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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/14/20 in tutte le aree

  1. Ma lascia perdere i commenti che ti han fatto. Ma come si fa a dare del BB+ ad una moneta che si vede che non ha circolato e che ha solo segni di contatto, anche se alcuni evidenti. Ha lustro e bava di conio, con i difetti congeniti della tipologia di moneta (vedere fronte e righe a giro). La moneta é SICURAMENTE sopra lo splendido, e probabilmente in mano é tra lo SPL ed il FDC. A volte, e sottolineo a volte, il problema sono gli occhi di chi compra, non di chi vende (e non so chi ha venduto e come).
    6 punti
  2. LA QUADRATURA DEL CIRCOLO – parte I° Ciccì si presentò a casa nostra una Domenica mattina, subito dopo la “Messa Grande”, che iniziava alle 11 e non si sapeva mai a che ora finiva, perchè tra Canti, Predica del Parroco e Letture delle Sacre Scritture, anche S. Francesco avrebbe cambiato religione. In questa occasione il barbiere si presentava al meglio: completo grigio a righine di moda nel dopoguerra, scarpe nere lucidassime, ma che avevano visto giorni migliori, ed un misto di effluvi che sapevano di Brillantina Linetti, Borotalco Johnson e Dopobarba Palmolive...Sai mai che questo cocktail impressionasse qualche “bella madamina” poco assorta dalle litanie della Messa! “ Cesco, Cesco, ho scovato delle monetine al mercatino!” Mio padre che si stagliava con la sua figura imponente sulla porta della cucina, diede un rapido sguardo alle monetine e notò che gli occhi da furetto di Ciccì cercavano insistentemente i fornelli, dai quali proveniva un profumo celestiale di ragù. Alla fine, con uno scatto repentino si introdusse in cucina: “ I miei Omaggi e Complimenti signora Mariannina, come cucina lei..solo in Paradiso!! “ A mia madre quell'ometto segaligno e con modi di fare cortesi era simpatico. Era piombato non si sa perchè dalla lontana Sicilia nel nostro paese, era solo, sempre impeccabile e amava smisuratamente le monete, passione che era anche la nostra. “Vieni e accomodati Ciccì, adesso apparecchio, i Tajarin non sono ancora pronti, ma c'è un bel piatto di Vitello Tonnato!”. Mio padre, che era un burbero, lanciò delle occhiate penetranti a tutti e continuò a girare attorno al tavolo con le monetine in mano: “ Queste le butto nel cesso, perchè è il loro posto” “ Cesco ehhh era 'na facezia, 'na scusa ehh...” e attaccò il vitello tonnato come fosse il suo ultimo pasto. “ In realtà caro il mio Cesco, ho un'idea che mi frulla in testa...” Vuotò il terzo bicchiere di Dolcetto e mio padre pensò, conoscendolo, che fino al quinto diventava geniale e simpatico, poi lamentoso ed instanbile e cominciò a preccuparsi. “ Sai che quasi tutti passano nella Barberia e guardano la vetrinetta con le monete in esposizione e tutti a dirmi – anch'io colleziono, ho le monete di mio padre e...” Mio padre, severo, alzò le sopracciglia e lo squadrò: “ Ma sono tutti falsi, riconi e medagliette della Madonna e di Santa Rosalia!!” “ Vabbè fanno lo stesso effetto e se me le fottono chissssennefrega!!” Era arrivato al quinto bicchiere ed una bottiglia giaceva sulla tovaglia ormai morta, quella nuova venne spostata, ad arte, lontano da lui. “ E... quindi invece di trovarci al Bar R*** la sera, dove ci sono solo zoccole, vecchi rincitrulliti eee...” Mia madre lo fulminò con gli occhi, indicandogli il sottoscritto, che di tutto il discorso aveva solo capito che Ciccì si era scofanato mezzo vitello tonnato ed una porzione di Tajarin quasi pari al suo peso, lasciando a noi i rimasugli. “ Cesco, qui bisogna fondare un Circolo Numismatico! Bisogna brindare!” E con un balzo felino si appropriò della bottiglia. Il Barbiere fu portato a casa praticamente in braccio da mio padre. La manciata di monete “da ciotola” fu messa in una scatola di latta e mai rivendicata dal proprietario. L'idea di Ciccì, nata sotto i fumi dell'alcool e condita da un ottimo pranzo ebbe successo. Il Circolo fu attivo per molti anni, gli attori e gli aneddoti, se avrete la compiacenza di seguirmi, li conosceremo in seguito. Posto il timbro del Circolo Filatelico - Numismatico ( per motivi di privacy ho oscurato il nome del Paese ) Un Caro Saluto a Tutti, Beppe
    5 punti
  3. Demonetis, è il volto di Filippo III Sotto si intravede la sigla e parte della legenda Rovescio ribattuto su un dritto già impresso.
    3 punti
  4. La mia Napoletana di oggi è una moneta alla quale sono molto affezionato, tra le prime Napoletane ad essere entrata in Collezione Litra68. Tarì 20 Grana 1796 Ferdinando IV Saluti Alberto
    3 punti
  5. Buonasera a tutti, posto un altro dei miei Tornesi di Filippo II con Cornucopia Millesimo 15 93 su questo esemplare la data si distingue meglio. Saluti Alberto
    2 punti
  6. @ak72 mi hai convinto, azzarderei con te:
    2 punti
  7. Sul web ho trovato un mezzo carlino di Filippo III con il lato destro del tosone che ricorda un volto umano. Pareidolia?
    2 punti
  8. Dovrebbe essere un doppio tornese per Luigi XIII https://www.cgbfr.it/louis-xiii-le-juste-double-tournois-3e-type-1626-paris-b-,bry_557614,a.html Però bisognerebbe vedere anche l'altro lato per esserne certi ;)
    2 punti
  9. caro @King John la mia puntualizzazione prescinde dal bellissimo contributo che hai dato, e comunque tiene conto della premessa iniziale "non parliamo di vero/falso". tuttavia sai che sono un gran rompiscatole numismatico e spesso capita che i capisaldi su cui costruire un parere, non siano poi così saldi le mie informazioni su Tarso, che non è il mio periodo, quindi, "con le pinze", vengono dal American Journal of Numismatics del 2008 della ANS ... Alexander in Gold and Silver: Reassessing Third century AD Medallions from Aboukir and Tarsos qua c'è un breve resoconto di quel ritrovamento, che di fatto non mi lascia al 100% sereno rispetto all'originalità di quelle che potrebbero essere pietre di paragone.... come dire... paragonare un solido con quelli di San Mamiliano mi dà qualche certezza in più ... tutto qua
    2 punti
  10. Riproduzione omaggiata col cioccolato perugina?e ben attestata... https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/a385/a385.html
    2 punti
  11. Si è quello postato da @caravelle82 purtroppo però quello di @PriamoBè una riproduzione.
    2 punti
  12. Perfettamente d'accordo! Sono anni che ormai vedo (per fortuna, meno sul nostro Forum) persone criticare dall'alto delle loro conoscenze la monetazione contemporanea o comunque chi presenta loro monete semplici. Nel collezionare anche io seguo la passione e spesso non cerco con ossessione di rispettare troppo i fili logici. Non mi spaventano neppure i "buchi" in collezione. Vorrei solamente dire ai "grandi" del settore che hanno questa condotta di guardare come hanno iniziato loro stessi... di avere più pazienza e rispetto per i neofiti
    2 punti
  13. Sì, ho commesso un errore: ho scritto1859 (ne stavo analizzando le Piastre) , ma stavo postando quelle del 1857... bisogna che io rimedi. Intanto, una del 1859 (quella con la "A" rovesciata in VTR) l'avevo già postata al #48. Ve la ripropongo con risoluzione diversa e sottolineatura delle curiosità insieme alle altre due del '59 . - Piastra con al R/ "A" rovesciato in VTR, "1" ribattuto nel valore e torretta in basso a sinistra con una strana appendice; - Piastra con al D/ probabile ribattitura dell'1 della data, mentre al R/ nel centro dello stemma del Portogallo sette trattini orizzontali (torrette?); - Piastra con al D/ probabile ribattitura dell'1 della data, mentre al R/ lettere spesse (la maggioranza) della legenda, aquile ribattute nello stemma degli Aragona di Sicilia e gigli ribattuti nella palla trigigliata dei Medici.
    2 punti
  14. @1412luigi troppo buono, @MarcoAu aveva già individuato Iulia Domna nella sua caratteristica acconciatura, io Venus per un'altra sua specifica dote. Credo che abbiate compreso a cosa mi riferisco.
    2 punti
  15. Salve, sto andando a ritroso tra le monete non identificate ed ora spero che @Blakye sia in linea e mi legga. La sua moneta bizantina, come ha supposto @MarcoAu, appartiene a Foca, regnante dal 602 al 610. E' un mezzo follis battuto nella zecca di Cartagine nel V anno di regno ( sta per 606-607): (D. N. FOCAS PERP AVG, crowned and mantled bust facing, holding mappa and cross on globe). / Large X-dot-X, star to left, cross above, epsilon to right; mintmark KRTG. SB 686, DOC 116. HIRPINI
    2 punti
  16. Cari amici, penso di fare cosa gradita nel rendere pubblico ora e fruibile per tutti il Gazzettino di Quelli del Cordusio numero 6. Abbiamo deciso di anticipare un po’ la tempistica usuale di messa on Line dando a tutto uno strumento di lettura e di approfondimento in modo che possa diventare una lettura spero piacevole e magari anche di un minimo di svago mentale in un momento difficile del nostro Paese e della nostra comunità. Sul nostro sito potrete anche leggere i 5 numeri precedenti a questo, buona lettura ! https://independent.academia.edu/QGazzettini
    1 punto
  17. Buonasera è con piacere che condivido l'ultima arrivata in collezione...un 10 grani del 1815, uno dei miei tondelli preferiti. Avevo già il tipo con il " punto" dopo il valore (G.10.), ma che ci posso fa, quando ne vedo una di bella, anche se doppia, piglio e porto a casa...ha i suoi difetti (fratturina) ma i rilievi per il tipo di moneta sono ottimi, non è facile trovarle così. Eccola con una bella patina cioccolato che tanto mi garba...a voi i commenti e buon fine settimana.
    1 punto
  18. Grazie a tutti, in effetti non era poi così tanto difficile da identificare, ma fino ad oggi ignoravo il sesino con la croce pisana. Di nuovo grazie!
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  19. Ammaza che fortuna. Del 36 classificata R2 quella del nostro nuovo iscritto ha visto giorni migliori ma personalmente condivido l'opinione di Scudo 1901 P.s. Se vuoi venderle Nikita per un paio d'euro l'una penso che potresti trovare parecchi interessati, me compreso.
    1 punto
  20. Buonasera, escludo i Cybo-Malaspina di Carrara, credo invece di tratti di un sesino di Venezia, di questa tipologia: La parola gli esperti in materia. HIRPINI
    1 punto
  21. Ultimamente troppi furti di monete. Non vorrei fosse qualcosa di mirato. Se così I responsabili, magari come mandanti, sono tra noi. Molte monete rubate sono pezzi particolari che se rimessi nel mercato numismatico non passerebbero inosservati... Il modus operandi dei ladri potrebbe aiutare a capire se si tratta di furti su commissione o comunque mirati o se si tratta di ladri di polli che hanno fatto il colpaccio. Tutta la mia solidarietà a Christian per l'accaduto. Voglio però essere ottimista. Uno di quei pezzi prima o poi riapparirà...
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  22. Ciao grazie per aver condiviso il mio 5 granì ??? fa sempre piacere !
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  23. Hai ragione, la legenda non si legge dalla foto ma devo affidarmi a chi di CNG aveva in mano la moneta. Per cui aggiungo questo esemplare come variante del 437 c di cui in apertura! Saluti Illyricum
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  24. 1953 Austria Medaglia calendario/annuale in zinco trovata in ciotola per qualche spicciolo in mezzo a cianfrusaglie varie, furono prodotte dalla zecca austriaca (munze wien) dal 1933 al 1955, solitamente raffiguravano un pianeta/divinità (questa è dedicata a Marte). Sono presenti tutte le domeniche del 1953, ha un diametro di 40 mm e sono state realizzate in bronzo, argento, zinco, oro, ed argento placcato d'oro. Durante l'annessione dell'Austria alla Germania nazista (1938-1945) la zecca era sotto il controllo tedesco e continuarono ad essere prodotte, ma molte sono state alterate per commemorare le imprese tedesche.
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  25. Grazie per l'attenzione, purttoppo la foto è scattata con il cellulare e sicuramente non rende, ma quello che mi premeva di sottolineare è la difficoltà a conferire ad una moneta un corretto stato di conservazione, è difficile osservando una moneta che hai in mano, figuriamoci in foto non scattata con tutti i crismi e carismi, non amo le polemiche e non mi considero un esperto, mi piace il confronto, a mio avviso sempre costruttivo, buona giornnata, daniele
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  26. Molto probabilmente un falso. Se hai una foto e la puoi postare, per mettere ordine sugli aurei che si conoscono e che sono comparsi sul mercato. Interessante l'aureo di Roma Numismatica, il dritto è lo stesso del ex NFA, (ora in una banca Tedesca) I rovesci sono diversi e a differenza dell'aureo ex NAC 2004 ( quello bucato), questi due esemplari urlano la loro genuinità. Quello bucato......... non urla, ma è stato accettato dal mercato. EX NAC 2004
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  27. 1853 Regno delle due Sicilie - Ferdinando II° - mezzo tornese (tipo testa grande a sinistra e testa piccola a destra) Tipo testa grossa dopo 10 giorni di ammollo in acqua distillata.
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  28. Per questo i sogni possono essere tanto pericolosi: covano sotto la cenere come un fuoco e a volte ci consumano completamente. (Arthur Golden) ??‍♂️
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  29. Purtroppo non conosco i dettagli che citi. Generalmente, quando ho dei dubbi su una casa d'aste mi astengo dall'acquistare. Ammetto che mi sto astenendo dall'acquistare da diverse case d'asta tedesche già da un pò di tempo. Alcune per la messa in asta di materiale scandalosamente farlocco che implica o incopetenza o malafede. Altre per la capacità di mettere in vendita enormi quantitativi di monete di qualsiasi tipo: questo implica nel migliore dei casi uno scarso o nullo controllo sulla fornitura e/o venditori e/o provenienze. Anche in questo caso vi è da parte mia una probabile esagerazione, ma dato che nel nostro campo prevenire è meglio che curare, preferisco esagerare un pò che avere problemi dopo. Credo che le aste tedesche che seguo si riducano a 1/2 per intenderci.
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  30. Vedendo che Lei è della provincia di Ferrara, ad essere disoccupato magari neanche affrontava le spese di un biglietto del treno A/R, di un pranzo, etc per andare a Verona.........quindi è inutile con questo caso tirare in ballo il costo del biglietto di ingresso.
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  31. La butto la... il 20 dollari Fiji è l'unico cha ha il retro orizzontale.
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  32. Buongiorno, chiederei a @jak89 di dirci se il rovescio ovvero la seconda foto che ha postato, non sia stato per caso ruotato orizzontalmente. Se così fosse, il rovescio sarebbe questo:
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  33. Ciao, eccoti la scheda della medaglia, per il valore di mercato non posso aiutarti. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME57R/6
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  34. Pure io ho cercato solamente di avere tutti i tagli di monete emesse, piuttosto che i vari mini-set
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  35. Buondí! Potrebbe esser questo? Saluti?
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  36. Un abbraccio a Christian. Una legge più severa per i malviventi. Arka Diligite iustitiam
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  37. Inoltre: A Karkemish, città-stato ittita al confine tra Turchia e Siria, torna a risuonare al voce di Sargon II zittita da Nabucodonosor II. La missione italo-turca guidata da Nicolò Marchetti dell’università di Bologna ha scoperto in fondo a un pozzo tre tavolette del grande re assiro fatte sparire dal sovrano babilonese Un leone in marcia scolpito su un ortostato della città-stato ittita di Karkemish, al confine tra Turchia e Siria Nabucodonosor II lo sapeva. La conquista di Karkemish, la potente città in posizione strategica tra l’Anatolia ittita e la Mesopotamia assira, non sarebbe bastata a cancellare il ricordo del grande re assiro Sargon II (721-705 a.C.) che più di cento anni prima, sul finire dell’VIII sec. a.C., aveva costruito un impero in Vicino Oriente, nella Mezzaluna Fertile, conquistando Samaria, Damasco, Gaza e, nel 717, anche Karkemish, città-stato ittita che sorgeva sul corso dell’Eufrate, dove oggi corre il confine tra Siria e Turchia. Sargon II, grande re assiro Lo spettro di Sargon aleggiava ancora. Le sue parole sembravano ancora vive nella memoria della gente. Lui che sintetizzava così la sua vita: “Io sono Sargon, re forte, re di Akkad. Mia madre era una sacerdotessa; mio padre non lo conosco; era uno di quelli che abitano le montagne. Il mio paese è Azupiranu sull’Eufrate. La sacerdotessa mia madre mi concepì e mi generò in segreto; mi depose in un paniere di giunco, chiuse il coperchio con del bitume, mi affidò al fiume che non mi sommerse. I flutti mi trascinarono e mi portarono da Aqqui, l’addetto a raccogliere acqua. Aqqui, immergendo il suo secchio, mi raccolse. Aqqui, l’addetto a raccogliere l’acqua, mi adottò come figlio e mi allevò. Aqqui, l’addetto a raccogliere l’acqua, mi fece suo giardiniere. Durante il periodo in cui ero giardiniere la dea Ishtar mi amò. Per… anni io fui re”. Quella voce doveva essere spenta. Così Nabucodonosor fece distruggere tutti i documenti di Sargon affidandoli all’oblio del tempo. Fino all’arrivo degli archeologi. E la voce di Sargon è tornata a risuonare. Una delle tavolette di argilla con testi in cuneiforme celebrativi di Sargon II trovata dalla missione archeologica dell’università di Bologna a Karkemish Tre preziosi frammenti di tavolette d’argilla, che riportano incisi in caratteri cuneiformi gli scritti del sovrano assiro Sargon II, sono stati scoperti in fondo a un pozzo (a 14 metri di profondità), nel sito di Karkemish, dalla missione archeologica italo-turca avviata nel 2011 dall’università di Bologna insieme agli atenei turchi di Gaziantep e Istanbul. Le tavolette furono gettate in fondo a un pozzo su ordine del re babilonese Nabucodonosor II, per essere per sempre dimenticate. Scrive Sargon: “Ho costruito, aperto nuovi corsi d’acqua, incrementato la produzione di grano, rinforzato le porte con cerniere di bronzo, allargato i granai, costituito un esercito con 50 carri, 200 cavalli, tremila fanti. E ho reso il popolo felice, fiducioso in se stesso”. La mappa del sito archeologico di Karkemish studiato dalla missione archeologica italo-turca guidata dall’università di Bologna Spesso paragonata a città gloriose come Troia, Ur, Gerusalemme, Petra e Babilonia, Karkemish è stato un centro di straordinaria importanza. Abitato almeno dal VI millennio a.C., a partire dal 2300 acquista un ruolo centrale nella regione e diviene contesa da ittiti, assiri e babilonesi. Solo con l’impero romano inizia il suo declino, che termina nell’Alto Medioevo, attorno al X secolo, quando la città viene definitivamente abbandonata e dimenticata. Ricompare solo alla fine dell’800. Fu allora che una serie di campagne esplorative promosse dal British Museum (ci lavorò anche Lawrence d’Arabia) riportarono per la prima volta alla luce le tracce del suo grande passato. Un’opera di riscoperta che oggi è passata nelle mani dell’Alma Mater, con un progetto di scavo guidato dal prof. Nicolò Marchetti che, al suo quinto anno di attività, è finito – letteralmente – in fondo a un pozzo. Per riemergere con le parole ritrovate del re Sargon II. L’archeologo Nicolò Marchetti, direttore della missione a Karkemish Tre frammenti di tavolette d’argilla”, ricorda Marchetti, “che riportano incisi in caratteri cuneiformi gli scritti del sovrano assiro. Frasi autocelebrative, che esaltano le vittorie militari e le misure a favore della popolazione. Frasi che, proprio per il loro carattere propagandistico, furono fatte sparire, gettate in fondo a un pozzo su ordine di Nabucodonosor II, il re babilonese che nel 605, dopo un lungo assedio, strappò Karkemish al controllo assiro. Cancellare le tracce e i simboli del nemico sconfitto è una pratica che attraversa tutta la storia dell’umanità e che ancora oggi, purtroppo, viene praticata”. Il pozzo di Karkemish in fondo al quale sono stati trovati i frammenti di tre tavolette con testi celebrativi di Sargon Il pozzo è stato rinvenuto dalla missione italo-turca nell’area dove un tempo sorgeva il palazzo di re Katuwa, costruito attorno al 900 a.C. e ampliato e modificato da Sargon II. Gli archeologi dell’Alma Mater si sono calati nella stretta imboccatura, scendendo fino a 14 metri sotto al livello del suolo. Lì, sul fondo, è stata trovata una fitta serie di oggetti e utensili di ambito amministrativo, letterario e decorativo: gettoni d’argilla (tokens) per la contabilità, recipienti di bronzo e di pietra, un’armatura di ferro e i tre frammenti di tavolette d’argilla con le parole di Sargon II. Oltre al pozzo, i lavori della missione archeologica dell’Alma Mater hanno portato alla luce anche tre ortostati, lastre di pietra con funzioni sia di sostegno che decorative, in ottime condizioni. In uno è rappresentato un leone in marcia, mentre nelle altre due sono incisi un toro alato e un dio-ibex alato, con un volto umano. Quest’ultimo, in particolare, rappresenta un caso unico nel campo dell’arte neo-ittita. Puliti e restaurati, gli ortostati sono stati lasciati nell’area del palazzo di re Katuwa, ed è stato inoltre completata la rilevazione digitale ad alta precisione della mappa dell’antica città. Tutti interventi che puntano a far nascere un parco archeologico che possa attirare turisti e visitatori a Karkemish, coinvolgendoli in un’esperienza immersiva tra storia e attualità. https://archeologiavocidalpassato.com/2016/11/13/a-karkemish-citta-stato-ittita-al-confine-tra-turchia-e-siria-torna-a-risuonare-al-voce-di-sargon-ii-zittita-da-nabucodonosor-ii-la-missione-italo-turca-guidata-da-nicolo-marchetti-delluniversita/amp/
    1 punto
  38. Buon pomeriggio a tutti, in attesa dell'arrivo di altre "belle" da poter condividere in discussione, vorrei discutere con voi della difficile reperibilità di questa Piastra: 1835 legenda continua. Magliocca Non Comune. La possiamo considerare Rara? Voi che dite.
    1 punto
  39. 1 punto
  40. Cerco di seguire il ragionamento del buon Gigante (che in tutta la mia ignoranza ho deciso di fare mio): la moneta viene classificata R perché tale rimane. Basta cercare sul nostro forum. Ogni tanto spunta qualcuno con il pezzo in questione s.s.z. Il problema è che forse troppo in fretta e/o erroneamente abbiamo liquidato quei pezzi come falsi o artefatti sulla base della vulgata comune. E la locuzione "ogni tanto" appena usata coincide con il grado 1 della rarità. Magari si aggiusterà il tutto nei prossimi anni e si passerà a un NC o forse a un R2, o magari si ridefinirà la rarità sulla base degli stati di conservazione. Però, se si accetta lo studio del Gigante - e continuo a dire che non vedo motivi per non accettarlo - cade proprio l'ipotesi n. 2: non si tratta di una grande rarità. Se il Gigante avesse voluto speculare, avrebbe alzato il grado di rarità. Quindi neanche qui vedo manovre occulte di condizionamento del mercato. Mi chiedo invece quale sarà la risposta degli altri cataloghi.
    1 punto
  41. 1952 East Africa , 1 Shilling 1952 George Vi Copper-Nickel
    1 punto
  42. Buongiorno a tutti, era da un po' che non scrivevo in questa discussione, posto un due Euro facente parte di un piacevole resto.. ? È la prima volta che mi capita tra le mani. Saluti Alberto
    1 punto
  43. Solo per questa sera.....ah....ahahahah !! Una famiglia al completo !!
    1 punto
  44. Buongiorno, giungo in ritardo (mi scuso) per confermare anche questa volta la supposizione di @MarcoAu. Si tratta infatti di un sesterzio emesso da Settimio Severo, autorità emittente, per Iulia Domna sua moglie, nel 204 a Roma o, se volete, da Iulia Domna sotto Settimio Severo: Septimius Severus per Iulia Domna, AE sesterzio. IVLIA DOMNA AVG, busto drappeggiato a destra / VENERI VICT S-C, Venus appoggiata alla colonna, nuda alla vita, vista da dietro in piedi a destra, tiene un ramo di palma e il globo. Cohen 195, RIC 842, Sear II 6631. (Per cortesia, non dimentichiamo che lo scrivere "JULIA" invece che "IULIA", da noi latini dovrebbe essere lasciato ai barbari (nel senso latino di "stranieri"). HIRPINI
    1 punto
  45. Didone? ? Scherzo, aspettiamo @Hirpini
    1 punto
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