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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/03/20 in tutte le aree
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Ero incerto se postare queste note nella Sezione su Venezia, o in quella sulle nuove aste, ma ritengo che la loro valenza generale meriti questa sistemazione. Propongo la stessa moneta, prima e dopo la cura. Il merito dell'osservazione non è mio ma di un altro utente di questo forum @r.tino, dalla vista molto acuta. Questa la moneta prima della cura. E' un'osella del doge Ludovico Manin, anno II (1790), esitata in asta NAC 118 (2019). Era considerata qSPL e partiva da una base di € 350. Probabilmente chi alzò la paletta finale ne aveva riconosciuto le "potenzialità" perché il realizzo fu notevolmente superiore: € 950 (+ diritti). La moneta non è indubbiamente FDC: i campi sono vissuti, i caratteri non netti, anche se in parte la colpa può essere quella di un conio usurato (magari riutilizzato abusivamente dopo la caduta della Repubblica, come è noto per varie monete veneziane) e della presenza di sporco, che patina non può essere certo definito. Eccola:5 punti
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Buongiorno, come accennavo qualche giorno fa, personalmente trovo che tra i denari di epoca severiana ve ne siano di molto gradevoli. Uno dei motivi di questo gradimento sta nel fatto che le tipologie dei rovesci sono spesso diverse e varie rispetto a quelle di molti altri emittenti. Per quale motivo? Forse le concause sono varie: - notevole produzione di denari (vedi aumenti salariali ai militari) - lasso temporale abbastanza ampio (regno di Settimio Severo 198-217) - presenza non un singolo emittente (abbinato alla Augusta moglie) ma anche dei due figli (ed la moglie di uno dei due) - l’interesse della famiglia imperiale verso la filosofia (Iulia Domna, moglie molto influente di Settimio Severo era amica di Filostrato) - il richiamo a certe divinità arcaiche o classiche (Libero, Minerva, Giunone, Venere, etc … ) forse va interpretato nella ricerca di affermare una certa continuità nelle tradizioni romane da parte di due regnanti provenienti lui da Leptis Magna, lei da Emesa. Oggi mi sono imbattuto in questi due denari rari che mi hanno spinto ad effettuare una ricerca più dettagliata limitandomi a quelli meno comuni e perciò tralasciando le emissioni più comuni rappresentanti ad esempio la Vittoria, la Minerva, la Providenza etc… che sono condivise comunemente con altri reggenti. Vi propongo per primi questa coppia di denari, notata in questi giorni. Notate il rovescio, molto particolare: Medusa. Settimio Severo, Denario 207, AR 3.52 g. SEVERVS - PIVS AVG Testa laureata rivolta a dx. PROVIDENTIA Testa alata di Medusa con serpenti rivolta leggermente a dx. C 590. BMC 356. RIC 285. Estremamente raro e rovescio molto attraente. Acquistato in privato da Harlan J. Berk. Dalla collezione Barry Feirstein, parte IV. Testo & provenienza: Numismatica Ars Classica NAC Asta 45 di 02.04.2008, lotto: 144. I tipi Medusa e Medusa-on-Aegis sulle monete in metalli nobili di Settimio Severo e Caracalla furono probabilmente tutti battuti nel 207 . Tuttavia, altri tipi di monete sono le prove da cui gli studiosi credono che Severo possa aver visitato brevemente l'Africa nell’anno prima che lui e la famiglia si dirigessero nel 208 per la loro grande spedizione in Gran Bretagna. Sembra che Caracalla sia stato inviato in perlustrazione in preparazione al trasferimento sull’isola britannica della famiglia imperiale. Il principio di base del tipo sembra chiaro: si riferisce alla prevedibilità (Provvidenza), presumibilmente rispetto alla decisione di invadere la Gran Bretagna l'anno successivo, 208. Ma l'iscrizione non è nominata la fonte della prevedibilità, gli dei (deorvm) o gli imperatori (avgvsti)? La Medusa sembra offrire un legame con Minerva, che forse è qui gettata nel ruolo di avere una prospettiva per la cura degli imperatori o del popolo romano. Forse la migliore spiegazione del perché la previsione non è specifica è perché potrebbe derivare da altre fonti utilizzate da Severus: astrologia e auguria. Severo era il più superstizioso degli imperatori, e Dione Cassio ci dice che già prima di impegnare la famiglia nella spedizione britannica sapeva che non aveva molto tempo da vivere (77.11); come atto finale avrebbe tolto i suoi figli dagli agi di Roma nella speranza di riformarli grazie alla partecipazione in un'ultima campagna militare, dopo la quale avrebbe aggiunto il titolo di Britannico a quelli già presenti. Caracalla agosto 198-217. Denario 207, AR 3.16 g. d= 20 mm. ANTONINVS - PIVS AVG Testa laureata rivolta a dx. PROVIDENTIA Testa alata di Medusa rivolta leggermente a sn. RIC 164. BMC p. 258, nota †. C 526. Collina 879. Acquistato in privato da Harlan J. Berk. Dalla Collezione Barry Feirstein di monete antiche parte I. Testo & provenienza: Numismatica Ars Classica NAC Asta 39 di 16.05.2007, lotto: 137. Questo rovescio, anche se drammatico, al primo sguardo risulta aspecifico. Da ciò potremmo presumere che il suo significato fosse abbastanza chiaro all'epoca che i maestri zecchieri non hanno visto la necessità di specificarne il significato. I tipi Medusa e Medusa-upon-Aegis si presentano su esemplari aurei e argentei di Settimio Severo e Caracalla, tutte forse emissioni attribuibili al c. 207 poiché uno di questi richiama il XV° rinnovo del potere tribunico di Severo. Gli obversi di questi esemplari sono comuni a quelli contemporanei. Il significato di questo tipo sembra abbastanza chiaro: si tratta di un riferimento, condiviso tra i due Augusti, Settimio e Caracalla, alla preparazione di invadere la Gran Bretagna nell'anno successivo, il 208. Non solo l'iscrizione chiama la loro prevedibilità, la loro Provvidenza, ma Medusa era sacra a Minerva, la protettrice di eroi che si dice siano usciti dal cervello di Giove completamente armato e di età matura. Si dice che Minerva abbia indossato l'Egida come capo protettivo e come simbolo del suo coraggio, e alla fine ci abbia messo sopra la testa dai capelli di Medusa. Gli imperatori erano affezionati a questa immagine e molti l'adottarono adornare i loro petti di corazza con la testa di Medusa. Si potrebbe considerare questi temi su Medusa come propaganda pre-campagna con cui gli imperatori speravano di garantire al popolo e all'esercito che avevano indagato appieno sulla necessità, e si sentivano certi del successo di una guerra contro i britannici. (liberamento tratto da Blandor Abazi (Roma Rep) , Facebook) Decisamente interessanti, non trovate? E dal momento che ne ho trovati altri di pregevoli (taluni con copie anche su supporto aureo), di seguito vi propongo una scelta di esemplari che può esser vista come una sorta di “album di famiglia” dei Severi … si tratta di esemplari tratti da CNGCoins.3 punti
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Nane, Tonio e Todaro se ne vanno poco convinti: dove è finito il piciolo che manca? Ed infatti, il giorno dopo, incontrandosi in campo San Luca, Nane e Tonio ancora discutono: dai, torniamo in osteria e vediamo di capire la faccenda. Consumano più abbondantemente del giorno prima, per cui l'oste richiede ancora 30 picioli. Ennesima richiesta di sconto e garzone che ritorna con 5 picioli. Visto che il garzone è stato ancor più premuroso del giorno prima, Nane e Tonio gli lasciano ben 3 picioli di mancia, intascando ciascuno 1 piciolo di resto. Usciti dall'osteria, rifanno i conti: abbiamo speso 14 picioli a testa, e 3 li abbiamo lasciati di mancia al garzone: 14 + 14 + 3 = 31. Ecco dov'è finito il piciolo di ieri! Col che si dimostra che Venezia è talmente grande che anche la matematica si adegua a Lei.3 punti
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Ho sbagliato, ricordavo male, non ce l'ho più. Ho invece il sestino con corona radiata.3 punti
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Ecco la seconda del 34 con il solo punto vicino alla G. ? Saluti Alberto3 punti
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Pescata fortunata di qualche settimana fa da ciotola.3 punti
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Buon sabato Amici, aggiungo alla discussione la mia unica Piastra del 1834 con il punto dopo HIER. Complimenti a @Raff82 per le ricerche fatte.3 punti
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Belle @eliodoro, è una tipologia che ancora mi manca. Delle Vicereali preferisco le monete in rame, ma quando capita l'occasione aggiungo anche qualche argento. Carlo V Mezzo Ducato. Un caro saluto e buon fine settimana a tutti. Rocco.3 punti
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Buon giorno a tutti amici, @Rocco68, @motoreavapore, si è vero come dice Rocco ho visionato un po di piastre del 34 e quella con il punto dopo hier è un tantino più rara. Ho notato che ci sono tue "tipi" di 34 con punto dopo hier, la 34 con la torretta in basso posizionata in modo verticale e la 34 con torretta in basso posizionata in orizzontale. Su 117, 119 con questa 11 torrette appena postata con quella di @Scudo1901, 20 piastre hanno il punto dopo hier e la torretta in basso verticale, e solo 2 hanno il punto dopo hier e la torretta posizionata in orizzontale. Certo, gli esemplari saranno molti di più ma sono solo all'inizio. Saluti Raffaele.3 punti
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Finalmente anche io ho una 11 torrette! ? Trovata per caso nel mio girovagare in rete alla ricerca di Vicereame. Non potevo lasciarla sola e "incompresa" come variante.3 punti
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Buon sabato a tutti, dopo alcune settimane di lavoro (non è stato facile) sono riuscito a ricostruire tutti i range di tolleranza di peso delle monete in lire destinate per la circolazione della Repubblica Italiana. Sono informazioni che i cataloghi non riportano e che si possono trovare nei decreti (non semplici da trovare) che fissano le caratteristiche tecniche di ogni moneta. A questo link potete trovare una tabella con i range di tolleranza ed il link per scaricare i relativi decreti. I range di tolleranza possono essere un utile riferimento (ma non determinante) per capire se la moneta è falsa o genuina. Prossimo passo mappare il Regno e poi le commemorative! Buona lettura. https://www.erroridiconiazione.com/t-1-errori-nella-lega-metallica/#ID0012 punti
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Oggi e domani convegno numismatico e filatelico a Roma. Oltre 50 esposizioni. Sicuramente merita una visita.2 punti
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1) Il servizio nelle Filippine e la II Guerra Mondiale. Nato nel 1880 da una famiglia di militari di professione da generazioni, Douglas MacArthur dapprima partecipò alla I Guerra Mondiale sul fronte francese con il grado di Colonnello. In seguito, le sue capacità di comando gli permisero di fare una rapida carriera tanto da essere nominato, dal 1930 al 1935, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti. Successivamente, a partire dal 1935, fu consigliere militare presso il Governo delle Filippine, all'epoca sostanzialmente una colonia americana nel sud est asiatico. Allo scoppio della II Guerra Mondiale sul Fronte del Pacifico, i giapponesi invasero l'arcipelago nel dicembre del 1941 e trovarono gli americani sostanzialmente impreparati, tanto che Manila venne rapidamente occupata ed il Generale MacArthur (nominato Comandante dell'esercito americano in tutto l'Estremo Oriente) organizzò una resistenza, con scarsi mezzi, nella Penisola di Bataan, da cui, tuttavia, fu costretto ad imbarcarsi per l'Australia nel marzo del 1942. Le ultime parole pronunciate da MacArthur prima di partire furono :"Io sono andato via da Bataan e io tornerò". I giapponesi costituirono nell'arcipelago occupato un governo fantoccio, che emise anche cartamoneta, denominato Seconda Repubblica Filippina. Quando le sorti della guerra mutarono, le Filippine divennero un fondamentale snodo strategico che gli USA dovevano riconquistare a tutti i costi, per tagliare i rifornimenti di carburante all'Impero del Sol Levante. Nell'ottobre del 1944, con un massiccio, sbarco anfibio sulla spiaggia di Leyte, iniziò la Campagna delle Filippine, che si protrasse, con alterne vicende, data la disperata resistenza nipponica, sino alla resa del Giappone nel settembre del 1945. Il Generale MacArthur, che aveva guidato personalmente le operazioni, potè dunque mantenere la parola data. Infatti le sue prime parole pronunciate sulla spiaggia di Leyte furono "Sono ritornato". (Il Generale MacArthur sbarca a Leyte nell'ottobre del 1944)2 punti
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Sono d’accordo, infatti mi sto allenando con le foto ? Per questo esemplare ho fatto più fatica ad ottenere scatti buoni rispetto ad altre monete. Corretta la conservazione (periziata BB/SPL), il dritto dal vivo presenta più usura nei baffi, i capelli sono, tutto sommato, ben conservati. R/ decisamente migliore. Patina molto molto piacevole, come si nota; devo dire che tra quello che ho visto girare, posso ritenermi molto soddisfatto, andar oltre lo SPL pieno (il vero SPL) per questa moneta non è facile (come reperibilità). Ma continuo a seguire la mia filosofia: la perizia in secondo piano, prima il feeling che provo con la moneta.2 punti
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Ed anche qualche ulteriore considerazione: 1) la moneta viene considerata molto rara ed anche piccole differenze di conservazione possono incidere pesantemente sul prezzo finale 2) la granulosità della patina Gadoury e vari particolari mi fanno pensare che alcuni processi di lavaggio "spinto" dell'argento possano incidere sull'integrità dei fondi (che potrebbero apparire più lisci e brillanti di quanto fossero, attraverso una "microfusione" dell'argento) e contemporaneamente determinare un effetto sui sul soggetto rappresentato e sui caratteri che potrebbero apparire meno definiti rispetto ad una moneta veramente integra. Da cui l'attenzione che deve sempre essere riservata all'aspetto "sharp" dei particolari stessi per valutare adeguatamente la storia di un determinato esemplare. 3) per me la moneta è SPL (per lo meno la versione NAC) o AU55 (all'americana). Dopo svelato il trucco ha perso qualsiasi fascino.2 punti
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Ed ecco la moneta dopo il maquillage e l'inscatolamento, come presentata nella prossima asta Gadoury. La patina la abbellisce, la scatola ne impedisce un esame troppo ravvicinato, la foto a bassa risoluzione elimina la possibilità di una valutazione più chiara nei punti che la "spietata" foto NAC aveva sopra evidenziato. Conclusione: MS63! Ora il mio intento non è solo quello di far notare le differenze di giudizio (forse un po' severo da parte di NAC, ma ciò fa onore alla Casa d'Aste). Semmai quello di considerare come l'esame dell'inscalotare sia stato per lo meno superficiale e frettoloso (a voler essere buonisti) e come le operazioni di chirurgia estetica possano egregiamente svolgere il loro compito nel far considerare la parte ritoccata come "originale" e la moneta "desiderabile".2 punti
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Buonasera a tutti, per le più belle delle nostre Collezioni, mi onoro di farvi vedere questo gruppetto di rame rosso per Ferdinando II. 2 Tornesi 1843 2 Tornesi 1858 Tornese 1839 Tornese 1858 Mezzo Tornese 18382 punti
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Salve segnalo: https://www.academia.edu/44221406/La_Madonna_Lauretana_di_Castellana_PE_e_la_Casula_di_Lanciano_CH_presenze_eterogenee_dellAbruzzo_angioino_o_di_quello_svevo_Bari_Pro_loco_Castellana_di_Pianella_PE_20201 punto
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Segnalo il secondo “Numifil Sicilia” in data 11 ottobre 2020 a Enna, Rassegna di numismatica, materiale cartaceo, cartoline, piccolo collezionismo. Fa estremamente piacere veder nascere e continuare tante occasioni d’incontro tra appassionati della nostra numismatica, tra l’altro chi andrà a Enna avrà la possibilità di ritirare in modo gratuito le copie cartacee del Gazzettino di Quelli del Cordusio degli ultimi numeri in un apposito stand, quindi direi una occasione e una opportunità in più per andarci e incontrarsi oltre a quella di vedere monete... Enna e Quelli del Cordusio insieme per la numismatica e il collezionismo l’11 ottobre 2020 !1 punto
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Non vedo nulla che faccia pensare ad un falso. A mio parere (con tutti i limiti che ha) è solo un 10 Lire estremamente usurato da aver addirittura ridotto anche il diametro.1 punto
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Bellissima antologia, con interessanti riflessioni e iconografie mai vedute, Illy!1 punto
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Scherzando credo che hai scritto la verità. Non scordiamoci in che anni ci troviamo........i mezzi per comunicare non erano molti e se ti trovavano dei bigletti o simili partiva la cavesa......mentre, quale soldato (con il livello di istruzione che avevano)avrebbe potuto vedere e capire qualcosa di cosi piccolo su di una moneta?! Lo stemma originale doveva riportava 7 Pallini perche fare 4 Torrette?Oppure 5 Pallini in fila con quello al centro più grande?! Come le acquilette rovesciate.1 punto
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In alcune del 34 come gia qualcuno ha scritto,ho notato, al posto dei 4 pallini 4 Torrette quadrate, e in alcune si vede anche la finestrella al centro cosa che confermerebbe essere 4 torrette al posto dei puntini.1 punto
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taglio 2 euro cc TYE paese germania F tiratura 7.200.000 condizioni spl città trieste taglio 2 euro cc TYE paese slovenia anno 2012 tiratura 1.000.000 condizioni bb città trieste taglio 2 euro cc TYE paese cipro anno 2012 tiratura 975.000. condizioni bb città trieste1 punto
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CARACALLA. 198-217 AD. AR Denarius (19mm, 3.24 gm). Struck 208 AD. ANTONINVS PIVS AVG, laureate head right / PROF in exergue, PONTIF TR P XI COS III, Caracalla right on horseback, holding spear; soldier walking right before, head reverted, holding spear and shield. RIC IV 107 note; RSC 512. Toned, good VF, hairline flan crack. From the Marc Melcher Collection. Commemorates the departure of Septimius Severus and Caracalla from Rome in 208 AD for their campaign in Britain. Caracalla. AD 198-217. AR Denarius (20mm, 3.79 g, 6h). Rome mint. Struck AD 209. Laureate head right / FELICIA TEMPORA, the Four Seasons as boys at play. RIC IV 153 (R3); RSC 59. VF, toned, minor porosity. Rare. From the collection of a Texas Wine Doctor. Ex Classical Numismatic Group 55 (13 September 2000), lot 1325. Il significato probabilmente indica una felicità che copre tutto l’anno (grazie alle scelte dell’Imperatore). Si tratta di una iconografia che compare talvolta in modo sporadico e non comune fino al periodo costantiniano. Costantino II AU solidus Caracalla. AD 198-217. AR Denarius (18mm, 3.12 g, 1h). Rome mint. Struck AD 210. Laureate head right / Caracalla on horse rearing left, preparing to hurl spear at foe on ground to lower left. RIC IV 118b; RSC 487. Good VF. Very rare. Altro denario riferito alle campagna britannica, con Caracalla a cavallo che colpisce con la lancia un barbaro a terra. Geta. AD 209-211. AR Denarius (19mm, 3.54 g, 6h). Rome mint. Struck AD 211. P SEPT GETA PIVS AVG BRIT, laureate head right / FORT RED TR P III COS II P P, Fortuna, draped, reclining right, resting right elbow on wheel and holding cornucopia in left. RIC IV 77; RSC 62; BMCRE 10-11. Toned. EF. Well struck from artistic dies. This attractive denarius celebrates Geta’s “fortunate return” (FORTVNA RED) from the British campaign of AD 208-211, during which Septimius died and left the Roman Empire split between his warring sons, Caracalla (the elder) and Geta. The sentiment on the reverse turned out to be ironic, as the return to Rome was anything but fortunate for Geta, who was murdered by Caracalla’s centurions on December 26, AD 211 even as he sought refuge in his mother’s arms. E ancora due... "fuori tempo massimo"... Caracalla. AD 198-217. AR Denarius (18.5mm, 3.01 g, 12h). Rome mint. Struck AD 217. Laureate head right / VICT PARTHICA, Victory seated right on cuirass, inscribing VO/ XX in two lines on shield set on her knee; helmet below. RIC IV 314a note; RSC 656 var. (with javelin and hook in exergue). VF, toned, roughness on reverse. Rare. In early AD 216, Caracalla assembled a substantial force of at least eight legions along the Syrian frontier for what would prove to be his final victory. The Parthian empire had been engaged in a civil war since 213, with Vologases V in control of half the empire and Artabanus V in control of the other half. Caracalla took advantage of this division and sided with Artabanus, even proposing marriage with Artabanus' daughter to cement the alliance. The plan went awry, however, and Caracalla marched against an unprepared Artabanus. After ravaging the countryside east of the Tigris unhindered, Caracalla returned to Edessa to spend the winter. It is this "victory" that is celebrated on this coin. Caracalla, no doubt, would also have assumed the title Parthicus and celebrated a fourth acclamation as imperator had his life not been suddenly cut short in Carrhae on 8 April 217. Divus Caracalla . Died AD 217. AR Denarius (20mm, 3.12 g, 12h). Rome mint. Struck under Elagabalus or Severus Alexander. DIVO ANTONINO MAGNO, bare head right / CONSECRATIO, eagle standing left on globe, head right, with wings spread. RIC IV 717 (Severus Alexander); BMCRE 7 (Elagabalus); RSC 32. Near EF, minor porosity. Rare and attractive for issue. The dating of the memorial issues of Caracalla are problematic. It would have made a great deal of political sense for Elagabalus to have issued them, as the Syrian prince’s claim to legitimacy was that he was the son of Caracalla and thus rightful heir to the throne (not to mention the great restorer of the Severan dynasty following Macrinus’ usurpation). RIC p. 128, note 720, concedes that they could date to the reign of Elagabalus, but places them under Severus Alexander as the obverse legend names Caracalla “the Great.” This epithet was linked, of course, to Alexander the Great, and RIC comments that its use on the Divus Caracalla coins provides a “definite allusion” to the Macedonian king’s namesake, Severus Alexander. Piaciuta la carrellata? Saluti Illyricum1 punto
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Ciao Vwgolf, della Cosulich ti ha già parlato esaurientemente littleEvil, se ti interessano altre notizie le trovi facilmente sul web, digitando il nome della Compagnia. Quanto alla tua specifica domanda sul perché della presenza nel distintivo dei due simboli monarchici - come pure nelle belle foto inviate da littleEvil - occorre ricordare che la Società di Navigazione venne fondata a Trieste nel 1894 ad opera di tre spedizionieri stranieri con il nome di Società di Navigazione AustroAmericana, successivamente nel 1900 i F.lli Cosulich ne rilevarono un terzo del capitale e nel 1904 il nome mutò in Unione Austriaca di Navigazione già AustroAmericana e F.lli Cosulich S.A., per poi assumere quello di Cosulich Line. Come vedi, nel nome non c'era alcun chiaro richiamo all'Italia, e così i F.lli Cosulich ritennero opportuno introdurre i simboli della monarchia sabauda, in quanto la Compagnia era divenuta italiana a tutti gli effetti. Bella spilla, da conservare. Saluti. @vwgolf1 punto
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Ci siamo quasi ...domenica prossima si svolgerà il Convegno di Enna. Specifico, che chi vorrà, potrà ritirare una copia dei Gazzettini cartacei già finora pubblicati al banco di Salvatore Roccaro fino ad esaurimento delle copie, una nuova bella sinergia tra Gazzettino e la Sicilia ...1 punto
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Una tipologia che mi sta appassionando per le numerose varianti che presenta, sono i 2 Cavalli di Filippo II. Un altro esemplare aggiunto alla raccolta.1 punto
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Forse ho trovato una corrispondenza. Descrizione del sito: Impero Romano - Traiano. 98-117 d.C. Asse. D/ IMP CAES NERVAE TRAIANO AVG GER DAC P M TR P COS V PP Testa laureata verso destra. R\ SPQR OPTIMO PRINCIPI SC la Fortuna con timone e cornucopia. Peso 11,44 gr. Diametro 27,84 mm. Cosa ne dite? Ancora grazie a tutti per i consigli.1 punto
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Su "S C " e' presente in archivio questa discussione che penso possa interessare: Il nostro forum e' veramente una miniera. Buona serata Stilicho1 punto
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Buonasera a tutti, per Una Napoletana al giorno, ho scelto uno dei miei 5 Tornesi Ferdinando Il Millesimo 1857. Come nota storica per il millesimo proposto e spunto di riflessione e approfondimento, propongo la figura di Carlo Pisacane. Carlo Pisacane, duca di San Giovanni (Napoli, 22 agosto 1818 – Sanza, 2 luglio 1857), è stato un rivoluzionario e patriota italiano, di ideologia socialista libertaria e di orientamento federalista d'impronta proudhoniana.Partecipò attivamente all'impresa della Repubblica Romana, assieme a Giuseppe Mazzini, Goffredo Mameli e Giuseppe Garibaldi, ma rimase particolarmente celebre per aver guidato il fallimentare tentativo di rivolta nel Regno delle Due Sicilie, che ebbe inizio con lo sbarco a Sapri e che fu represso nel sangue a Sanza, ambedue nel salernitano. Saluti Alberto1 punto
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Buon giorno, volevo condividere è sentire i vostri pareri... grazie. poi ho una domanda da fare : non è mia abitudine chiedere .... se il prezzo a me va bene sono contento comunque. ma voi quanto l`avreste pagata? grazie a tutti.1 punto
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1855 Regno delle due Sicilie - Ferdinando II° - 120 grana1 punto
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Salve a tutti! Dalla ciotola oggi solo due monetine a 50 cent l'una ma solo questa per me meritava anche di più: Gersh Etiopia 1903 (1895)1 punto
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Chi pensa di essere per darmi del maleducato? Abbiamo la coda di paglia visto che non si firma neanche. Comunque è tipico di chi riceve critiche e complimenti, ma vede solo le critiche e fa attacchi gratuiti. Chissà poi perché qualcuno ha messo il mi piace ai miei post? Tutti a congiurare contro Riccione? Ma lasciamo perdere. Se è convinta che sia stata la migliore edizione di sempre auguri per la prossima, ma forse un po' di umiltà non guasterebbe senza lanciare accuse ridicole che fanno ridere soprattutto chi mi conosce. Purtroppo a dire le cose come stanno si passa per denigratori. No comment1 punto
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Nell'album Monete in bassa conservazione
Foto del Diritto della moneta 3° Classe col conio decentrato ed al dritto: FERDINAN IV SICIL ET HIE REX. Testa nuda a destra; in basso P. Rovescio: TOR// NESI// A & P; Nell' esergo (data) Il gigante descrive una breve prefazione che dice: Il D'incerti erroneamente cita un esemplare da 6 tornesi 1803 con sigle A P con riferimento al Corpus. in realtà il Corpus al n°22 riporta un esemplare con sigle R C, mentre il Cagiati, n. 5, fa riferimento alla collezione scacchi; peraltro, anche nel catalogo di tale collezione il pezzo (n. 1946) è descritto con sigla R C (Pannuti - Riccio)1 punto -
Ciao Gianfranco :) Bella moneta davvero oo) Lucius Cornelius Scipio Asiagenus discendeva da Lucio Cornelio Scipione Asiatico che era fratello del grande omonimo "Africano". Il monetario viene menzionato per la prima volta nel 190 a. C. quando combatterà, con altri membri del Senato, contro il tribuno Saturnino. Durante la Guerra Sociale egli era asserragliato nella città di Aesernia dalla quale scapperà all'avvicinarsi di Vettius Scato. Successiovamente si schierò dalla parte di Mario, ricoprì verso il 665 (anno di Roma) la carica di questore e fu infine console nel 671 (83 a. C.) insieme a Norbanus. Silla lo ascriverà poi nelle liste di proscrizione del 672 e fu a causa di ciò che egli dovette fuggire a Marsiglia dove rimarrà fino alla fine dei suoi giorni. L'appellativo di "Asiagenus" o anche "Asiagenes" è lo stesso di "Asiaticus" che viene usato in modo più esteso per gli antenati del monetario. La quadriga di Giove allude al trionfo di L. Cornelius Scipio dopo la sua vittoria su Antioco in seguito alla quale i discendenti omonimi si fregeranno dell'appellativo di "Asiaticus". Il Babelon sostiene che il ritratto della moneta sia da ricondursi a Saturno e non a Giove come spesso si trova contemplato e la definisce identica a quella fatta coniare sui denarii dei questori Pison e Cepion ed a quelli di L. Memmius Galeria. Nei denari di questi monetieri, insieme al ritratto compare un'arpa. La dentellatura dei bordi indicherebbe una fabbrica provinciale. Le lettere sono marche monetarie che si possono trovare sia al dritto che al rovescio e riportano diverse lettere dell'alfabeto latino. Enrico1 punto
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