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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/17/20 in tutte le aree
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Buongiorno....già la moneta ha la sua personalità e i suoi difetti li porta davvero bene e la si può certamente definire una moneta come esemplifica bene @nikita_...se vogliamo fermare tutto su un cartellino, operazione che faccio sempre con le mie monete nel cartellino di questa scriverei BB-SPL/Qspl...qui sotto vi posto pure il doppione che come conservazione è praticamente allo stesso livello (forse in questa il dritto è un filino migliore), personalmente farei fatica a scegliere quale tenere...infatti terrò entrambe le gemelle ... Saluti4 punti
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Buonasera, a breve sarà comunicata la lista degli espositori, due giornate da trascorrere in serenità, rispettando tutte le restrizioni attuali di sicurezza, tuteliamo la salute di tutti, siamo responsabili. Un caro saluto a tutti.2 punti
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REGNO DELLE DUE SICILIE - FERDINANDO II° - 2 TORNESI 18532 punti
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Salve sembra uno di quelle matrici dei sigilli che stavano su gli anelli, forse si è staccato proprio da un anello. Il disegno è in negativo.2 punti
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1853 Regno delle due Sicilie - Ferdinando II° - 120 grana2 punti
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Ciao a tutti, facendo seguito alle passate discussioni relative al doppio carlino 1796 (LINK) ed al 25 baiocchi 1796 a firma di Gioacchino Hamerani (LINK), passo ad illustrare in questa terza puntata un confronto diretto tra una moneta da 60 baiocchi A.XXII 1797 ed il corrispondente falso d'epoca. Del periodo travagliato che vivevano le finanze e la monetazione pontificia negli anni terminali del pontificato di Pio VI, gli anni della discesa napoleonica verso Roma, abbiamo già trattato nelle due discussioni sopra linkate, invito a rileggerle per comprendere come il contesto storico fosse favorevole alla proliferazione di falsi di ogni genere. La moneta in esame, il 60 baiocchi è il maggiore taglio in mistura mai prodotto dalle zecche pontificie (saranno emessi a Roma, Fermo e Macerata) e viene introdotto con chirografo del settembre 1795, lo stesso con il quale si attuava la prima riforma di svalutazione delle monete in mistura (25 baiocchi, 1 e 2 carlini), proprio per mascherare tale situazione viene introdotto un nominale di taglio maggiore, dalle dimensioni prossime ai massimi moduli d'argento, ormai tesaurizzati o ipervalutati. Le coniazioni iniziano con millesimo 1795 e anno di pontificato XXI; il neonato 60 baiocchi sarà una moneta in mistura 416,67/1000 (5 once di argento fino per libbra), del peso legale di 22,605 grammi. Già dopo pochi mesi, con chirografo del 9 aprile 1796, l'intera monetazione in mistura subisce una ulteriore riforma che porta alla diminuzione di peso e titolo della lega; in particolare per il taglio da 60 baiocchi il peso legale passa a 16,95 grammi, il titolo della lega viene diminuito a 333,33/1000 (4 once di argento fino per libbra). In contemporanea a questa riforma monetaria Napoleone aveva già dato inizio alla campagna d'Italia, che segnerà la fine del pontificato di Pio VI. Veniamo all'analisi delle due monete: L'ORIGINALE La moneta in foto, con millesimo 1797 ed anno di pontificato XXII, appartiene quindi alle emissioni seguenti la riforma, il peso è di 16,95 grammi, perfettamente allineato al peso legale previsto. Complice anche la conservazione elevata, si rileva così che anche in un periodo turbolento come poteva essere questo scorcio del 1797, non veniva meno la cura per la precisione delle emissioni. Il diametro è di 37,4 mm, il taglio presenta un ornato a foglie e bacche: I coni sono opera di Tommaso Mercandetti, che entrò a lavorare nella zecca romana già agli albori del pontificato di Pio VI, nel 1775 per poi abbandonarla a causa di dissidi con la famiglia Hamerani e farvi ritorno per divenirne incisore capo dopo quasi 20 anni; sarà tra l'altro il "padre" della serie dei sampietrini e delle madonnine. Sue le iniziali "TM" che compaiono sia al diritto, in monogramma verticale sotto lo stemma, che al rovescio sotto i rami di alloro. Questa moneta è classificata dal Muntoni al n° 62a, e non vengono riportate varianti. Il CNI classifica questa emissione al n°345, riportando due esemplari di cui uno dal peso notevolmente calante, 13,98 grammi. Il Serafini elenca invece quattro esemplari del Medagliere Vaticano, dal n° 290 al 293, di cui precisa due varianti per il punto in legenda al diritto dopo PONT, che è al centro (Ser 290-291) o allineato in basso (Ser 292-293) IL FALSO D'EPOCA Già dalle immagini si nota come le incisioni, per quanto fedeli, siano notevolmente meno particolareggiate, e ovviamente che non si tratta di mistura bensì di bronzo. Non è palese se sia una moneta coniata o fusa, anche se proprio le incisioni più "impastate" ed alcune mancanze di materiale (soffiature ?) sia al diritto che al rovescio, potrebbero fare propendere per questa seconda possibilità. Non rimangono tracce dell'argentatura che necessariamente doveva essere presente per "mimetizzare" la moneta nella normale circolazione. Il diametro è di 34 mm per un peso di 14,2 grammi (quasi tre grammi in meno rispetto all'originale). Anche il contorno è compatibile con il processo di fusione, l'ornato a foglie e bacche appare solo un abbozzo; complice anche una certa usura, risulta privo della precisione del contorno illustrato in precedenza. Sicuramente non si tratta di un contorno lavorato a mano, cosa assai frequente per molti falsi d'epoca del periodo: Già dieci anni fa scrissi a Cronaca Numismatica per avere pareri in merito a questa moneta in bronzo, e Mario Traina mi rispose che potesse trattarsi di un'emissione del periodo della Repubblica Romana, ipotesi poi confermata per altri tagli in mistura dalle successive pubblicazioni specifiche sul periodo, anche se il Bruni (Le monete della Repubblica Romana e dei Governi Provvisori) relativamente alle monete da 60 baiocchi, illustra solamente emissioni datate 1796 tra quelle del periodo di restaurazione del governo pontificio post-Repubblica Romana. Mi paiono comunque remote le possibilità che si tratti di un'emissione eseguita con coni originali, pertanto può trattarsi di un pezzo al di fuori di ogni "canone di ufficialità", al solo scopo fraudolento, per approfittare del notevole caos, monetario e non, di quel periodo. Per una panoramica generale delle tipologie del 60 baiocchi di Pio VI, falsi d'epoca inclusi, questo il link al nostro catalogo on-line: http://numismatica-i...eta/W-PIOVIR/13 Ciao, RCAMIL.1 punto
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Qualche giorno fa stavo facendo un giro sul web per guardare un po' di monete. Guardare tante monete è sicuramente un bel divertimento, ma anche bell’allenamento in particolare per l’occhio inesperto di semplice appassionato (come il mio, insomma). Ti abitua a riconoscere i profili imperiali, a leggere e a sciogliere le legende, a conoscere le varie tipologie di rovesci….. e anche a cercare (ripeto cercare) di distinguere il falso dal vero. Questo è un vero campo minato, soprattutto per quanto mi riguarda, non avendo una preparazione ed una esperienza sufficienti. Certo, la patacca è sempre dietro l’angolo, ma onestamente cerco di stare tranquillo. Tranquillo, ma attento. In fondo, la mia è una passione, un divertimento nel senso del “divertissement” di Blaise Pascal ovvero distrazione, diversione, svago. E tale voglio che resti. È poi ovvio che tanto dipende anche dalle cifre che investi (e le mie sono sostanzialmente basse) e su queste va tarato il rischio che si corre. Colleziono da pochi anni e la cosa curiosa è che mentre all’inizio cercavo la moneta bella in sé (magari anche per il desiderio di mostrarla), ora cerco la moneta che mi piace, anche se magari non è perfetta. Ho scoperto che anche le imperfezioni sono interessanti. Mi sono trovato ad apprezzare la moneta un po' vissuta. Ho capito che per me, oltre al lato estetico (importante, ci mancherebbe, per non dire fondamentale) conta tanto il lato storico, il pensiero di avere tra le mie mani un pezzetto di passato assai remoto e il pensiero che questo pezzettino di passato sia mio. Dopo questo preambolo (che spero non vi abbia annoiato), torno a bomba. Dicevo che stavo facendo un giro in rete. Ad un certo punto mi imbatto in questa moneta: Costantino I 19 mm 2.7 grammi D/: CONSTAN-TINVS AVG; busto laureato di Costantino I, a destra R/: D N CONSTANTINI MAX AVG; al centro corona con VOT XX ESERGO: PT RIC VII Ticinum 140 Ora vi chiedo: Cosa ne pensate, in particolar modo riguardo alla autenticità di questa moneta? Vi premetto però che è una sorta di gioco. Ovviamente non posso dirvi tutto, altrimenti si perderebbe l’aspetto interessante (o almeno spero!!) della discussione. Sentitevi liberi di esprimere le vostre opinioni in tutta serenità, esperti e no, studiosi, semplici appassionati, curiosi. L’argomento della autenticità, da come ho visto nelle molte discussioni a riguardo sul nostro forum (e da come ho cercato di dire in breve all’inizio), è molto scivoloso. A maggior ragione quando si valuta una moneta da una foto, senza averla in mano, senza poterla toccare, vedere, “sentire”. Del resto (purtroppo), considerato che spesso acquistiamo on line, è proprio quello che spesso ci troviamo a fare: giudicare da una foto. Quindi, in piena libertà: a voi la parola! Buona serata Stilicho1 punto
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Ho acquistato alcune monete da 5 € "PIZZA" Mi indigna il fatto di aver segnalato alla zecca prima della distribuzione senza essere ascoltato che contiene un errore - Il Vesuvio guardato da quel punto di vista ( Posillipo ) non viene prima del monte Somma. Quello raffigurato sulla moneta è la visualizzazione vista dalla costiera Amalfitana. Purtroppo non riesco ad inserire l'immagine. Grazie per l'attenzione.1 punto
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D'accordo @1412luigi, ma anche qui ognuno vede quel che vuol vedere: la vecchia, la bella, o tutte'e due insieme? La risposta: "Un giro di allucinazioni, offro io" (Barbamaura, Twitter)1 punto
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Frequentare questo forum, dove ogni novello Socrate usa dirozzar Critone, dimostra la verità del vecchio adagio: 'non si finisce mai di imparare'1 punto
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i miei propositi per finire questo 2020 sono: A: continuare a respirare B: continuare a poter gioire della compagnia degli animali C : possibilmente frequentare meno umani possibili -salvo quelli defunti da almeno 1000 anni- D : cercare di apprendere il più possibile ogni cosa solo ed esclusivamente da un punto di vista scientifico e non fuffologico E : possibilmente non dar luogo alla umana gente di rompermi le scatole1 punto
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Buon pomeriggio a tutti, stavo pensando a questa discussione, soprattutto al fatto che nel momento in cui l'avevo pensata e messa nero su bianco, eravamo ignari di quanto stesse per accadere da lì a poco, mi riferisco a questa presenza ormai quotidiana che è il Covid 19. Molti di noi hanno scritto in discussione i loro propositi Numismatici per il 2020, io mi ritengo fortunato di esserci ancora, e di avere un bilancio positivo, potrei dire tranquillamente di averli realizzati gli obiettivi che mi ero posto per il 2020, forse qualcuno non proprio come avrei voluto, ma comunque non posso lamentarmi. Gli obiettivi li ho raggiunti non proprio nella sequenza esposta nel post di apertura, tant'è che l'omaggio a Murat e il gustare il famoso Tartufo di Pizzo, li ho realizzati per ultimo a fine agosto, in piacevole compagnia di un Fratello Numismatico (del quale mi farebbe piacere un suo intervento) e delle nostre famiglie. ? Magari nei prossimi post vi mostro delle foto, ma anche voi se vi fa piacere, potreste fare un bilancio dei vostri obiettivi. Saluti Alberto1 punto
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Il colpetto ore 12 c'è. Il seno sembra usurato oppure può essere un difetto creato dalla foto. Ho notato anch'io quei segni al dritto, ma non capisco cosa siano. Ad ogni modo, ad occhio nudo e alle dimensioni reali credo che appaia come una bella moneta e pertanto i 25€ ritengo che siano spesi bene1 punto
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Il mio Tornese, riporta la data (1636) non capovolta, sotto il Busto. Altri esemplari le riportano capovolte ( in senso orario), non saprei il tuo esemplare come le riportava.1 punto
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Tra i sinonimi di ‘capito’ trovi anche intuito, captato, percepito. PS. Ho apprezzato la tua frase a chiusura della ‘Manneron’ Come ho detto all'inizio stavo guardando le monete non per acquistare, ma per svagarmi e per imparare. Un approccio che condivido non solo per le monete ma anche per le medaglie, i gettoni e qualsiasi tondello monetiforme. Buona giornata apollonia1 punto
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Ciao, fai bene a tenerle entrambe, magari se cerchi bene con la lente una minuscola differenza la trovi... come dici tu questa è un peluzzo superiore, e volendogli affibbiare una sigla di conservazione direi…. migliore di1 punto
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Ciao lo SPL penso ci stia; sarebbe stato meglio, per te, pubblicare il quesito nella discussione che ho allegato sopra, sicuramente letta da chi colleziona sovrane e multipli, probabilmente avresti avuto più pareri. Saluti TIBERIVS1 punto
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Buona sera a tutti, questa è la n°12 (avevo contato male) stesse caratteristiche generali, con un dritto senza sorprese ma con una "S" al rovescio che, anche in questo caso , presenta caratteristiche inconsuete. Peccato per i dati metrologici perché non corrispondono alla moneta, controllando su numisbids all' ex asta "Agora"n°34 indicata nella descrizione, mi sono accorto che appartengono ad un "micinus" Matzke H3a-b . Fosse mia la pulirei anche perché così con questo vedo non vedo resta la curiosità su cosa c'è sotto, specialmente nella zona della S".1 punto
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In effetti, è una caratteristica abbastanza frequente nelle banconote di piccolo taglio dei protettorati britannici dell'estremo oriente. Di seguito un paio di esempi di altri paesi: (Malaya britannica, 5 cents 1941-1948) Di questa serie sono uniface solo i valori da 1, 5 e 10 cents. (Ceylon 25 cents 1942-1949) Forse, essendo valori davvero minimi, si cercò di ottimizzare i guadagni da signoraggio risparmiando sull'inchiostro ma anche sul processo di stampa, che essendo più veloce e meno complesso (nessuna procedura per il registro del fronte/retro e il doppio della quantità prodotta a parità di tempo) costava meno...1 punto
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La passione e’ indubbiamente il motore e le passioni vanno anche giustamente raccontate come sta facendo molto bene @giuseppe ballauri, ma e’ anche bello condividerle nelle aggregazioni e non essere collezionisti solitari. A proposito di aggregazioni l’editoriale del prossimo Gazzettino che ho già preparato avrà come titolo “ Aggregazioni numismatiche” riferite al momento difficile in cui viviamo e alla doppia modalità virtuale e quella reale.1 punto
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Nasce dai Signori del feudo di Lauria, il 17-01-1250, forse in Lauria stessa, forse nella vicina, rivierasca, Scalea . Tramontata, in Italia, la dinastia degli Svevi, Ruggiero è esule in Spagna, alla corte degli Aragonesi per i quali, negli anni, assume importanti impegni : nel 1283, all'inizio della "guerra del vespro" tra Aragonesi ed Angioini per il controllo della Sicilia, Ruggiero è nominato ammiraglio della flotta aragonese per quel conflitto, conflitto che si svolge in parte importante con scontri ed azioni sul mare . E sul mare le flotte siciliane-aragonesi, tra il 1283 ed il 1287, sotto il comando dell'ammiraglio Ruggiero, sono vittoriose in più battaglie, da La Valletta al golfo di Napoli, stabilendo una supremazia aragonese . Nel periodo, la conquista di Gerba, che diverrà poi feudo di Ruggiero, vede anche quella popolazione subire uccisioni e schiavitù, il commercio della quale contribuisce non poco alle ingenti fortune accumulate dall'ammiraglio . Gli anni successivi, fino alla pace di Caltabellotta del 1302, vedono, con alterne vicende, Ruggiero ancora sul mare ed ancora quasi sempre vittorioso : nel 1304, infine, l'ammiraglio torna dalla Sicilia alla Spagna dove chiude la sua esistenza a Valencia il 17-01-1305, avendo offerto in vita le sue alte qualità militari, prevalentemente ai sovrani aragonesi Pietro III e Giacomo II .1 punto
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1953 Cuba - 1 centavo Monetina commemorativa coniata a Philadelphia Particolari le indicazioni al retro, è riportato il peso (gr.2,3) ed il contenuto di zinco in millesimi (300), il restante 700/1000 è rame.1 punto
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Non credo che quella di Stilicho fosse una discussione ricollegata ad un eventuale acquisto. Per quel che lo conosco ritengo sia stato colpito dall'immagine durante una ricerca e sia stato colpito dalla moneta ma soprattutto dalla storia che reca con sé. "Vera... falsa... no no, é autentica". E dalle foto si "vivono" i dubbi, le incertezze che trasmetteva. L'ultima, post pulizia, ha rimosso un po' di quel senso di "rustico" all'esemplare ma (in my honest opinion) ne evidenzia i tratti di autenticità. Ecco, credo che il fine ultimo di Stilicho fosse quello di far riflettere sulla capacità di errore basandoci su immagini che con luci, filtri o contrasti diversi posso trasmettere sensazioni fallaci. Anche sullo stesso esemplare... e ció consciamente o meno... anche senza secondi fini (commerciali). Acquisto? 85€ son tanti per un bronzetto di Ticinum rated C2. Ma il surplus è costituito dal contorno della sua Storia. É equivalente al fatto che sia proveniente da un deposito monetale registrato... Ciao Illyricum1 punto
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ho l'impressione che sia stata montata, questo potrebbe spiegare le lettere deturpate dallo spillo.1 punto
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Ecco le ultime (poi, per un po' prometto di non intervenire più). Sono due "chicche" - almeno per me - di Francesco II: - Piastra 1859 con al R/ aquile rovesciate nello stemma degli Aragona di Sicilia e 7 torrette nel centro dello stemma del Portogallo; al C/ zigrinatura completa con legenda PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS evanescente; - Piastra 1859 con al R/ sette quadratini al centro dello stemma del Portogallo più uno deformato sul cordolo dello stesso; al C/ parzialmente zigrinato una legenda con le parole curiosamente scambiate di posto: OPTIMI PROVIDENTIA PRINCIPIS. E con questa ho finito (per ora) le mie Piastre...1 punto
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Mi complimento con @Stilicho perché a parte pochi casi, le discussioni che catturano il mio interesse sono diventato poche, e questa mi piace, perché allarga, segnala, intriga e resta per il futuro. Quindi grazie Detto questo, l'acquisto ci sta e non ci sta sulla base di una semplice valutazione... Vuoi una moneta di Costantino, o quella con la sua storia? Se la risposta è la seconda, il prezzo lo fa la possibilità o meno di trovane altre con la medesima capacità di raccontare questa storia. Qua non compri la moneta, ma il suo cammino..... Quindi È una valutazione quasi extra numismatica... Questo lo comprendo bene perché ho fatto acquisti simili... La domanda non è sul prezzo ma è,: se non la prendi e non ne trovi un'altra equiparabile te ne pentirai?1 punto
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Gianfranco, é il motivo per cui nel tempo ho maturato la scelta di non esprimermi da immagini fotografiche, salvo in casi palesemente evidenti. Oltre a una sorta di pudore sui miei limiti di conoscenza... Ciao Illyricum1 punto
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DE GREGE EPICURI Discussione molto interessante, e molto belli i link. Il discorso della differenza apparente delle monete a seconda delle foto (della luce, esposizione, colori circostanti, ecc.) è molto utile. Personalmente, non ho mai comperato una moneta on-line, e mai lo farò. Aggiungo però che, per il mio metro di valutazione (sono taccagno), 85 $ per una moneta del genere sono una enormità. A meno di essere appassionati a hoards sia autentici che...di Monsieur Monneron.1 punto
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Buonasera, se d'argento (ne dubito) sarebbe forse un obolo. Ma l'oggetto si vede troppo da lontano e sfocato per esprimere un giudizio, non si distingue neppure se si tratta davvero di una moneta o di una medaglietta. Per quanto mi riguarda, vorrei fotografie in cui la moneta (speriamo che lo sia) si veda più da vicino e soprattutto che l'immagine sia nitida. HIRPINI1 punto
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Mi sono accorto di aver lasciato indietro un paio di Piastre di Ferdinando II, abbiate ancora un po' di pazienza con i miei interventi (il prossimo sarà l'ultimo): - Piastra 1839 oserei dire "standard" con solo al R/ nello stemma del Portogallo 7 quadratini e la torretta in basso a destra ribattuta; - Piastra 1858 con al R/ sei torrette al centro dello stemma del Portogallo e la torretta orizzontale in basso ribattuta, mentre quella alla sua sinistra dalla forma indecifrabile.1 punto
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Torniamo alla storia: Nel leggere le note di accompagnamento alla moneta vedo scritto: “Monnéron hoard”. Evidentemente, ho pensato, deve essere un “hoard” francese che non ho mai sentito. Del resto, perché no? Potrebbe starci. Io non sono un esperto, di hoard ce ne sono molti (anche francesi), alcuni anche con monete di Costantino…. Poi guardo bene: c’e’ un link del venditore che mi invia ad una pagina del suo sito internet. E qui la sorpresa. Il venditore è “Victor’s Imperial Coin” . Si tratta di Victor Clark, uno studioso di numismatica antica (soprattutto romana), storico, ricercatore e collezionista di bronzi del tardo Impero Romano, con un particolare interesse per Costantino I. Clark e’ anche titolare del sito internet un sito su Costantino I che trovo essere fatto veramente bene e che spesso consulto ossia http://www.constantinethegreatcoins.com. La pagina del sito a cui vengo indirizzato si intitola: “Is it real or is it Monneron?”. Assai incuriosito leggo (in sintesi): Monnéron (pseudonimo che si rifaceva ai celebri fratelli francesi Monnéron che alla fine del ‘700 inventarono le monete di necessità) era un venditore che agli inizi degli anni 2000 operava su E-bay vendendo monete romane molto controverse in rapporto alla loro autenticità. Si trattava in particolare di una serie piccoli bronzi del IV secolo, con una “patina” (il virgolettato e’ di Clark) strana e peculiare di colore verde, che fecero nascere un grosso dibattito tra gli esperti. Da quanto sosteneva Monnéron, tali monete facevano parte di un tesoro scoperto nel centro della Francia agli inizi degli anni ’70 e composto da un centinaio di monete contenute dentro alcune giare. Il tesoro conteneva bronzi di Costantino I (il più rappresentato) Costantino II, Crispo, Licinio, Costanzo II, Costanzo Gallo, Decenzio, Magnenzio e Giuliano l’Apostata. Molti membri del Forum Ancient Coin si espressero praticamente per la non autenticità. Tuttavia, tali monete furono esaminate anche da altri esperti in giro per il mondo che conclusero invece per la autenticità. Tra essi, per l’appunto, Victor Clark che fu di opinione favorevole, soprattutto dopo che ebbe acquistato alcune di queste monete, le ebbe fotografate nuovamente (a suo giudizio molto dipendeva dal modo in cui erano state fotografate inizialmente dal venditore) e anche leggermente pulite (???). Addirittura, fece periziare una di esse (un campgate di Costantino I ) da David Sear che si espresse per l’autenticità: Ed ecco la nostra moneta con il commento di Clark: http://www.constantinethegreatcoins.com/monneron/ Come leggerete della stessa opinione furono anche F. Weber (che compi uno studio accurato su alcuni esemplari forniti da Monnéron) e Laurent Schmitt, tutt’ora consulente di monete antiche su cgb.fr. Lo studio di Weber (http://www.fredericweber.com/MONNERON/Monneron.htm) è corredato da molte e belle fotografie, davvero istruttive. Vi consiglio di leggerlo. Frédéric Weber ha tra l’altro un sito web molto interessante (http://www.fredericweber.com/cotations_index) che trovate anche nella nostra pagina dei links. E veniamo a oggi: Questa moneta, facente parte del l“Hoard Monneron” e’ in vendita su Vcoins per 85 dollari. https://www.vcoins.com/en/stores/victors_imperial_coins/208/product/constantine_i_vot_xx_from_ Voi la comprereste? Cosa ne pensate? Avete in collezione una moneta del “Monnéron Hoard”? Se sì, siete soddisfatti del vostro acquisto (in termini di autenticità, intendo) con la moneta in mano? Mi farebbe piacere se qualcuno di voi avesse qualche notizia in più da aggiungere per integrare la discussione. In particolare, se fossero emerse novità più recenti su questo strano "hoard". Spero che questa discussione vi sia piaciuta e spero di non aver detto inesattezze. Se così fosse, vi pregherei di segnalarmelo. Per imparare. Un saluto. Stilicho1 punto
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Infatti, mi ritengo molto fortunato ad avere questo convegno praticamente sotto casa (-9 giorni) Spero che l'attuale situazione in Italia (e anche nel mondo) possa finire il prima possibile, cosi da rimprendere nuovamente le sane e vecchie abitudini come andare ai convegni anche lontani in tutta tranquillità senza la paura di un possibile annullamento.1 punto
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Tra l’altro, visto poi nella difficile situazione contingente, rimane uno dei pochissimi riferimenti attuali e in vigore della nostra convegnistica e già questo non è poco ...1 punto
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Vorrei fare una citazione colta... Dal titolo... Sarà falsa? Sarà vera? Sara Ferguson? Scusate....non ho resistito ?1 punto
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L’opzione migliore per me e’ l’auto perché e’ a 50 metri dallo svincolo autostradale, però c’e’ anche il treno scendendo a Capua o Pignataro Maggiore che dista circa un chilometro dall’hotel.1 punto
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Scusate non essendoci mai stato volevo chiedere se è possibile arrivarci coi mezzi e in che modo. Grazie a tutti!1 punto
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Sicuramente si, in questo momento convegni con dimensioni minori sono facilitati, Capua ha poi un’ottima location con sicurezza e organizzazione.1 punto
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Confermo che le poste austriache dispongono della moneta niob. Li ho interpellati per mail e ho ordinato la moneta, in 10 giorni me l'hanno mandata. Speso 76.80 spese comprese.1 punto
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Mi accodo,ringrazio @Rocco68anche io,tengo a precisare,come lui sa gia,che non conosco questa monetazione,sicuramente affascinante e che comunque seguirò con curiositá,anche perchè posso affermare che si respira aria di passione,trasudate passione e competenza ammirevole,tanto basta per esser curiosi,partecipando pur stando in silenzio,con delle reazioni ?. Detto questo grazie a tutti per l entusiasmo che ci mettete,sembrate al primo giorno di collezionismo?1 punto
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CICCI' ED IL REGALO DI NATALE PREMESSA: Ciccì era cambiato. Quell'uomo elegante, con i baffetti da sparviero, i capelli neri ed impomatati con la Brillantina Linetti, era improvvisamente invecchiato e sembrava un clochard. Barba di una settimana, capelli arruffati e quel sentore di Acqua di Colonia sostituiti da effluvi di sudore non proprio gradevoli. Nel quartiere tutti sapevano il motivo e cercavano di aiutarlo perchè era veramente una brava persona: chi lo invitava a pranzo, chi gli lavava la biancheria, chi cercava di distogliere quegli occhi fissi e lontani con battute spiritose. La luce si era spenta qualche mese prima, quando aveva trovato l'anziana Netina, governante, nonna e mamma adottiva, riversa sul letto, con il rosario in mano e gli occhi cerulei e spenti rivolti al cielo. L'arrivo di Rosita, che aveva affittato l'alloggio della povera Netina, ebbe lo stesso effetto della mitica “Bocca di Rosa” nel paesino di Sant'Ilario. Era lo stereotipo della vera spagnola: capelli lunghi e scuri, formosa e piena di vita, dotata anche di una simpatia debordante. Naturalmente tutte le donne del vicinato diventarono sue nemiche irriducibili e le voci, dapprima sussurri, divennero un fiume in piena. L'attività ufficiale di Rosita era quella di cuoca in una trattoria della zona, quella a tempo perso sarta, quella notturna era avere un certo movimento di uomini nella sua abitazione... Fumava con eleganza e assiduamente sigarette americane “Astor” e quindi era sovente nella nostra Tabaccheria, allietando con la propria “verve” i vari clienti che, con la scusa di dover compilare la schedina del Totocalcio, erano ormai diventati stanziali e aspettavano sempre la sua apparizione. Mia mamma comprese che la Rosita si stava “allargando” perchè sovente portava dei piatti prelibati e chiamava mio padre “Baffetto”. Risultato: piatti prelibati nell'immondizia e mio padre relegato nel retrobottega non appena la Rosita usciva di casa. Per Ciccì, la Rosita fu il miglior ricostituente. Ritornò più vivo e splendente di prima. Si era innamorato pazzamente. Nonostante i vari tentativi di “farlo ragionare”, niente da fare, Ciccì era un caso disperato, in quanto aveva deciso di fidanzarsi con Rosita. Il periodo era favorevole, mancava poco al Natale...quindi era inevitabile una puntata nell'Orificeria di “Rotella” per comperare un anello. “Rotella” era un numismatico, chiamato così perchè se gli portavi un orologio da riparare, lo guardava con la lente, lo scuoteva e invariabilmente diceva: “ Si è rotta una rotella!” Mio padre gli aveva spiegato il “caso umano” e gli aveva riferito che Ciccì ultimamente collezionava marenghi e quindi...tutto era pronto. Primo vassoio con anelli con diamante, secondo vassoio anelli con zirconi. Ciccì era completamente nel pallone. Quelli con diamante troppo cari, quelli con zirconi troppo da poveracci. “Rotella” tirò su il sopracciglio e fece un cenno a mio padre: “Poca roba, qualche moneta, qualche MARENGO (alzando la voce)...vieni nel retro! “ Ciccì abboccò come una trota all'amo. Nel vassoio vi era un florilegio di marenghi, tra i quali uno molto bello di Carlo Felice. Nella mente di Ciccì qualcosa si sbloccò. Comperò il Carlo Felice e poi...essendo quasi in bolletta, l'anello con lo zircone! Rosita non prese molto bene il regalino, il fidanzamento andò a monte e Ciccì ritornò in depressione. EPILOGO: Poco tempo dopo Ciccì, che era molto scaramantico, disse a mio papà che la moneta gli portava sfortuna e che se la voleva, gliela la cedeva al prezzo di costo. Conservava i marenghi a mollo in un vasetto di ceramica con fiori di plastica. Era un'altarino con alle spalle l'effige della Madonna, talismano adatto ( diceva lui) a tenere alla larga i ladri. E' cosi che la moneta è finita nella raccolta di famiglia. La Rosita sparì improvvisamente nottetempo. Qualcuno disse che aveva fatto innamorare un imprenditore che la portò con lui in una villa sul Lago di Como, altri che aveva perso la testa per un saltimbanco del Circo che sostò qualche giorno nel nostro Paese. Sicuramente lasciò molti rimpianti in quelle persone che mai avevano pensato di trovare “il Paradiso al primo piano” e grandi sospiri di sollievo “delle cagnette a cui aveva sottratto l'osso “. ( Grande Faber un modesto tributo nel ventennale della tua morte, da chi ti ha amato e ti considera il più grande poeta dei nostri giorni ) Questa è la moneta: Buon Anno a Tutti!1 punto
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