del neolitico che costituisce un unicum assoluto tra gli idoli preistorici che rappresentano le divinità legate alla terra. A prima vista sembra solo un piccolo sasso inciso grossolanamente, in realtà si tratta di una delle sculture neolitiche in pietra più antiche della Puglia, un unicum assoluto tra gli idoli preistorici che rappresentano le divinità legate alla terra. Il reperto è stato ritrovato nel Pulo di Molfetta, un sistema di cavità carsiche e oggi sito archeologico risalente a 6/7mila anni fa, in provincia di Bari. A firmare la scoperta sono stati gli archeologi molfettesi Alessia Amato e Nicola de Pinto, coordinati da Anna Maria Tunzi, funzionaria archeologa, che hanno recuperato la scultura di piccole dimensioni durante i lavori di rifunzionalizzazione del sito. Il reperto votivo, proveniente forse da ambito funerario, ed attualmente in corso di studio presso la Soprintendenza, è attribuibile alla fase neolitica di occupazione del sito. Qui, in quel periodo, vivevano piccole comunità organizzate in villaggi all'aperto. Nello specifico la presenza sul retro dell'idoletto di una incisione con un motivo a zig-zag permetterebbe di collocare l’oggetto tra la fase media e finale del neolitico (VI – V millennio a.C.). L'idolo ha un grande rilievo archeologico proprio per il materiale di cui è composto. Sono rarissime infatti le sculture preistoriche che venivano realizzate in pietra. Nella maggior parte dei casi gli uomini del tempo preferivano utilizzare materiali più facili da lavorare, come terracotta o ossa di animali. L'idoletto, ora esposto nei depositi di Palazzo Simi a Bari, presto tornerà a Molfetta. Gli uffici tecnici comunali, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza archeologia della città metropolitana di Bari, stanno lavorando affinché i nuovi rinvenimenti possano aggiungersi in maniera permanente alla collezione del museo civico archeologico di Molfetta. https://www.google.com/amp/s/www.fanpage.it/attualita/straordinario-a-molfetta-trovata-la-piu-antica-scultura-in-pietra-del-neolitico-ha-7-mila-anni/amp/
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  36. 1 punto
  37. 1 punto
  38. Ultimo mio 3 Cavalli 1792 Data molto larga.
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  39. Un pò da sempre, tutte le zecche minori imitavano o, in parecchi casi, contraffacevano (il confine tra le due cose è sempre molto labile) monete di zecche più grandi, quando queste venivano accettate facilmente negli scambi commerciali. Il motivo è ovvio: una moneta conosciuta e di buon argento era accettata anche oltre ai confini dello stato, mentre monete di piccoli staterelli non potevano certo godere della stessa fortuna, soprattutto quando poi le monete che emettevano erano carenti di argento rispetto al prototipi imitato. In questo caso, la vicinanza tra il marchesato di Castiglione e il ducato di Mantova, nonchè i cattivi rapporti che i Gonzaga di Castiglione intrattenevano con i cugini più famosi di Mantova ha stimolato la zecca aloisiana ad emettere imitazioni e contraffazioni di una zecca non grande ma vicina (con quel che ne consegue sulla facilità di spendere la cattiva moneta castiglionese nei vicini territori mantovani). Va cmq sottolineato che parliamo di monete ufficiali emesse da un'autorità riconosciuta, non da falsari sottobanco, e la presenza dei nomi e delle titolature ufficiali del Principe di Castiglione sono lì a dimostrarlo . Spesso queste monete, quando saggiate di metallo calante, venivano poi messe fuorilegge con qualche editto, ma per tanti tipi si metteva fuorilegge, altrettanti ne venivano poi copiati.
    1 punto
  40. @cliff RIC 107 cita Cohen 92 che ha COS IIII. Su ACSearch si trovano alcuni esemplari di RIC 106 (stessa emissione, anno 98) in cui si parla di errore del RIC nel riportare il numero del consolato.
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  41. Buongiorno. Hai fatto benissimo, ottimo esemplare.
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  42. Colpaccio di oggi ? taglio 1 centesimo Nazione Vaticano anno 2004 tiratura 85000 condizione bb/spl città Genova note
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  43. Nuovo arrivo : Denaro Forte Buono I Tipo Amedeo IV 20 mm ; 76 g R3 Cudazzo 49d Zecca di Susa
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  44. Ed ecco qui come esempio questa moneta che e' stata oggetto di una precedente discussione di cui riporterò i passi salienti inerenti all'argomento in questione. D/: Q CASSIVS VEST: busto di Vesta, velata, drappeggiata, a destra R/: IMP CAES TRAIAN AVG GER DAC P P REST: tempio di Vesta visto di fronte, esastilo, con una statua sul tetto e sedia curule all'interno; urna per il voto sulla sinistra; tavoletta con A C (absolvo-condemno) sulla destra. RIC II Traiano 796 E' una moneta di "restituzione" di Traiano, ovvero una sorta di "riedizione" di una moneta repubblicana. La moneta è infatti molto simile a questa: Si tratta di un denario di età repubblicana, coniato a Roma nel 55 a.C., il Crawford 428/1. Questa è la sua scheda: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G191/1 Questa moneta ci riporta ad un’appassionante vicenda legata alle Vestali che fece molto scalpore nella Roma dell’epoca. Si era nell’anno 114 a.C. e si era conclusa da poco la lunga avventura dei Gracchi con l’uccisione di Caio (121 a.C.) che era seguita a quella del fratello Tiberio (133 a.C.). La morte dei Gracchi aveva posto fine ad un lungo periodo di fermento sociale e politico che aveva visto emergere le istanze dei plebei e degli italici. La loro fine aveva quindi rappresentato una apparente ripresa del potere della aristocrazia, anche se le tensioni rimanevano altissime. Le Vestali erano le sacerdotesse di Vesta ed erano tutte ragazze di origine patrizia. Il sacerdozio delle Vestali durava trent’anni e per tutto questo periodo era loro imposto l’obbligo della verginità. Il loro compito era quello di custodire ed alimentare il fuoco sacro sull’altare del tempio di Vesta. Il fuoco di Vesta non doveva mai spegnersi: le Vestali che per negligenza lo avessero lasciato estinguere venivano battute con verghe. Quelle che avessero tradito il voto di castità pagavano il sacrilegio con la vita, sepolte vive in una grotta nel Campus Sceleratus nei pressi della Porta Collina. Nella sua lunga vita il collegio delle Vestali, per ragioni facilmente intuibili, dovette essere turbato da più di uno scandalo, se la tradizione riferisce che ben tredici Vestali furono sepolte vive per perduta verginità. Proprio in riferimento a quanto detto, in quell’anno 114 a.C. a Roma corse voce che tra le Vestali si fossero verificati gravi episodi di dissolutezza. Fu promossa un’inchiesta ufficiale al termine della quale tre Vestali risultarono gravemente indiziate. Il processo, celebrato dal Pontefice Massimo, si concluse però con la condanna di una sola di esse. Nel clima politico dell’epoca molti (soprattutto i plebei) videro in questa sentenza una sorta di accordo sottobanco tra il Pontefice Massimo e le Vestali (non so se per ragioni politiche o per coinvolgimento diretto nello scandalo). Fu così che un tribuno della plebe invocò la revisione del processo portando la causa davanti al tribunale del popolo la cui presidenza fu affidata a Lucio Cassio Longino (fratello del cesaricida Gaio) , noto per il suo rigore e la sua integrità morale. Fu emesso quindi un verdetto esemplare che condannò a morte anche le altre due vestali in precedenza assolte. In questo modo si volle colpire non solo l’aristocratico collegio delle Vestali, ma anche e soprattutto il Pontefice Massimo. Circa sessant’anni dopo, nel 55 a.C., il magistrato monetario Quinto Cassio Longino (discendente di Lucio Cassio Longino) fece emettere un denario a memoria di quell’antico scandalo, del clamoroso processo e indirettamente del suo antenato che ne era stato il promotore. Interessante il fatto che il RIC consideri questa restituzione di Traiano come commemorazione di una Lex Tabellaria. Ora, spulciando, ho letto che ci fu una Lex Cassia Tabellaria che riformò il sistema elettorale romano introducendo il voto segreto il cui promotore fu proprio quel Lucio Cassio Longino che aveva presieduto la revisione del processo contro le tre Vestali. Ecco che il cerchio si chiude. Per chi volesse leggere anche il resto della discussione (che si occupa principalmente delle monete di restituzione di Traiano): Buona notte da Stilicho
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  45. Buon pomeriggio, Piponcione : non condivido le tue ipotesi di attribuzione, per i seguenti motivi : 1) Propendo a credere che l'oggetto sia di fabbricazione precedente alla seconda guerra e, in ogni caso, non mi ricorda nessuno dei fregi militari italiani e germanici di questo periodo che conosco, 2) Sarebbe utile che tu inviassi anche una foto del rovescio, nonché le sue misure, 3) il n. 4 posto al di sopra della figura che appare come la testa di un leone stilizzato dovrebbe essere l'indicazione di una Unità, di un Reparto, e - pur non conoscendone le misure - dovrebbe essere un fregio da appuntare sul berretto o sulla divisa. 4) Sarebbe utile anche sapere da quale zona geografica proviene. Stante le sue condizioni, sembra un oggetto trovato in uno scavo o grazie ad un rilevatore : dal tipo di disegno potrebbe essere assai più vecchio del periodo dal 1914 in poi. Tuttavia nel primo conflitto mondiale gli Austriaci inalberavano sui loro berretti diversi distintivi, alcuni anche di propaganda : per ciò ti chiedo queste informazioni. A quando vuoi.
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  46. Beh e’ una grande soddisfazione e anche motivo di orgoglio vedere nascere, crescere questo settimo Gazzettino, e’ in una versione Speciale a differenza degli altri cartonato, a colori, con più pagine, 11 articoli, rubriche speciali, editoriale, vecchie firme, nuovi autori uno anche giovane, la prima donna sul Gazzettino ...e’ una favola, una bella storia autoprodotta, che continua nel tempo e si evolve, per la presentazione, indice e consegne a tempo debito, intanto potete vedere in anteprima la copertina ...
    1 punto
  47. Non si tratta solo dell'aspetto diretto commerciante - cliente, che è un rapporto che si crea nel tempo. Ma anche dell'aspetto commerciante - nuovo cliente il quale ultimo, se trattato male, può giustamente non comprare più monete. E questo, alla fine, è un danno per tutti i commercianti. Arka Diligite iustitiam
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  48. Torno su questo forum dopo molto tempo per una moneta che non mi aspettavo davvero di trovare. Mi sono andato a prendere due birre all'ultima ora questa sera al supermercato vicino a casa, e mi sono messo in coda ad un quarto d'ora dallo scadere del limite per la vendita di alcolici. Coda infinita, penso che non ce la farò. Ad un certo punto aprono un'altra cassa, ma è dura lo stesso. Vedo però che alla prima cassa la coda si accorcia velocemente e non ci va nessuno, mi guardo un poco intorno e allora ci vado io. Pago, il cassiere mi chiede se ho della moneta, controllo, niente. Prendo il resto e metto in tasca. Arrivo a casa, birra in freezer. Metto le chiavi nel cestino, e svogliatamente do la solita occhiata ai resti. C'è un 5 centesimi lucido, penso che magari è un Italia 2020 e lo giro svogliatamente. Taglio: 5 centesimi Nazione: Città del Vaticano Anno: 2008 Tiratura: 6.400 (*) Emesse in una busta regalata ai dipendenti del Vaticano Condizioni: BB Località: Gallarate (VA)
    1 punto
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