Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/20/20 in tutte le aree
-
Buongiorno, non sono contrario a prescindere ad un ingresso a pagamento ad una fiera o convegno, a patto però che il prezzo sia ragionevole e che il servizio offerto sia alto, non solo in termini di organizzazione, sicurezza, location, servizi. Al salone del libro di Torino il prezzo del biglietto è attorno ai 10 euro, ma in una giornata si può assistere a decine e decine di conferenze, spettacoli e quant'altro, oltre che acquistare libri dai commercianti (ovvio che è una manifestazione diversa, con molti più sponsor e fondi, ma è tanto per fare un esempio). Rimango poi basito quando leggo che un vero appassionato non dovrebbe farsi problemi a pagare 20 euro per un biglietto di ingresso o che se se li fa è comunque un taccagno. A parte che ognuno vive la sua passione come meglio crede, che può essere fatta anche solo di giornate passate in biblioteca a leggere libri di storia e numismatica, senza spendere un centesimo, ma poi, nonostante si continui a ripetere che è bello coinvolgere ed avvicinare a questa passione persone nuove, alla fine traspare sempre quell'atteggiamento un po' snob ed elitario (magari inconscio) che in parte allontana proprio chi vuole avvicinarsi alla numismatica.5 punti
-
Eccomi qui beh diciamo che ho voluto spingermi oltre perchè diciamocela tutta quante 1794 Sicilar ci sono in così bella conservazione? Non condivido il grade dato dalla casa d'aste per me è un pelo superiore rispetto al valore datogli. Diciamo che le piastre con tutti i boccoli e di bella presenza ma poi con Rarità non sono facili da pescare. Ho solo seguito il motto del collezionista, cercavo da tempo 1784 SICILAR e l ho presa. Secondo il mio modesto parere il pezzo và un po' curato giusto una sgrassatina ed uscirà una signora SICILAR. Del prezzo poco mi importa la volevo e và ad aggiungersi al tassello mancante. Siamo o non siamo collezionisti?. @Rocco68 ha colpito nel segno3 punti
-
Questa moneta in verità l'ho pagata 2 Euro, trovarla è stata veramente una piacevolissima sorpresa, era da tempo che gli davo una caccia spietata... Unione Sovietica - 1 Rublo 1981 20° Anniversario Primo Volo Umano nello Spazio Yurij Alexseevic Gagarin ( 1934 - 1968 )3 punti
-
Certo Verona, Bologna...sono andate, però a volte anche nelle difficoltà si può far di necessità virtù, con un po’ di fantasia vedrà la luce anche questo Gazzettino 7 ricco di sorprese e novità ...3 punti
-
non riesco a scandalizzarmi per il fatto che l’associazione scaligera abbia deciso di non fare veronafil a novembre: si tratta di un evento commerciale, anche per loro, che costa parecchio impegno e tanti soldi e viene realizzato con lo scopo di guadagnare e far guadagnare. se si ritiene che questa condizione venga meno è giusto che chi lo organizza decida di attendere tempi migliori. nessuno ha evidenziato le responsabilità, civili e penali, che ci sono quando si organizza un evento con pubblico; hai pari a rispettare quanto imposto in tema di sicurezza (covid e non), ma stai tranquillo che se capita qualcosa una denuncia te la becchi. No, non me la sento proprio di gettare la croce addosso ai componenti della Scaligera3 punti
-
Non è pensabile una soluzione al vada a genio e soddisfi tutti...già qua non si trova la quadra tra venti persone figuriamoci fuori da qua. Serve però cominciare a cambiare,magari gradualmente...non è necessario cambiare improvvisamente tutto. Un biglietto a 10 euro penso sia un prezzo onesto e già con questo si possono dare un po' di servizi. Ingresso con documento.....adesso qualcuno dovrebbe spiegarmi i contro.....mica siamo schedati e poi in ogni modo usando il cellulare si sa già dove siamo. Chi rifiuta di esibire un documento ha forse qualcosa da nascondere...davvero non trovo motivazione valida. Via le sorprese Kinder &co e in fondo i commercianti parcheggiano,caricano e scaricano dentro al padiglione sotto sorveglianza e magari a convegno finito E per me già iniziare da qui sarebbe un bel passo verso il futuro. Parlo di veronafil chiaramente.3 punti
-
Il Tornese con Cornucopia battuto al dritto con il conio del Tarì 1572 e al rovescio la data 15772 punti
-
Cari Lamonetiani, stasera voglio presentarvi il Rappen più raro (R2) della monetazione della Confederazione Elvetica (se si esclude quello del 1896, ma che non fu coniato per la circolazione, bensì solo per l'Exposotion Nationale de Genève, R4 per 36 esemplari). La tiratura è controversa, ufficialmente si parla di 10.000 pezzi, ma qualche catalogo suppone che possano essere anche 100.000. Tuttavia, anche se fosse accertato quest'ultimo numero, si tratta di un valore 5 volte inferiore alla tiratura minima di 500.000 esemplari toccata da altri millesimi. Insomma, in quell'anno se ne fecero poche di queste monetine che, solo la "recente coniazione" (1939) fa in modo che la sua valutazione economica sia tranquillamente abbordabile e non raggiunga neppur lontanamente le cifre toccate dai Rappen ottocenteschi e d'inizio '900 seppur coniati in quantitativi superiori.2 punti
-
Sì, ho anch'io un paio di cataloghi come i tuoi un poco più aggiornati, ma il discorso non cambia: è il catalogo specifico della monetazione svizzera che insinua il dubbio sul numero di esemplari coniati senza, però, addurre alcuna motivazione. Nel 1939 il 2 Centesimi non fu coniato, mentre il 5, il 10 ed il 20 Rappen furono coniati per la prima volta in modo massiccio (10.040.000, 10.020.000, 8.100.000 pezzi rispettivamente). Coi dati che ho a disposizione, posso solo ipotizzare che la fornitura di rame alla zecca quell'anno (inizio Seconda Guerra Mondiale) sia arrivata in quantità molto ridotta (il 2 Rappen non fu nemmeno coniato) rispetto al preventivato, perchè il fornitore potrebbe averla deviata a fini bellici e che solo l'anno successivo, tramite un produttore neutrale, si sia normalizzata la situazione. Nel 1940 e nel 1941 (anche il 2 Rappen in quest'ultimo), la produzione fu di nuovo consistente (3.020.000 e 12.790.000 di esemplari), ma nel 1942 - e fino al 1946 - le massicce produzioni furono ottenute usando solo lo zinco (anche per i 2 Rappen). Ho iniziato questa discussione proprio per attirare l'attenzione su questa stranezza e sperare che qualcuno abbia notizie fondate relative a questo enigma.2 punti
-
Ecco perché non ho detto quanto è stata pagata. Ma se non fai vedere in che condizioni è la banconota come fanno a darti risposte sensate??2 punti
-
4) sx: 10 groshen 1949 Austria dx: Half Penny 1951 Rhodesia del Sud 480'000 pezzi2 punti
-
Salve a tutti oggi breve giro al mercatino dell'antiquariato del mio paese...qualcosina di carino è uscito! 1) sx: Corona norvegese 1927 1'000'000 di pezzi dx: 2 piastre 1942 Egitto2 punti
-
Io ho preso questa che non mi è mai capitata di vedere, tornese da 6 cavalli 1788 con valore e data divise...2 punti
-
@pizzamargherita grazie, mi spiace avere sbagliato, ma come vedi c'è sempre dietro di noi chi dà uno sguardo a ciò che diciamo. D'altra parte partecipare, guardare e non avere il coraggio di lanciare una propria ipotesi se ci credi, non è per noi. Il Sergente insegna che chi sta in trincea non deve nascondersi per paura. Il rischio è quello di essere impallinato, come è capitato a me, ma in cambio poi si può ricevere una decorazione (non alla memoria per ora), come hai pensato di fare tu ?.2 punti
-
Complimenti per questa rara monetina che ha anche ottimi rilievi, strano che vi sia questa incertezza sulla tiratura per un millesimo relativamente recente...2 punti
-
Questo è il mio Rappen 1939 ( Scusate le immagini scansionate ed i puntini bianchi dell'oblò). Buona Domenica, Beppe2 punti
-
Da foto non vedo affioramenti da sotto, bensì, mi pare, una sovrapposizione da sopra: cioè, sul rovescio, una semplice concrezione.2 punti
-
Il convegno stà scomparendo secondo me; non parlo solo di Verona o Riccione (che anche quest'anno ha sofferto molto di più), parlo proprio de ''il convegno''. I commercianti ai tavoli, ce ne sono sempre meno; Il costo diventa ogni anno più proibitivo, i servizi di sicurezza, locations etc, sono sempre li stessi o peggiorano. La qualità dei commercianti, stà cambiando rapidamente; Sempre più spesso sento amici che mi parlano male di un convegno o l'altro perchè i commercianti non c'erano o avevano proprio ''3 monete in croce, non bellissime e chiedevano pure tanto ''. I clienti, (e mi ci metto anche io), non portano dietro i soldi da spendere, per paura di essere rapinati, per il periodaccio forse (mah) e perchè obbiettivamente, non vedi nulla da compare. Quando chiedi a qualche commerciante, spesso ti viene risposto ''ho paura di esporre, perchè ci sono rapine e poca sicurezza.'' oppure ''no, no, i pezzi belli non li porto qui, li metto in asta, è più sicuro''.... Ma, ragazzi, di cosa ci stupiamo? Che i convegni spariscono? Che i commercianti hanno paura o, che noi clienti ne abbiamo? I convegni spariranno, secondo me, se non avranno il coraggio (e non dico forza, ma CORAGGIO) di trasformarsi e due sono le possibili scelte; Convegno di Quantità (con tanti commercianti, anche improvvisati e poca qualità, sicurezza etc. ed è questo che succede ora, a mio avviso ) Convegno di Qualità (meno commercianti, tutti con pedigree (no improvvisati etc), qualità di parcheggi, qualità illuminazione, qualità raggiungibilità e servizi della locations, qualità sicurezza e biglietto a pagamento (e salato servirebbe) all'ingresso per pagare le spese (non per fare solo guadagno). Dove i commercianti si sentono professionisti rispettati e non maltrattati! Dove i clienti andrebbero meno spaventati di sapere un commerciante derubato o un amico collezionista con la borsa tagliata etc. Dove i collezionisti come me andrebbero volentieti a vedere gli amici, sia commercianti e collezionisti, con un pò di luce per vedere le monete, spazio per parlare e tranquillità di non essere scippato. Io punterei principalmente sulla qualità, lasciando la quantità ad altre tipologie di evento. Qualità, sicurezza, professionalità. E' quello che i nostri commercianti hanno ma non POSSONO esprimere in queste condizioni, oggi; Cosa ne pensate voi?2 punti
-
Tenuto conto della quantità e della varietà di monete del periodo dei vicerè di Spagna proposte nell'asta, credo sia opportuno aprire un'apposita discussione nella quale possiamo, di volta in volta, se si desidera, commentare le monete che abbiamo visto/osservato, senza così inficiare la discussione creata appositamente per le monete in genere alle aste per il solo Ferdinando IV di Borbone.1 punto
-
Passeranno negli stessi giorni di inizio Ottobre in 2 diverse aste, 2 non comuni monete di pressochè uguale iconografia : diritti con teste gianiformi e rovesci con quadrighe al galoppo con Giove/Zeus e Vittoria . Uguale l'epoca di emissione, il periodo della II guerra punica e della permanenza dei Cartaginesi di Annibale in Italia . Il primo un "quadrigato" , didrammo in argento (6,73 g), probabilmente le ultime emissioni argentee di Roma prima dell'introduzione dei denarii : il secondo un 3/8 di shekel in elettro (2,34 g) , coniato dai Cartaginesi in Italia . Nel suo 'Historia Numorum Italy', Rutter censendo le 2 monete, ricorda che per il quadrigato di Roma la testa gianiforme del diritto è attribuita all'unione delle teste dei Dioscuri, mentre per l'aureo cartaginese la testa gianiforme è data dall'unione di 2 teste femminili .1 punto
-
....è che eravate abituati a vedere solo Tarì e Carlini.....così !!! Devo metterne...altri .... nominali ?1 punto
-
Buonasera Luca @lukas1984, ottimo acquisto, complimenti sinceri. Il prezzo forse è un po alto? Non fa niente, quando una cosa piace va presa. Appena arriva faccela ammirare, monete così non si vedono spesso. Saluti, Sergio.1 punto
-
Chiedo scusa per gli errori di ortografia ma in questo momento sono costretto ad usare la tastiera con la mano destra ed io sono mancino, magari potevo rileggete meglio ma non lo oh fatto, per quello che riguarda la pulizia delle monete ho opinioni che credo siano condivise da molti, personalmente al massimo a bagno in acqua distillata e asciugatura con panno in microfibra, poi se uno vuole usare dentifricio e spazzolino da denti, faccia pure, dicono che il mondo è bello perché è vario, buona serata1 punto
-
Ricordo l'emozione ogni volta che passavo davanti a una cabina telefonica... io bambino, talmente basso che chiedevo a mio padre o a mio nonno di guardare se c'era qualcosa sopra il telefono (dove usava abbandonare le schede esaurite). Un po' di nostalgia, fine anni '90, o forse solo perché ero piccolo... ma non mi separerei mai dalle mie schede! E chissà che la passione non torni un giorno... ?1 punto
-
WSTEFANO, GRAZIE PER LA SPIEGAZIONE, E DIFFICILE TROVARLE IN FDC, NE HO 2 DEL 32, E 3 DEL 35,PIU UNA 50 LIRE DEL 35,1 punto
-
Ciao, bel lotticino di banconote comuni ma (sembrerebbe) in ottima conservazione. Come già ha detto @ART, sono state emesse nel 1944 e sono testimoni di un periodo molto tormentato della storia d'Italia. Occupata prima dai nazisti e poi dagli alleati, la penisola si trovava allora divisa in due, al nord la Repubblica di Salò era l'ultimo baluardo di un regime fascista ormai alla frutta mentre al sud il governo era in mano all'AMGOT (Allied Military Government = Governo militare alleato, in pratica anglo-americano) anche se formalmente era retto da Umberto II, luogotenente nominato dal padre Vittorio Emanuele III. Intanto al nord i partigiani avevano liberato molte zone, dichiarandole "Repubbliche indipendenti" (la Carnia, Montefiorino, Ossola ecc..) La monarchia era praticamente decaduta e il 2 giugno 1946 fu indetto il referendum per decidere se l'Italia avrebbe continuato ad essere una monarchia o sarebbe diventata una repubblica. Questo periodo di incertezza è testimoniato da queste piccole banconote che, come vedi, al fronte recano una dicitura neutra "Italia": non più Regno e non ancora Repubblica. Questa dicitura si trova solo su questa serie. Non hanno quindi un grande valore economico ma senz'altro sono un'ottimo spunto di studio e discussione.1 punto
-
https://www.cgb.fr/troisieme-republique-medaille-publicitaire-du-magasin-de-la-monnaie-de-paris-ttb-,fme_441432,a.html Salve,magari qui sta scritto qualcosa?1 punto
-
Si, se le spendi nel loro stato emittente. Naturalmente solo al facciale1 punto
-
1 punto
-
Purtroppo temo non sia Napoli. Sono andato a vedere i segni di zecca sui miei 2 Centesimi del 1861: se guardo gli spessori, sarei orientato - al contrario degli esimi colleghi - a propendere più per Milano. Infatti la seconda stanghetta verticale (quella a destra) della lettera "N" di Napoli è estremamente esile in confronto a quella presentata dal tuo esemplare. Questo anche se l'estrema usura ha potenzialmente appiattito i rilievi: basta guardare i rami e l'intreccio del nastro per notare che, seppur dilatati, le dimensioni hanno subito ben poca variazione.1 punto
-
1 punto
-
I pezzi in rame del viceregno che hanno quadruplicato, se non di più, la base sono tutti R4/R5... Uno sforzo, per chi ha intenzione di chiudere una tipologia, che prima o poi va fatto...1 punto
-
Non saprei quale delle due soluzioni sia più congrua....Forse la tua fila di più... Ciao da Stilicho1 punto
-
Nessun disturbo, la moneta è bella e interessante, è sempre bello vedere queste monete, la porosità ne diminuisce il valore ma è comunque un bel pezzo. Dico solo che da remoto non si può competere con un professionista che l'ha giudicata in mano. Buona domenica1 punto
-
Buongiorno Claudio, Hai ragione. Dopo che mi hai risposto ho cercato e in effetti ho trovato la comunicazione che il Convegno è stato cancellato. Ti ringrazio. Daniele1 punto
-
La cosa "strana" nelle contromarche e che ad un certo momento la scritta BOMBA dal presentarsi dritta, si comincia a "incurvare" verso la parte destra. Punzone rifatto? Punzone deformato? Confrontate le lettere delle contromarche di questa discussione e dite cosa ne pensate. Buon fine settimana a tutti.1 punto
-
buongiorno presento 1 rappen 1882 non in perfette condizioni. della resina copre il R/ della moneta fu coniata in 1.000.000 di pezzi1 punto
-
1 punto
-
Le macchie possono essere state causate dal contatto con una moneta in rame o altri oggetti.1 punto
-
1 punto
-
Buonasera a tutti. Ho conservato la foto (ma purtroppo non il link) di un grosso dello stesso tipo con segni particolari sul bordo: Residui di montatura? Segni intenzionali?1 punto
-
1 punto
-
Sarebbe interessante @margheludo che tu li tenessi sempre riuniti tutti e dodici e eventualmente aggiornati, magari confrontando le singole S tra loro per vedere la forma e i punzoni con cui sono state fatte, dodici sono qualcosa di più comunque di una anomalia ...1 punto
-
Sembrerebbe della zecca di Panormos Nel testo di Buceti "Monete, storia e topografia della sicilia greca" è al n. 279, classificato genericamente come "bronzo" post 241 a.C. D/ Testa velata di Demetra a sn; dietro la nuca due globetti. Bordo di puntini. Anepigrafe R/ Corona d'alloro entro cui un puntino; sotto la corona due globetti. Anepigrafe. Rarità: R41 punto
-
Sono d'accordo con lei; sicuramente non arriva allo SPL. Non mi sembra bello fare nomi, anche perchè ripeto, nessuno mi ha costretto all'acquisto.1 punto
-
Magari con le tue patine che sperimentasti...i miglioramenti furono vistosi su una moneta che mostrasti? Saluti1 punto
-
Buonasera, a breve sarà comunicata la lista degli espositori, due giornate da trascorrere in serenità, rispettando tutte le restrizioni attuali di sicurezza, tuteliamo la salute di tutti, siamo responsabili. Un caro saluto a tutti.1 punto
-
Gentile amico, il tema è profondo e articolato (dici bene, "molto generale") e passeremmo centinaia di righe di messaggi anche solo per iniziare a parlarne. Sul secondo e terzo quesito ("perchè è stata scelta questa tipologia di croce in questa moneta", "perchè vi sono diverse tipologie di croci all'interno di una stessa serie monetale") i colleghi numismatici spero potranno aiutarti al meglio, ma credo che in buona parte le scelte e le differenze conseguano a questioni storico-politiche che di norma riescono a coinvolgere anche l'araldica. Sul primo quesito, "quale messaggio (politico?) si voleva dare assumendo una data tipologia di croce", tieni presente che a monte c'è innanzitutto un discorso squisitamente estetico, causato dall'abbondante uso della croce come figura araldica. In due parole, di stemmi con una croce ce ne sono e ce ne furono talmente tanti che, dapprima, venivano differenziati colorando la figura in maniera diversa. Ma la gamma dei colori è limitata, specialmente in araldica. E neanche le possibili combinazioni geometriche di colori diversi sono infinite. Quindi fu necessario aggiungere un'ulteriore variabile: la forma da dare alle croci. Se ne contano decine di tipologie diverse, tutte indicate in maniera più o meno estesa dai principali testi. Per iniziare, posso suggerirti questi tre (tutti leggibili su internet): - G. C. Bascapè/M. del Piazzo (con la cooperazione di L. Borgia), Insegne e simboli. Araldica pubblica e privata, medievale e moderna, Roma-Firenze, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Le Monnier 1983 - F. Tribolati, Grammatica araldica ad uso degli italiani, Milano, U. Hoepli 1904 (3ª edizione) - G. di Crollalanza, Enciclopedia araldico-cavalleresca. Prontuario nobiliare, Pisa, presso la direzione del Giornale araldico 1876/1877 Per approfondire, mandami un messaggio privato, quando vuoi.1 punto
-
Il mio proposito per l'anno 2019 era quello di avere una Civetta di Atene (nomen omen!), che è proprio quella che uso come avatar e che posto qui in foto. Per il 2020 vorrei un leone ruggente di Lidia del VI sec. a.C.. Con le mie greche mi tocca accontentarmi di pochi(ssimi) pezzi l'anno!1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.